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Discussione: Il collezionista

  1. #1
    Opinionista
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    Il collezionista



    L’autore di questo dipinto è il tedesco Johann Zoffany (1733 – 1810):

    “Veduta della Tribuna degli Uffizi”, 1776, olio su tela, Royal Collection Windsor.

    La Royal Collection è la raccolta d'arte della famiglia reale britannica. L'attuale proprietaria della collezione è la regina Elisabetta II; la collezione conta 7000 dipinti e 40000 acquerelli oltre a ceramiche, oggetti preziosi, tendaggi, arazzi, libri antichi.

    La Royal Collection non è contenuta in un'unica sede, ma si trova sparsa in molte delle residenze reali britanniche, come Hampton Court Palace, Buckingham Palace e Windsor Castle. Alcune residenze sono aperte al pubblico con le loro gallerie, altre sono invece riservate alla famiglia reale. I dipinti conservati nella Royal Collection appartengono a diverse epoche, autori, generi e nazionalità.

    Il dipinto di Johann Zoffany riproduce le opere esposte in quell’anno nella Tribuna, che è una piccola galleria d’arte situata nella sezione nordorientale della Galleria degli Uffizi, a Firenze.

    Nella tela sono ritratte alcune note personalità dell’epoca. Per esempio, davanti al quadro della cosiddetta “Venere di Urbino”, dipinta da Tiziano, ci sono il pittore e antiquario Thomas Patch, in piedi, Felton Hervey, seduto, in conversazione con Sir John Taylor e Sir Horace Mann, residente a Firenze. Nel dipinto è ritratto anche Pietro Bastianelli, curatore della Galleria degli Uffizi, mentre mostra la “Venere di Urbino” al collezionista John Gordon.


    Dopo aver ammirato questo dipinto realizzato dal tedesco Zoffany ho pensato alla figura del collezionista privato e la lucida “follia” che lo attanaglia. Egli è scrupoloso e ingenuo, irrazionale e competitivo, individualista e curioso, dominato dalla frenesia di trovare il pezzo unico, s’impegna nella sua ricerca e quando lo scova non sa resistere e lo acquista.

    Spesso si pente, perché passa dall’irrazionalità all’ingenuità, ma non c’è nulla da fare, il collezionista desidera possedere tutto ciò che non ha. Si considera persona incompresa, ma chi si mostra interessato alla sua collezione si “apre” con fiducia per descrivere il suo tesoro con affetto intenso.

    Il complesso legame che lo unisce alla sua raccolta lo trattiene dal divulgare facilmente il suo hobby, di raccontare la sua soddisfazione nel compilare schede, catalogare, classificare. Chi colleziona ha una naturale predisposizione a salvaguardare e proteggere gli oggetti che possiede.

    Le collezioni sono spesso ben organizzate ed esposte in modo attrattivo.

    Comunque la pulsione al possesso non si manifesta allo stesso modo nei collezionisti, però hanno caratteristiche riconoscibili e simili. Per essi le cose che conservano sono come figli, vanno protette, nascono e muoiono con loro. Con la fantasia immaginano di trattare con gli eredi o con estranei desiderosi di “adottarli”.

    Non ha importanza cosa si colleziona, la motivazione è la stessa: la ricerca dell’appagamento di un desiderio, quello di avere per sé un oggetto, o la volontà di acquistare un determinato manufatto per non farlo avere ad un concorrente.
    Ultima modifica di doxa; 01-05-2021 alle 16:59

  2. #2
    Superstite L'avatar di Doppio
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    C'è un po di horror vacui in questa opera.
    Non avete ancora visto niente

    Moderatore droghe

  3. #3
    ????? ???????????? L'avatar di Pazza_di_Acerra
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    C'è un po di horror vacui in questa opera.
    semel in anno licet insanire, cotidie melius

  4. #4
    Sovrana di Bellezza L'avatar di ReginaD'Autunno
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    Lo conosco questo quadro, e mi sono sempre chiesta come ha fatto l'autore del dipinto e riprodurre in piccolo opere d'arte così belle!
    Corteggiata da l'aure e dagli amori, siede sul trono de la siepe ombrosa, bella regina dè fioriti odori, in colorita maestà la rosa CLAUDIO ACHILLINI

  5. #5
    Opinionista L'avatar di axeUgene
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    C'è un po di horror vacui in questa opera.
    è un "genere", o meglio, un tema consolidato e citato nel XVIII° sec.
    vedi il famoso Pannini
    https://www.bing.com/images/search?v...=0&vt=0&sim=11

    Citazione Originariamente Scritto da doxa Visualizza Messaggio
    Non ha importanza cosa si colleziona, la motivazione è la stessa: la ricerca dell’appagamento di un desiderio, quello di avere per sé un oggetto, o la volontà di acquistare un determinato manufatto per non farlo avere ad un concorrente.
    spesso ci sono anche questi aspetti deteriori;

    ma la molla necessaria è comunque una curiosità per il potenziale di feticcio dell'oggetto in relazione al suo significato; una persona potrebbe anche collezionare nozioni, lingue conosciute, ecc...

    chi colleziona qualcosa ha il piacere della caccia, ma anche il desiderio di dare un'organizzazione e un senso a quel materiale attraverso una competenza che il possesso sembra "richiedere" ex-post, dopo aver iniziato ad accumulare;

    questa è una necessità che il critico professionale può superare; ma si tratta di una figura recentissima, perché normalmente critica d'arte e raccolta di materiale che diventava collezione dovevano per forza coincidere, e coincidono spesso ancora oggi.
    c'� del lardo in Garfagnana

  6. #6
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    ciao axe, a proposito di arte, in quest’ambito, specie nella pittura, ci sono “vecchie volpi” che non sono coinvolte dalla “follia” del dilettante allo sbaraglio ma dal proprio tornaconto economico.

    Spesso usano la propria competenza per acquistare con lungimiranza opere di autori sconosciuti o quasi, perché ipotizzano che in seguito diventeranno famosi.

    Di solito non acquistano quadri per desiderio di possederli ma per rivenderli e trarne un guadagno.

    Poi, anche loro, giungono al tramonto della loro vita, e quello che non riescono a vendere lo donano a musei e gallerie d’arte.

  7. #7
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    axe, ti ringrazio per aver segnalato il quadro di Panini.

    E' un altro esempio di vero collezionista e non di mercante d'arte. Il “commerciante” non vuole tesaurizzare ma mira a rivendere a breve-medio termine. Cerca "l'affare".

    Invece il collezionista è un esperto che rimane sempre con l’entusiasmo del neofita, si comporta come un dilettante allo sbaraglio quando riesce a trovare l’oggetto dei suoi desideri. Il suo scopo è il possesso.


    Giovanni Paolo Panini (1691 – 1765), “Galleria del cardinale Silvio Valenti Gonzaga”, 1749, Wadsworth Atheneum di Hartford, nel Connecticut (U.S.A.).

    Questo dipinto evidenzia la passione collezionistica del prelato.

    Pochi anni dopo la morte del cardinale, avvenuta nel 1756, l'imponente quadreria costruita nel corso di tutta la vita venne successivamente venduta e dispersa in musei e collezioni private.

  8. #8
    Sovrana di Bellezza L'avatar di ReginaD'Autunno
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    Bellissimo anche questo quadro!
    Corteggiata da l'aure e dagli amori, siede sul trono de la siepe ombrosa, bella regina dè fioriti odori, in colorita maestà la rosa CLAUDIO ACHILLINI

  9. #9
    Opinionista L'avatar di axeUgene
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    ciao axe, a proposito di arte, in quest’ambito, specie nella pittura, ci sono “vecchie volpi” che non sono coinvolte dalla “follia” del dilettante allo sbaraglio ma dal proprio tornaconto economico.
    in effetti, è una cosa piuttosto rara, e percepita così dagli esterni al meccanismo;

    a parte casi di vera e propria truffa - connivenza tra critico e gallerista per falsare valutazioni o circostanze contingenti, come la disponibilità di un'opera - difficilmente un critico ragiona e pianifica in termini di lucro reale, vero e proprio, per una mera questione di tempi troppo lunghi; e questo perché nella scelta c'è troppo un investimento di identità; se si punta su un autore come in crescita di valutazione l'apprezzamento è inscindibile dalla soddisfazione di averlo previsto, dal proprio gusto;

    le quotazioni sono rilevanti per l'ego e la soddisfazione, anche la competizione coi colleghi; chi abbia una formazione adeguata o passi dall'apprezzamento del dilettante ad una cognizione più sistematica usa il lucro come parametro della propria capacità e, di solito, non sa vendere al meglio, proprio perché risente comunque di un approccio "d'affezione".
    c'� del lardo in Garfagnana

  10. #10
    Cosmo-Agonica L'avatar di Bauxite
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    Per me i collezionisti hanno paura della solitudine.
    un po' di possibile, sennò soffoco.
    G. Deleuze

  11. #11
    Sovrana di Bellezza L'avatar di ReginaD'Autunno
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    Un collezionista, secondo me, cerca la bellezza in ogni cosa che gli piace e quando la trova la tiene per sè come fosse un tesoro prezioso!
    Corteggiata da l'aure e dagli amori, siede sul trono de la siepe ombrosa, bella regina dè fioriti odori, in colorita maestà la rosa CLAUDIO ACHILLINI

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