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Risultati da 1 a 15 di 16

Discussione: Si muore e non frega niente a nessuno;...no, fa click e odiens

  1. #1

    Si muore e non frega niente a nessuno;...no, fa click e odiens

    Siamo tutti commossi per la morte di una madre sul lavoro. O, almeno, i midia onnipresenti e onnipotenti lo asseriscono.
    Nel 2020 oltre 1200 famiglie sono state funestate da un lutto sul lavoro. Contate i giorni lavorativi, e fate il conto di quante sono le vittime ogni giorno. Parlo dei morti. I feriti....altro che covid...
    Non sono in prima pagina, salvo il caso che siano più di...N..."N operai morti per salvare un collega asfissiato nella cisterna". I singoli, non contano.
    Morti inutili, non fanno odiens, servizi strappalacrime e tutto il resto. Hanno urlato la loro disperazione. Inutilmente, tanto nessuno li ha ascoltati, da anni. Non frega niente a nessuno.
    Per le morti sul lavoro, (quote azzurre 100%) é normale e non fa notizia.
    Per chi in fabbrica ha incontrato vedove e orfani é intollerabile e disgustoso. Deve morire una povera ragazza perché il morire mentre si guadagna il pane faccia notizia?
    ...un po' di click, qualche faccia compunta, applausi ai funerali...e nulla cambia. Il lavoratore (se maschio, poi...) é carne da....officina.
    La "sicurezza sul lavoro" non sono chiacchiere di burocrati e di manipolatori mediatici. La sicurezza del lavoratore é una cosa seria. E' "la civiltà"., se mai ne esistesse una. Il resto, chiacchiere e schifosa, disgustosa, oscena, vomitevole, ipocrita manipolazione.
    E' uno sfogo.
    Quindi, fine a se stesso e senza ulteriori repliche da parte mia.
    Strana maniera di "dialogare", direte. Ne convengo.
    Ho dovuto dire ad una vedova , presente il figlio, che il marito non sarebbe più tornato a casa.
    Quindi, quello che leggo, mi disgusta.
    Scusatemi.

  2. #2
    Condivido i pieno e non aggiungo altro.
    Bambol utente of the decade

  3. #3
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    Idem. Ci aggiungo solamente una parolina, Rdc: GRAZIE!
    amate i vostri nemici

  4. #4
    Opinionista L'avatar di follemente
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    Hai fatto molto bene a scriverne, RdC, non si riflette e soprattutto non si agisce mai abbastanza in merito a questo problema. Ogni tanto compaiono delle aride statistiche, come qualche giorno fa, e qualche rivendicazione dei sindacati, e certo, i media potrebbero fare di più per sensibilizzare chi di dovere e l’opinione pubblica.
    Ed è vero: raramente questi morti hanno un volto, una storia, una famiglia sulle pagine dei giornali, anche se noi sappiamo che quelle terribili percentuali le nascondono, ma non è lo stesso.

  5. #5
    Opinionista L'avatar di LadyHawke
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    Nel frattempo altri morti sul lavoro, uno ogni giorno! Mi domando se finora non moriva nessuno oppure perchè appunto non finivano sotto ai riflettori e della stampa, se ci voleva la morte di questa giovanissima madre per spostare l'interesse di media, sindacati ecc su un problema, quello della sicurezza, spesso troppo trascurato e non leggere sempre e soltanto di covid.
    La vita è veramente molto semplice, ma noi insistiamo nel renderla complicata.
    Confucio

  6. #6
    la viaggiatrice L'avatar di dark lady
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    Già, tutto molto drammaticamente vero.
    “Io e il mio gatto... siamo due randagi senza nome che non appartengono a nessuno e a cui nessuno appartiene” [cit. Colazione da Tiffany]

    Noi vogliamo cantare l'amor del pericolo, l'abitudine all'energia e alla temerità [cit: Manifesto futurista] .

  7. #7
    Sovrana di Bellezza L'avatar di ReginaD'Autunno
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    Che ci sia ipocrisia nelle tragiche notizie che sentiamo questo è certo, che non ci sia sicurezza sul lavoro pure, però mi chiedo: se non vengono dette non è peggio?
    Corteggiata da l'aure e dagli amori, siede sul trono de la siepe ombrosa, bella regina dè fioriti odori, in colorita maestà la rosa CLAUDIO ACHILLINI

  8. #8
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    https://www.ispettorato.gov.it/it-it...bre%202020.pdf

    Testo unico salute e sicurezza

    Sono 1050 pagine di norme, che manca perche' gli ultimi incideti fossero stati prevenuti?

  9. #9
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    Citazione Originariamente Scritto da ReginaD'Autunno Visualizza Messaggio
    Che ci sia ipocrisia nelle tragiche notizie che sentiamo questo è certo, che non ci sia sicurezza sul lavoro pure, però mi chiedo: se non vengono dette non è peggio?
    Certo che sarebbe peggio in quanto la notizia diffusa crea una pressione sulle istituzioni preposte, sensibili all'opinione diffusa e, sotto tale pungolo, forse, si muovono.
    Nel caso sembra stiano pianificando l'assunzione di 2000 ispettori del lavoro.
    Cio' per l'influenza che la comunicazione ha sul consenso.
    Cosa diversa da un "turbamento" personale che i drammi altrui non generano, sempre piu' lontani dei propri.

  10. #10
    Opinionista L'avatar di axeUgene
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    sotto una quercia nana in zona Porta Genova
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    Citazione Originariamente Scritto da meogatto Visualizza Messaggio
    https://www.ispettorato.gov.it/it-it...bre%202020.pdf

    Testo unico salute e sicurezza

    Sono 1050 pagine di norme, che manca perche' gli ultimi incideti fossero stati prevenuti?
    manca sempre la solita cosa:
    un'economia forte, ben strutturata, tale da poter pagare i costi della sicurezza; oltre alle tasse, ecc...

    bisogna ricordarselo quando si ascoltano i politici che esaltano l'Italia delle piccole imprese;

    spesso il piccolo imprenditore è un gran lavoratore e, nel suo orizzonte, magari anche geniale;
    ma la ritrosia a consorziarsi, diventare grande perdendo il controllo esclusivo, significa diseconomie di scala, sottocapitalizzazione, inefficienza; sta scritto in qualsiasi manuale di economia; al momento di scegliere tra l'approvvigionamento, i margini ridotti e i costi per la sicurezza, si tagliano questi ultimi, per forza, e si incrociano le dita; il resto te lo dice la statistica; raramente incidenti mortali si verificano con macchinari di colossi, grandi imprese;

    mo', chi convincerà gli itagliani che piccolo non è poi così bello ed efficiente, i padroncini assoluti a declassarsi a consiglieri d'amministrazione, se quelli non vogliono sentirsi dire verità amare ?
    c'� del lardo in Garfagnana

  11. #11
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    Nei corsi promuovevano sempre i maggiori costi della non sicurezza per ripagare i primi e guadagnarci.
    C'e' pure da dire che il primo a vigilare sulla sicurezza dovrebbe essere il lavoratore che dovrebbe rispettare, domani!!! e far rispettare le norme.
    Al che si pone un problema di cultura e di giurisprudenza del lavoro che tuteli il lavoratore pignolo da ritorsioni, cosa complessa.
    Tanto per dire, il morto con la lastra di cemento caduta dalla gru che lui operava,,m fa pensare a qualche mancanza circa la norma di non stare sotto i carichi sospesi, illustrata in tutti i cantieri.

  12. #12
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    Vero che i big sono meno soggetti, ma pure loro tanti lavoretti manuali li subappatanto a dittarelle locali di manutenzione e costruzione cosa che ti richiede comunque una professionalita' adeguata anche nei piccoli parecchio e' causato da inadeguatezza e non da costi, come direi per chi muore nelle cisterne uno dietro l'altro.

  13. #13
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    I big pure non fanno incidenti, fanno disastri, viareggio, ponrte a genova, tissen, freccia rossa con lo scambio difettoso.....
    E comunque resta l'apporto dell'omino che nin sa, nin fa, nin ci pensa.

  14. #14
    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    manca sempre la solita cosa:
    un'economia forte, ben strutturata, tale da poter pagare i costi della sicurezza; oltre alle tasse, ecc...

    bisogna ricordarselo quando si ascoltano i politici che esaltano l'Italia delle piccole imprese;

    spesso il piccolo imprenditore è un gran lavoratore e, nel suo orizzonte, magari anche geniale;
    ma la ritrosia a consorziarsi, diventare grande perdendo il controllo esclusivo, significa diseconomie di scala, sottocapitalizzazione, inefficienza; sta scritto in qualsiasi manuale di economia; al momento di scegliere tra l'approvvigionamento, i margini ridotti e i costi per la sicurezza, si tagliano questi ultimi, per forza, e si incrociano le dita; il resto te lo dice la statistica; raramente incidenti mortali si verificano con macchinari di colossi, grandi imprese;

    mo', chi convincerà gli itagliani che piccolo non è poi così bello ed efficiente, i padroncini assoluti a declassarsi a consiglieri d'amministrazione, se quelli non vogliono sentirsi dire verità amare ?
    giustissimo, ma i padroncini non si convinceranno mai.

  15. #15
    Opinionista L'avatar di gillian
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    Citazione Originariamente Scritto da restodelcarlino Visualizza Messaggio
    Siamo tutti commossi per la morte di una madre sul lavoro. O, almeno, i midia onnipresenti e onnipotenti lo asseriscono.
    Nel 2020 oltre 1200 famiglie sono state funestate da un lutto sul lavoro. Contate i giorni lavorativi, e fate il conto di quante sono le vittime ogni giorno. Parlo dei morti. I feriti....altro che covid...
    Non sono in prima pagina, salvo il caso che siano più di...N..."N operai morti per salvare un collega asfissiato nella cisterna". I singoli, non contano.
    Morti inutili, non fanno odiens, servizi strappalacrime e tutto il resto. Hanno urlato la loro disperazione. Inutilmente, tanto nessuno li ha ascoltati, da anni. Non frega niente a nessuno.
    Per le morti sul lavoro, (quote azzurre 100%) é normale e non fa notizia.
    Per chi in fabbrica ha incontrato vedove e orfani é intollerabile e disgustoso. Deve morire una povera ragazza perché il morire mentre si guadagna il pane faccia notizia?
    ...un po' di click, qualche faccia compunta, applausi ai funerali...e nulla cambia. Il lavoratore (se maschio, poi...) é carne da....officina.
    La "sicurezza sul lavoro" non sono chiacchiere di burocrati e di manipolatori mediatici. La sicurezza del lavoratore é una cosa seria. E' "la civiltà"., se mai ne esistesse una. Il resto, chiacchiere e schifosa, disgustosa, oscena, vomitevole, ipocrita manipolazione.
    E' uno sfogo.
    Quindi, fine a se stesso e senza ulteriori repliche da parte mia.
    Strana maniera di "dialogare", direte. Ne convengo.
    Ho dovuto dire ad una vedova , presente il figlio, che il marito non sarebbe più tornato a casa.
    Quindi, quello che leggo, mi disgusta.
    Scusatemi.
    Non ci trovo nulla di sorprendente RdC … se dovesse fare notizia ogni morte che avviene nel nostro paese per un qualsiasi motivo … bisognerebbe aggiungere decine di canali dedicati alle singole morti … già col covid si snocciolano ogni giorno, ancora adesso, più di 100 morti ogni giorno, e sono solo dei numeri che le TV ci comunicano a fini statistici… per evidenziare l’andamento della curva epidemica, ormai ci siamo abituati … sono solo numeri e la comprensione umana del dolore che l’accompagna ci sfugge … anche per questioni fisiologiche … la mente umana non può essere partecipe di tanto dolore …
    E così i media si adattano a comunicare solo quelle morti (come d’altronde le altre notizie) che fanno sensazionalismo, che per un motivo o per l’altro hanno caratteristiche peculiari … per assurgere agli onori della cronaca.
    Quello che ci infastidisce sono “le grandi cerimonie dei media” dove famosi sociologi descrivono caratteri ed effetti della rappresentazione mediatica degli avvenimenti che suscitano clamore. Si tratta di una citazione ripetuta, ma sempre valida, perché la storia si ripete. Fatti drammatici come terremoti, alluvioni , caduta di ponti etc. vengono trattati come un genere televisivo, con stili e modalità collaudati nella pratica quotidiana dell’estetica del dolore e del voyeurismo sfacciato. E l’attitudine acquisita e rodata nei tanti format quotidiani è pronta per l’uso quando la realtà supera la fiction per trasformarsi a sua volta in reality.
    Tuttavia, sembra proprio che la rappresentazione della morte non riesca a sfuggire a canoni di racconto cresciuti e addomesticati dalla distorsione commerciale del sistema, in cui l’ossessione è quella di aumentare l’audience per vendere la pubblicità. Anche se quest’ultima viene abolita dalla Rai per rispettare il lutto nazionale. Eppure, proprio nella tragedia emerge un’Italia buona e generosa, fatta di associazioni non profit, di volontari, di eroi comuni e di cronisti proprio bravi. È il contesto, però, che segna il tempo della decrescita televisiva, essendo evidente che la “diretta” non è più monopolio del vecchio schermo. La rete, con la sua molecolare istantaneità, incombe e travolge i media classici, sospinti così al commentario sopra le righe, per emergere nel flusso delle news. Giustamente ci si domanda come mai la “geometrica potenza” dei social non sia ancora stata utilizzata dai mezzi tradizionali.
    Ultima modifica di gillian; 26-05-2021 alle 08:52
    sono modesto e me ne vanto!
    Gil

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