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Discussione: Approfondimento del "Libro di Mormon".

  1. #16
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    Ed accadrà che gli sguardi alteri dell’uomo saranno umiliati e l’orgoglio ne sarà abbassato, e solo il Signore sarà esaltato in quel giorno. Poiché il giorno del Signore degli eserciti viene presto su tutte le nazioni, sì, su ognuna di esse; sì, sul superbo e l’altero, e su tutti quelli che si credono elevati, ed essi saranno abbassati. (12:11, 12)

    Ed inoltre, dice il Signore: poiché le figlie di Sion sono altere e camminano a collo ritto ed occhi provocanti, dondolandosi nel loro andare e facendo tintinnare i loro piedi, il Signore allora coprirà di scabbia il sommo del capo delle figlie di Sion ed egli ne scoprirà le parti nascoste. In quel giorno il Signore spoglierà la presunzione dei loro ornamenti tintinnanti e le acconciature, e le bende rotonde come la luna; le catene, i braccialetti e le sciarpe; i berretti, gli ornamenti delle gambe, i turbanti, le scatolette di profumo, gli orecchini; gli anelli ed i monili da naso; i corredi di vesti cangianti, i mantelli, i soggoli (fasce a largo nastro fatte passare sotto il mento), le spille a riccioli; gli specchi, la biancheria fine, i nastri ed i veli. Ed accadrà che invece di dolce olezzo, vi sarà puzzo; ed invece di cintura, una squarciatura; ed invece di belle acconciature, calvizie; ed invece di larghe fasce, un cinto di sacchi; e arsura invece di bellezza. I tuoi uomini cadranno per la spada ed i tuoi prodi in guerra. E le sue porte si lamenteranno e faranno cordoglio; ed essa sarà desolata e giacerà per terra. Ed in quel giorno sette donne afferreranno un sol uomo e diranno: - Mangeremo il nostro pane e ci vestiremo noi stesse, soltanto lascia che siamo chiamate col tuo nome, per toglierci il nostro vituperio (cfr. il Libro di Isaia anche per le citazioni successive). - (Da 13:16 a14:1)

    Guai a coloro che chiamano il male bene e il bene male, che in luogo di luce mettono tenebre ed in luogo di tenebre luce, che pongono l’amaro per il dolce ed il dolce per l’amaro! (15:20)

    Santifica il Signore degli eserciti, lui stesso, e fa che sia lui il tuo timore, abbi paura di lui solo. Ed egli sarà il tuo santuario: ma una pietra d’inciampo ed una roccia di scandalo a entrambi i casati d’Israele, una trappola per gli abitanti di Gerusalemme. E molti di loro inciamperanno e cadranno e saranno spezzati e intrappolati e presi. (18:13-15)

    Il popolo che camminava nelle tenebre ha visto una gran luce; su coloro che dimorano nella terra dell’ombra della morte è brillata la luce. Tu hai moltiplicato la nazione e aumentato la sua gioia; essi gioiscono dinanzi a te al tempo della mietitura e come gli uomini gioiscono nel dividersi il bottino. Tu, infatti, hai spezzato il giogo del loro fardello, il bastone che cadeva sulle loro spalle, la verga dell’oppressore. Poiché ogni battaglia di guerrieri è nel tumulto e la confusione e le vesti intrise di sangue, ma questa sarà col fuoco e colle fiamme. Poiché un fanciullo ci è nato, un figlio ci è stato dato e l’imperio sarà sulle sue spalle, e sarà chiamato Ammirabile, Consigliere, Iddio forte, Padre dell’eternità, Principe della pace. All’accrescimento di dominio e di pace non vi è fine, sul trono di Davide e sul suo regno per ordinarlo e stabilirlo con giudizio e giustizia, d’ora innanzi e in eterno. Lo zelo del Signore degli eserciti compirà questo. (19:2-7)
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  2. #17
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    Ed avverrà in quel giorno che il rimanente d’Israele e i superstiti del casato di Giacobbe non si appoggeranno più su colui che li avrà battuti, ma si appoggeranno sul Signore, il Santissimo d’Israele, in verità. (20:20)

    E dal tronco d’Isaì spunterà un rampollo e un ramoscello crescerà dalle sue radici. E lo spirito del Signore riposerà su di lui, spirito di saggezza e d’intendimento, spirito di consiglio e di forza, spirito di conoscenza e di timor di Dio. E lo renderà di rapido intendimento nel timore del Signore; e non giudicherà secondo la vista dei suoi occhi né rimprovererà secondo l’udito delle sue orecchie. Ma con rettitudine egli giudicherà il povero e rimprovererà equamente i miti della terra; e colpirà la terra con la verga della sua bocca, e con l’alito delle sue labbra farà perire i malvagi. E la giustizia sarà la cintura dei suoi lombi e la fedeltà la cintura dei suoi reni. Ed il lupo dimorerà con l’agnello, e il leopardo giacerà presso il capretto, ed il vitello, il leoncino ed il bue grasso staranno insieme; ed il fanciulletto li condurrà. E la mucca e l’orso pascoleranno, i loro piccoli si coricheranno insieme; ed il leone mangerà la paglia come il bue. Ed il bimbo in fasce giocherà sul buco dell’aspide, ed il bimbo svezzato metterà la sua mano nel covo del basilisco. Non vi sarà danno né guasto su tutta la mia santa montagna, poiché la terra sarà piena della conoscenza del Signore, come le acque ricoprono il mare. Ed in quel giorno vi sarà una radice di Isaì che sarà stabilita come un’insegna per i popoli; i Gentili la cercheranno ed il suo riposo sarà tutto gloria. (21:1-10)

    Ed il Signore farà completamente scomparire la lingua del mare egiziano e scuoterà la sua mano sopra il fiume, nella forza del suo spirito, e colpirà i suoi sette rami, e farà sì che gli uomini lo traversino a secco. E vi sarà una strada maestra per il rimanente del suo popolo, che sarà rimasto dell’Assiria, come fu per Israele il giorno in cui uscì fuori dalla terra d’Egitto. (21:15, 16)

    Poiché il Signore avrà misericordia di Giacobbe ed eleggerà ancora Israele e lo ristabilirà nel suo proprio paese; e gli stranieri si uniranno a lui ed essi si assoceranno al casato di Giacobbe. Ed i popoli li prenderanno e li condurranno nella loro patria, sì, da lungi, fin dalle estremità della terra; ed essi ritorneranno alle loro terre promesse. E la casa d’Israele li possederà nella terra del Signore per servi e per serve; e coloro dei quali erano prigionieri saranno fatti prigionieri; e signoreggeranno sui loro oppressori. Ed accadrà in quel giorno che il Signore ti darà riposo, togliendoti ogni tristezza, ogni timore e il duro servaggio che tu dovesti subire. Ed in quel giorno tu pronuncerai questo proverbio contro il re di Babilonia e dirai: - Come! L’oppressore non esiste più, la città dorata è annientata. -
    Il Signore ha spezzato il bastone dei malvagi, gli scettri dei tiranni. Colui che colpiva la gente nella sua ira, di colpi ininterrotti, colui che tiranneggiava le nazioni con furore è perseguitato e nessuno si oppone. La terra intera è in pace ed è tranquilla, vi si odono canti di allegrezza. Sì, gli abeti gioiscono, come pure i cedri del Libano, e dicono: - Dacché tu sei abbattuto, nessun taglialegna è venuto contro di noi. -
    L’inferno si è scosso nelle sue viscere al tuo arrivo per venirti incontro, ha risvegliato i morti per te, anzi tutti i capi della terra; ha fatto levare dai loro troni tutti i re delle nazioni. Tutti si leveranno per parlare e dirti: - Tu pure sei divenuto debole come noi? Sei tu pure divenuto simile a noi? -
    La tua pompa è scesa nel sepolcro, non si ode più il suono delle tue arpe; i vermi sono il tuo giaciglio ed i vermi ti ricoprono. Oh come sei caduto dal cielo, o Lucifero, figlio del mattino! Eccoti abbattuto a terra, tu che indebolivi le nazioni! Tu hai detto infatti in cuor tuo: - Io ascenderò al cielo, eleverò il mio trono al di sopra delle stelle di Dio, io siederò sul monte della radunanza dalle parti del settentrione. Io salirò al di sopra delle nuvole eccelse, sarò simile all’Altissimo. -
    Eppure tu sarai gettato in inferno, dalla parte della voragine. Coloro che ti vedranno, ti fisseranno e ti esamineranno, e diranno: - E’ questo l’essere che faceva tremar la terra, che scuoteva i reami? E che riduceva il mondo in deserto e ne devastava le città, e non apriva le porte ai prigionieri? -
    Tutti i re delle nazioni, sì, tutti riposano in gloria, ognuno nella propria dimora. Ma tu sei gettato fuori dalla tua tomba come un ramo abominevole, come i resti di coloro che son trucidati, trafitti con la spada, che si abbattono fra le pietre del pozzo, come un cadavere calpestato. Tu non avrai sepoltura insieme a loro, perché hai devastato il tuo paese e fatto morire il tuo popolo; la progenie dei malvagi non avrà rinomanza in perpetuo. Preparate la strage ai suoi figli per l’iniquità dei loro padri, perché non si elevino, né posseggano la terra e non riempiano di città la superficie della terra. Poiché io mi leverò contro di essi, dice il Signore degli eserciti, e cancellerò il nome, i figli, i nipoti ed il rimanente di Babilonia, così dice il Signore. E la ridurrò in possesso alle civette e in paludi, e la spazzerò con la scopa di distruzione, dice il Signore degli eserciti. Il Signore degli eserciti l’ha giurato dicendo: - Sicuramente, come ho pensato così accadrà; e come ho decretato così sarà compiuto: condurrò gli Assiri nel mio paese e li calpesterò sulle mie montagne, così voi sarete liberati dal loro giogo, così cadrà dalle vostre spalle il loro fardello. -
    Questo è il decreto che è stabilito sulla terra intera, questa è la mano che è stesa su tutte le nazioni. Poiché il Signore degli eserciti l’ha decretato, e chi l’annullerà? E la sua mano è stesa, e chi la respingerà? L’anno della morte del re Achaz fu dato questo oracolo. Non gioire, terra di Palestina, perché si è spezzata la verga di colui che ti colpiva; poiché dalle radici del serpente uscirà un basilisco, il cui frutto sarà un serpente volante assai feroce. E i primogeniti del povero si nutriranno ed i bisognosi si riposeranno senza timore; io ucciderò la tua radice con la fame ed egli farà perire il tuo rimanente. Urla, o porta; grida, o città; e tu, terra di Palestina, sarai disciolta; verrà infatti un fumo da settentrione e nessuno sarà più solo al tempo prefisso. Che risponderanno allora i messaggeri delle nazioni? Che il Signore ha fondato Sion e che i poveri del suo popolo vi riporranno la loro fiducia. (24)
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  3. #18
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    Ora io, Nefi, dirò alcune parole in merito a ciò che è scritto, che è tratto dalle profezie d’Isaia. Come una generazione di Giudei è stata distrutta a causa dell’iniquità, così essi sono stati decimati di generazione in generazione secondo le loro iniquità; e nessuno di loro è stato mai distrutto senza che i profeti del Signore l’avessero preavvertito. Ecco perchè è stato loro parlato della distruzione che sarebbe sopravvenuta loro, immediatamente dopo la partenza di mio padre da Gerusalemme; ciononostante essi indurirono i loro cuori; e secondo la mia profezia, essi sono stati distrutti, a parte quelli che sono stati condotti prigionieri in Babilonia. E dico questo per lo spirito che è in me. E nonostante essi siano stati deportati, ritorneranno di nuovo e possiederanno la terra di Gerusalemme; dunque saranno di nuovo ristabiliti sulla loro terra ereditaria. Ma avranno delle guerre e rumori di guerre; e allorché verrà il giorno in cui il Figlio unigenito del Padre, sì, anzi il Padre del cielo e della terra si manifesterà loro nella carne, ecco essi lo rigetteranno, a causa delle loro iniquità, della durezza dei loro cuori e della rigidità dei loro colli. Ecco, essi lo crocifiggeranno; e dopo essere stato tre giorni nel sepolcro, risusciterà dai morti, con la guarigione nelle sue ali; e tutti coloro che crederanno nel suo nome saranno salvati nel regno di Dio. Pertanto la mia anima si delizia di profetizzare in merito a lui, poiché ho veduto il suo giorno, ed il mio cuore rende gloria al suo santo nome. Ed accadrà che dopo la risurrezione del Messia, e dopo essersi egli manifestato al suo popolo, a quanti vorranno credere nel suo nome, ecco Gerusalemme sarà nuovamente distrutta; guai infatti a coloro che combattono contro Iddio ed il popolo della sua chiesa. Perciò gli Ebrei saranno dispersi fra tutte le nazioni; sì, ed anche Babilonia sarà distrutta, per cui gli Ebrei saranno dispersi fra altre nazioni. E dopo essere stati dispersi, e dopo che il Signore Iddio li avrà flagellati per mano d’altre nazioni, per lo spazio di molte generazioni, sì anzi, di generazione in generazione finché siano persuasi a credere in Cristo, il Figlio di Dio, e nell’espiazione, che è infinita per tutto il genere umano, e allorché verrà quel giorno in cui crederanno in Cristo ed adoreranno il Padre in nome suo, con cuori puri e mani nette, e che non attenderanno più un altro Messia, allora verrà il giorno in cui sarà necessario ch’essi credano a tali cose. Ed il Signore stenderà di nuovo la sua mano per la seconda volta, per ristorare il suo popolo dal suo stato di dispersione e di caduta. Perciò egli inizierà un’opera meravigliosa ed un prodigio fra i figlioli degli uomini. Egli farà dunque giungere loro le sue parole, parole che li giudicheranno all’ultimo giorno, poiché saranno date loro con lo scopo di convincerli del vero Messia che fu da loro rigettato e per convincerli che non hanno più bisogno di attendere la venuta d’un Messia, poiché non ve ne sarà alcuno, a meno che non sia un falso Messia che ingannerebbe il popolo; poiché non vi é che un Messia predetto dai profeti, e quel Messia è colui che sarà stato rigettato dai Giudei. Infatti, secondo le parole dei profeti, il Messia viene seicento anni dopo la partenza di mio padre da Gerusalemme; e secondo le parole dei profeti e le parole dell’angelo di Dio, il suo nome sarà Gesù Cristo, il Figlio di Dio. Ed ora, fratelli miei, io ho parlato chiaramente, in modo che non possiate errare. E come vive il Signore Iddio che condusse Israele fuori dalla terra d’Egitto e dette a Mosè il potere di guarire le nazioni dai morsi dei serpenti velenosi, se volessero gettare i loro sguardi verso il serpente ch’egli suscitò dinanzi a loro, e gli dette pure il potere di colpire la roccia per farne uscire dell’acqua; sì, in verità io vi dico che come queste cose sono vere e come il Signore Iddio vive, non vi è alcun altro nome dato sotto i cieli se non questo Gesù Cristo, di cui ho parlato, dal quale l’uomo possa essere salvato. Perciò il Signore Iddio mi ha promesso che queste cose che io scrivo saranno tenute e preservate, e trasmesse ai miei discendenti di generazione in generazione, perchè possa adempiersi la promessa fatta a Giuseppe, che la sua stirpe non perirebbe mai, finché sussisterà la terra. (25:1, 9-21) (Discorso fatto tra il 559 e il 545 a.C.)

    Per tal ragione noi parliamo della legge, affinché i nostri figli conoscano la nullità della legge e ch’essi, sapendo che la legge è morta, possano anticipare quella vita che è in Cristo e conoscere il fine cui obbedisce la legge. Ed affinché, dopo che la legge sarà compiuta in Cristo, essi non abbiano a indurire i loro cuori contro di lui quando la legge dovrà essere abolita. (25:27) (Discorso fatto tra il 559 e il 545 a.C.)
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  4. #19
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    Ora io, Nefi, dirò alcune parole in merito a ciò che è scritto, che è tratto dalle profezie d’Isaia. Come una generazione di Giudei è stata distrutta a causa dell’iniquità, così essi sono stati decimati di generazione in generazione secondo le loro iniquità; e nessuno di loro è stato mai distrutto senza che i profeti del Signore l’avessero preavvertito. Ecco perchè è stato loro parlato della distruzione che sarebbe sopravvenuta loro, immediatamente dopo la partenza di mio padre da Gerusalemme; ciononostante essi indurirono i loro cuori; e secondo la mia profezia, essi sono stati distrutti, a parte quelli che sono stati condotti prigionieri in Babilonia. E dico questo per lo spirito che è in me. E nonostante essi siano stati deportati, ritorneranno di nuovo e possiederanno la terra di Gerusalemme; dunque saranno di nuovo ristabiliti sulla loro terra ereditaria. Ma avranno delle guerre e rumori di guerre; e allorché verrà il giorno in cui il Figlio unigenito del Padre, sì, anzi il Padre del cielo e della terra si manifesterà loro nella carne, ecco essi lo rigetteranno, a causa delle loro iniquità, della durezza dei loro cuori e della rigidità dei loro colli. Ecco, essi lo crocifiggeranno; e dopo essere stato tre giorni nel sepolcro, risusciterà dai morti, con la guarigione nelle sue ali; e tutti coloro che crederanno nel suo nome saranno salvati nel regno di Dio. Pertanto la mia anima si delizia di profetizzare in merito a lui, poiché ho veduto il suo giorno, ed il mio cuore rende gloria al suo santo nome. Ed accadrà che dopo la risurrezione del Messia, e dopo essersi egli manifestato al suo popolo, a quanti vorranno credere nel suo nome, ecco Gerusalemme sarà nuovamente distrutta; guai infatti a coloro che combattono contro Iddio ed il popolo della sua chiesa. Perciò gli Ebrei saranno dispersi fra tutte le nazioni; sì, ed anche Babilonia sarà distrutta, per cui gli Ebrei saranno dispersi fra altre nazioni. E dopo essere stati dispersi, e dopo che il Signore Iddio li avrà flagellati per mano d’altre nazioni, per lo spazio di molte generazioni, sì anzi, di generazione in generazione finché siano persuasi a credere in Cristo, il Figlio di Dio, e nell’espiazione, che è infinita per tutto il genere umano, e allorché verrà quel giorno in cui crederanno in Cristo ed adoreranno il Padre in nome suo, con cuori puri e mani nette, e che non attenderanno più un altro Messia, allora verrà il giorno in cui sarà necessario ch’essi credano a tali cose. Ed il Signore stenderà di nuovo la sua mano per la seconda volta, per ristorare il suo popolo dal suo stato di dispersione e di caduta. Perciò egli inizierà un’opera meravigliosa ed un prodigio fra i figlioli degli uomini. Egli farà dunque giungere loro le sue parole, parole che li giudicheranno all’ultimo giorno, poiché saranno date loro con lo scopo di convincerli del vero Messia che fu da loro rigettato e per convincerli che non hanno più bisogno di attendere la venuta d’un Messia, poiché non ve ne sarà alcuno, a meno che non sia un falso Messia che ingannerebbe il popolo; poiché non vi é che un Messia predetto dai profeti, e quel Messia è colui che sarà stato rigettato dai Giudei. Infatti, secondo le parole dei profeti, il Messia viene seicento anni dopo la partenza di mio padre da Gerusalemme; e secondo le parole dei profeti e le parole dell’angelo di Dio, il suo nome sarà Gesù Cristo, il Figlio di Dio. Ed ora, fratelli miei, io ho parlato chiaramente, in modo che non possiate errare. E come vive il Signore Iddio che condusse Israele fuori dalla terra d’Egitto e dette a Mosè il potere di guarire le nazioni dai morsi dei serpenti velenosi, se volessero gettare i loro sguardi verso il serpente ch’egli suscitò dinanzi a loro, e gli dette pure il potere di colpire la roccia per farne uscire dell’acqua; sì, in verità io vi dico che come queste cose sono vere e come il Signore Iddio vive, non vi è alcun altro nome dato sotto i cieli se non questo Gesù Cristo, di cui ho parlato, dal quale l’uomo possa essere salvato. Perciò il Signore Iddio mi ha promesso che queste cose che io scrivo saranno tenute e preservate, e trasmesse ai miei discendenti di generazione in generazione, perchè possa adempiersi la promessa fatta a Giuseppe, che la sua stirpe non perirebbe mai, finché sussisterà la terra. (25:1, 9-21) (Discorso fatto tra il 559 e il 545 a.C.)

    Per tal ragione noi parliamo della legge, affinché i nostri figli conoscano la nullità della legge e ch’essi, sapendo che la legge è morta, possano anticipare quella vita che è in Cristo e conoscere il fine cui obbedisce la legge. Ed affinché, dopo che la legge sarà compiuta in Cristo, essi non abbiano a indurire i loro cuori contro di lui quando la legge dovrà essere abolita. (25:27) (Discorso fatto tra il 559 e il 545 a.C.)

  5. #20
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    Scusa, Arcobaleno, di quale Giuseppe parli? Io conosco il Giuseppe che fu venduto dai fratelli
    e che poi divenne gran visir, ma che patto fece con lui il Signore? Forse parli di Giacobbe?
    Il Giuseppe figlio di Giacobbe, prima gettato in un pozzo, poi venduto al faraone ebbe for
    tuna perché interpetrò un sogno, ma poi morì' il re che conosceva Giuseppe, ecco che la Bibbia
    ci fa notare come mutano le alterne vicende delle umane sorti.

  6. #21
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    Le monache mi insegnarono che siccome gli israeliti dovevano fare servizio militare
    dai 16 ai 60 anni ecco la locuzione "Il Dio degli eserciti", perché era lui a comandare questi eserciti.

  7. #22
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    Scusa, Arcobaleno, di quale Giuseppe parli? Io conosco il Giuseppe che fu venduto dai fratelli
    e che poi divenne gran visir, ma che patto fece con lui il Signore? Forse parli di Giacobbe?
    Il Giuseppe figlio di Giacobbe, prima gettato in un pozzo, poi venduto al faraone ebbe for
    tuna perché interpetrò un sogno, ma poi morì' il re che conosceva Giuseppe, ecco che la Bibbia
    ci fa notare come mutano le alterne vicende delle umane sorti.
    Si deve trattare del Giuseppe figlio prediletto di Giacobbe, quello di cui parli tu.
    In Amos 5:

    15 Odiate il male, amate il bene, e, alle porte, stabilite saldamente il diritto. Forse, l'Eterno, l'Iddio degli eserciti, avrà pietà del rimanente di Giuseppe.

    In 2 Nefi 3:

    16 Sì, così profetizzò Giuseppe:
    Sono sicuro di questo, proprio
    come son sicuro della promessa
    di Mosè; poiché il Signore mi ha
    detto: Io preserverò la tua posterità
    per sempre.

    In Alma 46:

    24 Sì, preserviamo la nostra libertà,
    come un residuo di Giuseppe;
    sì, ricordiamo le parole di
    Giacobbe prima della sua morte,
    poiché ecco, egli vide che un
    lembo del mantello di Giuseppe
    era stato preservato e non si era
    decomposto. Ed egli disse: Così
    come questo residuo della veste
    di mio figlio è stato preservato,
    così un residuo della posterità
    di mio figlio sarà preservato dalla
    mano del Signore, che lo
    prenderà a Sé, mentre il rimanente
    della posterità di Giuseppe
    perirà, proprio come il
    rimanente della sua veste.
    25 Ora ecco, questo arreca dolore
    alla mia anima; nondimeno
    la mia anima gioisce in mio figlio,
    a motivo di quella parte
    della sua posterità che sarà condotta
    a Dio.
    26 Ora ecco, queste furono le
    espressioni di Giacobbe.
    27 Ed ora, chi sa se il residuo
    della posterità di Giuseppe che
    perirà come la sua veste, sono
    coloro che si sono separati da
    noi? Sì, e là saremo anche noi, se
    non rimaniamo fermi nella fede
    in Cristo.
    Fate l'amore, non la guerra.
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  8. #23
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    Le monache mi insegnarono che siccome gli israeliti dovevano fare servizio militare
    dai 16 ai 60 anni ecco la locuzione "Il Dio degli eserciti", perché era lui a comandare questi eserciti.
    No, ho postato due discussioni a questo proposito. Si tratta di eserciti di cose create. Questo appellativo riferito a Dio non ha nulla di bellicoso.
    La conferma del significato di "Signore degli eserciti".

    Da “Principi di educazione cristiana” di sorella White:

    “Levate gli occhi in alto e guardate: Chi ha creato queste cose? Egli le fa uscire (le stelle) e conta il loro esercito, le chiama tutte per nome; per la grandezza del suo potere e per la potenza della sua forza, non ne manca una” (Isaia 40:26). {PEC 67.3}

    Nell’inno di Neemia (Luca 9:6), i leviti cantavano: “Tu, tu solo sei il SIGNORE! Tu hai fatto i cieli, i cieli dei cieli e tutto il loro esercito... {PEC 76.3}

    Ciò conferma ciò che scrissi nella prima discussione:

    Il significato di “Signore degli eserciti”.
    Da “Dottrina e Alleanze” 95:

    7 …Signore degli eserciti, che per interpretazione significa il creatore del primo giorno, il principio e la fine.

    Si tratta, evidentemente, di eserciti di cose create, non di eserciti di uomini armati.
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  9. #24
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    Ed i Gentili si elevano nell’orgoglio dei loro occhi ed hanno inciampato per la grandezza della loro pietra d’inciampo. Al punto ch’essi si sono create molte chiese; con tutto ciò, essi passano sotto silenzio la potenza ed i miracoli di Dio e predicano la loro propria saggezza e la loro propria scienza, per poter ottenere guadagni ed opprimere i poveri. E molte chiese sono state fondate, il che provoca gelosie e rivalità e malafede. E vi sono pure combinazioni segrete, proprio come ai tempi antichi, secondo le combinazioni del diavolo, poiché egli ne è il fondatore; sì, egli sta alla base degli omicidi e delle opere tenebrose; ed egli li mena per il collo con una corda tenue, finché li incatena per sempre con corde forti. Sappiate infatti, miei diletti fratelli, che il Signore Iddio non opera affatto nell’oscurità. Egli non fa nulla che non sia il bene del mondo; poiché egli ama il mondo al punto d’immolare la sua vita, per poter attirare a sé tutti gli uomini. Perciò egli non ordina a nessuno di non prender parte alla sua salvezza. O grida egli forse a chicchessia: - Allontanati da me? - No, vi dico, ma egli dice invece: - Venite a me, voi tutti, fin dalle estremità della terra, venite a comprare latte e miele senza denaro e senza prezzo (1). - Ha egli forse ordinato a qualcuno di allontanarsi dalle sinagoghe o dalle chiese? Ecco, io vi dico: No (2). Ha egli forse ordinato a qualcuno di non prender parte alla sua salvezza? Ecco, io vi dico: No, ma l’ha data liberamente a tutti gli uomini ed ha ordinato al suo popolo di persuadere tutti gli uomini a pentirsi. Ha forse il Signore ordinato a qualcuno di privarsi della sua bontà? Ecco, io vi dico: No, ma tutti gli uomini godono dello stesso privilegio, gli uni come gli altri, ed a nessuno è fatto divieto.
    Egli ordina che non vi siano frodi sacerdotali, poiché queste consistono in uomini che predicano e si posano a luce del mondo per procurarsi guadagno e lodi del mondo, ma non cercano la prosperità di Sion.
    (26:20-29) (Discorso fatto tra il 559 e il 545 a.C.)

    Note

    1. La conoscenza che viene data gratuitamente ha un valore inestimabile, per questo viene detto senza prezzo. La conoscenza è nutrimento per l’anima, come fosse latte e miele per il corpo.
    2. In realtà oggi è stato dato quest’ordine perché i capi religiosi insistono ad insegnare le loro false dottrine, impedendo ai credenti di adeguarsi alle nuove norme che porterebbero molti benefici all’intera umanità.
    Ultima modifica di Arcobaleno; 16-07-2021 alle 00:27
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  10. #25
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    Ed ancora, il Signore Iddio ha ordinato che gli uomini non uccidano; ch’essi non rubino; ch’essi non mentano; ch’essi non pronuncino il nome del Signore Iddio loro invano; ch’essi non abbiano invidia; ch’essi non abbiano malizia; che non contendano gli uni con gli altri; che non commettano atti di lussuria; e che non facciano nessuna di queste cose, poiché chiunque le commetterà, perirà. Nessuna infatti di queste cattive azioni viene dal Signore, poiché egli fa ciò che è buono tra i figlioli degli uomini e nulla egli fa che non sia chiaro ai figlioli degli uomini; e li invita tutti a venire a lui ed a partecipare alla sua bontà; e non rifiuta nessuno che venga a lui, che sia bianco o nero, schiavo o libero, maschio o femmina; e si rammenta dei pagani; e tutti sono simili dinanzi a Dio, Ebrei e Gentili. Ma ecco, negli ultimi tempi, o nei tempi dei Gentili, sì, tutte le nazioni dei Gentili ed anche gli Ebrei, sia su questa terra che su altre terre, sì, su tutte le contrade della terra, saranno ebbre d’iniquità e di ogni sorta di abominazioni. E quando verrà quel giorno, essi saranno visitati dal Signore degli eserciti coi tuoni ed i terremoti, con gran fracasso, con uragani e con tempeste, e con la fiamma di un fuoco divorante. E tutte le nazioni che combattono contro Sion e che la opprimono saranno come la visione d’un sogno notturno; sì, come un uomo affamato che sogna di mangiare ed ecco si risveglia e la sua anima è vuota; o come un uomo assetato che sogna di bere ed ecco si risveglia, e vien meno e la sua anima ha sete; sì, così sarà la moltitudine delle nazioni che combattono contro il Monte di Sion. Ecco, voi tutti che commettete l’iniquità, fermatevi e siate stupefatti, poiché voi griderete ed urlerete; sì, sarete ebbri, ma non di vino, vacillerete, ma non per bevande forti. Ecco, il Signore ha versato su di voi uno spirito di sonno profondo. Infatti voi avete chiusi i vostri occhi ed avete rigettati i profeti, ed egli ha bendato i vostri governatori ed i veggenti a causa della vostra iniquità. Ed accadrà che il Signore Iddio vi farà pervenire le parole d’un libro, e saranno le parole di coloro che sono morti. Ed il libro sarà sigillato e nel libro vi sarà una rivelazione di Dio, dal principio alla fine del mondo. Perciò, a causa delle parti sigillate, gli scritti che sono sigillati non saranno svelati nei giorni della malvagità e delle abominazioni del popolo. Pertanto il libro sarà loro tenuto celato. Ma il libro sarà affidato a un uomo ed egli svelerà le parole del libro, parole che vengono da quelli che dormono nella polvere, ed egli confiderà queste parole a un altro uomo. Ma non svelerà le parole che sono sigillate né pubblicherà il libro. Poiché il libro sarà sigillato dal potere divino e la rivelazione ivi sigillata sarà tenuta nascosta nel libro fino al tempo che è noto al Signore, allorché potrà apparire; sappiate infatti che tutte le cose vi sono rivelate, dalla fondazione del mondo alla sua fine. E viene il giorno in cui le parole sigillate del libro saranno lette sui tetti delle case; e saranno lette per il potere di Cristo; ed ogni cosa sarà rivelata ai figlioli degli uomini, ciò che è stato e ciò che sarà fra gli uomini fino alla fine del mondo. Ma il giorno in cui il libro sarà affidato all’uomo di cui ho parlato, esso sarà celato agli occhi del mondo, di modo che niuno lo vedrà se non tre testimoni, che lo vedranno per potere di Dio, oltre a colui a cui il libro sarà confidato; ed essi testimonieranno della verità del libro e delle cose contenutevi. E nessun altro lo vedrà, salvo un numero ristretto, secondo la volontà di Dio, destinato a render testimonianza della sua parola ai figlioli degli uomini; poiché il Signore Iddio ha detto che le parole dei fedeli avrebbero parlato come se venissero dai morti. Così dunque il Signore Iddio farà sì che vengano alla luce le parole del libro; e stabilirà la sua parola per mezzo di altrettanti testimoni quando gli parrà opportuno; e guai a colui che rigetta la parola di Dio! Ma ecco accadrà che il Signore dirà a colui, cui confiderà il libro: - Prendi queste parole che non sono sigillate e dalle a un altro, perché costui possa mostrarle agli eruditi e chieder loro: ‘Leggete, ve ne prego.’ E gli eruditi diranno: ‘Portaci il libro e ne leggeremo le parole.’ Ed ora essi avranno detto questo per la gloria del mondo e al fine di ottener guadagno e non per la gloria di Dio. E l’uomo risponderà: ‘Non posso portarvi il libro perchè è sigillato.’ Dirà allora l’erudito: ‘Non posso leggerlo.’ - Pertanto il Signore Iddio affiderà di nuovo il libro e le parole del libro a colui che non è istruito; e quest’ultimo dirà: - Non sono istruito. - Allora il Signore Iddio gli risponderà: - Gli eruditi non leggeranno queste parole, perchè le hanno respinte, ed io posso fare la mia propria opera, perciò tu leggerai le parole che ti darò. Non toccare le cose che son sigillate, poiché le farò venire alla luce nel tempo da me prefisso; voglio infatti mostrare ai figlioli degli uomini che sono in grado di fare la mia propria opera. Allorché dunque tu avrai letto le parole che ti ordinerò ed ottenuto i testimoni che ti ho promessi, allora tu sigillerai di nuovo il libro e lo celerai per me, affinché io possa preservare le parole che tu non hai lette, finché io riterrò utile nella mia saggezza di rivelare tutte le cose ai figlioli degli uomini. Ecco, io sono Dio, e sono un Dio di miracoli e mostrerò al mondo che io sono lo stesso ieri, oggi e in eterno; ed io non opero fra i figlioli degli uomini, se non in misura della loro fede. - (Da 26:32 a 27:23)
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  11. #26
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    E di nuovo accadrà che il Signore parlerà così a colui che leggerà le parole che gli saranno state confidate: - Dal momento che questo popolo si avvicina a me con la sua bocca e mi onora con le labbra, ma ha distolto ben lungi da me il suo cuore, e che il suo timore di me è insegnato con precetti umani, io procederò dunque ad un’opera meravigliosa fra questo popolo, sì, un’opera meravigliosa ed un prodigio, poiché la saggezza dei loro saggi e dei loro sapienti perirà, e l’intendimento dei loro prudenti sarà oscurato. E guai a coloro che cercano di tener profondamente celato al Signore il loro pensiero! E le loro opere sono nelle tenebre e dicono: ‘Chi ci vede e chi ci conosce?' E dicono pure: ‘Di sicuro il vostro mettere ogni cosa sottosopra sarà stimato come l’argilla del vasaio.’ Ma ecco, io mostrerò loro, dice il Signore degli eserciti, che conosco tutte le loro opere. Dirà infatti la creatura di colui che la fece: ‘Egli non mi ha fatto?’ O la cosa creata di colui che la creò: ‘Egli non ha intendimento?’ Ma ecco, dice il Signore degli eserciti, io mostrerò ai figlioli degli uomini che ancora un brevissimo tempo ed il Libano sarà mutato in un campo fertile ed il campo fertile sarà valutato come una foresta. Ed in quel giorno i sordi intenderanno le parole del libro e gli occhi dei ciechi vedranno la luce e non più oscurità e tenebre. Ed i miti si moltiplicheranno e la loro allegrezza sarà nel Signore, ed i poveri si rallegreranno nel Santissimo d’Israele. Poiché sicuramente, come il Signore vive, essi vedranno che il terribile è annientato, lo schernitore è consumato, e tutti coloro che vegliano per l’iniquità sono eliminati. E quelli pure che fanno di un uomo un offensore per una parola e tendono una trappola a colui che rimprovera sulla porta, e respingono il giusto per un nonnulla. - Perciò così dice il Signore, che riscattò Abramo, in merito al casato di Giacobbe: - Ora Giacobbe non si vergognerà e il suo volto non impallidirà più. Ma quando vedrà i suoi figli, l’opera delle mie mani, in mezzo a lui, essi santificheranno il mio nome, santificheranno il Santo di Giacobbe e avran timore del Dio d’Israele. E coloro che erravano in ispirito verranno all’intendimento e coloro che mormoravano impareranno la dottrina. -
    Ed ora, fratelli miei, ecco io vi ho parlato secondo quanto lo Spirito mi ha costretto a dirvi, per cui so che tutto ciò accadrà certamente. Le cose che saranno scritte nel libro saranno di gran valore per i figlioli degli uomini e specialmente per i nostri discendenti, che sono un residuo del casato d’Israele. Avverrà infatti in quei giorni che le chiese che saranno state fondate, e non per il Signore, diranno l’una all’altra: - Ecco, io sono la chiesa del Signore -; e le altre: - Io, io sono del Signore -; così dirà ognuno di quelli che avranno fondato una chiesa, e non per il Signore. E si disputeranno gli uni cogli altri ed i loro sacerdoti saranno in conflitto gli uni con gli altri, ed insegneranno con il loro sapere e negheranno lo Spirito santo, che dà potere d’esprimersi. E negheranno la potenza di Dio, del Santissimo d’Israele; e dicono al popolo: - Ascoltateci ed udite i nostri precetti, poiché oggi non vi è Dio, dato che il Signore e redentore ha compiuto la sua opera ed ha dato il suo potere agli uomini. Ecco, ascoltate i nostri precetti; se alcuno dirà che un miracolo è stato operato dalla mano del Signore, non credetegli, poiché oggi egli non è un Dio di miracoli, ha già compiuto la sua opera. - Sì, e molti diranno: - Mangiate, bevete e datevi alla gioia, poiché domani morremo e tutto andrà bene per noi. - E ve ne saranno pure molti che diranno: - Mangiate, bevete e siate allegri, però temete Dio; egli ci giustificherà se commettiamo qualche piccolo peccato; sì, mentite un po’, approfittate delle parole di qualcuno, scavate un fosso per il vostro prossimo; non vi è alcun male in ciò; e fate tutte queste cose, perché domani morremo; e se accade che siamo colpevoli, Iddio ci castigherà un po’, ma alla fine noi saremo salvati nel regno di Dio. - Sì, e ve ne saranno molti che insegneranno cose di questo genere, dottrine false, vane e folli, e saranno gonfi d’orgoglio, e cercheranno di celare profondamente i loro pensieri al Signore; e le loro opere saranno nelle tenebre. Ed il sangue dei santi griderà dalla terra contro di loro. Sì, tutti si sono sviati, si sono tutti corrotti. A causa dell’orgoglio, dei falsi istruttori e delle false dottrine le loro chiese si sono corrotte ed esaltate; gli uomini sono pieni d’orgoglio. Essi derubano i poveri a prò dei loro ricchi santuari, spogliano i poveri per le loro vesti sontuose e perseguitano i miti ed i poveri, che sono veramente tali, essendo gonfi d’orgoglio. Vanno con il collo rigido ed il capo eretto, sì, e per l’orgoglio, la malvagità, le abominazioni e le fornicazioni si sono tutti sviati, salvo un piccolo numero, che sono gli umili seguaci di Cristo; ciononostante questi sono condotti in modo da errare ben sovente, essendo istruiti con precetti umani. O saggi, o eruditi, o ricchi, che siete riempiti d’orgoglio nei vostri cuori, e voi tutti che predicate false dottrine, e voi fornicatori, e voi che pervertite il retto cammino del Signore, guai, guai, guai a voi, dice il Signore Iddio Onnipotente, poiché sarete precipitati in inferno! Guai a coloro che respingono il giusto per un nonnulla e che resistono a tutto ciò che è buono e dicono che sono cose senza valore! Poiché viene il giorno in cui il Signore Iddio visiterà prontamente gli abitanti della terra ed in quel giorno, allorché saranno pienamente maturi in iniquità, essi periranno. Ma, ecco, se gli abitanti della terra si pentiranno della loro malvagità e delle loro abominazioni, non saranno distrutti, dice il Signore degli eserciti. Ma, in verità, quella grande ed abominevole chiesa, la prostituta di tutta la terra, dovrà crollare e la sua caduta sarà necessariamente grande. Poiché il regno del diavolo ne sarà scosso e coloro che vi appartengono dovranno essere spronati al pentimento, altrimenti il diavolo li imprigionerà con le sue catene eterne ed essi saranno aizzati all’ira e periranno. Sappiate infatti che in quel giorno egli imperverserà nei cuori dei figlioli degli uomini e li spingerà alla rivolta rabbiosa contro ciò che è buono. E ne pacificherà degli altri, trascinandoli e cullandoli in una sicurezza carnale, cosicché diranno: - Tutto va bene in Sion, sì, Sion è prospera, tutto è bene. - E così il diavolo inganna le loro anime e li conduce dolcemente giù in inferno. Ed ecco, altri egli ne lusingherà, dicendo loro che l’inferno non esiste, e dirà loro: - Io non sono il diavolo, poiché ciò non esiste. - Così egli sussurra al loro orecchio, finché potrà stringerli con le sue tremende catene, dalle quali non è possibile liberarsi. Sì, essi saranno presi dalla morte e dall’inferno; e la morte, l’inferno, il diavolo e tutti quelli che ne sono stati presi dovranno tenersi dinanzi al trono di Dio ed essere giudicati secondo le loro opere; quindi dovranno andarsene nel luogo preparato per loro, che è un lago di fuoco e di zolfo, un tormento senza fine. Perciò guai a colui che è a suo agio in Sion! Guai a colui che grida: - Tutto va bene! - Guai a colui che dà ascolto ai precetti umani e nega il potere di Dio e il dono dello Spirito santo. Sì, guai a colui che dice: - Abbiamo già ricevuto, non abbiamo bisogno d’altro! - Ed infine, guai a tutti coloro che tremano e sono infuriati contro la verità divina! Colui infatti che è fondato sulla roccia riceve la verità con contentezza, ma colui che ha fondamenta di sabbia, trema, temendo di cadere. (Da 27:24 a 28:28) (Discorso fatto tra il 559 e il 545 a.C.)
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  12. #27
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    Guai a colui che dirà: - Abbiamo già ricevuto la parola di Dio e non abbiamo bisogno di altre parole di Dio, ne abbiamo già abbastanza! -
    Poiché ecco, così dice il Signore Iddio, io darò ai figlioli degli uomini linea su linea, precetto su precetto, qui un poco, là un altro poco; e benedetti son coloro che ascoltano i miei precetti e prestano l’orecchio ai miei ammonimenti, poiché impareranno la saggezza, e a colui che riceve, io darò ancora, e a coloro che diranno: - Abbiamo già abbastanza -, sarà tolto anche quel che hanno. Maledetto è colui che ripone la sua fiducia nell’uomo o che fa della carne il suo braccio o che ascolterà i precetti umani, a meno che i loro precetti siano dati col potere dello Spirito santo. Guai ai Gentili, dice il Signore Iddio degli eserciti, poiché nonostante ch’io allunghi il mio braccio verso di loro di giorno in giorno (1), essi mi rinnegheranno; cionondimeno io sarò loro misericordioso, dice il Signore Iddio, se si pentiranno e verranno a me, poiché il mio braccio è teso ogni dì, dice il Signore Iddio degli eserciti. Ma ve ne saranno molti, il giorno in cui io procederò ad un’opera meravigliosa in mezzo a loro, perché io possa rammentare le mie alleanze che ho fatte coi figlioli degli uomini e ch’io possa stender di nuovo la mia mano per la seconda volta, per ristabilire il mio popolo, che è del casato d’Israele. Ed anche perché io possa ricordare le promesse che ho fatto a te, Nefi, ed anche a tuo padre, ch’io non dimenticherò la tua stirpe; e perché le parole della tua progenie possano uscire dalla mia bocca per giungere ai tuoi discendenti; e le mie parole risuoneranno alle estremità della terra, come uno stendardo per il mio popolo, che è del casato d’Israele. E siccome le mie parole risuoneranno, molti dei Gentili diranno: - Una Bibbia, una Bibbia! Noi abbiamo una Bibbia e non vi possono essere altre Bibbie. - Ma così dice il Signore Iddio: - O insensati, essi avranno una Bibbia e sarà venuta dagli Ebrei, il mio antico popolo dell’alleanza. E quale riconoscenza hanno essi verso gli Ebrei per la Bibbia ricevutane? Sì, che cosa pretendono i Gentili? Ricordano essi i travagli, gli sforzi e le pene degli Ebrei e la loro diligenza per me nel portare la salvezza ai Gentili? O voi Gentili, vi siete ricordati degli Ebrei, il mio antico popolo dell’alleanza? No, invece li avete maledetti, li avete odiati e non avete cercato di ristabilirli. Ma ecco, io farò ricadere tutte queste cose sulle vostre teste, poiché io, il Signore, non ho dimenticato il mio popolo. Tu insensato, che dirai: “Una Bibbia, noi abbiamo una Bibbia e non vogliamo altre Bibbie.” Non è forse dagli Ebrei che voi avete ottenuto una Bibbia? Non sapete forse che vi sono più nazioni? Non sapete che io, il Signore vostro Dio, ho creato tutti gli uomini e che mi rammento di quelli che sono sulle isole del mare; e ch’io governo in alto nei cieli e in basso sulla terra; e ch’io faccio giungere la mia parola ai figlioli degli uomini, sì anzi a tutte le nazioni della terra? Perché mormorate per il fatto di ricevere altre mie parole? Non sapete che la testimonianza di due nazioni è per voi una prova ch’io sono Dio e che ricordo una nazione come l’altra? Pertanto io dico le stesse parole ad una nazione come ad un’altra. E quando le due nazioni si uniranno, le testimonianze delle due nazioni saranno pure riunite. Ed io faccio questo per dar prova a molti ch’io sono il medesimo ieri, oggi e in eterno; e che io pronuncio le mie parole secondo il mio piacimento. E perché io ho detto una parola, non dovete supporre che non posso dirne un’altra; poiché la mia opera non è ancora finita né lo sarà fino alla fine dell’umanità né dopo quel tempo ed eternamente. Dunque, per avere voi una Bibbia, non dovete supporre ch’essa contenga tutte le mie parole né dovete supporre ch’io non ne abbia fatto scrivere altre. Poiché io ordino a tutti gli uomini, sia a levante che a ponente, sia a settentrione che al meridione e sulle isole del mare, ch’essi scrivano le parole ch’io dico loro, poiché io giudicherò il mondo mediante i libri che saranno scritti, ogni uomo secondo le sue azioni, secondo quanto è scritto. Ecco, infatti, io parlerò agli Ebrei ed essi scriveranno; io parlerò ai Nefiti ed essi scriveranno; io parlerò pure alle altre tribù del casato d’Israele, che ho condotte via, ed esse scriveranno; ed io parlerò pure a tutte le nazioni della terra ed esse scriveranno quanto avrò detto loro. Ed accadrà che gli Ebrei avranno le parole dei Nefiti e i Nefiti le parole degli Ebrei; e i Nefiti e gli Ebrei avranno le parole delle tribù perdute d’Israele; e le tribù perdute d’Israele avranno le parole dei Nefiti e degli Ebrei. Ed accadrà così che il mio popolo, che è del casato d’Israele, sarà radunato in patria sulle loro terre avite e la mia parola sarà pure riunita in una. Ed io mostrerò a coloro che combattono contro la mia parola e contro il mio popolo, che è del casato d’Israele, ch’io sono Dio e che io feci alleanza con Abramo di rammentare la sua posterità in eterno.
    Ed ora, miei diletti fratelli, io vorrei parlare a voi, poiché non sopporterei che voi supponiate di essere più giusti di quanto lo saranno i Gentili. Ecco, infatti, a meno che voi non osserviate i comandamenti di Dio, voi perirete tutti egualmente; e non v’immaginate quanto è stato detto, che i Gentili saranno completamente distrutti. Poiché vi dico che quanti dei Gentili si pentiranno, altrettanti faranno parte del popolo dell’alleanza del Signore; e quanti degli Ebrei non si pentiranno, altrettanti saranno rigettati; poiché il Signore non fa alleanza con nessun altro che con coloro che si pentono e che credono nel suo figliolo, che è il Santissimo d’Israele. Ed ora vorrei profetizzare ancora un poco riguardo agli Ebrei e ai Gentili. Poiché dopo che il libro di cui ho parlato verrà alla luce e sarà scritto per i Gentili, e sigillato di nuovo per il Signore, ve ne saranno molti che crederanno alle parole del libro ed essi le faranno pervenire al rimanente della nostra stirpe. Ed allora il rimanente della nostra stirpe verrà a conoscerci, saprà che veniamo da Gerusalemme e ch’essi discendono dagli Ebrei. Ed il Vangelo di Gesù Cristo sarà loro annunciato, perciò essi saranno resi alla conoscenza dei loro padri ed anche alla conoscenza di Gesù Cristo, conoscenza ch’ebbero già i loro padri. Ed allora essi gioiranno, sapranno infatti che ciò è una benedizione venuta loro dalla mano di Dio, e le scaglie d’oscurità cominceranno a cader loro dagli occhi; e prima che molte generazioni siano passate fra loro, saranno divenuti un popolo bianco e civile. Ed accadrà che gli Ebrei che sono dispersi cominceranno essi pure a credere in Cristo e cominceranno a riunirsi sulle loro terre; e quanti crederanno in Cristo diventeranno pure un popolo gradito. Ed allora il Signore comincerà la sua opera fra tutte le nazioni, stirpi, lingue e popoli, per compiere la ristorazione del suo popolo sulla terra.
    (Da 28:29 a 30:8) (Discorso fatto tra il 559 e il 545 a.C.)

    Nota

    1. Per aiutarli ad uscire da una condizione di condanna attraverso il pentimento.
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  13. #28
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    Perciò le cose di tutte le nazioni saranno rese note, sì, ogni cosa sarà resa nota ai figlioli degli uomini. Non vi è nulla di segreto che non sarà rivelato, nessuna opera tenebrosa che non sarà manifestata alla luce e nulla che è sigillato sulla terra che non sarà sciolto. Perciò tutte le cose che sono state rivelate ai figlioli degli uomini, saranno rivelate in quel giorno e Satana non avrà più potere sui cuori degli uomini per un lungo tempo. Ed ora, miei amati fratelli, debbo porre termine alle mie parole. (30:16-18)

    Ed ora ecco qual è la via, né vi è alcun’altra via, né alcun altro nome dato sotto i cieli per il quale l’uomo possa essere salvato nel Regno di Dio. Ed ora ecco, questa è la dottrina di Cristo e la sola e vera dottrina del Padre, del Figlio e dello Spirito santo, che sono un solo Dio in eterno. Amen. (31:21)

    Ecco, questa è la dottrina di Cristo e non sarà data altra dottrina fino a che egli stesso si manifesti a voi nella carne. Ed allorché egli si manifesterà a voi nella carne, voi dovrete osservare le cose che vi dirà. (32:6)

    Ed ora, miei diletti fratelli, e voi pure Ebrei, e voi tutti all’estremità della terra, date ascolto a queste parole e credete in Cristo; e se non credete in queste parole, credete in Cristo. Ma se credete in Cristo, crederete in queste parole, perché sono le parole di Cristo e lui me le ha dette, ed esse insegnano a tutti gli uomini a fare il bene. E se queste non sono parole di Cristo, giudicate voi, perché il Cristo vi mostrerà, con potenza e grande gloria, ch’esse sono sue, all’ultimo giorno, e voi ed io staremo faccia a faccia dinanzi al suo seggio; e saprete che ho ricevuto ordine da lui di scrivere tali cose, nonostante la mia debolezza. (33:10, 11)
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  14. #29
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    Il "Libro di Giacobbe" narra avvenimenti accaduti tra il 544 e il 421 a.C. Giacobbe fu fratello di Nefi.

    Pensate ai vostri fratelli come a voi stessi, siate familiari con tutti e liberali con le vostre sostanze, perché essi possano essere ricchi come voi. Ma prima di cercare la ricchezza, cercate il regno di Dio. E dopo avere ottenuto la speranza in Cristo, voi otterrete le ricchezze, se le cercherete; e le ricercherete con l’intenzione di fare il bene: di rivestire gl’ignudi, di nutrire gli affamati, di liberare i prigionieri e dare sollievo agli ammalati ed agli afflitti. (Giacobbe 2:17-19)

    Ma la parola di Dio mi opprime per i vostri più gravi misfatti. Così dice infatti il Signore: Questo popolo comincia a moltiplicare le sue iniquità; essi non comprendono le scritture, poiché cercano di scusarsi nei loro peccati di lussuria con quanto è scritto in merito a Davide ed a suo figlio Salomone. Ecco, la verità è che Davide e Salomone ebbero molte mogli e concubine, il che mi era abominevole, dice il Signore. (Giacobbe 2:23, 24)

    O voi tutti che siete puri di cuore, elevate il vostro capo e ricevete la confortante parola di Dio, e nutritevi del suo amore, poiché lo potete, se le vostre menti sono perseveranti per sempre. (Giacobbe 3:2)

    O fratelli miei, io temo che a meno che voi non vi pentiate dei vostri peccati, le loro pelli saranno più bianche delle vostre, quando sarete condotti insieme a loro dinanzi al trono di Dio. (Giacobbe 3:8)
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  15. #30
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    Ora io, Giacobbe, servii molto il mio popolo in parole - e non posso scrivere che poche delle mie parole, a causa della difficoltà di incidere le nostre parole su tavole - e noi sappiamo che ciò che scriviamo su tavole è destinato a rimanere. Ma tutto quanto scriviamo su altra materia che tavole, deve essere distrutto e svanire; però noi possiamo scrivere solo poche parole sulle tavole, parole che daranno ai nostri figli ed anche ai nostri cari fratelli una certa conoscenza a nostro riguardo e riguardo ai nostri padri. Ora, noi ci rallegriamo di questo e lavoriamo diligentemente a incidere queste parole su tavole, sperando che i nostri diletti fratelli ed i nostri figli le riceveranno con cuori riconoscenti, e le leggeranno per poter apprendere con gioia e non con dolore né con disprezzo quanto concerne i loro progenitori. Poiché la nostra intenzione nello scrivere tali cose è che essi sappiano che noi conoscevamo il Cristo ed avevamo una speranza nella sua gloria molti anni prima della sua venuta; e non solo noi avevamo una speranza nella sua gloria, ma anche tutti i santi profeti che vissero prima di noi. Ecco, essi credettero in Cristo ed adorarono il Padre in nome suo, e noi pure adoriamo il Padre in nome suo. Ed a questo fine ci atteniamo alla legge di Mosè, la quale dirige verso di lui le nostre anime; e per questa ragione essa è per noi santificata come opera giusta, proprio come per Abramo nel deserto fu contato l’essere ubbidiente al comando di Dio di offrire suo figlio Isacco, il che è a similitudine di Dio e del suo Unigenito Figliolo. Per questo noi cerchiamo i profeti ed abbiamo molte rivelazioni e lo spirito di profezia; ed avendo tutti questi testimoni, noi otteniamo una speranza, e la nostra fede diviene incrollabile, al punto che noi possiamo veramente comandare in nome di Gesù e perfino gli alberi ci obbediscono o le montagne, o le onde del mare. Cionondimeno il Signore Iddio ci mostra la nostra debolezza perché possiamo sapere che è per sua grazia e la sua grande condiscendenza verso i figlioli degli uomini, che noi abbiamo il potere di compiere queste cose. Ecco, grandi e meravigliose sono le opere del Signore. Quanto insondabili sono le profondità dei suoi misteri ed è impossibile che l’uomo possa scoprire tutte le sue vie. E nessun uomo conosce le sue vie salvo che ciò non gli sia rivelato, perciò fratelli non disprezzate le rivelazioni di Dio.
    Ecco, per il potere della sua parola l’uomo venne sulla faccia della terra, la quale terra fu creata per il potere della sua parola. Dunque, se Iddio poté parlare ed il mondo fu, parlare e l’uomo fu creato, come mai non potrebbe egli comandare alla terra o all’opera delle sue mani sulla terra, secondo la sua volontà ed il suo piacere? Dunque, fratelli, non cercate di dar consigli al Signore, ma prendete da lui consiglio. Giacché voi stessi sapete ch’egli consiglia con saggezza e giustizia e grande misericordia, e governa tutto ciò ch’egli ha creato. Pertanto, diletti fratelli, riconciliatevi con lui mediante l’espiazione di Cristo, suo Unigenito Figliolo, e potrete ottenere la risurrezione, secondo il potere di risurrezione che è in Cristo, e sarete presentati a Dio come le primizie di Cristo, avendo fede ed avendo ottenuto una speranza di gloria in lui, prima ch’egli si manifesti nella carne. Ed ora, miei diletti, non vi stupite ch’io vi dica queste cose; perché infatti non parlerei dell’espiazione di Cristo e non cercherei di giungere ad una conoscenza perfetta di lui, come pure alla conoscenza di una risurrezione e del mondo a venire? Fratelli miei, che colui che profetizza, profetizzi all’intendimento degli uomini, poiché lo Spirito dice la verità e non mente, per cui parla delle cose come sono realmente e di cose come saranno realmente, ragion per cui tali cose ci sono manifestate in tutta chiarezza per la salvezza delle nostre anime. Ma ecco, noi non siamo i soli testimoni di tali cose, poiché Iddio le rivelò anche agli antichi profeti. Ma ecco, i Giudei erano un popolo duro di cervice ed essi disprezzavano le parole dette con chiarezza ed uccidevano i profeti e cercavano cose che non potevano comprendere. Perciò, a causa della cecità che venne loro per voler guardare al di là del segno, bisognerà che cadano; Iddio, infatti, li ha privati della sua chiarezza ed ha dato loro molte cose che essi non possono comprendere, perché essi le desideravano. E perché le desideravano Dio l’ha fatto, affinché essi vi inciampino. Ed ora io, Giacobbe, sono condotto dallo Spirito a profetizzare, poiché percepisco per suggerimento dello Spirito che è in me, che nel loro inciampo i Giudei rigetteranno la pietra sulla quale essi avrebbero potuto costruire ed avere fondamenta sicure. Ma ecco, secondo le scritture questa pietra diventerà la grande ed ultima ed unica sicura base sulla quale i Giudei possano costruire. Ed ora, miei diletti, come mai è possibile che costoro, dopo avere rigettato il fondamento sicuro, possano costruirvi sopra perché diventi la loro pietra angolare? Ecco, miei diletti fratelli, io vi svelerò questo mistero, a meno che in qualche modo non venga scosso nella mia fermezza nello Spirito ed inciampi a causa della mia grande ansietà per voi. (Giacobbe 4)
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