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Discussione: Approfondimento del "Libro di Mormon".

  1. #61
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    E si insegnarono e si servirono reciprocamente; ed avevano tutte le cose in comune, ogni uomo comportandosi con equità nei rapporti col suo prossimo. (26:19)

    Ecco, io vi ho dato il mio Vangelo, ed ecco qual è il Vangelo che vi ho dato: che sono venuto al mondo per fare la volontà del Padre mio, perché mio Padre mi ha mandato. E mio Padre mi mandò per essere elevato sulla croce, affinché potessi attirare tutti gli uomini a me, poiché, come io sono stato innalzato dagli uomini, così gli uomini verrebbero innalzati dal Padre per stare davanti a me, per essere giudicati delle loro opere, siano esse buone o cattive. Per questa ragione io sono stato elevato; dunque, in accordo al potere del Padre, io attirerò tutti gli uomini a me per essere giudicati secondo le loro opere. (27:13-15)

    Scrivete (1) le opere di questo popolo, quelle che saranno fatte, come sono state scritte quelle che sono state in passato. Ecco, infatti, questo popolo sarà giudicato secondo i libri che sono stati scritti e per essi le loro opere saranno rese note agli uomini. Ed ecco, il Padre ha scritto tutte le cose, per cui il mondo sarà giudicato secondo i libri che verranno scritti (2). E sappiate che voi sarete giudici di questo popolo, conformemente al giudizio ch’io vi darò, che sarà giusto. Dunque, che sorta di uomini dovreste essere? In verità io vi dico, così come sono io. (27:24-27)

    E quando Gesù ebbe finito di parlare così, disse ai suoi discepoli: - Entrate per la porta stretta, poiché stretta è la porta e angusta la via che conducono alla vita, e ve ne sono pochi che le trovano; ma larga è la porta e spaziosa la via che mena alla morte, e ve ne sono molti che vi passano fino a che venga la notte, durante la quale nessun uomo può lavorare (3). - (27:33)

    Ed avvenne che dopo che Gesù ebbe pronunciato queste parole, parlò ai suoi discepoli, uno ad uno, e disse loro: - Che desiderate da me, dopo che sarò tornato al Padre? -
    E tutti risposero, eccetto tre: - Desideriamo che il nostro ministero al quale tu ci hai chiamati, si termini quando avremo raggiunto l’età dell’uomo, affinché possiamo venire subito a te nel tuo regno. -
    E Gesù rispose loro: - Beati siete voi, per aver desiderato questo da me, perciò, quando avrete raggiunto l’età di settantadue anni, voi verrete da me, nel mio regno, e presso di me troverete riposo. - Poi che si fu così espresso con loro, si rivolse ai tre, e disse loro: - E voi, che desiderate che vi faccia, quando sarò andato al Padre? - Ma essi erano attristati nei loro cuori, perché non osavano chiedergli ciò che desideravano. Ed egli soggiunse: - Ecco, io conosco i vostri pensieri; voi avete desiderato ciò che desiderò Giovanni, il mio diletto, che era meco nel mio ministero, prima che fossi elevato sulla croce dai Giudei. Perciò più beati siete voi, poiché non sentirete mai la morte, ma vivrete per vedere tutti gli atti del Padre verso i figlioli degli uomini, fino a che tutto si compia secondo la volontà del Padre, allorché verrò nella mia gloria con le potenze celesti.
    E voi non avrete mai a soffrire le angosce della morte, ma quando verrò nella mia gloria, sarete mutati in un batter d’occhio dalla mortalità all’immortalità ed allora sarete beati nel regno di mio Padre. E ancora, voi non avrete dolori, mentre dimorerete nella carne, né tristezze, se non per i peccati del mondo; e farò tutto ciò per via di quanto avete desiderato da me, poiché avete desiderato di potermi portare le anime degli uomini, fintantoché durerà il mondo. Per questo voi avrete piena allegrezza e vi assiderete nel regno di mio Padre; sì, la vostra gioia sarà completa, proprio come la gioia che il Padre mi ha data; e sarete come sono io, ed io sono come il Padre; ed il Padre ed io siamo uno. (28:1-10)

    Note:

    1. E’ sempre Gesù che parla.
    2. Nel Corano (45:27): Tu vedrai allora ogni nazione genuflessa; ogni nazione verrà chiamata al suo libro e verrà detto: Oggi verrete retribuiti di ciò che avete operato.
    3. Quando il degrado, causato dagli operatori di morte, è giunto al culmine, si ha la notte, il buio totale, che impedisce di agire sia in bene che in male.
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  2. #62
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    Stavo infatti per scrivere i nomi di coloro che non avrebbero mai dovuto sentir la morte, ma il Signore me lo ha proibito; non li scrivo, dunque, perché sono nascosti al mondo. Ma ecco, io li ho visti ed essi mi hanno insegnato. E verranno fra i Gentili, ma i Gentili non li riconosceranno. Saranno pure in mezzo ai Giudei ed i Giudei non lo sapranno. Ed avverrà, quando il Signore lo reputerà conforme alla sua saggezza, ch’essi insegneranno a tutte le tribù disperse d’Israele e a tutte le nazioni, tribù, lingue e popoli, e di questi condurranno molte anime a Gesù per il potere di convinzione che Iddio ha dato loro, perché venga esaudito il loro desiderio. Sono simili agli angeli di Dio e pregando il Padre nel nome di Gesù, essi possono manifestarsi a qualunque persona come parrà loro opportuno. Perciò compiranno opere grandi e meravigliose, prima di quel gran giorno a venire, in cui tutti dovranno sicuramente comparire dinanzi al seggio del giudizio di Cristo. Sì anzi, fra i Gentili essi compiranno un’opera grande e meravigliosa, prima del giorno del giudizio. E se aveste tutte le scritture che danno un resoconto di tutte le opere prodigiose di Cristo, voi sapreste, secondo le parole di Cristo, che queste cose debbono sicuramente avvenire. E guai a colui che non ascolterà le parole di Gesù, né anche le parole di quelli che ha scelti e mandati fra il popolo; poiché chiunque non riceve le parole di Gesù e le parole di coloro che sono stati mandati, non lo riceve lui stesso, per cui egli non lo riceverà all’ultimo giorno. E sarebbe meglio per loro che non fossero mai nati. Credete forse di poter sfuggire alla giustizia di un Dio offeso, che è stato calpestato dagli uomini per procurarci la salvezza?
    E come dissi di quelli che furono eletti dal Signore, sì, anche dei tre che furono rapiti in cielo, che ignoravo se fossero trasfigurati dalla mortalità all’immortalità; ecco, dacché lo scrissi me ne sono informato presso il Signore ed egli mi ha manifestato che i loro corpi dovettero subire una trasformazione, altrimenti avrebbero dovuto subire la morte. E questa metamorfosi si operò sui loro corpi affinché non avessero a subire la morte né provar dolori o tristezze, salvo per i peccati del mondo. Ora, questa trasformazione non è la stessa di quella che avrà luogo all’ultimo giorno, ma un mutamento fu operato in loro affinché Satana non avesse più alcun potere su di loro e che non potesse più tentarli; e furono santificati nella carne, in modo da diventar santi, in modo che i poteri della terra non avessero più presa su di loro. E in questa condizione rimarranno fino al giorno del giudizio di Cristo; ed in quel giorno subiranno un mutamento più grande e verranno accolti nel regno del Padre per non uscirne mai più, ma per dimorare eternamente con Dio nei cieli. (28:25-40)

    Ed ora io vi dico che il giorno in cui il Signore nella sua saggezza giudicherà opportuno che secondo la sua parola queste parole giungano ai Gentili, allora saprete che l’alleanza del Padre con i figlioli d’Israele, riguardo alla loro restaurazione nelle terre ereditarie, incomincia ad adempiersi. E potrete sapere che le parole del Signore, che i santi profeti hanno annunciato, saranno tutte compiute e non avrete più bisogno di dire che il Signore ritarda la sua venuta ai figli d’Israele. (29:1, 2)

    Sì, guai a colui che rinnegherà le rivelazioni del Signore e dirà che il Signore non opera più per rivelazione né per profezia né per doni spirituali, lingue, guarigioni o per il potere dello Spirito santo! (29:6)

    Udite, o voi Gentili, ed ascoltate le parole di Gesù Cristo, il Figliolo del Dio vivente, ch’egli mi ha comandato di trasmettervi; ecco, infatti, quanto mi comanda di scrivere: distoglietevi voi tutti, Gentili, dalle vostre perversità e pentitevi delle vostre cattive azioni, delle vostre menzogne, dei vostri inganni, delle vostre cortigianerie, delle vostre segrete abominazioni e delle vostre idolatrie, dei vostri omicidi e delle vostre soperchierie sacerdotali e delle vostre gelosie, delle vostre lotte, smettete la vostra malvagità, le vostre abominazioni e venite a me, siate battezzati in nome mio per ricevere la remissione dei vostri peccati ed essere riempiti dello Spirito santo, perché siate annoverati col mio popolo, che è del casato d’Israele. (30)

    Ed avevano tutte le cose in comune gli uni cogli altri; non v’erano dunque né ricchi né poveri, né liberi né schiavi, ma erano tutti liberi e partecipi del dono celeste. (4 Nefi 1:3)
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  3. #63
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    Il "Libro di Mormon" racconta fatti accaduti tra il 321-326 d.C. e il 401-421 d.C.

    Ma la mia gioia fu vana, poiché la loro afflizione non li conduceva al pentimento in grazia della bontà di Dio, ma era piuttosto la tristezza dei dannati, perché il Signore non avrebbe permesso loro di continuare a gioire nel peccato. Ed essi non venivano a Gesù con cuori spezzati e spiriti contriti, ma maledicevano Iddio e desideravano la morte. Ciononostante continuavano a battersi con la spada per difendere la loro vita. (2:13, 14)

    Questo è il comandamento che ho ricevuto; ed ecco, questi scritti verranno manifestati secondo il comandamento del Signore, quando egli lo riterrà opportuno nella sua saggezza. Ed ecco, essi perverranno ai Giudei increduli e giungeranno loro a tal fine, che possano essere persuasi che Gesù è il Cristo, il Figlio del Dio vivente; e che il Padre possa compiere, mediante il suo Figliolo beneamato, il suo grande ed eterno piano, la restaurazione degli Ebrei e di tutto il casato d’Israele alle terre di loro eredità, che il Signore loro Dio ha date loro per adempiere il suo patto. Ed anche affinché la posterità di questo popolo possa credere più completamente al suo Vangelo, che giungerà loro da parte dei Gentili; perché questo popolo verrà disperso e diverrà di pelle bruna, un popolo sozzo e ripugnante oltre ogni descrizione che sia stata data di ciò che è stato fra noi, sì, di come sia vissuto fra i Lamaniti, e ciò per la loro incredulità e la loro idolatria. Ecco, infatti, lo Spirito del Signore ha già cessato di lottare con i loro padri, e sono senza Cristo e senza Dio nel mondo, e sono sospinti qua e là come paglia al vento. Altre volte essi erano un popolo piacevole, che aveva Cristo per pastore, ed erano guidati da Dio, loro Padre. Ma ora, ecco, essi sono condotti da Satana, proprio come la paglia è spinta innanzi al vento o come un naviglio è sballottato dalle onde, senza vele e senz’ancora e privo di timone, così sono essi. Ed ecco, il Signore ha riservato le benedizioni, che avrebbero potuto ricevere sulla loro terra, ai Gentili che prenderanno possesso del paese. Ma essi verranno cacciati e dispersi dai Gentili, e dopo essere stati cacciati e dispersi dai Gentili, il Signore si rammenterà del patto che ha fatto con Abramo e con tutto il casato d’Israele. Ed il Signore si rammenterà pure le preghiere dei giusti, che sono state elevate a lui in loro favore. Ed allora voi, o Gentili, come potete stare in presenza del potere di Dio, a meno che vi pentiate e che vi distogliate dalla vostra strada errata? Non sapete che siete entro le mani di Dio? Non sapete ch’egli ha l’onnipotenza e che al suo grande comando la terra si arrotolerà su se stessa come un papiro (1)? Pentitevi, dunque, ed umiliatevi dinanzi a lui, nel timore ch’egli esca in giustiziere contro di voi e che un resto del seme di Giacobbe non penetri in mezzo a voi come un leone e vi tagli a pezzi senza che nessuno possa liberarvi. (5:13-24)

    Nota:

    1. Per seppellire tutto il male compiuto e rinnovare ogni cosa: nuovi cieli e nuova terra.
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  4. #64
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    Quanto sono profondi questi approfondimenti, tanto per darsi una regolata.

  5. #65
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    Ed ora, ecco, vorrei rivolgermi brevemente ai resti di questo popolo che è stato risparmiato, se accade che Iddio voglia far loro giungere le mie parole, perché possano venire a conoscenza di quanto concerne i loro padri; sì, è a voi che parlo, o resti del casato d’Israele, e queste sono le parole che vi rivolgo: sappiate che appartenete alla stirpe d’Israele. Sappiate che dovete venire al pentimento, altrimenti non potete essere salvati. Sappiate che dovete deporre le vostre armi di guerra e non prender più alcun diletto a sparger sangue e non impugnarle mai più, a meno che Iddio ve lo comandi. Sappiate che dovete venire alla conoscenza dei vostri padri e pentirvi di tutti i vostri peccati e delle vostre iniquità, e credere in Gesù Cristo, che è il Figlio di Dio, che fu ucciso dagli Ebrei, e che per il potere del Padre egli è risuscitato, riportando con ciò la vittoria sulla tomba, ed in lui il pungiglione della morte è stato inghiottito. Ed egli produce la risurrezione dai morti, per la quale gli uomini debbono risorgere per stare dinanzi al suo seggio del giudizio. Ed egli ha portato la redenzione al mondo, grazie alla quale è concesso a colui che è trovato innocente al suo cospetto, davanti al seggio del giudizio, di dimorare in presenza di Dio nel suo regno per cantarvi, in compagnia dei cori celesti e in uno stato di felicità senza fine, lodi incessanti al Padre, al Figliolo e allo Spirito santo, che sono un solo Dio. Pentitevi, dunque, e siate battezzati nel nome di Gesù, e attenetevi al Vangelo di Cristo, che vi sarà portato, non solo in codesti annali, ma anche in quelli che verranno ai Gentili da parte degli Ebrei e che verranno a voi dai Gentili. Ecco, infatti, questi qui sono scritti allo scopo di farvi credere in quelli là; e se voi credete in quelli là, voi crederete pure in questi qui; e se credete in questi, voi saprete tutto quanto concerne i vostri padri ed anche le opere meravigliose che il potere di Dio operò in mezzo a loro. E saprete pure che siete un resto della posterità di Giacobbe; siete dunque contati fra il popolo della prima alleanza; e se accade che crediate in Cristo e che siate battezzati, prima nell’acqua, poi col fuoco e con lo Spirito santo, seguendo l’esempio del nostro Salvatore, secondo quanto ci ha comandato, ve ne troverete bene al giorno del giudizio. Amen. (Cap. 7)
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  6. #66
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    Nessuno più conosce il vero Dio, se non i tre discepoli di Gesù, che si attardarono nel paese finché la perversità di questo popolo divenne così grande che il Signore non permise loro di rimanere con il popolo; e nessuno sa se si trovino ancora su questa terra. Ma ecco, mio padre ed io li abbiamo visti e ci hanno insegnato. E chiunque riceverà questi annali, senza condannarli per le loro imperfezioni, colui apprenderà cose più grandi di quelle quivi contenute. Ecco, io sono Moroni, e se mi fosse possibile, vi farei conoscere ogni cosa. Ora io termino di parlare di questo popolo. Sono il figlio di Mormon e mio padre era un discendente di Nefi. Sono colui che nasconde queste tavole per il Signore; il loro valore non è apprezzabile, secondo il comandamento del Signore. Poiché ha affermato in verità che nessuno potrà impadronirsene per trarne guadagno, ma la storia che vi è contenuta ha un grande valore, e chi la farà venire alla luce sarà benedetto dal Signore. Nessuno, infatti, avrà il potere di produrli alla luce, a meno che questo potere gli sia dato dal Signore; Iddio vuole infatti che si faccia con occhio diretto unicamente alla sua gloria o per il bene dell’antico e lungamente disperso popolo dell’alleanza dell’onnipotente. E beato colui che produrrà queste cose alla luce; saranno infatti portate alla luce dalle tenebre ove si trovavano, secondo la parola di Dio; sì, usciranno dalla terra e brilleranno fuori dalle tenebre, e saranno manifestate al popolo; ciò si compirà mediante il potere di Dio. Se vi sono errori, sono errori umani. Ma noi non vi abbiamo incontrato errori; cionondimeno Iddio conosce ogni cosa, pertanto che colui che condanna faccia ben attenzione di non incorrere nel fuoco infernale! (8:10-17)
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  7. #67
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    Ed ecco, le loro preghiere furono pure in favore di colui a cui il Signore avrebbe permesso di portare alla luce queste cose. E nessuno deve dire ch’esse non verranno alla luce, poiché certamente verranno fuori, il Signore l’ha detto; fuori dalla terra verranno per mano del Signore e nessuno potrà fermarle; e verranno in un giorno in cui si dirà che i miracoli sono cessati; e verranno come se qualcuno parlasse dai morti. E verranno in un giorno in cui il sangue dei santi griderà al Signore per via delle combinazioni segrete e delle opere tenebrose. Sì, verranno in un giorno in cui il potere di Dio verrà negato e le chiese saranno corrotte ed esaltate nell’orgoglio dei loro cuori; sì, anzi, in un giorno in cui i capi delle chiese e gli istruttori si eleveranno in superbia, fino ad invidiare coloro che appartengono alle loro chiese. Sì, ciò avverrà in un giorno in cui si sentirà parlare di fuoco, di tempesta e di vapori di fumo in terre lontane; e si sentirà parlare di guerre, di rumori di guerra e di terremoti in diversi luoghi. Sì, ciò avverrà in un giorno in cui vi saranno grandi profanazioni sulla faccia della terra e vi saranno omicidi, furti e menzogne, inganni e prostituzioni ed ogni sorta di abominazioni; quando molti diranno: - Fate questo o fate quello, non importa, tutto sarà perdonato dal Signore all’ultimo giorno. -
    Ma guai a questi, poiché sono nel fiele dell’amarezza e nei legami dell’iniquità. Sì, ed avverrà in un giorno in cui vi saranno chiese edificate da uomini, che diranno: - Venite a me, e per il vostro denaro avrete il perdono dei vostri peccati. -
    Oh voi, popolo perverso ed ostinato, perché avete edificato chiese allo scopo di lucro? Perché avete sviato la santa parola di Dio per attirare la dannazione sulle vostre anime? Ecco, esaminate le rivelazioni di Dio, poiché è in quel giorno che si adempiranno tutte queste cose.
    Ecco, il Signore mi ha manifestato cose grandi e meravigliose in merito a ciò che deve accadere prossimamente, nel giorno in cui queste cose vedranno la luce in mezzo a voi. Ecco, io vi parlo come se foste presenti, eppure non lo siete. Ma ecco, Gesù Cristo vi ha mostrati a me ed io conosco i vostri atti. E so che camminate nell’orgoglio dei vostri cuori e non ve n’è alcuno, salvo pochissimi, che non si elevi nella superbia del suo cuore, rivestendosi di abiti sontuosi, e che non si dia alla gelosia, ai conflitti, alla malizia, alle persecuzioni e a ogni sorta d’iniquità; e le vostre chiese, sì anzi tutte, si sono corrotte per l’orgoglio dei vostri cuori. Voi infatti amate il denaro e le vostre sostanze ed i vostri abiti sontuosi e gli ornamenti delle vostre chiese più che non i poveri e i bisognosi, gli ammalati e gli afflitti. O voi, esseri corrotti, voi ipocriti, voi istruttori che vi vendete per ciò che perisce, perché avete insozzato la santa chiesa di Dio? Perché vi vergognate di assumere il nome di Cristo? Perché non pensate che il valore di una felicità senza fine è ben superiore a quella miseria che non prenderà mai fine - e tutto ciò per ottenere le lodi del mondo? - Perché vi ornate di ciò che non ha vita e lasciate che l’affamato, il bisognoso e l’ignudo, l’ammalato e l’afflitto passi accanto a voi, senza neppure notarlo? Sì, perché preparate le vostre segrete abominazioni per ottener guadagno e lasciate le vedove piangere dinanzi al Signore, e gli orfani lamentarsi al Signore, ed anche il sangue dei loro padri e dei loro mariti gridare al Signore dalla terra per invocare la vendetta sulle vostre teste? Ecco, la spada vendicatrice è sospesa su di voi e viene presto il tempo in cui vendicherà il sangue dei santi su di voi, poiché egli non sopporterà più a lungo le loro grida.
    Ed ora parlerò pure di quelli che non credono in Cristo. Ecco, crederete voi al giorno in cui sarete visitati – ecco, quando il Signore verrà, sì, anzi in quel gran giorno in cui la terra sarà arrotolata come un papiro e gli elementi si fonderanno con calore ardente, sì, in quel gran giorno in cui sarete condotti alla presenza dell’Agnello di Dio –, allora direte forse che non v’è Dio? Negherete forse ancora il Cristo o potrete contemplare l’Agnello di Dio? Supponete forse di poter dimorare con lui con la coscienza della vostra colpa? Supponete forse di poter essere felici di abitare con quell’essere santo mentre le vostre anime sono straziate dal rimorso di aver costantemente abusato delle sue leggi? Io vi dico che sareste più infelici di dimorare con un Dio santo e giusto, con la coscienza della vostra impurità al suo cospetto, che non sareste di stare con le anime dannate in inferno. Ecco, infatti, quando sarete condotti a vedere la vostra nudità davanti a Dio ed anche la gloria di Dio e la santità di Gesù Cristo, ciò accenderà una fiamma di fuoco inestinguibile in voi. Oh allora, voi increduli convertitevi al Signore, gridate con tutte le vostre forze al Padre, in nome di Gesù, affinché forse in quel gran giorno siate trovati immacolati, puri e belli, essendo stati nettati dal sangue dell’Agnello. E parlo a voi pure, che negate le rivelazioni di Dio e dite che sono abolite, e che non vi sono più rivelazioni né profezie né doni né guarigioni né lingue né interpretazioni di lingue. Ecco, io vi dico, colui che nega queste cose non conosce il Vangelo di Cristo; sì, non ha letto le scritture; e se le ha lette, non le comprende. Non leggiamo infatti che Iddio è lo stesso, ieri, oggi e in eterno, e che in lui non v’è variazione né ombra di mutamento? Ed ora, se vi siete immaginati un dio mutevole e nel quale v’è ombra di volubilità, allora vi siete immaginati un dio che non è un Dio di miracoli. (Da 8:25 a 9:10)
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  8. #68
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    E la ragione per cui egli cessa d’operare miracoli fra i figlioli degli uomini è perché essi cadono nell’incredulità e si allontanano dalla via retta ed ignorano il Dio in cui dovrebbero mettere la loro fiducia. (9:20)

    Oh allora, non siate sprezzanti e non vi meravigliate, ma prestate ascolto alle parole del Signore e chiedete al Padre in nome di Gesù ogni cosa di cui voi possiate aver bisogno. Non dubitate, siate credenti e cominciate come in antico a venire al Signore con tutto il vostro cuore; lavorate alla vostra salvezza con circospezione e tremito dinanzi a lui. Siate giudiziosi nei giorni della vostra prova; liberatevi da ogni impurità; non chiedete nulla da consumare nell’opulenza, ma domandate con fermezza incrollabile di non cedere ad alcuna tentazione, ma di servire il vero Iddio vivente. (9:27, 28)

    Ecco, io vi parlo come se parlassi dai morti, poiché so che udirete le mie parole. Non condannatemi per le mie imperfezioni né mio padre per le sue imperfezioni né coloro che hanno scritto prima di lui, ma rendete piuttosto grazie a Dio ch’egli vi abbia manifestato le nostre imperfezioni, affinché impariate ad essere più saggi che non lo siamo stati noi. Ed ora ecco, noi abbiamo scritto questi annali secondo le nostre conoscenze, coi caratteri da noi chiamati l’egiziano riformato e che ci sono stati trasmessi e da noi alterati secondo la nostra lingua. E se le nostre tavole fossero state abbastanza grandi, avremmo scritto in ebraico, ma la lingua ebraica è stata pure alterata da noi; e se avessimo potuto scrivere in ebraico, ecco, non vi sarebbero state imperfezioni nelle nostre scritture. Ma il Signore conosce ciò che abbiamo scritto e sa pure che nessun altro popolo conosce la nostra lingua, perciò ha preparato i mezzi per interpretarla. E queste cose sono scritte perché noi possiamo purificare le nostre vesti dal sangue dei nostri fratelli, che sono caduti nell’incredulità. Ed ora, ciò che abbiamo desiderato riguardo ai nostri fratelli, sì, la loro restaurazione alla conoscenza di Cristo, è conforme alle preghiere di tutti i santi che hanno abitato su questa terra. E possa il Signore Gesù Cristo far sì che le loro preghiere vengano esaudite secondo la loro fede; e possa Iddio Padre rammentarsi il patto che fece con il casato d’Israele e possa egli benedirlo eternamente, mediante la fede nel nome di Gesù Cristo. Amen. (9:30-37)
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  9. #69
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    Il "Libro di Ether" racconta la storia dei Giarediti, presa dalle ventiquattro tavole trovate dal popolo di
    Limhi ai giorni di re Mosia.

    Ed ora io, Moroni, darò un resoconto di quegli antichi abitanti che furono distrutti dalla mano del Signore nelle regioni settentrionali di questa terra. Riassumo la mia storia a partire dalle ventiquattro tavole che furono trovate dal popolo di Limhi e che sono chiamate Libro di Ether. E siccome presumo che la prima parte di questo racconto, che parla della creazione del mondo ed anche di Adamo, ed una storia da quell’epoca fino alla grande torre con tutti gli avvenimenti che si sono succeduti fra i figlioli degli uomini fino a quel tempo, esista già fra gli Ebrei, non scrivo dunque le cose avvenute dal tempo d’Adamo fino al tempo della torre; esse sono iscritte sulle tavole e chiunque le troverà potrà ottenere una storia completa. Io però non do un racconto completo, ma solo una parte, a partire dalla torre fino al giorno della loro distruzione. E secondo questo piano faccio il mio resoconto. L’autore di questa cronaca fu Ether, ed era un discendente di Coriantor. (1:1-6)

    E Kib era figlio di Orihah, che era figlio di Giared, il quale venne con suo fratello e le rispettive famiglie con alcuni altri e le loro famiglie dalla grande torre, al tempo in cui il Signore confuse la lingua dei popoli e giurò nella sua ira che verrebbero dispersi su tutta la superficie terrestre; e secondo la parola del Signore il popolo fu disperso. Ed il fratello di Giared, essendo un uomo grande e possente ed altamente favorito dal Signore, Giared suo fratello gli disse: - Grida al Signore, imploralo di non confondere le nostre lingue, affinché noi possiamo continuare a comprenderci. -
    Ed avvenne che il fratello di Giared implorò il Signore ed il Signore ebbe compassione di Giared, perciò non confuse la lingua di Giared e Giared e suo fratello non furono confusi nella loro lingua. Allora Giared disse a suo fratello: - Invoca di nuovo il Signore e forse distoglierà la sua ira dai nostri amici e non confonderà la loro lingua. -
    Ed il fratello di Giared implorò il Signore, ed il Signore ebbe pure compassione dei suoi amici e delle loro famiglie, cosicché non furono confusi. E Giared si rivolse ancora a suo fratello dicendo: - Va ad informarti dal Signore se vuole cacciarci fuori dal paese e chiedigli dove dovremo andare, se ci caccerà. E chissà se il Signore non ci condurrà in una terra scelta fra tutte le terre? E se è così, cerchiamo di essere fedeli al Signore, perché possiamo riceverla in eredità. –
    Ed accadde che il fratello di Giared implorò il Signore, secondo la richiesta di Giared. Ed il Signore ascoltò il fratello di Giared e ne ebbe compassione, e gli disse: - Va a radunare le tue greggi, maschi e femmine di ogni specie; ed anche dei semi della terra di ogni specie e le tue famiglie; come pure Giared, tuo fratello, e la sua famiglia, i tuoi amici e le loro famiglie, e gli amici di Giared e le loro famiglie. E quando avrai fatto ciò, tu ti metterai alla loro testa, giù nella valle che è a settentrione. E là io ti verrò incontro e ti condurrò ad una terra scelta al di sopra di tutte le terre del mondo. E là ti benedirò, te e i tuoi discendenti, e mi susciterò una posterità e da te e da tuo fratello e da coloro che verranno con te, una grande nazione. E non vi sarà nessuna nazione più grande di quella che mi susciterò dai tuoi discendenti, su tutta la superficie della terra. E questo io te lo accorderò perché mi hai invocato per tutto questo tempo. –
    Accadde così che Giared e suo fratello, le loro famiglie ed anche gli amici di Giared e di suo fratello con le loro famiglie, scesero nella valle che era al nord (il cui nome era Nimrod, così chiamata dal possente cacciatore) (1) con le loro greggi che avevano radunato, maschi e femmine di ogni sorta. E tesero delle reti e presero degli uccelli; e prepararono un vaso, nel quale trasportarono i pesci delle acque. E presero con loro deseret, che per interpretazione significa mielifera, e così presero seco sciami d’api ed ogni sorta di ciò che si trova sulla faccia della terra, semi vegetali di ogni specie. E quando furono scesi nella valle di Nimrod, il Signore scese e parlò al fratello di Giared; ed era in una nube, di modo che il fratello di Giared non lo vide. Accadde che il Signore ordinò loro di partire per il deserto, nella regione ove l’uomo non era ancora mai penetrato. Ed il Signore andò davanti a loro e parlò loro, mentre stava nella nube, e diede loro istruzioni per la direzione del loro viaggio. Ed essi viaggiarono nel deserto e costruirono barche, nelle quali traversarono molte acque, seguendo continuamente le direzioni del Signore. Ed il Signore non permise loro di fermarsi al di là del mare, nel deserto, ma volle che partissero per la terra promessa, che era una terra scelta fra tutte le altre e che il Signore Iddio aveva preservato per un popolo giusto. E nella sua ira aveva giurato al fratello di Giared che chiunque, a partire da allora e per sempre, avesse posseduto questa terra promessa, avrebbe dovuto servirlo, lui, il solo e vero Iddio, o sarebbero stati spazzati via, quando la pienezza della sua ira sarebbe caduta su di essi. Ed ora possiamo vedere i decreti di Dio riguardo a questo paese, che è una terra promessa; e qualunque nazione la possederà dovrà servire Dio o verrà spazzata via, quando verrà la pienezza della sua ira. E questa sopraggiunge quando saranno maturi in iniquità. Ecco, infatti, questa è una terra scelta fra tutte le altre terre, perciò colui che la possederà dovrà servire Iddio o sarà distrutto: è questo il decreto eterno di Dio. E ciò non avverrà prima che essi raggiungano il colmo dell’iniquità. Ciò viene a voi, o Gentili, perché possiate conoscere i decreti divini, affinché possiate pentirvi e non continuare nelle vostre iniquità fino alla pienezza, onde non fare scendere su di voi l’ira di Dio, come hanno fatto finora gli abitanti di questa terra. Ecco, questa è una terra eletta ed ogni popolo che vi abiterà sarà libero dalla schiavitù e dalla cattività e da tutte le altre nazioni sotto il cielo, se vorrà servire l’Iddio del paese, che è Gesù Cristo, che è stato manifestato dalle cose che abbiamo scritte. (da 1:32 a 2:12)

    Nota:

    1. Queste parentesi fanno parte del testo originale.
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  10. #70
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    Ed ora io continuo il mio racconto; ecco infatti che il Signore condusse Giared ed i suoi fratelli fino al grande mare che divide le terre. Ed appena arrivarono al mare, essi piantarono le tende; e diedero nome al luogo Moriancumer; e abitarono sotto le tende sulla spiaggia per quattro anni. Ed alla fine dei quattro anni il Signore tornò presso il fratello di Giared, stette in una nube e gli parlò. E il Signore parlò col fratello di Giared per lo spazio di tre ore e lo biasimò perché non si era rammentato d’invocare il nome del Signore. Ed il fratello di Giared si pentì del male che aveva fatto ed invocò il nome del Signore in favore dei suoi fratelli che erano con lui. Ed il Signore gli disse: - Perdonerò i vostri peccati a te e ai tuoi fratelli, ma ricordati di non peccare più, perché il mio spirito non lotterà sempre con l’uomo; se dunque peccherete fino a che siate pienamente maturi, sarete recisi dalla presenza del Signore. E questi sono i miei pensieri sulla terra che vi darò per vostra eredità, poiché sarà una terra di elezione, scelta fra tutte le altre terre. –
    Ed il Signore disse: - Mettetevi al lavoro e costruite delle imbarcazioni come quelle che avete già fatte finora. –
    Il fratello di Giared ed i suoi compagni si misero al lavoro e costruirono barche a somiglianza di quelle che avevano già costruite, secondo le istruzioni del Signore. Ed erano piccole e leggere sulle acque, come è leggero un uccello che volerebbe a fior d’acqua. Erano costruite in modo da essere perfettamente stagne e potevano tenere l’acqua come fossero dei vasi; il fondo e i lati ne erano impermeabili come un recipiente, e le estremità erano appuntite; il ponte era appiattito e ben saldato; la lunghezza, quella d’un albero, e la porta, una volta chiusa, non lasciava passar acqua. Ed il fratello di Giared implorò il Signore dicendo: - O Signore, io ho compiuto l’opera che tu mi avevi comandata e ho fatto le barche secondo le tue direzioni. Ed ora, o Signore, non v’è nessuna luce in esse, come potremo dirigerci? E noi vi periremo per mancanza d’aria, come potremo respirare? – Ed il Signore disse al fratello di Giared (1): - Ecco, farai un foro in alto ed uno sul fondo, e quando soffrirete per mancanza d’aria, tu aprirai il foro e riceverai aria. E quando le acque ti raggiungeranno, tu tapperai l’apertura per non perire nei flutti. - Il fratello di Giared fece come il Signore gli aveva comandato. Ed egli implorò di nuovo il Signore dicendo: - O Signore, ecco, ho agito secondo i tuoi comandamenti e ho preparato le barche per il mio popolo, ed ecco che non v’è luce in esse. Ecco, o Signore, permetterai che noi traversiamo queste grandi acque nelle tenebre? – Ed il Signore rispose al fratello di Giared: - Che cosa vuoi che faccia perché possiate aver luce nelle vostre barche? Poiché non potete aver finestre, che sarebbero spezzate, e non prenderete fuoco con voi, poiché non potete viaggiare alla luce del fuoco. Ecco, voi sarete come una balena in mezzo al mare e le onde e i cavalloni si getteranno su di voi. Però vi farò di nuovo risalire dalle profondità del mare, poiché i venti sono usciti dalla mia bocca e da me procedono le piogge e i diluvi. E tu vedi che vi ho protetti contro queste avversità, non potrete infatti attraversare questo grande abisso, a meno che non vi prepari ad affrontare le onde del mare, i venti che sono già usciti e gli uragani che verranno. Che vuoi dunque che vi prepari perché possiate aver luce, quando sarete inghiottiti nelle profondità marine? –
    Allora il fratello di Giared (ed il numero delle barche costruite era di otto) (2) si recò sulla montagna, da essi chiamata il Monte Shelem, per sua grande altezza, e tagliò dalla roccia sedici piccole pietre; ed erano bianche e chiare come vetro trasparente; egli le portò in mano fino alla cima del monte e gridò di nuovo al Signore, dicendo: - O Signore, tu hai detto che saremmo circondati dai flutti da ogni parte. Ora guarda, o Signore, non sii in collera col tuo servitore per la sua debolezza in tua presenza; noi sappiamo infatti che tu sei santo e che dimori nei cieli e che noi siamo indegni di te; per via della caduta la nostra natura è divenuta sempre malvagia; cionondimeno, o Signore, tu ci hai dato il comandamento d’invocarti, onde da te possiamo ricevere secondo i nostri desideri. Ecco, o Signore, tu ci hai colpiti a causa delle nostre iniquità e ci hai cacciati, e per tutti questi anni abbiamo errato nel deserto, però tu ci sei stato misericordioso. O Signore, degna volgerti a me nella tua compassione e distogli la tua ira da questo tuo popolo, e non permettere ch’esso traversi questo furioso abisso nell’oscurità, ma guarda ciò che abbiamo estratto dalla roccia. Io so, o Signore, che tu hai ogni potenza e che puoi fare qualsiasi cosa tu voglia per il bene degli uomini; dunque, o Signore, degna toccare queste pietre con il tuo dito e prepararle perché possano brillare nell’oscurità, e ci rischiareranno nelle barche che abbiamo allestite, onde possiamo aver luce mentre traversiamo il mare. Ecco, o Signore, tu puoi farlo. Noi sappiamo che tu puoi manifestare la tua grande potenza, che sembra piccola all’intendimento umano. –
    E dopo che il fratello di Giared ebbe pronunciate queste parole, ecco che il Signore stese la sua mano e toccò le pietre una ad una con il suo dito. Ed il velo fu tolto dagli occhi del fratello di Giared ed egli vide il dito del Signore, ed era come il dito di un uomo, come se avesse carne e sangue; ed il fratello di Giared cadde dinanzi al Signore, poiché era preso da terrore. Ed il Signore vide che il fratello di Giared era caduto a terra, ed il Signore gli disse: - Alzati, perché sei caduto? – Ed egli rispose al Signore: - Ho visto il dito del Signore e temetti che mi colpisse, poiché ignoravo che il Signore avesse carne e sangue. – Ed il Signore gli disse: - In grazia della tua fede tu hai visto che assumerò carne e sangue; e alcun uomo è venuto a me con una fede simile alla tua; non fosse per questo tu non avresti potuto vedere il mio dito. Hai tu veduto di più di questo? – Ed egli rispose: - No, Signore, mostrati a me. – Il Signore gli chiese: - Credi tu alle parole che ti dirò? – E rispose: - Sì, Signore, io so che tu dici la verità, perché sei un Dio di verità e non puoi mentire. –
    Dopo che ebbe pronunciate queste parole, ecco, il Signore gli apparve e disse: - Poiché tu conosci queste cose, sei riscattato dalla caduta; perciò sei ricondotto in mia presenza, per questo io mi mostro a te. Ecco, io sono colui che fu preparato fin dalla fondazione del mondo per redimere il mio popolo. Io sono Gesù Cristo. Sono il Padre ed il Figlio. In me tutta l’umanità avrà luce, e cioè luce eterna, quelli che crederanno nel mio nome, e diverranno miei figli e mie figlie. Ed io non mi sono giammai manifestato all’uomo che ho creato, poiché nessun uomo ha mai creduto in me come te. Vedi tu che siete creati secondo la mia immagine? Sì, tutti gli uomini, al principio, furono creati secondo la mia propria immagine. Ecco, questo corpo, che ora tu vedi, è il corpo del mio spirito; ed ho creato l’uomo secondo il corpo del mio spirito; e come io ti appaio nello spirito, così apparirò al mio popolo nella carne. –
    (da 2:13 a 3:16)

    Note:

    1. E' da notare che non viene mai dato un nome a questo fratello di Giared, pure se ha avuto un ruolo importante in questa storia.
    2. Queste parentesi fanno parte del testo originale.
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  11. #71
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    Poiché io, Moroni, dissi che non potevo dare un resoconto completo di queste cose che sono scritte, mi basti dire che Gesù si manifestò a quest’uomo nello spirito, proprio nella maniera e nelle sembianze di quello stesso corpo in cui si mostrò ai Nefiti. E gli insegnò proprio come insegnò ai Nefiti; e tutto ciò affinché quest’uomo potesse sapere ch’egli era Iddio, causa le numerose e grandi opere che il Signore gli aveva mostrate. E poiché quest’uomo aveva tale conoscenza, non poté più essere trattenuto dal vedere al di là del velo; e vide il dito di Gesù, e dopo averlo veduto, cadde a terra in preda allo spavento, poiché seppe che era il dito del Signore; e non credette più, poiché sapeva senza più dubitare. Avendo dunque questa perfetta conoscenza di Dio, egli non poté essere impedito di oltrepassare il velo; vide dunque Gesù, che gli insegnò. Ed il Signore disse al fratello di Giared: - Ecco, tu non permetterai che codeste cose, che tu hai vedute ed intese, siano palesate al mondo fino a che venga il tempo in cui glorificherò il mio nome nella carne; dunque farai tesoro di quanto hai veduto ed udito e non lo mostrerai ad alcun uomo. Ed ora, quando tu verrai a me, tu le scriverai e le sigillerai perché nessuno possa ‘interpretarle’, poiché le scriverai in una lingua che non può essere letta. E ti darò queste due pietre, che tu unirai pure alle cose che scriverai. Ecco, infatti, io ho confuso la lingua che tu adopererai, ma nel tempo da me prescelto farò sì che queste pietre manifestino agli occhi degli uomini le cose da te scritte. –
    E dopo che il Signore ebbe pronunciate queste parole, egli fece comparire dinanzi al fratello di Giared tutti gli abitanti della terra che erano vissuti ed anche tutti quelli che verrebbero fino alle estremità della terra e non li nascose alla sua vista. Poiché gli aveva detto, in tempi passati, che se credesse che il Signore potrebbe mostrargli ogni cosa, tutto gli sarebbe manifestato; ecco perché il Signore non poté celargli alcunché, perché egli sapeva che il Signore poteva mostrargli ogni cosa da lui creata. Ed il Signore gli disse: - Scrivi queste cose e sigillale, ed io le farò riapparire ai figlioli degli uomini al tempo da me prescelto. –
    Ed il Signore gli comandò di mettere sotto sigillo le due pietre che aveva ricevute e di non svelarle fino a che il Signore avrebbe decretato di manifestarle ai figlioli degli uomini.
    Ed il Signore comandò al fratello di Giared di scendere dalla montagna, dalla presenza del Signore, e di scrivere le cose ch'egli aveva viste; e gli fu vietato di manifestarle ai figlioli degli uomini fino a che fosse innalzato sulla croce; ed è per questo che re Mosia le conservò, affinché non giungessero al mondo fino a che Cristo si fosse lui stesso mostrato al suo popolo. Dopo che Cristo si fu infatti manifestato al suo popolo, egli ordinò che queste cose fossero rese note. Ed ora, dopo la sua apparizione, sono caduti tutti nell’incredulità, e non vi sono più che Lamaniti ed hanno rigettato il Vangelo di Cristo, perciò mi è stato comandato di nasconderle di nuovo sotto terra. Ecco, io ho scritto su queste tavole le cose che vide il fratello di Giared e giammai furono manifestate cose più grandi di quelle che furono manifestate al fratello di Giared. Per questo il Signore mi ha comandato di scriverle ed io le ho scritte. E mi ha comandato di sigillarle e mi ha pure comandato di sigillarne l’interpretazione, per questo ne ho sigillato gli interpreti, secondo il comandamento del Signore. Perché il Signore mi ha detto: - Queste cose non saranno rivelate ai Gentili che il giorno in cui si pentiranno della loro iniquità e diverranno puri dinanzi al Signore. Ed in quel giorno in cui eserciteranno la fede in me, dice il Signore, proprio come fece il fratello di Giared, perché possano essere santificati in me, allora manifesterò loro le cose che vide il fratello di Giared, fino a svelar loro tutte le mie rivelazioni, dice Gesù Cristo, il Figlio di Dio, il Padre dei cieli e della terra e di tutte le cose ivi contenute. E colui che lotta contro la parola del Signore sia maledetto, e colui che nega codeste cose sia maledetto, poiché ad essi non mostrerò cose più grandi, dice Gesù Cristo, poiché sono io che parlo. E al mio comando i cieli sono aperti o chiusi, e alla mia parola la terra trema, e al mio comando gli abitanti passeranno come attraverso il fuoco. E colui che non crede nelle mie parole, non crede ai miei discepoli; e giudicate voi se io non parlo, poiché saprete all’ultimo giorno che io sono colui che parla. (Da 3:17 a 4:10)
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  12. #72
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    Ma a colui che crede in queste cose, di cui ho parlato, io lo visiterò con le manifestazioni del mio spirito ed egli saprà e renderà testimonianza. Poiché saprà mediante il mio spirito che queste cose sono vere; esso infatti persuade gli uomini a fare il bene. Tutto ciò che persuade gli uomini a fare il bene viene da me, poiché il bene non viene da nessun altro che da me. Io sono quegli che induce gli uomini a fare il bene; colui che non crederà nelle mie parole, non crederà in me, che io sono; e colui che non crederà in me, non crederà nel Padre che mi ha mandato. Ecco, infatti, io sono il Padre, io sono la luce, la vita e la verità del mondo. Venite a me, o voi Gentili, e vi manifesterò le cose più grandi, la conoscenza che è nascosta per via dell’incredulità. Venite a me, o voi della casa d’Israele, e vi sarà reso manifesto quali grandi cose il Padre ha serbate per voi fino dalla fondazione del mondo e non vi sono giunte causa la vostra incredulità. Ecco, quando voi potrete lacerare quel velo d’incredulità che vi costringe a rimanere nel vostro orribile stato di perversità, di durezza di cuore e di cecità di mente, allora le grandi e meravigliose cose che vi sono state celate fin dalla fondazione del mondo – sì, quando invocherete il Padre in nome mio, con cuore spezzato e spirito contrito –, allora saprete che il Padre s’è ricordato del patto che fece con i vostri padri, o casato d’Israele! Ed allora le mie rivelazioni, che ho fatte scrivere dal mio servitore Giovanni, saranno svelate agli occhi di tutto il popolo. Rammentatevi, quando vedrete venire alla luce queste cose, voi saprete allora che è prossimo il tempo in cui dovranno essere manifestate in piena realtà. Ordunque, quando voi riceverete questi annali, voi potrete sapere che l’opera del Padre è già cominciata su tutta la faccia di questa terra. Pentitevi dunque, voi tutti, dalle estremità della terra; venite a me, credete nel mio Vangelo e siate battezzati in nome mio, poiché colui che crede ed è battezzato sarà salvato, ma colui che non crede sarà condannato; e dei segni seguiranno coloro che credono nel mio nome. E beato colui che sarà trovato fedele al nome mio all’ultimo giorno, poiché sarà elevato per dimorare nel regno preparato per lui fin dalla fondazione del mondo. Ed ecco, sono io che l’ho dichiarato. Amen. -
    Ed ora io, Moroni, ho scritte le parole che mi furono comandate, secondo quanto mi rammento; e vi ho annunciate le cose che ho sigillate, pertanto non toccatele per tradurle; ciò vi è proibito, infatti, salvo in seguito, quando sarà nella saggezza di Dio. Ed ecco, voi avrete il privilegio di mostrare le tavole a coloro che assisteranno nel portare a compimento quest’opera. E sarà mostrata a tre per il potere di Dio; essi sapranno dunque con certezza che queste cose sono vere. E queste cose saranno stabilite nella bocca di tre testimoni; e la testimonianza di tre e quest’opera, nella quale sarà rivelata la potenza di Dio ed anche la sua parola, di cui rendono testimonianza il Padre, il Figliolo e lo Spirito santo, tutto ciò starà come testimonianza contro il mondo all’ultimo giorno. E se accade che si pentano e che vengano al Padre nel nome di Gesù, essi saranno ricevuti nel regno di Dio. (Da 4:11 a 5:5)
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  13. #73
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    E tutte le nazioni che sosterranno tali combinazioni segrete per ottenere potere e lucro, finché si diffondano sulla nazione tutta intera, saranno distrutte, poiché il Signore non permetterà che il sangue dei santi, che verrà versato da loro, continui a gridare a lui dalla terra per essere vendicato, senza ch’egli lo vendichi. E’ dunque nella saggezza di Dio, o Gentili, che codeste cose vi siano rese note, affinché possiate pentirvi dei vostri peccati e non permettiate che queste cospirazioni omicide prendano ascendente su di voi per farvi ricercare potere e lucro, e che l’opera distruttrice vi sopraffaccia, sì, anzi la spada della giustizia dell’eterno Iddio cada su di voi per abbattervi ed annientarvi, se tollererete l’esistenza di tali cose. Il Signore vi comanda dunque, quando vedrete succedere queste cose fra voi, che vi risvegliate al sentimento della vostra orribile condizione per via di questa combinazione segreta che esisterà fra voi; guai ad essa, per via del sangue di coloro che saranno stati uccisi; essi infatti gridano vendetta dalla terra su tutti quelli che ne hanno fatto parte e che l’hanno edificata. Chiunque l’edifica, infatti, cercherà di rovesciare la libertà di tutti i paesi, di tutte le nazioni e di tutti i popoli; e sarà causa di distruzione di tutti i popoli, poiché è stata fondata dal diavolo, padre di ogni menzogna; anzi, quello stesso essere che mentì ai nostri primi genitori, sì, lo stesso mentitore che ha fatto commettere omicidi fin dal principio, che ha indurito i cuori degli uomini al punto da far loro assassinare i profeti, da farli lapidare e rigettarli fin dal principio. Ordunque io, Moroni, ho ricevuto il comandamento di scrivere queste cose perché il male sia vinto e perché venga il tempo in cui Satana non avrà più alcun potere sui cuori dei figlioli degli uomini, ma che possano essere persuasi a fare continuamente il bene, per poter venire alla sorgente di ogni giustizia ed essere salvati. (8:22-26)

    Ed ora io, Moroni, vorrei parlare un po’ di queste cose. Vorrei mostrare al mondo che la fede consiste in cose che si sperano, ma che non si vedono; non disputate dunque perché non vedete, poiché non riceverete alcuna testimonianza, se non dopo che la vostra fede sarà stata messa alla prova. (12:6)

    Quando ebbi pronunciato queste parole, il Signore mi rispose in questo modo: - Gli insensati si burlano, ma si lamenteranno; e la mia grazia è sufficiente per i miti, perché non prendono pretesto della vostra debolezza; e se gli uomini vengono a me, mostrerò loro la loro debolezza. Io do loro la debolezza perché siano umiliati; e la mia grazia basta a tutti gli uomini che si umiliano dinanzi a me, poiché se si umiliano a me e hanno fede in me, allora farò sì che le cose deboli divengano forti per loro. Ecco, io mostrerò ai Gentili la loro debolezza e farò loro comprendere che la fede, la speranza e la carità conducono a me, sorgente di ogni giustizia. - (12:26-28)

    Ed ora so che questo amore che tu hai per i figlioli degli uomini è la carità, perciò, a meno che gli uomini abbiano la carità, essi non possono ereditare quel posto che tu hai preparato loro nelle dimore di tuo Padre. (12:34)
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  14. #74
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    Ecco, infatti, essi rigettarono tutte le parole di Ether; egli spiegò loro ogni cosa, fin dal principio, e disse loro che dopo che le acque si furono ritirate d’in sulla faccia di questa terra, era divenuta una terra eletta sopra tutte le altre, una terra scelta dal Signore; perciò il Signore vuole che tutti gli uomini che vi abitano lo servano. E che era il luogo della Nuova Gerusalemme, che sarebbe scesa dal cielo, e del sacro santuario del Signore. Ecco, Ether vide i giorni di Cristo e parlò in merito alla Nuova Gerusalemme che verrebbe fondata in questo paese. Parlò pure del casato d’Israele e della Gerusalemme donde venne Lehi, che dopo essere stata distrutta verrebbe riedificata, una santa città consacrata al Signore; dunque non avrebbe potuto essere una nuova Gerusalemme, dal momento che era già esistita nei tempi antichi; ma che verrebbe ricostruita e diverrebbe una città santa del Signore, e che sarebbe stata ricostruita per la stirpe d’Israele. E che una Nuova Gerusalemme verrebbe costruita su questa terra per il rimanente dei discendenti di Giuseppe, per cui vi è già stato un simbolo. Poiché, come Giuseppe condusse suo padre giù in Egitto, ove morì, così il Signore fece emigrare un resto della stirpe di Giuseppe dal paese di Gerusalemme per poter essere misericordioso ai discendenti di Giuseppe, affinché non perissero, proprio come aveva dimostrato la sua misericordia verso il padre di Giuseppe, perché non perisse. Il resto del casato di Giuseppe sarà dunque stabilito su questa terra; e sarà una terra di loro eredità; e vi costruiranno una santa città per il Signore, simile alla Gerusalemme antica; e non sarà più confuso fino a che venga la fine, quando la terra passerà! Ed allora vi sarà un nuovo cielo ed una nuova terra, e saranno simili agli antichi, salvo che questi saranno già scomparsi e tutte le cose saranno divenute nuove. Ed allora viene la Nuova Gerusalemme; e beati coloro che vi dimoreranno, poiché sono coloro i cui vestiti saranno purificati mediante il sangue dell’Agnello; e sono coloro che saranno annoverati col resto del seme di Giuseppe, che era della casa d’Israele. E viene pure la Gerusalemme antica; e beati ne sono gli abitanti, poiché sono stati lavati nel sangue dell’Agnello; e sono coloro che furono dispersi e radunati dalle quattro parti della terra e dalle contrade del nord, e partecipano al compimento dell’alleanza che Iddio fece col loro padre Abramo. E quando accadranno queste cose, si avvereranno le scritture che dicono: ve ne saranno fra i primi che saranno gli ultimi, e vi saranno degli ultimi che saranno i primi. (13:2-12)

    Ed ecco quali sono le ultime parole che scrisse Ether: Che il Signore voglia ch’io sia rapito in cielo senza morire o ch’io soffra la sua volontà nella carne, poco importa, purché io sia salvato nel regno di Dio. Amen. (15:34)
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  15. #75
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    Il "Libro di Moroni" racconta avvenimenti accaduti tra il 401 e il 421 d.C.

    E perché egli ha compiuto ciò, miei fratelli beneamati, i miracoli son forse cessati? Ecco, io vi rispondo, no; e gli angeli non hanno cessato di servire i figlioli degli uomini. Essi infatti gli sono sottomessi per servire ai ministri secondo la parola del suo comando, mostrandosi a coloro che hanno una fede robusta ed uno spirito fermo in ogni forma di pietà. (7:29, 30)

    Dunque, se un uomo ha la fede, deve pure avere la speranza, poiché senza fede non può esservi alcuna speranza. E di nuovo, ecco io vi dico che non può avere la speranza e la fede, a meno che non sia mite ed umile di cuore. Altrimenti la sua fede e la sua speranza sono vane, poiché a Dio sono accetti solo i miti e gli umili di cuore; e se un uomo è mite ed umile di cuore e confessa per la potenza dello Spirito santo che Gesù è il Cristo, deve necessariamente avere la carità, poiché se non ha la carità, non è nulla: è dunque necessario che abbia la carità. E la carità è lenta all’ira ed è benigna, senza invidia, non si gonfia d’orgoglio, non cerca il proprio interesse, non s’inasprisce, non pensa il male, non gioisce né si rallegra dell’ingiustizia, ma gioisce della verità, soffre ogni cosa, crede ogni cosa, spera ogni cosa, sopporta ogni cosa. Perciò, miei diletti fratelli, se non avete la carità, voi non siete nulla, poiché la carità non vien mai meno. Attaccatevi dunque alla carità, che è il più grande di tutti i beni; tutto infatti è destinato a perire… Ma la carità è l’amore puro di Cristo e sussisterà in eterno, e per chiunque ne avrà in sé all’ultimo giorno, tutto andrà bene. (7:42-47)

    Ho infatti appreso la verità, cioè che sono sorte dispute fra voi riguardo al battesimo dei vostri bambini. Ed ora, figlio mio, io desidero che tu eserciti tutta la tua diligenza per eliminare questo grande errore ed è per questo che ti scrivo questa epistola. Ordunque, subito dopo avere appreso tali cose da voi, ho chiesto al Signore in proposito. E la parola del Signore mi è giunta, per il potere dello Spirito santo, in questi termini: - Ascolta le parole di Cristo, tuo redentore, tuo Signore e tuo Dio. Ecco, io sono venuto al mondo non già per chiamare i giusti alla penitenza, ma i peccatori; i sani non hanno bisogno di medico, bensì coloro che sono malati; dunque i bambini sono sani, poiché sono incapaci di commetter peccato1, perciò la maledizione di Adamo è tolta da loro per mezzo mio, cosicché non ha alcun potere su di essi, e la legge della circoncisione è abolita da me.
    In tal modo lo Spirito santo mi ha manifestata la parola divina, perciò io so, mio diletto figliolo, che è uno scherno solenne dinanzi a Dio di battezzare i piccoli fanciulli. Ecco, io ti dico ciò che tu devi insegnare: la penitenza e il battesimo per coloro che sono responsabili e capaci di commetter peccato; sì, insegna ai genitori che debbono pentirsi ed essere battezzati, ed umiliarsi come i loro figlioletti, allora saranno tutti salvati coi loro bambini. Ed i loro figlioletti non hanno bisogno né di pentirsi né di essere battezzati. Ecco, il battesimo è per il pentimento, a compimento dei comandamenti, per la remissione dei peccati. Ma i fanciulli sono viventi in Cristo, fin dalla fondazione del mondo, se no Iddio sarebbe un dio parziale ed anche un dio mutevole e di rispetto umano; quanti bambini, infatti, sono morti senza battesimo! Dunque, se i fanciulli non potessero essere salvati senza battesimo, essi sarebbero andati eternamente in inferno! Ora ecco, io ti affermo che chi suppone che i fanciullini abbiano bisogno di battesimo è nel fiele dell’amarezza e nelle catene dell’iniquità, e non ha né fede né speranza né carità, per cui, se dovesse essere reciso mentre nutre tali pensieri, dovrebbe scender in inferno. E’ terribile malvagità supporre che Iddio salvi un fanciullo a causa del battesimo e che l’altro debba perire perché non è battezzato. Guai a coloro che pervertiranno in tal modo le vie del Signore, perché periranno, a meno che non si pentano. Ecco, io parlo con ardire, avendo autorità da Dio, e non temo quanto può far l’uomo; l’amore perfetto dissipa ogni timore. (8:5-16)
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