io non drammatizzerei troppo certe percezioni instant;
nel bene e nel male, gira e rigira, i figli assomigliano ai genitori; e pure ai nonni; hanno quel baricentro e dopo qualche scossone a quello restano ancorati, almeno in difesa, se non arriva qualche fortuna insperata; le sfortune incidono meno, in modo non speculare, perché siamo esseri conservatori, anche a 18 anni;

in retrospettiva - e la cosa non mi sorprende affatto - molto più che gli indirizzi specifici delle mie scelte, hanno inciso le nevrosi di famiglia, che avrebbero prodotto risultati analoghi anche se le cose fossero andate diversamente; quelle chiedono il conto, e in proporzione al menù che si è ordinato;

la peggiore e più devastante delle nevrosi è un cattivo rapporto coi propri desideri, perché a catena impedisce di essere se stessi, e l'effetto domino coinvolge tutto il resto; l'insicurezza richiede armature pesantissime, un enorme dispendio di energia sottratto alla vitalità e alla capacità di interagire.