Paradiso perduto dei neoborbonici

[restodelcarlino]

per un filosofo che scriva di filosofia, nessuno

per uno che scriva di storia - come nel caso del tuo riferimento - è sempre quella attuale, dove si dispone di più documenti e apporti critici da discutere, vagliare, confutare... no ?

La quantità di informazioni disponibili non sempre si associa a qualità di "giudizio storico". Il contemporaneo ha certamente (e forse é la cosa più importante) il "distacco" e la "veduta panoramica" dati dal tempo. Ma questo non basta. Lo "Storico" é ben altro.
Ma questo con Franceschiello, col "grande fituso", coi lazzari...che ci azzecca? Niente.
Che si ritorni in tema.

[axeUgene]

La quantità di informazioni disponibili non sempre si associa a qualità di "giudizio storico".

come foi sapere qvesto ?

se parliamo di professionisti - non delle chiacchiere al bar - le informazioni sono determinanti, e questo è ovvio;

Il contemporaneo ha certamente (e forse é la cosa più importante) il "distacco" e la "veduta panoramica" dati dal tempo. Ma questo non basta. Lo "Storico" é ben altro.

prima di tutto, lo storico è uno che dovrebbe applicare un metodo, scientifico e appropriato alla materia;
il tempo non è essenziale per il distacco, che di fronte ai fatti può interessare il lettore di saggio, ma è abbastanza irrilevante se si procede con metodo;

c'è, invece, una questione propriamente scientifica, e nello specifico di natura statistica, che tanto più vale quanto più ci si avvicina all'età contemporanea, quella ricca di documenti:
quando una questione diventa saliente - poniamo: il terrorismo e il coinvolgimento degli apparati dello stato; ma potrebbe essere anche il presunto fake dello sbarco sulla luna - gli storici e tutti gli apparati coinvolti corrono alla ricerca di fonti in modo molto intensivo, sperando di fare il colpaccio; più o meno è la stessa cosa che avviene per le indagini giudiziarie, con la differenza che per queste ultime spesso le fonti di informazioni sono limitatissime, ma le indagini rapide;

in breve, la massa di documenti raccolti tende a convergere su una determinata interpretazione tra le concorrenti in competizione; se apparati deviati hanno potuto attribuire agli anarchici la bomba di piazza Fontana, questo è durato poco più di un anno, a livello ufficiale; già poche settimane dopo si era individuata la pista giusta; esattamente come è avvenuto per il DC9 abbattuto ad Ustica;

in storia, i documenti - diretti e indiretti - che si possono incrociare sono talmente tanti da rendere significativa la statistica come interpretazione, per mera convergenza di indizi; quando si sono accumulate ricerche nel corso di decenni, è abbastanza escluso - a meno che si tratti di paleo-antropologia - che emerga il reperto che ribalta tutto, la rivelazione, il memoriale perduto; questo avviene solo nelle fantasie dei nesci al bar dello sport;

pertanto, la postura neo-borbonica è solo la versione trash della solita creazione mitologica di una tradizione, un falso destinato a corroborare un'identità nobile a fronte di un complesso di inferiorità; la discendenza troiana di Roma, che intendeva porre la città sullo stesso piano di quella greca; le periodiche rimozioni del passato da dominati che esperiscono tutte le culture, inventandosi tradizioni, magari rielaborate da episodi autentici, ma di senso o spessore assai diverso, come una ferrovia o un limitato comparto produttivo;

Ma questo con Franceschiello, col "grande fituso", coi lazzari...che ci azzecca? Niente.
Che si ritorni in tema.

appunto: la realtà "statistica" è che la società meridionale era rimasta intimamente strutturata in modalità feudale, e questo schema era funzionalmente inadeguato a promuovere lo sviluppo imposto dal confronto delle potenze nazionaliste di metà Ottocento;

i "piemontesi", con l'ingenuità dell'approccio positivista dell'epoca, si sono illusi della loro capacità di integrare facilmente la realtà meridionale in modalità annessione; la cosa è avvenuta a livello istituzionale, formale; ma a livello sostanziale e culturale il compromesso col notabilato meridionale e romano ha zavorrato l'impresa in modalità pochissimo cavouriane, cioè ancorate comunque alla sostanza dello sviluppo, per fare dell'Italia un paese sostanzialmente reazionario e anti-moderno, assimilando anche quelle prerogative fallimentari di una società classista, reazionaria, diffidente e arretrata;

l'esercito allo sbando ad Adua, quello di Vittorio E III°, sia a Caporetto, sia tra il 3 e l'8 settembre sono gli eredi di quello di Franceschiello, non delle sconfitte di Custoza e Novara di Carlo Alberto, che erano battaglie di formazione di un'idea.

[restodelcarlino]

axe

Riassumendo:
"Gente, non perdete tempo con l'ottocentesco filosofo disinformato e superficiale e col patetico filoborbonico".
Mi hai convinto.


Scusatemi tutti e tutte. Considerate il mio suggerimento di letture come futile, infungibile, al limite del fraudolento e quindi come nullo e non avvenuto.

[axeUgene]

axe

Riassumendo:
"Gente, non perdete tempo con l'ottocentesco filosofo disinformato e superficiale e col patetico filoborbonico".
Mi hai convinto.


Scusatemi tutti e tutte. Considerate il mio suggerimento di letture come futile, infungibile, al limite del fraudolento e quindi come nullo e non avvenuto.

no, che c'entra... leggere - soprattutto Croce - non è mai tempo perso;

solo che se uno si deve orientare su un determinato argomento storico e ha a disposizione lo stato dell'arte, rivolgersi a testi recenti - anche di orientamento diverso, purché scientificamente accreditati - mi sembra la strategia più efficiente; no ?

[restodelcarlino]

no, che c'entra... leggere - soprattutto Croce - non è mai tempo perso;

solo che se uno si deve orientare su un determinato argomento storico e ha a disposizione lo stato dell'arte, rivolgersi a testi recenti - anche di orientamento diverso, purché scientificamente accreditati - mi sembra la strategia più efficiente; no ?

Posso confermare che i miei suggerimenti di lettura non imponevano, né suggerivano, né sottintendevano alcuna "esclusiva", né "priorità". Libertà assoluta di ignorarli.

[follemente]

solo che se uno si deve orientare su un determinato argomento storico e ha a disposizione lo stato dell'arte, rivolgersi a testi recenti - anche di orientamento diverso, purché scientificamente accreditati - mi sembra la strategia più efficiente; no ?

Avresti qualche suggerimento di lettura?

[axeUgene]

Posso confermare che i miei suggerimenti di lettura non imponevano, né suggerivano, né sottintendevano alcuna "esclusiva", né "priorità". Libertà assoluta di ignorarli.

magari avresti potuto impiegare uno dei tuoi prostra-post a riassumerci le tesi di Croce e Alianello, per noi povero analfabeti; di ritorno eh...

Avresti qualche suggerimento?

Sabino Cassese: Lezioni sul meridionalismo; non ricordo l'editore

Emanuele Felice: il sud indietro, mi pare, libro del Mulino;


ho fatto prima: una pagina di ricerca solo per Risorgimento e Mulino; qui trovi solo testi seri; ne prendi uno generale epoi lì ti orienti dalla bibliografia su quello che ti può interessare

https://www.unilibro.it/find_buy/ffresult.asp

[restodelcarlino]

magari avresti potuto impiegare uno dei tuoi prostra-post a riassumerci le tesi di Croce e Alianello, per noi povero analfabeti; di ritorno

Mai vi farei farei un torto simile . Al limite dell'ingiuria.


( A parte il fatto che non ho mai asserito di aver letto )

[follemente]

Sabino Cassese: Lezioni sul meridionalismo; non ricordo l'editore

Emanuele Felice: il sud indietro, mi pare, libro del Mulino;


ho fatto prima: una pagina di ricerca solo per Risorgimento e Mulino; qui trovi solo testi seri; ne prendi uno generale epoi lì ti orienti dalla bibliografia su quello che ti può interessare

https://www.unilibro.it/find_buy/ffresult.asp

Grazie, ma il link... non si apre.