Citazione Originariamente Scritto da DanieleAisp Visualizza Messaggio
La questione è complessa perchè secondo me è composta da diversi elementi. Innanzitutto bisogna analizzare cosa si cerca dall'altra persona in una relazione intima e il tipo di accordi che si hanno in quella relazione. Tradimento è venir meno a quegli accordi.

Oltre a questo bisogna anche analizzare i diversi componenti dell'essere umano.
- Uno è il settore del piacere, è il più immediato. Possiamo dire che si cerca una relazione intima per provare piacere, che sia compagnia, sesso o divertimento.
- Un altro settore è quello della realizzazione di un obiettivo, come può essere fare figli, sposarsi, suddividersi le questioni materiali di una convivenza, esempio comprare una casa.
- Infine vi è il settore spirituale / sentimentale / psicologico. E' la crescita, la condivisione, l'amore in qualsiasi termine lo si intenda, la connessione d'anima in qualsiasi modo lo si intenda, la fiducia, la stima, l'ammirazione, la conoscenza profonda.

Oltre a tutto questo bisogna considerare la situazione psicologica, l'educazione e programmazione del singolo individuo, la sua personale scala dei valori, oltre alle sue capacità, caratteristiche e doti. Ovviamente anche l'età, sesso, ambiente e contesto.

Quindi ogni caso è un insieme complesso di tutti questi fattori. Si può essere fedeli per vari motivi e tradire per altrettanti. Non è detto che si tradisca perchè si è scontenti di ciò che si ha, così non è detto che la fedeltà sia sinonimo di amore in una relazione. Credo non si possa trovare una costante semplicistica nel motivare sia la fedeltà che il tradimento.

Sicuramente più una relazione va avanti nelle implicazioni materiali, quindi più oltre alla relazione si è soci di cose e persone, (casa, figli, routine, denaro, concetti come matrimonio, conoscenza famiglie reciproche, insoma "implicazioni"), più l'eventuale scoperta di un tradimento è una minaccia di un cambiamento radicale. Paradossalmente proprio il peso di tutte queste cose possono portare a ricercare leggerezza al di fuori della relazione. Anche da questo punto in poi vi sono diverse possibilità, c'è chi vorrebbe ma non osa per paura, chi si sentirebbe in colpa nei confronti dei propri cari, chi invece se ne frega o è piu inconsciente delle possibili conseguenze, chi ha paura ma idealizza quel tradimento, sia sul piano sessuale che sentimentale, quindi idealizza quell'esperienza a tal punto da mettere lo stesso a rischio tutto, chi adirittura vuole consciamente o inconsciamente mettere a repentaglio ciò che ha perchè sente troppo il peso, e a volte abbiamo una natura "suicida" quando qualcosa anche se riconosciuto come positivo è troppo soffocante o un peso psicologico (la classica voglia di mollare tutto).

Anche la fedeltà è estremamente variegata. C'è chi è fedele per dogma, per religione o colpe, chi perchè ci tiene veramente all'altra persona e chi come detto prima per paura delle conseguenze.
Anche l'autostima è molto fondamentale, sicuramente una bassa autostima produce sia molto tradimento che molta ipocrita fedeltà, chi ha bassa opinione di sè o tradisce perchè sopravaluta gli altri, quindi anche un eventuale partner che ha destato interesse nei propri confronti oppure è fedele perchè ha troppa paura di perdere ciò che ha, non confida nelle proprie possibilità, ovviamente una persona con una bassa opionione di sè e che ha poca fiducia nella vita e in sè, non potrà ottenere un esito positivo nelle relazioni qualunque mossa egli faccia, sia i fedeli che i traditori.

L'unica fedeltà salutare è quella dettata dal cuore, che non comporta la fine del desiderio del piacere o dell'attrazione verso altre persone, ma la consapevolezza che porterebbero solo del piacere, chiaramente quel piacere deve esserci anche all'interno della coppia. Esattamente come la consapevolezza che non ci si realizza mangiando una torta, ne si pensa che non ci piacciano più le torte, ma si sa che essere bulimici verso i dolci è alla fine un sintomo di un disagio di altro tipo.
Esiste anche la fedelità dell'innamoramento che io ritengo ben diverso dall'amore e connessione, l'innamoramento è di fatto l'idealizzazione e eccitazione iniziale nel conoscere e aver ottenuto una relazione. E' un pò come l'eccitazione della novità, l'idea di quel qualcosa, mentre l'amore è veramente un apprezzamento profondo duraturo, è capire che quella cosa o persona fa parte di te ed è proprio giusta per te e la tua natura, quindi difficilmente potrà proprio proprio non piacerti più. Sicuramente ci saranno alti e bassi, come ogni aspetto della vita.
L'ultimo pensiero è molto bello e veritiero. Almeno per me. Mi ci riconosco.
Tu ed il signor Brunelli dovete intervenire di più. Vi prego.