Sei minimalista o accumulatore?

[Astrid]

E' da una vita che cerco di ottimizzare, ordinare, organizzare...
Dal mio punto di vista sono anche bravina (nonostante la vita un po' nomade che faccio e la difficoltà di vivere alternativamente tra tre case e qualche albergo), ma in realtà?
Purtroppo, pare che io abbia molto lavoro ancora da fare - o in alternativa andare in pensione (anticipatamente) -. :-/

Voi come siete messi?

Ecco il test:

1. Avete nell'armadio più di 5 paia di pantaloni?

2. Avete scorte di cibo che riempiono frigorifero e surgelatore?

3. La tua cantina o il tuo garage sono pieni di cose?

4. Non butti mai via le bomboniere di matrimonio, cresime, comunioni e battesimi?

5. Hai elettrodomestici che non usi da anni? Essicatori, centrifughe, la piastra per preparare Waffle...

6. Per fare le pulizie in tutta casa occorrono più di due ore?

7. Sulla scrivania conti più di tre oggetti?

8. Hai più libri in casa di quelli che hai potuto leggere?

9. Frequenti spesso mercatini dell'usato acquistando ciò che ti piace?

10. Quando vai in vacanza, le tue valigie pesano più di 15 kg (un bagaglio a mano)?

MINIMALISTA (meno di 3 sì)

Spendi i tuoi soldi accuratamente e mai per istinto! Non acquisti mai nulla che non ti sia utile davvero solo per capriccio o per moda. Preferisci acquistare devices tecnologici e viaggiare spesso. Per fare ginnastica ti serve soltanto la forza di gravita, niente pesi o macchine. Il tuo frigorifero è praticamente vuoto, soltanto quello che puoi consumare nei pochi giorni seguenti. Preferisci acquistare un paio di jeans più costoso e utilizzarlo per anni piuttosto che acquistarne 3 di scarsa qualità. Quando vai in vacanza viaggi leggero, uno spazzolino, qualche vestito, il tuo smartphone, le scarpe che indossi e qualche cambio di biancheria. Leggi solo ebook sul tuo lettore digitale e non ti servono librerie piene di pesanti volumi. La tua scrivania è sgombra, così come la cucina e il bagno... per fare le pulizie ti basta pulire il pavimento e raccogliere polvere. In cucina ti bastano poche pentole, qualche posata e pochi contenitori per conservare gli ingredienti di base di un'alimentazione leggera e salutare. Pratichi la meditazione spesso seduto al centro del tuo vuoto salotto. Complimenti! Hai raggiunto uno stile di vita "ascetico", nulla ti distrae dal vero significato delle cose, non ti importa avere, ma essere! Quello che conta per te sono le esperienze di vita, non i soldi e ciò che con esso puoi comprare o consumare.

ACCUMULATORE (più di 3 sì)

Ami collezionare oggetti di ogni tipo, non ne getti mai via uno se sei legato alla persona che te lo ha regalato anche se l'oggetto non ti piace. Ciò che non ci sta nel tuo appartamento lo sposti in cantina, in mansarda o in garage in attesa di averne di nuovo bisogno. Quando fai la spesa riempi la dispensa di cibo inscatolato o surgelato, in quantità sufficienti per settimane. E' difficile pulire il tuo frigorifero perché ci vogliono ore per svuotarlo, così come il tuo bagno, la tua camera da letto, il tuo armadio. Nel tuo guardaroba ci sono vestiti che non ti piacciono più e vestiti che non hanno più la tua taglia ma li conservi nel caso in cui tu ci possa entrare di nuovo, oppure perché tra anni potrebbero tornare di moda. Segui le nuove tendenze in fatto di abbigliamento e arredo, non perdi mai l'ultimo gadget pubblicizzato in tv. Hai televisori in tutte le stanze! Quando parti per le vacanze fai un vero e proprio trasloco, porti con te abbigliamento per ogni tipo di temperatura, clima atmosferico e occasione. Torni a casa senza aver utilizzato la metà delle cose che hai portato con te. Segui sconti e occasioni, spesso ti capita di acquistare qualcosa soltanto perché è un'occasione da non perdere. Senti di non aver mai abbastanza tempo per ciò che ti piace davvero, nel week end spesso non esci perché devi lavare e stirare montagne di vestiti o pulire casa. Sei sempre di fretta e stressato, correndo da una parte all'altra della città per rispettare appuntamenti di un'agenda fittissima e perdi la metà del tempo cercando parcheggio. Hai perso di vista i valori importanti della vita perché tutto ciò che ti sta intorno ti distrae inesorabilmente, è tempo di cambiare!

[Astrid]

Minimalismo: dare spazio alle cose importanti
Cassetti pieni di vestiti mai indossati, frigoriferi e credenze che straboccano di beni di qualsiasi natura, camerette invase da giocattoli inutilizzati, oggetti ingombranti che tolgono spazio e la cui unica funzione è solo quella di aggiungere disordine al caos: questa è la fotografia di un qualsiasi appartamento di una famiglia “normale”. Eppure da diversi anni si sta facendo strada sempre con maggiore insistenza una nuova consapevolezza, figlia della delusione per le promesse di felicità mai mantenute del consumismo esasperato. Minimalismo è il nome di questa nuova corrente esistenziale che, semplicemente, invita a rinunciare a tutto ciò che è superfluo e mantenere solo le cose veramente importanti della nostra vita, oltre a ridare valore a quelle intangibili ma essenziali: il tempo, le esperienze, le relazioni. Il minimalismo è sicuramente una delle risposte possibili alla nostra coscienza, consapevoli che ormai è arrivato il momento di cambiare.
E’ arrivato il momento di cambiare perchè siamo tutti accumulatori seriali.

Basta fermarsi un attimo a pensare per accorgersi che siamo tutti accumulatori seriali ai limiti del patologico. Ed è palese che l’unica cura possibile per questa malattia del possesso è quella di iniziare a sperimentare uno stile di vita più sobrio. Dobbiamo investire le nostre energie in attività che sappiano arricchire l’anima anzichè occupare i metri quadri della nostra casa.

Il primo passo è necessariamente quello di alleggerirsi del peso di troppi oggetti inanimati che stanziano negli angoli più reconditi di casa. I vestiti prendiamoli in mano e cerchiamo di capire se hanno ancora qualcosa da darci, se ci calzano ancora bene, se ci rappresentano, altrimenti via in beneficenza. Quei libri già letti che fanno polvere sugli scaffali e che in fondo non ci hanno mai regalato particolari emozioni proviamo a venderli o condividerli in un booksharing di quartiere.

Tutte quelle suppellettili che a pensarci bene non hanno mai fatto la differenza nella nostra vita, quei regali che non siamo stati in grado di riciclare, carichiamoli in macchina, dentro uno scatolone, e portiamoli a monetizzare in un mercatino dell’usato.
Il minimalismo non è estremismo

Minimalismo non vuol dire rinunciare a tutto e vivere di aria. Se la tua passione sono le chitarre, perchè ti fanno star bene e ami collezionarle, nessuno ti obbliga a farne a meno. Semplicemente chiediti cosa è essenziale e cosa occupa inutilmente il tuo spazio. La stessa cosa falla con le persone, con gli impegni, con i files del computer , insomma tutto ciò che ti inquina.
Minimalismo: il risparmio di tempo e denaro possiamo reinvestirlo in felicità

La medaglia del minimalismo ha poi questa splendida altra faccia : il risparmio, che oltretutto è notevole. La voce “spese personali” del mio programma di spending review nel corso degli anni è quella che ha visto la riduzione più importante. Il motivo è che ho iniziato a farmi delle domande nodali prima di prevedere l’acquisto di qualsiasi bene: “mi serve davvero?”, “ho già qualcosa che esplica la stessa funzione?”, “come farei senza?”, “lo sto facendo solo per rispondere ad un istinto consumistico?” e via dicendo.

Sposare il minimalismo è in sostanza un ottimo modo, forse il principale, per cominciare a fare sul serio quando si parla di risparmiare e fare economia. Fa bene a noi stessi , fa bene all’ambiente, fa bene al portafogli e manda un messaggio chiaro e deciso al mondo decadente del consumismo.

(Font: https://www.tuttodire.it/blog-lorizz...se-importanti/)

[nahui]

Io sono una saggia via di mezzo, ma credo di avere una cinquantina di pantaloni

[Ale]

Temo di essere un accumulatore seriale giacché ho risposto no solo alla 2, alla 6 ed alla 10...
...ma solo per motivi di deterioramento alimentare, di casa piccola e che le mie ferie si limitano ad un w.e, in campeggio, altrimenti temo che avrei risposto tutti si...
...anche Zeland concorda che le cianfrusaglie inutilizzate sottraggono energia e bisogna eliminarle, ci lavorerò su senz'altro
...complimenti per il thread 'o Astrid, ottimo spunto per trascorrere con intelligenza gli eventuali giorni di brutto tempo delle prossime ferie

[dietrologo]

Avevo un'attività con molto magazzino e strumenti che mi sono costati sacrifici . Ho chiuso e ho dovuto chiamare gli sgombera cantine , mi hanno consigliato di andare a farmi un giro per non soffrire troppo.
Quel che mi fa star male è vedere nei mercatini online o nelle fiere dell'usato molta roba di quello che ho dovuto pagare per smaltire venduta come oggetti preziosi e affare del secolo .

[axeUgene]

io non sono accumulatore;
sono proprio accatastato come "museo", la metastasi della WunderKammer

ogni tipologia di oggetto che mi evochi qualcosa è suscettibile di essere collezionato e accumulato;
chitarre, dischi, libri, cravatte e ogni altro oggetto di abbigliamento...

per me non si tratta di oggetti che limitano la loro funzione al valore d'uso, bensì di forme archetipiche di qualcosa, di un'idea sottostante, a volte come singolo oggetto, altre come universalità, collezione ragionata e coerente;

sono perfettamente consapevole che si tratta di una malattia, anche solo potenziale, se si eccede; i vero peccato è accumulare roba pissera, di poco conto, perché questi oggetti deboli hanno uno scarso potere di feticcio, come le sigarette light; alla fine, ne fumi di più...
ma queste sono cose che si apprendono man mano che si procede nella patologia

tuttavia, siccome non ho incontrato minimalisti più felici di me, e molte persone interessanti o alle quali devo una parte importante della mia formazione tendono a realizzare la loro curiosità nell'accumulo o nella collezione, per ora resto malato

[Astrid]

Io sono una saggia via di mezzo, ma credo di avere una cinquantina di pantaloni

Ecco, nelle intenzioni lo sono anche io (una saggia via di mezzo), nella pratica è decisamente più complicato gestire tutto - della serie: quando cerco una cosa in posto è regolarmente in un altro... :-(( -.

Questo thread me l'hai proprio suggerito tu, Nahui, leggendo una tua reply altrove.
In molte cose mi credo organizzata e funzionale (tipo la digitalizzazione di quasi tutto lo scansionabile), ma ci sono cose che sono impossibili da minimizzare. 3 cose sulla scrivania? O-o?? con la sola tecnologia raddoppiamo... forse se la scrivania fosse a puro uso arredamento, ma non per lavorarci.
Me la canto e me la suono con l'attenuante dell'ordine, il mio asso nella manica.

[Astrid]

Temo di essere un accumulatore seriale giacché ho risposto no solo alla 2, alla 6 ed alla 10...
...ma solo per motivi di deterioramento alimentare, di casa piccola e che le mie ferie si limitano ad un w.e, in campeggio, altrimenti temo che avrei risposto tutti si...
...anche Zeland concorda che le cianfrusaglie inutilizzate sottraggono energia e bisogna eliminarle, ci lavorerò su senz'altro
...complimenti per il thread 'o Astrid, ottimo spunto per trascorrere con intelligenza gli eventuali giorni di brutto tempo delle prossime ferie

Mi sa che sei in buona compagnia, Ale.
Non solo Zeland ma anche il Feng Shui e molte altre discipline consigliano di eliminare gli ingombri per liberare energia.
Non so se hai mai letto Marie Kondo. Il suo metodo per sistemare armadi e cassetti è molto pratico ed efficace (in parte lo adottavo già da me per l'appeso ma la tecnica per i cassetti è una genialata meraviosa che una volta scoperto: forever!!) ma per altri aspetti è quasi impossibile da seguire - tipo quando spiega di buttare le vecchie foto (io quelle antiche, di chi nessuno più ha memoria storica per dirmi chi ci fosse ritratte ho trovato la soluzione di regalarle a un artista che le usa per le sue opere, ma solo quelle... ).

Ecco le mie risposte:
1. Avete nell'armadio più di 5 paia di pantaloni? - Ai voglia e poi in quale armadio? :-//

2. Avete scorte di cibo che riempiono frigorifero e surgelatore? - Ovviamente sì, tipo rifugio antiatomico, per una 10.ina di persone che piombano all'improvviso e per almeno una settimana restano bloccate lì XDDD

3. La tua cantina o il tuo garage sono pieni di cose? - No, tutto ripulito e messo in ordine, in parte portato a mercatini o dato in beneficenza

4. Non butti mai via le bomboniere di matrimonio, cresime, comunioni e battesimi? Nì, buttate tutte meno che quelle mie e della prole

5. Hai elettrodomestici che non usi da anni? Essicatori, centrifughe, la piastra per preparare Waffle... Sì, ma se non le uso io le usano gli altri - tipo macchina del caffè, centrifuga, piastra elettrica

6. Per fare le pulizie in tutta casa occorrono più di due ore? Sì, ma non le faccio io, per mancanza di tempo

7. Sulla scrivania conti più di tre oggetti? Sì, molti di più

8. Hai più libri in casa di quelli che hai potuto leggere? Un paio di anni fa ne abbiamo regalati 2.000 per attenuare il rischio di crolli rovinosi

9. Frequenti spesso mercatini dell'usato acquistando ciò che ti piace? Li adoro, è colpa di Marito: mi ci ha portata lui e me ne sono innamorata - comunque, sia chiaro, lo faccio perchè amo l'economia circolare

10. Quando vai in vacanza, le tue valigie pesano più di 15 kg (un bagaglio a mano)? Se le vacanze sono a casa non servono valigie, se sono "fuori"... ahi ahi ahi.

[Astrid]

Avevo un'attività con molto magazzino e strumenti che mi sono costati sacrifici . Ho chiuso e ho dovuto chiamare gli sgombera cantine , mi hanno consigliato di andare a farmi un giro per non soffrire troppo.
Quel che mi fa star male è vedere nei mercatini online o nelle fiere dell'usato molta roba di quello che ho dovuto pagare per smaltire venduta come oggetti preziosi e affare del secolo .

Mi hai fatto venire in mente una cosa di un "secolo" fa (15/20 anni all'incirca), chiuse dalle parti dei miei (piena pianura padana) una ditta che produceva pezzi meccanici e il proprietario (uomo illuminato e lungimirante), non so come riuscì a trovare un acquirente per tutti i macchinari, le apparecchiature e persino i vecchissimi banconi da lavoro. Arrivò un cinese di mezza età che felice dell'affare gli disse: "Eh, voi siete abituati a buttare tutto ma non è così che funziona se si vuole fare un buon business bisogna saper ottimizzare su tutto".
I mercatini sono una risorsa non da poco, spesso ci si trovano dei veri e propri tesori.

[Astrid]

io non sono accumulatore;
sono proprio accatastato come "museo", la metastasi della WunderKammer

ogni tipologia di oggetto che mi evochi qualcosa è suscettibile di essere collezionato e accumulato;
chitarre, dischi, libri, cravatte e ogni altro oggetto di abbigliamento...

per me non si tratta di oggetti che limitano la loro funzione al valore d'uso, bensì di forme archetipiche di qualcosa, di un'idea sottostante, a volte come singolo oggetto, altre come universalità, collezione ragionata e coerente;

sono perfettamente consapevole che si tratta di una malattia, anche solo potenziale, se si eccede; i vero peccato è accumulare roba pissera, di poco conto, perché questi oggetti deboli hanno uno scarso potere di feticcio, come le sigarette light; alla fine, ne fumi di più...
ma queste sono cose che si apprendono man mano che si procede nella patologia

tuttavia, siccome non ho incontrato minimalisti più felici di me, e molte persone interessanti o alle quali devo una parte importante della mia formazione tendono a realizzare la loro curiosità nell'accumulo o nella collezione, per ora resto malato

Le collezioni sono una storia a parte. Sempre che siano limitate a pochi articoli, altrimenti diventano ingestibili da collocare.
In effetti oggettini tipo souvenir, soprammobili, bustine di zucchero... sono ingombri prendi-spazio e acchiappa polvere.
Ognuno di noi ha le sue piccole manie. Marito ha una quantità di pipe (tutte fumate) e di cravatte (all'ultimo giro di decluttering ne ho buttate una 30.ina ma è impossibile accorgersene vista la mole), io sono mi appassionata di foulard, coprispalle e "scialli" ("grazie" all'aria condizionata a manetta di cui il mondo è pieno e che detesto) e ho un debole per le borse... Nessuno è perfetto. XDD

[nahui]

Ecco, nelle intenzioni lo sono anche io (una saggia via di mezzo), nella pratica è decisamente più complicato gestire tutto - della serie: quando cerco una cosa in posto è regolarmente in un altro... :-(( -.

Questo thread me l'hai proprio suggerito tu, Nahui, leggendo una tua reply altrove.
In molte cose mi credo organizzata e funzionale (tipo la digitalizzazione di quasi tutto lo scansionabile), ma ci sono cose che sono impossibili da minimizzare. 3 cose sulla scrivania? O-o?? con la sola tecnologia raddoppiamo... forse se la scrivania fosse a puro uso arredamento, ma non per lavorarci.
Me la canto e me la suono con l'attenuante dell'ordine, il mio asso nella manica.

Io trovo pace nel vuoto. Tutte le mie giornate di lavoro sono una frenetica corsa ad eliminare carte dalla mia scrivania. Però ho un armadio da incubo, sebbene mi sforzi di eliminare almeno un sacco di roba al mese, o di vendere on line quello che ha un qualche valore.
Uno dei principi archivistici, che permette agli archivi di sopravvivere mantenendo la loro funzione storica senza invadere l'intera superficie del pianeta, è la campionatura. Faccio un esempio, la discussione relativa ai quaderni di elementari e medie di figlia: volevano conservare TUTTO, una roba tipo tre metri quadri di roba, ma io ho campionato, per esempio un quaderno di italiano per anno, o quaderni con attività creative, qualcosa che esprimesse il suo carattere... Questo principio permette di conservare UN ricordo di qualcosa senza accumulare. Poi dobbiamo pensare a quello che succederà dopo la nostra morte, quando entreranno nelle nostre case persone che sanno poco dei nostri percorsi mentali: è più probabile che mia figlia conservi e apra con interesse due scatole di latta con ricordi selezionati o che chiami disperata il camioncino dell'Amiat di fronte ai dieci sacchi della spazzatura pieni di documenti di marito, che poi quando arriva il famoso accertamento fiscale deve comunque pagare, perché non ha un criterio di conservazione e non trova la ricevuta che aveva conservato insieme alle 50 pagine di ricette vegane o allenamenti per gli addominali o ricerca sul fungo pirindino della Macedonia del trufolo di sua nonna buonanima ?

[axeUgene]

Le collezioni sono una storia a parte. Sempre che siano limitate a pochi articoli, altrimenti diventano ingestibili da collocare.

che è un po' come dire:
questo Picasso-periodo blu lo sbologno, perché con la cornice rossa ci sta male

In effetti oggettini tipo souvenir, soprammobili, bustine di zucchero... sono ingombri prendi-spazio e acchiappa polvere.
Ognuno di noi ha le sue piccole manie. Marito ha una quantità di pipe (tutte fumate)

per chi investe in oggetti-feticci di memoria la piccola mania sostiene altro:

e di cravatte (all'ultimo giro di decluttering ne ho buttate una 30.ina ma è impossibile accorgersene vista la mole), io sono mi appassionata di foulard, coprispalle e "scialli" ("grazie" all'aria condizionata a manetta di cui il mondo è pieno e che detesto) e ho un debole per le borse... Nessuno è perfetto. XDD

ecco, come ti sentiresti se qualcun altro buttasse via una selezione tra i tuoi foulard, magari ignorando motivi, differenze, valori ?

io ho conservato cose da donna di valore notevole, come sciarpe di Hermès di 40-50 anni fa, e altro; cravatte ne avrò più di cento, quasi tutte pagate 50 c, ma scelte con grande scrupolo; cioè, mi piacciono tutte molto;

detto questo, ho ammesso di essere malato

[Astrid]

Io trovo pace nel vuoto. Tutte le mie giornate di lavoro sono una frenetica corsa ad eliminare carte dalla mia scrivania. Però ho un armadio da incubo, sebbene mi sforzi di eliminare almeno un sacco di roba al mese, o di vendere on line quello che ha un qualche valore.
Uno dei principi archivistici, che permette agli archivi di sopravvivere mantenendo la loro funzione storica senza invadere l'intera superficie del pianeta, è la campionatura. Faccio un esempio, la discussione relativa ai quaderni di elementari e medie di figlia: volevano conservare TUTTO, una roba tipo tre metri quadri di roba, ma io ho campionato, per esempio un quaderno di italiano per anno, o quaderni con attività creative, qualcosa che esprimesse il suo carattere... Questo principio permette di conservare UN ricordo di qualcosa senza accumulare. Poi dobbiamo pensare a quello che succederà dopo la nostra morte, quando entreranno nelle nostre case persone che sanno poco dei nostri percorsi mentali: è più probabile che mia figlia conservi e apra con interesse due scatole di latta con ricordi selezionati o che chiami disperata il camioncino dell'Amiat di fronte ai dieci sacchi della spazzatura pieni di documenti di marito, che poi quando arriva il famoso accertamento fiscale deve comunque pagare, perché non ha un criterio di conservazione e non trova la ricevuta che aveva conservato insieme alle 50 pagine di ricette vegane o allenamenti per gli addominali o ricerca sul fungo pirindino della Macedonia del trufolo di sua nonna buonanima ?

Anche io trovo la pace avendo molto spazio libero attorno a me. Le stanze grandi delle case "di una volta" sono una benedizione in tal senso.
Mi hai fatto venire in mente il cassetto del kaos di mia nonna...
Quando sono mancati i miei cosa non ho trovato? Le scorte di fisher, bulloni, viti e rondelle di mio padre (tutte usate nel tempo per lavoretti sparsi - avendo la fortuna d'avere Marito che si rilassa con il bricolage -) e le quintalate di corredi antichi e "moderni" di mia mamma (che in parte uso e in parte ho riciclato a nuovi impieghi: come gli asciugamani di lino ricamati riconvertiti in tende).
Tante utili e care (mobili, supellettili, stoviglie) e tante anonime e irrecuperabili o insensate per me... vecchi(ssim)e foto, chincaglieria, documenti di un secolo fa... compresi proprio qualche vecchio mio quaderno di scuola e pagelle delle elementari.
Sono anche io favorevole dostadning, le "pulizie della morte" a cui mi ha iniziato (poichè non conoscevo l'esistenza di questa pratica prima) un collega/amico di Marito, proprio parlando di un lutto fresco.
La trovo sensata e ragionevole anche se va messo in conto che ciò che ha senso per "noi" potrebbe non averlo o viceversa per chi resterà. Ricordo che quando iniziai a mettere a posto la casa dei miei, dopo che anche mia mamma mancò, venne a trovarmi mia figlia e si mise ad aiutarmi: scoprii che certi oggetti per lei avevano un senso o un'importanza emotiva o affettiva di quanto non avessero per me.
Ogni tanto chiedersi cosa si lascerebbe "in eredità" qualora si dipartisse improvvisamente aiuta a vivere più leggeri.

[Ale]

Mi sa che sei in buona compagnia, Ale.
Non solo Zeland ma anche il Feng Shui e molte altre discipline consigliano di eliminare gli ingombri per liberare energia.
Non so se hai mai letto Marie Kondo. Il suo metodo per sistemare armadi e cassetti è molto pratico ed efficace (in parte lo adottavo già da me per l'appeso ma la tecnica per i cassetti è una genialata meraviosa che una volta scoperto: forever!!) ma per altri aspetti è quasi impossibile da seguire - tipo quando spiega di buttare le vecchie foto (io quelle antiche, di chi nessuno più ha memoria storica per dirmi chi ci fosse ritratte ho trovato la soluzione di regalarle a un artista che le usa per le sue opere, ma solo quelle... ).

Ecco le mie risposte:
1. Avete nell'armadio più di 5 paia di pantaloni? - Ai voglia e poi in quale armadio? :-//

2. Avete scorte di cibo che riempiono frigorifero e surgelatore? - Ovviamente sì, tipo rifugio antiatomico, per una 10.ina di persone che piombano all'improvviso e per almeno una settimana restano bloccate lì XDDD

3. La tua cantina o il tuo garage sono pieni di cose? - No, tutto ripulito e messo in ordine, in parte portato a mercatini o dato in beneficenza

4. Non butti mai via le bomboniere di matrimonio, cresime, comunioni e battesimi? Nì, buttate tutte meno che quelle mie e della prole

5. Hai elettrodomestici che non usi da anni? Essicatori, centrifughe, la piastra per preparare Waffle... Sì, ma se non le uso io le usano gli altri - tipo macchina del caffè, centrifuga, piastra elettrica

6. Per fare le pulizie in tutta casa occorrono più di due ore? Sì, ma non le faccio io, per mancanza di tempo

7. Sulla scrivania conti più di tre oggetti? Sì, molti di più

8. Hai più libri in casa di quelli che hai potuto leggere? Un paio di anni fa ne abbiamo regalati 2.000 per attenuare il rischio di crolli rovinosi

9. Frequenti spesso mercatini dell'usato acquistando ciò che ti piace? Li adoro, è colpa di Marito: mi ci ha portata lui e me ne sono innamorata - comunque, sia chiaro, lo faccio perchè amo l'economia circolare

10. Quando vai in vacanza, le tue valigie pesano più di 15 kg (un bagaglio a mano)? Se le vacanze sono a casa non servono valigie, se sono "fuori"... ahi ahi ahi.

Sai Astrid che sto cominciando, anzi a riprendere dalla gavetta di lanciare via cose inutilizzate?
...per ora sono solo alcune scatole di scarpe vuote che potrebbero servire e poco altro, ma ho intenzione di andare oltre...
...per quel che riguarda vecchie foto, come giustamente hai fatto notare è quasi impossibile buttarle, le uniche che sono riuscito ad eliminare senza esitazione, per lo più con alcuni clic senza sprechi di carta, sono quelle relative alla mia penultima compagna
...molto bene invece dal guardaroba, la caritas ringrazierà
...peccato che risistemando l'armadio che ancora c'ho da mammà ogni tanto salta fuori qualche mitica reliquia, che va almeno in parte a rimpiazzare le lacune lasciate

[Astrid]

che è un po' come dire:
questo Picasso-periodo blu lo sbologno, perché con la cornice rossa ci sta male

per chi investe in oggetti-feticci di memoria la piccola mania sostiene altro:

ecco, come ti sentiresti se qualcun altro buttasse via una selezione tra i tuoi foulard, magari ignorando motivi, differenze, valori ?

io ho conservato cose da donna di valore notevole, come sciarpe di Hermès di 40-50 anni fa, e altro; cravatte ne avrò più di cento, quasi tutte pagate 50 c, ma scelte con grande scrupolo; cioè, mi piacciono tutte molto;

detto questo, ho ammesso di essere malato

Ma no dai, la cornice la puoi cambiare, i quadri sono da considerarsi interiors non museum.
Se se ne ha una collazione voglio sperare che li si esponga adeguatamente onde poterseli godere come si deve, non usati come tappa buchi su una vecchia tappezzeria.

Mi sa che Hermes è un seduttore implacabile... sciarpe, stole, cravatte, cinture, borse.
Il decluttering alle cose di Marito è stato fatto con il suo consenso (e non sono state buttate nè Hermes, nè Marinella, nè Ferragamo... ma solo vecchie cravatte messe da parte da anni e con poca personalità o consunte). Gliene sono rimaste 350, in quel dove. Il guaio sono quelle che continuano ad arrivare (questa cosa che agli uomini il regalo perfetto è la cravatta, soprattutto se la indosano sempre e la apprezzano... :-// Help!!)
A volte si conserva anche solo per il piacere del bello o del ricordo del bello scelto da qualcuno che amavamo.
Malattia per me è disposofobia... accumulo senza logica. Per i collezionisti seriali vedo speranze. ;-)