Famiglia spaccata

[bumble-bee]

Il mio compare è alla frutta. Una famiglia spaccata.

Una sola figlia (24 anni), affetta da disturbi alimentari da circa sette anni, una prima volta strappata alla morte, poiché era arrivata a pesare 38 kg.

Laureata da triennio e adesso in specialistica, vive in simbiosi con i genitori, ma sarebbe meglio dire con la madre.

Lei deve essere al centro dell'attenzione. Se vanno a fare la spesa, ci deve essere anche lei, se escono, ci deve essere lei, quando studia, tutti devono stare zitti in casa,
perché lei vuole silenzio e nel frattempo deve ascoltare le conversazioni dei genitori.

Il mio amico è disperato, in quanto la moglie non fa altro che accontentare la figlia con il risultato che la figlia la tiene in pugno.

"Che c'è per cena?"
"Fritto di calamari e insalata"
"Ecco, lo sapevo, a voi non ve ne frega un cazzo di me... lo sai che a me non piacciono, io non li mangio..."

Questo è il tono che usa la figlia ogni giorno, quando si siedono a tavola, sia a pranzo che a cena.

Come dicevo il padre è disperato, perché da un lato non è appoggiato dalla moglie, anzi, è osteggiato da entrambe.

Sono sette anni che la mandano dallo psicologo ma il risultato ottenuto è stato solo quello di strapparla alla morte. Vabbè non è poco però...

sembrava ne fosse uscita, invece non fa altro che assumere un atteggiamento dispotico che il padre si è stufato di subire.

Risultato : Separati in casa.

Lui si cucina, si lava, si stira e non parla con nessuno, ne con la figlia, che gli risponde in un modo che, se fossi io, le avrei già fatto volare tutti i denti...

ne con la moglie, la quale non capisce e... devo dire, mi dispiace molto, ma il suo protezionismo non fa altro che danneggiare tutti, in primis sua figlia.

E' mia commare, la figlia è mia figlioccia... quando andai a trovarla in ospedale esclamò, rivolgendosi a suo padre "Ma che hai fatto, lo hai detto a tutti?"

Allora in modo serio e fermo la guardai negli occhi e le dissi "Guarda che io non sono tutti, io sono il tuo padrino."

Lei mi guardò, ma non si permise di dire altro. Il padre mi disse poi che le costò parecchio, starsi zitta, visto che con loro l'ha sempre vinta.

Questo w.e. l'ho invitato ad andare al mare insieme alla mia famiglia... peccato siamo postumi da covid... altrimenti con i nostri altri amici avremmo organizzato un tavolo di briscola a cinque.

Vorrei parlare con mia commare... ma dubito che possa farlo a quattrocchi... la figlia è sempre sotto la sua tonaca e poi non credo riuscirei a cambiare le cose.

Ma che disagio hanno i ragazzi di oggi? E voi donne? Cosa vi succede? Sembra che diventare madri, vi annulli completamente. Ma cavolo la vita non sono solo i figli!!!

A volte rimprovero mia moglie perché tende a proteggere una delle due mie figlie, la quale, anche lei, sembra vivere sotto la protezione della famiglia, la tonaca della madre...

L'altra per fortuna, sarebbe capace di venderci in una bancarella : "Genitori in vendita... sfruttati poco, prezzi modici!!!"

E ben venga.... io desidero che da adulte, si tolgano dalle scatole e vivano la loro vita, com'è giusto che sia... non in eterno contatto con i genitori!!!

E non perché non le voglia bene... anzi, proprio perchè le voglio bene, desidero che vivano la vita in piena autonomia.

Ad entrambe darò la loro dote, che oggi significa una laurea... e non le vetuste e ingiallite lenzuola ricamate e mutande di pizzo per il matrimonio....

la dote oggi è la piena autonomia economica con la quale possono costruirsi il proprio futuro senza dipendere dai mariti per avere un soldo in tasca.

Poi ogni tanto, si vanno a trovare i genitori, con i nipotini... e amen, tutti felici e contenti. A parte mia moglie, forse, la quale aspirerebbe a non separarsene mai!!

Niente di più sbagliato.

[efua]

Ah ah
E qui ti fermo
Io parlo per me ovviamente, mica per tutte le madri del mondo
La maternità mi ha entusiasmata, diventare madre di mia figlia una grandissima gioia
Non ho mai confuso ruoli, tantomeno ho avuto la necessità di diventare esclusivamente madre e dimenticarmi del resto
A me è successo esattamente il contrario
Quando mi è passata la voglia e’ perche’ alla fine ci si era ridotti ad una cooperativa
Poi mi sono resa conto di non avere problemi di accensione, per cui viaggio serena
Passiamoci parecchio una mano sulla coscienza quando diciamo che una donna diventa madre e basta
Analizziamo tutto ciò che la circonda, le circostanze
E poi diciamo: “Mahhhhh non le si bagna più!”

[LadyHawke]

Ma che disagio hanno i ragazzi di oggi? E voi donne? Cosa vi succede? Sembra che diventare madri, vi annulli completamente. Ma cavolo la vita non sono solo i figli!!!

Bumble non si può generalizzare, fortunatamente mica tutti i rapporti famigliari sono così.
Le madri in genere devono spartirsi tra lavoro, ruolo di mogli e madri. Ti ricordo che i figli non chiedono di venire al mondo e quando ci sono e si arriva a problemi come questo di disturbi alimentari ci sono sicuramente errori da parte di qualcuno, mica è semplice essere genitore e un figlio è per sempre, anche se prima o poi dovrebbe andarsene per la sua strada, resta figlio e se ci sono problemi del genere mica lo puoi buttare in strada perchè "non conforme" e non si sa neanche cosa poter suggerire per risolvere dato che la ragazza già va dallo psicologo ma se non ottiene risultati mi sa che non funziona o non è il terapeuta giusto, mi azzardo a dire che forse la terapia andrebbe estesa all'intera famiglia, magari dico una cavolata, non sono nè psicologa manco psichiatra, ma mi vien da pensare che anche la madre qualche problema da risolvere ce l'abbia.
Siccome sono zia di una ragazza che ha avuto a partire dall' adolescenza problemi simili legati all'anoressia ti confermo che ha messo a dura prova la relazione anche tra i due genitori, non è stato semplice gestire la cosa, superare lo stato grave del disturbo alimentare e arrivare a una convivenza e vita accettabili, per tutti.
Certo che se i due genitori non sono uniti fra loro per una linea comune verso la figlia trovo difficile che ne escano insieme.

[axeUgene]

...non si sa neanche cosa poter suggerire per risolvere dato che la ragazza già va dallo psicologo ma se non ottiene risultati mi sa che non funziona o non è il terapeuta giusto, mi azzardo a dire che forse la terapia andrebbe estesa all'intera famiglia, magari dico una cavolata, non sono nè psicologa manco psichiatra, ma mi vien da pensare che anche la madre qualche problema da risolvere ce l'abbia.

nemmeno io sono psic, ma ho idea che ci hai dato, in Toscana indovinato, detto giusto;

Bumble, se ti vuoi fare un'idea tanto per... sul net ci devono essere tanti articoli sull'anoressia e il rifiuto della madre/femminilità che sembrerebbe essere uno dei temi; te lo dico perché magari aiuta te a prendere un po' la necessaria distanza emotiva e non farti turbare oltremodo;
peraltro, il tuo modo di intendere le cose mi pare sanissimo e giusto, e credo lo condividerei, avessi figli.

[LadyHawke]

Per il caso in Toscana non lo so, i genitori hanno dato una spiegazione per quei punti oscuri da chiarire, poi non so a me il caso pare ugualmente molto strano, vedremo se finita così.
Riguardo l'anoressia avendola conosciuta indirettamente attraverso mia nipote devo confermare che nel suo caso era anche un problema di affettività e legato al rapporto con la madre e conoscendo la madre....ne sono convinta pure io.

[dark lady]

Anch'io concordo con Lady.
E dirò di più: da come descrivi la situazione, la figlia è una grande manipolatrice. Che sfrutta il fatto di avere dei problemi per tenere in pugno la famiglia.
La madre è senza dubbio succube di questa donna. E il marito è troppo debole per reagire davvero.
Si, credo anch'io che una terapia di famiglia sia la cosa migliore in questo caso. sempre che sta ragazza non manipoli pure lo psicologo.

[axeUgene]

Per il caso in Toscana non lo so

quale caso ? io avevo solo citato un modo di dire

[LadyHawke]

Sono stordita io

[nahui]

Guarda Bumble, coi figli ci vuole tanta fortuna, e il nostro istinto primario è di proteggerli, anche se a volte si rivela un errore. Tante volte ho giudicato dei genitori, e il karma non mi ha premiato, mi sono trovata ad affrontare cose, con mia figlia, che mai avrei immaginato, in una famiglia affettuosa e normale, seppure non priva di problemi, come tante. Due figlie terribili dei romanzi di Roth, in "Ho sposato un comunista" e "Pastorale americana" a volte mi hanno ricordato la mia. Il mio unico torto è di aver sofferto di depressione. Comunque, non giudichiamo, che le famiglie sono universi complessi e, come diceva Tolstoj, ognuna è infelice a modo suo.

[axeUgene]

Anch'io concordo con Lady.
E dirò di più: da come descrivi la situazione, la figlia è una grande manipolatrice. Che sfrutta il fatto di avere dei problemi per tenere in pugno la famiglia.
La madre è senza dubbio succube di questa donna. E il marito è troppo debole per reagire davvero.
Si, credo anch'io che una terapia di famiglia sia la cosa migliore in questo caso. sempre che sta ragazza non manipoli pure lo psicologo.

beh, però la ragazza, per quanto manipolatrice, è la persona realmente sofferente; cioè, qualsiasi approccio terapeutico deve passare per una fase di esonero da qualsiasi colpa, altrimenti non arriva al nucleo dei motivi e stimola solo ulteriori corazze;

ora, su queste cose sono nella migliore delle ipotesi un orecchiante, ma mi sembra di ricordare che l'anoressia è legata ad un rifiuto della propria femminilità che normalmente è generato da un conflitto con la madre e il modello che rappresenta;
c'è tutto il tema del "controllo" e un tratto di "purezza" - dal cibo/i sensi/la profferta materna, con un radicale rifiuto della sessualità, che è il tratto "sporco" innominabile, e sublimato dal cibo, la cui assenza produce significativamente perdita delle forme, amenorrea, ecc...

[axeUgene]

Tante volte ho giudicato dei genitori, e il karma non mi ha premiato, mi sono trovata ad affrontare cose, con mia figlia, che mai avrei immaginato, in una famiglia affettuosa e normale, seppure non priva di problemi, come tante.

ha travolto qualcuno col monopattino e se ne è andata senza prestare cure ?
una volta, il 12 marzo 1977, mio padre mi è venuto a cercare in mezzo ad una guerriglia urbana dove ero finito per caso - ero andato a comprare un disco - in mezzo a gente che sparava; quando l'ho saputo, telefonando a casa per rassicurare, sono diventato adulto per l'angoscia, e avevo 14 anni;

Due figlie terribili dei romanzi di Roth, in "Ho sposato un comunista" e "Pastorale americana" a volte mi hanno ricordato la mia. Il mio unico torto è di aver sofferto di depressione.

che torto è ? al più si possono lagnare le parti lubrificande di casa; anzi, Casetta

[Vega]

In realtà se non ricordo male l'anoressia ha insorgenza multifattoriale, anche il fattore genetico entra in gioco. Non è qualcosa di prettamente legato al discorso rapporto madre/figlia e rifiuto sessualità.
Mi ricordo alle superiori c'era una compagna che soffriva di anoressia. Disse che aveva iniziato a mangiare poco per via del suo ragazzo e mi pare di ricordare che fosse successo per qualche critica al suo fisico ma non ci metto la mano sul fuoco. Poi chi può dire se c'erano altri motivi e problemi.

[efua]

I comportamenti hanno radici profonde e vengono da lontano
Con i figli è un terno al lotto e bisogna sempre sperare nella vita di essere risparmiati, o quantomeno interessati di striscio, dalle tragedie che posso piombarti addosso
La sorella di mia madre rimase vedova a 26 anni, aveva una figlia di pochi anni ed era incinta di otto mesi, quando il marito fatalmente mori’
I miei nonni si opposero affinché lei si risposasse, perché si risposavano solo le puttane
Mia cugina crebbe con la madre e i miei nonni sempre presenti
Si sposò, ebbe una figlia, che in tenera età inizio’ a soffrire di anoressia nervosa, arrivando a pesare 33 kg
In quel caso però lei si coalizzò contro entrambi i genitori
Nel corso degli anni non c’è stato verso di farla seguire ed anche i suoi genitori si rifiutavano di vedere quello che era sotto i loro occhi
A più riprese i fratelli e le sorelle di mia madre cercarono di consigliare loro di farsi aiutare
Per tutta risposta il padre di mia nipote diceva che erano tutti folli loro
Con il tempo ognuno preso dalla vita propria, se ne è via via disinteressato
Lei ha lasciato la casa dei genitori, vive con i soldi che le passano ancora i genitori oramai anziani
Ha quasi 50 anni
La madre chiama la mia, di tanto in tanto
Ultimamente le diceva che la figlia dovrebbe controllare dei problemi di salute che ha, non c’è verso nemmeno di farle fare una visita ginecologica
Le vite buttate nel vento
Per quel nonno morto e quella madre cresciuta da una madre mai più felice fino alla morte

[axeUgene]

In realtà se non ricordo male l'anoressia ha insorgenza multifattoriale, anche il fattore genetico entra in gioco. Non è qualcosa di prettamente legato al discorso rapporto madre/figlia e rifiuto sessualità.

non ho elementi fondati per dire cose esatte; quella che ho riportato è la nozione più diffusa di natura psicologica, e non fisiologico-psichiatrica;

di solito, però, quando il fattore genetico è determinante - quindi si tratta di squilibri a livello di neurotrasmettitori nelle funzioni coinvolte - le terapie farmacologiche diventano una soluzione adottata massicciamente, e "si sa"; cioè, tutte le persone interessate, per esempio, alla depressione più o meno conoscono i relativi farmaci, litio, trifasici, inibitori della MAO, ricaptatori della serotonina, ecc... possono piacere o meno, ma producono effetti;
nel caso dell'anoressia, che io sappia, non c'è una prassi di intervento fisiologico efficace, se non la nutrizione forzata a mettere una toppa sul deperimento, non sul resto;

io non sono uno psicolatra, che idolatra la psicanalisi, ma quello dell'anoressia è un problema che vede quasi sempre un costrutto "ideologico" di contorno e un contesto molto rilevanti; ora, una decisiva componente fisiologica e genetica dovrebbe statisticamente manifestarsi in modo molto rilevante anche senza questi elementi, e la cosa dovrebbe essere acquisita, se vera, visto che è un problema che si studia da una 50ina d'anni.

[Vega]

Non sto dicendo che siano la causa principale le questioni genetiche ma potrebbero influire sull'insorgenza dei disturbi alimentari. Tipo se in famiglia c'è o c'è stato qualcuno con problemi nervosi e/o legati al cibo.
C'è da considerare che oggi c'è un discreto bombardamento sul corpo e la moda, tanto che si abbassata pare l'età di insorgenza di disturbi col cibo.