Vienna passa per essere la Napoli del mondo germanofono, con tutto il corredo di storielle; qualcuna che conosco risale a mio nonno, ufficiale cacanese che requisiva le ville venete dopo Caporetto, anche ad uso di ufficiali tedeschi
ma il tedesco standard dovrebbe essere quello di Hannover; il viennese ha una certa cantilena, un po' a salire;
le rotazioni e mutazioni son comuni a molte lingue:
in olandese "oude", vecchio, antico;
peraltro, la rotazione palermitana "il" o "el" che diventa "eu" - u paninu cu 'a meuza, è esattamente la stessa dell'inglese di Birmingham, Well, Ueu...
c'� del lardo in Garfagnana
Io nel DNA ho qualcosa come 300 giorni di sole annui
Qua sono a parti invertite e per voler essere ottimisti, 300 giorni di pioggia annui
Sono un animaletto semplice dai ritmi luce/buio ben definiti
Infatti pure a me le giornate lunghe, interminabili mandano in tilt il meccanismo del sonno
In giovine età ero nottambula, adesso sono approdata a ritmi più quieti
La sveglia ottimale per me al mattino è alle sei e nel tardo pomeriggio inizia il mio graduale spegnimento
Adesso la sera alle 9.30 è ancora giorno
Metto la piccola a letto e io con lei che c’è ancora la luce
Io sono british solo in questo
Cena presto e nanna presto
Per il resto ho ritmi contadini di sveglia e operatività
E ovviamente qua non esistono le persiane
-Healthy body, clear mind, peaceful spirit-
-Where there’s will there’s a way-
-Work hard have fun & be nice-
Anche io sono un animaletto molto basic (e sui ritmi d/n sono davvero primitiva)
Mai stata nottambula, neppure da giovane - ero tarata sul fuso di Cenerentola -. Quando mi tocca fare tardi mi costa parecchio, conto sempre sullo stress e sull'adrenalina come sostegno.
Sull'andare a letto presto - quando posso sempre - poterlo fare regolarmente sarebbe meraviglioso proprio in virtù del fatto che prima delle 6, anche senza sveglia, mi sveglio e non riesco più a stare a letto a guardare il soffitto, neppure in vacanza.
Infatti la mia battutta era riferita proprio all'assenza di scuri... un incubo.
no, sono solo curioso, e in grande misura proprio dei linguaggi;
sto redigendo la lista dei personaggi della mia personale copertina di Sg.t Pepper's, e Umberto Eco figura ai primi posti; lessi il Diario minimo a 10 anni il suo testo a fronte degli esercizi di Queneau è un capolavoro; mi piacciono le lingue, mia madre era un'interprete AIIC, un tempo una mafia/crema internazionale; mio padre legge quasi una 20ina di lingue, europee, slave, turco e albanese
io preferisco la musica, però, che occupa la maggior parte del mio tempo.
c'� del lardo in Garfagnana
@AxeUgene, tuo padre mi ricorda molto, pace all'anima sua, mio suocero (il quale si dilettava, giusto per non farsi mancare nulla, a conversare anche in latino, sia per necessità che per piacer suo).
Mia suocera invece era esperantista.
Che genere di musica, se posso?
mi piace quasi tutta; quella colta e rock l'ho nelle orecchie da quando sono nato, ma sono un chitarrista jazz davvero men che mediocre; non foss'altro perché ho ripreso solo da qualche anno; ma mi appassiono proprio tanto, perché si studia composizione istantanea, per poter improvvisare; ho una nipote diplomata in conservatorio, ma a quelli nascondono quasi sempre la teoria, tranne che a quelli diplomati in composizione; buffo...
c'� del lardo in Garfagnana
beh, quello ortodosso ha una sua mistica, ma puntuale e limitata e segue un percorso e canoni che danno un senso; direi che oggi è un linguaggio di esima mano, di poco senso, come i film sugli squali pronipoti di quello di Spielberg; un genere, pure poverello; dovresti ascoltare il rock che sorge dalle canzoni negli anni 60.
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