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Risultati da 31 a 45 di 55

Discussione: Posti - ideale, preferito, del cuore -

  1. #31
    Opinionista L'avatar di Breakthru
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    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    la campagna è una storia tesa; bellissima, ma 3/4 dell'anno il tempo ti massacra; poi gli insetti, le rogne, la fatica... non è roba da anziani; meglio la villetta liberty con giardino a Bordighera o Alassio, ma col supermercato vicino e peruviano che fa le pulizie

    Non nella serra di Ivrea, clima temperato umido estate fresca. Unico neo le zanzare, ma ho già fatto esperienza, dopo che ti hanno assaggiato per qualche giorno poi passano ad altro.
    Il mare sì, Alassio è bella, anche Andora e Imperia, ma a giugno, luglio agosto? Tutto quel movimento, rumore a tutte le ore, il caldo ...

  2. #32
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    sotto una quercia nana in zona Porta Genova
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    Citazione Originariamente Scritto da Astrid Visualizza Messaggio
    La Germania proprio non la amo - è più un limite mio mentale -; ho sempre avuto il rifiuto della lingua e un sacco di subconsci timori derivanti dai racconti dei nonni e di alcuni sopravvissuti di Auschwitz.
    poveri bosches: sono intimiditi perché pensano di essere odiati; una volta, col socio, donna e amici, andammo alla fiera in Olanda in macchina, fermandoci in Germania un paio di giorni per visite a siti di architettura contemporanea;

    cercammo un Gasthaus in un paesino, e il socio cercò di chiedere a questi in inglese, riscontrando una certa incomunicabilità; allora io mi sono sbracato col mio tedesco viennese - eravamo in Baviera - pronunciato da ascolto in casa, ma mooolto zoppicante e lacunoso, ed è uscito il sole:

    persone gentilissime e affettuose: hanno aperto tutto, ospitalità a due soldi - 12 euro a persona, tutto compreso - scusandosi che avevano poco da mangiare perché non prevedevano ospiti: un mega vassoio di carni di tutti i tipi, da sfamare un reggimento;
    e il socio: certo che è incredibile come abbiano cambiato atteggiamento appena hai parlato la loro lingua; si vede che pensano di essere odiati, ma vedi quanto sono carini ? è incredibile che questa gente abbia potuto combinare tutti quei guai...

    il socio era nipote di due vittime della strage di Fucecchio; il suo zio bancario non aveva un occhio, perché i parà della H. Goering lo avevano usato come tiro al bersaglio lanciandolo in aria, come fosse un piattello, per dire...

    la Germania di oggi è una cosa parecchio diversa dal luogo comune; quel passato è stato un momento di crisi di una cultura altrimenti essenziale; volendo comprendere lo spirito di quella cultura, a parte la questione umanitaria, il vero cruccio identitario, quello che difficilmente si perdoneranno per secoli è il fatto di aver bruciato i libri; la vera religione tedesca è il libro, la cultura, il logos, il pensiero, l'arte; anche il tedesco più ignorante e fiero della sua concretezza ha una sorta di soggezione e riverenza pure per l'artista di strada o il filosofo scalcagnato, che resta comunque il pilastro della ragion d'essere nazionale;

    e in questo non sono affatto diversi dai francesi, che però sono meno goffi e pesantoni, più gaudenti e raffinati, un po' "italiani", anche se di cattivo umore
    c'� del lardo in Garfagnana

  3. #33
    Citazione Originariamente Scritto da nahui Visualizza Messaggio
    Il mio luogo ideale è il nord Europa, per me esotico, proprio quei paesaggi verdi e umidicci che Efua odia Ma non ci sono mai stata, quindi potrei odiarlo anche io, chissà... Quando penso ai viaggi da fare sono sempre tundre, pecore e pub irlandesi, scogliere e castelli scozzesi, fiordi e stoccafissi norvegesi, ecc. ecc.
    Il mio luogo del cuore è un paese piccolo, vicino al mare, mediterraneo: Bosa, Alghero, Leucate, Cadice, Tarifa, o Carloforte, o Roccella Jonica
    Mi sento a casa vicino alla mia famiglia, alle persone che amo, penso che potrei trasferirmi ed adattarmi ovunque, sono una senza patria.
    Scozia, Norvegia, Irlanda sono bellissime, la gente è molto gentile, ma il tempo è una roba assolutamente orribile.
    arrivato a Hammerfest in una giornata di pieno sole, in mezzo alle renne che ti passeggiano accanto per le vie della città, contavo di ripartire il giorno dopo per Capo Nord. impossibile: pioggia fitta che non si vedeva a un metro di distanza, la cosa diventava pericolosa, e allora siamo ritornati verso sud. nelle isole Lofoten ho visto l'unica scritta in italiano di tutta la Norvegia: l'indicazione per il "museo dello stoccafisso".
    in Scozia e in Irlanda c'è una cosa che sai per certo: se quando ti svegli piove, pioverà tutto il giorno; se quando ti svegli è sereno, prima o poi pioverà.
    il mio rifugio è un piccolo paese sulla riviera di Levante, di quelli che raggiungi con fatica. un giardino a duecento gradini dal mare.
    ma quello che mi affascina è il grande nord. o il grande sud: il sogno è un viaggio in Patagonia e Terra del Fuoco.

    ps: sulla Germania concordo con chi la trova un paese ospitale e gentile: basta parlare tedesco, o sforzarsi di farlo. le città si girano facilmente in bicicletta: ho provato Berlino e Dresda, una meraviglia.

  4. #34
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    Io sto bene a casa mia, zona tranquilla(a parte ogni tanto il vicino e la sua musica a tutto volume) giardino, orto, abbastanza vicina e ben servita con i mezzi alla grande città quella de Milan, l'unico altro posto dove vivrei per qualche periodo all'anno è nel Veneto, i luoghi dove sono nati i miei genitori e la costa veneta,ma pure lì sono e mi sento a casa mia.
    La vita è veramente molto semplice, ma noi insistiamo nel renderla complicata.
    Confucio

  5. #35
    Ricordo La Spezia. Ci sono stato per tre mesi, l'estate del 1980 o '81 adesso non ricordo esattamente l'anno. Bella cittadina, bagnata dal mare. Poi in zona, Portofino, Portovenere, Lerici, Monterosso... la Liguria è molto bella.

    A Francoforte mi sono sentito veramente un cittadino metropolitano. Ero nel cuore della città, circondato da palazzi e grattacieli, larghe vie, grandi magazzini e tanti artisti in strada che suonavano, cantavano... ne ricordo uno che suonava il sassofono con le sue mani, che erano dei moncherini. Molto bravo. Città ricca, alla moda... avanti almeno vent'anni rispetto alla mia modesta Siracusa. Ragazze biondo-sole, alte, giunoniche, capaci di bere pinte e pinte di birra, da alimentare le cascate del Niagara. Le fogne di Francoforte avevano/hanno una forte concentrazione di luppolo. Il fiume Meno, un serpentello che tagliava in due la città, ma la sua parte portuale, in cui vi approdano chiatte da trasporto, non l'ho vista, in quell'anno di permanenza... le navi e i porti non facevano ancora parte del mio mondo lavorativo... ero un giovane diplomato operatore turistico... avrei anche potuto lavorare come addetto al ricevimento in albergo... ma ero schiavo di quel ristorante "Ciao Italy" in Stiftsrasse 34, dove lavoravo 14 ore al giorno per 700 Marchi al mese netti, tolto vitto e alloggio. A vent'anni la vita la vuoi vivere... al di fuori di un locale, possibilmente.

    Divagando... tornai in Italia obbligandomi a non fare più il cameriere, altrimenti avrei finito per farlo per tutta la vita.... così rimasi disoccupato per tutto il 1990.... poi trovai lavoro come portiere notturno, dipendente in un'agenzia di viaggi, poi operatore finanziario, bracciante agricolo in una cooperativa dove si producevano piante d'arredamento, poi prima trance come impiegato di agenzia marittima, poi addetto al ricevimento in un villaggio turistico, addetto al ricevimento in albergo, poi di nuovo in agenzia marittima, poi istitore, poi agente immobiliare, adesso nuovamente agenzia marittima... e arrivato oltre la soglia dei 50nni, forse il cameriere lo rifarei di nuovo... il mondo l'ho visto, posso ritornare in vetrina adesso e assistere gente che viene qui per turismo e si siede a gustare le nostre prelibatezze locali.

    Io comunque mi trovo bene ovunque mi trovi in buona compagnia.
    Bambol utente of the decade

  6. #36
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    Dovunque andassi, da qualche giorno ad un mese, mi sono sentita come a casa, forse perché ho un grande spirito di adattamento o forse perché ho incontrato le persone giuste, che sono forse più importanti dei luoghi per me; anche in uno sperduto paesino della costa turca ho conosciuto una coppia di armeni che, sentendomi dire che faccio parte di una minoranza linguistica, mi hanno subito invitato a cena come fratelli ed abbiamo chiacchierato fino all’alba.

    Ciò premesso, il mio luogo del cuore, ideale, preferito, è dove abito: immerso nella pace e nel verde, a due minuti dal centro del paese, dove incontro le persone che conosco dall’infanzia, ad altrettanti minuti dai miei boschi dove mi inoltro quotidianamente per qualche ora, a dieci minuti dal mare e dalla città dove trovo quello che voglio: teatri, cinema, ristoranti …
    Non potrei immaginare un posto più strategico, adatto ad ogni necessità: alla tranquillità, all’attività sportiva, alla vita serale, ai miei interessi, ai miei contatti.

    Nemmeno oso immaginare come sarebbe la vita altrove, sicuramente mi mancherebbe qualcosa.

    Ciò non toglie che non mi piaccia, a secondo del mio umore, immergermi anche nei non-luoghi, come direbbe Augé, quelli privi storia e di rapporti sociali, come gli ipermercati ed i centri commerciali, dove non conosco nessuno e magari posso abbigliarmi come mi pare e piace, senza necessariamente interpretare un ruolo ed intrattenere e ravvivare dei legami.
    Ultima modifica di follemente; 30-06-2021 alle 14:24

  7. #37
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    Bello bello, a parole caxxo

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  8. #38
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    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    poveri bosches: sono intimiditi perché pensano di essere odiati; una volta, col socio, donna e amici, andammo alla fiera in Olanda in macchina, fermandoci in Germania un paio di giorni per visite a siti di architettura contemporanea;

    cercammo un Gasthaus in un paesino, e il socio cercò di chiedere a questi in inglese, riscontrando una certa incomunicabilità; allora io mi sono sbracato col mio tedesco viennese - eravamo in Baviera - pronunciato da ascolto in casa, ma mooolto zoppicante e lacunoso, ed è uscito il sole:

    persone gentilissime e affettuose: hanno aperto tutto, ospitalità a due soldi - 12 euro a persona, tutto compreso - scusandosi che avevano poco da mangiare perché non prevedevano ospiti: un mega vassoio di carni di tutti i tipi, da sfamare un reggimento;
    e il socio: certo che è incredibile come abbiano cambiato atteggiamento appena hai parlato la loro lingua; si vede che pensano di essere odiati, ma vedi quanto sono carini ? è incredibile che questa gente abbia potuto combinare tutti quei guai...

    il socio era nipote di due vittime della strage di Fucecchio; il suo zio bancario non aveva un occhio, perché i parà della H. Goering lo avevano usato come tiro al bersaglio lanciandolo in aria, come fosse un piattello, per dire...

    la Germania di oggi è una cosa parecchio diversa dal luogo comune; quel passato è stato un momento di crisi di una cultura altrimenti essenziale; volendo comprendere lo spirito di quella cultura, a parte la questione umanitaria, il vero cruccio identitario, quello che difficilmente si perdoneranno per secoli è il fatto di aver bruciato i libri; la vera religione tedesca è il libro, la cultura, il logos, il pensiero, l'arte; anche il tedesco più ignorante e fiero della sua concretezza ha una sorta di soggezione e riverenza pure per l'artista di strada o il filosofo scalcagnato, che resta comunque il pilastro della ragion d'essere nazionale;

    e in questo non sono affatto diversi dai francesi, che però sono meno goffi e pesantoni, più gaudenti e raffinati, un po' "italiani", anche se di cattivo umore
    Li frequento per lavoro gli amici tedeschi. sanno sì essere cordiali e gentili, ma sono comunque freddi - almeno quelli che bazzico io -.
    Il tuo incontro è stato fortunato e super gioviale, di norma ci mettono più tempo di noi italiani "tipo" a fraternizzare, sono più distaccati, apparentemente disinteressati e un po' schivi e indipendenti.
    Fanno cose diverse da come siamo abituati noi, io almeno. Pausa pranzo: come finiscono si alzano e se ne tornano ai loro uffici... senza salutare o licenziarsi con un convenevole di circostanza.
    Ma soprattutto sono calmi, imperturbabili, difficili da "leggere". Non si capisce cosa pensano... Però hanno un pregio enorme:non si arrabbiano mai.
    Personalmente preferisco di gran lunga quando devo stare seduta dalla loro parte del tavolo.
    E per quanto riguarda la lingua (quale?) ci sono differenze notevoli da nord a sud, sia per lessico che per accento. Almeno 3 varianti secondo chi lo conosce bene.
    La Baviera fa per conto suo...
    Chi ha imparato il tedesco con forti inflessioni austriache di solito viene "notato" (gli appioppano del "meridionale")
    Stendiamo un pietoso velo sulla miriade di espressioni vernacolari seminate qua e là.

    I francesi sono molto più emotivi dei tedeschi e a scaldarsi ci mettono un attimo. Certo che se li si tratta con distacco e sufficienza non è che li si fa felici e neppure se li si prende a pacche sulle spalle e ci si prendono licenze. Ma chi lo sarebbe?
    A me hanno sempre trattata con i guanti e con cordialità (e io loro). Forse vanno solo saputi prendere... Charme chiama charme. E a baciare l'aria bisogna essere portati - ci mettono un attimo a capire se non si autoctoni -

  9. #39
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    Citazione Originariamente Scritto da LadyHawke Visualizza Messaggio
    Io sto bene a casa mia, zona tranquilla(a parte ogni tanto il vicino e la sua musica a tutto volume) giardino, orto, abbastanza vicina e ben servita con i mezzi alla grande città quella de Milan, l'unico altro posto dove vivrei per qualche periodo all'anno è nel Veneto, i luoghi dove sono nati i miei genitori e la costa veneta,ma pure lì sono e mi sento a casa mia.
    Evidentemente hai trovato in quel luogo la tua dimensione ideale.
    Io ancora, forse, no.

  10. #40
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    Citazione Originariamente Scritto da bumble-bee Visualizza Messaggio
    Ricordo La Spezia. Ci sono stato per tre mesi, l'estate del 1980 o '81 adesso non ricordo esattamente l'anno. Bella cittadina, bagnata dal mare. Poi in zona, Portofino, Portovenere, Lerici, Monterosso... la Liguria è molto bella.

    A Francoforte mi sono sentito veramente un cittadino metropolitano. Ero nel cuore della città, circondato da palazzi e grattacieli, larghe vie, grandi magazzini e tanti artisti in strada che suonavano, cantavano... ne ricordo uno che suonava il sassofono con le sue mani, che erano dei moncherini. Molto bravo. Città ricca, alla moda... avanti almeno vent'anni rispetto alla mia modesta Siracusa. Ragazze biondo-sole, alte, giunoniche, capaci di bere pinte e pinte di birra, da alimentare le cascate del Niagara. Le fogne di Francoforte avevano/hanno una forte concentrazione di luppolo. Il fiume Meno, un serpentello che tagliava in due la città, ma la sua parte portuale, in cui vi approdano chiatte da trasporto, non l'ho vista, in quell'anno di permanenza... le navi e i porti non facevano ancora parte del mio mondo lavorativo... ero un giovane diplomato operatore turistico... avrei anche potuto lavorare come addetto al ricevimento in albergo... ma ero schiavo di quel ristorante "Ciao Italy" in Stiftsrasse 34, dove lavoravo 14 ore al giorno per 700 Marchi al mese netti, tolto vitto e alloggio. A vent'anni la vita la vuoi vivere... al di fuori di un locale, possibilmente.

    Divagando... tornai in Italia obbligandomi a non fare più il cameriere, altrimenti avrei finito per farlo per tutta la vita.... così rimasi disoccupato per tutto il 1990.... poi trovai lavoro come portiere notturno, dipendente in un'agenzia di viaggi, poi operatore finanziario, bracciante agricolo in una cooperativa dove si producevano piante d'arredamento, poi prima trance come impiegato di agenzia marittima, poi addetto al ricevimento in un villaggio turistico, addetto al ricevimento in albergo, poi di nuovo in agenzia marittima, poi istitore, poi agente immobiliare, adesso nuovamente agenzia marittima... e arrivato oltre la soglia dei 50nni, forse il cameriere lo rifarei di nuovo... il mondo l'ho visto, posso ritornare in vetrina adesso e assistere gente che viene qui per turismo e si siede a gustare le nostre prelibatezze locali.

    Io comunque mi trovo bene ovunque mi trovi in buona compagnia.
    La Liguria la conosco abbastanza bene.
    Mi piacciono gli antipodi: lo spezzino e l'imperiese, sul confine.
    Bella la zona delle cinque terre e bellissima la zona sul confine francese (sono innamorata di Villa Hanbury da quand'ero ragazzina), soprattutto in mezza stagione.
    D'estate la Liguria è un luogo da cui stare alla larghissima. Troppa gente e troppo poco spazio. Troppa confusione, troppo rumore.
    La Sicilia è bellissima... se vieni da li sei fortunato.
    Hai ragione, sono anche le persone a fare i luoghi.

  11. #41
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    Citazione Originariamente Scritto da follemente Visualizza Messaggio
    Dovunque andassi, da qualche giorno ad un mese, mi sono sentita come a casa, forse perché ho un grande spirito di adattamento o forse perché ho incontrato le persone giuste, che sono forse più importanti dei luoghi per me; anche in uno sperduto paesino della costa turca ho conosciuto una coppia di armeni che, sentendomi dire che faccio parte di una minoranza linguistica, mi hanno subito invitato a cena come fratelli ed abbiamo chiacchierato fino all’alba.

    Ciò premesso, il mio luogo del cuore, ideale, preferito, è dove abito: immerso nella pace e nel verde, a due minuti dal centro del paese, dove incontro le persone che conosco dall’infanzia, ad altrettanti minuti dai miei boschi dove mi inoltro quotidianamente per qualche ora, a dieci minuti dal mare e dalla città dove trovo quello che voglio: teatri, cinema, ristoranti …
    Non potrei immaginare un posto più strategico, adatto ad ogni necessità: alla tranquillità, all’attività sportiva, alla vita serale, ai miei interessi, ai miei contatti.

    Nemmeno oso immaginare come sarebbe la vita altrove, sicuramente mi mancherebbe qualcosa.

    Ciò non toglie che non mi piaccia, a secondo del mio umore, immergermi anche nei non-luoghi, come direbbe Augé, quelli privi storia e di rapporti sociali, come gli ipermercati ed i centri commerciali, dove non conosco nessuno e magari posso abbigliarmi come mi pare e piace, senza necessariamente interpretare un ruolo ed intrattenere e ravvivare dei legami.
    Sei fortunata, io da dieci anni sono nomade.
    Da un paio d'anni c'eravamo proposti di fermarci un po'... ma con qualche scusa ci fregano sempre.

  12. #42
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    Citazione Originariamente Scritto da flying dutchman Visualizza Messaggio
    Scozia, Norvegia, Irlanda sono bellissime, la gente è molto gentile, ma il tempo è una roba assolutamente orribile.
    arrivato a Hammerfest in una giornata di pieno sole, in mezzo alle renne che ti passeggiano accanto per le vie della città, contavo di ripartire il giorno dopo per Capo Nord. impossibile: pioggia fitta che non si vedeva a un metro di distanza, la cosa diventava pericolosa, e allora siamo ritornati verso sud. nelle isole Lofoten ho visto l'unica scritta in italiano di tutta la Norvegia: l'indicazione per il "museo dello stoccafisso".
    in Scozia e in Irlanda c'è una cosa che sai per certo: se quando ti svegli piove, pioverà tutto il giorno; se quando ti svegli è sereno, prima o poi pioverà.
    il mio rifugio è un piccolo paese sulla riviera di Levante, di quelli che raggiungi con fatica. un giardino a duecento gradini dal mare.
    ma quello che mi affascina è il grande nord. o il grande sud: il sogno è un viaggio in Patagonia e Terra del Fuoco.

    ps: sulla Germania concordo con chi la trova un paese ospitale e gentile: basta parlare tedesco, o sforzarsi di farlo. le città si girano facilmente in bicicletta: ho provato Berlino e Dresda, una meraviglia.
    In effetti traduttori e interpreti spersonalizzano i rapporti umani

  13. #43
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    Citazione Originariamente Scritto da efua Visualizza Messaggio
    Stamattina
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    Ieri e l’altro ieri
    Sarà così da almeno una settimana
    Ho perso pure il conto
    30 giugno, 17 gradi
    Stamattina 15
    Ma bafanGulo che c’ho i neuroni che gridano di sniffare la luce
    Bello bello, a parole caxxo

    Più che di luce mi sa che ti serve calore (sole insomma).
    Una cosa che mi infastidisce di quelle terre sono le troppe ore di luce - la mia naturale melatonina perfetta impazzisce lassù -.

  14. #44
    Che amori che sono i tedeschi.... ci ho lavorato a Francoforte, ci ho lavorato (e ci lavoro quando vengono) ad Augusta.

    Gentili, onesti e cordiali, freddi emotivamente, ma per poco.... poi mi mangiano dalle mani, come i piccioni, appena notano la generosità con cui li tratto e li "servo"... specie se si tratta
    di problematiche che per loro indole sono pochi avvezzi a risolvere... in quanto come si sa, per loro esiste solo una strada che porta all'obbiettivo.... noi italiani, ne conosciamo tante,
    alternative e prive di rimorsi o pentimenti, visto che da noi funziona così.

    Poi è vero anche che ci sono quelli un tantino chiusi chiusi, impassibili, incapaci di sorridere... ma si dissolvono da soli, rimanendo ai margini del contesto e/o divertimento.

    Ho una foto accanto a due ufficiali donne teutoniche in abiti bavaresi, per indicare quelli tipici che indossano durante la festa di Ottobre, con treccine bionde e boccali di birra in mano,
    scattata su una fregata tedesca, la Mecklenburg-Vorpommern,





    durante una serata di Ottobre, qui ad Augusta, dove io ed i miei colleghi eravamo gli ospiti d'onore... per ricambiare
    abbiamo portato quella sera circa sette chilogrammi di zeppole alla ricotta, nutella, semplici e con acciughe.... divorate tra un boccale e l'altro!!!
    Bambol utente of the decade

  15. #45
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    Citazione Originariamente Scritto da Astrid Visualizza Messaggio
    Sei fortunata, io da dieci anni sono nomade.
    Da un paio d'anni c'eravamo proposti di fermarci un po'... ma con qualche scusa ci fregano sempre.
    Non so se definirmi fortunata: io ho fatto delle precise scelte di vita in tal senso, rinunciando ad altre possibilità, ma alla fine, tutto sommato, sono soddisfatta.

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