Eredità
Un vecchio signore defunse.
Lascio' i suoi beni , mobiliari ed immobliari, ad una pletora di eredi (più o meno diretti)., nonché un contenzioso di vecchi litigi con i vicini (prossimi e lontani).Bene o male, grazie all'esecutore testamentario intelligente, si raggiunse un ragionevoe ed equitabile accordo. Sancito da documenti notariali e vigorose strette di mano.
Gli anni passano. C'é qualche screzio e problemuccio. Ma viene risolto. Dispetti, schiaffoni, ingiurie. Qualcuno ci lascia le penne.Niente di che, su scala globale. A livello di morti per ncidenti stradali il WE. Il migliore dei mondi possibili.
Ma c'é il problema di un grosso fabbricato, dove dai nipoti del defunto hanno appartamenti in comodato d'uso. E l'erede del fabbricato ha preso impegno che mai e poi mai il proprietario di una catena di rumorose discoteche ne installerà una li'. Ma questo magnate della discomusic ci tiene a che le sue melodie siano diffuse urbi et orbi. Tanto dice e tanto fa, che con la violenza cambia l'amministratore del fabbricato e si da un gran da fare per dare guai ai nipoti del fu decuius, facendo ricorso a mafiosi di ogni genere e cambiando amministratori ad ogni pié sospinto. In questo, avvalendosi dei vicini, compari e complici succubi, che intravedono potere e benefici.
Anni e anni di dispetti, proteste, accordi disattesi...Alcuni nipoti riescono a liberarsi (abitando una dependence) facendo uso del diritto di autodeterminazione essendo « condominio indipendente in amministrazione fiduciaria », ma per gli altri, non é possibile. Le esazioni continuano, i tentativi di accordo sono al punto morto, in quanto il padrone delle discoteche deve espandersi, per motivi di « immagine »(ha appena preso una vagonata di escrementi afgani)....e di soldi. Lo zio non ne puo' più, e fa la fesseria di scatenare la bagarre, dando fuoco, per protesta a qualche zeppetto. Le fiamme divampano. I vicini accorrono, con la benzina.
La fine della storia ?
Chi vivrà vedrà.
Il bene vince sempre.
... « il bene »...cioé, il $ .
Naturalmente

firmato
l'antiamericano visceral filoputinista