La credibilità di una tragedia è intrinseca alla medesima e totale. Essa si presenta nel momento stesso in cui s'alza il sipario, e si conclude col finale; fra questi due estremi progredisce parola per parola, gesto per gesto. Ul valore di ogni parola e d'ogni gesto è appunto quello di tendere, di convergere con tutto il loro peso verso il finale. ma ogni tragedia ha una credibilità propria: nel teatr4o non esistono due situazioni identiche, anche quando possono sembrare tali.
Per valutare la credibilità di un dramma bisogna uscire dal dramma stesso.
Infine la regola aurea della tragedia è che il finale deve giustificare tutto ciò che lo ha preceduto e preparato.
Il finale si giustifica da sé in tutti i personaggi, regolando definitivamente la sorte di ognuno.
Dev'essere una giustificazione perfetta anche scenicamente, altrimenti la tragedia è fallita.

Tratto da: " La storia di Gesù Cristo" di R. L. Bruckberger