Come donna quelle parole me le sono sentite (e me le sento) dire, ma rigorosamente in privato, come esercizio di scambio intellettuale e affettivo - non certo come celebrazione plateale di intimità emotive private nè come sviolinata pubblica di affari interni -.
In tutta onestà credo che la povera Nicoletta abbia ringraziato il cielo per poter indossare la mascherina in quei frangenti.
Fossi stata in lei sarei morta per imbarazzo e disagio.
La cosa più bella che capita in presenza di una coppia affiatata e in grande sintonia è coglierne quei piccoli gesti - mai ostentati e quasi impercettibili - che trasmettono complicità e intesa (quelli che fanno pensare immediatamente "questi due si amano davvero tanto").