Originariamente Scritto da
bumble-bee
Ricordo, ero in seconda elementare e risposi al maestro che volevo fare il carabiniere.
Strano perché poi, il carabiniere non desideravo proprio farlo, da grande, intendo, anche se ci provai nel periodo dei concorsi...
Ed ora che ci penso, fino alla terza media, non sapevo ancora cosa volessi fare da grande.
Un giovane (allora) professore di inglese, che mi diede qualche lezione per prepararmi agli esami di terza media, disse a mia madre che ero portato per le lingue,
così mi iscrissi all'alberghiero, Addetto alla segreteria e all'amministrazione alberghiera... i primi tre anni si studiava 20 ore di lingue assortite a settimana, tra
inglese, francese, tedesco e... italiano, ovviamente, con il grande professore Neri, un vecchio insegnante palermitano con ben due lauree, una in lettere e l'altra
in filosofia, il quale mi regalò i suoi migliori 4 in grammatica italiana... mio delirio e delizia... delirio perché appunto in gioventù aveva insegnato al classico e allo
scientifico e in vecchiaia si "accontentò" di insegnare all'Alberghiero, non si sa perché, scambiandolo però per un istituto classico. Delizia perché essendo anche
un filosofo, le sue lezioni, si storia, spesso parlavano della sua storia, in una raggiante Palermo prebellica, dove i giovani balilla sfilavano per strada come
moderni boy scouts.
Mi appassionai sin da subito al tedesco, anche perché all'epoca, appassionato di guerra e risiko, ero affascinato dal suono gutturale germanico, buono senz'altro
per addomesticare pastori tedeschi e doberman.
La professoressa Franzò, una giovane e avvenente pulzella, fece di tutto per rendere ancor più musicale la lingua francese, la quale, devo ammetterlo, mi attirava
come il fischio di un fringuello...
Ma fu la professoressa Romano, vera professoressa di "Ferro", che con la sua forza e determinazione (mi rimandò a settembre, quando ero al 4° anno per puntiglio),
mi obbligò a studiare bene (per come lo intendeva lei) l'inglese.
E così, per gli esami di stato, portai inglese e ritornai dal giovane professore delle medie, ancora supplente, il quale i primo anno mi diede lezioni anche di tedesco e l'ultimo anno
mi preparò per gli esami. Abitavo già a Siracusa, non più ad Augusta e pertanto con la mia honda 125 endurance, viaggiavo, stavolta all'inverso, per andare da lui al doposcuola.
Questo professore, Atlante, lo porto ancora oggi nel cuore, mi fece conoscere a fondo i Pink floyd. Aveva infatti l'abitudine a farmi sentire un pezzo dei loro mitici capolavori, ogni
volta che andavo da lui, per spezzare l'ora con un piccolo intervallo. Se oggi ho tutti i CD dei Pink.... è grazie a lui.
Dopo il diploma ebbi notizia che il mio professore supplente, divenne finalmente professore di ruolo e conobbe anche la Professoressa di Ferro, la Romano.... una vera e propria signora Thatcher,
acidigna e zitella... ma dal cuore d'oro... in fondo in fondo. Fu lei che al ritorno dalle visite mediche a Taranto mi disse "Bravo bumble, la prossima settimana però mi ripeti tutto il primo quadrimestre..."
Ma io mi rifiutai, pensando che il secondo quadrimestre... fosse più che sufficente... "Se non mi porti il primo quadrimestre ti rimando a settembre".... e così fu.
Agli Esami di stato le feci fare bella figura... grazie ad Atlante.
E così mi diplomai quale operatore turistico.... con la qualifica di addetto al ricevimento d'albergo. Esercitai la professione per qualche tempo, poi....
mi feci affascinare dal porto e dalle navi, non quelle militari dove era stato mio padre, ma quelle mercantili... navi cargo e petroliere, soprattutto petroliere...
lasciai perdere alberghi e villaggi turistici e diventai un agente marittimo.
Un agente marittimo è un mediatore, un rappresentante dell'armatore e del noleggiatore delle navi, un assistente portuale che fa da tramite con le autorità marittime, i fornitori navali, le raffinerie, gli impianti portuali, i servizi portuali,
ecc. ecc. Assiste l'equipaggio, accompagnando anche le mogli degli ufficiali pakistani dal ginecologo, se per caso si ha la sensazione di essere incinta... ovviamente ai tempi i ginecologi erano quasi tutti maschi, specie in paesello come
Augusta... e non fu facile convincere il giovane ed esuberante terzo ufficiale di macchina a permettere che la sua giovane moglie venisse visitata da un maschio... Ma Sugar... questo era il suo nome, non fece problemi, paese che vai
ginecologi che trovi....
Insomma tutto questo per dire che fare il mio mestiere mi piace... ai tempi gli equipaggi provenivano da tutto il mondo... oggi sono per lo più indiani e filippini, con qualche russo e rumeno o ucraino... tutti gli altri hanno quasi smesso
di navigare... ma non è un lavoro scontato... capitano situazioni assurde o estreme... come quella di dover espletare una pratica doganale per imbarcare una bara vuota, per poi, dopo poche ore, espletare nuovamente una pratica doganale
per far riscendere la stessa bara da bordo.... questa volta piena, però.
Se avessi dovuto immaginare il mio lavoro da piccolo... ebbene non sarebbe stato possibile. Forse è questo il bello.
notte.
PS. Se oggi parlo e scrivo in inglese decentemente per portare il pane a casa, è grazie ad Atlante e Romano, entrambi rimasti zitelli, vedi un pò i casi della vita.... e se sono un sognatore e grazie a Neri, la gentilezza, l'ho rubata alla Franzó.