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Discussione: L'Epifania

  1. #1
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    L'Epifania

    Cerchiamo di capire questa festa, dove affondano le radici della sua importanza, quali sono le coordinate storiche e culturali che permettono ancora oggi, dopo 2022 anni, di trovarla nel nostro calendario civile scritta in rosso. E non certo con la definizione "Befana"

    Epifania del Signore

    6 gennaio



    La solennità dell'Epifania può essere letta come una vera e propria "scuola di santità": la vita divina, quando entra nella storia, non può rimanere nascosta, ma si manifesta agli occhi di tutti, nessuno escluso. Ma è necessario sapere coglierla. Ed è questo il senso più pieno della rivelazione cristiana: Dio condivide il cammino degli uomini perché l'umanità intera possa attingere alla fonte della vera vita. Partecipare a questa "manifestazione" significa essere santi, cioè appartenere a Dio ma allo stesso tempo vivere a pieno il proprio tempo. Perché la fede cristiana non è negazione dell'esperienza umana ma, anzi, ne è il compimento. Un messaggio potente e rivoluzionario che si "manifesta" in un bimbo nato in mezzo agli emarginati in una periferia dove ad arrivare per primi sono i più "lontani". Incontro se vogliamo fra Scienza e Fede. I Vangeli identificano infatti i Magi come "Sapienti" e come "Saggi" che studiavano sia il Cielo che le Scritture. Esisteva allora un sapere condiviso sul fatto che Dio non avesse creato un caos indecifrabile, ma un Universo composto da leggi ben precise ed armoniche. Che consentono dunque l'intersecazione fra indagine scientifica e religiosa. I Magi come antesignani del dialogo. Persone in ricerca, non statiche. In viaggio, non stagnanti nelle loro certezze....
    amate i vostri nemici

  2. #2
    Opinionista L'avatar di Vega
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    Incontro se vogliamo fra Scienza e Fede.


    che studiavano sia il Cielo che le Scritture
    Quali scritture? Visto che le metti con la maiuscola, la Bibbia?
    Se venivano dall'oriente sicuramente si rifacevano allo zoroastrismo ed al madzeismo.
    I Magi pare fossero una tribù dell'etnia dei Medi, poi divenuti una casta religiosa iranica. Poi che siano esistiti Melchiorre, Gaspare e Baldassarre è tutto da vedere, le leggende dall'area mediorientale all'India sui Magi, la venuta di un salvatore, sono diverse e di diversa matrice religiosa (vedere anche il mithraismo). Forse Gaspare è esistito, principe e re ed anche astrologo e mago, visse in un'area fra l'Afghanistan e l'India.
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  3. #3
    ????? ???????????? L'avatar di Pazza_di_Acerra
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    Citazione Originariamente Scritto da Vega Visualizza Messaggio




    Quali scritture? Visto che le metti con la maiuscola, la Bibbia?
    Se venivano dall'oriente sicuramente si rifacevano allo zoroastrismo ed al madzeismo.
    I Magi pare fossero una tribù dell'etnia dei Medi, poi divenuti una casta religiosa iranica. Poi che siano esistiti Melchiorre, Gaspare e Baldassarre è tutto da vedere, le leggende dall'area mediorientale all'India sui Magi, la venuta di un salvatore, sono diverse e di diversa matrice religiosa (vedere anche il mithraismo). Forse Gaspare è esistito, principe e re ed anche astrologo e mago, visse in un'area fra l'Afghanistan e l'India.
    Ma secondo te esiste veramente Cono? O è un genio che ci sta prendendo tutti per i fondelli?
    semel in anno licet insanire, cotidie melius

  4. #4
    Opinionista L'avatar di Vega
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    Spero nel fake ben riuscito...per non pensare di peggio!
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  5. #5
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    Frate Cono da Empoli ha scritto

    Cerchiamo di capire questa festa, dove affondano le radici della sua importanza, quali sono le coordinate storiche e culturali che permettono ancora oggi, dopo 2022 anni, di trovarla nel nostro calendario civile scritta in rosso. E non certo con la definizione "Befana"
    Fratel Cono, per dialogare con te su ciò che hai scritto nel tuo post mi costringi ad una parvenza di analisi del testo.

    Perché consideri certa (2022 anni ?) la data ipotetica della nascita di Jesus ?


    La solennità dell'Epifania può essere letta come una vera e propria "scuola di santità": la vita divina, quando entra nella storia, non può rimanere nascosta, ma si manifesta agli occhi di tutti, nessuno escluso. Ma è necessario sapere coglierla.
    Ovviamente, è necessario saperla cogliere ! Per tutelarti dalle contestazioni ti crei sempre l'immaginaria "porta di emergenza per l'uscita di sicurezza" e dire che volevi significare altro.
    La quasi totalità dell’umanità non riesce ad avere le allucinazioni, perciò non riesce a vedere la vita divina quando “si manifesta agli occhi di tutti”, spinta dall’impellente necessità di non “rimanere nascosta”.


    Ed è questo il senso più pieno della rivelazione cristiana: Dio condivide il cammino degli uomini perché l'umanità intera possa attingere alla fonte della vera vita.
    Invece la quasi totalità dell’umanità non vuole attingere da quella “fonte”, vuol bere un altro tipo di acqua spiritual-oligominerale, ma non ne vuoi prendere atto, nonostante i continui consigli-contestazioni di Vega.


    Partecipare a questa "manifestazione" significa essere santi, cioè appartenere a Dio ma allo stesso tempo vivere a pieno il proprio tempo.
    Significa essere santi ? Cioè separati dal profano ? O perché consacrati tramite il battesimo ?

    L’errore (voluto) dei cattolici è di considerare l’umanità devotamente rivolta alla Trinità; purtroppo per te la maggior parte non sa cosa sia.

    Tu in che modo vivi “a pieno” il tuo tempo” ?


    Perché la fede cristiana non è negazione dell'esperienza umana ma, anzi, ne è il compimento.
    Spiegami la frase con parole più semplici !


    Un messaggio potente e rivoluzionario che si "manifesta" in un bimbo nato in mezzo agli emarginati in una periferia dove ad arrivare per primi sono i più "lontani". Incontro se vogliamo fra Scienza e Fede.
    Ogni tanto spari grossi petardi ! Ti era rimasto questo da Capodanno ?

    In ordine di arrivo: prima i pastori, poi i Magi. Secondo te la sapienza dei Magi era scienza ?

    A quali “Scritture” ti riferisci ?


    Esisteva allora un sapere condiviso sul fatto che Dio non avesse creato un caos indecifrabile, ma un Universo composto da leggi ben precise ed armoniche. Che consentono dunque l'intersecazione fra indagine scientifica e religiosa. I Magi come antesignani del dialogo. Persone in ricerca, non statiche. In viaggio, non stagnanti nelle loro certezze....
    Il fervore religioso può indurre per auto-suggestione a crearsi certezze e poi raccontarle ai creduloni come fossero vere.

    A quale Dio ti riferisci ? Quello di tuo riferimento è diverso dalle antiche divinità.

    Anche Zoroastro elaborò il mito del salvatore che sarebbe apparso alla fine dei tempi per restaurare il regno di Mazda.

    Nello “Zend Avesta”, il libro sacro dello zoroastrismo, codificato nel VII sec. a C., si descrive un Messia-Salvatore (Saoshyant), definito “Re e figlio di Dio” che nasce da una Vergine (Vispataurva) e viene purificato (= battezzato) nelle acque di un lago (Kansava); risorge dopo il martirio per giudicare “i vivi e i morti” nel Giudizio finale (Avesta, yasht 19).
    Questa profezia fu fatta propria dalla comunità ebraica degli Esseni, incaricati di scrutare il cielo per cercare i segni che annunciavano la nascita del successore di Aronne, il “Maestro di Giustizia”.


    "Nihil sub sole novum" (Qohelet, 1,9-10) Nulla di nuovo sotto il sole, altro che dogma della Trinità.
    Ultima modifica di doxa; 05-01-2022 alle 16:21

  6. #6
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    E' proprio questa la meraviglia, amici ed amiche! Che saggi e sapienti appartenenti a credi lontani anni luce da quello ebraico, fossero concordi nel ritenere quel momento storico assolutamente singolare, particolare e degno d'attenzione....
    Appoggiamoci al testo:

    Le genti erano già in cammino. Alla sua nascita – scrive l’evangelista Matteo – al suo nascere, videro una misteriosa stella: la videro alcuni Magi, studiosi di stelle, come sovente si trovava nell’Oriente della Mesopotamia e della Persia, e si misero in cammino, illuminati da presagi – o vaticini – che essi conoscevano, quali uomini di cultura.
    Alla nascita di Gesù arrivano i Magi, ossia i dotti dell’Oriente. Alla sua morte-risurrezione, Gesù si manifesta ai Greci, ossia i “filosofi dell’Occidente”. Prima che a loro, si è manifestato ai pastori – gli ultimi del suo popolo – ma il Salmista aveva predetto che i signori dell’Oriente sarebbero venuti a rendere omaggio all’Emmanuele: il Dio-con-noi.
    Seguendo la stella, i Magi si recano a Gerusalemme per chiedere al re della Giudea, Erode il Grande (grande per le sue malefatte!), dove fosse nato il Re che deve venire. «Alcuni Magi, venuti dall’Oriente, giunsero a Gerusalemme e domandarono: “Dov’è il nato Re dei giudei? Perché noi abbiamo visto la sua stella in Oriente e siamo venuti per adorarlo”» (Mt 2,1-2). Erode è esterrefatto e trema a sentire parlare di un nuovo Re, lui che ha fatto uccidere i suoi figli per la paura di perdere il trono.
    Era stata una stella a guidarli: ai pagani Dio aveva parlato per mezzo della natura e degli studiosi; agli Ebrei attraverso i profeti da Lui inviati. Ora il tempo era maturo per la venuta del Messia (si compiva la profezia delle 70 settimane di anni, di Daniele 9,20-27) e il mondo intero lo sapeva. Anche Atene e Roma, nella loro migliore élite, lo sapevano: si vedano gli scritti di Cicerone, di Virgilio, di Tacito.
    Ebbene, proprio perché astrologi, la sottile traccia di Verità presente nella scienza delle loro stelle fece partire i Magi alla ricerca dell’unica vera Stella, l’Inviato di Dio, l’Atteso. Sebbene provenienti da una terra dedita al culto delle stelle, saputo da Erode e dai dotti di Gerusalemme che il Re-Messia doveva nascere a Betlemme, si rimettono in cammino, alla luce della misteriosa stella che ora era riapparsa, e adorano Colui che aveva creato le stelle, l’universo, e l’uomo, con un unico fine: tutto è stato creato per Lui, Gesù, il Cristo, l’uomo-Dio.
    Matteo, il primo evangelista, che scrive per quegli ebrei che sono diventati cristiani, continua a narrare: «Vedendo la stella, i Magi provarono una grande gioia, ed entrati nella casa, trovarono il bambino con Maria sua madre, e prostratisi lo adorarono. Aperti i loro scrigni, gli offrirono in dono oro, incenso e mirra» (Mt 2,10-11). Il più grande profeta, Isaia, circa 700 anni prima, quando Roma stava per nascere (753 a.C.) aveva vaticinato: «Un’onda di cammelli ti coprirà (o Gerusalemme), i dromedari di Madian e di Efa, verranno tutti quelli di Saba, recando oro e incenso e annunziando le lodi del Signore» (Is 60,6).
    Ora tutto era avvenuto: l’Epifania (la manifestazione) dell’uomo-Dio si era compiuta, anche per i pagani. Ma già aleggia l’ombra – forse è meglio dire la luce – della Croce.
    Tre doni offrono al piccolo Re neonato: l’oro per onorare la sua regalità, l’incenso per onorare la sua divinità, la mirra per onorare la sua umanità destinata al sacrificio, al dolore, alla morte, perché Lui era chiamato ad essere “signum contraddicetur”, segno di contraddizione, causa di rovina e di risurrezione a seconda di chi lo rifiuta o lo accoglie. Per la sua sepoltura, di lì a 33 anni, si userà la mirra: anche nell’Epifania come nel Natale, la culla e la Croce sono congiunte tra di loro, e già tutto invita all’offerta, al sacrificio con Gesù.

    http://www.santiebeati.it/dettaglio/20150

    Reitero quindi la domanda: Com'è che dopo secoli e millenni, ancora oggi il 6 gennaio non andiamo al lavoro o a scuola? Come mai questa che sembra una storiella per bambini, assume invece un'importanza tale da essere segnata in rosso sui nostri calendari? E per quale motivo l'Adorazione dei Magi è stata rappresentata dai più grandi pittori e artisti? Quale messaggio racchiude? Su cosa ci interroga? Su quale mistero ci invita a riflettere?
    amate i vostri nemici

  7. #7
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    Cono, ma che ti sta succedendo ? Sei stressato ? Il lavoro notturno logora, lo so. Ma anche la religione fiacca gli spiriti più forti.

    Il tuo ultimo post sui Magi è un apologo, un po’ delirante.

    Nella conclusione hai scritto

    Reitero quindi la domanda: Com'è che dopo secoli e millenni, ancora oggi il 6 gennaio non andiamo al lavoro o a scuola? Come mai questa che sembra una storiella per bambini, assume invece un'importanza tale da essere segnata in rosso sui nostri calendari? E per quale motivo l'Adorazione dei Magi è stata rappresentata dai più grandi pittori e artisti? Quale messaggio racchiude? Su cosa ci interroga? Su quale mistero ci invita a riflettere?
    Sono domande che poni ai bambini che catechizzi ? E pretendi da noi risposte puerili ?

    La festa cristiana dell’Epifania viene celebrata il 6 gennaio soltanto dalle Chiese occidentali e da quelle orientali che seguono il calendario gregoriano, il 19 gennaio dalle Chiese orientali che seguono il calendario giuliano.

    Non tutte le nazioni che hanno la maggioranza della popolazione di religione cristiana, riconoscono il 6 gennaio come festività anche agli effetti civili.

    Per quanto riguarda il passato, sappiamo dal teologo e filosofo cristiano Tito Flavio Clemente (noto come Clemente Alessandrino, 150 – 215 circa) ) che nella prima metà del II secolo ad Alessandria d’Egitto il maestro religioso dello gnosticismo cristiano Basilide con i suoi seguaci celebrava il 6 gennaio il battesimo e l’epifania (più corretto dire teofania) di Jesus.

    Da quella città portuale egiziana la commemorazione venne diffusa tra i cristiani nel Vicino Oriente e in alcune parti d’Europa.

    Da altri scrittori cristiani sappiamo che nel IV secolo la celebrazione dell’Epifania è attestata in varie località, per esempio nel 361 a Vienne, in Gallia; nel 372 in Cappadocia, citata da Gregorio di Nazianzo; ad Antiochia nel 386 da Giovanni Crisostomo; a Gerusalemme nel 380 lo si apprende dalla lettera di Eteria (o Egeria) che descrive la "Peregrinatio ad Loca Sancta"; fu adottata anche dalla Chiesa di Roma nel V secolo, durante il pontificato di Innocenzo I. Famose sono le tre omelie sull’Epifania di Papa Leone Magno, ecc..

    Chiedi
    Com'è che dopo secoli e millenni, ancora oggi il 6 gennaio non andiamo al lavoro o a scuola?
    Questa domanda te la potevi risparmiare !

    La volontà di rispettare le esigenze religiose e le motivazioni laiche di tipo economico spesso si confondono, e la festività diventa parte dell’identità culturale di una società.

    Per esempio la domenica, da festa religiosa cristiana è diventata consuetudine in Occidente come riposo settimanale per ragioni legate all’organizzazione uniforme delle attività lavorative e alla conclusione di affari.

    Come spesso accade, il riconoscimento civile delle festività religiose dipende dai rapporti che intercorrono Chiesa cattolica e gli Stati laici.

    Quando una fede religiosa viene praticata dalla maggioranza dei cittadini, le relative festività hanno maggiori probabilità di essere integrate nel tessuto sociale.

    La stessa cosa è avvenuta per l’Epifania. Te la ricordi la legge italiana del 5 marzo 1977 che determinò la cessazione del carattere festivo civile di varie festività della Chiesa cattolica, tra le quali l’Epifania ?

    Per non irritare il Vaticano furono spostate anche alcune "rimembranze" civili: alla prima domenica di giugno quella del 2 giugno, la “Festa della Repubblica”, alla prima domenica di novembre quella del 4 novembre, festa dell'Unità Nazionale (ex Festa della Vittoria della prima guerra mondiale, il 4 novembre).

    In conseguenza del cambiamento la Chiesa italiana spostò l'Epifania, l'Ascensione, il Corpus Domini alla domenica seguente, tolse il carattere di festa di precetto a San Giuseppe e ai Santi Pietro e Paolo.

    Otto anni dopo, nel 1985, venne ripristinata anche agli effetti civili la solennità dell'Epifania, su insistenze degli operatori turistici e della scuola di prolungare fino al 6 gennaio le vacanze natalizie.

    Nel 2000 ridivenne festivo anche il 2 giugno, al quale fu riportata la celebrazione della Festa della Repubblica.

    Amico Cono, fattene una ragione !
    Ultima modifica di doxa; 06-01-2022 alle 11:12

  8. #8
    Opinionista L'avatar di Vega
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    Cono si dimentica sempre di un certo tipo di fenomeno, il sincretismo.

    In Matteo non si specifica il numero dei Magi. Alla fine si è arrivati a tre, forse in virtù dei tre doni. Anche il colore della pelle nelle raffigurazioni è stato poi, in ultima battuta, indicato dai tre tipi umani conosciuti, neri, gialli e caucasici. In altre versioni o leggende i Magi erano tre fratelli, tre principi o re,Balthasar che regnava sull'India, Melkon sulla Persia e Gaspar sull'Arabia.
    Poi occorre andare a pescare anche nei Vangeli apocrifi, tipo il Vangelo arabo siriaco dell'infanzia, dove si dice che Zoroastro aveva predetto il viaggio dei Magi. Nel Vangelo armeno si parla di tre Magi e dell'annuncio di un angelo della nascita di questo neonato particolare. Qui si trova la citazione che fossero tre fratelli. In altri testi il numero dei Magi non è specificato.
    Si narra anche che i Magi avessero un documento, tanto antico da essere appartenuto ad Adamo ed al figlio Seth, quest'ultimo lo avrebbe tramandato di generazione in generazione fino a che il documento profetico non raggiunse la Persia.
    Questo racconto poi ha ispirato altri testi tipo Il libro della rivelazione di Adamo al figlio Seth.
    Nei vari testi che sono fioriti, con storie più o meno riviste e rimaneggiate, appare in generale la credenza di questi personaggi venuti dall'oriente, che si tramandavano uno scritto appartenuto a Seth, di un salvatore, di una stella che sarebbe apparsa. Si è arrivati anche ad identificare Seth con Zoroastro.
    E' chiaro il sincretismo, l'influenza delle credenze dell'oriente che sono state inglobate nel cristianesimo.
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  9. #9
    Cosmo-Agonica L'avatar di Bauxite
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    Leggi tre righe di Joyce, cono.
    un po' di possibile, sennò soffoco.
    G. Deleuze

  10. #10
    Opinionista L'avatar di Vega
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    E comunque, l'unica verità incontrovertibile è che l'Epifania tutte le feste porta via!
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  11. #11
    Cosmo-Agonica L'avatar di Bauxite
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    By Keplero.
    un po' di possibile, sennò soffoco.
    G. Deleuze

  12. #12
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    Citazione Originariamente Scritto da doxa Visualizza Messaggio
    Cono, ma che ti sta succedendo ? Sei stressato ? Il lavoro notturno logora, lo so. Ma anche la religione fiacca gli spiriti più forti.

    Il tuo ultimo post sui Magi è un apologo, un po’ delirante.

    Nella conclusione hai scritto



    Sono domande che poni ai bambini che catechizzi ? E pretendi da noi risposte puerili ?
    Chi vuol rispondere risponda, amico Doxa. Figurati se sono in grado di pretendere....
    Bellissima in questo senso l'omelia del Santo Padre all'Angelus di ieri: I Magi interpellano in particolare proprio noi adulti.

    Messa e Angelus dell'Epifania. Papa Francesco: impariamo dai Magi il desiderio di Dio

    “Il cuore si ammala quando i desideri coincidono solo con i bisogni”, il monito di Francesco: “Dio, invece, eleva i desideri; li purifica, li guarisce, risanandoli dall’egoismo e aprendoci all’amore"

    Che cosa ha spinto “questi uomini d’Oriente a mettersi in viaggio?” Potevano starsene tranquilli nelle loro sicurezze, afferma il Papa, “invece si lasciano inquietare da una domanda e da un segno” nel cielo: “Dov’è colui che è nato?".

    Il loro cuore non si lascia intorpidire nella tana dell’apatia, ma è assetato di luce; non si trascina stanco nella pigrizia, ma è acceso dalla nostalgia di nuovi orizzonti. I loro occhi non sono rivolti alla terra, ma sono finestre aperte sul cielo. Come ha affermato Benedetto XVI, erano “uomini dal cuore inquieto. […] Uomini in attesa, che non si accontentavano del loro reddito assicurato e della loro posizione sociale […]. Erano ricercatori di Dio”.

    Il loro segreto, prosegue Francesco, è il desiderio. Desiderare significa infatti “cercare oltre l’immediato, oltre il visibile”.

    È accogliere la vita come un mistero che ci supera, come una fessura sempre aperta che invita a guardare oltre, perché la vita non è “tutta qui”, è anche “altrove”. È come una tela bianca che ha bisogno di ricevere colore. Proprio un grande pittore, Van Gogh, scriveva che il bisogno di Dio lo spingeva a uscire di notte per dipingere le stelle. Sì, perché Dio ci ha fatti così: impastati di desiderio. Così ci ha fatti Dio: impastati di desiderio; orientati, come i magi, verso le stelle.

    Sono i desideri, dice ancora il Papa, a farci andare oltre le abitudini consolidate, “oltre una fede ripetitiva e stanca”. Il nostro viaggio della vita e della fede ha bisogno di desiderio, “di slancio interiore”.

    https://www.avvenire.it/papa/pagine/...-epifania-2022

    La parola desiderio ha a che fare con le Stelle, infatti. De-sider. Lo spazio siderale. Se rimaniamo ancorati sulla terra, ripiegati sul nostro ombelico, dove pretendiamo che tutto giri intorno a noi, siamo destinati all'infelicità. Se alziamo gli occhi al Cielo, il nostro De-siderio ci fa spiccare il volo!
    amate i vostri nemici

  13. #13
    Opinionista L'avatar di crepuscolo
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    E' passata anche l'Epifania, ora siamo in attesa della prossima stazione.

  14. #14
    Cosmo-Agonica L'avatar di Bauxite
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    Hanno ridotto le corse.
    un po' di possibile, sennò soffoco.
    G. Deleuze

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