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Risultati da 1 a 15 di 208

Discussione: Riflessioni sul matrimonio

  1. #1

    Riflessioni sul matrimonio

    Quando un marito picchia la moglie,la tradisce e la maltratta in qualsiasi modo NON è più un marito.
    quando una moglie avvilisce il marito con offese,violenze psicologiche e tradimenti NON è più una moglie.
    In questi casi il matrimonio si è dissolto da sé e i coniugi hanno non solo il diritto di separarsi ma anche il dovere di farlo per evitare danni peggiori(violenze che possono degenerare anche in omicidio)
    Il matrimonio è un contratto in cui ci si impegna ad una fedeltà e rispetto reciproco anche nelle situazioni più critiche della vita;se questi vengono meno il matrimonio ha perso il suo valore,rimane un contratto che può essere annullato sia davanti alla legge che davanti a Dio verso cui le promesse sono state fatte(nel caso dei matrimoni religiosi).
    Una coppia che non si ama,che non condivide gioie e dolori,sentimenti e sensazioni,piccoli momenti piacevoli o giornate buie,che non è più capace di guardarsi negli occhi,che ha sempre il broncio è già separata o divorziata pur vivendo sotto lo stesso tetto.
    Due coniugi sono complementari:ciò che manca all'uno lo possiede l'altro.Non è l'uguaglianza delle qualità(tutti e due bravi in tutto)che fa la coppia (rischierebbe di essere una gara tra chi la spunta meglio) ma la complementarità:forza attenuata da dolcezza,ansietà attenuata da rassicurazione,esuberanza attenuata da moderazione e così via.
    L'amore non può esistere se non c'è chi amare.
    Parlando da credente ritengo che ciò che attira due persone al punto di voler essere una sola essenza sia la loro spiritualità.L'aspetto fisico può ingannare e portare a fallimenti anche perchè cambia nel tempo.E' proprio quando due spiriti formano l'unità che si ricrea l'immagine e somiglianza di Dio.
    Il sesso fa parte dei bisogni carnali dell'essere umano e quindi richiede il rispetto delle leggi naturali del creato.La spiritualità fa p0arte dell'universo spirituale di Dio,supera le leggi naturali,può superare anche la sessualità e quindi essere presente anche in coppie di ugual sesso purchè i loro spiriti siano complementari e formino l'unità.
    In effetti,come ha affermato Gesù,al momento della resurrezione gli esseri umani risulteranno come in origine,al pari degli angeli cioè spiriti che non hanno più bisogno di unione matrimoniale.

  2. #2
    L'avatar di dietrologo
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    Non era più semplice dire se due se menano è meglio che se lasciano ?

  3. #3
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    Il Matrimonio Cristiano è molto più che un semplice contratto....
    E' palestra di Vita, luogo dove si cresce e si matura insieme. Passo dopo passo. Dove l'Altro (come dice Rachele) è complementare a me. Non un rivale. Non un competitor o uno che mi limita...

    "Fare scelte per tutta la vita, sembra impossibile. Oggi tutto cambia rapidamente, niente dura a lungo… E questa mentalità porta tanti che si preparano al matrimonio a dire: “stiamo insieme finché dura l’amore”, e poi? Tanti saluti e ci vediamo… E finisce così il matrimonio. Ma cosa intendiamo per “amore”? Solo un sentimento, uno stato psicofisico? Certo, se è questo, non si può costruirci sopra qualcosa di solido. Ma se invece l’amore è una relazione, allora è una realtà che cresce, e possiamo anche dire a modo di esempio che si costruisce come una casa. E la casa si costruisce assieme, non da soli! Costruire qui significa favorire e aiutare la crescita. Cari fidanzati, voi vi state preparando a crescere insieme, a costruire questa casa, per vivere insieme per sempre. Non volete fondarla sulla sabbia dei sentimenti che vanno e vengono, ma sulla roccia dell’amore vero, l’amore che viene da Dio. La famiglia nasce da questo progetto d’amore che vuole crescere come si costruisce una casa che sia luogo di affetto, di aiuto, di speranza, di sostegno. Come l’amore di Dio è stabile e per sempre, così anche l’amore che fonda la famiglia vogliamo che sia stabile e per sempre. Per favore, non dobbiamo lasciarci vincere dalla “cultura del provvisorio”! Questa cultura che oggi ci invade tutti, questa cultura del provvisorio. Questo non va!

    Dunque come si cura questa paura del “per sempre”? Si cura giorno per giorno affidandosi al Signore Gesù in una vita che diventa un cammino spirituale quotidiano, fatto di passi - passi piccoli, passi di crescita comune - fatto di impegno a diventare donne e uomini maturi nella fede. Perché, cari fidanzati, il “per sempre” non è solo una questione di durata! Un matrimonio non è riuscito solo se dura, ma è importante la sua qualità. Stare insieme e sapersi amare per sempre è la sfida degli sposi cristiani. Mi viene in mente il miracolo della moltiplicazione dei pani: anche per voi, il Signore può moltiplicare il vostro amore e donarvelo fresco e buono ogni giorno. Ne ha una riserva infinita! Lui vi dona l’amore che sta a fondamento della vostra unione e ogni giorno lo rinnova, lo rafforza. E lo rende ancora più grande quando la famiglia cresce con i figli. In questo cammino è importante, è necessaria la preghiera, sempre. Lui per lei, lei per lui e tutti e due insieme. Chiedete a Gesù di moltiplicare il vostro amore. Nella preghiera del Padre Nostro noi diciamo: “Dacci oggi il nostro pane quotidiano”. Gli sposi possono imparare a pregare anche così: “Signore, dacci oggi il nostro amore quotidiano”

    https://www.vatican.va/content/franc...fidanzati.html
    amate i vostri nemici

  4. #4
    Opinionista L'avatar di axeUgene
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    Citazione Originariamente Scritto da conogelato Visualizza Messaggio
    Il Matrimonio Cristiano è molto più che un semplice contratto....
    E' palestra di Vita,
    Tae-kwon-do, lancio di coltelli, tiro al bersaglio, sciabola ?

    luogo dove si cresce e si matura insieme. Passo dopo passo. Dove l'Altro (come dice Rachele) è complementare a me. Non un rivale. Non un competitor o uno che mi limita...
    leggi cosa scrive Rachele:

    Citazione Originariamente Scritto da Rachele Giacobi Visualizza Messaggio
    Quando un marito picchia la moglie,la tradisce e la maltratta in qualsiasi modo NON è più un marito.
    quando una moglie avvilisce il marito con offese,violenze psicologiche e tradimenti NON è più una moglie.
    In questi casi il matrimonio si è dissolto da sé e i coniugi hanno non solo il diritto di separarsi ma anche il dovere di farlo...

    Il matrimonio è un contratto in cui ci si impegna ad una fedeltà e rispetto reciproco anche nelle situazioni più critiche della vita; se questi vengono meno il matrimonio ha perso il suo valore, rimane un contratto che può essere annullato sia davanti alla legge che davanti a Dio verso cui le promesse sono state fatte(nel caso dei matrimoni religiosi).
    cioè, lai qui dice che quello che per te è un sacramento, per lei è reversibile e viene meno per circostanze sopraggiunte - vengono meno, cessano, scrive...

    [quote[Una coppia che non si ama,che non condivide gioie e dolori,sentimenti e sensazioni,piccoli momenti piacevoli o giornate buie,che non è più capace di guardarsi negli occhi,che ha sempre il broncio è già separata o divorziata pur vivendo sotto lo stesso tetto.[/quote]
    mi pare un'idea un po' - tanto - diversa da quella della Dottrina; e poi:
    Il sesso fa parte dei bisogni carnali dell'essere umano e quindi richiede il rispetto delle leggi naturali del creato.La spiritualità fa p0arte dell'universo spirituale di Dio,supera le leggi naturali,può superare anche la sessualità e quindi essere presente anche in coppie di ugual sesso purchè i loro spiriti siano complementari e formino l'unità.
    qui c'è una teologia trans, nel senso di transitoria, tra due concezioni: una biologista e materialista, in cui la natura genitale dovrebbe imporre determinati comportamenti; l'altra spirituale, in cui l'intervento divino indirizza la natura della persona, a prescindere dalla biologia genitale; Rachele sembra quasi essere arrivata a questa seconda sponda;

    del resto, considerare sacra la biologia e la "natura" è un'arma a doppio taglio, perché implica logicamente l'inibizione di qualsiasi intervento di cura che interferisca col decorso "naturale";

    alla fine dei conti, per la struttura gerarchica che logicamente si dovrebbe desumere dai Vangeli, è piuttosto improbabile - per essere prudenti - che si possa concludere come principio una natura afflittiva del matrimonio, in cui una parte può costringere l'altra a subire l'indissolubilità del vincolo; difficilmente chi trattiene, soprattutto se ne ha in qualche modo un utile, un conforto, una convenienza o un piacere, potrebbe essere descritto come un buon cristiano, alla luce del senso generale dei Vangeli.
    c'� del lardo in Garfagnana

  5. #5
    Opinionista L'avatar di Breakthru
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    No un sacramento non è mai reversibile, anche la separazione dei due coniugi (prevista in casi gravi) non annulla il sacramento.

    Il sacramento può essere nullo se al momento in cui è stato celebrato non c'erano le giuste condizioni morali, intellettuali e/o spirituali, quindi è come non ci fosse mai stato.

    Anche chi si "sbattezza" non perde il sacramento del battesimo

  6. #6
    Superstite L'avatar di Doppio
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    Citazione Originariamente Scritto da conogelato Visualizza Messaggio
    Il Matrimonio Cristiano è molto più che un semplice contratto....
    E' palestra di Vita, luogo dove si cresce e si matura insieme. Passo dopo passo. Dove l'Altro (come dice Rachele) è complementare a me. Non un rivale. Non un competitor o uno che mi limita...

    "Fare scelte per tutta la vita, sembra impossibile. Oggi tutto cambia rapidamente, niente dura a lungo… E questa mentalità porta tanti che si preparano al matrimonio a dire: “stiamo insieme finché dura l’amore”, e poi? Tanti saluti e ci vediamo… E finisce così il matrimonio. Ma cosa intendiamo per “amore”? Solo un sentimento, uno stato psicofisico? Certo, se è questo, non si può costruirci sopra qualcosa di solido. Ma se invece l’amore è una relazione, allora è una realtà che cresce, e possiamo anche dire a modo di esempio che si costruisce come una casa. E la casa si costruisce assieme, non da soli! Costruire qui significa favorire e aiutare la crescita. Cari fidanzati, voi vi state preparando a crescere insieme, a costruire questa casa, per vivere insieme per sempre. Non volete fondarla sulla sabbia dei sentimenti che vanno e vengono, ma sulla roccia dell’amore vero, l’amore che viene da Dio. La famiglia nasce da questo progetto d’amore che vuole crescere come si costruisce una casa che sia luogo di affetto, di aiuto, di speranza, di sostegno. Come l’amore di Dio è stabile e per sempre, così anche l’amore che fonda la famiglia vogliamo che sia stabile e per sempre. Per favore, non dobbiamo lasciarci vincere dalla “cultura del provvisorio”! Questa cultura che oggi ci invade tutti, questa cultura del provvisorio. Questo non va!

    Dunque come si cura questa paura del “per sempre”? Si cura giorno per giorno affidandosi al Signore Gesù in una vita che diventa un cammino spirituale quotidiano, fatto di passi - passi piccoli, passi di crescita comune - fatto di impegno a diventare donne e uomini maturi nella fede. Perché, cari fidanzati, il “per sempre” non è solo una questione di durata! Un matrimonio non è riuscito solo se dura, ma è importante la sua qualità. Stare insieme e sapersi amare per sempre è la sfida degli sposi cristiani. Mi viene in mente il miracolo della moltiplicazione dei pani: anche per voi, il Signore può moltiplicare il vostro amore e donarvelo fresco e buono ogni giorno. Ne ha una riserva infinita! Lui vi dona l’amore che sta a fondamento della vostra unione e ogni giorno lo rinnova, lo rafforza. E lo rende ancora più grande quando la famiglia cresce con i figli. In questo cammino è importante, è necessaria la preghiera, sempre. Lui per lei, lei per lui e tutti e due insieme. Chiedete a Gesù di moltiplicare il vostro amore. Nella preghiera del Padre Nostro noi diciamo: “Dacci oggi il nostro pane quotidiano”. Gli sposi possono imparare a pregare anche così: “Signore, dacci oggi il nostro amore quotidiano”

    https://www.vatican.va/content/franc...fidanzati.html
    E daje con il per sempre, ma la conosci la tua religione? Non sei un mormone.

    "Finché morte non ci separi", nell'ottica della vita eterna è un tempo irrilevante.
    Non avete ancora visto niente

    Moderatore droghe

  7. #7

    Matrimonio e sacramenti.

    Citazione Originariamente Scritto da Breakthru Visualizza Messaggio
    No un sacramento non è mai reversibile, anche la separazione dei due coniugi (prevista in casi gravi) non annulla il sacramento.

    Il sacramento può essere nullo se al momento in cui è stato celebrato non c'erano le giuste condizioni morali, intellettuali e/o spirituali, quindi è come non ci fosse mai stato.

    Anche chi si "sbattezza" non perde il sacramento del battesimo
    Chi può sapere se al momento del matrimonio ci siano le giuste condizioni morali e spirituali,l'amore e la buona fede degli sposi?
    Ci sono state decine di matrimoni di convenienza,matrimoni combinati da altri o per scopi politici(come spesso accadeva tra i regnanti qualche secolo fa).Coppie principesche si sposavano in bellissime cattedrali con tanto sfarzo e niente amore solo per unire due regni e la cosa era ben saputa dalla chiesa che accettava le promesse degli sposi(che del matrimonio sono i ministri)e li benediceva dichiarando quel matrimonio un sacramento(che poi spesso sfociava in una serie di tradimenti)
    Ci sono matrimoni combinati tra persone dello stesso ceto sociale fatti per una "buona sistemazione"e anche qui non c'è niente di spirituale o di sacro.Per non parlare delle ragazze di una volta che per evitare una vita di solitudine e di indigenza contraevano matrimoni di convenienza e spesso diventavano le serve a vita di un uomo.Quali di questi matrimoni giuste condizioni morali e spirituali per poterli dichiarare indissolubili?(Considerando che amorale è anche l'ipocrisia,la bugia,la sete di potere e ricchezza).
    La chiesa cattolica ha istituito i sacramenti deducendoli dagli insegnamenti di Gesù ma nel Vangelo non si trova questa parola.Rinascere in acqua e spirito corrisponde al battesimo,ricevere lo Spirito Santo,il Paraclito potrebbe corrispondere alla cresima,pentirsi delle colpe,assumere il corpo di Cristo sono tutte linee comportamentali che non hanno un momento preciso di attuazione,che rifiutano determinati cerimoniali ed esteriorità e che si rivolgono alla persona adulta,consapevole e consenziente della sua scelta.Come non diamo una patente o un diritto di voto ad un bambino di dieci anni non si può pretendere che un bambino alla prima comunione riesca a capire il gesto che fa.Certo il suo cuore è più puro di quello di un adulto ma non è maturo per una scelta e rivolge il pensiero ai regali che riceverà.Ci si chiede perché le chiese sono sempre più vuote e tre bambini si iscrivono al catechismo al posto dei cinquanta di una volta ma la società odierna è molto cambiata e la chiesa cattolica necessita di aggiornamenti affinchè anche le nuove generazioni possano essere toccate da quegli insegnamenti e valori evangelici sempre attuali ma ricoperti dalla polvere dei secoli e da tradizioni che ormai da alcune fasce di popolazione.Il Cristinesimo non è dato dal numero di persone che fanno folla quando passa il papa o le processioni per le vie dei paesi ma da quanti,nel silenzio della loro esistenza,compiono il loro"dovere"e qualcosa in più senza trascurare di difendere i loro diritti e quelli degli altri,senza disdegnare un sano divertimento e di negarglielo al prossimo,scegliendo la discussione e la tranquillità alla violenza,cercando di dare talvolta incoraggiamento e ragiona all'altro.Tutto questo per me fa parte dei sacramenti.

  8. #8
    Opinionista L'avatar di Breakthru
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    Citazione Originariamente Scritto da Rachele Giacobi Visualizza Messaggio
    Chi può sapere se al momento del matrimonio ci siano le giuste condizioni morali e spirituali,l'amore e la buona fede degli sposi?
    Ci sono state decine di matrimoni di convenienza,matrimoni combinati da altri o per scopi politici(come spesso accadeva tra i regnanti qualche secolo fa).Coppie principesche si sposavano in bellissime cattedrali con tanto sfarzo e niente amore solo per unire due regni e la cosa era ben saputa dalla chiesa che accettava le promesse degli sposi(che del matrimonio sono i ministri)e li benediceva dichiarando quel matrimonio un sacramento(che poi spesso sfociava in una serie di tradimenti)
    Ci sono matrimoni combinati tra persone dello stesso ceto sociale fatti per una "buona sistemazione"e anche qui non c'è niente di spirituale o di sacro.Per non parlare delle ragazze di una volta che per evitare una vita di solitudine e di indigenza contraevano matrimoni di convenienza e spesso diventavano le serve a vita di un uomo.Quali di questi matrimoni giuste condizioni morali e spirituali per poterli dichiarare indissolubili?(Considerando che amorale è anche l'ipocrisia,la bugia,la sete di potere e ricchezza).
    La chiesa cattolica ha istituito i sacramenti deducendoli dagli insegnamenti di Gesù ma nel Vangelo non si trova questa parola.Rinascere in acqua e spirito corrisponde al battesimo,ricevere lo Spirito Santo,il Paraclito potrebbe corrispondere alla cresima,pentirsi delle colpe,assumere il corpo di Cristo sono tutte linee comportamentali che non hanno un momento preciso di attuazione,che rifiutano determinati cerimoniali ed esteriorità e che si rivolgono alla persona adulta,consapevole e consenziente della sua scelta.Come non diamo una patente o un diritto di voto ad un bambino di dieci anni non si può pretendere che un bambino alla prima comunione riesca a capire il gesto che fa.Certo il suo cuore è più puro di quello di un adulto ma non è maturo per una scelta e rivolge il pensiero ai regali che riceverà.Ci si chiede perché le chiese sono sempre più vuote e tre bambini si iscrivono al catechismo al posto dei cinquanta di una volta ma la società odierna è molto cambiata e la chiesa cattolica necessita di aggiornamenti affinchè anche le nuove generazioni possano essere toccate da quegli insegnamenti e valori evangelici sempre attuali ma ricoperti dalla polvere dei secoli e da tradizioni che ormai da alcune fasce di popolazione.Il Cristinesimo non è dato dal numero di persone che fanno folla quando passa il papa o le processioni per le vie dei paesi ma da quanti,nel silenzio della loro esistenza,compiono il loro"dovere"e qualcosa in più senza trascurare di difendere i loro diritti e quelli degli altri,senza disdegnare un sano divertimento e di negarglielo al prossimo,scegliendo la discussione e la tranquillità alla violenza,cercando di dare talvolta incoraggiamento e ragiona all'altro.Tutto questo per me fa parte dei sacramenti.
    Per quanto riguarda il matrimonio esiste il processicolo, testimonianza che viene messa agli atti in caso di ricorso alla Sacra Rota per l'annullamento
    Per quanto riguarda l'argomento sacramenti non penso che la tua opinione personale possa influire su quella che è la dottrina dei sacramenti

  9. #9
    Opinionista L'avatar di Breakthru
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    Che la Chiesa debba aggiornarsi se non vuole rimanere senza fedeli lo penso anche io ma che si possa far da sé e continuare a dirsi cattolici non lo credo

  10. #10
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    Ragazze, la Chiesa non deve aggiornarsi, adeguarsi alla mentalità del mondo, temere di rimanere senza fedeli e via discorrendo. Non è chiamata a ricercare l'audience, voglio dire. O gli applausi e i likes.
    E' chiamata ad annunciare il Vangelo! Con annessa la bellezza e la sacralità del Matrimonio. Come possono, simili Parole, essere definite ed etichettate, semplicemente, come un "contratto"?

    “Io accolgo te come mia/o sposa/o.
    Con la grazia di Cristo, prometto di esserti fedele sempre,
    nella gioia e nel dolore, nella salute e nella malattia,
    e di amarti e onorarti tutti i giorni della mia vita.”

    C'è in ballo qualcosa di molto più grande della sfera giuridica, mi sembra. Come detto ieri, le due Persone sono chiamate a crescere insieme: Il Matrimonio non è il punto di arrivo di un percorso, ma l'inizio! Crescere, maturare e realizzarsi insieme è possibile. A patto di sposarsi in tre.

    "non ci si sposa in due ma in tre. Nel nostro amore dimora perennemente Cristo che non ci abbandona, ma è lì pronto a sostenerci e ad aiutarci in ogni momento della nostra vita. Non solo, ogni qualvolta che viviamo il nostro amore con gesti, parole, atteggiamenti di tenerezza, cura, attenzione (ricordo che il rapporto fisico è il culmine di questi gesti) rinnoviamo e riattualizziamo il nostro sacramento.
    Il sacramento non è una “cosa” o una “forza”, perché in realtà Cristo stesso «viene incontro ai coniugi cristiani attraverso il sacramento del matrimonio. Egli rimane con loro, dà loro la forza di seguirlo prendendo su di sé la propria croce, di rialzarsi dopo le loro cadute, di perdonarsi vicendevolmente, di portare gli uni i pesi degli altri». Il matrimonio cristiano è un segno che non solo indica quanto Cristo ha amato la sua Chiesa nell’Alleanza sigillata sulla Croce, ma rende presente tale amore nella comunione degli sposi. Unendosi in una sola carne rappresentano lo sposalizio del Figlio di Dio con la natura umana. Per questo «nelle gioie del loro amore e della loro vita familiare egli concede loro, fin da quaggiù, una pregustazione del banchetto delle nozze dell’Agnello"

    https://matrimoniocristiano.org/2016...-sposa-in-tre/
    amate i vostri nemici

  11. #11
    Opinionista L'avatar di axeUgene
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    Citazione Originariamente Scritto da Breakthru Visualizza Messaggio
    Che la Chiesa debba aggiornarsi se non vuole rimanere senza fedeli lo penso anche io ma che si possa far da sé e continuare a dirsi cattolici non lo credo
    beh, in realtà c'è quel patto elastico che vige da secoli, con la Controriforma, per cui tu sei discreto e io faccio finta di non vedere; un po' il trionfo del barocco illusionista sul piano etico;
    funziona, perché gli eretici come quelli che vediamo qui e che sono la quasi totalità, sono abituati ed educati a pensarsi in qualche modo nel giusto, come quando si incontrano limiti di velocità per lavori in corso, a 30 o 40 kmh, tutti vanno al doppio o al triplo, ma non c'è mai nessun controllo;

    come per ogni apparato normativo, se manca la sanzione, di fatto il precetto è inoperante;

    il vero problema per il clero e la Chiesa-istituzione è che questo assetto plurisecolare poi ha un prezzo che quelli pagano in modalità differita, o da rana bollita:
    cioè, nella società pre-moderna e illiberale lo spazio etico non era contendibile, perché le uniche agenzie "laiche" erano i monarchi assoluti, in genere conniventi con l'apparato ecclesiastico;
    la Chiesa era effettivamente Magistra, nel senso che dispensava il contenuto mediamente attuato da quegli stati su tutto lo spettro delle questioni etiche, con una sorta di esclusiva;
    col pluralismo, dapprima di confessioni, e poi con la secolarizzazione, questa esclusiva è venuta meno, e il gioco si è sparigliato;

    cioè, se fino ad un secolo fa un papa poteva ancora condannare l'inutile strage delle trincee, o tentare di temperare l'impatto del capitalismo con una sua dottrina sociale, la concorrenza di altre agenzie e ideologie libere divide il corpo dei fedeli e restringe lo spazio di manovra;

    noi ci rendiamo poco conto della circostanza, perché viviamo in diretta il processo, giorno per giorno; ma se andassimo a verificare l'accelerazione dell'ultimo mezzo secolo, avremmo un panorama impressionante, come il raffronto di due foto di un ghiacciaio disciolto;

    40 anni fa un papa polacco interveniva a dare una spallata al già abbondantemente pericolante sistema sovietizzato, salvo poi pentirsi per aver spalancato le porte proprio all'odiatissima società mondializzata e indifferente, apostata;
    dopo quell'epopea illusoria, l'incasso è stato gramo, perché il risultato è stato una secolarizzazione ancora più rapida e vertiginosa;

    se andassimo a verificare i topics che hanno effettivamente riguardato la Chiesa cattolica in questi decenni - cioè, la storia e la cronaca - vedremmo che si tratta esclusivamente di battaglie relative ai costumi sessuali e famigliari, in società eticamente indifferenti;

    50 anni fa, divorzio; 40, aborto; qualche anno fa, unioni civili; oggi libera scelta sul fine vita; il tutto, in un contesto globale in cui l'offerta radicale di questo prodotto "conservazione sociale" è espressa dalla multinazionale islamica, che rappresenta un antrotipo poco appetibile e popolare da noi, quello del talebano, di cui i nostri Pillon o Miriano sono pallide imitazioni col farfallino fru-fru o la colf; intanto, la cronaca portava la Chiesa in prima pagina per gli scandali, mafia-finanza-IOR, Marcinkus, preti pedofili coperti dalle gerarchie, risarcimenti e quant'altro...

    mo', che succede nella società quanto ad argomenti sensibili per la Chiesa in Occidente ? prendiamo la questione immigrati e vediamo un raffronto impietoso; una maggioranza di fedeli assidui alla messa sostiene le destre ostili, che oggi plaudono alla condanna di Mimmo Lucano; non è certo un mistero;
    in 700mila sono andati al Circo Massimo coi torpedoni dalle parrocchie, contro le unioni civili, che il papa oggi definisce "possibili", con un contrordine compagni degno del miglior Peppone; non si sono visti cattolici manifestare in massa per l'accoglienza evangelica; ovvio: su quel registro, non intendono seghe;

    sapete chi è il maggior finanziatore privato europeo delle navi ONG ?
    sorpresa: sono le chiese luterane tedesche, certamente non frequentate solo da militanti di estrema sinistra; quelle sono ancora capaci di esprimere una posizione etica "forte" nel mondo, chiedere soldi al borghese scettico e spiegargli che il suo stesso dio, nelle sue stesse Scritture lo obbliga moralmente a quella solidarietà, che sia convinta o ipocrita;

    la Chiesa cattolica, al contrario, si occupa tanto della famiglia, anzi, della Famiglia, con la F, anche se il sentire comune avverte la questione come privata; qual è il rinoceronte in salotto sul tema ? direi le violenze, lo vede chiunque; una morta ogni due giorni e chissà quante in predicato; che dice la Chiesa ? non litigate, perdonatevi... rispettate i "carismi"; un livello da posta del cuore di un settimanale "femminile" degli anni 50;

    non sono mica stupidi i preti, eh... si rendono solo conto che chi dà loro da mangiare oramai è gente che ragiona in quel modo, anche se i vertici più avveduti, come lo stesso Francesco, avvertono: non tirate troppo la corda, ché se ci fissiamo su questa dottrina del ficcare il naso tra le lenzuola, si va poco lontano...

    tanto è potente questa subalternità morale e ritrazione, che in modo spontaneo e genuino persino i più fervidi la confessano:
    Citazione Originariamente Scritto da conogelato Visualizza Messaggio
    E dàgli! Non si tratta di essere migliori o peggiori, Mik: Si tratta di credere o no che abbiamo un Padre. Che Dio è Padre. Un Padre che ci ama immensamente.
    non si tratta di essere migliori o peggiori...
    ma come ?
    tu ti proponi di testimoniare il Vangelo di Gesù Cristo e ti atteggi a psicanalista, rifuggendo dalla responsabilità di dire cosa sia bene e male, e argomentare ?

    leggiamo il contenuto:
    Ragazze, la Chiesa non deve aggiornarsi, adeguarsi alla mentalità del mondo, temere di rimanere senza fedeli e via discorrendo. Non è chiamata a ricercare l'audience, voglio dire. O gli applausi e i likes.
    E' chiamata ad annunciare il Vangelo! Con annessa la bellezza e la sacralità del Matrimonio. Come possono, simili Parole, essere definite ed etichettate, semplicemente, come un "contratto"?

    “Io accolgo te come mia/o sposa/o.
    Con la grazia di Cristo, prometto di esserti fedele sempre,
    nella gioia e nel dolore, nella salute e nella malattia,
    e di amarti e onorarti tutti i giorni della mia vita.”

    C'è in ballo qualcosa di molto più grande della sfera giuridica, mi sembra. Come detto ieri, le due Persone sono chiamate a crescere insieme: Il Matrimonio non è il punto di arrivo di un percorso, ma l'inizio! Crescere, maturare e realizzarsi insieme è possibile. A patto di sposarsi in tre.
    qualcuno riesce ad indicarmi un pregio pubblico, morale di questo enunciato, nel senso di tale da giustificare con un reale benessere sociale la disciplina del matrimonio indissolubile, in termini di bene/male ?

    la crisi della Chiesa cattolica, il prezzo che da secoli quella paga pur di non confrontarsi con la società è proprio questa marginalizzazione; i vescovi luterani chiedono soldi per salvare i naufraghi; quelli cattolici per organizzare i raid tra le lenzuola della gente che non fa parte della loro chiesa, discutono ponderosamente se sia giusto dare o meno l'eucarestia al coniuge abbandonato e, forse, tra qualche decennio, concederanno anche a qualche prete, magari africano, di sposarsi.
    c'� del lardo in Garfagnana

  12. #12
    Opinionista L'avatar di Breakthru
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    beh, in realtà c'è quel patto elastico che vige da secoli, con la Controriforma, per cui tu sei discreto e io faccio finta di non vedere; un po' il trionfo del barocco illusionista sul piano etico;
    funziona, perché gli eretici come quelli che vediamo qui e che sono la quasi totalità, sono abituati ed educati a pensarsi in qualche modo nel giusto, come quando si incontrano limiti di velocità per lavori in corso, a 30 o 40 kmh, tutti vanno al doppio o al triplo, ma non c'è mai nessun controllo;

    come per ogni apparato normativo, se manca la sanzione, di fatto il precetto è inoperante
    mi rendo conto che questi sono i fatti, ma non riesco a capacitarmi della poca conoscenza della dottrina e dei testi.

    Vedo che la maggior parte delle persone che sono battezzate e che , se interpellate, si dicono cattoliche poi non segue i precetti, non va a messa, non si comunica, non si confessa, non osserva penitenze, digiuni e altro.

    Conosco alcuni, pochi, che sono cattolici osservanti, tra questi qualche fanatico che è violento a parole perché non può esserlo negli atti o così sembra a me, impressione che può essere anche fallace

    Quello che concludo è che il dirsi "cattolici" è diventato un tratto identitario più che una fede.
    Non possono rinunciare a dirsi cattolici senza rimettere in discussione la propria identità, senza cadere nel dubbio, se non sono cattolico che sono?
    Ma il dubbio non se lo pongono a prescindere, spesso per pigrizia, forse

    La miglior scelta politica della Chiesa, per non perdere fedeli ed introiti, sarebbe sì aggiornarsi, ma come? Come farlo senza sconfessare la propria storia? La propria dottrina?

    La miglior scelta spirituale della Chiesa sarebbe non sconfessare mai se stessa ma così è inevitabilmente destinata al declino

  13. #13
    Opinionista L'avatar di axeUgene
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    Citazione Originariamente Scritto da Breakthru Visualizza Messaggio
    mi rendo conto che questi sono i fatti, ma non riesco a capacitarmi della poca conoscenza della dottrina e dei testi.
    è una scelta, anche abbastanza intelligente e produttiva, visto che ha rimandato di secoli il redde rationem; in termini di risultato, un successone; fossi stato Borromeo o Bellarmino, vista l'aria che tirava, ci avrei messo tre firme

    Vedo che la maggior parte delle persone che sono battezzate e che , se interpellate, si dicono cattoliche poi non segue i precetti, non va a messa, non si comunica, non si confessa, non osserva penitenze, digiuni e altro.
    io ho convissuto more uxorio per 5 anni con un'aristocratica francese di ambiente Lefebvrista, e sezionato l'umore di un paio di generazioni nel tragitto di devianza; persino in Francia c'è notevole rimozione e riserva mentale un po' su tutto, anche i fondamentali; parlo della verginità di Maria, la resurrezione, ecc...

    Conosco alcuni, pochi, che sono cattolici osservanti, tra questi qualche fanatico che è violento a parole perché non può esserlo negli atti o così sembra a me, impressione che può essere anche fallace
    un'amica, maestra elementare, molto bella, catechista e molto impegnata in parrocchia, ha idee parecchio eccentriche sulla sessualità e tanti dogmi; poi, odia il marito, che la vorrebbe ancora; hanno tre figli, ma non trombano da 20 anni;

    Quello che concludo è che il dirsi "cattolici" è diventato un tratto identitario più che una fede.
    Non possono rinunciare a dirsi cattolici senza rimettere in discussione la propria identità, senza cadere nel dubbio, se non sono cattolico che sono?
    Ma il dubbio non se lo pongono a prescindere, spesso per pigrizia, forse
    è stato sempre così, di necessità, proprio a causa della Controriforma, che ha sovrapposto l'identità di fede a quella di cittadinanza culturale; un effetto perseguito scientemente e con successo, finché dura;

    La miglior scelta politica della Chiesa, per non perdere fedeli ed introiti, sarebbe sì aggiornarsi, ma come? Come farlo senza sconfessare la propria storia? La propria dottrina?

    La miglior scelta spirituale della Chiesa sarebbe non sconfessare mai se stessa ma così è inevitabilmente destinata al declino
    eh, questo è un problema, che mi fa pensare al gioco shangai, coi bastoncini da togliere uno ad uno senza fa muovere gli altri;

    guardando con occhio imparziale le faide curiali, mi pare siano divisi sulla rapidità dei cambiamenti, a seconda della maggiore o minore vicinanza con gli ambienti conservatori che contribuiscono; tutti si rendono conto del problema, ma alcuni pensano che il progressismo sia troppo repentino; altri che se non si provvede per tempo l'anagrafe produrrà disastri irrecuperabili, e che cambiamenti forzosi all'ultimo minuto, dopo rinvii e traccheggiamenti di decenni sarebbero peggio di un atterraggio pilotato; questione di misure;

    a parte la dottrina in sé, che per una chiesa verticista è un feticcio di forma che è anche sostanza, irrinunciabile - smentire i papi è un bel guaio - aggiornarsi in senso liberale su quei temi prediletti di coscienza privata, sessualità, famiglia, autodeterminazioni varie, implica comunque un percorso autodistruttivo, simile a quello della DC, per fare un parallelo ancora comprensibile a chi non sia giovanissimo;
    un ente cerchiobottista tiene dentro molti, se non tutti;

    ma, se smetti di ficcare il naso nelle stanze da letto della gente, pure quella che viene in parrocchia, poi ti tocca parlare d'altro e dire cose, roba pesa: economia, migrazioni, ambiente, fisco, ecc... e non puoi limitarti all'acqua fresca;
    le chiese riformate, al contrario, sono frammentate; hai evangelici super conservatori, e altri super progressisti, che non hanno bisogno di stare sotto lo stesso tetto e possono contraddirsi tra loro, ma originano dalla stessa libertà;
    che fa un papa ? te lo vedi a scomunicare chi si oppone ai salvataggi in mare o evade il fisco, così come Pio XII scomunicava gli elettori del Fronte popolare o chi viveva nel concubinato ? io no; il massimo possibile in Italia è con categorie limitate, come i mafiosi in atto, o altre categorie alle quali il fedele medio difficilmente si sente apparentato;

    però, per me l'agonia sta proprio nell'auto-reclusione della presenza su temi marginali, come quelli della vita privata; quelli stanno lì per indicare il Bene assoluto, non per l'esegesi della ricetta della genovese, o degli spaghetti con le vongole; se non ti arrivano addosso come un treno sulla questione del Bene, l'effetto è come quello di un portiere d'albergo con indosso la divisa da comandante dell'Arma dei CC.
    c'� del lardo in Garfagnana

  14. #14
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    Citazione Originariamente Scritto da Rachele Giacobi Visualizza Messaggio
    C.Il Cristinesimo non è dato dal numero di persone che fanno folla quando passa il papa o le processioni per le vie dei paesi ma da quanti,nel silenzio della loro esistenza,compiono il loro"dovere"e qualcosa in più senza trascurare di difendere i loro diritti e quelli degli altri,senza disdegnare un sano divertimento e di negarglielo al prossimo,scegliendo la discussione e la tranquillità alla violenza,cercando di dare talvolta incoraggiamento e ragiona all'altro.Tutto questo per me fa parte dei sacramenti.
    Quello che dici dovrebbe essere così naturale da non servire alcun vincolo, il matrimonio dovrebbe essere la festa degli sposi, accettata e promossa dalla società in cui si vive. Non sarai più uno o una fra tanti , ma due.

  15. #15
    Sovrana di Bellezza L'avatar di ReginaD'Autunno
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    Il rapporto tra due persone che si amano veramente porta al matrimonio, ma non sempre è così...
    Anche dopo il matrimonio e la convivenza insieme possono nascere dei problemi, e non parlo della sfera sessuale ma di sentimenti che vengono meno e allora cominciano i problemi tra la coppia, e non si guarda più al sacramento che dovrebbe essere sacro ma alle incomprensioni che nascono nella coppia.
    E allora se si separano è meglio, perchè se nascono figli da una coppia così li influenzano negativamente e allora la vita diventa impossibile!
    Corteggiata da l'aure e dagli amori, siede sul trono de la siepe ombrosa, bella regina dè fioriti odori, in colorita maestà la rosa CLAUDIO ACHILLINI

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