Da “Servizio cristiano”:
Ho letto la storia di un uomo che, camminando un giorno d’inverno
nella neve alta che si era accumulata, si paralizzò per il freddo,
che quasi impercettibilmente stava togliendogli ogni forza vitale. E
quando era quasi congelato e a un passo dalla morte, sul punto di
arrendersi, udì i lamenti di un altro viandante che stava morendo
per il freddo, esattamente come lui. Raccolse le proprie forze per
salvarlo. Strofinò gli arti congelati dello sventurato e, dopo aver
compiuto un grande sforzo, riuscì a farlo alzare; ma dato che l’uomo
non si reggeva in piedi, se lo prese in braccio e lo portò attraverso
quella massa di neve, dalla quale pensava che non sarebbe riuscito a
venir fuori da solo. Quando portò al sicuro il compagno viaggiatore,
divenne cosciente del fatto che salvando l’altro aveva salvato anche
se stesso. I suoi sforzi indomiti per soccorrere il prossimo avevano
rianimato la circolazione sanguigna, che stava congelandosi nelle sue
vene, e creato un calore salutare in tutte le sue membra.
Insegnamenti simili devono essere presentati di continuo ai giovani credenti, non solo come precetto, ma anche come esempio, affinché nella loro esperienza cristiana possano registrare risultati simili. - Testimonianze per la Chiesa 4:319, 320 (1885). {SC 79.1}