In questo rapido e inesorabile imbarbarimento generale, tra senatori che esultano per aver negato diritti e politici che sdoganano con leggerezza il fascismo, ci mancava solo il sindaco (quota Lega, ovviamente) che vieta gonne e scollature con un’ordinanza antiprostituzione. Mancano solo i roghi e le lapidazioni.
“Proibito l’abbigliamento ambiguo e indecoroso”, ha ordinato il fenomeno. Senza neanche rendersi conto che, se fosse proibito tutto ciò che è o sembra indecoroso, il primo ad esser fuorilegge sarebbero quelli come lui.
Condoglianze a Terni (la cui maggioranza, però, uno così è riuscita a votarlo. Complimenti!). E soprattutto condoglianze all’Italia tutta, perché ormai siamo alla canna del gas. Un paese praticamente morto, che neanche si sta accorgendo del proprio trapasso.