Originariamente Scritto da
axeUgene
ti faccio un esempio banale, ma che per anagrafe forse puoi capire bene, il panettone:
per un tuo nipotino di 10 anni, il panettone Motta è quella cosa che si vende nei supermercati a 2,50 euro da ottobre a febbraio, versione economica di un dolce di Natale "tradizionale"; il tuo nipotino potrebbe pensare che i suoi antenati di Camerano o Montemarciano mangiavano il panettone Motta addirittura nel medioevo;
tu, invece, hai l'età per ricordarti e sapere che prima della televisione in ogni casa, fine anni 50, dalla Lombardia in giù il panettone era sconosciuto; poi, negli anni 60, Motta e Alemagna l'hanno imposto ovunque con la pubblicità; dalle parti nostre, a Natale si è sempre fatta la cicerchiata - a Napoli gli struffoli, più o meno la stessa cosa - e i pescetti e le pecorelle, paste frolle a forma di animali ripiene di frutta secca e marmellata, anche cioccolata, che ci sono in tutta Italia con nomi diversi; quella era la tradizione per te e per me; non per tuo nipote; eppure ve corre solo una sessantina d'anni...
pensa nelle cose religiose quanto possono cambiare le idee nel corso di millenni e quante tradizioni si possono inventare e dar da bere a popoli-nipotini, poco capaci di comprendere e poco informati...
è tradizione che i preti non si sposino e non abbiano relazioni; in verità, è una cosa che risale circa al XII° secolo, più o meno a metà della storia della Chiesa; se uno studia la storia, quella vera, lo sa, e sa anche il perché;
la realtà di quella tradizione è che la Chiesa voleva garantirsi l'eredità dei prelati; importava poco il pretino di campagna; ma il cadetto delle famiglie aristocratiche che davano vescovi e cardinali, nominati giù a 10 o 13 anni, con terre e proprietà di appannaggio, contava parecchio; i consacrati avevano perpetue, concubine e figli, che però non potevano ereditare e il tutto doveva avvenire con discrezione, perché a nessuno venisse in mente di contestare la regola; la castità dei preti è una roba su cui ha stretto davvero la vite Borromeo, dopo la Controriforma, nel XVII° secolo; per noi è una tradizione che viene quasi dall'eternità...
per definizione, il tradizionalismo è conservatore, e il più delle volte reazionario, cerca di ripristinare assetti di potere del passato; quindi, chi la rivendichi come ispirazione deve essere consapevole che si addentra come parte in un conflitto che è politico, riguarda i diritti e le vite delle persone; più del panettone.