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Discussione: "Il dolore"

  1. #331
    Opinionista L'avatar di crepuscolo
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    non hai capito il punto;

    qui si parla dell'oggetto di un'idea, non di quello che fa la gente; mi spiego:
    I tuo riporto ( 99% ) è un dato statistico che coinvolge la popolazione, una campionatura rappresentata da coloro che giudicherebbero il rubare un male.
    Poiché quel campione del 99% lo hai riportato per ribattermi, io ho solo detto che a me tale campione non convince affatto.
    Da dove lo hai preso il dato?
    Ed anche se così fosse io sostengo che quel campione non è rappresentativo perché conterrebbe dati impropri, in quanto un ladro non direbbe mai pubblicamente che rubare fa male agli altri specialmente a colui che ha derubato.
    Se il tuo è solo un aspetto morale, scardinato dal reale, addio ai ragionamenti.
    Allora io posso dire quello che voglio magari che il matrimonio, è un bel vincolo naturale, la moglie è unica ed è l'angelo del focolare, e nella realtà gli pianto i corni da sera a mane.
    Ultima modifica di crepuscolo; 06-01-2022 alle 17:39

  2. #332
    Opinionista L'avatar di crepuscolo
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    ma se lo paghi, l'agente ti ferma e ti contesta che hai preso quello alla fragola invece di quello alla pesca, tu gli dici: ma che vuoi ? è vietato lo yogurt alla fragola ? non è in ballo la moralità;

    "morale" non si riferisce al comportamento più o meno conforme delle persone, ma all'oggetto della prescrizione, inserito in una determinata categoria di tenore filosofico morale;

    le religioni, tipicamente esprimono - come qualsiasi legge, anche laica - una dottrina morale, e cioè l'indicazione di comportamenti che si vogliono come vincolanti anche per chi non condivida quella fede e dottrina, e questo è l'aspetto sensibile che ti volevo far presente, e il motivo di tanti conflitti.
    Come dire che dal frutto riconosco l'albero.
    E' evidente che l'agente non può, se non in un regime anti libertario, mettere la multa al cliente perché ha manifestato l'idea di rubare,...ancora non ci siamo arrivati e teniamoci da conto la libertà di pensiero; anche perché, per fortuna, ad oggi sul cervello ci capiscono in pochi.
    Basterà trovare un algoritmo e tutti i nostri cattivi pensieri saranno passibili di multa.

  3. #333
    Opinionista L'avatar di axeUgene
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    I tuo riporto ( 99% ) è un dato statistico che coinvolge la popolazione, una campionatura rappresentata da coloro che giudicherebbero il rubare un male.
    Poiché quel campione del 99% lo hai riportato per ribattermi, io ho solo detto che a me tale campione non convince affatto.
    Da dove lo hai preso il dato?
    non hai proprio capito:
    non ho scritto che il 99,9 % considera immorale rubare e non lo farebbe, ma che il 99,9% - così, per dire chiunque sia capace di intendere, non idiota - capisce che nella società rubare è vietato, a prescindere dall'eventualità di trasgredire;

    Se il tuo è solo un aspetto morale, scardinato dal reale, addio ai ragionamenti.
    Allora io posso dire quello che voglio magari che il matrimonio, è un bel vincolo naturale, la moglie è unica ed è l'angelo del focolare, e nella realtà gli pianto i corni da sera a mane.
    quello che conta è che tu ti renda conto del fatto che nella società la fedeltà sia generalmente riconosciuta come valore morale;

    se parti per la tangente non vedi il punto che ho sollevato, e cioè che le religioni, tipicamente, sollevano questioni intese come morali e tendono ad imporle come oggetto di normazione;
    es: per il musulmano il costume della donna è moralmente rilevante, e quindi, dove può, tenderà a chiedere o legiferare in modo da imporre quel costume; pertanto, quando uno attacca col "Profeta...", io so che mediamente - fatte alcune eccezioni - dargli retta significherà avallare quel tipo di ideologia; idem per un cattolico, per un comunista, ecc...

    un esempio lampante di quello che intendo lo abbiamo visto in questi giorni, con le dichiarazioni del papa sui figli; ora
    a) il papa è il capo della chiesa cattolica; ci siamo ?

    b) la dottrina della Chiesa sulla sessualità è contraria alla contraccezione e perora "l'apertura alla vita", cioè fare figli, quanti ne arrivano, perché è contraria sia alla contraccezione, sia, a maggior ragione, all'aborto; ci siamo ?

    c) queste posizioni la Chiesa le intende come "morali", cioè dovute per come essa intende il bene comune, e non come oggetto di mera preferenza; altrimenti non ne farebbe oggetto di predicazione; ci siamo ?

    d) ora, se uno si dice "cattolico", aderente alla Chiesa cattolica, devo supporre che aderisca a questo Magistero e sostenga la moralità di fare figli, e l'immoralità di non volerli, come fatto di rilievo pubblico, quindi morale;

    questo introduce evidentemente un conflitto, perché io potrei pensarla diversamente, e non gradire di essere additato come "immorale" per via di mie scelte diverse, e quel cattolico ritenere che per il bene comune la mia libertà andrebbe limitata;

    pertanto, quando uno si dice "credente" e aderente in modo più o meno fedele e osservante ad un determinato magistero, cattolico, musulmano, comunista, vegano, ecc... non sta argomentando solo una sua preferenza personale, rilevante per il suo solo stile di vita, ma un qualcosa di rilievo morale che in prospettiva vorrebbe, tende a vincolare anche me; se l'ideologia vegana diventa egemone, io non posso più mangiare la fritturina di calamari, gamberi e paranza...
    Ultima modifica di axeUgene; 06-01-2022 alle 18:57
    c'� del lardo in Garfagnana

  4. #334
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    no, lo dice innanzitutto il Concilio Vaticano II° e tutta la prassi dei papi successivi;


    fratelli e sorelle, della stessa fede;
    certo che non è proselitismo, perché si rivolge alla parrocchia sua e tua, mica cerca di convertire nessuno;


    a parte che questo passo è un falso, aggiunto successivamente e riconosciuto come falso dagli stessi filologi cattolici, come ti ha documentato allo sfinimento Esterno;

    ma il punto è che non capisci proprio il senso storico-teologico del Concilio; è come se intonassi inni ad Arrigo Sacchi e poi volessi la squadra con 8 giocatori in difesa e il centravanti-boa davanti all'area avversaria

    ora hai papi che incontrano ecumenicamente rabbini e imam; il presupposto di questa cosa è esattamente la rinuncia a quel Nulla Salus, il voler battezzare in Cristo gli altri, e la pretesa che chi non si converta sia dannato, quindi la stessa indispensabilità di Cristo per la salvezza;
    ai tempi di Pacelli, era inconcepibile che un papa si recasse nel tempio dei perfidi giudei, deicidi e dannati per nascita; non parliamo dei musulmani, protestanti e atei... e lo era proprio per il Nulla Salus vigente;

    adesso hai un papa che dice: meglio atei che cristiani ipocriti e Dio perdona il non-credente che obbedisce alla sua coscienza; queste cose le dice il tuo papa - lo sai bene - mica io;
    ora, secondo te, il papa apre bocca e gli dà fiato, parla a caso, dice cose senza senso ?
    se non capisci il senso logico della seconda frase, è preoccupante in termini di capacità cognitive;

    per non fartela troppo lunga, ché poi vai in confusione, quello che ti dice il tuo papa è che tra di voi cattolici potete raccontarvela come vi pare, come fanno tutti i fedeli della stessa parrocchia; ma quando ti rivolgi al di fuori di quella, non ha più alcun senso alzare il vessillo della croce e dire: convertitevi ! solo Cristo salva, ecc... come continui a fare qui tu;
    questo è il basta col proselitismo ! del papa; smettiamola di voler convertire alla croce chi cerca in buona fede altrove;

    ripeto: non è idea mia, ma la linea ufficiale della TUA chiesa nei rapporti coi non-credenti o diversamente credenti, altre fedi, ecc... che è iniziata col Concilio.
    Non c'è una Chiesa pre-Concilio e un'altra post: C'è la Chiesa! E la Chiesa, da sempre, ha come missione quella di annunciare Gesù Cristo Unica Verità del mondo. E quest'Unica Verità è proprio Cristo che salva tutti, Axe. Siano essi ebrei, musulmani, buddhisti, induisti, protestanti, ortodossi o cattolici. La Chiesa in questo senso è veramente LUMEN GENTIUM! Una lampada che, quando si accende in una stanza buia piena di ebrei, musulmani, buddhisti, induisti, protestanti, ortodossi e cattolici....fa luce a tutti. Poichè Cristo è risorto per tutti.
    amate i vostri nemici

  5. #335
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    Citazione Originariamente Scritto da conogelato Visualizza Messaggio
    Non c'è una Chiesa pre-Concilio e un'altra post: C'è la Chiesa! E la Chiesa, da sempre, ha come missione quella di annunciare Gesù Cristo Unica Verità del mondo.
    questo è, esattamente, il proselitismo; ti conviene chiedere cosa intenda il papa, allora, quando afferma basta col proselitismo !

    E quest'Unica Verità è proprio Cristo che salva tutti, Axe. Siano essi ebrei, musulmani, buddhisti, induisti, protestanti, ortodossi o cattolici. La Chiesa in questo senso è veramente LUMEN GENTIUM! Una lampada che, quando si accende in una stanza buia piena di ebrei, musulmani, buddhisti, induisti, protestanti, ortodossi e cattolici....fa luce a tutti. Poichè Cristo è risorto per tutti.
    guarda che così non spieghi il senso delle parole papali e delle prassi post-conciliari;

    velo pietoso su protestanti e ortodossi, che sono cristiani e battezzati in Cristo a tutti gli effetti;
    da come la poni qui, Cristo salverebbe tutti, purché quei tutti si convertano; ma allora non sono più ebrei, musulmani, buddisti, ecc... e si tratta di conversione, cioè quel proselitismo che il papa dismette;

    quando il papa dice: Dio perdona - cioè, salva - il non-credente - a maggior ragione, il diversamente credente o di altra fede - che obbedisce alla sua coscienza, si riferisce esattamente a chi con Cristo non ha a che fare e che non vuole avere a che fare, non si converte, rifiuta;

    altrimenti, la sua frase non avrebbe alcun senso; se si riferisse a chi si converte, come sembri pensare, non ci sarebbe alcun bisogno, e saremmo fermi al Nulla Salus...come sembri credere tu;

    io non co cosa tu abbia capito davvero del tutto; ma è ovvio che i casi possono solo essere due:

    a) ci si salva solo se si è cristiani e convertiti a Cristo, e allora saremmo in età pre-conciliare e proselitista, con la Chiesa che ha il compito di convertire tutti, fedeli di altre religioni o confessioni cristiane, atei, ecc... chi non si converte e rifiuta, è dannato; oppure:

    b) ci si salva anche senza Cristo, se si è buoni musulmani, ebrei, atei, ecc... e si intende restare tali, non ci si converte, si rifiuta;

    che è la sostanza che si deve logicamente evincere delle parole del papa e dalle prassi dei suoi predecessori; non è che Woityla è andato in sinagoga brandendo la croce e con la pretesa di convertire i fratelli maggiori, bollandoli come perfidi e dannati perché non si convertivano, come avrebbe fatto un papa di due o tre secoli fa, o Francesco riceve l'imam con quella pretesa, eh...

    io mi rendo conto che sia una cosa difficile da accettare, e per questo persino da capire pienamente; ma tant'è... si tratta della realtà in cui vivi pure tu; fosse solo una questione di sofismi dottrinari, poco male;
    ma la questione si pone in modo concretissimo quando devi argomentare sulle scelte morali delle persone, perché in concreto quando ti rivolgi a qualcuno che in buona fede non segue il magistero della tua chiesa, sei come un attaccante fermo oltre la linea della difesa che non ha capito la regola del fuorigioco; vai in porta, segni, e poi sbraiti perché ti annullano il goal e non capisci perché il tuo allenatore non protesta.
    c'� del lardo in Garfagnana

  6. #336
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    non hai proprio capito:
    non ho scritto che il 99,9 % considera immorale rubare e non lo farebbe, ma che il 99,9% - così, per dire chiunque sia capace di intendere, non idiota - capisce che nella società rubare è vietato, a prescindere dall'eventualità di trasgredire;

    Sarà pure normale, non nella testa di un idiota perché non fa testo, ma nella testa di un ladrone incallito come quelli che sono venuti due volte a casa mia, ed una in quella di mia moglie, dire che nella società ideale non si deve rubare ma lui praticamente lo fa lo stesso. Messa così io credo che, nel tuo discorso, a meno che io non faccia testo, ci sia qualcosa che non vada.

  7. #337
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    Sarà pure normale, non nella testa di un idiota perché non fa testo, ma nella testa di un ladrone incallito come quelli che sono venuti due volte a casa mia, ed una in quella di mia moglie, dire che nella società ideale non si deve rubare ma lui praticamente lo fa lo stesso. Messa così io credo che, nel tuo discorso, a meno che io non faccia testo, ci sia qualcosa che non vada.
    perché ti impunti per controbattere e non vedi il punto;
    i ladri che sono entrati in casa tua non sono privi di senso morale; hanno solo deciso di trasgredire, ma capiscono benissimo di aver fatto a te una cosa che loro non vorrebbero subire;

    il punto dirimente del tutto, al contrario, è che quando Cono ti cazzia per le tue scelte private - e lo fa partendo dalla dottrina religiosa cui aderisce - lui intende che tu abbia trasgredito un precetto morale, mentre tu sei in perfetta sintonia con la tua morale; non sei come il ladro, che trasgredisce sapendo di trasgredire;

    ora, siccome in effetti il Vangelo - nel nostro caso, ma vale per ogni religione - ha un contenuto morale e relativa precettistica, fai così, non fare cosà... chi evochi quello scritto dovrebbe farsi carico di quel contenuto, specificandolo;

    io non trovo nulla di intrinsecamente sbagliato se uno mi dice che sono immorale; lo facciamo tutti, credenti e no; io posso dire a uno che lascia il frigo sul marciapiede o passa col rosso che è immorale; mica mi vergogno a farlo;

    se il papa mi dice che è egoista, immorale, non fare figli, fare sesso fuori dal matrimonio o divorziare, mica mi offendo; discutiamone... ma mi deve argomentare come e perché, in modo tale da capire se la cosa ha un senso, se effettivamente la mia condotta condiziona la vita altrui, al punto di definirla immorale, come quella di chi passi col rosso;

    però, se uno lascia intendere che io sono un immorale perché non seguo la sua idea di moralità, ma tira indietro la mano dopo aver lanciato il sasso e non discute il senso delle sue affermazioni, allora faccio notare che è un disonesto e calunniatore;
    pertanto, mi sta benissimo che uno mi contesti o esprima una morale sulla base di Gesù, del Profeta e pure di Aquila della notte e Capelli d'argento, se gli pare; ma deve esporsi, farsi responsabile di quello che dice, col rischio di essere smentito dai fatti o dalla logica; se si sottrae a questo, allora non va più bene, diventa calunnia, e partono le mazzate, perché la calunnia è una brutta cosa, un'aggressione da cui devo difendere me stesso e gli altri, che hanno diritto di non essere calunniati e molestati;
    se uno, per sue convinzioni religiose legittime, prende a male parole tua figlia perché porta una gonna sopra al ginocchio e dice che è una puttana immorale, forse tua figlia ha il diritto a non essere vilipesa; no ?
    c'� del lardo in Garfagnana

  8. #338
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    perché ti impunti per controbattere e non vedi il punto;
    i ladri che sono entrati in casa tua non sono privi di senso morale; hanno solo deciso di trasgredire, ma capiscono benissimo di aver fatto a te una cosa che loro non vorrebbero subire;

    il punto dirimente del tutto, al contrario, è che quando Cono ti cazzia per le tue scelte private - e lo fa partendo dalla dottrina religiosa cui aderisce - lui intende che tu abbia trasgredito un precetto morale, mentre tu sei in perfetta sintonia con la tua morale; non sei come il ladro, che trasgredisce sapendo di trasgredire;

    ora, siccome in effetti il Vangelo - nel nostro caso, ma vale per ogni religione - ha un contenuto morale e relativa precettistica, fai così, non fare cosà... chi evochi quello scritto dovrebbe farsi carico di quel contenuto, specificandolo;

    io non trovo nulla di intrinsecamente sbagliato se uno mi dice che sono immorale; lo facciamo tutti, credenti e no; io posso dire a uno che lascia il frigo sul marciapiede o passa col rosso che è immorale; mica mi vergogno a farlo;

    se il papa mi dice che è egoista, immorale, non fare figli, fare sesso fuori dal matrimonio o divorziare, mica mi offendo; discutiamone... ma mi deve argomentare come e perché, in modo tale da capire se la cosa ha un senso, se effettivamente la mia condotta condiziona la vita altrui, al punto di definirla immorale, come quella di chi passi col rosso;

    però, se uno lascia intendere che io sono un immorale perché non seguo la sua idea di moralità, ma tira indietro la mano dopo aver lanciato il sasso e non discute il senso delle sue affermazioni, allora faccio notare che è un disonesto e calunniatore;
    pertanto, mi sta benissimo che uno mi contesti o esprima una morale sulla base di Gesù, del Profeta e pure di Aquila della notte e Capelli d'argento, se gli pare; ma deve esporsi, farsi responsabile di quello che dice, col rischio di essere smentito dai fatti o dalla logica; se si sottrae a questo, allora non va più bene, diventa calunnia, e partono le mazzate, perché la calunnia è una brutta cosa, un'aggressione da cui devo difendere me stesso e gli altri, che hanno diritto di non essere calunniati e molestati;
    se uno, per sue convinzioni religiose legittime, prende a male parole tua figlia perché porta una gonna sopra al ginocchio e dice che è una puttana immorale, forse tua figlia ha il diritto a non essere vilipesa; no ?
    Come manifesto non c'è male. Però ancora non ho capito il rapporto tra moralità interna, intima, cioè mia, tua, sua, rivolta alla persona stessa e la moralità da tenere esternamente che varia al variare di ciò che intimo non è.
    Io me ne frego di come comportarmi, cioè non ci penso, perché sono abituato a comportarmi bene. Poi come vedo le cose io sono cacchi miei, non vado a farmi problemi se un emerito sconosciuto come come cono, mai visto e frequentato, esprime un giudizio negativo si di me. So che il suo giudizio è condizionato dal suo modo di vedere le cose, saranno, ripeto, solo cacchi suoi. Non vado oltre per rispetto verso il sito.
    Mi ricorderò sempre quando cono, al primo scritto che pubblicai su Gesù, rimase molto colpito e come suo solito i bravo bene si sprecarono tanto che smisi per un po' di leggere perché mi sentivo imbarazzato. Infatti poi col tempo me ne ha dette di tutti i colori che non ti sto a dipingere..."che è meglio", come diceva il grande puffo
    Ultima modifica di crepuscolo; 08-01-2022 alle 11:36

  9. #339
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    Citazione Originariamente Scritto da crepuscolo Visualizza Messaggio
    Come manifesto non c'è male. Però ancora non ho capito il rapporto tra moralità interna, intima, cioè mia, tua, sua, rivolta alla persona stessa e la moralità da tenere esternamente che varia al variare di ciò che intimo non è.
    non hai capito perché il punto non riguarda la moralità della persona, che sperabilmente dovrebbe essere la stessa, ma solo la capacità di percepire che determinati comportamenti sono recepiti in un determinato contesto come di rilievo morale;
    una donna di media cultura sa che se va in un paese islamico il costume locale ritiene morale coprirsi almeno i capelli; è solo la capacità di distinguere ciò che per una società è indifferente da ciò che non lo è;
    le religioni, tipicamente, precettano su questioni che intendono come morali, non indifferenti, non discrezionali;

    Io me ne frego di come comportarmi, cioè non ci penso, perché sono abituato a comportarmi bene. Poi come vedo le cose io sono cacchi miei, non vado a farmi problemi se un emerito sconosciuto come come cono, mai visto e frequentato, esprime un giudizio negativo si di me. So che il suo giudizio è condizionato dal suo modo di vedere le cose, saranno, ripeto, solo cacchi suoi.
    ecco, proprio no; perché se lui rappresenta un potere politico forte, la sua azione nella società comporterà conseguenze pratiche per te; se tu fossi omosessuale e volessi sposarti, l'opinione religiosa sarebbe di ostacolo a quella tua capacità, sebbene nulla costringerebbe quel credente al matrimonio omosessuale; cioè, il vincolo è solo per te, e finiresti a subire la moralità altrui; beninteso, questo può capitare anche per questioni non religiose; l'ultra50enne no-vax ora sarà costretto a subire la moralità altrui, dovendosi vaccinare;

    la differenza, però, è che sul vaccino si può replicare in termini di opportunità e di etica, alla pari; mentre l'argomento di fede non si presta ad essere opponibile: ci credo, è la Verità, fine del dialogo;

    e nel pack c'è un po' di tutto; nascevi ebreo, e siccome quello ci crede e quella storia gli piace così, coi buoni e cattivi, anche se è inventata, per 17 secoli - mica un giro di sveglia - ti massacravano e cacciavano ovunque come deicida, fino al concertone finale del Auschwitz; ah, ma poi ti hanno chiesto scusa
    col paradosso che l'eroe di quelli, della cui crocifissione sei responsabile ereditario, era un ebreo, proprio come te, e, a detta degli stessi suoi fans, per niente desideroso di rinnegare la sua fede;
    guarda che è roba da matti; sarebbe da farci grasse risate su, se non fosse successo davvero; se io credessi in quel Padre, sarei parecchio preoccupato per il ritorno alla casa paterna, oltre che per le tante altre nefandezze compiute con in mano la croce, perché la responsabilità non è solo di chi agisce, ma anche di chi non si oppone, quando è il momento;

    davvero è contro il Vangelo impedire a due donne di sposarsi ? e se questo non è giusto, è Vangelo non dirlo, fare scena muta, non difendere i più deboli, anche se la questione non ci riguarda in prima persona ?
    c'� del lardo in Garfagnana

  10. #340
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    non hai capito perché il punto non riguarda la moralità della persona, che sperabilmente dovrebbe essere la stessa, ma solo la capacità di percepire che determinati comportamenti sono recepiti in un determinato contesto come di rilievo morale;
    La moralità delle persone non può essere la stessa, la moralità non si può scindere in moralità civile, moralità religiosa, moralità politica e per finire moralità del piffero.
    O sei morale o sei amorale.
    Se poi una persona, o più persone, od un ente religioso come la chiesa faccia come gli pare, se non condividi, ti consiglio di strafregartene.
    E' proprio il fare come gli pare che la renderà sempre più piccola e lontana; è il Vangelo stesso la sua contraddizione, e per non esserlo lo ha interpretato secondo le sue esigenze.
    Allora?
    E' normale che sia così, ingrandirsi in cielo da far perdere la sensazione di avere i piedi per terra e questo comportamento è sempre stato il fil rouge della sua strategia.
    Non capisco queste tue discussioni sull'agire delle religioni; non possono condizionarti se tu non vuoi, sei maggiorenne e vaccinato, poi per il passato di solito per non rimuginare ci si mette una pietra sopra.
    Le cose non vanno quasi mai bene.
    Ultima modifica di crepuscolo; 08-01-2022 alle 14:24

  11. #341
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    Citazione Originariamente Scritto da crepuscolo Visualizza Messaggio
    La moralità delle persone non può essere la stessa, la moralità non si può scindere in moralità civile, moralità religiosa, moralità politica e per finire moralità del piffero.
    O sei morale o sei amorale.
    e io che ho detto ?
    Se poi una persona, o più persone, od un ente religioso come la chiesa faccia come gli pare, se non condividi, ti consiglio di strafregartene.
    io non ho potuto strafregarmente, per esempio; oltre ad essere nato illegittimo, e a rischio di essere sottratto a mia madre, fino a qualche anno fa, una decina, ero anche discriminato a livello successorio;
    così come non se ne può strafregare chi ha meno diritti, e magari è costretto a vivere attaccato ad una macchina contro la sua volontà, perché quelli credono che...
    c'� del lardo in Garfagnana

  12. #342
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    Comunque tu ora adesso non hai impicci?
    Sono convinto che lo stato delle cose ormai non tende più all'immobilismo ed al rispetto delle tradizioni come status quo, ma l'integrazione con altri popoli e la tecnologia comunicativa ha rivoluzionato il conservatorismo e fatto risaltare certi non sense.
    Anche per i sofferenti estremi mi sembra che le cose stiano cambiano dimostrando che lo stato civile a volte sia più compassionevole dello stato religioso.
    Che Dio voglia una sofferenza senza alcun senso questo proprio non lo capisco e forse non lo capirò mai.
    Ultima modifica di crepuscolo; 08-01-2022 alle 16:47

  13. #343
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    e io che ho detto ?

    [/I]
    Toh, non mi dire; è un mese che discutiamo per poi dire alla fine le stesse cose. Però sia ben chiaro che quello che ho detto io è preminentemente da credente, quello che hai detto tu è preminentemente da buon cittadino.

  14. #344
    Opinionista L'avatar di axeUgene
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    Comunque tu ora adesso non hai impicci?
    io no, ma altri li anno, per motivi diversi; e non mi pare bello abbandonarli al loro destino perché io ho svangato gli affarucci miei;

    Che Dio voglia una sofferenza senza alcun senso questo proprio non lo capisco e forse non lo capirò mai.
    non capisco che c'entri Dio qui;
    comunque il papa dice una cosa su cui sono d'accordo; può il cattolico fare politica ? deve !
    a me non importa se dice cose su cui non sono d'accordo; l'importante è che si esponga e argomenti; non ti va bene che uno decida del proprio fine vita ? o che due donne si sposino ? va bene, spiegami un perché che io possa eventualmente condividere, oppure contestare, al di là della fede, che è solo tua;

    ma se è solo la tua fede, e non puoi argomentarmi in termini di bene comune, quindi di moralità dovuta, cioè che le mie libere scelte influiscono sulla tua libertà di vivere come ti pare, e quindi sono davvero una questione pubblica, allora stai solo imponendo a me la tua preferenza;

    Citazione Originariamente Scritto da crepuscolo Visualizza Messaggio
    Toh, non mi dire; è un mese che discutiamo per poi dire alla fine le stesse cose. Però sia ben chiaro che quello che ho detto io è preminentemente da credente, quello che hai detto tu è preminentemente da buon cittadino.
    ovvio che sul lato della persona, siamo d'accordo;

    io la morale - che non è la moralità individuale - l'ho tirata in ballo solo per spiegare la differenza tra un precetto che si intende vincolante, dovuto - che è appunto, morale, e tipico delle religioni e della legge in genere - e un postulato di benessere personale, che invece è qualcosa di indifferente alla morale, se non per l'individuo;

    io posso essere a posto con la mia coscienza se non mangio animali; ma nel momento in cui faccio propaganda vegana in effetti espongo una dottrina morale; e va pure bene, purché io mi renda conto che sto dando giudizi sugli altri, entrando nelle loro sfere , che da private che sono - siamo liberi di mangiarci la fritturina - vorrei che diventassero pubbliche - la fritturina va vietata, perché i calamari soffrono ! non è vietato, ma comporta una certa assunzione di responsabilità, e anche di conflitti;
    esattamente come negare a due donne di sposarsi, o al malato terminale di porre fine alle sue sofferenze, se lo desidera; ci devi mettere la faccia, sulla questione concreta; se viene uno e mi dice: sai sono cattolico... io ci credo; però di fronte a quel malato si gira dall'altra parte, e non si assume la responsabilità di costringerlo a soffrire, non mi spiega nemmeno perché sarebbe giusto imporgli quella sofferenza, e delega ai suoi clericali l'opposizione, allora mi piace poco.
    c'� del lardo in Garfagnana

  15. #345
    Opinionista L'avatar di crepuscolo
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    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio

    non capisco che c'entri Dio qui;
    L'ho citato per quanto riguarda l'aspetto del suicidio cui hai accennato. Infatti si presentano due casi
    - chi soffre e vuole morire in maniera assistita ed è ateo, quindi non ha remore religiose e qui credo non ci sia problema se non per chi deve morire ed i suoi familiari.
    - chi soffre ed è trattenuto in vita da idee religiose sue o dei suoi cari, quindi si rifà ad una religione.
    E' su quest'ultimo caso che ho tirato in ballo Dio perché quello in cui io credo, intuito dal Vangelo e dalle tradizioni cristiane, non ama la sofferenza senza senso.
    Che vuoi dedicare a Dio se sei in fin di vita e non puoi più essere responsabile di te. Il morire per Dio è un'altra cosa.
    Adesso c'entra?

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