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Risultati da 751 a 765 di 986

Discussione: "Il dolore"

  1. #751
    Opinionista L'avatar di Vega
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    Ma visto che sei uno dei tanti che chiacchiera su dio e sembri sicuro di quel che dici, di quelle descrizioni che fornisci, vuol dire che tu conosci e non puoi gettare il sasso e poi ritirare la mano.
    Se l'utilità è del credente, può essere che appunto uno si costruisca il dio a proprio gusto o bisogno e non dio che cerca di farsi conoscere. Poi dicendo così ti contraddici con quanto hai detto prima, che è dio che si vuol presentare in svariati modi. Ne dovrebbe derivare un certo scopo per dio. Qual'è? Solo rendere un servizio al singolo o a gruppi di umani ai quali di presenta in quel dato modo ed altri in un altro? Però visti i casini con le religioni...
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  2. #752
    Opinionista L'avatar di esterno
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    Citazione Originariamente Scritto da crepuscolo Visualizza Messaggio
    - Gesù è prima della creazione poiché ne è lo scopo, è stato sempre nella mente del Padre. -



    Veramente il PRIMO che riporto' questa "certezza" (per i Soli Nuovi credenti della costituenda religione) è stato quel solito Tarso / in ben 3 sue lettere _ e precisamente:

    - 1 Corinzi cap. 8
    - Colossesi cap. 1
    (il divinizzato.. futuro consustanziale e dunque com-partecipante al divinVasaio, alla fantastica creazione...)

    Da osservare come il tarsiota.. (di sua propria iniziativa !) aggiunga quella maliziosetta frase mirante a far credere, ai Nuovi devoti, che la futura discesa dal cielo del divinizzato sarebbe GIA' facente parte dell' onnisciente-onniveggente divinAbba' (come posti tu: .. era gia' nella mente divina) _ ovvero che egli era:

    - a) primogenito di Ogni creatura..
    - b) quello che avrebbe creato il Babbo celeste... tutto era "in vista di lui" !!

    A significare che dopo milioni, milioni, milioni di anni (alla fatidica pienezza del tempo ?!?) sicuramente sarebbe apparso quaggiu' non solo il nuovo e definitivo salvatore del mondo (per "tutti") ma addirittura un Nuovo Signore !

    Quel mitico titolo che gli osservanti credenti israeliti attribuivano SOLO ed Esclusivamente al loro iddio (nella versione dei '70 ): Kyrios !

    E infine l' anonimo autore della lettera agli Ebrei (spacciandosi per il grande di Tarso) che ribadisce, ripetendo la Nuova verita' assoluta della Colossesi _ ovvero (copiando-incollando DAL salterio !):

    - l' iddio avrebbe ordinato alla sua corte (di angeli) di adorare il suo Primogenito,

    - una volta glorificato (tradotto: RI-tornato vivente..) diventera' Colui per il quale e del quale Tutte le cose SONO ..ecc...eccc...

    E ancora poi verso la fine del secolo quel famoso prologo dell' autore spirituale.. che ri-vela al mondo l' occulto mistero dell' incarnazione.. ecc..ecc...

    Da qui il futuro secondo dogma della tri-deita' sancita nell' anno 380 !

    Ma Tutto è iniziato DAL Tarso !!

    Ovviamente per gli altri granitici mono-teisti (ebrei + islamici) tutto questo è Blasfemo !! e ancora...

    - Ma quando mai il Gesu' terreno avrebbe epsresso questo "mistero" ??


    ----------------------------------------------------------------------------------------


    E' veritiera.. oppure "è storicizzata" la frase giovannea _ che mette in bocca al terreno Gesu' che sarebbe esistito Prima di Abramo ?
    poteva mai un giudeo di quel tempo affermare simile cosa ? In quale passo del Tanak si riscontra ??


    Hai letto mai autori (ebrei) come rabbi Leo Baeck + H. Bloom / su questa Specifica e sbalorditiva affermazione che si riscontra nel solo "spirituale" ??

    -
    Ultima modifica di esterno; 25-04-2022 alle 15:21

  3. #753
    Opinionista L'avatar di axeUgene
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    Citazione Originariamente Scritto da crepuscolo Visualizza Messaggio
    Quello che dici è logico ma funziona solo nei sistemi relativi, tipo quello dello spazio/tempo ideato da Einstein, ma dove il tempo e lo spazio sono fermi mi dici dove sta la causa e dove l'effetto? Non esiste quindi anche il prefisso "pre" , cioè prima, non esiste od esiste come idea vuota, nebulosa, solo per datare .
    nell'immanenza divina, che si pone in rapporto con l'umano, che vive nel tempo il prima e il dopo ci sono, eccome;
    se sostieni un dio che ti giudica in base alle tue azioni, dopo che tu le abbia compiute, quel dio opera nel tempo;

    se, però, in quel tempo, sostieni che quel dio conosce da sempre, dal primo istante, le tue azioni future, da prima di averti creato, di fatto sostieni che le tue stesse azioni non possono che essere il frutto di quella volontà divina;

    tu sei Dio; sei in procinto di creare il genere umano, in cui c'è Hitler, del quale sai che farà questo e quello, perché lo sai; se non vuoi che faccia quelle cose, non lo crei in quel modo, lo fai diverso, non lo metti in condizione, lo fai più bravo a dipingere, ecc...

    guarda che è curiosa la rimozione logica di alcuni su questa cosa elementare, che capirebbe chiunque, se solo la cosa non intaccasse una narrativa a cui certi credenti sono incaprettati; come si spiega ?

    si spiega perché la logica finirebbe - come spiega bene lo stesso Paolo, quando parla del merito, che non c'è, dato che la fede e la virtù stessa sono doni unilaterali e inappellabili del Vasaio, a Suo capriccio - proprio per demolire la vanità del credente, e la sua propensione a pensarsi migliore degli altri, in quanto devoto;

    tutti amiamo pensarci migliori degli altri, credenti e non credenti; se uno ci viene a dire: guarda che il tuo è solo un privilegio, che sia il religioso che ti dice: Dio ti ha - forse[/I] - predestinato, ma non è merito tuo[/I], oppure un sociologo: sei nato benestante, da genitori affettuosi e rispettosi, hai potuto studiare e avere un buon lavoro, per questo non fai le rapine come quello nato nella favela, la cosa ci genera insicurezza e la rifiutiamo, perché la possibilità di indicare dei cattivi ci fa sentire tra i buoni, e placa l'ansia di una possibile o temuta punizione: io non sono così, non andrò all'inferno !
    c'� del lardo in Garfagnana

  4. #754
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    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    nell'immanenza divina, che si pone in rapporto con l'umano, che vive nel tempo il prima e il dopo ci sono, eccome;
    se sostieni un dio che ti giudica in base alle tue azioni, dopo che tu le abbia compiute, quel dio opera nel tempo;

    se, però, in quel tempo, sostieni che quel dio conosce da sempre, dal primo istante, le tue azioni future, da prima di averti creato, di fatto sostieni che le tue stesse azioni non possono che essere il frutto di quella volontà divina;

    [/I]
    Non hai per niente considerato il rapporto Padre Figlio. Immagina un filmato dove l'operatore ferma la macchina su di un fotogramma, se preso da solo potrebbe essere fuori da qualsiasi logica se non fosse che rende l'idea del tempo zero e dello spazio fermo, mentre il succedersi dei fotogrammi comporta lo svolgersi del tempo e del movimento. Tra Dio ed il figlio il rapporto è preferenziale anche se Dio questa volta faccia solo l'operatore.
    Ultima modifica di crepuscolo; 25-04-2022 alle 19:42

  5. #755
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    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio

    tu sei Dio; sei in procinto di creare il genere umano, in cui c'è Hitler, del quale sai che farà questo e quello, perché lo sai; se non vuoi che faccia quelle cose, non lo crei in quel modo, lo fai diverso, non lo metti in condizione, lo fai più bravo a dipingere, ecc...
    Se io fossi Dio e volessi lasciare libero l'uomo giocherei a non voler sapere nè quello che farei io e né quello che farebbero gli altri; in fondo se esistono tali tipi da te citati, mettiamoci anche Mussolini che è stato da noi vissuto più intensamente, evidentemente se lo sono meritato o ce lo siamo meritati.
    Se fossi Dio giocherei all'impronto, senza sapere nulla ma aspettando tutti al varco per ricombinare le cause con gli effetti, fotogramma dopo fotogramma..

  6. #756
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    Citazione Originariamente Scritto da Vega Visualizza Messaggio
    ...è dio che si vuol presentare in svariati modi. Ne dovrebbe derivare un certo scopo per dio. Qual'è?
    Uno scopo è descritto nel Corano (5):

    48. E su di te abbiamo fatto scendere il Libro con la Verità, a conferma della Scrittura che era scesa in precedenza e lo abbiamo preservato da ogni alterazione. Giudica tra loro secondo quello che Allah ha fatto scendere, non conformarti alle loro passioni, allontanandoti dalla verità che ti è giunta. Ad ognuno di voi abbiamo assegnato una via e un percorso.
    Se Allah avesse voluto, avrebbe fatto di voi una sola comunità. Vi ha voluto però provare con quel che vi ha dato.
    Gareggiate in opere buone: tutti ritornerete ad Allah ed Egli vi informerà a proposito delle cose sulle quali siete discordi.

    Un altro è descritto in Isaia (28:9 e seg.):

    A chi vuole insegnare la scienza? A chi vuole spiegare la rivelazione? Agli svezzati, appena staccati dal seno? Sì, precetto su precetto, precetto su precetto, riga su riga, riga su riga, un poco qua un poco là. Sì, con labbra balbuzienti e in altra lingua parlerà a questo popolo colui che disse già a loro: - Ora riposo! Fate riposare lo stanco. Ora sollievo! - Ma non vollero udire. Allora Jahve parla a loro così: - Precetto su precetto, precetto su precetto, riga su riga, riga su riga, un poco qua, un poco là. -, affinché camminino e cadano riversi, si spezzino, siano presi, irretiti.
    Pertanto, udite la parola di Jahve, voi amanti dell’ironia, demagoghi di questo popolo
    che è a Gerusalemme...

    Ha voluto togliere certezze a coloro che non le meritavano, ai teologi presuntuosi e miscredenti, tanto idolatrati da Esterno e Axe, ma condannati da Dio, come più volte ho postato.
    Ovviamente ci sono altri motivi, come dare rivelazioni adatte ai tempi e alle popolazioni destinatarie. Questo è ripetuto più volte. Un esempio:


    Da "Le lezioni di San Giovanni d’Acri", testo bahà’ì di ‘Abdu’l-Bahá, scritto da Laura Clifford Barney:

    La legge di Dio consta di due parti; una è la base fondamentale che comprende
    tutte le cose spirituali, che si riferisce, cioè, alle
    virtù spirituali e alle qualità divine, e non muta né si modifica;
    è il Santo dei Santi che è l’essenza della legge di
    Adamo, di Noè, di Abramo, di Mosé, di Cristo, di
    Muḥammad, del Báb e di Bahá’u’lláh, che dura ed è stabilita
    in tutti i cicli profetici. Questa legge non sarà mai
    abrogata, poiché essa è verità spirituale e non materiale; è
    la fede, la sapienza, la certezza, la giustizia, la pietà, la
    virtù, la fiducia, l’amore di Dio, la pace interiore, la purezza,
    l’abnegazione, l’umiltà, la dolcezza, la pazienza,
    la costanza. Mostra pietà per i poveri, protegge gli oppressi,
    dona ai miseri e rialza i caduti. Queste qualità divine,
    questi comandamenti eterni non saranno mai aboliti;
    anzi dureranno e saranno stabiliti per sempre.
    ...
    La seconda parte della Religione di Dio, che si riferisce
    al mondo materiale e comprende il digiuno, la preghiera,
    gli esercizi del culto, il matrimonio, il divorzio,
    l’abolizione della schiavitù, i processi legali, le transazioni,
    le indennità per omicidio, violenze, ladrocinio e
    oltraggi, questa parte della Legge di Dio che si riferisce
    alle cose materiali, viene trasformata in ogni ciclo profetico
    conformemente alle esigenze dei tempi.
    In breve, ciò che s’intende col termine “Santo dei
    Santi” è la legge spirituale che non verrà mai modificata,
    alterata o abrogata, mentre la Città Santa sta a significare
    la legge materiale che può essere abrogata...
    Fate l'amore, non la guerra.
    Lavorare tutti, lavorare meno.

  7. #757
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    Citazione Originariamente Scritto da crepuscolo Visualizza Messaggio
    Non hai per niente considerato il rapporto Padre Figlio.
    che c'entra il rapporto Padre-Figlio con la circostanza che la narrazione è collocata nel tempo, che quel Figlio-Dio dice prima a Pietro che lo tradirà tre volte, perché lo sa già da sempre - prima che Abramo fosse - e così ineluttabilmente avviene dopo ?
    guarda che la rimozione su queste cose è incredibile...

    Citazione Originariamente Scritto da crepuscolo Visualizza Messaggio
    Se io fossi Dio e volessi lasciare libero l'uomo giocherei a non voler sapere nè quello che farei io e né quello che farebbero gli altri
    come Arco, fraintendi l'onniscienza per una facoltà, uno strumento di cui ci si può servire o meno, quando è una qualità dell'essere; infatti, devi parlare di "giocare a non voler sapere", che sembra una barzelletta.
    c'� del lardo in Garfagnana

  8. #758
    Opinionista L'avatar di Vega
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    Mah...a me me pare 'na strunz...

    Abbi pazienza eh, ma quale sarebbe davvero l'utilità e lo scopo di differenziare le credenze?
    Nel caso del brano del Corano non si capisce che cosa lo spinga davvero, a parte forse una gara fra popoli e credenti diversi, per poi far notare ciò in cui sarebbero in disaccordo. Certo, se tu dio a Pinco dici di fumare ed a Pallino di non farlo, sei tu divinità che confondi le acque e quindi cosa dovrebbero imparare le persone dal giochino di dio?

    Su Javhè parli di teologi. ma teologi di cosa? Della stessa religione giudaico-cristiana?
    Certo che non dovrebbe essere dio ad adattarsi ai tempi ed ai popoli ma il contrario visti i progetti ed i precetti divini. E se col suo adattarsi ora a quello e ora all'altro crea confusione, attriti e problemi, ma chi glielo fa fare?
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  9. #759
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    Citazione Originariamente Scritto da Vega Visualizza Messaggio
    Mah...a me me pare 'na strunz...
    Te pareva... che non venisse fuori una risposta del genere.

    Citazione Originariamente Scritto da Vega Visualizza Messaggio
    Abbi pazienza eh, ma quale sarebbe davvero l'utilità e lo scopo di differenziare le credenze?
    Prima di tutto far abbassare la cresta ai credenti, perché non si considerino onniscienti riguardo la conoscenza religiosa. Aveva a che fare con popolazioni barbare, primitive, ricche di orgoglio per la propria individualità e diversità.
    Citazione Originariamente Scritto da Vega Visualizza Messaggio
    Nel caso del brano del Corano non si capisce che cosa lo spinga davvero, a parte forse una gara fra popoli e credenti diversi, per poi far notare ciò in cui sarebbero in disaccordo. Certo, se tu dio a Pinco dici di fumare ed a Pallino di non farlo, sei tu divinità che confondi le acque e quindi cosa dovrebbero imparare le persone dal giochino di dio?
    Dovrebbero imparare ad accettare le decisioni di Dio, qualunque esse siano, fidandosi di lui.
    Il famoso albero della conoscenza fu vietato da Dio proprio per mettere alla prova la prima coppia di quella generazione. Avrebbe potuto fare a meno di piantarlo o permettere di cibarsene, invece... l'uomo ha voluto conoscere anche il male, fino a morirne.
    Insomma, ciò che Dio non tollera è di essere ignorato, dopo che ha proceduto al lavoro della creazione, fornendo ogni sorta di benefici alle sue creature, amandole.
    Citazione Originariamente Scritto da Vega Visualizza Messaggio
    Su Javhè parli di teologi. ma teologi di cosa? Della stessa religione giudaico-cristiana?
    Direi di sì, ma è applicabile anche alle diatribe tra i sacerdoti induisti, criticate dal Buddha, educato induista, come Gesù fu educato da ebreo.
    Citazione Originariamente Scritto da Vega Visualizza Messaggio
    Certo che non dovrebbe essere dio ad adattarsi ai tempi ed ai popoli ma il contrario visti i progetti ed i precetti divini. E se col suo adattarsi ora a quello e ora all'altro crea confusione, attriti e problemi, ma chi glielo fa fare?
    Come già dissi a suo tempo a Axe, è assurdo pensare di parlare ai bambini come ai ragazzi e a costoro come agli adulti. Si usa un linguaggio educativo adeguato all'età degli ascoltatori. Non si dice a un bambino delle elementari: "Me sono il padrone e perciò ti insegno le cose che io ho imparato alle scuole superiori o all'università." Lo stesso discorso vale per i ragazzini delle medie.
    Ora che i credenti dovrebbero essere entrati nell'età adulta per il progresso dell'educazione e i rapporti frequenti e "facili" con altre culture, Dio ha deciso di poter unificare gli insegnamenti dati nelle varie religioni. Alcuni li accetteranno, altri li respingeranno. E' sempre successo così.
    Fate l'amore, non la guerra.
    Lavorare tutti, lavorare meno.

  10. #760
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    non ciò che ognuno si merita; non è proprio una sottigliezza;

    posto che il tutto, alla luce della teologia Scolastica sarebbe un'idiozia:

    se Dio è pre-sciente, non deve certo aspettare il volere e le azioni umane per giudicare, poiché le conosce dal primo istante, sapendo ogni cosa, in quanto onnisciente;
    con tanti saluti al presunto libero arbitrio...
    Ma che fai, ricominci? Ahahahahahahaha alla luce di Cristo, Onniscienza di Dio e Libertà umana vanno perfettamente a braccetto. Avremo riempito una sessantina di pagine-web, in questi mesi.

    ARTICOLO 3
    LA LIBERTA' DELL'UOMO

    1730 Dio ha creato l'uomo ragionevole conferendogli la dignità di una persona dotata dell'iniziativa e della padronanza dei suoi atti. « Dio volle, infatti, lasciare l'uomo "in balia del suo proprio volere" (Sir 15,14) perché così esso cerchi spontaneamente il suo Creatore e giunga liberamente, con l'adesione a lui, alla piena e beata perfezione »:49

    « L'uomo è dotato di ragione, e in questo è simile a Dio, creato libero nel suo arbitrio e potere ».50

    I. Libertà e responsabilità

    1731 La libertà è il potere, radicato nella ragione e nella volontà, di agire o di non agire, di fare questo o quello, di porre così da se stessi azioni deliberate. Grazie al libero arbitrio ciascuno dispone di sé. La libertà è nell'uomo una forza di crescita e di maturazione nella verità e nella bontà. La libertà raggiunge la sua perfezione quando è ordinata a Dio, nostra beatitudine.

    1732 Finché non si è definitivamente fissata nel suo bene ultimo che è Dio, la libertà implica la possibilità di scegliere tra il bene e il male, e conseguentemente quella di avanzare nel cammino di perfezione oppure di venire meno e di peccare. Essa contraddistingue gli atti propriamente umani. Diventa sorgente di lode o di biasimo, di merito o di demerito.

    1733 Quanto più si fa il bene, tanto più si diventa liberi. Non c'è vera libertà se non al servizio del bene e della giustizia. La scelta della disobbedienza e del male è un abuso della libertà e conduce alla schiavitù del peccato.51

    1734 La libertà rende l'uomo responsabile dei suoi atti, nella misura in cui sono volontari. Il progresso nella virtù, la conoscenza del bene e l'ascesi accrescono il dominio della volontà sui propri atti.

    1735 L'imputabilità e la responsabilità di un'azione possono essere sminuite o annullate dall'ignoranza, dall'inavvertenza, dalla violenza, dal timore, dalle abitudini, dagli affetti smodati e da altri fattori psichici oppure sociali.

    1736 Ogni atto voluto direttamente è da imputarsi a chi lo compie:

    Il Signore infatti chiede ad Adamo dopo il peccato nel giardino: « Che hai fatto? » (Gn 3,13). Così pure a Caino.52 Altrettanto fa il profeta Natan con il re Davide dopo l'adulterio commesso con la moglie di Uria e l'assassinio di quest'ultimo.53

    Un'azione può essere indirettamente volontaria quando è conseguenza di una negligenza riguardo a ciò che si sarebbe dovuto conoscere o fare, per esempio un incidente provocato da una ignoranza del codice stradale.

    1737 Un effetto può essere tollerato senza che sia voluto da colui che agisce; per esempio lo sfinimento di una madre al capezzale del figlio ammalato. L'effetto dannoso non è imputabile se non è stato voluto né come fine né come mezzo dell'azione, come può essere la morte incontrata nel portare soccorso a una persona in pericolo. Perché l'effetto dannoso sia imputabile, bisogna che sia prevedibile e che colui che agisce abbia la possibilità di evitarlo; è il caso, per esempio, di un omicidio commesso da un conducente in stato di ubriachezza.

    1738 La libertà si esercita nei rapporti tra gli esseri umani. Ogni persona umana, creata ad immagine di Dio, ha il diritto naturale di essere riconosciuta come un essere libero e responsabile. Tutti hanno verso ciascuno il dovere di questo rispetto. Il diritto all'esercizio della libertà è un'esigenza inseparabile dalla dignità della persona umana, particolarmente in campo morale e religioso.54 Tale diritto deve essere civilmente riconosciuto e tutelato nei limiti del bene comune e dell'ordine pubblico.55

    II. La libertà umana nell'Economia della salvezza

    1739 Libertà e peccato. La libertà dell'uomo è finita e fallibile. Di fatto, l'uomo ha sbagliato. Liberamente ha peccato. Rifiutando il disegno d'amore di Dio, si è ingannato da sé; è divenuto schiavo del peccato. Questa prima alienazione ne ha generate molte altre. La storia dell'umanità, a partire dalle origini, sta a testimoniare le sventure e le oppressioni nate dal cuore dell'uomo, in conseguenza di un cattivo uso della libertà.

    1740 Minacce per la libertà. L'esercizio della libertà non implica il diritto di dire e di fare qualsiasi cosa. È falso pretendere che l'uomo, soggetto della libertà, sia un « individuo sufficiente a se stesso ed avente come fine il soddisfacimento del proprio interesse nel godimento dei beni terrestri ».56 Peraltro, le condizioni d'ordine economico e sociale, politico e culturale richieste per un retto esercizio della libertà troppo spesso sono misconosciute e violate. Queste situazioni di accecamento e di ingiustizia gravano sulla vita morale ed inducono tanto i forti quanto i deboli nella tentazione di peccare contro la carità. Allontanandosi dalla legge morale, l'uomo attenta alla propria libertà, si fa schiavo di se stesso, spezza la fraternità coi suoi simili e si ribella contro la volontà divina.

    1741 Liberazione e salvezza. Con la sua croce gloriosa Cristo ha ottenuto la salvezza di tutti gli uomini. Li ha riscattati dal peccato che li teneva in schiavitù. « Cristo ci ha liberati perché restassimo liberi » (Gal 5,1). In lui abbiamo comunione con la verità che ci fa liberi.57 Ci è stato donato lo Spirito Santo e, come insegna l'Apostolo, « dove c'è lo Spirito del Signore c'è libertà » (2 Cor 3,17). Fin d'ora ci gloriamo della libertà dei figli di Dio.58

    1742 Libertà e grazia. La grazia di Cristo non si pone affatto in concorrenza con la nostra libertà, quando questa è in sintonia con il senso della verità e del bene che Dio ha messo nel cuore dell'uomo. Al contrario, e l'esperienza cristiana lo testimonia specialmente nella preghiera, quanto più siamo docili agli impulsi della grazia, tanto più cresce la nostra libertà interiore e la sicurezza nelle prove come pure di fronte alle pressioni e alle costrizioni del mondo esterno. Con l'azione della grazia, lo Spirito Santo ci educa alla libertà spirituale per fare di noi dei liberi collaboratori della sua opera nella Chiesa e nel mondo:

    « Dio grande e misericordioso, allontana ogni ostacolo nel nostro cammino verso di te, perché, nella serenità del corpo e dello spirito, possiamo dedicarci liberamente al tuo servizio ».

    https://www.vatican.va/archive/catec...3s1c1a3_it.htm
    amate i vostri nemici

  11. #761
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    Citazione Originariamente Scritto da Arcobaleno Visualizza Messaggio
    Il salmo 139 non sbriciola nulla. Afferma solo l'onniscienza divina nei confronti dell'autore David.
    Il fatto che Dio conoscesse in anticipo tutto ciò che avrebbe fatto David non significa che l'abbia obbligato alle sue azioni, che lo abbia privato del libero arbitrio, fino a costringerlo a mandare a morire in battaglia Uria, il marito di Betsabea, per poterne fare sua moglie.
    Ti pare che se Dio obbligasse alle cattive azioni, poi punirebbe tali azioni, come successo con David?
    Troppo semplice, amico Arcobaleno. Troppo chiaro e limpido per essere accettato da chi nutre pregiudizi invalicabili.
    amate i vostri nemici

  12. #762
    Opinionista L'avatar di axeUgene
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    Citazione Originariamente Scritto da conogelato Visualizza Messaggio
    Ma che fai, ricominci? Ahahahahahahaha alla luce di Cristo, Onniscienza di Dio e Libertà umana vanno perfettamente a braccetto. Avremo riempito una sessantina di pagine-web, in questi mesi.

    ARTICOLO 3
    LA LIBERTA' DELL'UOMO...

    1730 Dio ha creato l'uomo ragionevole conferendogli la dignità di una persona dotata dell'iniziativa e della padronanza dei suoi atti...
    devo ripetere perché tu vuoi a tutti i costi passare per stupido; non è che basta enunciare; bisogna dimostrare:

    ora: sei d'accordo che il dio onnisciente conosce ogni tua azione che compirai, sin dal primo istante, prima di averti creato, esattamente come Gesù sapeva dei tre tradimenti di Pietro; si o no ?

    se in quell'onniscienza originaria Dio ti ha creato sapendo che saresti diventato tifoso dell'Empoli, e non della Juve o del Pisa, vuol dire quello era il il Suo volere, e anche il solo possibile esito della tua scelta di tifoso; perché se tu fossi diventato tifoso del Pisa vorrebbe dire che Dio si è sbagliato, non sapeva, quindi non è onnisciente;

    sai, fosse un'idea mia, balzana... sta cosa te la dice quel S. Paolo che leggete in chiesa, nella Romani, poi in Agostino, ecc...
    c'� del lardo in Garfagnana

  13. #763
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    L'Assoluto è sia nel Tempo che fuori dal Tempo. Per questo si dice che è "Onnisciente". E' Eterno e non Eterno insieme. Così come siamo noi, fatti a Sua Immagine e Somiglianza. Tutti "in" Lui.
    “Siamo tutti uguali davanti alla legge, ma non davanti agli incaricati di applicarla.”
    (S. Lec)

  14. #764
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    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    che c'entra il rapporto Padre-Figlio con la circostanza che la narrazione è collocata nel tempo, .
    Padre e Figlio c'entra eccome.
    Il padre è Dio ed è fuori e dentro il tempo, il figlio, viceversa, ma è uguale, è dentro e poi fuori del tempo, ritrovandosi nello Spirito comune, dopo la morte di Gesù, fuori del tempo con il padre che è Dio ed il padre lo può fare per il figlio, dato che Gesù stesso afferma che il Padre è più del figlio, anche se sussiste quel filo di identità fuori del tempo. Quando Gesù predice a Pietro il suo tradimento lo vede in unione a Dio,come se fosse un fotogramma; e quando Pietro confessa di aver capito chi è Gesù, Gesù stesso confessa che solo da Dio poteva venire la risposta nella testa di Pietro, insomma se Dio non ispirava Pietro, Pietro stesso non avrebbe potuto riconoscerlo.
    Con Arcobaleno condivido il fatto di essere credente, nient'altro.

  15. #765
    Opinionista L'avatar di esterno
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    Citazione Originariamente Scritto da Arcobaleno Visualizza Messaggio
    - Ha voluto togliere certezze a coloro che non le meritavano, ai teologi presuntuosi e miscredenti, tanto idolatrati da Esterno e Axe,
    ma condannati da Dio, come più volte ho postato. -



    ah ah ah ah.. ci voleva questa sublime esegesi.. per rendere la giornata gaia.

    Non solo ti auto-beatifichi come novello tarsiota.. ma addirittura ti spacci come presunto "sapientone".. (da baraccone) tanto da poter giudicare, con disprezzo, autorevoli commentatori del (tuo) sacro testo come presuntuosi e miscredenti.

    Ma la bufala odierna.. è che il vanitoso Neo-tarsiota del web possiederebbe addirittura, proprio come il suo modello (l' ex-epilettico di Tarso), l' invidiabile facolta' di conoscere il pensiero del suo dio !!

    Ci si potrebbe domandare: Quante canne... avrebbe mai fumato ??

    Dovresti invece meditare quanto riporta il tuo stesso maestro.. riguardo la (tua) supponenza:
    - non valutatevi più di quanto è conveniente valutarsi.. / Rm. cap.12 !

    E comunque al citato passo di Isaia.. rammento, al gestore del baraccone dottrinario, gli autori sapienziali circa la sua pseudo ed illusoria convinzione di "profeta" (tradotto: possessore della mitica Davar).

    Ovvero di come NESSUN Mortale sarebbe in grado di conoscere l'ineffabile/indescrivibile pensiero.. del tuo stesso dio (se mai esiste) !

    - Giobbe _ capitoli 28
    - Qoelet _ cap. 7
    - Siracide (ecclesiastico) _ cap. 1

    - Baruc _ cap. 3

    Termino con il passo sapienziale che TI si addice al 100% e riguarda l' abominio del tuo stesso dio per la (tua) illusoria/vanitosa presunzione mirante a conoscere/sentenziare/giudicare/disprezzare gli altri.

    - il (Tuo) dio odia sei cose, pardon.. sette sono per lui abominevoli: Gli occhi alteri !!

    (Tradotto: la presunzione, la supponenza, la superbia, la megalomania ! Ovvero quando uno pseudo-sapiente pontifica il suo fallace sapere e/o esalta se' stesso come maestro (senza esserlo !!).
    Questo è arci-abominevole al tuo dio !!

    (Proverbi _ capitolo 6 !!)
    cosi' Come anche DAL salterio.. ripete lo stesso ammonimento (salmo 141 !)

    Invece di sparare minchiate.. metti almeno in pratica la volonta' del tuo dio !!


    --

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