da certi interlocutori ricevo molto più spesso considerazioni altrettanto o più offensive sul piano personale; ma io non mi offendo; vivo da tanti anni in un luogo dove il sarcasmo è l'interloquio normale;
se il sistema teologico di cui si discute è quello di un dio creatore perfetto, onnisciente, ecc... e l'argomentazione dell'interlocutore implica correzioni in corso d'opera da parte di quell'essere perfetto, gli faccio notare che è lui a descrivere un dio pasticcione, non certo io;per non dire quando dichiari illogiche e stupide certe idee altrui.Prova a pensare la sensazione che prova un credente quando sente definire Dio un "pasticcione"per aver creato qualcosa da correggere.
il simpatico Arcobaleno - lo dico senza ironia, mi sembra una brava persona - crede in un dio che ha scelto di vivere su un pianeta che gravita attorno alla stella kobol; ha scritto in diverse occasioni tesi teologiche eccentriche, che io non ho mai definite "stupide"; cita spesso testi mormoni e avventisti, sui quali non mi permetto di esprimere critiche, perché si tratta di una teologia a sé;
ma questo forum si chiama "discutere", non "catechizzare"; se un utente sostiene che saremmo liberi, e contemporaneamente che Dio si serve di noi per compiere opere, la contraddizione la esprime lui, e io ne discuto; altrimenti, potrei evitare di intervenire, lasciando che chi vuole usi la sezione come un blog, scrivendo paginate di catechismo delle proprie personali visioni;
questo mi può andar bene;Mi rendo conto che la tua logica è tutto ma il credente è consapevole che la logica di Dio non è la nostra logica,i suoi progetti non sono i nostri progetti e le sue vie non sono le nostre vie.
ma chi sostiene che la logica divina sia imperscrutabile, dovrebbe - per lo stesso motivo - astenersi da congetture e commenti; altrimenti il senso diventa: io capisco Dio, tu no;
ad ogni modo, le fonti e i relativi precetti sono scritte secondo un costrutto logico; i comandamenti hanno un senso logico, no ? le vicende bibliche pure, soprattutto devono averlo se si pretende di trarre da quelle una regola morale;
poi, guarda: io davvero - e lo faccio perché mi risulta facile - qui cerco solo di dare indicazioni molto generali e riassuntive su temi che penso possano interessare chi parla di religione; non mi interessa convincere o convertire nessuno a niente;
se uno ti dice che si vuol fare prete perché vuole allenare la squadra di calcio dell'oratorio, tu gli fai presente che la vocazione non si fonderebbe proprio su quello, e il tipo si offende, non credo tu ti senta troppo in difetto; no ?