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Discussione: L'ultima "Prima" del Presidente

  1. #61
    Opinionista L'avatar di Spirit
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    Draghi è stato capace di riunire quasi tutti i partiti nel suo governo da una parte perché dotato del carisma conferitogli dalle alte posizioni assunte in campo europeo, dall'altra perché portatore (sempre in base a questo carisma) dell'afflusso ingente di denari che comunque comporteranno per i nostri figli e nipoti un debito quasi impossibile da ripagare. La situazione ricorda un poco quella di un altro momento di dramma per il Paese da ricostruire dopo la guerra. Allora gli aiuti necessari furono forniti dagli USA tramite il Piano Marshall, ma poiché ovviamente nessuno fa niente per niente ancora oggi ci troviamo con decine di basi militari americane che fanno un po' quello che gli pare. Ricordate la strage del Cermis?
    Le prospettive. Riguardo i partiti al governo, vedo lo scandalo inaudito di un partito in rotta come quello dei 5 stelle rappresentato ancora in Parlamento come se fosse il primo partito italiano. Sarà spazzato via non appena gli incapaci ragazzotti avranno raggiunto le loro sospirate e laute pensioni. La loro estinzione sarà affrettata dalla loro stessa misura voluta riguardo il taglio dei parlamentari. Il PD ancora mantiene i suoi consensi, e questo suona abbastanza incomprensibile. Ma su chi potrà contare, in un prossimo futuro? Ridotti ai minimi termini gli stellati, con l'ostilità di Calenda e Renzi, quale destino mai li aspetta?
    Ma non è neppure che io veda molto bene il futuro del centrodestra, con Berlusconi assimilato da tempo ad un centrismo che lega bene anche con un governo diverso ma non troppo lontano da questo, con la Lega sottoposta al controllo sotterraneo dei vari moderati alla Giorgetti e alla Zaia, l'ala salviniana in minoranza, spaccatura manifesta. Situazione che secondo me manterrebbe la Meloni all'opposizione, coerente ma sterile.
    Conclusione? L'unica cosa certa è l'ulteriore espandersi dell'astensionismo. Io proporrei una riforma secondo la quale, se i votanti risultano AL DI SOTTO del 50% del corpo elettorale completo, il voto stesso viene annullato e deve essere ripetuto. In fondo, per i referendum, da sempre si tiene conto della percentuale del 50% necessaria per non annullare il referendum stesso.
    “Siamo tutti uguali davanti alla legge, ma non davanti agli incaricati di applicarla.”
    (S. Lec)

  2. #62
    Opinionista L'avatar di gillian
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    Citazione Originariamente Scritto da Spirit Visualizza Messaggio
    Draghi è stato capace di riunire quasi tutti i partiti nel suo governo da una parte perché dotato del carisma conferitogli dalle alte posizioni assunte in campo europeo, dall'altra perché portatore (sempre in base a questo carisma) dell'afflusso ingente di denari che comunque comporteranno per i nostri figli e nipoti un debito quasi impossibile da ripagare. La situazione ricorda un poco quella di un altro momento di dramma per il Paese da ricostruire dopo la guerra. Allora gli aiuti necessari furono forniti dagli USA tramite il Piano Marshall, ma poiché ovviamente nessuno fa niente per niente ancora oggi ci troviamo con decine di basi militari americane che fanno un po' quello che gli pare. Ricordate la strage del Cermis?
    Le prospettive. Riguardo i partiti al governo, vedo lo scandalo inaudito di un partito in rotta come quello dei 5 stelle rappresentato ancora in Parlamento come se fosse il primo partito italiano. Sarà spazzato via non appena gli incapaci ragazzotti avranno raggiunto le loro sospirate e laute pensioni. La loro estinzione sarà affrettata dalla loro stessa misura voluta riguardo il taglio dei parlamentari. Il PD ancora mantiene i suoi consensi, e questo suona abbastanza incomprensibile. Ma su chi potrà contare, in un prossimo futuro? Ridotti ai minimi termini gli stellati, con l'ostilità di Calenda e Renzi, quale destino mai li aspetta?
    Ma non è neppure che io veda molto bene il futuro del centrodestra, con Berlusconi assimilato da tempo ad un centrismo che lega bene anche con un governo diverso ma non troppo lontano da questo, con la Lega sottoposta al controllo sotterraneo dei vari moderati alla Giorgetti e alla Zaia, l'ala salviniana in minoranza, spaccatura manifesta. Situazione che secondo me manterrebbe la Meloni all'opposizione, coerente ma sterile.
    Conclusione? L'unica cosa certa è l'ulteriore espandersi dell'astensionismo. Io proporrei una riforma secondo la quale, se i votanti risultano AL DI SOTTO del 50% del corpo elettorale completo, il voto stesso viene annullato e deve essere ripetuto. In fondo, per i referendum, da sempre si tiene conto della percentuale del 50% necessaria per non annullare il referendum stesso.
    L'eredità di decenni di malgoverno non si cancella con la bacchetta magica ... la sventura di avere un comico quale fautore di un partito che ha d'acchito avuto il consenso di tanti imbecilli non ha fatto che aggravare una situazione già da tempo compromessa ... la pandemia ha fatto il resto ... le basi americane in Italia come in tutta Europa sono una necessità per contrastare l'imperialismo espansionista che sono nel DNA di una Russia che non si rassegna alla disfattta ed al crollo dell'impero bolscevico ... e dal monolitico comunismo della Cina ... il cui espansionismo economico e non solo ... rappresenta una minaccia del libero pensiero ...il COVID è nato in Cina e chi l'ha denunciato è stato messo in prigione e non si sa ancora la sua natura ... se naturale o artificiale .. è un fatto che abbiamo saputo del suo apparire con due mesi di ritardo e ciò rappresenta uno scotto incalcolabile di vite umane, l'ormai dittatore della Cina Xi Jinping* vuole imporre ad Hong Kong eTaiwan (che hanno già provato la democrazia occidentale) la sua filosofia di vita ... basta guardare un Plenum cinese ... arriva il presidente e tutti sia alzano contemporaneamente come burattini ad applaudirlo ... gli Usa hanno concesso al Giappone la possibilità di armarsi ... non ci rimane che permettere alla Germania di armarsi ...e la terza guerra mondiale è assicurata!
    Ora alla TV non si fa che parlare della candidatura di Berlusconi al Quirinale ed il pittoresco quadro della deficienza degli italiani è completo!
    Concordo con Spirit che la maggioranza per governare dovrebbe essere del 50% .. ma non so se sarebbe una soluzione ... basta che due partiti di maggioranza si indentifichino in uno stemma ... non eliminerebbe i contrasti interni di un partito che non sarebbe altro che una coalizione sotto mentite spoglie!
    Allora preferisco la democrazia presidenziale alla francese ... dove Macron guida il suo paese con il solo 26% del consenso popolare!
    Non ci sono più parole ... mi vergogno di essere italiano!
    Visti i preziosi consigli di Spirit gli darei un incarico di consulente governativo!

    *È nota a tutti (più o meno a tutti) una frase di 1984 di George Orwell: "Chi controlla il passato controlla il futuro, chi controlla il presente controlla il passato". Il presidente cinese Xi Jinping ha deciso di controllare passato, presente e futuro. Il plenum del Partito comunista, la riunione annuale dei 300 e più membri dell'élite politica cinese, ha approvato un documento sulla storia della Repubblica popolare che serve in effetti a proiettare in avanti la leadership di Xi. È il viatico al 20° Congresso del Pcc, l'anno prossimo, quando l'Imperatore rosso dovrà essere confermato nella sua carica - o meglio nelle sue cariche (il vertice del Partito, dello Stato e dell'esercito).
    Ultima modifica di gillian; 15-01-2022 alle 11:46

  3. #63
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    Ti ricordi? Era per Fanfani...
    eh, già. ma repetita iuvant ...

  4. #64
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    Citazione Originariamente Scritto da Spirit Visualizza Messaggio
    Draghi è stato capace di riunire quasi tutti i partiti ...

    Le prospettive. Riguardo i partiti al governo, vedo lo scandalo inaudito di un partito in rotta come quello dei 5 stelle rappresentato ancora in Parlamento come se fosse il primo partito italiano. Sarà spazzato via non appena gli incapaci ragazzotti avranno raggiunto le loro sospirate e laute pensioni. La loro estinzione sarà affrettata dalla loro stessa misura voluta riguardo il taglio dei parlamentari. Il PD ancora mantiene i suoi consensi, e questo suona abbastanza incomprensibile. Ma su chi potrà contare, in un prossimo futuro? Ridotti ai minimi termini gli stellati, con l'ostilità di Calenda e Renzi, quale destino mai li aspetta?
    Ma non è neppure che io veda molto bene il futuro del centrodestra...
    sai, se stai dietro alle bandierine, difficilmente ti orienti in quel che succede; suggerisco:

    a) l'"Italia" non esiste - cosi come la "Germania", la "Francia", ecc... - se non per il fisco e la PA; tu abiti a Milano e una parte delle tue tasse si spende a Palermo, e puoi vincere a concorso un posto da insegnante o infermiere nelle scuole o negli ospedali di tutto il paese; fine dell'"Italia"; il resto è tutto UE, regionale o municipale;

    b) siccome economia e finanza sono integrate, l'UE fa affluire soldi perché l'Italia sia normalizzata, adeguata ad uno standard; ci siano infrastrutture - strade, ferrovie, acqua, ecc... - e servizi - burocrazia e giustizia - che consentano ai capitali mobili di investire; un gruppo alberghiero olandese non può essere attivo in Sicilia se mancano le strade e l'acqua, o a Roma se le mafie locali mettono i bastoni tra le ruote;

    c) siccome siamo un paese a due velocità - da moltissimo tempo, circa epoca napoleonica - e la perdita della sovranità monetaria ha segnato la fine dei "trucchi" compensativi che mascheravano in parte questa realtà, da una 30ina d'anni si consuma una sorta di secessione economica, che preme pure sul fisco:

    la maggior parre delle tasse si incassano da Bologna in su; e, siccome il fisco è ancora "nazionale" e redistribuisce, la tensione si scarica sulla spesa, in termini di rapporti di forza; le opere pubbliche da decenni si fanno quasi solo al nord; se io prendo una multa a Bologna, la pago e basta; perché so che alla fine arriverà l'ufficiale giudiziario; a Napoli il 91% dei tributi è inesatto e irrecuperabile; questa però è una cosa che si sconta politicamente, quando si allocano gli stanziamenti;

    ora, quegli schieramenti politici che vedi sono impantanati, disgregati e divisi al loro interno perché rappresentano realtà molto diverse e con interessi confliggenti tra loro; nel ventennio trascorso, Berlusconi ha tenuto insieme una destra divisa proprio rimandando ogni resa dei conti, come un vecchio democristiano; insomma, ha fatto quasi finta che Maastricht fosse uno scherzo, per accontentare i suoi; quando ha fallito, sono usciti fuori i 5S;

    la partita che si gioca oggi è come distribuire i miliardi UE, e come riformare il fisco, che è l'asticella che determina la vita o la morte di certi assetti di potere diffusi;
    e gli schieramenti sostanziali sono questi:
    i) da una parte i "meridionali statalisti", dove c'è la Meloni, il vecchio blocco M5S (quelli à la Di Battista), con tutti i movimenti protestatari, una parte del PD, quello romano di Bettini, in cui vorrebbe tornare D'Alema, e poi tutta la sinistra movimentista, da Rizzo a De Magistris, con motivazioni diverse, nonché l'estrema destra, FN, ecc...

    ii) dall'altra c'è la destra del nord - l'elettorato leghista, ma anche quello più o meno berlusconiano - che vuole tagliare le aliquote, conseguendo il federalismo fiscale senza passare dal "via" del vaglio costituzionale; siccome al sud le tasse non si pagano, se si tagliano le aliquote al fisco centrale entrano meno soldi del nord, che possono recuperare le regioni, aggirando il principio di solidarietà fiscale; quando Meloni dice che vuole un "patriota" al Quirinale, non ce l'ha con Bruxelles, ma con Salvini; vuole un PdR che non consenta quella manovra di aggiramento sul tema fiscale;

    iii) in mezzo, a mediare, ci sono Draghi, Conte, con la parte dei 5S assimilati alle attività di governo, il PD "emiliano" del centro-nord, i renziani e Calenda, e i berluschini moderatelli, tipo Toti e altri centristi; questi cercano di arrivare a certe riforme attenuando l'esito radicale che il leghismo duro e puro vorrebbe tradurre in una sorta di politicizzazione dei rapporti economici di forza, una secessione fiscale dei ricchi, che si traduca direttamente in normative nuove, come i concorsi pubblici regionalizzati e cose del genere;

    molti si astengono perché non capiscono bene chi davvero stia dalla parte dei loro interessi - cioè, poi sia davvero in grado di prendere iniziative utili - ma anche perché si rendono conto che quegli interessi sono poco difendibili;

    in altri termini, fino a qualche decennio fa, tante potenzialità produttive italiane - pensa solo al turismo - potevano restare inefficienti, perché compensate dall'evasione o da sussidi; oggi non più; lo vedi bene a Roma e al sud, dove il turista va solo una volta, mentre a Londra e Parigi torna 3 o 4 volte; e questo perché in media gli alberghi, i ristoranti, gli stabilimenti balneari vivacchiano e offrono un servizio discutibile, pagano poco o niente di tasse e questo si traduce in degrado ambientale, in un circolo vizioso;

    le bandierine, destra e sinistra, non significano niente; c'è solo da ragionare su come far funzionare le cose senza condannare a morte tanti settori e persone, ma anche togliendo tanto potere a certe rendite di posizione, come quello che ti vende mezza minerale a S. Pietro per 5 euro, e che a Roma è un potere fortissimo, una famiglia organizzatissima e con rappresentanti politici, e tutte le altre lobbies, albergatori, commercianti, palazzinari e edili, un po' ovunque.
    c'� del lardo in Garfagnana

  5. #65
    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio

    le bandierine, destra e sinistra, non significano niente; c'è solo da ragionare su come far funzionare le cose senza condannare a morte tanti settori e persone, ma anche togliendo tanto potere a certe rendite di posizione, come quello che ti vende mezza minerale a S. Pietro per 5 euro, e che a Roma è un potere fortissimo, una famiglia organizzatissima e con rappresentanti politici, e tutte le altre lobbies, albergatori, commercianti, palazzinari e edili, un po' ovunque.
    secondo te a Portofino e a Cortina una mezza minerale costa 50 centesimi?

  6. #66
    Citazione Originariamente Scritto da Pazza_di_Acerra Visualizza Messaggio
    Veramente è stata lei CON Formigoni. E ultimamente insiste con una nuova proposta di legge regionale sulla sanità tutta sbilanciata verso il privato, che ha ovviamente suscitato molte proteste. E' una persona sgradevole quasi quanto il cognato...
    la legge regionale proposta dalla Moratti è semplicemente invereconda, ma non mi sembra che prima dell'anno scorso lei si sia mai occupata di sanità o di regione Lombardia. come fai a dire che condivide le responsabilità di Formigoni?

  7. #67
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    Citazione Originariamente Scritto da flying dutchman Visualizza Messaggio
    secondo te a Portofino e a Cortina una mezza minerale costa 50 centesimi?
    certo che no, ma S. Pietro e Portofino sono due "prodotti" turistici diversi; Portofino e Cortina in economia si chiamano beni di Geffen, ed esemplificano il paradosso omonimo, del lusso; la domanda è direttamente, invece che inversamente correlata al prezzo, come sarebbe normale;

    io ho citato il furgone-bancarella della famiglia Tredicine - una specie di monopolio a Roma - per esemplificare un'economia di rendita sul turismo di massa che si è rivelata non immorale, ma perdente sotto il profilo della produttività; col risultato che le potenzialità di hub turistici come Roma, anche Firenze e Venezia, ma moltissimi altri siti, sono enormemente sotto-sfruttate perché il modello inefficiente di impresa che vi opera interagisce male nel ciclo della ricchezza, de-moltiplica;

    l'economia dell'evasione consente una teorica ricchezza privata a fronte di una miseria pubblica; solo che la seconda produce tipicamente un deperimento della prima, soprattutto nel caso di patrimonio ambientale-turistico;
    un tipico indicatore italiano che dovrebbe figurare ogni giorno come primo titolo di tutti i tg è che il patrimonio medio degli italiani è di 230mila euro, mentre quello dei tedeschi - i tedeschi ! - è di 212; ma l'Italia ha un rapporto debito/PIL al 136%, mentre in Germania è al 59%;

    ma la conseguenza di questo è che il turista giapponese va a mangiare in centro a Roma, accanto ai sacchi dell'immondizia, i gabbiani, le pantegane e forse anche i cinghiali, e lo salassano pure in cambio delle fettuccine Alfredo scongelate da 4.99 euro in qualsiasi autogrill tedesco;
    però il giapponese a Londra torna diverse volte; a Roma non ci mette più piede; il ristoratore lo sa, e siccome vivacchia lo stesso, si tiene quella posizione di rendita, vota e fa votare gente che non gliela minaccia; poi, saranno caxxi degli eredi...
    c'� del lardo in Garfagnana

  8. #68
    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    certo che no, ma S. Pietro e Portofino sono due "prodotti" turistici diversi; Portofino e Cortina in economia si chiamano beni di Geffen, ed esemplificano il paradosso omonimo, del lusso; la domanda è direttamente, invece che inversamente correlata al prezzo, come sarebbe normale;.
    infatti mi sono reso conto quasi subito di avere sbagliato esempio. correttamente avrei dovuto parlare di una mezza minerale in piazza San Marco e poi dei ristoranti di Venezia.
    e poi non sono mica sicuro che un turista giapponese torni più volte a Parigi o a Londra (che anche loro quanto a prezzi scherzano poco), ma lo dico solo perché un giapponese non ha poi tantissime occasioni di fare una vacanza in Europa.

  9. #69
    Opinionista L'avatar di axeUgene
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    Citazione Originariamente Scritto da flying dutchman Visualizza Messaggio
    infatti mi sono reso conto quasi subito di avere sbagliato esempio. correttamente avrei dovuto parlare di una mezza minerale in piazza San Marco e poi dei ristoranti di Venezia.
    anche Venezia è una cosa molto sui generis, per la limita ricettività e logistica problematica; ora mi hai fatto ricordare che mi è capitato di fare una cosa per me assurda, e cioè pranzare in un ristorante sotto ponte Rialto; ma era una circostanza particolare...
    e poi non sono mica sicuro che un turista giapponese torni più volte a Parigi o a Londra (che anche loro quanto a prezzi scherzano poco), ma lo dico solo perché un giapponese non ha poi tantissime occasioni di fare una vacanza in Europa.
    sì, sì... ci sono le statistiche; non sono un esperto, ma conoscevo il dato proprio perché è eclatante al punto di diventare di cronaca;

    certo che se volessimo ponderare questi dati in termini di rilevanza del patrimonio turistico ambientale, lo scandalo dovrebbe essere molto maggiore, vista la sproporzione; con tutto l'amore per Parigi e Londra, che sono un po' entrambe casa mia, per vari motivi, ma è un po' difficile equipararle all'Italia; eppure...
    c'� del lardo in Garfagnana

  10. #70
    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    anche Venezia è una cosa molto sui generis, per la limita ricettività e logistica problematica; ora mi hai fatto ricordare che mi è capitato di fare una cosa per me assurda, e cioè pranzare in un ristorante sotto ponte Rialto; ma era una circostanza particolare...

    sì, sì... ci sono le statistiche; non sono un esperto, ma conoscevo il dato proprio perché è eclatante al punto di diventare di cronaca;

    certo che se volessimo ponderare questi dati in termini di rilevanza del patrimonio turistico ambientale, lo scandalo dovrebbe essere molto maggiore, vista la sproporzione; con tutto l'amore per Parigi e Londra, che sono un po' entrambe casa mia, per vari motivi, ma è un po' difficile equipararle all'Italia; eppure...
    insomma. non mi dirai che il prezzo di una mezza minerale in Piazza San Marco dipende dalle difficoltà logistiche o dalla limitata ricettività. lo capirei, ma solo fino ad un certo punto, se gli ingressi a Venezia fossero contingentati, ma visto che così non è, non mi sembra che le motivazioni siano quelle.
    è da parecchio che non vado a Venezia, ma ricordo che mi piaceva andare a scovare trattorie nascoste dalle parti di Castello o nelle zone meno conosciute di Cannaregio. poi, vabbè, capisco che ci sono circostanze ...
    piuttosto quello che volevo evidenziare è che non c'è grossa differenza tra il trattamento dei turisti a nord e a sud della penisola: il prezzo di lettino/ombrellone su una qualsiasi spiaggia della Liguria è scandaloso ovunque, non solo a Portofino o alle Cinqueterre. e non è che a Rimini vada molto meglio: certo che il costo è inferiore, ma alla fine il rapporto qualità/prezzo è simile. fortunatamente io sono un tipo da spiaggia libera che, quando non è in acqua, ama passeggiare sul bagnasciuga.
    non è che i prezzi in UK, particolarmente a Londra, siano proprio bassissimi e quanto all'offerta gastronomica lascerei perdere, per lo meno, per quanto riguarda le strutture a buon mercato. buon mercato sempre relativo, trattandosi di Londra: quanto costa una steak and kidney pie in un pub di Westmister? quindi probabilmente il motivo per cui i giapponesi ritornano a Londra e non a Roma (ma davvero i giapponesi così legati al lavoro riescono a trovare il tempo?) è da ricercarsi in altre cose, forse perché il Colosseo quando lo hai visto una volta, mentre Londra offre mille opportunità sempre diverse e magari un giapponese non è così interessato tanto alla storia, all'archeologia o alle bellezze naturali, quanto magari ai saldi di Harrod's (per carità: è un esempio fatto così, la prima cosa che mi è venuta in mente)

  11. #71
    ????? ???????????? L'avatar di Pazza_di_Acerra
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    Citazione Originariamente Scritto da flying dutchman Visualizza Messaggio
    la legge regionale proposta dalla Moratti è semplicemente invereconda, ma non mi sembra che prima dell'anno scorso lei si sia mai occupata di sanità o di regione Lombardia. come fai a dire che condivide le responsabilità di Formigoni?
    Hai ragione, mi sono confusa con tutte le prodezze in favore dei paperoni e del figlio Batman quando era (pessimo) sindaco di Milano!. Però la sanità lombarda è tutta "merito" del Celeste.
    semel in anno licet insanire, cotidie melius

  12. #72
    eh, già. abbiamo avuto anche quella disgrazia, di avere contemporaneamente il Celeste alla regione e la Moratti al Comune. qualcosa di male sicuramente lo avevamo fatto, anche se non riesco a ricordarmi cosa.

  13. #73
    Opinionista L'avatar di axeUgene
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    Citazione Originariamente Scritto da flying dutchman Visualizza Messaggio
    insomma. non mi dirai che il prezzo di una mezza minerale in Piazza San Marco dipende dalle difficoltà logistiche o dalla limitata ricettività. lo capirei, ma solo fino ad un certo punto, se gli ingressi a Venezia fossero contingentati, ma visto che così non è, non mi sembra che le motivazioni siano quelle.
    di fatto è abbastanza così; nel senso che Venezia in effetti è di suo un "museo a cielo aperto", con una ricettività materiale limitatissima, mentre in teoria a Roma può entrare un milione di persone in più, come a Milano, tra pendolari e turisti;
    cioè, la mezza minerale a 5 euro di Venezia, Cortina o Portofino in effetti non deprime la domanda, perché la soluzione di continuità con l'ambiente circostante è tale che la cosa è accettata pacificamente;
    a Roma no, perché in effetti una metropoli dovrebbe giustificare i suoi prezzi medi alti con un "salotto diffuso" in termini di servizi, che a Roma non c'è;

    piuttosto quello che volevo evidenziare è che non c'è grossa differenza tra il trattamento dei turisti a nord e a sud della penisola: il prezzo di lettino/ombrellone su una qualsiasi spiaggia della Liguria è scandaloso ovunque, non solo a Portofino o alle Cinqueterre. e non è che a Rimini vada molto meglio: certo che il costo è inferiore, ma alla fine il rapporto qualità/prezzo è simile. fortunatamente io sono un tipo da spiaggia libera che, quando non è in acqua, ama passeggiare sul bagnasciuga.
    non è che i prezzi in UK, particolarmente a Londra, siano proprio bassissimi e quanto all'offerta gastronomica lascerei perdere, per lo meno, per quanto riguarda le strutture a buon mercato. buon mercato sempre relativo, trattandosi di Londra: quanto costa una steak and kidney pie in un pub di Westmister? quindi probabilmente il motivo per cui i giapponesi ritornano a Londra e non a Roma (ma davvero i giapponesi così legati al lavoro riescono a trovare il tempo?) è da ricercarsi in altre cose, forse perché il Colosseo quando lo hai visto una volta, mentre Londra offre mille opportunità sempre diverse e magari un giapponese non è così interessato tanto alla storia, all'archeologia o alle bellezze naturali, quanto magari ai saldi di Harrod's (per carità: è un esempio fatto così, la prima cosa che mi è venuta in mente)
    Londra è sempre stata cara, come pure Parigi, almeno per le tasche degli italianuzzi pre-euro, abituati a prezzi artificiosamente bassi;
    il punto è che comunque a Londra o Parigi, come a Milano o Treviso, il quadro complessivo dei servizi è molto più confortevole, a partire dai trasporti; il nord Italia è mediamente meno attraente del sud, meno bello; ma questo è una spinta competitiva ad offrire servizi per giustificare prezzi, come è la regola commerciale; la tradizionale politica della riviera romagnola;

    ora, quello che volevo evidenziare di "politico" nel post è che c'è una parte d'Italia - trasversale, non necessariamente localizzata al sud - che vive ancora in equilibri di rendita, magari al ribasso, ma che garantiscono un minimo di posizione sociale e di potere, che in questo modo ostacola una maggior produzione di ricchezza al prezzo di un degrado ambientale o una mancata riqualificazione dei rispettivi settori;
    per dire, lo stesso livello abnorme di piccole e medie imprese testimonia di suo una grande inefficienza di sistema, visto che per definizione quel formato è sottocapitalizzato e investe poco, quindi cresce meno, e si vede;
    solo che il piccolo imprenditore preferisce mantenere il suo potere personale e ambientale, anche microscopico o solo famigliare, ed esprime una politica ostruzionista, in questo senso;

    il motivo per cui la destra italiana è maggioritaria, ma incapace di governare, vince le elezioni e poi si spacca o perde pezzi essenziali, è proprio che cerca di comporre una parte vitale e selvaggiamente imprenditoriale, ma in qualche modo funzionante e competitiva, con le economie residuali dello statalismo, e cerca di farlo coi soldi della prima parte; finché si stampava moneta, si poteva fare, a debito; dal 1992 non si può più, e infatti è tramontata la DC, che rappresentava quel compromesso.
    c'� del lardo in Garfagnana

  14. #74
    a dire il vero non riesco ad immaginare niente di più simile a un equilibrio di rendita che garantisce posizione sociale e potere (e ricchezza, non dimentichiamo) che una bancarella a Venezia, e non riesco ad immaginare un insieme di servizi di basso livello come quelli che offre la riviera romagnola. Il guaio è che anche altre aree italiane si stanno pericolosamente avvicinando al modello romagnolo, che garantisce facili guadagni con investimenti tutto sommato ridotti.
    Se vogliamo, Portofino e Cortina (ma sono solo due esempi) sono tutto il contrario, quasi costrette a scoraggiare il turismo di massa per poter mantenere il livello di servizio.

    Io non credo che il problema del turismo a Roma sia la mancanza di servizi o la loro scarsa qualità; Roma rimane una meta turistica frequentata anche con tutti i suoi problemi. Dici che si potrebbe fare di più? Può essere, anzi: sicuramente è così, ma siamo sicuri che sia auspicabile? A me sembra che a Trinità dei Monti ci sia già anche troppa gente e che diventi sempre più difficile vedere le azalee fiorite nel mese di maggio. Personalmente sono più deluso da quello che da un pranzo cattivo, ma capisco che non sono io che faccio testo.

    È chiaro che i servizi a Milano sono un’altra cosa, a cominciare dai trasporti, anche se non ti auguro di ritrovarti dalle parti dei Navigli in occasione di un qualsiasi fuori-salone. E proprio in virtù di servizi ed eventi che Milano è riuscita ad acquisire una valenza turistica che fino a vent’anni fa non aveva. Tra parentesi anche i servizi vent’anni fa non è che fossero proprio il massimo. Ma il turismo a Milano è diverso dal turismo a Roma: uno non viene a Milano per vedere Sant’Ambrogio e nemmeno per vedere il Cenacolo, anzi: la maggior parte degli stranieri non sa nemmeno che esiste il Cenacolo. A Roma invece ci vai proprio per vedere San Pietro e il Colosseo.

    Comunque stiamo discutendo su marginalità; in realtà la tua analisi sul sistema Italia mi trova abbastanza d’accordo, anche se magari non concordiamo sulla valutazione di alcuni aspetti in cui il sistema si presenta all’esterno. Per esempio il numero abnorme di piccole imprese, che giustamente consideri come inefficienti a livello di sistema. Se vogliamo è anche una caratteristica dell’italianesimo essere efficienti a livello individuale e inefficienti a livello di sistema, e questo è un punto su cui bisognerebbe intervenire. La piccola impresa è per natura sottocapitalizzata, e quindi soggetta al sistema creditizio; la piccola impresa è per natura poco incline agli investimenti e al rinnovamento tecnologico: generalmente legata ad un padre-padrone molto esperto e capace in quello che sa fare, ma diffidente nei confronti di tutto ciò che non padroneggia; la piccola impresa è per natura poco capace di reagire alle oscillazioni del mercato e ai cambiamenti di politica delle grandi imprese.
    E questo si traduce nell’inefficienza complessiva del sistema Italia che giustamente hai fatto rilevare.

  15. #75
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    Citazione Originariamente Scritto da flying dutchman Visualizza Messaggio
    a dire il vero non riesco ad immaginare niente di più simile a un equilibrio di rendita che garantisce posizione sociale e potere (e ricchezza, non dimentichiamo) che una bancarella a Venezia
    dipende dal fisco e dalla normativa delle licenze e dei controlli sull'attività;
    , e non riesco ad immaginare un insieme di servizi di basso livello come quelli che offre la riviera romagnola.
    beh, a me non piace proprio quel modello; ma in termini di efficienza e valorizzazione di un mare poco attraente, mi sembra un buon modello di ottimizzazione e concorrenza, con un numero elevato di imprese;

    Il guaio è che anche altre aree italiane si stanno pericolosamente avvicinando al modello romagnolo, che garantisce facili guadagni con investimenti tutto sommato ridotti.
    Se vogliamo, Portofino e Cortina (ma sono solo due esempi) sono tutto il contrario, quasi costrette a scoraggiare il turismo di massa per poter mantenere il livello di servizio.
    certo, ma sono "prodotti" diversi;

    Io non credo che il problema del turismo a Roma sia la mancanza di servizi o la loro scarsa qualità; Roma rimane una meta turistica frequentata anche con tutti i suoi problemi. Dici che si potrebbe fare di più? Può essere, anzi: sicuramente è così, ma siamo sicuri che sia auspicabile? A me sembra che a Trinità dei Monti ci sia già anche troppa gente e che diventi sempre più difficile vedere le azalee fiorite nel mese di maggio. Personalmente sono più deluso da quello che da un pranzo cattivo, ma capisco che non sono io che faccio testo.

    È chiaro che i servizi a Milano sono un’altra cosa...
    Ma il turismo a Milano è diverso dal turismo a Roma: uno non viene a Milano per vedere Sant’Ambrogio e nemmeno per vedere il Cenacolo, anzi: la maggior parte degli stranieri non sa nemmeno che esiste il Cenacolo. A Roma invece ci vai proprio per vedere San Pietro e il Colosseo.
    a Milano si va per vedere Milano; a Roma per aver visitato un feticcio, di non si sa bene cosa; e con lo spirito di andarsene il prima possibile; il torpedone di giapponesi che stava qualche ora in città, parcheggiato alle terme di Caracalla per sbrigarsela in poco tempo, sembrava un assurdità; invece preconizzava e spiegava l'inadeguatezza del sistema-Capitale nel gestire il suo patrimonio ambientale in rapporto al suo potenziale di massa; la psicologia dell'operatore medio è quella di essere titolare proprio della bancarella di piazza S. Marco a Venezia - cioè, una risorsa limitatissima, unica - ma non è così;

    Comunque stiamo discutendo su marginalità; in realtà la tua analisi sul sistema Italia mi trova abbastanza d’accordo, anche se magari non concordiamo sulla valutazione di alcuni aspetti in cui il sistema si presenta all’esterno. Per esempio il numero abnorme di piccole imprese, che giustamente consideri come inefficienti a livello di sistema. Se vogliamo è anche una caratteristica dell’italianesimo essere efficienti a livello individuale e inefficienti a livello di sistema, e questo è un punto su cui bisognerebbe intervenire. La piccola impresa è per natura sottocapitalizzata, e quindi soggetta al sistema creditizio; la piccola impresa è per natura poco incline agli investimenti e al rinnovamento tecnologico: generalmente legata ad un padre-padrone molto esperto e capace in quello che sa fare, ma diffidente nei confronti di tutto ciò che non padroneggia; la piccola impresa è per natura poco capace di reagire alle oscillazioni del mercato e ai cambiamenti di politica delle grandi imprese.
    E questo si traduce nell’inefficienza complessiva del sistema Italia che giustamente hai fatto rilevare.
    non capisco su cosa non concordi a proposito dell'abnormità demografica delle piccole imprese, e mi interessa saperlo, visto che sembri preparato;

    ad ogni modo, io sottolineavo a Spirit il conflitto politico sottotraccia ai muri delle bandierine politiche, e il perché verosimilmente certi esiti draghiani sono quasi inevitabili, dopo qualche manfrina;
    Maastricht ha segnato uno spartiacque, perché ha definito la politica monetaria e tolto le banche dalle mani della politica, per restituirle alla loro funzione di mercato; questo ha messo a nudo i limiti di una parte rilevantissima e trasversale del sistema economico; Tangentopoli e la Lega, gli attentati mafiosi, vengono da lì; e Berlusconi è stato il tentativo di prorogare il vecchio sistema cerchiobottista DC a buffo, finché possibile;

    è dai tempi di Dini - significativamente arrivato per lo sganciamento di Bossi - e poi di Monti - sganciamento di Fini - fino a Draghi, che la politica si arrende all'impossibilità di gestire in modo normalmente cruento - tipo Thatcher - quello che negli altri capitalismi è un conflitto di classe tra capitale e lavoro, mentre in Italia è un conflitto pre-moderno tra rendita - variamente dissimulata - e produzione, anche selvaggia;
    tutti sanno che non appena si togliessero gessi e impalcature - l'euro, l'UE, i tecnocrati - i rapporti di forza economici tra aree ricche e povere, tra settori efficienti e settori ingolfati produrrebbero una frattura insanabile a livello dell'ultima vera prerogativa e funzionante dello stato nazionale, e cioè il fisco;

    vera o falsa, la narrazione leghista dice che i lombardi pagano oltre 5mila euro pro-capite di residuo fiscale, gli emiliani e i veneti 3500; cioè, una famiglia di 4 persone - magari di Catanzaro - che risiede a Bollate viene informata che ogni anno paga 20mila euro - che gli mancano in termini di servizi - a favore delle regioni del sud, degli "statali", delle economie in nero dove si evadono quei tributi che a Bollate sarebbe impossibile evadere; quelli scendono a Catanzaro dai parenti e, con tutto l'affetto per quelli e la conoscenza ambientale, pensano che se arriva qualcuno che affama la bestia, forse è la cosa migliore;

    ma molti arrivano anche a pensare che, con quei dati di spesa, sarebbe più consono che la propria figlia laureata e disoccupata abbia la precedenza anche nella PA su chi viene da fuori regione; lo Svimez, con diverse buone ragioni, avrebbe da obiettare;

    resta che c'è uno iato assurdo tra come la politica manifesta e rappresenta se stessa e i conflitti da operetta che inscena, e la realtà del dato economico sottostante; per cui, uno pensa: ma come ? il 60 % degli italiani è di destra, e la destra, quando vince le elezioni, dopo un po' cade, si sfalda; magari è colpa dei magistrati o dei poteri forti; perché la destra non elegge un PdR ? eh.... perché ?

    forse perché il prossimo PdR dovrà promulgare riforme fiscali - il fisco sarà il prossimo obiettivo della Commissione UE - che tradurranno proprio quei rapporti di forza interni; perciò la Meloni vuole un "patriota", cioè un non-federalista, che è invece ciò a cui punta la destra leghista.
    c'� del lardo in Garfagnana

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