La mafia è un modo di agire, endemico del sud.
Qui tutti lo siamo, più o meno consapevolmente.
Chi ne è colpito, lo manifesta in ogni ambito, come atti criminali organizzati,
o semplici azioni individuali messi in atto da chi crede di essere al di sopra
della legge, o dei diritti degli altri.
Ecco un esempio di azione mafiosa esercitata individualmente :
Sabato 11 Dicembre 2021, ore 09:30 circa, guidando l'auto aziendale, mi accingevo a rientrare in ufficio, percorrendo la
solita via che as un certo tratto, prevede l'attraversamento di una piccola salita, molto pericolosa, perché un muretto non
ti permette di vedere se altri mezzi stanno per imboccare la stessa via, questa volta in discesa, per chi viene dall'altro
senso di marcia. Ebbene io mi fermo sempre, prima di attraversare, salpo poi andare avanti per un piccolo tratto, per poter
scorgere dal muretto che ti occulta la strada, se qualcuno sta a sua volta arrivando. Non appena mi accorgo che un tizio
su uno scooter sta scendendo verso di me, freno immediatamente e così anche lui, per evitare un incidente. Il tizio riesce
a fermarsi in tempo, però non appena le ruote di bloccano, piano piano cade sul fianco sinistro, appoggiandosi sulla strada.
Sposto l'auto, per evitare che lo scooter possa scivolare verso di me, scendo e presto assistenza al tizio, uno sulla sessantina,
chiedendogli se si fosse fatto male. Lo aiuto a rialzarsi, poi qualcuno si avvicina, tra questi un tassista che lavora per noi che
assiste alla scena e ci aiuta a rimettere in piedi il motorino.
Il tizio sembra non si sia fatto male, io gli dico che mi dispiace, ma che in pratica è caduto da solo, da fermo, senza che ci sia
stato impatto tra i nostri mezzi. Questo si guarda intorno, come a scrutare chi ha assistito alla scena, poi se ne va, senza dire
granché a parte lamentare un leggero dolore alla spalla.
Ognuno se ne va per conto suo, io poi rientro a casa, ma, verso le 12:30 il tizio, accompagnato da un altro tassista della stessa
ditta che ha l'ufficio di fronte al luogo dell'incidente, citofona in ufficio chiedendo di me. Il collega gli risponde che rientro lunedì
(oggi). Questo tizio è ritornato sul luogo dell'incidente, ha chiesto ai tassisti chi fossi e dove lavoro e con uno stratagemma si é fatto accompagnare.
Questa mattina si è ripresentato chiedendo di parlare con me. Siamo scesi in tre, io, un collega e il capoufficio ed in pratica, mi
ha reputato responsabile del suo incidente, chiedendomi 150 euro perché il suo scooter ha riportato un danno alla forcella. Al
che io gli ho risposto che non gli avrei dato nulla e questo, ha cominciato a minacciarmi, anche di morte, dicendomi che me
l'avrebbe fatta pagare, mandandomi i suoi figli ad ammazzarmi.
Io dal canto mio, ho video-registrato la nostra conversazione, riprendendo anche l'attimo in cui mi minaccia di morte e l'ho minacciato a mia volta,
di denunciarlo ai carabinieri. Il tizio poi se ne è andato. Siamo riusciti a capire di chi si tratta, un poco di buono, già pregiudicato, sia
lui che i suoi figli, coinvolti di recente in un furto di gasolio da un deposito.
Oh che dirvi... se non mi vedete scrivere più... vorrà dire che... e pace all'anima mia.
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Originariamente Scritto da Vega
