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Risultati da 31 a 45 di 71

Discussione: Racconto autobiografico della giovane sorella White.

  1. #31
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    Sorella White con chi aveva corrispondenza? In sostanza chi erano i lettori?
    Scusa ma non mi dir che lo hai già scritto e che devo andarmela a leggere perché la mia domanda è così semplice e diretta che non credo ci sia bisogno di averla letta.

  2. #32
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    Penso che inizialmente sorella White comunicò i suoi messaggi a persone che abitavano nella sua zona.
    Successivamente li scrisse a riviste e giornali, che li pubblicarono. Quando i suoi messaggi cominciarono a diffondersi, fondò lei stessa una casa editrice, grazie a donazioni di fedeli. Successivamente, grazie a missionari, i suoi messaggi si diffusero un po' dappertutto.
    Penso che sia stata questa l'evoluzione della fede avventista all'epoca di sorella White.
    Lei, comunque, trovò già una chiesa o movimento avventista, fondato da William Miller, originariamente di fede battista.
    Fate l'amore, non la guerra.
    Lavorare tutti, lavorare meno.

  3. #33
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    Grazie.

  4. #34
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    I sogni di Ellen G. White.

    Sognai di vedere un tempio in cui si stavano radunando molte persone. Solo quelli che si rifugiavano in quel tempio si sarebbero salvati alla fine dei tempi. Tutti coloro che fossero rimasti fuori si sarebbero persi per sempre. Le folle che passavano deridevano chi stava entrando nel tempio, sostenendo che il piano della salvezza era un inganno e che in realtà non c'era nessun pericolo da evitare. Alcuni venivano addirittura trattenuti per impedire loro di rifugiarsi al di là delle mura del tempio. {PS 87,1}
    Temendo di essere presa in giro, pensai fosse meglio aspettare fino a quando tutta la folla si fosse dispersa o fino a quando potessi entrare passando inosservata. Ma il numero di persone aumentava, invece di diminuire, e temendo di arrivare in ritardo, mi affrettai a uscire di casa e a crearmi un passaggio attraverso la folla. {PS 87,2}
    Ansiosa di raggiungere il tempio, non feci attenzione alle persone che mi circondavano. Entrando nell'edificio, vidi che il tempio era sorretto da una grande colonna e a essa era legato un agnello sanguinante. Noi, che eravamo presenti, sembravamo sapere che questo agnello era stato colpito e ucciso per noi. Tutti quelli che entravano nel tempio dovevano confessare, davanti a lui, i loro peccati. {PS 87,3}
    Proprio davanti all'agnello c'erano dei sedili alti, sui quali sedevano un gruppo di persone con un'espressione molto felice. La luce del cielo sembrava risplendere sui loro volti, lodavano Dio e cantavano inni di ringraziamento, che assomigliavano a melodie angeliche. Erano coloro che avevano confessato i propri peccati davanti all'agnello, erano stati perdonati e stavano aspettando con gioia il verificarsi di un evento straordinario. {PS 87,4}
    Anche dopo essere entrata nell'edificio provai una sensazione di paura e mi vergognavo all'idea di dovermi umiliare davanti a queste persone. Ma mi sentivo costretta ad avanzare e mentre mi facevo strada lentamente, girando intorno alla colonna per vedere l'agnello, una tromba suonò e il tempio tremò. Ci furono grida di trionfo da parte dei santi e una luce estremamente brillante illuminò l'edificio, poi tutto fu avvolto da fitte tenebre. Tutte le persone felici erano scomparse con quella luce e io rimasi sola nel terribile silenzio della notte. {PS 87,5}
    Mi svegliai in preda all'angoscia e con difficoltà mi convinsi che stavo sognando. Mi sembrava che il mio destino fosse segnato, che lo spirito del Signore mi avesse lasciato definitivamente. Mi sembrò, ammesso che fosse possibile, che il mio scoraggiamento fosse aumentato. {PS 88,1}
    Non molto tempo dopo ebbi un altro sogno. Mi sembrava di essere seduta, con la testa fra le mani, in preda a una profonda disperazione, e riflettevo in questi termini: "Se Gesù fosse sulla terra, andrei da lui, mi getterei ai suoi piedi e gli parlerei di tutte le mie sofferenze. Non mi respingerebbe, avrebbe misericordia di me e io lo servirei e lo amerei sempre". In quel momento la porta si aprì e una persona di bell'aspetto entrò. Mi guardò con compassione e disse: "Vuoi vedere Gesù? Egli è qui e, se lo desideri, puoi vederlo. Prendi tutto quello che hai e seguimi". {PS 88.2}
    Queste parole suscitarono in me una felicità indescrivibile e con gioia riunii i miei pochi averi, ogni cosa cara, e seguii la mia guida. Mi condusse a una scala ripida e apparentemente poco sicura. Quando iniziai a salire gli scalini, mi disse di tenere gli occhi fissi in alto per non avere capogiri e quindi rischiare di cadere. Molte delle persone che stavano salendo quelle scale così ripide caddero, prima ancora di arrivare in cima. {PS 88.3}
    Finalmente raggiungemmo l’ultimo gradino e ci trovammo davanti a una porta. A questo punto la mia guida mi disse di lasciare ciò che avevo portato con me. Con gioia deposi tutto a terra, egli aprì la porta e mi disse di entrare. Improvvisamente mi ritrovai davanti a Gesù, non era possibile sbagliarsi. Un’espressione così raggiante di benevolenza e di maestà non poteva appartenere a nessun altro. Dal suo sguardo mi resi conto che conosceva ogni situazione della mia vita e tutti i miei pensieri e sentimenti più intimi. {PS 88.4}
    Tentai di proteggermi dal suo sguardo, sentendomi incapace di sopportare che i suoi occhi mi scrutassero, ma lui si avvicinò con un sorriso e mettendo la sua mano sulla mia testa, disse: “Non avere paura”. Il suono dolce della sua voce fece fremere il mio cuore di una gioia che non avevo mai provato prima. Ero troppo felice per esprimere anche solo una parola e sopraffatta da una gioia profonda, mi prostrai ai suoi piedi. {PS 88.5}
    Mentre restavo così, senza forze, mi passarono davanti agli occhi delle scene di una bellezza e gloria indescrivibili e pensai di aver raggiunto la salvezza e la pace del cielo. Dopo un po’ di tempo mi ritornarono le forze e mi alzai. Gesù mi guardava ancora con profondo affetto e il suo sorriso mi riempì di felicità. La sua presenza suscitò in me un rispetto e un amore inesprimibili. {PS 88.6}
    La mia guida aprì la porta ed entrambi uscimmo. Mi disse di prendere di nuovo le cose che avevo lasciato fuori. Poi mi diede una corda verde, legata molto stretta. Mi disse di stringerla al cuore e se avessi voluto vedere Gesù, avrei dovuto semplicemente srotolarla. Mi disse di non tenerla legata per molto tempo, per evitare che si annodasse e poi fosse più difficile scioglierla. Misi la corda vicino al mio cuore e scesi allegramente quelle scale strette, lodando il Signore e dicendo a tutti quelli che incontravo dove avrebbero potuto trovare Gesù. {PS 89.1}
    Questo sogno mi diede speranza. Avevo capito che la corda verde rappresentava la fede e cominciavo a scorgere la bellezza e la semplicità dell’avere fiducia in Dio. {PS 89.2}
    Fate l'amore, non la guerra.
    Lavorare tutti, lavorare meno.

  5. #35
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    Il sogno di William Miller.

    Sognai che Dio, attraverso una mano invisibile, mi avesse inviato uno scrigno ben cesellato, di circa 25 centimetri per 15, fatto di ebano e incastonato di perle rare. C’era una chiave con lo scrigno. La presi subito e, una volta aperto lo scrigno, con mia sorpresa vi trovai tutti i tipi di gioielli, diamanti, pietre preziose e monete d’oro e d’argento, di ogni dimensione e valore, collocati in modo molto ordinato e che emanavano una luce simile a quella del sole. {PS 90.1}
    Stupita per la bellezza e il valore di questi oggetti, pensai che non potevo godere da sola di quelle meraviglie. Allora posi sul tavolo della mia stanza lo scrigno e chiesi a tutti coloro che lo desideravano di venire ad ammirare ciò che nessun occhio umano aveva mai visto. {PS 90,2}
    Le persone cominciarono a entrare; all'inizio erano poche, ma ben presto diventarono una folla. Scorgendo i gioielli, non seppero trattenere grida di ammirazione. E mentre gli spettatori aumentavano, tutti iniziarono a toccare i gioielli, tirandoli fuori dallo scrigno e sparpagliandoli sul tavolo. Cominciai a pensare che il proprietario mi avrebbe richiesto lo scrigno e i gioielli, e se avessi permesso che si sparpagliassero, non avrei più potuto riporli allo stesso posto nello scrigno e capii che non avrei mai potuto ripagarne il valore. Quindi implorai le persone di non toccarli né di toglierli dallo scrigno, ma più le supplicavo più li disperdevano e a quel punto sembrava che li avessero sparsi per tutta la stanza, per terra e su ogni mobile. {PS 90,3}
    Poi vidi che tra i gioielli e le monete vere avevano sparso anche una quantità incredibile di gioielli falsi e monete contraffatte. Ero così irritata per l'indegnità e l'ingratitudine di queste persone che le rimproverai. Ma più le riprendevo più mescolavano i gioielli e le monete false con quelli veri. A questo punto provai quasi una sensazione di dolore fisico e con la forza cercai di mandarli fuori, ma mentre uno usciva altri tre entravano, portando all'interno sporcizia, trucioli, sabbia e ogni tipo di spazzatura, fino a quando ricoprirono ogni vero gioiello, diamante e moneta. {PS 90,4}
    Ridussero a pezzi il mio scrigno e lo buttarono nell'immondizia. Pensai che nessuno aveva preso in considerazione il mio dolore e la mia rabbia. Completamente scoraggiata, mi misi a sedere e piansi. {PS 90,5}
    Mentre piangevo per questa grande perdita, mi ricordai di Dio e pregai sinceramente che mi aiutasse. {PS 91,1}
    Immediatamente la porta si aprì e, appena le persone furono tutte uscite, un uomo entrò nella stanza. Quest'uomo aveva una grande scopa in mano, aprì le finestre e spazzò via la sporcizia e l'immondizia dalla stanza. Gli gridai di fermarsi, perché fra la spazzatura c'erano anche dei gioielli preziosi. Egli mi disse di "non temere", perché "si sarebbe occupato di loro". {PS 91,2}
    Poi, mentre spazzava la sporcizia e la spazzatura, i gioielli falsi e le monete contraffatte si alzarono e uscirono dalla finestra come una nuvola e il vento li portò via. Nel trambusto chiusi gli occhi per un attimo e quando li riaprii, l'immondizia era sparita. I gioielli preziosi, i diamanti, le monete d'oro e d'argento erano sparsi per tutta la stanza. {PS 91,3}
    Allora pose sul tavolo uno scrigno, più grande e più bello del precedente, e raccolse i gioielli, i diamanti e le monete in piccoli mucchi e, anche se alcuni diamanti erano grandi quanto una testa di spillo, li mise tutti nello scrigno. {PS 91,4}
    Allora mi chiamò per "venire e vedere". Guardai nello scrigno e rimasi impressionata da ciò che vidi. Risplendevano dieci volte di più di quelli che avevo visto la prima volta. Pensai che fossero stati strofinati nella sabbia, calpestati da quelle persone malvage, che li avevano sparsi e buttati nella polvere. Ora erano in ordine nello scrigno, ognuno al suo posto, e l'uomo che li aveva sistemati non dimostrava nessuna stanchezza. {PS 91,5}
    Gridai di gioia e quel grido mi svegliò. {PS 91,6}

    Io do questa interpretazione al sogno. Tutto il contenuto dello scrigno rappresenta la parola di Dio, molto diversificata a seconda dei testi rivelati, ma sempre preziosa.
    I visitatori, pur apprezzando il contenuto dello scrigno, ne fecero un cattivo uso e mischiarono anche falsità alla parola di Dio, interpretandola male.
    L'uomo con la scopa è il Cristo del secondo avvento, che rimette tutto a posto e fa brillare dieci volte di più la parola di Dio, mettendo insieme tutti i gioielli – ciascuno al suo posto -, che sono correlati tra loro. Nonostante il lavoro fatto, il Cristo non dimostrò stanchezza.
    Fate l'amore, non la guerra.
    Lavorare tutti, lavorare meno.

  6. #36
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    Parte 2: Supplemento a esperienze cristiane e visioni.

    Una spiegazione.

    Cari amici, avendovi lasciato un breve racconto delle mie esperienze e delle mie visioni, pubblicate nel 1851, mi sembra doveroso evidenziare alcuni punti di questo breve lavoro e scrivere alcune visioni più recenti. {PS 94,1}

    1. Alla fine della pagina 49 è scritto: "Vidi che il santo sabato è, e sarà sempre, il muro di separazione tra il vero Israele di Dio e gli increduli, e il punto chiave che unirà i cuori dei figli di Dio che lo attendono. {PS 94,2}
    Vidi che Dio aveva dei figli che non conoscevano ancora la verità del sabato e quindi non l'osservano. Non avevano rifiutato questo messaggio. All'inizio del periodo di profonda angoscia, eravamo stati illuminati dallo Spirito Santo per proclamare il messaggio relativo al sabato". {PS 94,3}
    Questa visione mi fu data nel 1847, quando gli avventisti che osservavano il sabato erano pochi, e di questi solo alcuni ritenevano che la sua osservanza fosse di tale importanza da tracciare una linea di demarcazione tra il popolo di Dio e i non credenti. Ora l'adempimento di quella visione sta per realizzarsi. "L'inizio del tempo di profonda angoscia" non fa riferimento al momento in cui inizieranno a diffondersi le piaghe, ma a un breve periodo che le precederà, mentre Cristo è ancora nel santuario. In quel periodo, mentre l'opera della salvezza si starà concludendo, ci saranno difficoltà sulla terra e le nazioni saranno irritate, ma contenute, per non ostacolare l'opera del terzo angelo. In quello stesso periodo la "pioggia dell'ultima stagione" o il "tempo di refrigerio", accordato dal Signore, darà più forza alla voce del terzo angelo e preparerà i giusti a sopportare il momento in cui si diffonderanno le sette ultime piaghe. {PS 94,4}

    2. La visione della "porta aperta e porta chiusa", alle pagine 56-58, mi fu data nel 1849. L'applicazione di Apocalisse 3:7, 8 al santuario del cielo e al ministero di Cristo era completamente nuova per me. Non avevo mai sentito nessuno presentare questa idea. Ora che il soggetto del santuario è stato compreso chiaramente, l'applicazione è stata individuata in tutta la sua forza e la sua bellezza. {PS 94,5}

    3. La visione in cui viene precisato che il Signore "aveva steso la sua mano una seconda volta, per riunire il rimanente del suo popolo", a pagina 84, fa riferimento solo all'unità e alla forza, che esisteva un tempo fra coloro che aspettavano Cristo, e al fatto che egli aveva iniziato a riunire nuovamente il suo popolo. {PS 94,6}

    4. Manifestazioni spiritiche. A pagina 57 si legge: "Ho visto che il caso dei colpi misteriosi a New York e in altri luoghi era frutto del potere di Satana e che esperienze del genere sarebbero diventate sempre più comuni. Sarebbero state rivestite da un alone di religiosità, per tranquillizzare tutti coloro che si fossero lasciati sedurre da tali manifestazioni e per condurre, se fosse stato possibile, le menti del popolo di Dio verso quelle pratiche e portarli a dubitare degli insegnamenti e della potenza dello Spirito Santo".
    Questa visione mi fu data nel 1849, circa cinque anni dopo, quando queste manifestazioni erano circoscritte soprattutto nella città di Rochester, e conosciute come "i colpi di Rochester". Da allora l'eresia si è sparsa al di là di qualsiasi aspettativa. {PS 95,1}
    La maggior parte della visione a pagina 71, dal titolo "I colpi misteriosi", ricevuta nell'agosto del 1850, ha iniziato ad adempiersi allora e si sta ancora realizzando. Eccone una parte. Vidi che ben presto sarebbe stato considerato blasfemo anche solo parlare contro questi colpi misteriosi e che il fenomeno si sarebbe diffuso sempre di più; la potenza di Satana sarebbe aumentata e alcuni dei suoi devoti seguaci avrebbero ricevuto il potere di fare miracoli, fino al punto da far scendere il fuoco dal cielo davanti agli uomini. Mi fu mostrato che tramite il fenomeno dei colpi misteriosi e dell'ipnosi, questi maghi moderni avrebbero spiegato tutti i miracoli fatti da nostro Signore Gesù Cristo e molti avrebbero creduto che tutte le opere meravigliose, compiute dal Figlio di Dio quando era sulla terra, fossero state compiute da questa stessa potenza. {PS 95,2}
    Vidi quali progressi stava facendo il fenomeno dei colpi misteriosi e, se fosse stato possibile, avrebbe ingannato anche i giusti. Satana avrà il potere di far apparire delle forme, che assomiglieranno ai nostri familiari o amici, che ora dormono in Gesù. Tutto avverrà per far sembrare che questi amici siano presenti: verranno pronunciate, con lo stesso tono di voce, parole che dicevano quando erano ancora vivi e che conoscevamo bene. Tutto questo allo scopo di ingannare i giusti e farli cadere in trappola, perché credano a questa illusione. {PS 95,3}
    Ho visto la necessità che i giusti abbiano una comprensione completa della verità, che saranno obbligati a sostenere con le Scritture. Devono comprendere lo stato dei morti, perché gli spiriti dei demoni appariranno, dichiarando di essere amici e familiari, e che il sabato è stato cambiato, come anche altre dottrine contrarie alle Scritture. Faranno tutto ciò che è in loro potere per suscitare simpatia e, davanti a loro, opereranno miracoli per confermare ciò che dicono. Il popolo di Dio deve essere pronto ad affrontare questi spiriti, appellandosi alla verità biblica che i morti non sanno nulla e che quelli che appaiono loro sono spiriti di demoni. Le nostre menti non devono farsi coinvolgere da queste situazioni, ma devono essere occupate dalla verità, per poter spiegare la nostra speranza con umiltà e rispetto. Dobbiamo ricercare la saggezza divina, per poter restare saldi in questo tempo di errori e delusioni. {PS 95,4}
    Dobbiamo esaminare bene le basi della nostra speranza, perché dovremo risponderne a partire dalla Bibbia. Questa seduzione si diffonderà e dovremo affrontarla e, se non saremo ben preparati, finiremo per essere sopraffatti e intrappolati. Ma se facciamo tutto il possibile per prepararci per il conflitto che ci attende, Dio farà la sua parte e il suo braccio onnipotente ci proteggerà. Piuttosto che lasciare che Satana ci inganni e ci allontani con miracoli ingannatori, Dio sarà disposto a inviare tutti gli angeli del cielo, per aiutare le persone fedeli e creare una barriera intorno a loro. {PS 96,1}
    Ho visto con quale rapidità si diffondeva questo inganno. Mi venne mostrato un treno che andava alla velocità del fulmine. L'angelo mi raccomandò di guardare con attenzione e fissai lo sguardo sul treno. Sembrava che tutto il mondo fosse a bordo. Mi indicò anche il capotreno, una persona affascinante e distinta, che tutti i passeggeri consideravano con stima e rispetto. Ero perplessa e all'angelo, che mi accompagnava, chiesi chi fosse. Egli rispose: "È Satana. È lui il capotreno con le sembianze di angelo di luce. Ha ingannato il mondo. Gli uomini si sono lasciati sopraffare dalle sue seduzioni, credendo a menzogne che li porteranno a perdersi per sempre. L'agente di Satana di grado più elevato è il suo macchinista, gli altri hanno responsabilità diverse secondo le situazioni, e tutti si stanno dirigendo verso la perdizione alla velocità del fulmine". {PS 96,2}
    Chiesi all'angelo se ci fosse rimasto qualcun altro. Mi disse di guardare nella direzione opposta e vidi un piccolo gruppo di persone viaggiare lungo un sentiero molto stretto. Tutti sembravano molto uniti dalla verità. Erano sfiniti dalla fatica, come se avessero dovuto affrontare prove e conflitti particolarmente duri. Sembrava che il sole fosse appena sorto dietro una nuvola e risplendeva sui volti, dando loro un'aria trionfante, come se la vittoria fosse già stata conseguita. {PS 96,3}
    Vidi che il Signore ha dato al mondo l'opportunità di scoprire gli inganni di Satana. C'è una prova per il cristiano che è sufficiente, anche se non ce ne dovessero essere altre: non viene fatta nessuna distinzione tra ciò che è abbietto e ciò che ha valore. Thomas Paine, già deceduto, che verrà chiamato alla fine dei mille anni, alla seconda risurrezione, per ricevere la sua punizione e affrontare la morte seconda, viene presentato da Satana come se fosse in cielo in una posizione di privilegio. Satana lo ha utilizzato, quando era in vita, sostenendo, per tutto il tempo che ha potuto e ora continua la stessa opera, che Thomas Paine è esaltato e onorato in cielo. Satana vuol far credere che quello che insegnava sulla terra, continua a farlo anche da lassù. E alcuni di coloro che avevano considerato con disprezzo la sua vita, la sua morte e i suoi insegnamenti, quando era vivo, ora accettano di lasciarsi guidare da lui, uno degli uomini più vili e corrotti, un uomo che odiava Dio e la sua legge.14 {PS 96.4}
    Il padre della menzogna acceca e inganna il mondo, inviando i suoi angeli a parlare in nome degli apostoli, facendo credere che ora contraddicono quello che avevano scritto sotto l’influsso dello Spirito Santo, quando erano sulla terra. Questi angeli bugiardi presentano gli apostoli che falsificano i loro stessi insegnamenti, dichiarando che sono cambiati. Satana si rallegra di suscitare nei cosiddetti cristiani e nel mondo dei dubbi nei confronti della Parola di Dio, il libro sacro che contrasta i suoi piani e gli sbarra la strada. Per questo induce le persone a dubitare della sua ispirazione divina e poi esalta l’infedele Thomas Paine, come se alla sua morte fosse stato portato in cielo, si fosse unito ai santi apostoli, che odiava sulla terra, e ora insegna al mondo intero. {PS 97.1}
    Satana affida a ogni suo angelo una parte da recitare. Raccomanda loro di essere furbi, astuti e abili. Alcuni di loro dovranno rappresentare gli apostoli e parlare in loro nome, mentre altri reciteranno la parte di uomini infedeli e malvagi, che sono morti maledicendo Dio, ma ora appaiono molto religiosi. Non viene fatta nessuna distinzione tra gli apostoli più santi e gli infedeli più abbietti. Entrambi insegnano la stessa cosa. A Satana non importa chi fa parlare, l’importante è che il suo obiettivo sia raggiunto. Era molto legato a Paine sulla terra e lo aveva aiutato nella sua opera. Ora è facile per lui ricordare le parole e gli scritti di una persona, che lo ha servito così fedelmente e ha realizzato così bene i suoi obiettivi. Molti degli scritti di Paine sono stati dettati da Satana e oggi è facile per lui trasmettere i suoi sentimenti ai suoi angeli, per far sembrare che vengano davvero da Thomas Paine. Questo è il capolavoro del grande nemico: tutti questi insegnamenti, presentati come provenienti dagli apostoli, dai santi e dai malvagi ormai defunti, provengono direttamente da Satana. {PS 97.2}
    Il fatto che Satana pretenda che un uomo da lui così amato, che odiava Dio, ora sia con gli apostoli e gli angeli in gloria, dovrebbe essere sufficiente per aprire gli occhi alle menti accecate e scoprire le misteriose e oscure opere di Satana. Egli dichiara al mondo e agli infedeli: "Non importa quanto tu sia malvagio; non importa se credi o non credi in Dio o nella Bibbia; vivi come vuoi, il cielo è la tua casa. Tutti sanno che se Thomas Paine è in cielo ed e stato così innalzato, sicuramente chiunque potrà andare in cielo". Questo ragionamento è così falso che chiunque può rendersene conto. Oggi Satana sta compiendo, tramite individui come Thomas Paine, quello che ha cercato di fare sin dalla sua caduta. Attraverso il suo potere e i suoi miracoli ingannatori, scuote le fondamenta della speranza cristiana e sta spegnendo il sole, che deve illuminare lo stretto sentiero che conduce al cielo. Fa credere al mondo che la Bibbia non sia ispirata, che non sia più importante di un libro di favole, e ha previsto qualcosa per sostituirla: le manifestazioni spiritiche. {PS 98,1}
    Questo è un mezzo che gli è congeniale, che può controllare bene, e attraverso il quale può far credere al mondo ciò che vuole. Il libro, che giudicherà lui e i suoi seguaci, viene relegato nell'ombra. Considera il Salvatore del mondo come un uomo qualsiasi. Così come la guardia romana, che controllava la tomba di Gesù, diffuse la menzogna ordinatagli dai capi sacerdoti e dagli anziani, nello stesso modo i poveri e delusi seguaci di queste manifestazioni spiritiche ripetono e cercano di mostrare che non c'è niente di miracoloso nella nascita, nella morte e nella risurrezione del Salvatore. Dopo aver relegato Gesù in secondo piano, attirano l'attenzione del mondo su loro stessi e i loro miracoli ingannatori, che dichiarano superiori alle opere di Cristo. Così il mondo è intrappolato e si culla in una sensazione di sicurezza: solo quando le sette ultime piaghe colpiranno la terra, si renderanno conto del terribile inganno di cui sono stati vittima. Satana ride, vedendo che il suo piano sta avendo successo e che il mondo intero cede ai suoi inganni. {PS 98,2}
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  7. #37
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    5. A pagina 66 ho detto che una nuvola di luce gloriosa copriva il Padre e che la sua persona non poteva essere vista. Ho anche detto che avevo visto il Padre alzarsi dal suo trono. Il Padre era completamente circondato da un corpo di luce e di gloria, così che la sua persona non poteva essere vista. Ma io sapevo che si trattava del Padre e che la sua persona emanava questa luce e questa gloria. {PS 99,1}
    Quando vidi questo corpo di luce e di gloria alzarsi dal trono, sapevo che c'era perché il Padre si era spostato, per questo dissi di aver visto il Padre alzarsi. Non vidi mai la gloria o l'eccellenza della sua forma, nessuno poteva vederla e vivere, però il corpo di luce e di gloria che lo circondava poteva essere visto. {PS 99,2}
    Ho anche detto che "Satana sembrava stare accanto al trono, tentando di imitare il ruolo di Dio". Voglio ricordare un'altra frase dello stesso capitolo: "Mi voltai per vedere il gruppo che era ancora inchinato davanti al trono". {PS 99,3}
    Questo gruppo di persone in preghiera era nel suo stato mortale, sulla terra, però mi fu rappresentato come inchinato davanti al trono. Non ho mai avuto l'idea che questi individui fossero davvero nella nuova Gerusalemme. Non ho neppure mai pensato che un qualsiasi mortale potesse supporre che io credessi che Satana fosse davvero nella nuova Gerusalemme. Ma Giovanni non ha forse visto il grande drago rosso in cielo? Certo. "Nel cielo apparve anche un altro segno: un gran dragone rosso che aveva sette teste e dieci corna, e sulle sue teste vi erano sette diademi". Apocalisse 12:3. Come mai un tale mostro si trovava in cielo? Ecco una possibilità di derisione simile all'interpretazione che alcuni hanno dato alle mie affermazioni. {PS 99,4}

    6. Alle pagine 61 - 63 viene riportata una visione, che ho ricevuto nel gennaio del 1850. Quella parte della visione, che fa riferimento alla mancanza di mezzi messi a disposizione dei messaggeri dell'opera di Dio, si applica in particolare a quel tempo. Da allora dei sostenitori della causa della verità hanno approfittato per fare del bene con i loro mezzi. Alcuni hanno dato anche troppo generosamente, quasi a scapito dei beneficiari. Per circa due anni mi è stato mostrato che si spendeva troppo facilmente il denaro del Signore, piuttosto che sentirne la mancanza. {PS 99,5}
    Ciò che segue è il frutto di una visione ricevuta a Jackson, Michigan, il 2 giugno 1853. Riguardava soprattutto i fratelli di quel luogo: "Ho visto che i fratelli cominciavano a sacrificare le loro proprietà, offrendone il ricavato senza avere in mente un vero obiettivo — l'opera di Dio che langue — e hanno dato troppo generosamente, troppo e troppo spesso. Ho visto che i responsabili avrebbero dovuto correggere questi errori ed esercitare un buon influsso sulla chiesa. Non è stata posta nessuna o scarsa attenzione alle conseguenze dell'uso di quel denaro: prima fosse stato offerto, meglio sarebbe stato. {PS 99,6}
    Alcune persone hanno dato un cattivo esempio nell'accettare donazioni consistenti e a coloro che avevano dei beni non è stata data la minima indicazione sul fatto di non utilizzarli con troppa generosità. Accettando quantità così consistenti di denaro, senza preoccuparsi di sapere se Dio avesse ispirato la generosità dei fratelli, sono state sanzionate donazioni veramente ingenti". {PS 100,1}
    Anche coloro che hanno dato, hanno commesso un errore, perché non avevano la certezza delle necessità del singolo caso. Chi disponeva di capitali era quindi molto perplesso. Un fratello fu veramente danneggiato dalla quantità eccessiva di denaro che si ritrovò fra le mani. Non sapeva gestire il denaro, viveva in modo dispendioso e per i suoi viaggi spendeva senza criterio. Ha dato il cattivo esempio, spendendo il denaro del Signore e dicendo in cuor suo e ad altri: "C'è abbastanza denaro a J., anche più di quanto si possa usare prima che il Signore ritorni". {PS 100,2}
    Alcune persone furono danneggiate da questo corso degli eventi e accettarono la verità con idee sbagliate, senza rendersi conto del fatto che stavano utilizzando il denaro del Signore e senza conoscerne il valore. Coloro che avevano appena accettato il messaggio del terzo angelo e avevano ricevuto un tale esempio, hanno avuto molte difficoltà a imparare a rinunciare a se stessi e a sacrificarsi per l'opera di Cristo. Hanno dovuto comprendere cosa significhi rinunciare agli agi, smettere di concentrarsi sulla propria convenienza e le proprie comodità, e capire il vero valore delle persone. Coloro che provano una profonda "preoccupazione" non si sentiranno impegnati a fare grandi preparativi per viaggi all'insegna del benessere e della comodità. Alcuni che non hanno ricevuto appelli sono stati incoraggiati a lavorare nell'opera del Signore. {PS 100,3}
    Ma altri, influenzati da questi eventi, non hanno sperimentato il risparmio, la rinuncia a se stessi. per mettere tutto nel tesoro del Signore. Anzi, hanno detto: "Ci sono altri che hanno mezzi sufficienti, saranno loro a sostenere il giornale. Io non ho bisogno di fare niente. Il giornale verrà mantenuto senza il mio aiuto". {PS 100,4}
    Non è stato facile per me constatare che alcuni di coloro che avevano fatto riferimento a quelle parti delle mie visioni, in cui si parla di sacrificare i propri beni per sostenere la causa del Signore, ne hanno fatto un uso sbagliato. Sperperano i beni, mentre trascurano i principi enunciati in altre parti. {PS 100,5}
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  8. #38
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    A pagina 62 si legge: "Vidi che l'opera di Dio era stata ostacolata e disonorata da altri, che non erano messaggeri di Dio. Essi dovranno rendere conto al Signore per ogni dollaro, speso per intraprendere viaggi verso luoghi dove non era loro compito andare, perché quel denaro avrebbe potuto essere utilizzato per far progredire l'opera di Dio". Ancora a pagina 62: "Coloro che hanno la forza di lavorare con le proprie mani e possono guadagnare i mezzi per sostenere la causa di Dio sono responsabili quanto coloro che possono farlo attraverso le loro proprietà". {PS 101,1}
    Ora vorrei attirare l'attenzione sulla visione che tratta questo tema, riportata alle pagine 68, 69. Ecco un breve estratto: "Lo scopo delle vendite non è quello di soddisfare i bisogni di coloro che sono in grado di lavorare e sostenersi, bensì di diffondere il messaggio della verità. È un vero peccato incoraggiare e sostenere la pigrizia di coloro che possono lavorare. Alcuni sono stati zelanti nel partecipare a tutte le riunioni, ma solo per "i pani e i pesci" e non per glorificare Dio. Queste persone avrebbero fatto meglio a restare a casa, impegnarsi a lavorare "per ciò che è bene", soddisfare le esigenze delle loro famiglie e disporre anche di qualcosa per sostenere la preziosa causa della verità". {PS 101,2}
    In passato Satana ha cercato di indurre alcuni a utilizzare liberamente i mezzi a disposizione e a convincere i fratelli di poter disporre delle loro proprietà senza un'accurata valutazione. {PS 101,3}
    Una tale abbondanza di mezzi, offerti così precipitosamente, non poteva che nuocere; molti alla fine si sono allontanati e ora che il messaggio della verità dovrebbe diffondersi più ampiamente, i fondi vengono a mancare. Quindi, questo progetto di Satana si è in qualche modo concretizzato. {PS 101,4}
    Il Signore ha mostrato l'errore di molti nel valorizzare solo coloro che avevano delle proprietà, che potevano sostenere la pubblicazione del giornale e degli opuscoli. Tutti dovrebbero fare la loro parte. Coloro che hanno la forza di lavorare con le proprie mani e possono guadagnare i mezzi per sostenere la causa di Dio sono responsabili quanto coloro che possono farlo attraverso le loro proprietà. Ogni figlio di Dio, che professa di credere nella verità, dovrebbe impegnarsi per fare la sua parte in quest'opera. {PS 101,5}
    Nel luglio del 1853 ho visto che il giornale, che appartiene a Dio e che egli approva, doveva essere pubblicato con una maggiore frequenza. L'opera del Signore, nel tempo in cui viviamo, richiede che il giornale abbia una frequenza settimanale e vengano pubblicati molti altri opuscoli, per rivelare i tanti errori che si moltiplicano in questo periodo, ma il lavoro è ostacolato per mancanza di mezzi. Mi è stato mostrato che la proclamazione del messaggio della verità deve proseguire e che non dobbiamo temere; sarebbe meglio che giornali e opuscoli fossero ricevuti da tre persone che non ne hanno bisogno, piuttosto che privarne anche una sola persona che li apprezza e ne può beneficiare. Ho visto che i segni degli ultimi tempi dovrebbero essere trattati con chiarezza, perché le manifestazioni di Satana continuano a diffondersi. Le pubblicazioni di Satana e dei suoi agenti stanno aumentando, il loro potere sta crescendo, e tutto ciò che facciamo per diffondere il messaggio della verità deve essere fatto rapidamente. {PS 101,6}
    Mi è stato mostrato che il messaggio della verità esposto nelle pubblicazioni si diffonderà, perché si tratta della verità per gli ultimi tempi. Si adempirà e in futuro non sarà necessario riprendere questi argomenti. Non è necessario essere prolissi nella stesura di questi temi, perché ciò che è evidente brilla di luce propria. Il messaggio della verità è diretto, semplice e chiaro. Si difende da solo, cosa che non succede con la menzogna, che è così contorta e richiede molte argomentazioni per spiegarla. Mi fu mostrato che in certi luoghi il messaggio era stato diffuso grazie alla stampa e che molti avevano conosciuto la verità in questo modo e l'avevano trasmessa ad altri in varie località, dove c'erano credenti che avevano compreso la verità attraverso questo messaggero silenzioso. Per loro fu l'unico predicatore. Lo sviluppo dell'opera del Signore non deve essere bloccato per mancanza di mezzi. {PS 102,1}
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  9. #39
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    L'ordine nel vangelo.

    Il Signore mi ha mostrato che l'ordine nel Vangelo è stato troppo temuto e trascurato. Dobbiamo evitare il formalismo, ma senza trascurare l'ordine. In cielo c'è ordine. {PS 103,1}
    C'era ordine nella chiesa, quando Cristo era sulla terra e, dopo la sua partenza, l'ordine fu rigorosamente osservato dagli apostoli. E ora, in questi ultimi tempi, mentre Dio riconduce i suoi figli all'unità della fede, l'ordine è ancora più necessario di prima. Poiché se il Signore unisce i suoi figli, Satana e gli angeli malvagi fanno tutto il possibile per distruggere l'unità. Questo spiega perché uomini che mancano di saggezza e di giudizio sono entrati nell'opera, anche senza saper adeguatamente gestire le proprie case e mantenere l'ordine e il controllo nella famiglia, che Dio ha affidato loro. {PS 103,2}
    Eppure si ritengono capaci di ricevere la responsabilità di guidare il gregge del Signore. Commettono molti errori e coloro che non conoscono la nostra fede valutano tutti i messaggeri, confrontandoli con uomini che non hanno ricevuto questo incarico da nessuno. Tutto ciò nuoce all'opera di Dio e il messaggio della verità viene trascurato da molti non credenti, che diversamente, con sincerità e interesse, avrebbero chiesto: "Le cose stanno veramente così?" {PS 103,3}
    Questi uomini, che non dimostrano nessuna coerenza nella loro vita personale e non sono qualificati per insegnare la verità, entrano nell'opera senza il riconoscimento dalla chiesa o dei fratelli in generale, provocando confusione e separazione. {PS 103,4}
    Alcuni conoscono la teoria della verità e possono presentarne le relative argomentazioni, ma mancano di spiritualità, buon senso ed esperienza; prima di poter insegnare la verità, avrebbero bisogno di comprendere che stanno sbagliando in molte cose. {PS 103,5}
    Altri non sono in grado di presentare nessuna argomentazione, ma siccome dei fratelli li hanno sentiti pregare bene e ogni tanto presentare belle esortazioni, si inseriscono nell'opera, per impegnarsi in un lavoro per il quale Dio non li ha qualificati e per il quale non hanno sufficiente esperienza né buon senso. Essi si inorgogliscono spiritualmente e si esaltano nel lavoro, illudendosi di essere collaboratori del Signore. Non conoscono se stessi, mancano di capacità di valutazione e di perseveranza, si vantano e affermano molte cose, che non sono in grado di provare con la Parola di Dio. Il Signore conosce questi uomini, per questo non li chiama a lavorare in questi tempi così difficili. I fratelli dovrebbero fare attenzione a non inserire nell'opera quelli che Dio non ha chiamato. {PS 104,1}
    Proprio chi non è stato chiamato da Dio, in genere, è più convinto di esserlo, ritenendo che il suo lavoro sia molto importante. Entrano nell'opera e generalmente non esercitano un buon influsso; tuttavia, in alcuni luoghi hanno avuto un certo successo e questo induce, loro e altri, a pensare che siano stati veramente scelti da Dio. Avere successo non è, comunque, la prova della chiamata di Dio; infatti gli angeli del Signore cercano di esercitare un influsso sui cuori dei figli sinceri, per illuminare la loro comprensione in merito al messaggio della verità, perché possano comprenderlo e viverlo. {PS 104,2}
    Anche se degli uomini si recano là dove Dio non li ha posti, presentandosi come maestri, e anche se delle persone accettano la verità, sentendoli parlare, questo non significa che siano stati veramente chiamati da Dio. Le persone che ricevono da loro il messaggio della verità, in seguito si accorgeranno che questi uomini non si basavano sui consigli di Dio e dovranno affrontare prove e condizionamenti. Anche se degli uomini malvagi parlano della verità, e alcuni l'accettano, questo non significa che Dio li veda sotto una luce migliore. Gli uomini malvagi rimangono tali e la loro punizione sarà proporzionata all'inganno e alla confusione creata nella chiesa. I loro peccati non resteranno nascosti, anzi saranno evidenti nel giorno del giudizio di Dio. {PS 104,3}
    I messaggeri che si autoproclamano tali rappresentano una maledizione per l'opera. Le persone oneste hanno fiducia in loro e pensano che seguano i consigli divini e vivano in armonia con la chiesa; ecco perché accettano che questi messaggeri amministrino i riti e si fanno anche battezzare da loro. Ma quando si rendono conto della realtà, e questo capita prima o poi, capiscono che questi uomini non sono quelli che pensavano, cioè messaggeri scelti e chiamati da Dio; cadono vittime delle prove e del dubbio riguardo al messaggio della verità, che hanno ricevuto, e sentono di dover ricominciare ad approfondire tutto nuovamente. Il nemico suscita turbamenti e perplessità nella loro esperienza ed essi si chiedono se Dio li abbia veramente guidati o meno, e non si sentono soddisfatti fino a quando non si ribattezzano. Per i messaggeri di Dio è molto più difficile lavorare in quei luoghi dove altri hanno esercitato un influsso negativo, piuttosto che iniziare un'opera in nuovi territori. {PS 104,4}
    I collaboratori di Dio devono agire apertamente, fedelmente e non nascondere gli errori. Si trovano a gestire realtà tra la vita eterna e la morte, e dovranno rendere conto del modo in cui hanno compiuto la loro opera e dell'influsso che hanno esercitato sul gregge, che Dio aveva loro affidato. {PS 105,1}
    Coloro che hanno accettato la verità e si sono ritrovati ad affrontare delle difficoltà, l'avrebbero comunque conosciuta, anche se non fossero entrati in contatto con questi uomini, che stavano svolgendo altrove l'umile compito che il Signore aveva previsto per loro. Lo sguardo di Dio è sui suoi figli e avrebbe inviato loro i suoi messaggeri particolari, uomini che avrebbero agito con intelligenza. Essi avrebbero comunque compreso la verità nella sua pienezza e avrebbero visto chiaramente la loro posizione; avrebbero accettato la verità con cognizione di causa, soddisfatti della sua chiarezza e della sua bellezza. Sperimentando i suoi potenti effetti, si sarebbero rafforzati spiritualmente, esercitando un influsso positivo. {PS 105,2}
    Mi è stato mostrato nuovamente il pericolo di chi viaggia, senza essere stato chiamato da Dio. E anche se essi otterranno dei successi, ci si renderà subito conto delle qualità che non hanno. Commetteranno errori e a causa della loro mancanza di saggezza, alcune persone si allontaneranno talmente da Dio che non potranno più essere raggiunte. Mi è stato mostrato che la chiesa deve sentire questa responsabilità e valutare con attenzione coloro che pretendono di insegnare, cioè fare attenzione al loro stile vita, alle qualifiche e al comportamento. {PS 105,3}
    Nel caso in cui non risultasse evidente e indiscutibile che Dio li ha chiamati e che sono disposti a rispondere a questo appello, assumendosi la responsabilità del "guai a me, se non evangelizzo", la chiesa ha il dovere e la responsabilità di riprendere questi individui e di non riconoscere loro il compito di insegnare. Questa è l'unica posizione che la chiesa può prendere per fare chiarezza in questo ambito ed esercitare la sua completa responsabilità. {PS 105,4}
    Ho visto che la porta, dalla quale il nemico entra per creare turbamenti e perplessità al gregge, può essere chiusa. Ho chiesto all'angelo un consiglio al riguardo e mi ha detto: "La chiesa deve ricorrere alla Parola di Dio e ritornare all'ordine del Vangelo, che è stato perso di vista e trascurato". Tutto questo è indispensabile per preservare nella chiesa l'unità della fede. {PS 105,5}
    Ho visto che al tempo degli apostoli la chiesa aveva corso il rischio di essere ingannata e ricevere falsi insegnamenti. Ecco perché i fratelli avevano scelto uomini che avevano dimostrato di essere in grado di gestire bene la propria casa, mantenere l'ordine nelle proprie famiglie e quindi illuminare coloro che vivevano nelle tenebre. Fu presentata una richiesta a Dio e poi, con il consenso della chiesa e dello Spirito Santo, essi furono consacrati con l'imposizione delle mani. Avendo ricevuto l'incarico da Dio, con l'approvazione della chiesa, furono inviati a battezzare nel nome del Padre, del Figlio e dello Spirito Santo. Essi amministravano i riti della chiesa, visitando i fratelli nel Signore, presentando loro i simboli del corpo spezzato e del sangue versato dal Salvatore crocifisso, per mantenere viva nei figli di Dio la memoria delle sue sofferenze e della sua morte. {PS 106,1}
    Mi fu mostrato che non siamo al sicuro dai falsi insegnanti più di quanto lo fossero in quei giorni gli apostoli, e anche noi dobbiamo adottare misure speciali per assicurare la pace, l'armonia e l'unione del gregge. Abbiamo il loro esempio e dobbiamo seguirlo. {PS 106,2}
    I fratelli con esperienza e buona capacità di valutazione devono riunirsi e secondo la Parola di Dio e l'approvazione dello Spirito Santo devono, dopo preghiere ferventi, imporre le mani su coloro che hanno dimostrato di aver ricevuto l'incarico da Dio e di essere stati consacrati, per dedicarsi completamente all'opera del Signore. Questo atto indicherà che la chiesa approva la loro partenza come messaggeri del Signore, per proclamare il messaggio più solenne che sia mai stato affidato all'uomo. {PS 106,3}
    Dio non affiderà la cura del suo prezioso gregge a uomini, il cui spirito e la cui mente sono stati indeboliti da errori del passato, che hanno continuato a coltivare, come il cosiddetto "perfezionismo" o come lo spiritismo. Il loro comportamento, mentre insegnavano questi errori, li ha squalificati e ha indotto molti a biasimare la causa della verità. {PS 106,4}
    Anche se oggi sentono di aver superato questi errori e si considerano qualificati per trasmettere l'ultimo messaggio all'umanità, Dio non li accetterà. Non affiderà anime preziose alle loro cure, perché la loro capacità di valutazione è stata incrinata dall'errore e non sono riusciti a recuperarla. Il Dio grande, santo e geloso ha bisogno di uomini santi, a cui affidare il compito di proclamare la sua verità. {PS 106,5}
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  10. #40
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    La sacra legge trasmessa da Dio sul Sinai fa parte della sua stessa essenza e solo agli uomini che l'osserveranno scrupolosamente egli offrirà l'onore di insegnarla ad altri. {PS 107,1}
    I collaboratori di Dio che proclamano la verità dovrebbero essere uomini con una buona capacità di giudizio e che sanno sopportare l'opposizione senza alterarsi, perché coloro che si oppongono alla verità attaccheranno quelli che la insegnano e ogni possibile argomentazione sarà spinta all'estremo per controbattere la verità. {PS 107,2}
    I collaboratori di Dio che diffondono il messaggio devono essere preparati a contrastare queste obiezioni con calma e umiltà, grazie alla luce della verità. Spesso gli oppositori parlano ai collaboratori di Dio in modo provocatorio, nella speranza che essi reagiscano nello stesso modo e per poter dire ad altri che i predicatori dei comandamenti hanno uno spirito duro e indisponente. {PS 107,3}
    Ho visto che dobbiamo essere pronti a confutare le obiezioni con pazienza, buon senso e umiltà, dando loro il valore che meritano; senza allontanare nessuno con affermazioni categoriche, che accusano l'avversario, manifestando uno spirito duro nei suoi confronti. Riconosciamo il valore delle obiezioni, poi presentiamo la luce e la forza della verità, lasciando che essa rimuova gli errori. Così lasceremo una buona impressione e gli oppositori sinceri capiranno di essere stati ingannati e che quegli osservatori dei comandamenti non erano come credevano. {PS 107,4}
    Quelli che si professano collaboratori del Dio vivente devono essere disposti a dedicarsi al servizio di tutti, invece di esaltarsi al di sopra dei fratelli, e devono essere gentili e cortesi. Se sbagliano, devono essere pronti a confessarlo. L'onestà dell'intenzione non può essere una scusa per non riconoscere i propri errori. La confessione non diminuirà la fiducia della chiesa nei confronti del messaggero che avrà dato un buon esempio. La chiesa incoraggerà la confessione e ne risulterà una serena unità. {PS 107,5}
    Coloro che si professano maestri dovranno essere modelli di compassione, dolcezza, umiltà e bontà, per portare le persone a Gesù e alla verità biblica. Un collaboratore di Cristo deve essere puro nelle conversazioni e nel comportamento. Non deve mai dimenticare che trasmette parole ispirate da un Dio santo, che il gregge è stato affidato alle sue cure e deve presentare a Gesù i casi di coloro che fanno parte di questo gregge. Deve anche intercedere per loro, così come Gesù lo fa per noi nei confronti del Padre. {PS 107,6}

    Mi furono mostrati i figli d'Israele e vidi quanto il comportamento dei sacerdoti del santuario dovesse essere puro e santo perché, per l'opera che svolgevano, vivevano a stretto contatto con Dio. I sacerdoti dovevano essere santi, puri e irreprensibili, altrimenti non avrebbero potuto sussistere alla presenza di Dio. Il Signore non è cambiato. Continua a essere giusto, santo e puro, così come lo è sempre stato. Coloro che si considerano collaboratori di Gesù devono essere uomini di esperienza e profonda spiritualità, per trasmettere in qualsiasi momento e luogo un santo influsso. {PS 107,7}
    Ho visto che questo è il momento opportuno perché i messaggeri vadano dove sanno di trovare una porta aperta; Dio li precederà per predisporre i cuori di coloro che li ascolteranno. Bisogna entrare in nuovi territori e, ovunque sia possibile, è opportuno andare due a due, per sostenersi l'un l'altro. {PS 108,1}
    Mi è stato presentato un progetto: sarebbe bene che due fratelli partano insieme e viaggino in compagnia nei luoghi in cui regnano le tenebre, dove si manifestano molte opposizioni e dove c'è molto lavoro, e con una forte unità di intenti e una fede salda presentino la verità a coloro che non la conoscono. Se in seguito continueranno il lavoro separatamente, per visitare un numero maggiore di luoghi, è comunque consigliato che si incontrino spesso, per incoraggiarsi l'un l'altro e sostenersi reciprocamente. {PS 108,2}
    Inoltre, che si consultino riguardo ai territori che si apriranno al messaggio del Vangelo e decidano quali dei loro doni sarà il più utile e in quale modo potranno avere più successo, per raggiungere i cuori. E mentre si separano di nuovo, il loro coraggio e la loro energia saranno rinnovati, per affrontare l'opposizione, le tenebre spirituali e lavorare con impegno per la salvezza di coloro che muoiono nell'ignoranza. {PS 108,3}
    Ho visto che i collaboratori di Dio non devono ritornare continuamente nello stesso luogo di lavoro, ma devono cercare persone nuove in luoghi nuovi. Coloro che conoscono già la verità non devono pretendere ancora tanto da loro; devono essere capaci di cavarsela da soli e sostenere altri che sono intorno a loro, mentre i messaggeri di Dio visitano i luoghi in cui regnano le tenebre, per presentare il messaggio della verità a chi non la conosce ancora. {PS 108,4}
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  11. #41
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    Le difficoltà nella chiesa.

    Cari fratelli e sorelle, poiché il male si diffonde sempre più rapidamente, dobbiamo raddoppiare gli sforzi per impegnarci in favore dell'opera di Dio ed essere consapevoli del tempo in cui viviamo. Le tenebre spirituali ricoprono la terra e i suoi abitanti. E mentre intorno a noi tutto è invaso dall'oscurità del male e della menzogna, è nostro dovere scrollarci di dosso il torpore e vivere vicino a Dio, per ricevere dal volto di Gesù i raggi divini di luce e gloria. Mentre le fitte tenebre del male si diffondono, dovremmo ricercare una conoscenza più completa della verità ed essere pronti a difendere la nostra fede con le Scritture. {PS 109,1}
    Dobbiamo essere santificati dalla verità e vivere in modo coerente alla nostra professione di fede, affinché il Signore possa illuminarci sempre più chiaramente e possiamo vedere grazie alla sua luce ed essere rafforzati dalla sua forza. {PS 109,2}
    Ogni volta che trascuriamo di essere attenti e vigilanti, siamo esposti all'attacco del nemico e rischiamo di essere sopraffatti dalle forze del male. Satana ordina ai suoi angeli di far cadere il maggior numero di persone possibili, per mettere in evidenza errori e peccati di chi professa di credere nella verità, farli cadere nella più completa oscurità, indurli a lasciarsi andare, disonorare l'opera di Dio e far soffrire la chiesa. Coloro che si sono allontanati hanno cessato di essere vigilanti, sono piombati nelle tenebre più fitte e la luce del cielo si è affievolita gradualmente. Non si rendono conto dei loro peggiori difetti e Satana tesse la sua rete intorno a loro e li fa cadere nella sua trappola. {PS 109,3}
    Dio è la nostra forza. Dobbiamo guardare a lui come esempio di saggezza e come guida. Se avremo come obiettivo la sua gloria, il bene della chiesa e la nostra salvezza, vinceremo i nostri difetti. Individualmente dobbiamo cercare di ottenere ogni giorno nuove vittorie, imparare ad affrontare le difficoltà e a dipendere completamente da Dio. Prima impareremo e meglio sarà per noi. {PS 109,4}
    Ognuno deve cercare di individuare i propri errori e con impegno fare attenzione a non esserne sopraffatto, ma a vincerli. Così potremo avere fiducia in Dio e la chiesa non dovrà affrontare gravi problemi. {PS 109,5}
    I messaggeri di Dio, mentre lavorano per la salvezza degli uomini, sprecano molto tempo per coloro che conoscono la verità da anni, ma sono ancora deboli nella fede. Hanno trascurato di vigilare e a volte credo abbiano addirittura indotto il nemico a tentarli. {PS 110,1}
    Si trovano in difficoltà davanti a prove banali e i collaboratori di Dio perdono il loro tempo andando a trovarli. Essi sono impegnati per ore e ore, e anche giorni, ad ascoltare il racconto di piccoli problemi e prove insignificanti, che sono state ingrandite per farle sembrare più gravi, nel timore che i collaboratori di Dio si convincessero che non meritavano la loro attenzione. Invece di chiedere ai collaboratori del Signore di aiutarli a risolvere i loro problemi, dovrebbero umiliarsi davanti a Dio, digiunare e pregare fino a quando questi problemi si risolveranno. {PS 110,2}
    Alcuni pensano che l'unico motivo per cui Dio ha chiamato i suoi messaggeri a lavorare nella sua opera sia quello di correre da loro, quando essi li chiamano, per sostenerli come si fa con i bambini. Ritengono che l'aspetto più importante del loro lavoro sia gestire quelle difficoltà insignificanti che sono state causate da azioni avventate, dando spazio al nemico e indulgendo nella propensione a ricercare gli errori di coloro che li circondano. {PS 110,3}
    Ma in questo periodo che ne sarà delle pecore affamate? Quelle affamate del pane della vita? Coloro che conoscono la verità, ma non vi si conformano, se lo facessero si risparmierebbero tanti problemi e non ruberebbero il tempo ai messaggeri di Dio, che poi non riescono a occuparsi degli obiettivi per i quali il Signore li ha chiamati nell'opera. {PS 110,4}
    I collaboratori di Dio soffrono e sono scoraggiati, quando si verificano situazioni del genere nella chiesa, mentre ognuno dovrebbe impegnarsi a non aggiungere nemmeno una piuma ai loro pesi ma, al contrario, aiutarli e sostenerli con parole di incoraggiamento e preghiere pronunciate con fede. Quanto sarebbero più liberi, se tutti coloro che professano la verità cercassero di incoraggiare gli altri, invece di pretendere essi stessi così tanto aiuto. {PS 110,5}
    Attualmente, quando i collaboratori di Dio entrano in nuovi territori, dove regnano le tenebre spirituali e la verità non è ancora stata proclamata, hanno già lo spirito provato a causa delle futili difficoltà dei loro fratelli. E oltre a tutto questo, devono saper affrontare l'incredulità e il pregiudizio degli avversari e superare le offese. {PS 110,6}
    Quanto sarebbe più facile esercitare un influsso positivo sui cuori e quanto sarebbe glorificato Dio, se i suoi collaboratori non fossero oppressi dallo scoraggiamento e dalle prove, per poter presentare la verità in tutta la sua bellezza e con uno spirito sereno. Coloro che hanno rubato così tanto tempo ai collaboratori di Dio, raccontando quelle difficoltà che loro stessi avrebbero dovuto gestire, dovranno rendere conto al Signore di tutto il tempo e i mezzi impegnati per gratificare se stessi, assicurando grandi soddisfazioni al nemico. Dovrebbero essere in grado di aiutare i loro fratelli. Non dovrebbero mai coinvolgere tutta la comunità riunita per cercare la soluzione alle loro difficoltà o aspettare che qualcuno dei messaggeri di Dio venga a gestirle. Essi devono risolverle con Dio, dimenticarle e prepararsi a sostenere i collaboratori del Signore, invece che affaticarli inutilmente. {PS 110,7}
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  12. #42
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    La speranza della chiesa.

    Ultimamente ho dovuto impegnarmi molto per individuare, intorno a me, i veri discepoli dell'umile e dolce Gesù. Molti di coloro che professano di attendere l'imminente ritorno di Cristo si stanno conformando a questo mondo e sono più preoccupati di ottenere l'approvazione di coloro che li circondano, piuttosto che quella di Dio. {PS 112,1}
    Sono freddi e formalisti, come quelle chiese tradizionali, da cui recentemente si sono distaccati. Le parole rivolte alla chiesa di Laodicea descrivono perfettamente la loro situazione. Apocalisse 3,14-20. Non sono "né freddi né ferventi", ma "tiepidi". Se non seguono il consiglio del "testimone fedele e verace" e non si pentono sinceramente, se non comprano "dell'oro affinato col fuoco", "delle vesti bianche" e "del collirio" saranno vomitati dalla sua bocca. {PS 112,2}
    Molti di coloro che si erano rallegrati in vista dell'imminente ritorno del Signore, attualmente ragionano come le chiese e il mondo, che un tempo li deridevano, perché essi credevano che Gesù stesse tornando e facevano circolare sul loro conto ogni genere di falsità, per screditarli e distruggere il loro influsso. {PS 112,3}
    Oggi se qualcuno ricerca ardentemente la presenza di Dio, se è affamato e assetato di giustizia e il Signore gli permette di sperimentare la sua potenza e soddisfa i suoi desideri, benedicendolo con il suo amore, ed egli in risposta lo glorifica lodandolo, viene considerato da coloro che professano di credere nell'imminente ritorno del Signore, come qualcuno che vive di illusioni, è accusato di essere stato ipnotizzato o di essere posseduto da qualche spirito malvagio. {PS 112,4}
    Molti di questi cristiani solo di nome si vestono, parlano e agiscono secondo i parametri della società e l'unica cosa per la quale si distinguono è la loro professione di fede. Nonostante proclamino di seguire Cristo, la loro conversazione non è in sintonia con le realtà del cielo, ma piuttosto con quelle mondane. "Come non dovreste voi avere una condotta santa e pia, mentre aspettate e affrettate la venuta del giorno di Dio". 2 Pietro 3:11. "E chiunque ha questa speranza in lui, purifica se stesso, come egli è puro". Giovanni 3:3. {PS 112,5}
    È ormai evidente che molti di coloro che si fregiano del nome di avventisti sono più preoccupati delle apparenze e di essere considerati positivamente agli occhi del mondo, piuttosto che di imparare dalla Parola di Dio come ottenere l'approvazione del Signore. {PS 113,1}
    E se Gesù, il nostro modello divino, apparisse fra loro e tra coloro che generalmente si occupano di insegnare i principi della religione, come fece in occasione del suo primo avvento? {PS 113,2}
    Era nato in una mangiatoia. Provate a seguirlo nel suo percorso di vita e nel suo ministero. Era un uomo abituato al dolore e che conosceva bene la sofferenza. Questi sedicenti cristiani si vergognerebbero dell'umile e mansueto Salvatore, che si vestiva di una semplice tunica senza cuciture e non aveva un posto dove posare il capo. {PS 113,3}
    La sua vita irreprensibile e disinteressata li condannerebbe; la sua santità contrasterebbe con la loro leggerezza e le loro sciocche risate. La sua conversazione, spontanea e sincera, sarebbe in contrasto con la loro, spesso caratterizzata dall'avidità. Le verità che egli esprimeva senza mezzi termini rivelerebbero il loro vero carattere. Il loro più grande desiderio sarebbe quello di vederlo allontanarsi il più velocemente possibile. Sarebbero fra i primi a cercare una contraddizione nelle sue parole e a gridare: "Crocifiggilo! Crocifiggilo!". {PS 113,4}
    Seguiamo Gesù, mentre umilmente entra a Gerusalemme, quando "tutta la folla dei discepoli, con gioia, cominciò a lodare Dio a gran voce per tutte le opere potenti che avevano viste, dicendo: 'Benedetto il Re che viene nel nome del Signore; pace in cielo e gloria nei luoghi altissimi!'. Alcuni farisei, tra la folla, gli dissero: 'Maestro, sgrida i tuoi discepoli!'. Ma egli rispose: 'Vi dico che se costoro tacciono, le pietre grideranno'". Luca 19:37-40. {PS 113,5}
    Molti di coloro che professano di volersi avvicinare a Cristo sarebbero pronti, come lo erano i farisei, a far tacere i suoi discepoli e senza dubbio griderebbero: "Fanatismo! Ipnosi! Ipnosi!". E i discepoli, stendendo i loro mantelli e i rami di palma sulla strada, sarebbero considerati stravaganti e ridicoli. In realtà Dio avrà un popolo sulla terra, che non sarà così freddo e inerte, ma che lo loderà e lo glorificherà. Egli sarà comunque glorificato e se coloro che ha scelto, quelli che osservano i suoi comandamenti, decideranno di tacere, le pietre stesse grideranno. {PS 113,6}
    Gesù sta tornando, ma non come la prima volta, come un bambino a Betlemme; non salirà a Gerusalemme, perché i discepoli lodino Dio a gran voce, gridando "Osanna", ma ritornerà sulla terra nella gloria del Padre e con il corteo degli angeli, che lo scorterà. Tutti gli angeli lasceranno il cielo, mentre i giusti lo stanno aspettando con gli sguardi rivolti verso il cielo, come fecero gli uomini di Galilea, quando ascese dal monte degli Ulivi. Solo in quel momento, coloro che sono santi, che hanno seguito fedelmente il suo umile esempio, saranno rapiti in cielo e con gioia grideranno, guardandolo: "Eccolo, questo è il nostro Dio, lo abbiamo aspettato e ci salverà". {PS 113,7}
    E saranno salvati "in un momento, in un batter d'occhio, al suono dell'ultima tromba", quel suono che sveglia i giusti che dormono e li richiama dalla polvere, rivestiti di immortalità gloriosa, mentre gridano: "Vittoria! Vittoria sulla morte e sulla tomba!". I giusti trasformati si uniranno agli angeli per incontrare il Signore nell'aria, per non essere mai più separati da colui che amano. {PS 114,1}
    Con una tale prospettiva, una speranza così gloriosa, una simile redenzione ottenuta da Gesù attraverso il suo sangue, possiamo tacere? Non loderemo Dio a gran voce come fecero i discepoli, quando Gesù entrò a Gerusalemme? La nostra prospettiva non è migliore della loro? Chi oserà impedirci di glorificare Dio, anche a voce alta, quando abbiamo una simile speranza, in vista della gloria eterna e dell'immortalità? {PS 114,2}
    Abbiamo pregustato il mondo futuro e ne abbiamo già nostalgia. Tutto il mio essere desidera vivere con il Dio vivente e non sarò soddisfatta fino a quando non avrò sperimentato la sua pienezza. {PS 114,3}
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  13. #43
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    Preparazione per il ritorno di Cristo.

    Cari fratelli e sorelle, credete con tutto il cuore che Cristo tornerà presto e che abbiamo ricevuto l'ultimo messaggio di misericordia, che sia mai stato dato a un mondo colpevole? Il nostro esempio è quello che dovrebbe essere? Mostriamo a coloro che ci circondano, tramite il nostro comportamento e le nostre parole, che stiamo aspettando il ritorno glorioso del nostro Signore e Salvatore Gesù Cristo, che trasformerà questi corpi mortali a immagine del suo corpo glorioso? {PS 115,1}
    Temo che non crediamo e non siamo consapevoli di queste realtà come dovremmo esserlo. Coloro che credono nelle importanti verità che professiamo devono comportarsi con coerenza. Si ricercano i piaceri mondani e tutto ciò che attira la nostra attenzione; la mente si concentra sul nostro aspetto esteriore e troppo spesso siamo impegnati in conversazioni frivole e di scarsa rilevanza, che rendono vana la nostra professione di fede, perché la nostra conversazione non è orientata verso le realtà del cielo, da cui attendiamo il Salvatore. {PS 115,2}
    Gli angeli ci stanno proteggendo; spesso li rattristiamo, indulgendo in conversazioni frivole, scherzose e lasciandoci andare all'indifferenza e alla banalità. Nonostante ciò, di tanto in tanto ci sforziamo di ottenere la vittoria e ci riusciamo; se non manteniamo questo obiettivo, cadremo in uno stato di disinteresse e di apatia, incapaci di vincere le tentazioni e resistere al nemico, e non riusciremo a sopportare le difficoltà della nostra fede, preziosa quanto l'oro. Non stiamo soffrendo per amore di Cristo e non lo glorifichiamo nel momento della prova. {PS 115,3}
    Si denota una grande mancanza di fermezza cristiana e di disponibilità al servizio per il Signore, vissuto come un principio. Non dovremmo perseguire il piacere e la nostra soddisfazione, ma onorare e glorificare Dio sinceramente, in tutto ciò che facciamo e diciamo. {PS 115,4}
    Se permetteremo che i nostri cuori rimangano sensibili ai seguenti messaggi e li ricordino, non cadremo facilmente in tentazione e le nostre parole saranno sempre proporzionate e appropriate: "Egli è stato trafitto a causa delle nostre trasgressioni, stroncato a causa delle nostre iniquità; il castigo per cui abbiamo pace è caduto su di lui e grazie alle sue ferite noi siamo stati guariti"; "di ogni parola oziosa che avranno detta gli uomini renderanno conto nel giorno del giudizio"; "tu, o Dio, mi vedi". {PS 115,5}
    Non potevamo pensare a queste verità così importanti e alle sofferenze di Gesù, affinché noi, poveri peccatori, potessimo ricevere il perdono ed essere redenti davanti a Dio grazie al suo sangue prezioso, senza provare un profondo desiderio di soffrire per colui che ha sofferto e sopportato tutto per noi. Se ci soffermiamo su queste realtà, il nostro io, con tutta la sua dignità, sarà umiliato e sarà sostituito da una semplicità simile a quella di un bambino, grazie alla quale sopporteremo il rimprovero degli altri, senza irritarci facilmente. Non saremo più schiavi della nostra volontà egoista. {PS 116,1}
    Le gioie vere e la consolazione del cristiano saranno quelle del cielo. Le persone che hanno sperimentato le forze del mondo futuro e hanno provato la gioia del cielo non sapranno più accontentarsi delle realtà terrene. Queste persone saranno impegnate anche nel tempo libero. Si sentiranno attratte da Dio. Dove sarà il loro tesoro, lì sarà anche il loro cuore, ricercando una dolce comunione con il Dio che amano e adorano. Esse si soffermeranno ad ammirare il loro tesoro: la santa Città, la nuova terra, la loro dimora eterna. E mentre mediteranno su queste realtà nobili, pure e sante, il cielo si avvicinerà e sperimenteranno la potenza dello Spirito Santo, che li allontanerà sempre di più dal mondo, e la loro consolazione e la loro gioia principale si ricollegheranno al cielo, la loro piacevole dimora. La forza che le attira verso Dio e il cielo è così grande che nulla potrà distoglierle dal loro grande obiettivo: impegnarsi per la salvezza degli uomini e onorare e glorificare Dio. {PS 116,2}
    Quando penso a tutto ciò che è stato fatto perché restassimo sul giusto cammino, devo esclamare: "Oh, che amore, che amore meraviglioso ha il Figlio di Dio per noi, poveri peccatori! Potremmo essere indifferenti e non preoccuparci di tutto ciò che è stato fatto per la nostra salvezza? Tutto il cielo si interessa a noi. Dovremmo essere sempre pronti per onorare, glorificare e adorare l'Altissimo. {PS 116,3}
    I nostri cuori traboccheranno d'amore e di gratitudine nei confronti di colui che ha manifestato tanto amore e compassione per noi. Onoriamolo con il nostro comportamento e con le nostre parole pure e sante, dimostriamo che veniamo dal cielo, che questo mondo non è la nostra casa, ma che siamo pellegrini e stranieri, in viaggio verso un paese migliore. {PS 116,4}
    Molti di coloro che si fregiano del nome di Cristo e dicono di aspettare il suo ritorno non sanno cosa significhi soffrire per lui. I loro cuori non sono sottomessi alla grazia e non hanno rinunciato al loro egoismo, come è già stato constatato in molte occasioni. Tutto ciò non impedisce loro di parlare dei propri problemi, che sono il risultato di cuori ribelli, che li rendono insensibili e spesso mal disposti. {PS 117,1}
    Se fossero consapevoli di cosa significhi essere un umile discepolo di Cristo, un vero cristiano, comincerebbero a impegnarsi seriamente e nel modo più corretto. Prima di tutto inizierebbero a rinunciare al proprio egoismo, poi pregherebbero e controllerebbero ogni passione del loro cuore. {PS 117,2}
    Fratelli, abbandonate la fiducia in voi stessi e l'autosufficienza e seguite l'esempio di colui che è mansueto. Pensate costantemente a Gesù, egli è il vostro esempio, e seguite le sue impronte. Guardate verso Gesù, l'autore della nostra fede, che per la gioia che gli era stata proposta ha sopportato la croce, rifiutando la vergogna. Ha sopportato le contraddizioni dei peccatori. A causa dei nostri peccati è diventato l'agnello mansueto e trafitto, ferito, colpito e immolato. {PS 117,3}
    Quindi soffriamo coraggiosamente per amore di Gesù, crocifiggiamo ogni giorno il vecchio uomo, condividiamo le sofferenze di Cristo, per partecipare alla sua gloria, quando saremo incoronati di onore, immortalità e vita eterna. {PS 117,4}
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  14. #44
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    Presenza alle riunioni.

    Il Signore mi ha mostrato che gli osservatori del sabato dovrebbero interessarsi in modo particolare alle loro riunioni e renderle interessanti. È molto importante che si manifesti impegno in questa direzione. {PS 118,1}
    Tutti dovrebbero avere qualcosa da dire per il Signore, perché in questo modo riceveranno le sue benedizioni. Un libro di ricordi viene compilato su coloro che non rinunciano a incontrarsi e parlano spesso insieme. Il rimanente dei figli di Dio deve vincere grazie al sangue dell'Agnello e alla parola della loro testimonianza. Alcuni pensano di poter vincere solo grazie al sangue dell'Agnello, senza nessun impegno da parte loro. Ho visto che Dio è stato misericordioso, offrendoci il dono della parola; ci ha dato una lingua e siamo responsabili, nei suoi confronti, dell'uso che ne facciamo. Dovremmo glorificare Dio con la nostra bocca, parlando in onore della verità e della sua misericordia, e vincere grazie alla parola della nostra testimonianza e al sangue dell'Agnello. {PS 118,2}
    Non dovremmo incontrarci per restare in silenzio; solo coloro che si riuniscono per parlare del suo onore, della sua gloria e della sua potenza sono ricordati dal Signore; su loro scenderà la benedizione di Dio e proveranno sollievo. Se tutti si comportassero adeguatamente, non si perderebbe tempo prezioso e non sarebbe necessario consigliare di contenere le preghiere e le esortazioni troppo lunghe; tutto il tempo sarebbe utilizzato per pregare e presentare testimonianze brevi e circostanziate. Chiedete, credete e riceverete. Spesso si prende in giro il Signore, si pronunciano preghiere che non sono tali, inutili e prive di significato, che stancano gli angeli e non piacciono a Dio. Innanzi tutto dobbiamo sapere ciò di cui abbiamo bisogno, poi chiederlo a Dio, con la certezza che ci esaudirà nel momento stesso in cui glielo chiediamo. In questo modo la nostra fede crescerà, tutti saranno edificati, i deboli saranno rafforzati, gli scoraggiati e gli abbattuti si rivolgeranno con fiducia a Dio, che offre la ricompensa a tutti coloro che lo cercano. {PS 118,3}
    Alcuni, nelle riunioni, non si esprimono perché non hanno nulla di nuovo da dire e se parlassero, dovrebbero ripetere sempre la stessa storia. Ho visto che alla base di questo comportamento c'è l'orgoglio, perché Dio e gli angeli ascoltano le testimonianze dei giusti e amano risentirle tutte le settimane. Il Signore ama la semplicità e l'umiltà, ma è rattristato, e gli angeli sono addolorati, quando gli eredi di Dio e i coeredi di Gesù perdono tempo nei loro incontri. {PS 118,4}
    Se i fratelli e le sorelle vivessero una vita spirituale adeguata, non mancherebbero di testimoniare in onore di Gesù, che fu inchiodato sulla croce del Calvario per i loro peccati. Se apprezzassero maggiormente la condiscendenza di Dio, che ha dato il suo unico Figlio, perché morisse per i nostri peccati e le nostre trasgressioni; se comprendessero meglio le sofferenze e l'agonia di Gesù nell'offrire una via d'uscita all'uomo colpevole, perché potesse ricevere il perdono e la vita, sarebbero più pronti a lodare ed esaltare Gesù. Non potrebbero restare in silenzio e con gratitudine parlerebbero della sua gloria e della sua potenza, e in questo modo beneficerebbero delle benedizioni di Dio. {PS 119,1}
    Anche se la stessa storia fosse raccontata ripetutamente, Dio ne sarebbe glorificato. L'angelo mi mostrò coloro che continuavano, giorno e notte, a gridare: "Santo, Santo, Signore Dio onnipotente". "Una ripetizione continua" disse l'angelo "ma Dio ne è comunque glorificato". Anche se ripetiamo continuamente la stessa storia, questo onora Dio e dimostra che non siamo insensibili alla sua bontà e alla sua misericordia nei nostri confronti. {PS 119,2}
    Ho visto che le chiese tradizionali erano cadute e la freddezza e la morte regnavano al loro interno. Se seguissero la Parola di Dio, diventerebbero umili. Ma si ergono al di sopra dell'opera del Signore. Per loro è troppo umiliante ripetere la stessa semplice storia della bontà di Dio, quando si incontrano, e allora studiano per individuare qualcosa di nuovo e di importante, per esprimere parole che possano piacere agli uomini, e così lo Spirito di Dio li abbandona. {PS 119,3}
    Se seguiremo l'umile percorso indicato dalla Bibbia, beneficeremo dello Spirito di Dio. Se cammineremo nella via della verità, dipendendo completamente da Dio, vivremo tutti in una piacevole armonia e non si correrà il rischio di essere influenzati dagli angeli malvagi. Quando ci si eleva al di sopra dello Spirito di Dio, agendo con le proprie forze, gli angeli cessano di proteggerci e siamo abbandonati agli attacchi di Satana. {PS 119,4}
    Alcuni doveri sono enunciati chiaramente nella Parola di Dio. Se li adempiamo, resteremo umili, separati dal mondo, ed eviteremo di cadere nell'errore, come fanno le chiese tradizionali. La lavanda dei piedi e la partecipazione alla Cena del Signore dovrebbero essere praticate più frequentemente. Gesù ci ha dato l'esempio e ci ha invitati a imitarlo. Ho visto che il suo esempio deve essere seguito il più fedelmente possibile; nonostante ciò i fratelli e le sorelle non sempre hanno agito con saggezza, come sarebbe stato necessario per la lavanda dei piedi, e si è creata confusione. Introducendola in luoghi nuovi, è necessario usare prudenza e saggezza, soprattutto dove l'esempio e gli insegnamenti del Signore su questo aspetto non sono stati presentati e dove sussistono alcuni pregiudizi. Molte persone oneste, influenzate da consiglieri di cui avevano fiducia, hanno molti pregiudizi nei confronti di questa semplice pratica, è quindi necessario introdurla nel momento e nel modo più corretti. {PS 119,5}
    Non c'è nessun esempio, nella Parola, di fratelli che abbiano lavato i piedi alle sorelle, ma vi è l'esempio di sorelle che hanno lavato i piedi ai fratelli. Maria ha lavato i piedi di Gesù con le sue lacrime, e li ha asciugati con i suoi capelli. Cfr. anche 1 Timoteo 5:10. Ho visto che il Signore aveva suggerito alle sorelle di lavare i piedi ai fratelli, e questo era in armonia con l'ordine del Vangelo. Tutti dovrebbero agire con saggezza, senza rendere la lavanda dei piedi una cerimonia imbarazzante. {PS 120,1}
    Il saluto fraterno citato nel Vangelo di Gesù Cristo dall'apostolo Paolo deve essere considerato nella giusta luce. È un santo bacio. Dovrebbe essere considerato come un segno di amicizia cristiana nel momento della partenza e all'arrivo, dopo una separazione di settimane o mesi. In 1 Tessalonicesi 5:26 Paolo dice: "Salutate tutti i fratelli con un santo bacio". Nello stesso capitolo dice: "Astenetevi da ogni specie di male". Non ci può essere nessuna apparenza di male, quando il santo bacio è dato nel momento e nel luogo giusti. {PS 120,2}
    Ho visto che Satana aveva alzato il suo braccio potente contro l'opera di Dio e per combatterlo era necessario mobilitare l'aiuto e la forza di tutti coloro che amano la causa della verità. Essi dovrebbero manifestare un grande interesse nel sostenere coloro che difendono la verità e con una vigilanza costante riescono a contrastare il nemico. Tutti devono restare saldi e uniti nell'opera di Dio. Le forze devono essere attivate, perché ciò che deve essere fatto sia realizzato in fretta. {PS 120,3}
    In seguito vidi un terzo angelo. L'angelo che mi guidava mi disse: "La sua opera è delicata. La sua missione è solenne. È un angelo che deve separare il grano dalla zizzania e sigillare o legare il frumento per i granai del cielo. Ecco ciò che dovrebbe occupare la vostra mente e catalizzare tutta la vostra attenzione". {PS 120,4}
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  15. #45
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    A coloro che non hanno esperienza.

    Mi fu mostrato che alcuni non si sono resi conto dell'importanza della verità o dei suoi effetti. Agiscono secondo l'impulso o l'eccitazione del momento, spesso seguono il loro istinto e non rispettano l'ordine previsto nella chiesa. {PS 121,1}
    Qualcuno pensa che la religione consista soprattutto nel fare rumore. Altri, che hanno appena ricevuto la verità del messaggio del terzo angelo, sono pronti a riprendere e a insegnare a coloro che da anni vivono con coerenza questo messaggio, hanno beneficiato del suo influsso santificante e hanno sofferto per l'opera di Dio. Coloro che sono vittime dell'orgoglio, ispirato dal nemico, dovranno imparare che cosa significhi sperimentare l'influsso santificante della verità ed essere consapevoli di come erano prima "infelici, miserabili, poveri, ciechi e nudi". Quando la verità inizierà a purificarli e a liberarli dalle scorie, come accadrà sicuramente quando la riceveranno con amore, coloro che beneficeranno di questo straordinario influsso non si sentiranno ricchi, arricchiti o che non hanno bisogno di nulla. {PS 121,2}
    Coloro che hanno accettato la verità e pensano di conoscerla perfettamente, mentre ne ignorano ancora i primi elementi, che si mettono in evidenza per prendere il posto degli insegnanti e si permettono di riprendere coloro che da anni sono colonne della verità, dimostrano chiaramente di non aver capito nulla del messaggio della verità. Se avessero anche solo la minima idea della potenza santificante della verità, essi porterebbero frutti di pace e giustizia e sarebbero umili e sottomessi al suo forte e dolce influsso. Capirebbero quali cambiamenti il messaggio della verità ha prodotto in loro e considererebbero gli altri più di loro stessi. {PS 121,3}
    Ho visto che la chiesa del rimanente non era pronta per ciò che stava accadendo sulla terra. Un torpore, simile a una sorta di letargia, sembrava invadere le menti della maggior parte di coloro che professavano di credere di aver ricevuto l'ultimo messaggio. {PS 121,4}
    L'angelo che mi accompagnava gridò con grande solennità: "Preparatevi! Preparatevi! Preparatevi! Perché la terribile collera del Signore si manifesterà ben presto, si riverserà senza misericordia e voi non siete pronti. Strappatevi il cuore e non gli abiti. Una grande opera deve essere fatta dal rimanente dei figli di Dio. Molti, invece, si occupano di problemi di scarsa rilevanza". L'angelo aggiunse: "Legioni di angeli malvagi vi circondano e cercano di farvi precipitare nelle tenebre, per potervi intrappolare e farvi cadere. Vi state sviando troppo facilmente dall'opera di preparazione e dalle verità più importanti per questi ultimi tempi. Vi soffermate su problemi di scarsa rilevanza e cercate di spiegare i particolari di piccole difficoltà, per la soddisfazione di uno o dell'altro". {PS 121,5}
    La conversazione si protrae per ore tra le parti interessate e non solo perdono tempo, ma ne fanno perdere anche ai collaboratori di Dio, che sono stati ad ascoltarli, senza che i cuori di entrambe le parti fossero sottomessi alla grazia. Se l'orgoglio e l'egoismo fossero accantonati, sarebbero sufficienti cinque minuti per risolvere la maggior parte delle difficoltà. Gli angeli soffrono e Dio è dispiaciuto dalle ore sprecate a giustificarsi. {PS 122,1}
    Ho visto che Dio non si abbasserà ad ascoltare lunghe giustificazioni e non vuole che nemmeno i suoi collaboratori lo facciano e perdano così del tempo prezioso, che potrebbe essere utilizzato a distogliere i trasgressori dalla strada sbagliata e strappare delle persone dal fuoco. {PS 122,2}
    Ho visto che il popolo di Dio era su un terreno pericoloso e alcuni avevano già perso quasi tutta la consapevolezza della brevità del tempo a disposizione e del valore degli individui. L'orgoglio si è insinuato tra gli osservatori del sabato, l'orgoglio nel culto dell'abbigliamento e dell'apparenza. L'angelo disse: "Gli osservatori del sabato dovranno rinunciare all'egoismo, all'orgoglio e al desiderio della lode". {PS 122,3}
    La verità, la verità che salva, deve essere proclamata a coloro che ne sono affamati e vivono nelle tenebre. Mi fu mostrato che molti pregavano Dio perché li umiliasse, ma se Dio avesse risposto alle loro preghiere, lo avrebbe fatto tramite terribili atti di giustizia. Era loro dovere umiliarsi. {PS 122,4}
    Vidi che coloro che avevano la tendenza a innalzarsi correvano il rischio di perdersi e se non avessero vinto questa propensione, l'autoesaltazione li avrebbe condotti alla rovina. Quando qualcuno inizia a esaltarsi e pensa di poter fare qualcosa da solo, lo Spirito di Dio si allontana e, fidandosi delle proprie forze, egli sperimenterà la sconfitta. Ho visto che un solo figlio di Dio, se fosse giusto, potrebbe far muovere il braccio del Signore, mentre una grande folla, sulla cattiva strada, sarebbe così debole da non esercitare nessun influsso. {PS 122,5}
    Il cuore di molti non è sottomesso e umile, essi pensano alle loro piccole sofferenze e difficoltà, piuttosto che a coloro che si perdono. Se la gloria di Dio fosse il loro obiettivo, avrebbero sentimenti di comprensione e simpatia nei confronti di coloro che li circondano e si stanno perdendo; e se si rendessero conto dei rischi che corrono, prenderebbero in mano la situazione con forza e fede in Dio, sostenendo i suoi collaboratori, affinché possano proclamare, con coraggio e con amore, il messaggio della verità e avvertire le persone dell'importanza di accettarlo, prima che la dolce voce della misericordia cessi di farsi sentire. {PS 122,6}
    L'angelo disse: "Coloro che professano il suo nome non sono pronti". Mi fu mostrato che le sette ultime piaghe stavano cadendo sugli empi, rimasti senza rifugio; e coloro che avevano impedito loro di credere nella verità avrebbero ascoltato i rimproveri amari dei peccatori e si sarebbero sentiti venir meno. {PS 123,1}
    L'angelo disse: "Vi siete soffermati davanti a piccoli problemi e quindi molti peccatori si sono perduti". Dio vuole agire in nostro favore in occasione dei nostri incontri e ha piacere di farlo. Ma Satana dichiara: "Io ostacolerò quest'opera". I suoi agenti dicono: "Amen". {PS 123,2}
    Coloro che professano di credere nella verità si soffermano sulle banali difficoltà, che Satana ha ingrandito ai loro occhi. Si perde del tempo che non può essere recuperato. I nemici della verità hanno visto la nostra debolezza, Dio ne ha sofferto, Cristo ne è stato ferito. Satana ha raggiunto il suo obiettivo, i suoi piani hanno avuto successo ed egli trionfa. {PS 123,3}
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