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Discussione: Racconto autobiografico della giovane sorella White.

  1. #46
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    L'abnegazione.

    Ho visto che i credenti corrono il rischio di esagerare nei preparativi in occasione di riunioni, perché alcuni sono troppo occupati a servire, altri dovrebbero, invece, controllare il loro appetito. {PS 124,1}
    Alcuni rischiano di venire alle riunioni solo per "i pani e i pesci". Ho visto che tutti coloro che hanno ancora la cattiva abitudine di fare uso di tabacco dovrebbero abbandonarla e utilizzare il proprio denaro per uno scopo migliore. {PS 124,2}
    Coloro che fanno un sacrificio, privandosi di qualche gratificazione, possono risparmiare il denaro, che prima utilizzavano per soddisfare l'appetito, e investirlo nel tesoro del Signore. Come il piccolo contributo della vedova, Dio noterà i doni di questo tipo. La somma può essere insignificante, ma se tutti facessero così, il denaro non mancherebbe: se tutti risparmiassero nell'abbigliamento, privandosi di ciò che non è veramente necessario, e rinunciassero a cose inutili e dannose, come il tè e il caffè, offrendo l'equivalente per l'opera di Dio, riceverebbero più benedizioni qui sulla terra e una ricompensa in cielo. {PS 124,3}
    Molti pensano che siccome Dio ha messo a loro disposizione dei mezzi, possono vivere al di sopra delle loro possibilità, avere degli abiti costosi e cibo in abbondanza, e ritengono che non sia una virtù privarsi di qualcosa, dal momento che non mancano di nulla. {PS 124,4}
    Essi ignorano cosa significhi rinunciare a qualcosa. Se vivessero un po' più semplicemente, contribuendo allo sviluppo dell'opera di Dio, quando il Signore ricompenserà ogni uomo secondo le sue opere, si ricorderà di loro. {PS 124,5}

    L'irriverenza.

    Ho visto che il santo nome di Dio deve essere pronunciato solo con rispetto e timore. Qualcuno, quando prega, utilizza con leggerezza le parole Dio Onnipotente, senza riflettere a ciò che dice, e ciò dispiace al Signore. {PS 125,1}
    Queste persone non hanno una chiara consapevolezza di chi è il Signore o della verità, altrimenti non parlerebbero in modo così irriverente del grande e temibile Dio, che presto li giudicherà nell'ultimo giorno. L'angelo disse: "Non le usate insieme, perché temibile è il suo nome". Coloro che prendono coscienza della grandezza e della maestà di Dio utilizzeranno il suo nome con sacro timore. {PS 125,2}
    Egli vive in una luce inaccessibile, nessun uomo può vederlo e vivere. Mi fu mostrato che se la chiesa vuole prosperare, queste realtà devono essere comprese e modificate. {PS 125,3}
    Fate l'amore, non la guerra.
    Lavorare tutti, lavorare meno.

  2. #47
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    I falsi pastori.

    Ho visto che i falsi pastori erano ubriachi, ma non di vino; facevano fatica a stare in piedi, ma non a causa di bevande forti. La verità di Dio per loro è suggellata e non possono leggerla. {PS 126,1}
    Quando viene chiesto loro che cos'è il sabato del settimo giorno, se si tratti o meno del vero giorno di riposo biblico, possono raccontare solo delle favole. Ho visto che questi profeti assomigliavano alle volpi del deserto. Non si sono avvicinati alle brecce; non hanno costruito un muro per permettere al popolo di Dio di restare saldo nella battaglia del giorno del Signore. {PS 126,2}
    Quando alcuni si agitano e iniziano a chiedere a questi falsi pastori dove sia la verità, essi cercano il modo migliore e più semplice per raggiungere il loro obiettivo e tranquillizzare coloro che indagano, anche se questo può significare cambiare la propria posizione. La luce ha brillato su molti di questi pastori, ma non hanno voluto riconoscerla e hanno cambiato più volte opinione, per eludere la verità e allontanarsi da quelle conclusioni, alle quali sarebbero dovuti giungere, se fossero rimasti saldi nelle loro posizioni iniziali. {PS 126,3}
    Il potere della verità mina alla base le loro posizioni, ma piuttosto che arrendersi all'evidenza, adottano un'altra teoria, della quale loro stessi non sono pienamente soddisfatti. {PS 126,4}
    Vidi che molti di questi pastori avevano negato gli insegnamenti, che Dio aveva dato in passato, avevano negato e rifiutato le verità gloriose, che un tempo avevano difeso con impegno, e si erano affidati all'ipnosi e ad altri tipi di seduzioni. {PS 126,5}
    Ho visto che si erano ubriacati, a causa dei loro errori, e guidavano il loro gregge verso la morte. Molti degli oppositori della verità di Dio tramano il male nella loro mente durante la notte, e di giorno realizzano i loro propositi malvagi, per disprezzare la verità, per sostituirla con qualcosa di nuovo, che possa interessare le persone e distoglierle dalla verità, così preziosa e importante. {PS 126,6}
    Ho visto i pastori, che stanno conducendo il loro gregge verso la morte; ben presto saranno fermati in questo loro terribile percorso. Le piaghe di Dio stanno arrivando, ma non sarà sufficiente che questi pastori siano tormentati solo da una o due di queste piaghe. La mano di Dio in quel periodo sarà ancora stesa, mossa dalla sua collera e dalla sua giustizia, e non verrà ritirata fino a quando i suoi propositi non siano stati realizzati e i pastori mercenari si siano gettati ai piedi dei giusti, avendo riconosciuto che il Signore li ha amati, perché sono rimasti fedeli alla verità e hanno osservato i comandamenti di Dio, e fino a quando tutti gli empi non siano stati distrutti. {PS 126,7}
    I diversi gruppi, che professano di credere nell'avvento, detengono tutti una piccola parte della verità, ma Dio ha affidato tutte le verità ai suoi figli, che si stanno preparando per il giorno del Signore. Ha anche presentato loro delle verità, che questi gruppi non conoscono e quindi non comprendono. Tutto ciò che per loro è suggellato il Signore lo ha rivelato a quelli che sono pronti a individuarlo e comprenderlo. Se Dio ha un nuovo messaggio da comunicare, permetterà che i suoi figli lo comprendano, senza aver bisogno di chiedere spiegazioni a coloro che vivono nelle tenebre e nell'errore. {PS 127,1}
    Mi è stato mostrato che chi crede di aver ricevuto l'ultimo messaggio di misericordia ha bisogno di separarsi da chi ogni giorno adotta nuovi errori. Ho visto che né giovani né anziani dovrebbero partecipare ai loro incontri, perché è sbagliato incoraggiarli, mentre insegnano l'errore, un veleno mortale per lo spirito, o insegnano dottrine che sono comandamenti di uomini. {PS 127,2}
    L'influsso di questi incontri non è positivo. Se Dio ci ha salvati dalle tenebre dell'errore, dovremmo restare saldi nella libertà che ci ha offerto e gioire nella verità. Dio non è contento quando andiamo, senza esserne obbligati, ad ascoltare messaggi che esaltano l'errore, perché, a meno che non sia stato lui a inviarci a quegli incontri, dove l'errore viene imposto attraverso la forza della volontà, egli non ci proteggerà. Gli angeli cessano di vegliare su noi e siamo lasciati in balia del nemico, nelle tenebre, indeboliti dalla potenza degli angeli malvagi. {PS 127,3}
    Ho visto che non abbiamo tempo da perdere, ascoltando delle favole. La nostra mente non deve essere distolta, ma occupata dalla verità e a cercare la saggezza, affinché possiamo ottenere maggiori conoscenze, in merito alla nostra posizione, e con dolcezza esprimere le motivazioni della nostra speranza, secondo le Scritture. Se false dottrine ed errori pericolosi occupano la nostra mente, non riusciremo ad approfondire la verità, che deve permettere di preparare la casa d'Israele a essere ferma nel giorno del Signore. {PS 127,4}
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  3. #48
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    La prima venuta di Cristo.

    Mi fu mostrato che i discepoli più umili che avevano seguito Gesù, che erano stati testimoni dei suoi miracoli e avevano ascoltato le sue parole di incoraggiamento, erano stati considerati più grandi di Giovanni il battista, perché erano stati onorati, avevano avuto un ruolo di primo piano e maggiori soddisfazioni nell'arco della loro esperienza di vita. {PS 148,3}
    Venni proiettata negli ultimi tempi e vidi che Giovanni rappresentava coloro che avrebbero vissuto, nello spirito e nella potenza di Elia, per annunciare il giorno del giudizio e il ritorno di Gesù. {PS 148,4}

    Il ministero di Cristo.

    Satana, dopo aver tentato Gesù, si allontanò per un certo periodo di tempo. Degli angeli portarono a Cristo del cibo nel deserto, lo confortarono ed egli sentì di godere nuovamente delle benedizioni del Padre. Satana aveva fallito con le sue crudeli tentazioni, ma riteneva che nel corso del ministero di Gesù si sarebbero presentate altre occasioni favorevoli per rinnovare i suoi attacchi. Sperava ancora di vincere: coloro che non lo avessero accettato sarebbero stati istigati a odiarlo e a cercare di eliminarlo. {PS 151,1}
    Satana organizzò un incontro speciale con i suoi angeli, che erano delusi e infuriati per non aver prevalso in nessun modo sul Figlio di Dio. Decisero di essere ancora più astuti, di usare tutti i loro poteri, per suscitare l'incredulità nelle persone della sua stessa nazione: essi non lo avrebbero riconosciuto come Salvatore del mondo e Gesù si sarebbe scoraggiato nel compiere la sua missione. Anche la più scrupolosa e fedele celebrazione delle cerimonie e dei sacrifici da parte dei giudei non avrebbe avuto nessuna importanza, se essi fossero rimasti accecati davanti al vero significato delle profezie o se avessero accettato di credere che il Messia sarebbe venuto come un re potente, simile a quelli terreni, inducendoli a disprezzare e a rifiutare Gesù. {PS 151,2}
    Mi fu mostrato che Satana e i suoi angeli erano molto impegnati, durante il ministero di Gesù, nell'ispirare agli uomini incredulità, odio e disprezzo. Spesso, quando Gesù parlava della verità e rimproverava i peccati, le persone si arrabbiavano. Satana e i suoi angeli li istigavano a uccidere il Figlio di Dio; più di una volta presero delle pietre per lapidarlo, ma gli angeli del Signore vegliavano su di lui e lo sottrassero al furore della folla, guidandolo verso un luogo sicuro. In un'altra occasione, quando pronunciò verità semplici e chiare, la folla lo prese e lo condusse su una collina con l'intenzione di buttarlo giù. {PS 151,3}
    Mentre decidevano cosa fare di lui, i suoi angeli lo liberarono nuovamente, nascondendolo alla loro vista, e Gesù se ne andò, passando in mezzo a loro. {PS 151,4}
    Satana si augurava ancora che il piano della salvezza fallisse. Esercitava tutto il suo potere per rendere insensibili i cuori e istigarli contro Gesù. Sperava che Gesù, considerando il piccolo numero di persone che lo avrebbe accettato come Figlio di Dio, avrebbe valutato le sue sofferenze e il suo sacrificio troppo grandi per un gruppo così ristretto di fedeli. Ma vidi che Gesù sarebbe stato disposto ad attuare il piano della salvezza anche per due persone solo, che lo accettavano come Figlio di Dio e loro Salvatore. {PS 151,5}
    Gesù iniziò la sua opera annientando il potere di Satana nei confronti della sofferenza. Restituiva la salute ai malati, dava la vista ai ciechi e guariva gli zoppi, facendoli saltare di gioia per glorificare Dio. Ridava la salute a coloro che erano infermi da anni, incatenati dal crudele potere di Satana. Con parole gentili confortava i deboli, vittime della paura e dello scoraggiamento. Coloro che erano sottomessi a Satana erano liberati dal suo potere e ritrovavano la guarigione, nella gioia e nella felicità. Egli ricondusse i morti alla vita ed essi glorificavano Dio, per la grande manifestazione del suo potere: operava con potenza per tutti coloro che credevano in lui. {PS 152,1}
    La vita di Cristo fu caratterizzata da parole e azioni di benevolenza, simpatia e amore. Ascoltava sempre con attenzione chi si rivolgeva a lui e offriva sollievo ai sofferenti, che lo avvicinavano. Le folle che lo seguivano erano la prova evidente della manifestazione del suo potere divino. Tuttavia, anche dopo aver visto le sue opere straordinarie, molti si vergognavano di questo Maestro potente, ma umile. I capi non credevano in lui, il popolo non lo accettava volentieri. Egli era un uomo di dolore, abituato alla sofferenza. {PS 152,2}
    I suoi contemporanei non riuscivano a sopportare l'idea di essere guidati secondo i principi dell'abnegazione e della sobrietà. Volevano godere gli onori che il mondo offriva loro. Nonostante ciò, molti seguivano il Figlio di Dio, ascoltavano i suoi insegnamenti e si nutrivano delle parole, che pronunciava con tanta benevolenza. Le sue argomentazioni erano ricche di significato, ma così semplici che anche i meno colti potevano capirle. {PS 152,3}
    Satana e i suoi angeli accecavano i giudei, ne offuscavano la mente, istigando i capi del popolo affinché uccidessero il Salvatore. Alcuni avevano ricevuto l'ordine di catturarlo, ma quando lo avvicinavano, erano meravigliati di trovarsi davanti a un uomo pieno di simpatia e compassione nei confronti della sofferenza umana. {PS 152,4}
    Lo ascoltavano mentre parlava con tenerezza e affetto, incoraggiando i deboli e gli afflitti, oppure quando con autorità rimproverava Satana e liberava i suoi prigionieri. Ascoltavano le sue parole, ricche di saggezza, e ne rimanevano affascinati; non osavano arrestarlo e ritornavano a mani vuote dai sacerdoti e dagli anziani. Quando chiedevano loro: "Perché non lo avete portato con voi?", essi rispondevano che erano stati testimoni dei suoi miracoli e avevano ascoltato i suoi discorsi, che esprimevano saggezza, amore e conoscenza, e concludevano dicendo: "Mai nessun uomo ha parlato come quest'uomo". I sacerdoti li accusavano di essere stati ingannati come gli altri e allora alcuni degli ufficiali si vergognavano di non averlo catturato. I sacerdoti chiedevano in modo ironico se qualcuno dei capi gli avesse creduto. Mi fu mostrato che molti dei magistrati e dei capi del popolo credevano in Gesù, ma Satana li induceva a non confessarlo; temevano di più il biasimo della gente che quello di Dio. {PS 152,5}
    Nonostante l'odio e l'astuzia di Satana fossero così forti, non furono comunque sufficienti per vanificare il piano della salvezza. Il tempo per il compimento della missione del Cristo si stava avvicinando. Satana e i suoi angeli si consultarono e decisero di suggerire agli stessi connazionali di Gesù di reclamare con forza il suo sangue, manifestandogli tutta la loro crudeltà e il loro disprezzo. Speravano che Gesù si ribellasse a un simile trattamento, perdendo la sua mansuetudine e la sua umiltà. {PS 153,1}
    Mentre Satana elaborava i suoi piani, Gesù stava rivelando con cautela ai suoi discepoli le sofferenze che avrebbe dovuto sopportare, cioè che sarebbe stato crocifisso e sarebbe risuscitato il terzo giorno. Ma la loro mente sembrava ottenebrata e non riuscivano a capire quello che diceva loro. {PS 153,2}
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  4. #49
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    L'ascensione.

    Tutto il cielo aspettava il momento del trionfo di Gesù, che sarebbe asceso al Padre. Gli angeli andarono incontro al Re di gloria e lo scortarono fino al cielo. Dopo la benedizione, Gesù fu separato dai suoi discepoli e portato verso l'alto. Mentre ascendeva, tutti coloro che erano stati risuscitati con lui lo seguivano. Era presente anche un folto gruppo di angeli e tutti gli altri attendevano in cielo il suo arrivo. {PS 177,1}
    Mentre salivano verso la santa Città, gli angeli che scortavano Gesù gridavano: "Aprite i cancelli, porte eterne apritevi, che il Re di gloria faccia il suo ingresso". Gli angeli nella città gridarono: "Chi è il Re di gloria?". Gli angeli che lo scortavano rispondevano in trionfo: "Il Signore, forte e potente! Il Signore che è forte in battaglia! Apritevi, porte eterne, e il Re di gloria entrerà!". Di nuovo gli angeli in attesa chiesero: "Chi è il Re di gloria?". E gli angeli che lo scortavano risposero in tono melodioso: "Il Signore degli eserciti! Egli è il Re di gloria!". E il corteo entrò nella città di Dio. Tutti gli angeli circondarono il loro Capo e con profonda adorazione si inchinarono davanti a lui, deponendo le loro corone splendenti ai suoi piedi. Suonarono le loro arpe d'oro e canti dolci e melodiosi pervasero tutto il cielo: erano dedicati all'Agnello, che era stato immolato e ora viveva nuovamente nella maestà e nella gloria. {PS 177,2}
    Mentre i discepoli guardavano con dolore verso l'alto per cogliere un ultimo sguardo del loro Signore, due angeli apparvero e dissero: "Uomini di Galilea, perché state a guardare verso il cielo? Questo Gesù, che vi è stato tolto ed è stato elevato in cielo, ritornerà nella medesima maniera in cui lo avete visto andare in cielo". Atti 1:11. I discepoli e la madre di Gesù, che insieme a loro aveva assistito all'ascensione del Figlio di Dio, passarono la notte a parlare delle sue opere meravigliose, degli eventi straordinari e gloriosi che si erano verificati in così poco tempo. {PS 177,3}
    Satana riunì i suoi angeli e animato da un odio profondo disse loro che fino a quando avessero avuto potere e autorità sulla terra, i loro sforzi dovevano intensificarsi nei confronti dei discepoli di Gesù. Non avevano potuto fare nulla contro Cristo, ma dovevano sconfiggere i suoi discepoli. Avrebbero sempre cercato di ingannare coloro che credevano in Gesù. Disse ai suoi angeli che Cristo aveva dato ai suoi discepoli il potere di cacciarli e di guarire coloro che avrebbero afflitto. Allora gli angeli di Satana partirono come "leoni ruggenti, cercando di divorare" i discepoli di Gesù. {PS 177,4}
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  5. #50
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    La chiesa e il mondo.

    A questo punto vidi il nemico consultarsi con i suoi angeli, per considerare i risultati raggiunti fino a quel momento. Facendo leva sulla paura della morte, avevano impedito ad alcune persone timide di accettare la verità; ma molti, anche fra i più introversi, si erano schierati per la verità e tutte le paure e la timidezza erano svanite immediatamente. Assistendo alla morte dei loro fratelli, erano stati testimoni della loro fermezza e della loro pazienza. Si erano resi conto che Dio e gli angeli li avevano aiutati a sopportare le sofferenze e a sviluppare forza e coraggio. E quando furono chiamati a rinunciare alla propria vita, manifestarono la loro fede con una tale convinzione che i loro assassini tremarono. Satana e i suoi angeli decisero che doveva esserci un metodo più efficace e sicuro per distruggere gli uomini. Nonostante i cristiani soffrissero, la fermezza e la speranza che li animavano rafforzarono i più deboli, aiutandoli ad avvicinarsi con coraggio alle torture e ai roghi. Imitavano la nobile sopportazione di Cristo in presenza dei suoi assassini e grazie alla loro costanza e alla gloria di Dio, che li circondava, convinsero molti altri della verità. {PS 205,1}
    Satana decise quindi che doveva utilizzare un metodo meno cruento. Aveva già alterato le dottrine della Bibbia, e la tradizione, che avrebbe sviato milioni di persone, stava radicandosi nella cristianità. Controllando il suo odio, decise di consigliare ai suoi seguaci di non utilizzare più simili persecuzioni, ma di far adottare alla chiesa le varie tradizioni, che si sarebbero sovrapposte alla fede originaria. Quando Satana riuscì a ottenere che la chiesa accettasse di ricevere dal mondo l'approvazione e gli onori, con il pretesto che ne avrebbe tratto dei benefici, iniziò a perdere il favore di Dio. Trascurando la proclamazione di quelle verità, che avrebbero escluso coloro che amavano il piacere e il mondo, perse gradualmente la sua potenza. {PS 205,2}
    La chiesa ora non rappresentava più un popolo speciale, come durante le persecuzioni. L'oro ha perso la sua luminosità! Com'è cambiato l'oro puro! Vidi che se la chiesa avesse mantenuto la sua peculiarità e il suo carattere santo, sarebbe stata caratterizzata dalla potenza dello Spirito Santo, che era stato dato ai discepoli. I malati sarebbero stati guariti, i demoni cacciati, sarebbe stata forte e avrebbe suscitato il terrore nei suoi nemici. {PS 205,3}
    Vidi una grande folla che professava il nome di Cristo, ma Dio non li riconosceva come suoi figli e non li approvava. Satana proponeva una religiosità apparente e voleva che si pensasse che fossero cristiani. Non era preoccupato che credessero in Gesù, nella sua crocifissione e nella sua risurrezione. Satana e i suoi angeli ci credono e tremano. Ma se la fede non si traduce in buone opere e non ispira coloro che la professano a imitare lo spirito di rinuncia di Cristo, Satana non si preoccupa, perché essi adottano solo il nome di cristiani, ma i loro cuori sono ancora carnali. Può utilizzarli al suo servizio anche meglio di coloro che non hanno fatto professione di fede. Nascondendo i loro limiti sotto il manto della religione, non hanno una vita santificata e le loro passioni non sono state ancora vinte. Questo permette ai non credenti di gettare il discredito sul nome di Cristo e su coloro che vivono una religione pura. {PS 206,1}
    I pastori predicano su tematiche banali, che interessano le persone carnali. Non osano annunciare Cristo e le verità della Bibbia, temendo che coloro che non si sono ancora convertiti abbandonino la chiesa. Siccome molti sono ricchi, è importante che non se ne vadano, anche se non sono più qualificati di Satana e dei suoi angeli per fare parte della chiesa. È proprio quello che il diavolo desidera. La religione di Gesù viene presentata come popolare e importante agli occhi del mondo. Alla gente viene detto che coloro che professano la religione saranno i più onorati nella società. Tutto questo è molto diverso da ciò che Cristo ha insegnato. I suoi principi e quelli del mondo non possono conciliarsi. Coloro che seguono Cristo hanno rinunciato alla mondanità. Questi insegnamenti adulatori sono ispirati da Satana e dai suoi angeli; essi hanno tracciato un piano e i cosiddetti cristiani lo hanno messo in pratica. Hanno presentato storie piacevoli, che sono state subito accolte: gli ipocriti e coloro che peccano apertamente si sono uniti alla chiesa. Se la verità fosse stata predicata nella sua integrità, queste categorie di persone sarebbero state subito escluse. Ma non si vedeva nessuna differenza tra i cosiddetti discepoli di Cristo e quelli del mondo. Mi fu mostrato che se i membri delle chiese avessero sollevato il velo di questa falsa apparenza, si sarebbero evidenziati peccati, viltà e corruzione, e anche il più timido figlio di Dio non avrebbe esitato a chiamarli con il loro vero nome, "figli del loro padre, il diavolo", visto che era per lui che operavano. {PS 206,2}
    Gesù e gli angeli guardavano con orrore questa scena, ma Dio aveva un messaggio sacro e molto importante per la chiesa. Se i suoi membri l'avessero accettato, si sarebbe verificata una riforma radicale, si sarebbe manifestata quella testimonianza vivente, che avrebbe purificato la chiesa dagli ipocriti e dai peccatori, facendole riacquistare il favore di Dio.
    {PS 206,3}
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  6. #51
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    Il messaggio del primo angelo.

    Mi fu mostrato che Dio, nel 1843, aveva previsto la proclamazione del tempo della fine. Il suo obiettivo era sensibilizzare gli uomini e condurli a schierarsi pro o contro la verità. I pastori erano convinti della correttezza della spiegazione dei periodi profetici, ma solo alcuni rinunciarono al loro orgoglio, ai loro salari e alle loro chiese per spostarsi da un luogo all'altro, annunciando il messaggio. E poiché il messaggio divino fu accolto da pochi dei cosiddetti pastori di Cristo, il compito fu affidato ad altri credenti, che non erano predicatori. Alcuni lasciarono i loro campi per proclamare questo messaggio, altri i loro negozi e le loro aziende. Perfino dei professionisti si sentirono motivati a rinunciare al proprio lavoro, per impegnarsi in un'opera impopolare, come quella della diffusione del messaggio del primo angelo. {PS 210,1}
    Molti pastori abbandonarono i propri punti di vista e le loro tendenze particolaristiche e si unirono nella proclamazione del ritorno di Gesù. Ovunque venisse predicato il messaggio, la gente ne era profondamente toccata. I peccatori si pentirono, piansero e pregarono per il perdono dei loro peccati, e coloro che avevano commesso atti disonesti erano ansiosi di riparare il torto, che avevano arrecato. I genitori provavano una profonda sollecitudine nei confronti dei figli. Coloro che avevano ricevuto il messaggio si impegnavano in favore dei loro amici e familiari non convertiti. Convinti dell'importanza di questo solenne messaggio, li avvertivano e li imploravano, perché si preparassero per la venuta del Figlio dell'uomo. Solo i cuori veramente insensibili non cedevano all'evidenza delle prove, che accompagnavano quelle testimonianze. Quest'opera di purificazione dello spirito distolse i loro affetti dalle realtà terrene a quelle divine, suscitando in loro una consacrazione mai sperimentata prima. {PS 210,2}
    Migliaia di persone accettarono la verità presentata da William Miller e gli inviati di Dio, animati dallo spirito e dalla potenza di Elia, proclamarono il messaggio. Come Giovanni il battista, il precursore di Gesù, coloro che predicavano questo solenne messaggio si sentirono obbligati a porre "la scure alla radice degli alberi" (Matteo 3:10) e a incoraggiare gli uomini a produrre frutti degni del ravvedimento. Questa testimonianza mirava a risvegliare e rinnovare potentemente le chiese, per manifestarne la vera natura. E quando fu proclamato il solenne avvertimento in vista del giudizio, molti di coloro che facevano parte delle chiese ricevettero questo messaggio di salvezza; si resero conto dei loro errori e, versando lacrime amare di pentimento e profonda angoscia, si umiliarono davanti a Dio. Quando lo Spirito di Dio scese fra loro, erano pronti per annunciare il messaggio: "Temete Dio e dategli gloria, perché è giunta l'ora del suo giudizio". {PS 210,3}
    La predizione di una data precisa per la fine dei tempi suscitò una forte opposizione in vari gruppi sociali, dai pastori delle chiese fino ai peccatori più incalliti. "Nessun uomo conosce né il giorno né l'ora" dicevano il pastore ipocrita e lo schernitore sfrontato. Nessuno di loro voleva essere istruito e ripreso da coloro che fissavano l'anno in cui ritenevano si sarebbero conclusi i periodi profetici e indicavano i segni del prossimo ritorno di Cristo. Molti pastori, che professavano di amare Gesù, dissero che non avevano nessun problema a predicare il ritorno di Cristo, ma che non erano d'accordo sull'annuncio di una data precisa. Dio leggeva nei loro cuori: in realtà essi non desideravano che si proclamasse che Gesù stava per tornare. Il Signore sapeva che a causa della loro condotta, in contrasto con i principi cristiani, non avrebbero superato le prove: essi non stavano camminando nell'umile sentiero segnato dal Cristo. Questi falsi pastori erano d'intralcio all'opera di Dio. La verità, annunciata con convinzione, aveva toccato il cuore di molti che, come il carceriere di Filippi, cominciarono a chiedere: "Che cosa devo fare per essere salvato?". Ma questi pastori si erano interposti tra la verità e i loro uditori, e predicavano su soggetti piacevoli, per allontanarli dalla verità. Si univano a Satana e ai suoi angeli per annunciare: "Pace, pace", quando pace non c'era. Coloro che amavano gli agi e non si preoccupavano di essere in comunione con Dio non rinunciarono alle loro certezze materiali. Vidi che gli angeli di Dio prendevano nota di tutto, gli abiti di quei pastori non consacrati erano coperti del sangue dei peccatori. {PS 211,1}
    I pastori che rifiutarono questo messaggio di salvezza impedirono ad altri di accettarlo e quindi ne risultarono responsabili. Essi si unirono alla gente comune per opporsi al messaggio divino, perseguitando William Miller e tutti coloro che lo seguivano. Vennero diffuse falsità e menzogne per danneggiare il suo influsso. Molte volte, mentre presentava con convinzione il messaggio di Dio, esponendo ai suoi uditori profonde verità, scatenava la collera di alcuni, che poi lo attendevano all'uscita per tendergli un agguato. Ma gli angeli inviati da Dio lo proteggevano e lo conducevano in un luogo sicuro, lontano dalla folla infuriata. La sua opera non era ancora conclusa. {PS 211,2}
    I più devoti accettarono il messaggio con gioia. Sapevano che proveniva da Dio ed era stato proclamato al momento opportuno. Gli angeli seguivano con grande interesse gli effetti della predicazione e quando le chiese la rifiutavano, si consultavano con Gesù. Il Salvatore distoglieva la sua attenzione dalle chiese e ordinava agli angeli di vegliare fedelmente su coloro che non avevano rifiutato la testimonianza, perché un'altra luce avrebbe brillato su di loro. Mi fu mostrato che se i cosiddetti cristiani avessero apprezzato il messaggio del ritorno del loro Salvatore, se avessero orientato i loro affetti verso di lui e creduto che non ci fosse nessuno sulla terra che potesse paragonarsi a lui, avrebbero accolto con gioia il primo annuncio della sua venuta. Ma il disappunto che manifestarono alla notizia del suo ritorno dimostrava chiaramente che non lo amavano. Satana e i suoi angeli trionfarono e rinfacciarono a Cristo e ai suoi angeli che coloro che si definivano cristiani non amavano abbastanza Gesù da desiderarne il ritorno. {PS 212,1}
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  7. #52
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    Vidi che il popolo di Dio aspettava con gioia il ritorno del Signore e si preparava per questo evento. Dio decise di metterlo alla prova. Egli fece in modo che essi non individuassero chiaramente il periodo dei calcoli profetici. Coloro che stavano aspettando il Signore non si resero conto di questo errore. Non lo notò neanche chi aveva approfondito lo studio delle profezie e si opponeva alla definizione di una data precisa. Dio aveva in mente che il suo popolo affrontasse una delusione. Quel tempo passò e il Signore non ritornò. Coloro che avevano atteso con gioia il Salvatore provarono profonda tristezza e scoraggiamento, mentre coloro che non avevano atteso con ansia il ritorno di Gesù, ma avevano accettato il messaggio solo per paura, erano contenti che non fosse ritornato in quel momento tanto atteso. La loro professione di fede non aveva toccato il loro cuore e purificato la loro vita. Il decorrere della data fissata rappresentava un'occasione per rivelare i loro veri sentimenti. Essi furono i primi a schernire le persone deluse e tristi, che avevano aspettato sinceramente il loro Redentore. La saggezza di Dio si manifestò nella prova data al suo popolo, che offriva l'occasione di scoprire chi si sarebbe ritirato e allontanato nel momento della difficoltà. {PS 212,2}
    Gesù e gli angeli guardavano con simpatia e amore coloro che avevano desiderato ardentemente vedere il loro Salvatore. Essi erano accanto ai credenti per sostenerli nel momento della prova. Coloro che invece non si erano preoccupati di ricevere il messaggio divino e preferirono rimanere nelle tenebre, dovevano fare i conti con la collera di Dio, perché non avevano voluto ricevere il messaggio che era stato inviato loro. I cristiani fedeli, delusi, che non riuscivano a capire il motivo per cui il loro Signore non fosse ritornato, non furono lasciati nelle tenebre. {PS 212,3}
    Ricominciarono a studiare la Bibbia per approfondire lo studio dei periodi profetici. Dio alzò la sua mano e l'errore fu svelato. Videro che il periodo profetico arrivava fino al 1844 e che le stesse argomentazioni che avevano utilizzato per dimostrare che il periodo profetico finiva nel 1843, dimostravano che sarebbe finito nel 1844. La luce dalla Parola di Dio rischiarò la loro comprensione dei fatti e scoprirono che doveva esserci un ritardo: "... è una visione... se tarda, aspettala; poiché certamente verrà e non tarderà". Abacuc 2:3. Nel loro desiderio del ritorno immediato di Cristo, avevano perso di vista questo ritardo della profezia, calcolato per mettere alla prova i veri fedeli. Ma molti di loro non riuscirono a risollevarsi dalla grande delusione e a manifestare quel tipo di zelo e di forza, che avevano caratterizzato la loro fede nel 1843. {PS 213,1}
    Satana e i suoi angeli trionfavano. Coloro che non avevano accettato il messaggio si compiacevano per la loro capacità di giudizio e la saggezza dimostrata, nel non lasciarsi trasportare da quella illusione, come la chiamavano. Non si rendevano conto che stavano rifiutando il consiglio di Dio e lavorando con Satana e i suoi angeli, per gettare nella confusione il popolo di Dio, che viveva secondo il messaggio ricevuto. {PS 213,2}
    Chi aveva accettato questo messaggio fu perseguitato dalle chiese. In un primo momento coloro che non avevano voluto ascoltare il messaggio non avevano osato rivelare i propri sentimenti, ma con il passare del tempo li avevano manifestati. Infatti avevano deciso di mettere a tacere la testimonianza di coloro che aspettavano il ritorno di Gesù e sostenevano che i periodi profetici si estendevano fino al 1844. {PS 213,3}
    I credenti avevano spiegato con chiarezza il loro errore e i motivi per cui attendevano il ritorno del Signore per il 1844. E i loro avversari non potevano presentare nessuna argomentazione contro le loro valide motivazioni. Ma le chiese si irritarono, erano decise a non arrendersi all'evidenza e a chiudere le porte a questo messaggio, in modo che altri non potessero ascoltarlo. Coloro che avevano osato parlare del messaggio, che il Signore aveva comunicato, furono radiati dalle comunità. Ma Gesù era con loro ed erano felici di avere la sua approvazione. Erano pronti per ricevere il messaggio del secondo angelo. {PS 213,4}
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  8. #53
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    Il messaggio del secondo angelo.

    Le chiese che avevano rifiutato il messaggio del primo angelo non accettarono i consigli divini e persero il favore di Dio. Confidavano nelle proprie forze e, opponendosi al primo messaggio, si ritrovarono in una condizione tale che per loro era impossibile comprendere il messaggio del secondo angelo. Ma i figli di Dio, che erano oppressi, accettarono il messaggio: "Caduta, caduta è Babilonia" e lasciarono le loro chiese. {PS 214,1}
    Nel momento in cui si avvicinava la fine della proclamazione del messaggio del secondo angelo, vidi una grande luce dal cielo illuminare il popolo di Dio, i raggi di questa luce sembravano luminosi come quelli del sole e sentii le voci degli angeli gridare: "Ecco lo sposo, uscitegli incontro". {PS 214,2}
    Questo era il grido di mezzanotte, che doveva assicurare potenza al messaggio del secondo angelo. Gli angeli erano stati inviati dal cielo a risvegliare i giusti e a prepararli per la grande opera che li attendeva. Gli uomini più dotati non furono i primi ad accettare questo messaggio; gli angeli erano stati inviati ai più umili e fedeli, invitandoli ad annunciare: "Ecco lo sposo, uscitegli incontro". {PS 214,3}
    Coloro a cui era stato affidato il messaggio si affrettarono a proclamarlo, grazie alla potenza dello Spirito Santo, e si impegnarono a sostenere i fratelli scoraggiati. Quest'opera non era frutto della saggezza e della conoscenza umana, ma della potenza divina. I giusti che sentirono risuonare questo grido non poterono resistere. I più spirituali accettarono per primi il messaggio. Mentre alcuni, che erano stati responsabili dell'opera, furono fra gli ultimi ad annunciare: "Ecco lo sposo, uscitegli incontro". {PS 214,4}
    Ovunque venne offerta la possibilità di comprendere il messaggio del secondo angelo e questo annuncio toccò il cuore di migliaia di persone. Si diffuse di città in città, di villaggio in villaggio, fino a quando tutti i figli di Dio, in attesa, sperimentarono un vero risveglio. {PS 214,5}
    In molte chiese la diffusione del messaggio non venne permessa e tanti, che avevano accettato questa testimonianza, lasciarono queste comunità ormai decadute. {PS 214,6}
    Una grande opera venne realizzata attraverso il grido di mezzanotte. Il messaggio, che penetrava nei cuori, portava i credenti a vivere una spiritualità reale e personale; sapevano di non potersi appoggiare l'uno all'altro. I santi aspettavano con ansia il loro Signore con digiuni, veglie e in spirito di costante preghiera. Alcuni peccatori aspettavano quel momento con profondo timore, ma la massa manifestava lo spirito di Satana, opponendosi al messaggio; essi derisero e schernirono la verità, ripetendo ovunque: "Nessun uomo conosce né il giorno né l'ora". Gli angeli malvagi li indussero a rendere insensibili i loro cuori e a rifiutare ogni messaggio proveniente dal cielo, per farli cadere nella trappola di Satana. Molti di coloro che professavano di cercare Cristo non parteciparono in nessun modo alla proclamazione del messaggio. {PS 214,7}
    La gloria di Dio di cui erano stati testimoni, l'umiltà e la profonda devozione di coloro che l'attendevano e il peso determinante delle prove li indussero a dichiarare di aver accettato il messaggio della verità, ma in realtà non si erano convertiti e non erano pronti per la venuta del Signore. {PS 215,1}
    Ovunque i santi erano motivati da uno spirito di preghiera fervente e profondo. Erano avvolti da un'atmosfera di sacra solennità. Gli angeli osservavano con grande interesse gli effetti del messaggio: sostenevano coloro che lo avevano accettato e li allontanavano dalle realtà terrene, affinché attingessero risorse alla fonte della salvezza. {PS 215,2}
    Dio guardava con favore i suoi figli e Gesù era compiaciuto di vedere la sua immagine riflessa in loro. Avevano fatto un sacrificio completo, si erano consacrati senza riserve e aspettavano di essere rivestiti di immortalità. Ma erano destinati a essere delusi ancora una volta. Il tempo che aspettavano per la loro liberazione passò e si trovavano ancora sulla terra. Mai gli effetti della maledizione della razza umana erano stati più visibili. Avevano rivolto tutte le loro attenzioni verso il cielo, avevano assaporato anticipatamente la loro liberazione, ma le loro speranze non si erano concretizzate. {PS 215,3}
    La paura che aveva angosciato molti non svanì immediatamente. Le folle non esultarono subito nel vedere la delusione dei cristiani; ma poiché non si manifestava nessun segno della collera divina, il loro timore si placò e ricominciarono a deridere i figli di Dio, che furono costretti nuovamente ad affrontare momenti di prova. {PS 215,4}
    Tutti li ridicolizzavano, li rimproveravano, e anche coloro che prima erano convinti che Gesù sarebbe tornato per risuscitare i morti, per trasformare i giusti viventi e introdurli per sempre nel suo regno, ora esprimevano gli stessi sentimenti di Maria Maddalena al sepolcro di Cristo: "Hanno tolto il mio Signore e non so dove lo abbiano deposto". Giovanni 20:13. {PS 215,5}
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  9. #54
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    Il movimento avventista.

    Mi furono mostrati vari gruppi di persone, che sembravano legati insieme con delle corde. Molti membri di questi gruppi erano immersi nell'oscurità totale; guardavano verso terra e sembrava non esserci alcun legame tra loro e Dio. Ma c'erano altre persone appartenenti a questi stessi gruppi, i cui volti risplendevano di luce e i cui occhi erano rivolti verso il cielo. Dei raggi di luce provenienti da Gesù, simili a quelli del sole, li illuminavano. Un angelo mi disse di guardare attentamente: vidi che un angelo di Dio vegliava su ognuno di coloro il cui volto risplendeva di luce, mentre degli angeli malvagi circondavano quelli che erano nell'oscurità. Sentii la voce di un angelo gridare: "Temete Dio e dategli gloria, perché è giunta l'ora del suo giudizio". Apocalisse 14:7. {PS 216,1}
    Una luce gloriosa discese su questi gruppi, per illuminare coloro che l'avrebbero accolta. Alcuni di quelli che erano nelle tenebre accettarono la luce e se ne rallegrarono, altri la rifiutarono, dicendo che era stata inviata per allontanarli dal giusto cammino; la luce disparve e rimasero nell'oscurità. Coloro che ricevettero la luce da Gesù l'apprezzarono. I loro volti risplendevano di gioia, mentre guardavano Gesù con grande interesse, e in sintonia con l'angelo, dicevano: "Temete Dio e dategli gloria, perché è giunta l'ora del suo giudizio". Mentre lanciavano questo grido, vidi coloro che stavano nell'oscurità spingerli alle spalle e ai fianchi. Poi molte persone che apprezzavano questa luce sacra ruppero le corde che li trattenevano e si separarono dagli altri. Nel frattempo passarono degli uomini appartenenti ad altri gruppi e furono oggetto di particolare considerazione: alcuni pronunciavano parole gentili, mentre altri si esprimevano con sguardi furiosi e gesti minacciosi, e cercavano di legare le corde, che si stavano sciogliendo. Questi uomini dicevano costantemente: "Dio è con noi. Noi siamo nella luce. Noi abbiamo la verità". Chiesi chi fossero e mi fu risposto che erano pastori e dirigenti che avevano rifiutato questa luce e non volevano che altri l'accettassero. {PS 216,2}
    Vidi coloro che avevano ricevuto la luce: guardavano verso il cielo, con l'ardente desiderio che Gesù venisse e li portasse con sé. Improvvisamente una nuvola passò sopra di loro e i loro volti si rattristarono. Chiesi quale fosse il motivo dell'apparizione di questa nuvola e mi fu mostrato che rappresentava la loro delusione; il tempo fissato per la venuta del loro Salvatore era passato e Gesù non era ritornato. Nella misura in cui queste persone si scoraggiavano, i pastori e i dirigenti, che avevo visto precedentemente, si rallegravano sempre di più, tutti coloro che avevano rifiutato la luce trionfavano, Satana e i suoi angeli malvagi esultavano. {PS 216,3}
    Poi sentii la voce di un altro angelo, che diceva: "Caduta, caduta è Babilonia". Una luce risplendeva su coloro che erano scoraggiati e ancora una volta fissarono i loro occhi su Gesù. Vidi degli angeli che parlavano con colui che aveva annunciato: "Caduta, caduta è Babilonia" e si unirono a lui, gridando: "Guardate, lo Sposo viene, andate a incontrarlo!". Le voci melodiose degli angeli sembravano risuonare ovunque. Una luce estremamente luminosa e gloriosa si diffondeva intorno a coloro che avevano apprezzato il messaggio ricevuto. I loro volti erano radiosi, e si unirono agli angeli, dicendo: "Ecco lo sposo, uscitegli incontro". Mentre questo grido proveniva armoniosamente dai vari gruppi, coloro che avevano rifiutato il messaggio li colpivano, li deridevano e li guardavano con disprezzo. Ma gli angeli di Dio stesero le loro ali sui perseguitati, mentre Satana e i suoi seguaci cercavano di trascinarli nelle tenebre, per portarli a rifiutare la luce del cielo. {PS 217,1}
    Allora sentii una voce, che diceva a coloro che erano stati colpiti e derisi: "Allontanatevi da loro e non toccate nulla di impuro". Per ubbidire a questa voce, un gran numero di persone ruppe le corde con cui erano legati, lasciarono il gruppo immerso nelle tenebre, per raggiungere i fedeli che avevano riacquistato la libertà e si unirono ai loro canti. Sentii la voce di alcune persone, che erano rimaste ancora nel gruppo circondato dalle tenebre, pregare con fervore. I pastori e i dirigenti facevano il giro dei vari gruppi, stringendo le corde, e io continuavo a sentire la voce di coloro che pregavano intensamente. Poi vidi coloro che pregavano allungare le mani, chiedendo aiuto a chi era libero e gioiva nel Signore. Essi risposero, guardando verso il cielo: "Allontanatevi da loro e separatevene". Vidi alcuni che lottavano per liberarsi; alla fine riuscirono a rompere le corde che li legavano, opponendosi agli sforzi fatti da coloro che avevano stretto le corde con forza e rifiutando di ascoltare le affermazioni dei pastori e dei dirigenti, che ripetevano: "Dio è con noi. Abbiamo la verità". {PS 217,2}
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  10. #55
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    Continuamente vedevo persone che lasciavano i gruppi immersi nell'oscurità, per unirsi a coloro che si erano liberati, e sembravano raggiungere un campo aperto, al di sopra della terra. I loro sguardi erano rivolti verso l'alto: circondati dalla gloria di Dio, lodavano con gioia il Signore. Erano molto uniti e sembravano avvolti da una luce proveniente dal cielo. Intorno a loro c'erano persone che subivano l'influsso di questa luce, ma non erano particolarmente legate al gruppo. Tutti coloro che amavano la luce rivolgevano i loro sguardi verso l'alto con grande interesse e Gesù li guardava con serena approvazione. Aspettavano il suo ritorno e desideravano con ansia assistere a questo evento. Non si attardavano a guardare verso la terra. {PS 217,3}
    Ma nuovamente una nuvola li avvolse e allora vidi che rivolgevano i loro sguardi stanchi in basso. Chiesi quale fosse il motivo di questo cambiamento. L'angelo che mi accompagnava mi disse: "Sono stati delusi ancora una volta nelle loro aspettative. Gesù non può ritornare sulla terra. Dovranno affrontare prove maggiori. Dovranno rinunciare agli errori e alle tradizioni umane e rivolgersi con decisione a Dio e alla sua Parola. Dovranno essere purificati e affrontare le prove. Coloro che supereranno queste difficoltà otterranno la vittoria eterna". {PS 218,1}
    Cristo non era venuto sulla terra per purificare con il fuoco il suo santuario, tramite il rinnovamento della terra, come si aspettava quel gruppo di credenti. Mi fu mostrato che la spiegazione che proponevano questi credenti in merito ai periodi profetici era corretta. Il tempo della profezia terminava nel 1844 e Gesù era entrato nel luogo santissimo per purificare il santuario alla fine dei tempi. {PS 218,2}
    Il loro errore consisteva nella mancata comprensione di che cosa fosse il santuario e della natura della sua purificazione. Vidi la tristezza del gruppo che lo aveva atteso. Esaminarono le prove della loro fede e ricontrollarono i calcoli dei periodi profetici, ma non trovarono nessun errore. Il tempo era adempiuto, ma dov'era il loro Salvatore? Lo avevano perso. {PS 218,3}
    Mi fu mostrata la grande delusione dei discepoli quando, arrivando al sepolcro, non trovarono il corpo di Gesù. Maria disse: "Hanno tolto il mio Signore e non so dove lo abbiano deposto". Gli angeli dissero ai discepoli addolorati che il loro Signore era risorto e sarebbe apparso loro in Galilea. {PS 218,4}
    Nello stesso modo, vidi come Gesù guardava con profonda compassione coloro che avevano atteso la sua venuta ed erano rimasti delusi. Inviò i suoi angeli a guidarli, perché potessero seguirlo là dov'era andato. Mostrò loro che questa terra non è il santuario, ma che doveva entrare nel luogo santissimo del santuario del cielo, per compiere l'espiazione in favore dei suoi figli e ricevere il regno da suo Padre. Allora sarebbe ritornato sulla terra per portarli a vivere con lui per sempre. La delusione dei primi discepoli raffigura molto bene la delusione di coloro che aspettavano il Signore nel 1844. {PS 218,5}
    Fui riportata al tempo in cui Cristo era entrato trionfante in Gerusalemme. I discepoli, pieni di gioia, credevano che avrebbe assunto il governo e regnato come un principe. Seguirono quindi il loro Re con questa speranza. Tagliarono i rami delle palme, stesero le loro tuniche sul suo percorso; alcuni camminavano davanti a lui e altri dietro, e tutti insieme gridavano: "Osanna al Figlio di Davide! Benedetto colui che viene nel nome del Signore! Osanna nei luoghi altissimi!" Matteo 21:9. {PS 219,1}
    L'entusiasmo infastidì i farisei, che volevano che Gesù rimproverasse i suoi discepoli, ma egli disse loro: "Vi dico che se costoro tacciono, le pietre grideranno". Luca 19:40. La profezia di Zaccaria 9:9 doveva adempiersi, tuttavia i discepoli sperimentarono una forte delusione. Pochi giorni dopo seguirono Gesù fino al Calvario, lo videro ferito e inchiodato alla croce. Furono testimoni della sua agonia e della sua sepoltura. Erano disperati e profondamente rattristati, le loro speranze non si erano realizzate come avevano previsto: queste speranze morirono con Gesù. Ma quando risuscitò e apparve ai discepoli addolorati, le loro speranze si ravvivarono: lo avevano ritrovato. {PS 219,2}
    Vidi che la delusione di coloro che avevano creduto al ritorno del Signore nel 1844 non eguagliava quella dei primi discepoli. La profezia si era adempiuta nel messaggio del primo e del secondo angelo, che erano stati annunciati al momento opportuno e avevano permesso di realizzare l'opera che Dio voleva che fosse compiuta. {PS 219,3}
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    Un'altra visione degli eventi.

    Mi fu mostrato l'interesse che il cielo manifestava per l'opera che si stava realizzando sulla terra. Gesù aveva incaricato un angelo potente di scendere e avvertire gli abitanti della terra di prepararsi per il suo ritorno. Mentre l'angelo si allontanava dalla presenza di Gesù, una luce luminosa e gloriosa lo precedeva. Mi fu detto che la sua missione era quella di rischiarare la terra con la sua gloria e avvertire l'umanità della manifestazione dell'ira di Dio. {PS 220,1}
    Tanti accettarono questa luce, alcuni avevano un'espressione solenne, altri erano gioiosi ed estasiati. Tutti coloro che accolsero la luce volsero lo sguardo verso il cielo e glorificarono Dio. Ma nonostante la luce fosse a disposizione di tutti, alcuni beneficiarono parzialmente del suo influsso, senza lasciarsi coinvolgere completamente. {PS 220,2}
    Molti reagirono con rabbia; pastori e gente comune si unirono agli empi, per opporre resistenza alla luce offerta da quell'angelo maestoso, ma tutti coloro che l'accettarono si allontanarono dal mondo e consolidarono i loro legami. {PS 220,3}
    Satana e i suoi angeli erano impegnati a distogliere il maggior numero di persone da quella luce. Il gruppo che la rifiutò rimase nell'oscurità. Vidi l'angelo guardare con profondo interesse coloro che professavano di far parte del popolo di Dio, per valutare il carattere che avevano sviluppato, dopo aver ricevuto il messaggio divino. E mentre molti di coloro che avevano professato di amare Gesù prendevano le distanze da questo messaggio, deridendolo e odiandolo, un angelo con una pergamena in mano registrava quel comportamento vergognoso. Tutto il cielo era indignato, vedendo coloro che si professavano discepoli di Gesù disprezzarlo a tal punto. {PS 220,4}
    Vidi la delusione di coloro che avevano atteso il Signore con tanta fiducia, ma non lo avevano visto. Era nei piani di Dio nascondere il futuro e condurre il suo popolo a prendere una decisione. Ma senza l'annuncio di una data precisa per la venuta di Gesù, l'opera di Dio non si sarebbe compiuta. {PS 220,5}
    Satana aveva convinto gli uomini che i grandi eventi legati al giudizio e alla fine del tempo di grazia si sarebbero verificati in un lontano futuro. Era quindi necessario che il popolo fosse guidato a ricercare sinceramente una preparazione immediata. {PS 220,6}
    A mano a mano che il tempo passava, coloro che non avevano pienamente accettato la luce dell'angelo si unirono a quelli che avevano rifiutato il messaggio e avevano deriso chi era rimasto deluso. Gli angeli registrarono la condizione di coloro che si reputavano discepoli di Cristo. Il passare del tempo stabilito per il ritorno di Gesù aveva messo in evidenza chi fossero realmente: molti furono pesati sulla bilancia e trovati mancanti. Professavano di essere cristiani, ma non seguivano affatto il Cristo. Satana esultava, vedendo la condizione dei presunti discepoli di Gesù; li aveva fatti cadere nella sua trappola. Aveva condotto la maggior parte di loro ad abbandonare la giusta via, infatti essi cercavano di andare in cielo, seguendo un altro percorso. Gli angeli videro che in Sion i puri e i giusti erano mescolati con i peccatori e gli ipocriti, che amavano il mondo. Avevano protetto i veri discepoli di Gesù, ma i corrotti stavano influenzando i santi. Coloro che desideravano profondamente di vedere Gesù non potevano parlare del suo ritorno, perché i loro cosiddetti fratelli glielo impedivano. Gli angeli guardavano questa scena e simpatizzavano con il rimanente, che aspettava con ansia la venuta del Signore. {PS 221,1}
    Un altro angelo potente fu incaricato di scendere sulla terra. Gesù gli diede un libro e mentre quell'angelo volava verso la terra, gridava: "Caduta, caduta è Babilonia". Allora vidi i delusi guardare nuovamente verso il cielo, aspettando con fede e speranza il ritorno del Signore. Ma molti sembravano come inebetiti e addormentati, e potevo vedere sui loro volti i segni di un profondo dolore. Coloro che erano rimasti profondamente delusi capirono dalle Scritture che vivevano un periodo di ritardo e dovevano attendere pazientemente l'adempimento della profezia. Le stesse prove che li avevano portati ad aspettare il Signore nel 1843, ora li convincevano ad attenderlo per il 1844. Mi resi conto che la maggior parte di loro non aveva più quella forza, che aveva caratterizzato la loro fede nel 1843: la delusione subita l'aveva intaccata. {PS 221,2}
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  12. #57
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    Quando il popolo di Dio si unì al grido del secondo angelo, gli angeli annotarono con grande interesse gli effetti del messaggio. Molti di coloro che si professavano cristiani derisero quelli che erano stati delusi. Quando li mettevano in ridicolo con questa espressione: "Non siete ancora andati in cielo!", un angelo registrava le loro parole. L'angelo disse: "Essi scherniscono Dio". Mi fu ricordato un peccato simile compiuto in passato. Elia era stato traslato in cielo e il suo mantello era caduto sulle spalle di Eliseo. Allora dei giovani malvagi, che avevano imparato dai loro genitori a disprezzare l'uomo di Dio, seguirono Eliseo e gridarono, deridendolo: "Sali, calvo! Sali, calvo!" 2 Re 2:23. Insultando Eliseo, insultavano Dio, e vennero puniti in quel momento e in quel posto. Nello stesso modo, coloro che hanno deriso e schernito l'idea dell'ascensione dei giusti in cielo, saranno colpiti dal giudizio di Dio e capiranno che non si scherza con il Creatore. {PS 221,3}
    Gesù disse ad altri angeli di volare velocemente, per risvegliare e rafforzare la fede vacillante del suo popolo, per prepararli a comprendere il messaggio del secondo angelo e il prossimo importante cambiamento, che si sarebbe verificato in cielo. Vidi questi angeli ricevere grande potenza e luce da Gesù e poi volare rapidamente sulla terra, per adempiere il loro compito: aiutare il secondo angelo nella sua opera. Una grande luce brillò sul popolo di Dio, mentre gli angeli gridavano: "Guardate, lo Sposo viene, andate a incontrarlo!". Allora vidi coloro che erano rimasti delusi alzarsi e proclamare, in sintonia con il secondo angelo: "Guardate, lo Sposo viene, andate a incontrarlo!". La luce degli angeli dissipò le tenebre ovunque. Satana e i suoi angeli cercarono di evitare che questa luce si diffondesse e avesse dei risultati. Discutevano con gli angeli del cielo, sostenendo che Dio avesse ingannato il popolo e che tutto il loro potere e la loro luce non sarebbero bastati a far credere al mondo che Cristo sarebbe tornato. Ma nonostante l'impegno di Satana, per distogliere il popolo dalla luce e dalla giusta via, gli angeli di Dio continuarono la loro opera. {PS 222,1}
    Coloro che avevano accettato la luce sembravano molto felici, guardavano sempre verso il cielo e desideravano che Gesù tornasse. Altri piangevano e pregavano angosciati; sembravano così concentrati su se stessi, che non osavano rivolgere lo sguardo verso l'alto. Una luce dal cielo allontanò le tenebre, che li circondavano, e il loro sguardo, che nella disperazione si era concentrato su loro stessi, si rivolse verso l'alto, mentre una gioia divina si leggeva sul loro volto. Gesù e gli angeli guardavano con approvazione questi fedeli figli di Dio, che continuavano la loro attesa. {PS 222,2}
    Coloro che rifiutarono e si opposero al messaggio del primo angelo furono privati della luce del secondo angelo e non poterono beneficiare della potenza e della gloria, che accompagnavano il messaggio: "Guardate, lo Sposo viene". Gesù, profondamente rattristato, volse il suo sguardo altrove, perché lo avevano rifiutato e non gli avevano manifestato rispetto. Quelli che invece avevano ricevuto il messaggio furono circondati da un alone di gloria; temevano di offendere Dio, aspettavano, vegliavano e pregavano per conoscere la sua volontà. {PS 222,3}
    Vidi Satana e i suoi angeli cercare di spegnere questa luce divina, che brillava sul popolo di Dio, ma finché i fedeli in attesa alimentavano la luce e mantenevano il loro sguardo rivolto verso Gesù, Satana non poteva privarli di quei raggi preziosi. Questo messaggio fece infuriare Satana e i suoi seguaci, che incitarono coloro che professavano di amare Gesù, ma provavano un'avversione nei confronti della sua venuta, a schernire e deridere i fedeli. E un angelo annotò ogni insulto, ogni diffamazione, ogni sgarbo che i figli di Dio ricevettero dai loro fratelli. {PS 222,4}
    Molti gridavano: "Guardate, lo Sposo viene, andate a incontrarlo!". Essi si dissociarono dai loro fratelli, che non desideravano il ritorno di Gesù e non tolleravano che insistessero sull'annuncio della sua venuta. Vidi Gesù distogliere il suo sguardo da coloro che rifiutavano e disprezzavano l'idea del suo ritorno, e dire agli angeli di separare il suo popolo da coloro che erano impuri, perché non si contaminassero. Chi aveva accettato il messaggio rimase libero e unito, e una luce santa brillava su di lui. Tutti rinunciarono al mondo, sacrificarono e abbandonarono i loro interessi e tesori mondani, rivolsero il loro sguardo verso il cielo, nell'attesa del loro amato Liberatore. {PS 223,1}
    Una santa luce risplendeva sui loro volti, indicando la pace e la gioia che regnava in loro. Gesù disse ai suoi angeli di sostenerli, perché il momento della prova si avvicinava. Vidi che questi fedeli in attesa non erano ancora stati provati, come avrebbero dovuti esserlo; non erano ancora liberi dai propri peccati. {PS 223,2}
    Vidi la misericordia e la bontà manifestate da Dio, nell'inviare un avvertimento agli abitanti della terra, messaggi continui per condurli a un accurato e approfondito esame di coscienza e a uno studio delle Scritture, per riuscire a liberarsi degli errori tramandati dai pagani e dal papato. Grazie a questi messaggi, Dio compì l'opera per separare i suoi figli dal mondo, affinché potessero lavorare per lui con potenza e osservare tutti i suoi comandamenti. {PS 223,3}
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  13. #58
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    Il santuario.

    Mi fu mostrato lo scenario della grande delusione provata dal popolo di Dio, quando Gesù non era ritornato alla data prevista. Non sapevano perché il Salvatore non fosse venuto e non avevano prove del fatto che il tempo profetico non si fosse ancora concluso. L'angelo mi disse: "La Parola di Dio è forse venuta meno? Dio ha forse dimenticato di portare a compimento le sue promesse? No. Ha fatto tutto quello che aveva promesso. Gesù è risorto, ha chiuso la porta del luogo santo del santuario del cielo e ha aperto quella del luogo santissimo: è entrato per purificare il santuario. Tutti coloro che sanno attendere pazientemente comprenderanno questo mistero. È l'uomo che si è sbagliato, non c'è stato nessun errore da parte di Dio. Tutto ciò che Dio ha promesso si è adempiuto, ma l'uomo ha creduto erroneamente che la terra fosse il santuario che doveva essere purificato alla fine dei tempi profetici. Era sbagliata l'interpretazione dell'uomo e non la promessa di Dio". {PS 224,1}
    Gesù inviò i suoi angeli per rendere sensibile lo spirito di coloro che erano rimasti delusi e orientare i loro pensieri verso il luogo santissimo, dove era entrato per purificare il santuario e svolgere una particolare opera di propiziazione in favore di Israele. Gesù disse agli angeli che tutti coloro che lo avessero conosciuto, avrebbero anche capito l'opera che doveva compiere. Vidi che le nozze di Gesù con la nuova Gerusalemme si sarebbero realizzate mentre era ancora nel luogo santissimo. Dopo aver concluso la sua opera, sarebbe sceso sulla terra con potenza regale e avrebbe preso con sé tutti coloro che avevano pazientemente atteso il suo ritorno. {PS 224,2}
    Mi fu mostrato quello che era successo in cielo nel 1844, alla fine dei periodi profetici. Dopo che Gesù aveva concluso il suo servizio nel luogo santo e aveva chiuso la porta di quella stanza del santuario, profonde tenebre avevano circondato coloro che avevano ascoltato e poi rifiutato i messaggi relativi al suo ritorno: essi lo persero di vista. Allora Gesù indossò abiti speciali. Intorno all'orlo del suo abito si alternavano una campanella d'oro e una melagrana. Alle spalle era appeso un pettorale finemente lavorato, che mentre si muoveva luccicava come tanti diamanti, mettendo in evidenza delle lettere, che sembravano nomi scritti o incisi sul pettorale. Sulla testa portava qualcosa che assomigliava a una corona. Quando fu completamente vestito, venne circondato dagli angeli e passò attraverso la seconda cortina su di un carro di fuoco. {PS 224,3}
    Allora mi fu detto di prendere nota di quello che vedevo nelle due stanze del santuario del cielo. La cortina, o la porta, fu aperta e mi fu permesso di entrare. Nella prima stanza vidi il candelabro d'oro con sette lampade, il tavolo dei pani di presentazione, l'altare dei profumi e il turibolo. Tutti gli arredi di questo luogo sembravano d'oro purissimo e riflettevano l'immagine di colui che vi entrava. La cortina che separava le due zone era di colori e materiali diversi, e aveva un bordo con disegni d'oro, che raffiguravano degli angeli. La cortina fu alzata e guardai nella seconda stanza. Vidi un'arca che sembrava d'oro purissimo; la parte superiore era decorata con un bordo bellissimo, che aveva degli smerli a forma di corone. Nell'arca c'erano le tavole di pietra, su cui erano stati scolpiti i dieci comandamenti. {PS 225,1}
    Alle estremità dell'arca c'erano due cherubini, in piedi, con le ali distese che arrivavano a toccarsi proprio sopra la testa di Gesù, che stava in piedi davanti al propiziatorio. I loro visi erano rivolti l'uno verso l'altro, con lo sguardo diretto verso l'arca. Essi rappresentano tutti gli angeli, che considerano con interesse la legge di Dio. Tra i cherubini c'era un turibolo d'oro e mentre le preghiere dei santi, offerte con fede, salivano a Gesù ed egli le presentava al Padre, una nuvola profumata d'incenso saliva con volute di fumo dai colori bellissimi. Sopra al luogo in cui stava Gesù, davanti all'arca, c'era una luce così brillante che non potevo guardarla, assomigliava al trono di Dio. Mentre l'incenso saliva al Padre, questo alone di gloria scendeva verso Gesù dal trono e poi giungeva fino a coloro le cui preghiere erano salite, come un profumo di odore gradevole. Una grande luce circondò completamente Cristo e si diffuse sul propiziatorio, questo bagliore glorioso riempì il tempio. Non riuscii a guardare a lungo quello scenario incredibile; nessuna lingua al mondo poteva descriverlo. Ne fui sopraffatta e mi allontanai da quella scena di gloria e di maestà. {PS 225,2}
    Mi fu anche mostrato un santuario sulla terra, che aveva due stanze. Assomigliava a quello che avevo visto in cielo e mi fu detto che era la sua copia. Gli arredi della prima stanza del santuario terreno erano come quelli della prima stanza di quello del cielo. La cortina era sollevata e, guardando verso il luogo santissimo, vidi che gli arredi erano gli stessi del luogo santissimo del santuario del cielo. Il sacerdote serviva in entrambi i luoghi di quello terreno. Entrava quotidianamente nel primo, ma solo una volta l'anno nel luogo santissimo, per purificarlo dei peccati, che vi erano stati trasferiti. Vidi che Gesù serviva in entrambi i luoghi del santuario del cielo. I sacerdoti entravano in quello terreno con il sangue dell'animale, come offerta per il peccato. Cristo entrava nel santuario del cielo, offrendo il proprio sangue. I sacerdoti venivano sostituiti alla loro morte e il loro servizio si concludeva con loro, ma Gesù era un sacerdote eterno. Attraverso i sacrifici e le offerte portate al santuario terreno, i figli d'Israele si appropriavano dei meriti del Salvatore, che sarebbe venuto. Nella sua saggezza Dio ci ha trasmesso tutte queste indicazioni, perché potessimo capire il compito di Gesù nel santuario del cielo. {PS 225,3}
    Mentre Gesù moriva sul Calvario, gridò: "Tutto è compiuto", e la cortina del tempio si spezzò in due da cima a fondo. Questo dimostrava che i servizi del santuario terreno erano finiti per sempre e Dio non avrebbe più accettato i sacrifici dei sacerdoti. {PS 226,1}
    Gesù morì e il suo sangue sarebbe stato offerto da lui stesso nel santuario del cielo. Come i sacerdoti entravano nel luogo santissimo una volta all'anno, per purificare il santuario terreno, così Gesù entrò nel luogo santissimo di quello del cielo, alla fine dei 2.300 giorni di Daniele 8, nel 1844, per svolgere un'opera di propiziazione definitiva per tutti coloro che avrebbero beneficiato della sua mediazione e per purificare così il santuario. {PS 226,2}
    Fate l'amore, non la guerra.
    Lavorare tutti, lavorare meno.

  14. #59
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    Il messaggio del terzo angelo.

    Quando l'opera di Gesù si concluse nel luogo santo, egli passò nel luogo santissimo e rimanendo in piedi davanti all'arca, che conteneva la legge di Dio, inviò un altro angelo potente, con il terzo messaggio al mondo. All'angelo fu data una pergamena e scendendo sulla terra, con potenza e maestà, egli proclamava un messaggio, che suscitava timore e conteneva le minacce più terribili mai rivolte all'uomo. L'obiettivo di questo messaggio era quello di avvertire i figli di Dio delle tentazioni e delle angosce, che li attendevano. L'angelo disse: "Dovranno lottare contro la bestia e la sua immagine. La loro unica speranza di vita eterna è restare fedeli; nonostante la loro vita sia in pericolo, dovranno ancorarsi alla verità". Il terzo angelo concluse così il suo annuncio: "Qui è la costanza dei santi, che osservano i comandamenti di Dio e la fede in Gesù". Apocalisse 14:12. Mentre ripeteva queste parole, indicava il santuario del cielo. {PS 227,1}
    Gli sguardi di coloro che accettavano questo messaggio erano rivolti verso il luogo santissimo, dove Gesù è in piedi davanti all'arca e intercede un'ultima volta per tutti coloro per i quali c'è ancora misericordia e per coloro che hanno disubbidito, per ignoranza, alla legge di Dio. Questa opera di mediazione viene fatta sia in favore dei giusti, che sono morti, sia di coloro che sono ancora in vita; coinvolge anche tutti quelli che sono morti confidando in Cristo, ma che, senza avere conosciuto la verità relativa ai comandamenti di Dio, hanno peccato per ignoranza, trasgredendo la sua legge. {PS 227,2}
    Quando Gesù aprì la porta del luogo santissimo, il popolo di Dio comprese la verità del sabato e fu messo alla prova, come il popolo d'Israele prima di loro, per valutare la sua fedeltà alla legge di Dio. Vidi il terzo angelo, con il braccio alzato verso l'alto, indicare a coloro che erano rimasti delusi il luogo santissimo del santuario del cielo. Entrando per fede nel luogo santissimo, videro Gesù e ritrovarono la speranza e la gioia. Vidi che si voltavano indietro, riesaminando il passato, dalla proclamazione del secondo avvento di Gesù fino alla loro esperienza del 1844. Capirono la spiegazione della loro delusione e nuove gioie e certezze li incoraggiarono. Il terzo angelo illuminò il passato, il presente e il futuro, e si resero conto che Dio li aveva davvero guidati, secondo la sua insondabile provvidenza. {PS 227,3}
    Mi fu mostrato che il rimanente dei figli di Dio seguiva Gesù nel luogo santissimo e guardava l'arca e il propiziatorio, affascinato dalla loro gloria. Gesù aprì l'arca, dove si trovavano le tavole di pietra con i dieci comandamenti. Rilessero le parole dei santi oracoli e iniziarono a tremare, quando videro il quarto comandamento, tra i dieci precetti sacri, circondato da un alone di gloria, che lo illuminava più degli altri nove. Nulla indicava che questo comandamento fosse stato abolito o cambiato con il primo giorno della settimana. Il comandamento era scritto come quando era stato pronunciato da Dio, con estrema solennità, tra fulmini e tuoni sul monte Sinai. Era lo stesso che era stato scritto con il dito di Dio sulle tavole di pietra: "Lavora sei giorni e fa' tutto il tuo lavoro, ma il settimo giorno è giorno di riposo, consacrato al Signore Dio tuo..." Esodo 20:9, 10. Rimasero sorpresi, vedendo l'importanza attribuita ai comandamenti. Li videro collocati vicino a Yahweh, coperti e protetti dalla sua santità. Capirono di aver calpestato il quarto comandamento del decalogo e di avere osservato un giorno deciso dai pagani e dai seguaci del papa, invece di un giorno santificato da Yahweh. Si umiliarono davanti a Dio e piansero, a causa delle loro trasgressioni passate. {PS 228,1}
    Vidi l'incenso che bruciava nel turibolo, mentre Gesù offriva le loro confessioni e le loro preghiere al Padre. Mentre il fumo saliva, una luce splendente scese su Gesù e sul propiziatorio. I figli di Dio pregavano con fervore e dopo essersi resi conto di aver trasgredito la legge di Dio, furono benedetti e i loro volti si illuminarono di speranza e di gioia. Si unirono all'opera del terzo angelo e proclamarono il suo solenne messaggio. Inizialmente solo pochi lo ascoltarono, ma i fedeli continuarono a proclamarlo con forza. In seguito vidi che molti accettarono il messaggio del terzo angelo, unirono le loro voci a quelle dei credenti, che per primi lo avevano proclamato, e onorarono il Signore, osservando il giorno che egli stesso aveva santificato. {PS 228,2}
    Molti di coloro che avevano accettato il messaggio del terzo angelo non avevano conosciuto i due messaggi precedenti. Satana lo sapeva, li teneva d'occhio per sconfiggerli, ma il terzo angelo dirigeva i loro sguardi verso il luogo santissimo e coloro che avevano accettato i messaggi precedenti indicavano loro la via del santuario del cielo. Molti si resero conto della perfetta concatenazione della verità nei messaggi dei tre angeli e li accettarono con gioia nel loro ordine, e per fede seguirono Gesù nel santuario del cielo. Questi messaggi mi furono mostrati come un'àncora di salvezza per il popolo di Dio. Satana non potrà prevalere con i suoi inganni su coloro che li comprendono e li accettano. {PS 228,3}
    In seguito alla grande delusione del 1844, Satana e i suoi angeli si impegnarono per minare la fede della chiesa. Egli esercitò un forte influsso sulle menti di alcune persone, che erano venute a conoscenza dei messaggi e avevano un'apparenza di umiltà; alcuni consideravano che l'adempimento del primo e del secondo messaggio riguardasse il futuro, mentre altri dichiaravano che il loro adempimento era già avvenuto. Essi riuscirono a influenzare le loro menti impreparate e a minare la loro fede. Alcuni esaminavano la Bibbia per crearsi una fede personale, indipendente dalla chiesa. Satana esultava, perché sapeva che avrebbe potuto corrompere coloro che si sarebbero staccati dall'àncora, facendoli camminare nell'errore, sballottati qua e là da diverse dottrine. Molte persone che si erano impegnate in prima linea nella proclamazione del primo e del secondo messaggio, ora li negavano e tutto ciò creò divisione e confusione nella chiesa. {PS 229,1}
    La mia attenzione fu rivolta su William Miller. Sembrava perplesso ed era abbattuto per l'angoscia e il turbamento, che provava per il suo popolo. Le persone che nel 1844 erano unite e avevano manifestato amore gli uni per gli altri, erano diventate indifferenti, contrapponendosi l'uno all'altro, scivolando nel torpore e nell'insensibilità. Mentre esaminava questa situazione, il dolore gli toglieva le forze. Vidi degli uomini influenti che lo sorvegliavano, affinché non accettasse il messaggio del terzo angelo e i comandamenti di Dio. E quando era propenso ad accettare il messaggio divino, questi uomini escogitavano dei piani per dissuaderlo. {PS 229,2}
    Furono esercitate forti pressioni per mantenerlo nell'oscurità e circoscrivere il suo influsso tra coloro che si opponevano alla verità. Con il passare del tempo William Miller si ribellò alla luce divina. Commise un errore, non accettando il messaggio che avrebbe spiegato completamente la sua delusione, gettando una luce gloriosa sul passato. Questo messaggio avrebbe rafforzato le sue energie, ravvivato la sua speranza e lo avrebbe indotto a glorificare Dio. Scelse la saggezza umana piuttosto che quella divina, stanco a causa dell'età e dell'opera incessante, svolta in favore del suo Maestro, era meno colpevole di coloro che lo allontanavano dalla verità. Essi erano i veri responsabili; questo peccato ricadeva su di loro. {PS 229,3}
    Se William Miller avesse accolto la luce del terzo messaggio, molte cose che a lui sembravano oscure e misteriose sarebbero diventate più chiare. Ma i suoi fratelli gli manifestavano un amore e un interesse così profondi che egli pensò di non potersi separare da loro; il suo cuore propendeva per la verità, ma poi riconsiderava le posizioni dei suoi fratelli, che vi si opponevano. Poteva forse separarsi da coloro con i quali, fianco a fianco, aveva proclamato il ritorno di Gesù? Era convinto che i suoi amici non avrebbero mai potuto distoglierlo dalla retta via. {PS 229,4}
    Dio permise che cadesse sotto il potere di Satana, sotto il dominio della morte, e lo nascose nella tomba, lontano da coloro che cercavano continuamente di distoglierlo dalla verità. Mosè aveva commesso un errore, quando stava per entrare nella terra promessa. {PS 230,1}
    Nello stesso modo vidi che William Miller sbagliò, mentre stava per entrare nella Canaan del cielo, permettendo che il suo influsso agisse contro la verità. Altri lo avevano condotto fino a quel punto e quindi questi ultimi dovranno renderne conto. Ma gli angeli vegliano sui preziosi resti di questo collaboratore di Dio ed egli risusciterà al suono dell'ultima tromba. {PS 230,2}
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  15. #60
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    Basi solide.

    Vidi un gruppo ben protetto e fermo nelle sue posizioni, che non prestava nessuna attenzione a coloro che cercavano di sconvolgere la fede del corpo della chiesa. Dio li guardava con approvazione. Mi furono mostrati tre scalini: i messaggi del primo, del secondo e del terzo angelo. L'angelo che mi guidava disse: "Guai a colui che modificherà anche la più piccola parte di questi messaggi. La vera comprensione di questi messaggi è d'importanza vitale. Il destino delle persone dipende dal modo in cui questi messaggi vengono accettati". {PS 231,1}
    La mia attenzione fu di nuovo rivolta verso i messaggi e vidi a quale prezzo il popolo di Dio li aveva sperimentati. Erano stati accettati con grande sofferenza e forti scontri. Dio li aveva guidati passo dopo passo, fino a quando erano stati posti su una piattaforma solida e inamovibile. Vidi degli individui avvicinarsi alla piattaforma ed esaminarne le fondamenta. Alcuni, con gioia, vi salirono sopra immediatamente, altri iniziarono a cercare dei punti critici; volevano che venissero fatti dei miglioramenti, per rendere la piattaforma ancora più solida e le persone molto più felici. Altri scesero dalla piattaforma per esaminarla e dissero che era stata fatta male, ma vidi che la maggior parte restava ferma sulla piattaforma ed esortava quelli che erano scesi a smettere di lamentarsi, perché Dio ne era l'architetto e quindi stavano lottando contro di lui. Raccontavano come Dio li aveva guidati verso questa solida piattaforma e, alzando insieme lo sguardo verso il cielo, lodavano Dio ad alta voce. Tutto questo colpì profondamente alcuni di coloro che si erano lamentati e avevano lasciato la piattaforma, e con umiltà risalirono. {PS 231,2}
    Mi fu indicata la proclamazione della prima venuta di Cristo. Giovanni fu inviato nello spirito e nel potere di Elia a preparare la strada per Gesù. Coloro che rifiutarono la testimonianza di Giovanni non beneficiarono degli insegnamenti di Gesù. La loro opposizione al messaggio della sua venuta non permise loro di riconoscere il suo carattere messianico. Coloro che rifiutarono il messaggio di Giovanni furono indotti da Satana ad andare oltre il rifiuto, fino a crocifiggere Cristo. In questo modo non poterono ricevere le benedizioni dello Spirito, alla Pentecoste, che avrebbe indicato loro la via del santuario del cielo. La cortina del tempio strappata stava a indicare che i sacrifici e i riti non sarebbero più stati accettati. Il sacrificio supremo era stato consumato e accettato, e lo Spirito Santo, che era sceso nel giorno della Pentecoste, aveva orientato le menti dei discepoli dal santuario terreno verso quello del cielo, dove Gesù era entrato grazie al suo stesso sangue, per assicurare ai suoi discepoli i benefici della sua propiziazione. Ma i giudei rimasero nelle tenebre. Non approfittarono della luce che avrebbe illuminato la loro comprensione del piano della salvezza e continuarono a confidare nei loro sacrifici e nelle loro offerte inutili. Il santuario del cielo prese il posto di quello terreno, ma essi non erano a conoscenza del cambiamento e quindi non poterono beneficiare della mediazione di Cristo nel luogo santo. {PS 231,3}
    Oggi molti considerano con orrore la strada intrapresa dai giudei, nell'aver rifiutato e crocifisso il Cristo. Leggendo il racconto del terribile trattamento che gli era stato inflitto, pensano di amarlo e ritengono che al posto di Pietro o dei giudei non lo avrebbero tradito o crocifisso. Ma Dio, che legge nei cuori, ha messo alla prova questo amore per Gesù, che proclamano di provare. Il cielo intero guardava con grande interesse la proclamazione del messaggio del primo angelo. Molti, che avevano dichiarato di amare Gesù e avevano pianto leggendo la storia della croce, non presero sul serio la notizia del suo ritorno. Invece di ricevere il messaggio con gioia, lo considerarono un inganno. Odiavano quelli che erano interessati alla notizia della sua venuta e li cacciavano via dalle chiese. {PS 232,1}
    Coloro che rifiutarono il primo messaggio non poterono beneficiare del secondo, nemmeno del grido di mezzanotte, che li avrebbe preparati a entrare con Gesù, tramite la fede, nel luogo santissimo del santuario del cielo. Rifiutando i due messaggi precedenti, limitarono talmente la loro comprensione che non riuscirono a vedere nulla di positivo nel messaggio del terzo angelo, che indicava la via per il luogo santissimo. Vidi che nello stesso modo in cui i giudei avevano crocifisso Gesù, le chiese hanno rifiutato questi messaggi e quindi non hanno individuato la via che conduce al luogo santissimo, né possono beneficiare dell'intercessione di Cristo. {PS 232,2}
    Come i giudei offrivano i loro inutili sacrifici, essi rivolgono le loro inutili preghiere verso il luogo che Gesù ha ormai lasciato e Satana, compiaciuto dell'inganno, promuove un'apparente religiosità e guida le menti dei cosiddetti cristiani, intervenendo con il suo potere, i suoi segni e i suoi miracoli ingannatori, per farli cadere nella sua trappola. Inganna ognuno in modo diverso. Ha previsto molte forme di seduzione per influenzare tante menti. Infatti, alcuni possono guardare con orrore un certo tipo d'inganno, mentre ne accettano altri ben più pericolosi; Satana raggira alcuni con lo spiritismo, si presenta anche come un angelo di luce ed esercita il suo influsso sulla terra, attraverso false riforme. Le chiese sono infervorate e pensano che Dio stia operando meravigliosamente per loro, mentre è l'opera di un altro spirito che si manifesta. L'entusiasmo svanirà e lascerà il mondo e la chiesa in una condizione peggiore di prima. {PS 232,3}
    Vidi che Dio ha dei figli sinceri tra gli avventisti solo di nome e tra le chiese decadute e, prima delle ultime piaghe, pastori e laici saranno chiamati a uscire da queste chiese e accettare con gioia la verità. {PS 233,1}
    Satana lo sa e, prima che il terzo angelo annunci il suo messaggio, crea scompiglio in questi gruppi religiosi, affinché le persone che hanno rifiutato la verità pensino che Dio sia con loro. Spera di ingannare anche i più onesti, convincendoli del fatto che Dio sta ancora operando a favore di queste chiese, ma la luce splenderà e tutti coloro che sono sinceri usciranno dalle chiese apostate, per unirsi al rimanente dei figli di Dio. {PS 233,2}
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    Lavorare tutti, lavorare meno.

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