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Discussione: Fido, Birba e il Pacioccone

  1. #16
    Opinionista L'avatar di axeUgene
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    Chierichetto è bellissimo!
    Se non ti piace Recalcati (cosa c'entrano qua i vaccini lo sai solo te) forse ti aggrada Scurati. Fai te, leggi un po' e prova (proviamo tutti, amici ed amiche) a dire che non sia capace di fare un'analisi lucida del problema.

    Siamo cresciuti tra il nichilismo punk anni 70 e quello neo liberista anni 80. L’infecondità della mia «generazione X» ha soprattutto ragioni culturali
    La mia generazione d’italiani è stata tra le più infeconde della storia dell’umanità.
    appunto; di italiani;
    l'umanità cresce, pure troppo; noi no; che c'è in Italia che non va ? non credo l'ideologia "individualista occidentale", visto che questa è una cosa più nordica; ma al nord i figli li fanno; il calo brusco si è avuto soprattutto al sud, un tempo serbatoio di natalità e modello della "tradizione"; quindi ?

    lo scrittore, l psicanalista tv... personaggi interessanti, ma tutti privi delle chiavi accademiche e scientifiche per pronunciarsi su temi sociali, per cui servirebbe un sociologo, un economista, ecc...insomma, il METODO;

    che ha l'Italia, nello specifico, che non va, rispetto alla Francia, la Germania e gli altri paesi vicini e comparabili ?
    c'� del lardo in Garfagnana

  2. #17
    Astensionista L'avatar di nahui
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    Qualche volta il pensiero del papa l'ho fatto anche io, dispiacendomi per la rinuncia ad avere figli, per esempio di mia sorella, che tanto si preoccupa per il gatto esattamente quanto farebbe per un figlio, con la differenza che il figlio ad un certo punto cresce e ti saluta, e invece morto un gatto se ne fa un altro, ed è come avere un figlio piccolo tutta la vita. Però far figli non dev'essere un dovere, non è necessario, visto la massa di persone che preme ai nostri confini: cos'è, la meloniana difesa della razza italica ? Non ha altro senso che questo, anche se non penso che fosse questo l'intento del papa. Il fatto è far figliare una donna spesso è una forma di controllo sua e della società, è un ordinatore sociale, perché mediamente "toglie i grilli per la testa" per un bel po' di anni, comporta uno sforzo fisico e mentale che tiene là le persone, come formichine o api operaie, e questo alla chiesa piace, perché è il fondamento della società conservatrice.
    Il vero castigo per chi mente non è di non essere più creduto, ma di non potere credere a nessuno.
    (George Bernard Shaw)

  3. #18
    Opinionista L'avatar di axeUgene
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    Citazione Originariamente Scritto da nahui Visualizza Messaggio
    cos'è, la meloniana difesa della razza italica ? Non ha altro senso che questo, anche se non penso che fosse questo l'intento del papa. Il fatto è far figliare una donna spesso è una forma di controllo sua e della società, è un ordinatore sociale, perché mediamente "toglie i grilli per la testa" per un bel po' di anni, comporta uno sforzo fisico e mentale che tiene là le persone, come formichine o api operaie, e questo alla chiesa piace, perché è il fondamento della società conservatrice.
    questo aspetto c'è, sicuramente; ma credo che oramai sia declassato ad una sorta di difesa dello stesso ruolo identitario della chiesa;
    in origine, la cura dei figli, arrivati "spontaneamente", era un compito di un certo valore etico;

    la rivoluzione è stata sanitaria; con la contraccezione si è determinato un controllo sistematico ed efficace del piacere e del corpo, e la procreazione si è palesata come scelta determinata, che è difficile collocare unilateralmente come "generosità" nel quadro delle società ricche e medicalizzate;

    è proprio la narrazione papale della "generosità" vs "l'egoismo" che non regge al dialogo con le ultime generazioni, perché nel momento in cui la famiglia tradizionale ha smesso di essere quell'automatismo sociale che era prima - gradualmente per ceti sociali e ambiti culturali - i ruoli connessi hanno smesso di essere giustificazione in un quadro di destini obbligati;

    una frase come: non ti ho chiesto io di venire al mondo, lo hai fatto tu per trattenere mia madre/mio padre, perché avevi ambizioni da proiettare, ecc... non era pensabile un secolo fa, se non da ristrettissime élite; oggi è un pensiero ordinario, di tutti e ridondante; cioè, se non lo fai tu, lo fa l'amica del cuore e te lo racconta, e quel pensiero diventa anche tuo, pure se non ci stai male e non vivi in una famiglia malamente nevrotizzata;

    detto questo, non mi sento offeso dalle frasi del papa, anche se potrei essere il suo bersaglio ideale, visto che non ho nemmeno i gatti; il massimo dell'egoismo;
    razionalmente però, mi rendo pure conto che avrei anche voluto dei figli, ma le differenze di attitudine delle diverse circostanze di coppia che ho vissuto sono talmente pronunciate che effettivamente la combinazione tra capacità contraccettiva, istinto diffidente e reali opportunità di coppia non può che limitare drasticamente la procreazione;
    60 anni fa si prendeva un po' chi passava in quel momento, e il resto veniva in automatico, senza porsi troppe domande; ora, anche volendo, accontentarsi e lanciarsi nell'avventura implica per i più uno sforzo sovrumano di rimozione e controllo, perché è proprio difficile raccontarsela ogni giorno;

    la psicanalista che leggi pure tu ha scritto un post in cui più o meno solidarizzava col papa - per gli altri che leggono, non è affatto cattolica; beh, ho letto tutti gli interventi, centinaia, quasi tutte mamme plaudenti; non ne ho letto uno che fosse uno a citare il convitato di pietra: la coppia, percepita come inevitabilmente precaria e la rarità di una gioia vera, che non è quella che ti raccontano i protagonisti, ma quella che si vede da fuori e si impara con la frequentazione; io conosco bene una ventina di coppie, e meno bene altre centinaia; si conteranno sulle dita di una mano quelle serene, che ti fanno dire: bella famiglia; la magior parte è gente separata, più spesso male, o pesantemente nevrotizzata in famiglia;

    quanto durano le coppie di gente tra i 25 e i 50, sposate e no ? e quelle che durano, come vivono in media quella condizione ? come si pensano quelle persone, per mettersi a far figli? perché è ovvio che se c'è una modica quantità di angoscia - cioè, hai la sensazione che la storia potrebbe finire, che la gioia non è tale - quella ti assorbe talmente tante energie di suo che davvero i figli sono un sovraccarico;
    oppure esattamente il lucchetto per assicurare tutto il pack; ma, appunto, questa te la racconti male...
    Ultima modifica di axeUgene; 07-01-2022 alle 17:59
    c'� del lardo in Garfagnana

  4. #19
    Opinionista L'avatar di Spirit
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    Ci hanno definiti «generazione X»: nati tra il 1960 e il 1980, cresciuti all’ombra dei più numerosi e aggressivi baby boomers, inquadrati storicamente nella smobilitazione ideologica seguita alla guerra fredda, lo stereotipo ci vuole privi di identità sociale marcata, apatici, cinici, poveri di valori radicati e di affetti profondi. Una generazione tecnologica ma «piccola», invisibile, sfiduciata, scettica. Che sia vero o meno, una cosa è certa: abbiamo messo al mondo pochissimi figli.
    Tutti i dati ci inchiodano a questa croce: siamo all’ultimo posto in Europa per nascite ogni mille donne, il tasso di fecondità totale (numero di figli per donna) è sceso a 1,32 e il saldo demografico (differenza tra numero dei nati e dei morti) ogni anno è in negativo di circa 120.000 unità (numero crescente). Senza l’apporto dei nuovi italiani per acquisizione di cittadinanza il calo negli ultimi 4 anni sarebbe pari all’intera popolazione di Milano. Milano sparita in 4 anni, centoventimila bambini mancanti all’appello ogni 12 mesi, un tasso di riproduzione da estinzione della specie.


    Ragionare così generalizzando non mi pare abbia granché valore, caro Scurati. Metti in luce un certo tipo di atteggiamento che adombri come "egoistico" nel non mettere al mondo dei figli, quando il discorso si potrebbe benissimo rovesciare perché esistono genitori che nei figli vedono semplicemente un prolungamento di se stessi, un modo per non morire. Fare dei figli implica un grande senso di responsabilità, in una società in cui non si può fare affidamento sul futuro non generare può pure essere preso come atto, appunto, di responsabilità.

    La parte più amara di questa verità è che il calo demografico in Italia — e in Occidente — non accade per ragioni materiali e contingenti. Nessuna analisi delle nostre condizioni di vita materiale giustifica la nostra infecondità generazionale. La controprova è semplice. Basta voltarsi indietro: i nostri padri e le nostre madri nacquero, numerosi, sotto le bombe. La nostra infecondità, il nostro braccino corto con la vita, va imputata, invece, principalmente, a ragioni culturali e — mi si permetta il parolone, non a caso desueto — a ragioni «spirituali».

    Ma cosa diavolo c'entra la "spiritualità", caro il mio Scurati? La "spiritualità" di una volta (quando i figli si facevano), fatta di dogmi, riti, proibizioni, cioè il contrario esatto di una libera ricerca dell'essere? La rigida acquiescenza a un modello di vita fatto di perbenismo, coercizioni, assoggettamento della donna, ristrettezza di orizzonti? Con questo non voglio dire certo che oggi ci siano modelli più "alti" di vita, ma l'idealizzazione del passato mi pare completamente fuori luogo. Dove la vedi, Scurati mio, questa evidente "spiritualità" dei peccati privati, pubbliche virtù, del delitto d'onore, delle chiacchiere in giro che distruggevano le persone?

    Affacciatici alla vita adulta nei mirabolanti anni ’80 — un combinato di edonismo sfrenato, individualismo disperato e ottimismo patinato — sospinti dalla fanfara fasulla della «fine della storia», abbiamo vissuto a lungo, troppo a lungo, sotto dettatura della cronaca, misurando le nostre esistenze sul metro breve del presente assoluto. Un metro su cui non trovano spazio le grandi scene della vita: l’amore, l’arte, la politica (quella vera), la generazione di figli. Anche qui le concause sono numerose: da bambini abbiamo cenato con le immagini del fungo atomico e delle Brigate rosse sugli schermi dei televisori, da ragazzi abbiamo ballato al ritmo frenetico dei crolli di borsa. Ci hanno impastati con una miscela di nichilismo punk degli anni ’70 e di nichilismo neo-liberista degli ’80. Fatto sta che il futuro, e con esso il passato, è ben presto sparito dall’orizzonte del nostro esistere nel tempo. E, da sempre, generare dei figli è il canale principale per sintonizzarsi sulla frequenza del futuro.

    Non è che puoi prendere le tendenze di certi mass media per dare dei precisi connotati ad un momento storico che presenta sempre caratteri complessi da analizzare. "Anni mirabolanti" de che? Cosa c'entrano poi il fungo atomico e le Brigate Rosse con la decrescita demografica? Scurati, sei oscuro nelle tue banali generalizzazioni. E poi hai ragione, il futuro è sparito dal nostro orizzonte, dall'orizzonte dei giovani, è stato tolto con la disoccupazione, la precarizzazione che è diventata precarizzazione della vita stessa.
    Scurati, immagino che tu sia benestante. Avrai avuto dei figli perché te li sei potuti permettere. Vedo adesso che hai avuto soltanto una figlia. Quindi sei tu stesso al di sotto della media nazionale, tu che di sicuro non hai problemi economici. E allora?
    “Siamo tutti uguali davanti alla legge, ma non davanti agli incaricati di applicarla.”
    (S. Lec)

  5. #20
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    Cosa c'entrano poi il fungo atomico e le Brigate Rosse con la decrescita demografica?
    le BR nulla;

    l'atomica un po' di più; se ci pensi, l'atomica ha scongiurato la minaccia di guerre convenzionali, prima molto frequenti; noi siamo stati militari da operetta, e la società demilitarizzata ha prodotto i "giovani", non come categoria transitoria e brevissima tra un'infanzia già breve di suo e la condizione adulta di lavoratori e genitori;
    la prima generazione a fruire di questa cosa è stata proprio quella dei nati durante la guerra; i Beatles hanno potuto andare ad Amburgo perché nel 58 o 59 in UK hanno abolito la leva obbligatoria; prima ti facevi 3 anni, come Bill WYman, il bassista degli Stones, che è del 36;
    così negli USA, tra la Corea - 50-53 e il Vietnam, per il quale mi pare il draft di massa sia stato ripristinato nel 65; altrimenti c'era un sorteggio, che tocco a Elvis nel 60; ma, non ci fosse stata la sospensione dopo la Corea, ti saluto pure Elvis e tutto il R'n'R'...

    i "giovani", come condizione esistenziale e categoria di consumo/bacino di spesa, sono un portato dell'atomica, e se oggi vedi un 60enne palestrato, lampadato e vestito come un paninaro devi ringraziare Oppenheimer e Teller

    Scurati è un bravo scrittore, ma come sociologo emette peti, come il suo cognome suggerisce
    c'� del lardo in Garfagnana

  6. #21
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    Oddio, Axe, anche questa mi sfugge. Il legame cioè fra la nascita e lo sviluppo del rock con la decrescita demografica...I "giovani" come esponenti di una determinata condizione esistenziale sono nati dalla contestazione dei valori desueti ancora vigenti negli anni '60, salvo poi la tendenza innovatrice stessa essere sfruttata in modo commerciale, modaiolo, a la page, trendy che dir si voglia...E l'"atomica" pendente sui nostri capi pendeva già dopo Hiroshima, senza peraltro avere ricadute sul comportamento delle coppie a letto...
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  7. #22
    Opinionista L'avatar di axeUgene
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    Oddio, Axe, anche questa mi sfugge. Il legame cioè fra la nascita e lo sviluppo del rock con la decrescita demografica...I "giovani" come esponenti di una determinata condizione esistenziale sono nati dalla contestazione dei valori desueti ancora vigenti negli anni '60
    ma questa è stata possibile perché le guerre tra le grandi potenze tradizionali erano diventate improbabili, causa la MAD, Mutual Assured Destruction; pertanto, anche gli eserciti di leva sono diventati qualcosa di sempre meno necessario, e tutta la società si è de-militarizzata e de-gerarchizzata, è divenuta improvvisamente - nell'arco di un decennio - molto meno autoritaria, perché quell'autoritarismo non era più necessario ed era diventato improduttivo;

    il tempo libero di persone giovani e sane è un traino enorme alla produzione e ai consumi, genera una ricchezza cui solo società che vivono di rendita possono rinunciare, come quelle del petrolio; a catena, si liberano energie e capacità, a partire dalle donne, ecc... e i costumi si adeguano;

    la ricchezza tende ad assestare la procreazione al livello di sostituzione, 2,16 figli per coppia in media.
    c'� del lardo in Garfagnana

  8. #23
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    Se non altro, il pacioccone ha dato lo spunto per tirar fuori alcuni argomenti interessanti.
    semel in anno licet insanire, cotidie melius

  9. #24
    Ho vissuto gli anni 80 con la leggera sensazione di saltare in aria a causa di uno scorreggio atomico... e invece era tutto in bluff... una sorta di equilibrio che ha salvato la terra da guerre convenzionali...

    Però una volta un americano ubriaco, quando ha sentito in piazza la parola "comunista", per poco non ci prendeva a pugni.... le MP presenti lo presero come fosse un sacco di patate e se lo riportarono a bordo...

    Gli americani che approdavano ad Augusta negli anni '80 erano molto bellicosi, specie se ubriachi.... molto Reaganiani... e Roky IV "ti spiezzo in due".

    Gli inglesi invece, paradossalmente erano più gentlemen.... poi scoprimmo che le loro birre erano una specie di frutta sciroppata e poco alcolica.

    Il problema però era che tutti si precipitavano nei nostri pub a bere heineken, tuborg e quant'altro... dopo un'ora di bevute cominciavano a sbarellare.

    Bei tempi, quella della guerra fredda!!
    Bambol utente of the decade

  10. #25
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  11. #26
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    Anche questo è carino... Vabbè, la lobby dei gattari e canari di Facebook si è scatenata
    Il vero castigo per chi mente non è di non essere più creduto, ma di non potere credere a nessuno.
    (George Bernard Shaw)

  12. #27
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    Anche questo è carino... Vabbè, la lobby dei gattari e canari di Facebook si è scatenata
    La tua è un po' truculenta, dai, povero pacioccone!
    semel in anno licet insanire, cotidie melius

  13. #28
    Astensionista L'avatar di nahui
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    A parte il discorso "capo della chiesa cattolica, cosa vi aspettate che dica", lui appartiene anche ad una generazione per la quale gli animali erano cose, in campagna in tempi di magra i gatti se li mangiavano, durante la guerra non ne parliamo...
    Il vero castigo per chi mente non è di non essere più creduto, ma di non potere credere a nessuno.
    (George Bernard Shaw)

  14. #29
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    Citazione Originariamente Scritto da nahui Visualizza Messaggio
    A parte il discorso "capo della chiesa cattolica, cosa vi aspettate che dica", lui appartiene anche ad una generazione per la quale gli animali erano cose, in campagna in tempi di magra i gatti se li mangiavano, durante la guerra non ne parliamo...
    Sì, ma la cazzata più becera è credere che gli italiani non facciano figli per colpa dei cani e dei gatti. Poi magari il papa ha lontane origine vicentine...
    semel in anno licet insanire, cotidie melius

  15. #30
    Opinionista L'avatar di axeUgene
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    Citazione Originariamente Scritto da nahui Visualizza Messaggio
    A parte il discorso "capo della chiesa cattolica, cosa vi aspettate che dica", lui appartiene anche ad una generazione per la quale gli animali erano cose, in campagna in tempi di magra i gatti se li mangiavano, durante la guerra non ne parliamo...
    io, invece, credo che agisca un sentimento diverso, di gelosia e competizione; negli ultimi anni ho notato che effettivamente l'animalismo raccoglie in grandissima misura un sentimento e una postura morale di tipo veramente religioso, con un forte connotato etico, condivisibile o meno;
    tanti hanno il cane o il gatto, e moltissimi diventano vegani, perché il passo è breve; sono tantissimi quelli che fanno di questa cosa una vera e propria identità; nei social aggiungono "veg" al nome, postano di continuo sull'argomento con un fervore davvero religioso e proselitista;

    tutto questo "usurpa" uno spazio che la Chiesa ha sempre pensato come suo esclusivo, e non c'è troppo da stupirsi che il clero sia generalmente inviperito nel constatare che un movimento spontaneo e "moderno" gli scippi sotto il naso tutto quel potenziale spirituale, e non certo per l'azione di atei e miscredenti che competono in modo "proprio", secondo regole note;

    peraltro, i vegani più fanatizzati appartengono in gran maggioranza proprio al target equivalente della tradizionale devozione di un tempo; soprattutto gente semplice, di medio-bassa estrazione sociale, istruzione e realizzazione professionale, poco ideologizzata e in maggioranza donne.
    c'� del lardo in Garfagnana

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