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Risultati da 1 a 15 di 75

Discussione: Nuovi candidati

  1. #1
    ????? ???????????? L'avatar di Pazza_di_Acerra
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    Nuovi candidati

    Leggo che Carlo Nordio, il candidato presidente della Repubblica di Giorgia Meloni, durante il dibattito sul DDL Zan (lui era contrario, e ti pareva), ha parlato della pedofilia come di un orientamento sessuale, paragonandola all'omosessualità.
    E quest'uomo Giorgia Meloni lo propone come presidente della Repubblica. E' proprio la loro proposta ufficiale. Meglio Pippo Franco alla Cultura.
    semel in anno licet insanire, cotidie melius

  2. #2
    Cosmo-Agonica L'avatar di Bauxite
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    La Meloni vuole proprio vincere!
    un po' di possibile, sennò soffoco.
    G. Deleuze

  3. #3
    ????? ???????????? L'avatar di Pazza_di_Acerra
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    I tre nomi proposti dalla destra al Quirinale sono Carlo Nordio, Marcello Pera e Letizia Moratti.
    Il primo ha equiparato l'omosessualità alla pedofilia.
    Il secondo ha definito l'aborto un omicidio.
    La terza, oltre ad avere una condanna dalla Corte dei Conti, voleva distribuire i vaccini in base al Pil.
    Dal circo della destra è tutto, linea allo studio.
    semel in anno licet insanire, cotidie melius

  4. #4
    Posh&Rebel L'avatar di efua
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  5. #5
    Opinionista L'avatar di Spirit
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    Carlo Nordio e Marcello Pera sarebbero ottime scelte per il Quirinale. Ma più di tutti personalmente vedrei bene Antonio Martino, già proposto se non sbaglio nelle precedenti elezioni, un grande politico ed economista oggi lontano dalle beghe di questi politicanti d'accatto.
    “Siamo tutti uguali davanti alla legge, ma non davanti agli incaricati di applicarla.”
    (S. Lec)

  6. #6
    Opinionista L'avatar di axeUgene
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    Carlo Nordio e Marcello Pera sarebbero ottime scelte per il Quirinale. Ma più di tutti personalmente vedrei bene Antonio Martino, già proposto se non sbaglio nelle precedenti elezioni, un grande politico ed economista oggi lontano dalle beghe di questi politicanti d'accatto.
    sai, se devi fare l'arbitro di una lotta selvaggia a coltello - quello che ci aspetta nei prossimi anni - non puoi stare lontano dai politici d'accatto, che tali sono solo perché quelli bravi - come Martino - li hanno lasciati all'ingrato compito dei liquidatori dei loro debiti; cioè, andare a dire alla gente che sono finiti i soldi, e che c'è da prendersi a coltellate;

    pare che nemmeno i 200 e passa mld del RP riescano a mettere d'accordo gli interessi che danno da mangiare ai vari leader; vuol dire che quelli si preparano a fare puntate ancora più alte, che è tutto dire;

    se fossi nel giro, nemmeno in fotografia farei il PdR o anche il leader politico; e secondo me, persino lo stesso Draghi sta considerando che forse nemmeno lui può riuscire a mediare e scontentare un po' tutti in modo accettabile.
    c'� del lardo in Garfagnana

  7. #7
    Opinionista L'avatar di Spirit
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    Paradosso possibile solo in Italia: capiterà in questi giorni che i nostri politicanti si dovranno dar da fare per trovare NON il Presidente della Repubblica, ma quello del Consiglio.
    “Siamo tutti uguali davanti alla legge, ma non davanti agli incaricati di applicarla.”
    (S. Lec)

  8. #8
    Opinionista L'avatar di axeUgene
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    Paradosso possibile solo in Italia: capiterà in questi giorni che i nostri politicanti si dovranno dar da fare per trovare NON il Presidente della Repubblica, ma quello del Consiglio.
    posto che ha ragione Meloni, quando dice che gli elettori del centro-destra sono la maggioranza in Italia, da quasi 30 anni non appena lo schieramento vince le elezioni, si sfalda; un leader intelligente e onesto si chiederebbe il perché, e poi lo spiegherebbe ai suoi elettori;

    forse il computo è fatto come se uno attribuisse alla Roma tutti i tifosi della capitale, salvo scoprire che in effetti una buona parte è laziale, e non cambia certo squadra perché gli dici che il nome della città lo portano i giallorossi;

    gli elettori salviniani sono "destra" nel senso americano, del quel che è mio è mio; quelli della Meloni sono "destra" nazionale, nel senso di quel che è tuo è mio e decido io a Roma - la capitaaaaale ! - dove finiscono i tuoi soldi;

    è un po' come cercare di vendere dietetiche fettine di tacchino arrosto con una salsa vegana ipercalorica; la somma delle calorie magari è analoga a quella di un piatto "normale" per chi non è vegano, né a dieta, ma non va bene per queste due categorie;

    io sono quanto di più lontano si possa immaginare dal sentimento leghista, ma quando faccio la Brennero-Modena al mattino - due corsie, strette - un flusso ininterrotto di TIR dove per 200 km si viaggia attaccati a 80 kmh con rallentamenti e restringimenti ovunque, mi immagino cosa possa pensare un qualsiasi abitante di quelle zone quando gli dicono che i suoi tributi, a cui non sfugge, invece che per raddoppiare quell'arteria e risparmiargli la tortura quotidiana, finiscono dove quasi nessuno paga la TARI o le multe, per non parlare delle tasse vere e proprie;

    magari quello è di Agrigento, d'estate va dai parenti e da sempre vede che non si riesce ad avere l'acqua; Salvini gli dice che in Sicilia ci sono 2mila dirigenti alla regione, quanto quelli di 15 altre regioni messi insieme, pagati coi soldi del nord ma quelli non riparano gli acquedotti e le strade, e sono autonomi; Zaia gli dice che lui e ognuno dei suoi famigliari, figli inclusi, pagano 3500 euro l'anno di tasse che vanno altrove, dove non si pagano perché non si riscuotono, e si prende il reddito di cittadinanza, ma i veneti non possono essere autonomi come i siciliani; Meloni, questa cosa la chiama lNazione;

    ora, uno può dirsi di destra, o anche solo detestare la sinistra, spesso per buoni o comprensibili motivi;

    ma, secondo te, che possibilità ha quest'aggregato che da 30 anni chiamiamo "centro-destra" di esprimere un'idea di governo, quando puntualmente appena vincono cominciano a prendersi a schiaffi, proprio per quelle questioni di soldi; 94, si sgancia Bossi e arriva Dini; 2001/2003, si sgancia Fini e azzoppa la maggioranza più solida della storia; nel 2011 poi arriva Monti per manifesta debolezza, sull'orlo del fallimento; infine Draghi, dopo le strane alleanze...

    tu vedi un paradosso, ma paradosso non è se osservi il tutto sotto il profilo degli interessi concreti; se togli o inibisci i mediatori, gli arbitri, i tecnici, 'UE, l'euro - è per questo che Salvini lasciava parlare Borghi e Bagnai - si scatena la rissa senza regole, dove prevale il più forte.
    c'� del lardo in Garfagnana

  9. #9
    Citazione Originariamente Scritto da Pazza_di_Acerra Visualizza Messaggio
    I tre nomi proposti dalla destra al Quirinale sono Carlo Nordio, Marcello Pera e Letizia Moratti.
    Il primo ha equiparato l'omosessualità alla pedofilia.
    Il secondo ha definito l'aborto un omicidio.
    La terza, oltre ad avere una condanna dalla Corte dei Conti, voleva distribuire i vaccini in base al Pil.
    Dal circo della destra è tutto, linea allo studio.
    la terza aveva anche accusato Pisapia di terrorismo nel corso di un dibattito televisivo tra i candidati a sindaco di Milano. e lo ha fatto quando l'avversario non poteva rispondere perché il tempo era scaduto. un raro esempio di correttezza.

  10. #10
    Opinionista L'avatar di Spirit
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    ma, secondo te, che possibilità ha quest'aggregato che da 30 anni chiamiamo "centro-destra" di esprimere un'idea di governo, quando puntualmente appena vincono cominciano a prendersi a schiaffi, proprio per quelle questioni di soldi; 94, si sgancia Bossi e arriva Dini; 2001/2003, si sgancia Fini e azzoppa la maggioranza più solida della storia; nel 2011 poi arriva Monti per manifesta debolezza, sull'orlo del fallimento; infine Draghi, dopo le strane alleanze...

    Giuste obiezioni, anche se questi eventi andrebbero esaminati in modo più approfondito. Di fatto comunque il centrosinistra mi appare ancor più slegato e conflittuale, basato al momento su accordi di reciproco comodo fra i due principali partiti, PD e pentastellati, che si erano scannati tra loro continuamente prima di governare insieme, con la costellazione intorno di Renzi e Calenda, fieri avversari come tutti gli ex. E allora che fai? A votare non ci andrai proprio? Se mi devo basare sulle enunciazioni di principio, svincolate dai fatti reali, mi sento però assai più vicino al centrodestra che al centrosinistra. E aspetto proprio i fatti votando da quella parte senza stare a farmi illusioni.
    “Siamo tutti uguali davanti alla legge, ma non davanti agli incaricati di applicarla.”
    (S. Lec)

  11. #11
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    Giuste obiezioni, anche se questi eventi andrebbero esaminati in modo più approfondito. Di fatto comunque il centrosinistra mi appare ancor più slegato e conflittuale, basato al momento su accordi di reciproco comodo fra i due principali partiti, PD e pentastellati, che si erano scannati tra loro continuamente prima di governare insieme, con la costellazione intorno di Renzi e Calenda, fieri avversari come tutti gli ex.
    in parte, ovviamente, anche in quello schieramento ci sono le stesse spaccature che dividono il centro-destra;
    però, in effetti, quella "sinistra" in misura maggiore da almeno0 20 anni è favorita perché di fatto "centrista"; ora è centrista il PD, a maggior ragione il gruppo dei social-liberali, Renzi, Calenda, ecc... e sono neo-democristiani gli stessi contiani;

    ora, tutto questo gruppone in effetti ha un forte potere di attrazione su tutte le componenti del centro-destra meno estreme, nel solco della prudenza e perché questo centrismo si pone in una traiettoria premiante a livello UE e di mercati, che è in concreto una domanda dei settori produttivi: stabilità, niente avventure, ecc...

    in fondo, a prescindere dalle preferenze personali, è questo che spiega la sovra-rappresentazione di potere del PD negli ultimi anni, e persino quella di Renzi rispetto allo stesso PD, in termini di influenza: i voti di centro pesano incrementalmente, e non solo per il tradizionale coefficiente di alleanza, la capacità di guardare dall'una o dall'altra parte ed essere decisivi;

    E allora che fai? A votare non ci andrai proprio? Se mi devo basare sulle enunciazioni di principio, svincolate dai fatti reali, mi sento però assai più vicino al centrodestra che al centrosinistra. E aspetto proprio i fatti votando da quella parte senza stare a farmi illusioni.
    le enunciazioni di principio svincolate dai fatti reali si chiamano prosaicamente bugie: ti vendono una cosa che altrimenti non compreresti;

    poi, se mi dici che voteresti Meloni, tutto sommato ci sta, è una cosa coerente al tuo status e collocazione; ma se credi davvero che quel voto andrà a confluire in un governo di destra con Salvini, allora davvero credi ad una favola, che non è nell'ordine dei fatti, per i motivi che ho esposto;

    gli alleati naturali "di fatto" della Meloni sono i contiani e la parte più barricadera del PD, Emiliano, e delle frattaglie della sinistra, tipo Fassina o De Magistris, mentre la parte corposa e centrista del PD, i renziani, ecc... sono destinati ad essere, per amore o per forza, alleati di una Lega ricondotta alla moderazione dai vari Giorgetti, Zaia, Maroni, ecc...

    io sono stra-sicuro che Renzi e Salvini si parlino tutti i giorni, e il primo sta dicendo - con un certo successo - al secondo: vuoi essere davvero il leader del tuo schieramento ? fai come me, stai al centro; la moderazione paga sempre e acquisti il peso e la credibilità per le riforme che vuoi fare, e che in parte condividiamo pure noi;

    Salvini non è un'aquila, ma negli ultimi due anni, dopo essersi suicidato politicamente, qualcosa ha imparato, per forza; la gente "sua", gli elettori e i poteri che lo finanziano e senza i quali non è nessuno, non va in cerca di rivoluzioni e sconquassi, ma vuole solo che la ricchezza che produce o pensa di produrre gli resti sotto il culo nella misura maggiore possibile; se metti da parte le bandierine e il tifo, è quasi ovvio;

    dall'altra parte ci sono tutti quelli che hanno da perdere nella normalizzazione del sistema; l'evasione c'è molto anche al nord leghista, ma la prospettiva di autonomia compensa il timore di un necessario giro di vite; mentre nell'elettorato antagonista del sud ogni riforma fa crollare equilibri locali già estremamente precari; tutti i mercati in nero o "grigi", le concessioni vecchie, magari a due spicci, l'esazione dei tributi, le tariffe locali e le addizionali regionali e municipali, le revisioni degli estimi catastali, l'incrocio dei dati fiscali e patrimoniali, ecc...

    tanto per farti qualche esempio, ci sono economie e diseconomie che campano e fanno campare le loro prossimità da circostanze di inefficienza: la regione Puglia, Lazio, Campania... tira alle lunghe grandi opere di edilizia - ospedali, palazzi di uffici, arterie stradali, perché la magistratura e gli ispettorati cassano le opere in corso; tutto si blocca e la regione commissiona nuovi progetti in adeguamento, costosissimi, e relativi appendici burocratiche; intanto gli studi di architettura e ingegneria incassano milioni di euro per progetti che non vedranno mai la luce; le imprese edili lavorano per qualche anno, salvo poi essere bloccate dall'ennesimo stop amministrativo dovuto ad errori stranamente non visti dal precedente ispettore, per legge irresponsabile, tranne rarissimi casi;

    quando si interrompono i lavori, le imprese vanno in perdita e incassano i relativi risarcimenti o sussidi, perché è responsabile la PA o la regione;
    idem per un'infinità di altre attività imprenditoriali e commerciali stabilmente in perdita per motivi "straordinari", che in questo modo possono abbattere le loro aliquote fiscali e vivacchiare; basta un contenzioso civile: se fabbrico scarpe, magari sull'orlo del fallimento, e una ditta terzista mi tira il bidone, faccio causa - media 12 anni - e intanto posso dichiarare perdite, anche se lavoro e campicchio;
    campano anche gli avvocati; solo a Roma ce ne sono più che in tutta la Francia; ti stupisce la durata delle cause e l'impossibilità di riformare la giustizia civile ?

    se hai un banco di caldarroste in piazzale Ponte Milvio, la dichiarazione dei redditi è talmente complicata e rischiosa che devi comunque pagare un commercialista, come fossi una SPA; in qualsiasi altro paese industrializzato te la cavi gratis in un quarto d'ora sul sito delle entrate, dove sanno contestualmente in che genere di appartamento vivi, le tue proprietà, la tua auto, il reddito di tua moglie e vedono subito se è normale che dichiari 8mila euro l'anno oppure no; è ovvio che riformare il fisco e renderlo semplice taglia le gambe a tante corporazioni che campano di quell'inefficienza e diseconomia, e che sono rappresentatissime in Parlamento; ti sembra strano non si riesca a varare un fisco semplice ?

    potrei continuare per una settimana, ma la sostanza è che i prossimi governi dovranno mettere mano a queste cose, in un quadro di potenziale conflitto devastante, perché da Roma in su il processo è mediamente già avanzato e la situazione normalizzata, mentre da Roma in giù cominciano i dolori seri non appena si tocca qualcosa.
    Ultima modifica di axeUgene; 26-01-2022 alle 12:33
    c'� del lardo in Garfagnana

  12. #12
    il fatto è che abbiamo una destra molto abile nel fare campagna elettorale, ma assolutamente inadeguata nel momento in cui si tratta di governare. e non perché sia destra, ma per la oggettiva qualità dei suoi esponenti. e lo dico guardando ai vecchi governi messi in piedi da Berlusconi.
    e abbiamo una sinistra che per vent'anni e passa è stata concentrata sull'unico obiettivo di sconfiggere Berlusconi, dimenticando di elaborare una vera strategia di governo, se si esclude l'ingresso nell'euro fortemente voluto dai suoi migliori esponenti nel 1996, e accettando di snaturarsi addirittura più di quanto è stato snaturato il Labour da Tony Blair. per il resto è stato tutto un navigare a vista con prove quasi sempre fallite di cerchiobottismo. valga per tutte la triste vicenda del termovalorizzatore di Acerra.
    e anche adesso le strategie che si cerca di mettere in piedi, sia da una parte che dall'altra, sono unicamente quelle che servono per vincere le elezioni: ieri dagli ai migranti oppure vogliamo un mondo con rifiuti zero, domani meglio posizionarsi al centro che acquisti autorevolezza. ma poi? il fatto è che dopo avere vinto le elezioni devi governare, e se prometti che i migranti li rispedisci in Africa, poi ti tocca farlo, salvo accorgerti che non è così semplice; e il mondo a rifiuti zero può anche arrivare, forse, ma mica domani: quindi fino ad allora bisogna provvedere altrimenti. del pd non ricordo grandi slogan, quindi non sto qui a citarli: forse è un partito che pensa di vincere affidandosi all'aurea mediocritas.
    e non è un caso che diversi vincitori di elezioni, da Berlusconi a Renzi, abbiano pensato di mettere mano alla Costituzione nella convinzione che fosse la Costituzione ad impedire loro di governare con efficacia. sciocchezze. nel bene e nel male Bettino Craxi con questa Costituzione era perfettamente in grado di decidere e governare. non vorrei essere frainteso: a mio parere Craxi è stato una disgrazia per l'Italia, ma il suo mestiere di capo del governo lo sapeva fare.
    la vera necessità, per B. e R., era quella di giustificare il mancato mantenimento delle promesse: non mi lasciano governare, diceva B., con un sistema bicamerale è impossibile prendere decisioni, diceva R. e allora riformiamo la Costituzione, togliamo gli impedimenti, e già che ci siamo, cambiamo la legge elettorale, in modo che alla domenica sera si sappia chi ha vinto. come se le elezioni fossero la champions league.
    tutto sempre per non rispondere della poca capacità di governare una struttura complessa come lo Stato.

  13. #13
    Opinionista L'avatar di axeUgene
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    Citazione Originariamente Scritto da flying dutchman Visualizza Messaggio
    il fatto è che abbiamo una destra molto abile nel fare campagna elettorale, ma assolutamente inadeguata nel momento in cui si tratta di governare. e non perché sia destra, ma per la oggettiva qualità dei suoi esponenti. e lo dico guardando ai vecchi governi messi in piedi da Berlusconi.
    e abbiamo una sinistra che per vent'anni e passa è stata concentrata sull'unico obiettivo di sconfiggere Berlusconi, dimenticando di elaborare una vera strategia di governo
    il punto è che destra e sinistra presuppongono una società moderna, post Rivoluzione francese, divisa sul conflitto tra capitale e lavoro;

    in Italia, per diversi motivi, una gran parte della società è bloccata su un conflitto arcaico tra produzione e rendita, come prima della Rivoluzione suddetta, dove per rendita si devono intendere tutte quelle modalità multiformi di economia truccata da posizioni di influenza e potere fuori-mercato;

    , se si esclude l'ingresso nell'euro fortemente voluto dai suoi migliori esponenti nel 1996, e accettando di snaturarsi
    di fatto un trionfo; il progetto UE implica un consolidamento permanente dei valori della sinistra al livello realisticamente più alto possibile; dopo, c'è quasi solo conservazione;

    l'uso della politica estera per sbloccare equilibri interni stagnanti è un classico nazionale; così per le guerre coloniali e le due guerre mondiali; ancora di più per l'inclusione nel Patto atlantico, la creazione delle CEs e l'Unione, l'euro...
    l'idea è di forzare esogenamente quanto non si riesce a governare in modo diretto con la politica interna, proprio per quelle frammentazioni e ritardi di cui dicevo;

    e non è un caso che diversi vincitori di elezioni, da Berlusconi a Renzi, abbiano pensato di mettere mano alla Costituzione nella convinzione che fosse la Costituzione ad impedire loro di governare con efficacia. sciocchezze. nel bene e nel male Bettino Craxi con questa Costituzione era perfettamente in grado di decidere e governare.
    qui sbagli, scusa la franchezza:
    tra Craxi e Berlusconi c'è Maastricht: un cambiamento radicale in termini di poteri costituzionali; non solo la fine della sovranità monetaria e i limiti al debito, ma anche la privatizzazione del sistema bancario; prima ipartiti nominavano i vertici delle banche, garantendo ad amici e clienti il credito, in barba al mercato;
    Craxi ha governato a debito, potendo accontentare tutti;

    Berlusconi ha tentato di prorogare il craxismo, ma è stato azzoppato proprio dall'ombra di quei vincoli sempre più stringenti, che hanno iniziato a sfaldare il tradizionale campo conservatore che alimentava la DC e alleati; la Lega diventa, non a caso, partito di massa nel 94, rivendicando più che interessi meramente localisti, ma quelli dell'area più rappresentativa in termini di PIL;

    Renzi arriva dopo i titoli di coda, in un contesto in cui le riforme costituzionali non sono più uno strumento per rafforzare un esecutivo sovrano, ma una funzionalità per alleggerire lo stato e sincronizzarlo alle capacità decisionali degli altri attori UE; nel contempo c'era il tentativo di restituire allo stato alcune attribuzioni in cui la spesa decentrata era diventata incontrollabile;

    ci sono macro-indicatori di anomalie italiane che da soli segnalano l'entità di quello che si scopre togliendo il coperchio a tante pentole; dal debito vs ricchezza privata, in relazione all'evasione fiscale; lo stato delle infrastrutture, della burocrazia, della Giustizia e del fisco; il costo dei lavori pubblici e l'incidenza a catena della corruzione e delle diseconomie della perdita; lo stato della scuola e la produttività dell'istruzione, e la fuga degli investimenti, e con loro dei cervelli;

    senza l'UE, l'Italia non ci sarebbe già più.
    c'� del lardo in Garfagnana

  14. #14
    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    qui sbagli, scusa la franchezza:
    tra Craxi e Berlusconi c'è Maastricht: un cambiamento radicale in termini di poteri costituzionali; non solo la fine della sovranità monetaria e i limiti al debito, ma anche la privatizzazione del sistema bancario; prima ipartiti nominavano i vertici delle banche, garantendo ad amici e clienti il credito, in barba al mercato;
    Craxi ha governato a debito, potendo accontentare tutti;
    mettiamo pure che sia così: sta di fatto che la Costituzione non c'entra niente.

  15. #15
    Opinionista L'avatar di axeUgene
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    Citazione Originariamente Scritto da flying dutchman Visualizza Messaggio
    mettiamo pure che sia così: sta di fatto che la Costituzione non c'entra niente.
    beh, sì che c'entra; l'equilibrio dei poteri è pensato su base di piena sovranità, quando in effetti - togliendo esteri e difesa, che sono quel che sono nel contesto internazionale che è - l'ultimo vero potere sovrano attribuito allo stato è il fisco e redistribuzione delle risorse in servizi, e l'accesso alla PA;
    tutto il resto è UE, oppure decentrato;
    in poche parole, l'unica cosa che veramente accomuna in modo inclusivo - tra loro - ed esclusivo - degli altri - un residente a Treviso e uno a Molfetta è il fatto che una parte delle tasse - nemmeno tutte, viste le addizionali - di uno va a pagare i servizi all'altro, e che uno può concorrere per un posto di infermiere o giudice ed essere trasferito nella città di residenza dell'altro, cosa che non può un cittadino francese; per tutto il resto, essere "italiano" non vuol dire nulla di diverso da "cittadino UE"; tutti possiamo fare tutto nell'Unione;

    il risultato è una democrazia che non decide e non esprime una direzione nemmeno su quei temi di attribuzione di risorse, e non riesce a tradurre in concreto gli impegni assunti a livello sovranazionale;

    io non credo troppo all'ingegneria politica, cioè che le leggi e la costituzione possano modificare il quadro sostanziale; però se un politico mi dice che con questo sistema è impossibile governare, nel senso di imprimere efficacemente una direzione politica in tempi e modi ragionevoli, nella maggior parte dei casi ha ragione, perché quella frammentazione sostanziale trova mille modi per ostacolare qualsiasi processo di cambiamento.
    c'� del lardo in Garfagnana

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