Citazione Originariamente Scritto da Spirit Visualizza Messaggio
via... è dai tempi di "Non ho l'età" che le canzoni di Sanremo sono allusioni al costume sessuale e termometro di quello;

Non so cosa mai ti fa paragonare i tempi dell'"Eternità", delle "Colline sono in fiore" a questi Sanremo di adesso. Non ho l'età poteva essere solo un delicatissimo, pudicissimo, lontanissimo riportarsi ad un richiamo dei sensi che tutti ci invade prepotente ad una certa età. Nulla a che fare con l'ostentazione, pacchiana e per nulla provocatoria (anzi) di adesso. Ti piace far polemica su tutto, anche quando, come in questo caso, probabilmente in fondo la pensiamo in modo simile.
no, se mi leggi con attenzione, vedi che il punto è un altro;
ogni rottura di codice fa scandalo nella sua epoca, e a te la 16enne Cinquetti ti pare pudica, perché la vedi come uno della tua generazione; ma per quella dei padri era scandaloso che la minorenne manifestasse canoramente e in televisione una pulsione, per quanto castigata, fuori dal contesto dello stornello rurale; la ragazza per bene doveva essere del tutto estranea ed ignara di qualsiasi fremito;

Non a caso dicevo che oggi una provocazione reale di cui far parlare i mass media sarebbe quella di presentarsi a cantare in smoking e fiore all'occhiello. Di tatuaggi, rimmel, torsi nudi ne abbiamo fin sopra le orecchie. Noi che da ragazzi accogliemmo con entusiasmo il glam rock e l'ermafroditismo di un Bowie e di un Lou Reed (che certamente non si sarebbero mai presentati a Sanremo)...ma è stato già detto, è passato più di mezzo secolo...La differenza è che si parlava di cantanti e musicisti eccezionali, geni musicali!
non li avrebbero invitati; in effetti, quella era ostentazione e provocazione, e si capisce, visto che la morale era quella che era;

quando tiri fuori la storia dello smoking in effetti non cogli proprio il punto, proprio perché sei legato ad una dicotomia obsoleta della provocazione attraverso quelle forme, il glam, il vestito, ecc...
per un 20enne di oggi, quello che tu pensi sarebbe stato anticonformismo è una cosa che non ha alcun senso linguistico, nel senso di significante di un significato, perché da 40 anni - proprio quando l'industria culturale ha riconosciuto Reed, Bowie, Bolan, ecc... come icone "serie", artisti, la mise di scena ha smesso di essere un messaggio dirimente;
tu vivi Achille Lauro secondo la tua sensibilità generazionale, e ti sembra un clone ritardato di Bowie, ma il senso è completamente diverso, e comunica a generazioni diverse dalla tua o dalla mia;
per farti un esempio, così non vedi in termini polemici, fine 60 c'erano i primi filmetti sui "giovani", in cui gli sceneggiatori cercavano di riprodurre il gergo dei liceali, i quali chiamavano "matusa" i genitori; chiaramente, il gergo si evolve ogni sei mesi, quindi il linguaggio del film suonava inevitabilmente ridicolo, vecchio di diversi anni alle orecchie dei liceali che si vedevano ritratti;
ma se io oggi chiamo "matusa" i genitori, sto compiendo un'operazione di citazione che ha un senso completamente diverso da quello degli sceneggiatori;

la questione è proprio che quell'estetica che tu leggi secondo i tuoi codici generazionali oggi appartiene ad una cultura che la usa come significante di cose diverse, e in un quadro di valori diversi; a te sembrano "provocazioni", mentre quelli la vivono come normalità, perché le gerarchie di valore sono completamente diverse da quelle che noi potremmo individuare a partire dai nostri codici;
del resto, se quella roba fosse stata provocazione ostentata, non avresti al "centro", canzone vincente, l'ordinario medio, proprio quella cosa di Mahamhood e Blanco; guarda che è un segno forte, eh...