Pagina 1 di 4 1 2 3 4 UltimaUltima
Risultati da 1 a 15 di 58

Discussione: Lo zerbino e il pacioccone

  1. #1
    ????? ???????????? L'avatar di Pazza_di_Acerra
    Data Registrazione
    09/12/09
    Località
    Sul pianeta Terra
    Messaggi
    28,755

    Lo zerbino e il pacioccone

    L'intervista a papa Francesco di Fabio Fazio per la trasmissione Che tempo che fa ha mostrato ancora una volta quanto pervasivo sia il confessionalismo sulla tv pubblica. Prevedibilmente, si è tradotta nell'ennesima celebrazione mediatica di Bergoglio, corredata da un intervistatore incolore e acritico. Se è stata commentata con giubilo, sdilinquimento e ossequio in Italia, la stampa estera ha espresso invece scetticismo per la banalità delle domande e la mancanza di coraggio nell'affrontare temi spinosi come gli abusi sessuali coperti dalla Chiesa cattolica, le questioni lgbt, il celibato dei preti, le ingerenze vaticane e vescovili sulla politica.
    Tutti temi che, guarda caso, i grandi media italiani (e in particolare la Rai) si guardano bene dall'affrontare in maniera approfondita e critica verso la gestione clericale, al contrario di ciò che avviene all'estero. Ma noi ci abbiamo Sanremo!
    semel in anno licet insanire, cotidie melius

  2. #2
    Opinionista L'avatar di axeUgene
    Data Registrazione
    17/04/10
    Località
    sotto una quercia nana in zona Porta Genova
    Messaggi
    20,948
    Citazione Originariamente Scritto da Pazza_di_Acerra Visualizza Messaggio
    L'intervista a papa Francesco di Fabio Fazio per la trasmissione Che tempo che fa ha mostrato ancora una volta quanto pervasivo sia il confessionalismo sulla tv pubblica. Prevedibilmente, si è tradotta nell'ennesima celebrazione mediatica di Bergoglio, corredata da un intervistatore incolore e acritico.
    Se è stata commentata con giubilo, sdilinquimento e ossequio in Italia, la stampa estera ha espresso invece scetticismo per la banalità delle domande e la mancanza di coraggio nell'affrontare temi spinosi come gli abusi sessuali coperti dalla Chiesa cattolica, le questioni lgbt, il celibato dei preti, le ingerenze vaticane e vescovili sulla politica.
    guardala dal punto di vista di un cattolico tradizionalista:
    non una parola/predica su famiglia, sessualità e procreazione, condanna decisa del clericalismo, esclusiva attenzione su temi "sociali" e diritti umani; quello potrebbe dire la stessa cosa;
    Tutti temi che, guarda caso, i grandi media italiani (e in particolare la Rai) si guardano bene dall'affrontare in maniera approfondita e critica verso la gestione clericale, al contrario di ciò che avviene all'estero. Ma noi ci abbiamo Sanremo!
    la cosa che mi ha colpito di più è che il giorno dopo, su tutta la stampa, l'uscita tv del papa ha guadagnato appena un trafiletto/taglio basso in prima pagina, fatta eccezione per la "Verità", testata catto-tradizionalista, che propone una foto grande, commentando: "il papa va da Fazio ma i cattolici sono sempre meno";

    onestamente, è costume consolidato e ragionevole che quando un esponente del clero si espone al contraddittorio non lo si incalzi su questioni scabrose o controverse di cui non abbia diretta responsabilità esclusiva; che mai potrebbe dire di interessante - e ragionevole, visto il suo ruolo - un papa sulla pedofilia o sulla sessualità diversa da quella proposta dalla Dottrina ?
    secondo me, sarebbe sleale cercare di incastrarlo in una dialettica di quel genere, e bene ha fatto Fazio ad evitare, posto che ovviamente si sono messi d'accordo prima, come sempre in questi casi;
    io non sono cattolico e non mi esimo da critiche alla dottrina della Chiesa, e nemmeno al papa, e questo a prescindere dall'essere poi d'accordo o meno sul merito di quello che dice; avrei detto lo stesso ci fosse stato Ratzinger a parlare di teologia;

    forse il vero rimpianto è che uno come Fazio non avesse la preparazione per concentrare qualche domanda su cose interessanti, diverse dalla superficialità ecumenica che piace tanto alla sinistra "rosa" che quello rappresenta e che ha in simpatia il pacioccone, che tanto pacioccone poi non è.
    c'� del lardo in Garfagnana

  3. #3
    ????? ???????????? L'avatar di Pazza_di_Acerra
    Data Registrazione
    09/12/09
    Località
    Sul pianeta Terra
    Messaggi
    28,755
    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    forse il vero rimpianto è che uno come Fazio non avesse la preparazione per concentrare qualche domanda su cose interessanti, diverse dalla superficialità ecumenica che piace tanto alla sinistra "rosa" che quello rappresenta e che ha in simpatia il pacioccone, che tanto pacioccone poi non è.
    Ma appunto, occasione sprecata. Per ascoltare una sequela di ovvietà bastava invitare Alberoni, senza scomodare il pacioccone.
    semel in anno licet insanire, cotidie melius

  4. #4
    Astensionista L'avatar di nahui
    Data Registrazione
    05/03/09
    Località
    in una nuvola di smog
    Messaggi
    20,402
    Boh, mi è sembrato un curato di campagna del 1800, ci ha parlato come fossimo dei villani analfabeti. Gli è sfuggito però un vocabolo, "il mito" della creazione. Insomma, non capisco se ci è o ci fa.
    Di fronte alla complessità del disagio contemporaneo, forse sarebbe utile anche all'istituzione cattolica più coraggio.
    Il vero castigo per chi mente non è di non essere più creduto, ma di non potere credere a nessuno.
    (George Bernard Shaw)

  5. #5
    Opinionista L'avatar di follemente
    Data Registrazione
    22/12/09
    Località
    Al mare
    Messaggi
    10,857
    Che tempo che fa è un programma di intrattenimento e perciò non vedo perché Fazio (visibilmente emozionato) avrebbe dovuto accollarsi certe domande scomodissime: ha puntato sui cavalli di battaglia del Papa (in differita, beninteso!) e Bergoglio ha parlato al cuore delle persone (di milioni di persone, di livello culturale differente): nonostante ciò, a momenti è stato originalissimo, come per esempio quando ha detto «guardare dall'alto in basso è lecito solo in un caso: quando si sta aiutando qualcuno a rialzarsi.”

  6. #6
    Opinionista L'avatar di axeUgene
    Data Registrazione
    17/04/10
    Località
    sotto una quercia nana in zona Porta Genova
    Messaggi
    20,948
    Citazione Originariamente Scritto da Pazza_di_Acerra Visualizza Messaggio
    Ma appunto, occasione sprecata. Per ascoltare una sequela di ovvietà bastava invitare Alberoni, senza scomodare il pacioccone.
    uno può anche strabattersene le palle, di quello che dice un papa; ma se ti interessa la questione, ogni evento ha rilievo, anche se di contenuto apparentemente ovvio;

    questa è un'istituzione in crisi da molto, che cerca un ruolo e una ragion d'essere in un mondo che già trasversalmente l'ha quasi del tutto esclusa, e trasversalmente la tira in diverse direzioni, piccole;
    stamani, Lucetta Scaraffia, non una tradizionalista, in contradditorio col direttore di Avvenire, Tarquinio, si lamentava che il papa dovrebbe essere una guida spirituale di fronte alla morte e a questioni del genere, e non fare politica; insomma, il sentimento privato degli anziani occidentali agiati; non ha torto nemmeno lei; d'altro canto il tema di maggior presa immediata resta sempre quello dell'altruismo evangelico, che deve esserci sempre come la hit in ogni concerto pop di un cantautore famoso, anche se gli esegeti vogliono brani più rari;

    Citazione Originariamente Scritto da nahui Visualizza Messaggio
    Boh, mi è sembrato un curato di campagna del 1800, ci ha parlato come fossimo dei villani analfabeti. Gli è sfuggito però un vocabolo, "il mito" della creazione. Insomma, non capisco se ci è o ci fa.
    ci fa, ci fa...
    quello s'è chiamato Francesco, ma viene dalla congregazione dei coltissimi e diplomatici, da 5 secoli educatori di monarchi e classi dirigenti;

    sta cercando di condizionare gli avversari curiali sul profilo dei suoi successori, stabilendo uno standard di esposizione che lasci poco spazio a personalità retrattili e di mediazione eccessiva, come i più vorrebbero; sta creando un "prodotto papa" di cui l'offerta dovrà essere più o meno garantita, dovendo investire su personalità che non possono essere scialbe sul piano dei contenuti, perché non reggerebbero;
    Di fronte alla complessità del disagio contemporaneo, forse sarebbe utile anche all'istituzione cattolica più coraggio.
    su questa linea hanno abbastanza rinunciato; si rendono conto che non riescono a rappresentare sentimenti abbastanza condivisi in quel contesto culturale loro di chiesa; va tutto troppo veloce per rincorrere le circostanze in modo puntuale;
    hanno fatto santo il guerriero polacco, che è quello che li ha affossati definitivamente, una sorta di auto-celebrazione narcisistica; poi, fine;

    l'immagine che mi ha colpito per la tempistica e la potenza iconica è quella della naturalezza per famiglie del festival di Sanremo, dove vincono e si impongono ubiquitarie icone glam-gay&trans che entrano nelle case delle famiglie come "normalità" mainstream, mentre Meloni e Adinolfi fraintendono il "che cozzalone" (che grezzo ! in barese) che prende per il culo proprio la loro rivendicazione di politicamente scorretto, e la Rappresentante di lista fa ciao-ciao col culo, presumibilmente a Pillon e sicofanti;

    fino a 10 anni fa o meno, il conduttore era il rappresentante della normalità delle famiglie italiane, che, pure tollerante e democratico, invitava gli animali, i freaks, faceva un passo di lato e si dissociava;
    la canzone che vince parla dei brividi d'amore di due che se lo piantano, di cui uno è un marocchino milanese che parla con l'accento del Lorenteggio; se per noi poteva essere una curiosità di cui discutere, magari con la soddisfazione del progressista, per tua figlia è una normalità che può persino passare inosservata;

    ora, un papa che si rivolge a questa normalità portandosi dietro tutto quel bagaglio di sconfitte ha per prima cosa un problema di natura cognitiva, e cioè cercare un appiglio comunicativo col mondo in cui quel suo sottaciuto ordine di valori che rappresenta sia quanto meno percepito come sensato, quando si trova a recitare una parte da Dalai Lama qualsiasi, se proprio gli va bene;

    chi lo applaude è gente di una certa età, che ha ancora in mente status e gerarchie di tipo più "politico" e intellettuale; cioè la gente che discetta su questa cosa, su quello che un papa dovrebbe dire o non dire, fare o non fare;
    ma la stragrande maggioranza fa ciao-ciao, se non proprio col culo, col telecomando, perché inizia la serie sul canale streaming, nemmeno la preferita; non sono cattivi; proprio non capiscono di che parla, anche se dice cose importanti, perché il costrutto è diverso, in termini di processo di apprendimento dall'esistenza;

    le critiche della Pazza, o quelle che potremmo fare noi, risentono dello stesso gap cognitivo, per cui per noi un papa ha una determinata collocazione socio-storica di rilievo, che richiederebbe questo o quello, con un riconoscimento, quanto meno di identità e doveri connessi, parlare di certe cose, rispondere; mentre nel mondo reale in effetti la gente più giovane lo guarda come una specie di panda o koala, un curioso animale esotico a rischio estinzione, più o meno simpatico o carismatico, ma che parla allo stesso titolo di un qualsiasi santone televisivo.
    c'� del lardo in Garfagnana

  7. #7
    Sovrana di Bellezza L'avatar di ReginaD'Autunno
    Data Registrazione
    01/05/19
    Località
    In un incantevole paese della regione dei trulli
    Messaggi
    10,258
    A me personalmente l'intervista di Fabio Fazio a Papa Francesco non è dispiaciuta affatto, anzi, con garbo gli ha elencato diciamo così i mali della società e il Pontefice ha risposto con il suo pensiero su cose molto importanti.
    Corteggiata da l'aure e dagli amori, siede sul trono de la siepe ombrosa, bella regina dè fioriti odori, in colorita maestà la rosa CLAUDIO ACHILLINI

  8. #8
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
    Data Registrazione
    17/07/06
    Località
    Empoli
    Messaggi
    60,367
    Citazione Originariamente Scritto da follemente Visualizza Messaggio
    Che tempo che fa è un programma di intrattenimento e perciò non vedo perché Fazio (visibilmente emozionato) avrebbe dovuto accollarsi certe domande scomodissime: ha puntato sui cavalli di battaglia del Papa (in differita, beninteso!) e Bergoglio ha parlato al cuore delle persone (di milioni di persone, di livello culturale differente): nonostante ciò, a momenti è stato originalissimo, come per esempio quando ha detto «guardare dall'alto in basso è lecito solo in un caso: quando si sta aiutando qualcuno a rialzarsi.”
    Da brividi, è vero! Anche quando non ha usato mezze misure parlando di lager e migranti: "Quello che si fa con i migranti è criminale!" Parole che non sentiremo mai pronunciare dai nostri politici.
    Ha parlato semplicemente, con un linguaggio chiaro, esponendo la necessità di rimettere al centro LA PERSONA. Nella sua intierezza. E non il denaro, il profitto, il tornaconto individuale....

    "Invece c’è una psicologia dell’indifferenza come accadde anche nella parabola del Buon Samaritano. Gli altri passano, sono anche delle brave persone, ma non si fermano, non toccano. Lo straniero, invece, il Samaritano «vede, si ferma, tocca e si prende il carico. Ci manca il toccare. Il toccare ci porta l’eroicità. Penso ai medici: hanno toccato il male e sono rimasti lì ad aiutare. Il tatto è il senso più pieno, quello che ci mette la realtà nel cuore». Ed è per questo che «se guardiamo senza toccare con mano il dolore della gente, mai possiamo trovare una soluzione».

    Sul Perdono:

    "dobbiamo ricordare che il perdono è un diritto. «Essere perdonato», dice il Papa, «è un diritto umano, tutti noi abbiamo il diritto di essere perdonati se chiediamo perdono. Noi abbiamo dimenticato questo, che chi mi chiede il perdono ha il diritto di essere perdonato» E cita la parabola del Figliol prodigo."

    Sulla sua scelta di abitare in Santa Marta:

    Il Papa spiega che, quando è stato fotografato all’uscita di un negozio di dischi a Roma, in realtà, era andato a benedire il locale di questi amici che era stato rinnovato, non a fare acquisti. Pensava di non essere visto perché era sera e invece «c’era un giornalista che aspettava un amico per prendere un taxi» e così la notizia ha fatto il giro del mondo. Amici che papa Francesco ha conservato, «perché ne ho bisogno, sono pochi, ma buoni», commenta. E spiega ancor auna volta che non è andato a vivere nel palazzo apostolico proprio per non essere solo. «Gli altri Papi erano santi e ce l’hanno fatta, io non avevo le forze, avevo bisogno degli amici».

    https://www.famigliacristiana.it/art...-e-chiesa.aspx

    Insomma, uno di noi. Uno che senti vicino.
    amate i vostri nemici

  9. #9
    Opinionista L'avatar di Spirit
    Data Registrazione
    17/07/21
    Messaggi
    2,821
    "Quello che si fa con i migranti è criminale!" Parole che non sentiremo mai pronunciare dai nostri politici.

    Invece qualcuno lo dice, riferendosi alla criminale politica di favorire l'immigrazione illegale con i famigerati BARCONI tanti dei quali fanno naufragio ed hanno causato infinite vittime. Favorendo nello stesso tempo l'opera infame dei nuovi negrieri. Ma al di là di questo, mi ha colpito la coincidenza temporale della lettera di Ratzinger sulla questione PEDOFILIA, uno dei tanti argomenti di cui il lecchino Fazio si è ben guardato dall'accennare. Solo un caso?
    “Siamo tutti uguali davanti alla legge, ma non davanti agli incaricati di applicarla.”
    (S. Lec)

  10. #10
    ????? ???????????? L'avatar di Pazza_di_Acerra
    Data Registrazione
    09/12/09
    Località
    Sul pianeta Terra
    Messaggi
    28,755
    Hai ragione, Cono, veramente da brividi!
    Sotto il profilo dei non-contenuti sciorinati in questa conversazione televisiva, occorre dire che entrambi i protagonisti, intervistato e intervistatore, hanno mantenuto un profilo di tale mediocrità che a confronto le conversazioni di don Camillo e Peppone nel romanzo di Guareschi sembravano avere lo spessore dei simposi filosofici. E sapendo che le domande e le risposte erano state minuziosamente preparate dalla Segreteria di Stato Vaticana, si coglie ancora di più la pochezza che tradisce la difficoltà della Chiesa di oggi. Il pacioccone ha accettato di essere intervistato durante un talkshow di Rai Tre e ha inanellato una serie di banalità che la metà bastava, giusto per confermare di essere il massimo esponente della ideologia del nulla.
    Ha espresso preoccupazione per “i padri di famiglia che vedono che il salario non arriva a fine mese”, ignorando volutamente che le famiglie monogenitoriali in 9 casi su 10 hanno a capo una madre e non un padre, e sono quasi sempre in difficoltà.
    E sempre per rimanere in tema di misoginia interiorizzata, ha dato ad intendere di conoscere la curiosità dei bambini quando attraversano la fase dei “perché” ma ha detto che i bambini si rivolgono ai padri: “papà perché? papà perché?” ignorando volutamente che i bambini, piuttosto, rivolgono i loro “perché” a chiunque gli capiti a tiro, ma soprattutto alle madri. Non si è trattato di frasi pronunciate a caso, il pacioccone non voleva perdersi l’occasione di ribadire, conformemente alla ideologia cattolica che rappresenta, che il capo della famiglia è il maschio ed è a lui che si rivolgono i figli per la conoscenza, ed ha finanche aggiunto che la complicità genitoriale deve consentire che crescano insieme padri e figli, ancora una volta ignorando le madri. La simbologia sottesa a queste frasi pronunciate con apparente banalità, è sempre la stessa: il maschio deve mantenere la sua condizione di superiorità sugli altri membri della famiglia perché mutua questa asserita superiorità dalla religione maschilista di cui Bergoglio è a capo. Sarà contenta Cono coi suoi carismi, le donne un po’ meno, ma pazienza.
    Con le espressioni sui migranti e sulle guerre è stato imbarazzante: in Libia torturano, le prime vittime delle guerre sono i bambini, la produzione di armi è causa di guerre, le guerre determinano le migrazioni, il Mediterraneo è un cimitero, insomma una sintesi degna di un parroco di campagna con la terza media. Sull’ambiente poi si è superato: nel mare c’è la plastica. A ridatece Ratzinger!!!
    semel in anno licet insanire, cotidie melius

  11. #11
    Opinionista L'avatar di axeUgene
    Data Registrazione
    17/04/10
    Località
    sotto una quercia nana in zona Porta Genova
    Messaggi
    20,948
    Citazione Originariamente Scritto da Spirit Visualizza Messaggio
    "Quello che si fa con i migranti è criminale!" Parole che non sentiremo mai pronunciare dai nostri politici.

    Invece qualcuno lo dice, riferendosi alla criminale politica di favorire l'immigrazione illegale con i famigerati BARCONI tanti dei quali fanno naufragio ed hanno causato infinite vittime. Favorendo nello stesso tempo l'opera infame dei nuovi negrieri.
    via... questa è ipocrisia;

    quei migranti vivono in paesi dove noi occidentali abbiamo interessi enormi che retribuiamo due spicci; nel frattempo quelli sono inseguiti dalla siccità e della morte per sete, e arrivano a fare quei viaggi assurdi;
    ma il punto è che da 30 anni, legge Bossi-Fini, non si concedono visti; che vuol dire ?

    vuol dire che, poiché industria e servizi, a fronte della decrescita demografica e delle aspettative degli italiani, hanno necessità di quell'immigrazione, e infatti assorbono quella clandestina, che periodicamente beneficia di sanatorie;

    quindi, siamo noi i criminali che creano le condizioni per la clandestinità, proprio con quelle politiche di chiusura, che rendono ricattabili e privi di diritti i migranti; trucco vecchio come il cucco, che capisce anche un bambino:
    se sei irregolare, ti prendi quello che ti do, muto e rassegnato; 2 euro l'ora per ritagliare guarnizioni di gomma, mi paghi l'affitto in nero, vieni a lavorare alla bancarella come "amico", ecc...

    Ma al di là di questo, mi ha colpito la coincidenza temporale della lettera di Ratzinger sulla questione PEDOFILIA, uno dei tanti argomenti di cui il lecchino Fazio si è ben guardato dall'accennare. Solo un caso?
    non si chiama un papa a parlare in tv per processarlo su cose di cui non è responsabile; la materia penale è personale, si tratti del pedofilo o di chi lo copre;

    difficilmente potrei essere descritto come simpatizzante clericale, ma questa storia della pedofilia dei preti non riguarda il motivo per cui quelli fanno i preti, se non incidentalmente;
    una "chiesa" - si trattasse pure dei buddisti - viene lì a descriverti una visione dell'esistenza, su cui si può concordare o meno; non è che se si scoprono dei monaci pedofili quello che dice il Dalai Lama assume una coloritura diversa...

    capisco bene che la Chiesa cattolica, nella misura in cui esercita un potere politico-morale possa attrarre acrimonia, a volte giustificata; ma, appunto, si tratta di questioni di cui discutere in altre sedi e in altri modi; per essere concreti, puoi chiamare un vescovo a parlare del fine vita e chiedergli il perché chi non condivide la sua dottrina dovrebbe essere vincolato per legge a quella, che riguarda solo i suoi fedeli;

    ma se chiami un papa, il Dalai Lama o Tiziano Terzani, a come testimonial di una visione dell'esistenza, quello spazio è dedicato all'esposizione di quella visione e si deve necessariamente garantire la possibilità di esprimere quella cosa; non pianificare agguati "politici";

    se devo rimproverare qualcosa alla chiesa - ma è un portato della storia, oramai radicato nel passato, e anche con diverse luci - è che con la dittatura culturale istaurata 5 secoli fa ha proprio "politicizzato" le grandi questioni di natura propriamente religiosa, attribuendosene un monopolio che ha accorpato ad un ruolo politico generalmente conservatore o reazionario;

    il risultato è esattamente l'incapacità degli italianuzzi di tutte le risme politiche di distinguere terreni di condivisione morale da campi in cui si gioca da avversari politici, e tutto diventa una selvaggia guerra di religione, rimossa per secoli; tanto per chiarire:
    in Germania, le chiese luterane sono le principali finanziatrici delle ONG che salvano i migranti sui barconi; ora, quei fedeli che pagano di tasca loro non sono certo tutti freakettoni coi dreadlocks tipo Carola; c'è il notaio liberale di Amburgo e il caporeparto di Essen, la maestra elementare di Kiel e il medico berlinese, gente che indifferentemente vota SPD, verde, o popolare; ma sulla doverosità di raccattare la gente che sta annegando non ha dubbi;

    mo', il papa, un po' rincorrendo quelli, un po' per autentica convinzione, sta cercando di traghettare il suo gregge su quel nocciolo di valori di fondo; uno può essere d'accordo o meno, ma quello è il mestiere suo; non fare il poliziotto dei pedofili, come se mandare i figli al collegio cattolico fosse un obbligo;

    oggi, ascolti il tg, e valuti; no, mio figlio dagli Scolopi non ce lo mando più; mi spiace, ma il disagio è troppo; oppure scegli di fidarti; ma non è che ti vengono a prendere il figlio a casa e lo deportano...
    se non si ragiona in modo ordinato per categorie, non si capisce più nulla di quanto si ascolta o legge.
    c'� del lardo in Garfagnana

  12. #12
    Opinionista L'avatar di Spirit
    Data Registrazione
    17/07/21
    Messaggi
    2,821
    non si chiama un papa a parlare in tv per processarlo su cose di cui non è responsabile; la materia penale è personale, si tratti del pedofilo o di chi lo copre;

    E' come dire che un commissario di polizia non deve rispondere sulle malefatte di alcuni poliziotti del suo distretto. La Chiesa ha sempre coperto i preti pedofili, magari trasferendoli a fare altre porcate anziché consegnarli al braccio della legge. Ratzinger ha chiesto perdono, segno che anche lui si è reso conto di avere alcune colpe di gravissima omissione, almeno questo lo ha fatto, sapendo che la fine per lui è prossima! Nessuno può permettersi di giustificare comportamenti così indegni da parte di chi dovrebbe guidare il suo gregge alla vera spiritualità! Non scherziamo per favore arrampicandoci sugli specchi. Capisco Cono, ma tu?
    “Siamo tutti uguali davanti alla legge, ma non davanti agli incaricati di applicarla.”
    (S. Lec)

  13. #13
    Opinionista L'avatar di Breakthru
    Data Registrazione
    30/04/19
    Messaggi
    3,317
    questa storia della pedofilia dei preti non riguarda il motivo per cui quelli fanno i preti, se non incidentalmente;


    Riporto il pensiero di Reinhard Marx, arcivescovo di Monaco di Baviera, che si è espresso in favore dell'addio all'obbligo di celibato:

    anche se per Marx non c'è un collegamento stretto tra celibato e abusi - "non si può dire questo in generale, tuttavia questo modo di vivere e questo legame maschile attirano anche persone non adatte, sessualmente immature".

    A mio parere molto più che "incidentalmente"

    ps, sarebbe da capire anche cosa intenda per "sessualmente immature", sicuramente non è usato come termine medico

  14. #14
    Opinionista L'avatar di axeUgene
    Data Registrazione
    17/04/10
    Località
    sotto una quercia nana in zona Porta Genova
    Messaggi
    20,948
    Citazione Originariamente Scritto da Spirit Visualizza Messaggio
    non si chiama un papa a parlare in tv per processarlo su cose di cui non è responsabile; la materia penale è personale, si tratti del pedofilo o di chi lo copre;

    E' come dire che un commissario di polizia non deve rispondere sulle malefatte di alcuni poliziotti del suo distretto. La Chiesa ha sempre coperto i preti pedofili, magari trasferendoli a fare altre porcate anziché consegnarli al braccio della legge. Ratzinger ha chiesto perdono, segno che anche lui si è reso conto di avere alcune colpe di gravissima omissione, almeno questo lo ha fatto, sapendo che la fine per lui è prossima! Nessuno può permettersi di giustificare comportamenti così indegni da parte di chi dovrebbe guidare il suo gregge alla vera spiritualità! Non scherziamo per favore arrampicandoci sugli specchi. Capisco Cono, ma tu?
    non mi capisci perché, pur essendo stato insegnante, hai rimosso il metodo col quale si approcciano le questioni perché il tuo immaginario ti porta a valutare una determinata circostanza;
    una chiesa - tutte le chiese - è anche organizzazione, ma non principalmente organizzazione, laddove un distretto di polizia è solo la branca organizzativa di quel cluster in cui si verifichino gli abusi;
    ma il commissariato è anche un istituto necessario, a cui non puoi sottrarti da cittadino; mentre un collegio o un seminario sono luoghi facoltativi; questo ovviamente non giustifica gli abusi, ma siamo in una prospettiva diversa;

    posto che una persona intellettualmente onesta e non del tutto ignara del mondo, dovrebbe sapere che la pedofilia e gli abusi sono un tratto distintivo di tutti gli ambienti in cui si verifica promiscuità tra insegnanti e minori; hai episodi nelle scuole, nei centri sportivi, ecc...
    ovviamente, tra i preti c'è l'aspetto che sottolinea:

    Citazione Originariamente Scritto da Breakthru Visualizza Messaggio
    Riporto il pensiero di Reinhard Marx, arcivescovo di Monaco di Baviera, che si è espresso in favore dell'addio all'obbligo di celibato:

    anche se per Marx non c'è un collegamento stretto tra celibato e abusi - "non si può dire questo in generale, tuttavia questo modo di vivere e questo legame maschile attirano anche persone non adatte, sessualmente immature".

    A mio parere molto più che "incidentalmente"
    ma non si può dire che abusare dei minori sia la vocazione elettiva di chi si consacra;

    può piacere o meno, essere d'accordo o no, ma un'entità religiosa di mestiere propone - o cerca di imporre - una determinata versione dell'esistenza; se inviti un leader di quella confessione in tv, l'assunto è che ti confronti su quella visione, non su una politica organizzativa non necessaria, che può anche essere discutibile, ma eventualmente riguarda responsabilità penali, personali;

    io, al contrario di quanto sembri sostenere tu, sulle questioni dei diritti sono rimasto un radicale e liberale; anche se non condivido le idee di Cono e posso esprimere molte rimostranze sulla politica civica della Chiesa, non posso in alcun modo derogare ai principi fondamentali che mi impongono di distinguere le responsabilità;

    mi sembra ovvio che non avrebbe avuto alcun senso andare a sfruculiare Bergoglio sulla questione degli abusi, se non per fargli un dispetto e metterlo in difficoltà;
    cosa mai avrebbe potuto dire quello ? e bada che direi lo stesso se si trattasse di un papa più antipatico, o che propugnasse una dottrina ancora più lontana dal mio modo di sentire;

    per essere ancora più chiari, volendo neutralmente citare la dottrina come sub-categoria delle ideologie, nella dottrina cattolica non c'è un fine essenziale di abuso sessuale; mentre altro può essere contestabile in quanto fine essenziale, senza il quale quella dottrina risulterebbe snaturata;

    io posso contestare al tifo organizzato la circostanza che si infiltrano elementi delinquenziali, e anche la propensione allo scontro con le tifoserie opposte di alcuni; ma se tu mi dici che sei tifoso della Maggica, io non posso attribuirti ipso facto la connivenza con chi va allo stadio col coltello o spara razzi sui laziali, come tu fossi co-responsabile della morte di Paparelli; non so se è chiaro... magari parliamo degli umori, degli stili di tifo e delle rivalità stracittadine, anche in modo polemico, ma non su quella base di equivoco.
    c'� del lardo in Garfagnana

  15. #15
    رباني L'avatar di King Kong
    Data Registrazione
    05/07/17
    Messaggi
    1,840
    Oddio! C'é una trasmissione televisiva di prima serata con il carattere del varietà e talk show che regolarmente vede la presenza di comici, personaggi dello spettacolo con qualche pennellata di divulgazione di temi sociali e, in genere, un ospite importante. Ora, questa trasmissione invita il Papa...
    Cosa volete che faccia il Papa? Il leader dell'opposizione oltranzista o il rappresentante del partito anticlericale di Porta Pia?
    Il Papa ha fatto il Papa in una trasmissione di varietà toccando i temi della carità cristiana come farebbe un buon parroco nella predica domenicale.
    Si fosse trovato a fare lezione all'università di Cambridge avrebbe parlato come Ratzinger con poche varianti, davanti all'Assemblea dell'ONU avrebbe fatto un discorso non dissimile da quello di Hourari Boumedienne e in una sessione ecumenica con la Chiesa d'Oriente si sarebbe discusso del Filioque.
    Con Obama a CTCF si è spettegolato dei rapporti con Michelle, di Basket, di rapporti umani e non dei dettagli delle strategie mondiali degli Stati Uniti d'America o delle azioni coperte dei reparti speciali nel Sudamerica.
    Aut hic aut nullubi

Permessi di Scrittura

  • Tu non puoi inviare nuove discussioni
  • Tu non puoi inviare risposte
  • Tu non puoi inviare allegati
  • Tu non puoi modificare i tuoi messaggi
  •  
  • Il codice BBAttivato
  • Le faccine sono Attivato
  • Il codice [IMG]Attivato
  • Il codice [VIDEO]Attivato
  • Il codice HTML � Disattivato