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Risultati da 46 a 60 di 64

Discussione: Baby-gang

  1. #46
    Superstite L'avatar di Doppio
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    Il contesto educativo comunque arriva fino a un certo punto, questo tipo di fenomeno tende a formarsi spontaneamente nei quartieri degradati, giovani balordi figli di vecchi balordi che vivono in case popolari abitate da balordi... la mela non cade lontano dall'albero.
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  2. #47
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    E aggiungo, quali esattamente sono questi valori?
    non lo dirà mai, perché non gli va di argomentare, ma ce lo ha fatto capire tante volte:

    Cono è nostalgico di una cosa che non è masi esistita, una specie di astrazione idealizzata degli anni '50, quel piccolo patriarcato di provincia, emendato dal tronfio del fascismo ma non ancora demolito dal '68, origine di tutti i mali;

    la Famiglia, coi suoi ruoli e carismi di genere, l'autorità paterna, la madre che accudisce, la devozione alla Chiesa, il rispetto per quelle autorità che puntellino quest'ordine, l'insegnante, le istituzioni, ecc...
    aperture moderate e ottriate, graziosamente concesse dall'Autorità: le donne possono lavorare, ma sarebbe meglio di no, o comunque non devono - fatti salvi casi eccezionali - ricoprire cariche importanti come regola, perché se tutte volessero essere al pari dell'uomo, chi starebbe a casa con figli ed anziani ? come si sentirebbero gli ometti nel far valere il loro carisma di guida ?

    l'astrazione sta nel fatto che lui non capisce il nesso funzionale tra quel modello gerarchico e assetti di classe, la cui sovversione consente oggi ai suoi figli di sottrarsi ad un destino operaio, che sarebbe stato in quel contesto per il quale crede solo di provare nostalgia, visto che non realizza quanto l'emancipazione riguardi lui stesso, che invece si concepisce solo nel suo ruolo privato di padre di famiglia, visto che è privo di coscienza di classe;
    per il resto la modernizzazione gli va bene; lo Statuto dei lavoratori, la cassa integrazione, il progresso socioeconomico, ecc... che però concepisce come carità, non sapendo metabolizzare l'idea di società come luogo di conflitti, che invece rimuove;

    voi qui siete giovani e non ve lo potete ricordare, ma tra gli anni 50 e i 70 Amintore Fanfani da Arezzo era il perfetto referente della mentalità e ideologia che ho descritto; di impronta fortemente "sociale", a sinistra nella DC, ma molto tradizionalista sul piano del costume, fu significativamente il protagonista dell'epocale disfatta del referendum contro il divorzio, di cui fu promotore, dopo essere stato giubilato alla presidenza della Repubblica;
    il referendum fu sabotato da diversi settori della DC, più modernisti, laici e di frequentazioni internazionali.
    c'� del lardo in Garfagnana

  3. #48
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    Io credo che si parla spesso per astratto, modello educativo ok ma di quale modello educativo parliamo? Il nostro o quello di altre comunità diverse dalla nostra, straniere?
    Bisognerebbe analizzare caso per caso. Ad esempio che a volte le baby gang sono composte da ragazzini minorenni stranieri,come nel caso recente dalle mie parti in cui è stata identificata una baby gang di minorenni dai 13 ai 14 anni che minacciavano e derubavano ragazzi studenti che si recavano a scuola.
    Due tredicenni non imputabili e altri 4 di 14 anni segnalati alla procura minorile di Milano che per tre di loro ha disposto la misura cautelare della permanenza domiciliare con il “divieto di comunicazione con l’esterno”.
    Fermati e condotti presso gli uffici della Caserma poiché privi di documenti sono stati identificati e confrontati con esito positivo, tutti di origini straniere.
    Vabbè il divieto di comunicazione con l' esterno mi fa un po' ridere, in quale contesto sociale e famigliare vivono? Frequentano regolarmente la scuola? A quell' età dovrebbero.
    Viene da pensare ad un contesto di disagio quindi che tipo di educazione possono aver ricevuto?
    Sono utili le misure prese dal tribunale? Cosa accadrà a questi ragazzi, verranno condannati se ritenuti colpevoli?
    Oppure finirà in niente?
    No, non verranno condannati, sono minorenni.
    Ne ho parlato giusto con degli amici che hanno avuto delle disavventure con delle baby-gang: le avevano denunciate, i carabinieri sono giunti sul posto, ma tranne rimandare i ragazzi a casa non hanno potuto fare altro.

    Sarebbero da rieducare le loro famiglie...

  4. #49
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    Purtroppo temo anche io che sarà così.
    Più che rieducare le famiglie io penso se non sia il caso di allontanarli dalle famiglie.
    La vita è veramente molto semplice, ma noi insistiamo nel renderla complicata.
    Confucio

  5. #50
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    E aggiungo, quali esattamente sono questi valori?
    Mi fate cadere le braccia. Veramente.

    Il Rispetto. Verso l'Altro. L'Altro è una Persona, non un nemico, un avversario, un competitor sul quale gettare fango.
    Il Rispetto verso la figura del Padre, della Madre, del Professore, della Professoressa: Persone dedicate a te, alla tua formazione di Uomo e di Cittadino e non individui che cercano di limitarti o di opprimerti

    Perso questo, a cascata e come un effetto-domino, si perdono anche tutti gli altri Valori: La stima, l'obbedienza, la fedeltà, il controllo di sé, la disciplina, l'altruismo, l'amicizia, la capacità di perdonare, il rialzarsi dopo le cadute eccetera. Si diventa vuoti. Vuoti dentro, Doppio! Illudendosi di essere forti solo nel branco, come è il caso proprio delle baby-gang.
    amate i vostri nemici

  6. #51
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    Il Rispetto. Verso l'Altro. L'Altro è una Persona, non un nemico, un avversario, un competitor sul quale gettare fango.
    Il Rispetto verso la figura del Padre, della Madre, del Professore, della Professoressa: Persone dedicate a te, alla tua formazione di Uomo e di Cittadino e non individui che cercano di limitarti o di opprimerti


    Il rispetto è verso la persona, non verso la FIGURA. Sai bene che esistono pessimi padri, madri, figli, professori (e te lo dice un ex professore) ecc.. La figura in sé non dice nulla.
    “Siamo tutti uguali davanti alla legge, ma non davanti agli incaricati di applicarla.”
    (S. Lec)

  7. #52
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    Mi fate cadere le braccia. Veramente.

    Il Rispetto. Verso l'Altro. L'Altro è una Persona, non un nemico, un avversario, un competitor sul quale gettare fango.
    Il Rispetto verso la figura del Padre, della Madre, del Professore, della Professoressa: Persone dedicate a te, alla tua formazione di Uomo e di Cittadino e non individui che cercano di limitarti o di opprimerti
    vedi ? tu rimuovi il conflitto, che è necessario, stabilendo l'autorità come valore di default, che non è affatto scontato;

    in effetti, l'educatore è lì esattamente per limitarti - e bada che non sto sostenendo che ciò sia sbagliato in sé; è ovvio che se il bambino ha la tendenza a rubare il giocattolo dell'altro va limitato; se passi col rosso l'autorità ti deve sanzionare;
    ma il valore che ti propone deve essere condiviso;
    se l'autorità ti fa afre una cosa contraria alla tua coscienza hai il dovere di disobbedire; quindi, cade la logica del teorema;

    Perso questo, a cascata e come un effetto-domino, si perdono anche tutti gli altri Valori:
    esatto:
    La stima, l'obbedienza, la fedeltà, il controllo di sé, la disciplina
    non sono mica comportamenti dovuti, eh...
    e se un'autorità costituita ti costringe a valori che non condividi, che fai ?

    sembri vivere in una bolla di fantasia, in cui la società è una specie di organismo immobile e perfetto, anziché il terreno di conflitto permanente che è, sempre in cambiamento; confondi il tuo confort in un determinato modello come un valore assoluto;

    ora, questa cosa è pure comprensibile, in termini di tuo personale tornaconto; sai, nasci erede al trono di una monarchia assolutista, si capisce che tu preferisca quel modello; ma da bischero qualsiasi nato nel XX° secolo è abbastanza assurdo che tu rimuova la circostanza che masse di persone trovino iniquo e da sovvertire un determinato ordine, e così l'obbedienza ai rappresentanti di quello, visto che durante la tua vita hai avuto modo di osservare e vivere tante di quelle sovversioni;

    il ragionamento tuo lo faceva Putin, costernato nel veder cadere il Muro da pochi passi; la stima, obbedienza e fedeltà è quello che Putin oggi chiede ai suoi subalterni; ti sembrano valori intrinsecamente degni di tutela ?
    a me no.
    c'� del lardo in Garfagnana

  8. #53
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    Mi fate cadere le braccia. Veramente.

    Il Rispetto. Verso l'Altro. L'Altro è una Persona, non un nemico, un avversario, un competitor sul quale gettare fango.
    Il Rispetto verso la figura del Padre, della Madre, del Professore, della Professoressa: Persone dedicate a te, alla tua formazione di Uomo e di Cittadino e non individui che cercano di limitarti o di opprimerti

    Perso questo, a cascata e come un effetto-domino, si perdono anche tutti gli altri Valori: La stima, l'obbedienza, la fedeltà, il controllo di sé, la disciplina, l'altruismo, l'amicizia, la capacità di perdonare, il rialzarsi dopo le cadute eccetera. Si diventa vuoti. Vuoti dentro, Doppio! Illudendosi di essere forti solo nel branco, come è il caso proprio delle baby-gang.
    Quando si sono persi tali valori, e in che modo? Vorrei una contestualizzazione più precisa della storia dei valori. A occhio quelli che descrivi sono i valori della famiglia patriarcale, perciò un ritorno a tali valori presupporrebbe come minimo il disfacimento di ogni conquista femminista, ma più probabilmente un ritorno alla società feudale, il che ci può pure stare, se sei disposto ad accettare che la vita ad esempio non sia un valore sociale, ma determinato solo nell'istituzione familiare, dato che una cosa molto tardiva il fatto che l'omicidio sia socialmente punito piuttosto che vendicato personalmente, la consuetudine e regola sociale della vendetta di famiglia la troviamo anche nella divina commedia:

    Allor disse 'l maestro: «Non si franga
    lo tuo pensier da qui innanzi sovr'ello.
    Attendi ad altro, ed ei là si rimanga;

    ch'io vidi lui a piè del ponticello
    mostrarti, e minacciar forte, col dito,
    e udi' 'l nominar Geri del Bello.

    Tu eri allor sì del tutto impedito
    sovra colui che già tenne Altaforte,
    che non guardasti in là, sì fu partito».

    «O duca mio, la violenta morte
    che non li è vendicata ancor», diss'io,
    «per alcun che de l'onta sia consorte,

    fece lui disdegnoso; ond'el sen gio
    sanza parlarmi, sì com'io estimo:
    e in ciò m'ha el fatto a sé più pio».
    Non avete ancora visto niente

    Moderatore droghe

  9. #54
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    Il Rispetto. Verso l'Altro. L'Altro è una Persona, non un nemico, un avversario, un competitor sul quale gettare fango.
    Il Rispetto verso la figura del Padre, della Madre, del Professore, della Professoressa: Persone dedicate a te, alla tua formazione di Uomo e di Cittadino e non individui che cercano di limitarti o di opprimerti


    Il rispetto è verso la persona, non verso la FIGURA. Sai bene che esistono pessimi padri, madri, figli, professori (e te lo dice un ex professore) ecc.. La figura in sé non dice nulla.
    Appunto: Manca. Lo abbiamo smarrito, il Rispetto. Ricordarsi che dietro quella figura c'è una Persona. Con una missione educativa ben precisa da svolgere. Poi, è chiaro, siam tutti fragili e deboli: cadiamo, sbagliamo. Questo però non ci dà il diritto di odiarli, biasimarli o bandirli dal tessuto sociale e dal vivere civile.
    amate i vostri nemici

  10. #55
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    vedi ? tu rimuovi il conflitto, che è necessario, stabilendo l'autorità come valore di default, che non è affatto scontato;

    in effetti, l'educatore è lì esattamente per limitarti - e bada che non sto sostenendo che ciò sia sbagliato in sé; è ovvio che se il bambino ha la tendenza a rubare il giocattolo dell'altro va limitato; se passi col rosso l'autorità ti deve sanzionare;
    ma il valore che ti propone deve essere condiviso;
    se l'autorità ti fa afre una cosa contraria alla tua coscienza hai il dovere di disobbedire; quindi, cade la logica del teorema;


    esatto:
    non sono mica comportamenti dovuti, eh...
    e se un'autorità costituita ti costringe a valori che non condividi, che fai ?

    sembri vivere in una bolla di fantasia, in cui la società è una specie di organismo immobile e perfetto, anziché il terreno di conflitto permanente che è, sempre in cambiamento; confondi il tuo confort in un determinato modello come un valore assoluto;

    ora, questa cosa è pure comprensibile, in termini di tuo personale tornaconto; sai, nasci erede al trono di una monarchia assolutista, si capisce che tu preferisca quel modello; ma da bischero qualsiasi nato nel XX° secolo è abbastanza assurdo che tu rimuova la circostanza che masse di persone trovino iniquo e da sovvertire un determinato ordine, e così l'obbedienza ai rappresentanti di quello, visto che durante la tua vita hai avuto modo di osservare e vivere tante di quelle sovversioni;

    il ragionamento tuo lo faceva Putin, costernato nel veder cadere il Muro da pochi passi; la stima, obbedienza e fedeltà è quello che Putin oggi chiede ai suoi subalterni; ti sembrano valori intrinsecamente degni di tutela ?
    a me no.
    Non ti rispondo nemmeno: Quei Valori che stanno alla base di una Società Civile non sono necessariamente religiosi. Non sono solo retaggio della Chiesa, ma universalmente riconosciuti come validi, Axe. Come fondanti! Che stanno alla base del tessuto sociale dei popoli.
    Deludente. A volte hai delle uscite che ti rendono assolutamente deludente.
    amate i vostri nemici

  11. #56
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    Non ti rispondo nemmeno: Quei Valori che stanno alla base di una Società Civile non sono necessariamente religiosi. Non sono solo retaggio della Chiesa, ma universalmente riconosciuti come validi, Axe. Come fondanti! Che stanno alla base del tessuto sociale dei popoli.
    Deludente. A volte hai delle uscite che ti rendono assolutamente deludente.
    deluditi pure, ma siamo alle solite:

    ti lamenti dell'apostasia dei "valori", cioè che questi sarebbero contestati, e nel contempo affermi che questi valori sarebbero "universali", quindi non soggetti a sovversione ed "eterni", benché in effetti ti trovi a constatare che la società devia da essi;

    il tuo è un problema psicologico di accettazione della realtà e delle sue dinamiche, che rimuovi perché la spiegazione ti destabilizza, ti angoscia; lo posso anche capire, ma è un tuo personale problema, che non cambia la circostanza per cui la società è per matura un luogo di conflitto permanente e adattamento dei valori ai desideri e bisogni, secondo rapporti di forza, ti piaccia o meno.
    c'� del lardo in Garfagnana

  12. #57
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    Appunto: Manca. Lo abbiamo smarrito, il Rispetto. Ricordarsi che dietro quella figura c'è una Persona. Con una missione educativa ben precisa da svolgere. Poi, è chiaro, siam tutti fragili e deboli: cadiamo, sbagliamo. Questo però non ci dà il diritto di odiarli, biasimarli o bandirli dal tessuto sociale e dal vivere civile.
    Cono parli di valori, rispetto della persona smarriti ma la tua è una visione di una società che è cambiata nel tempo perchè il rispetto per una persona, al di là della figura che rappresenta, riguarda la società in cui hai sempre vissuto, la nostra quella occidentale, non l' attuale mescolanza di popoli e culture diverse dove la persona non è poi così rispettata, che rubare è reato, ma qui si prende in considerazione il contesto in cui avviene, l' età, magari viene liquidata come bravata o trasgressione giovanile, magari in altri paesi del mondo una trasgressione, un reato viene ancora punito con occhio per occhio o il taglio della mano oppure lapidazione, carcere duro.
    Valori universali...come il rispetto della persona, anche se è donna? Non puoi parlare di valori universali quando in alcune parti del mondo, come si è visto le madri, le donne sono succubi del marito, uomo, padre e padrone, nel contesto in cui vive e come si è visto dagli episodi in piazza a Milano l' ultimo dell' anno gruppi di uomini, ragazzi venuti per lo più dalle periferie disagiate si sono sentiti in diritto di palpeggiare, molestare, usare violenza verso ragazze che non stavano facendo nulla di male se non andare in piazza a salutare il nuovo anno, pure se accanto avevano il proprio ragazzo, non si sono fermati davanti a niente neanche i pianti di queste. Di che valori parliamo? Rispetto della persona? Questi ce l' hanno mai avuto come valore il rispetto della persona?
    Queste bande spesso come si è visto,non perchè lo dico io o per razzismo, sono bande di stranieri cresciuti in contesti e culture differenti dalla nostra occidentale, qualcuno si è detto che invece sono italianizzati da più di una generazione, ma in che contesto famigliare, sociale, economico sono cresciuti? Li hanno assimilati certi valori che noi, tu consideriamo fondamentali per una convivenza pacifica e rispettosa?

    Non dico che a commettere reati siano solo ragazzi che vivono in certi contesti, poi può esserci anche il ragazzo italianissimo, cresciuto nella famiglia cosiddetta "per bene" che trasgredisce a regole e privo di valori per altri motivi che andrebbero visti caso per caso e non semplicemente dire che si sono smarriti i valori universali, il rispetto per la persona e i genitori perchè a quanto pare non sono così universali o non sono stati assimilati durante la vita e l' infanzia, adolescenza in ogni parte del mondo, in ogni famiglia allo stesso modo.
    Che poi tutti chi più o chi meno abbiamo trasgredito "le regole" insegnate o imposte dai nostri genitori, la scuola ecc...soprattutto quando ti vengono imposte senza essere assimilate con l' esempio.
    Poi non tutti i giovani adolescenti per ribellione entrano a far parte di gang che vanno in giro a distruggere auto, derubare i passanti, bullizzare o malmenare qualcuno.
    C' è chi si " ribella" all' autorità genitoriale anche diversamente senza far male a nessuno, se non forse (a volte ) a se stesso.
    La vita è veramente molto semplice, ma noi insistiamo nel renderla complicata.
    Confucio

  13. #58
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    Ok ma...torno a ripetere: e dunque? Preso atto che esistono giovani virtuosi e giovani sbandati e che il fenomeno baby-gang, il cyberbullismo, la violenza del branco sono prodotti dalle dinamiche che hai sottolineato tu....cosa facciamo? Come proseguiamo la discussione? Se neghiamo che alla base vi sia un'emergenza educativa seria, che ci chiama tutti a fare la nostra parte di Genitori, Professori, Sacerdoti eccetera, in modo nuovo e convincente (l'ormai famoso NUOVO PATTO EDUCATIVO) conviene chiuderla qui.

    "Noi riteniamo che l'educazione sia una delle vie più efficaci per umanizzare il mondo e la storia. L'educazione è soprattutto una questione di amore e di responsabilità che si trasmette nel tempo di generazione in generazione. L'educazione, quindi, si propone come il naturale antidoto alla cultura individualistica, che a volte degenera in vero e proprio culto dell'io e nel primato dell'indifferenza. Il nostro futuro non può essere la divisione, l'impoverimento delle facoltà di pensiero e d'immaginazione, di ascolto, di dialogo e di mutua comprensione. Il nostro futuro non può essere questo. Oggi c'è bisogno di una rinnovata stagione di impegno educativo, che coinvolga tutte le componenti della società".

    https://www.avvenire.it/papa/pagine/...ivo-la-diretta

    Se rimaniamo indifferenti, gli episodi che ti hanno spinto ad aprire il topic, ahimè si moltiplicheranno.
    Ultima modifica di conogelato; 11-03-2022 alle 01:12
    amate i vostri nemici

  14. #59
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    Ok ma...torno a ripetere: e dunque? Preso atto che esistono giovani virtuosi e giovani sbandati e che il fenomeno baby-gang, il cyberbullismo, la violenza del branco sono prodotti dalle dinamiche che hai sottolineato tu....cosa facciamo? Come proseguiamo la discussione? Se neghiamo che alla base vi sia un'emergenza educativa seria
    per parlare di "emergenza" in modo sensato, dovresti dimostrare che l'oggi è peggiore dello ieri;
    la società, la condizione giovanile, i comportamenti di 40 o 50 anni fa erano nel complesso migliori di quelli di oggi; direi proprio di no;

    che ci chiama tutti a fare la nostra parte di Genitori, Professori, Sacerdoti eccetera, in modo nuovo e convincente (l'ormai famoso NUOVO PATTO EDUCATIVO) conviene chiuderla qui.
    sarebbe abbastanza sensato dire, nel momento in cui un apparato educativo constata quello che ritiene un fallimento - perché è questo il senso del tuo ragionamento - quell'apparato dovrebbe dimettersi e cedere quella funzione a chi sia in grado di rappresentare e organizzare valori compatibili con la sensibilità diffusa;

    altrimenti, il tuo ragionamento è un po' quello putiniano, il quale si illude di ripristinare un'idea di "valori" imperiali dopo un 30ennio di altro, con gli stessi giovani russi che vogliono Netflix invece della guerra;
    i baffi e le stellette sull'uniforme non contano nulla di fronte alle sensibilità; dopo Napoleone, nelle capitali delle monarchie restaurate dopo un 20ennio rivoluzionario, la gente osservava reinsediarsi i monarchi legittimisti col loro codazzo di parrucconi, e li guardava come fossero marziani;

    se non ti confronti con i desideri e le aspirazioni diffuse delle persone in carne ed ossa, anche prendendo atto che sono diverse da quelle che tu ritieni pregiate, e ti illusi di poter riproporre queste, rifiutate e dismesse dalla sensibilità diffusa, puoi solo fare un buco nell'acqua.
    c'� del lardo in Garfagnana

  15. #60
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    Impossibile continuare: Va tutto benissimo così. Ma quale emergenza! E' una bellissima Società, la nostra. E' un mondo fantastico quello che stiamo lasciando alle nuove generazioni, ricco di Valori, di modelli autorevoli, convincenti, perfettamente in linea col futuro radioso che ci attende....
    Ebbravo il nostro professorone radical-chic, attento osservatore di questi tempi felici. Felici come non mai.

    (radical chic
    locuzione
    Che riflette il sinistrismo di maniera di certi ambienti culturali d'élite, che si atteggiano a sostenitori e promotori di riforme o cambiamenti politici e sociali più appariscenti e velleitari che sostanziali.)

    Ma roba da matti!

    Stammi bene, va.
    amate i vostri nemici

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