Citazione Originariamente Scritto da Spirit Visualizza Messaggio
- Per il resto, il politicamente corretto oggi sicuramente include parole ipocrite di pace e d' amore, è il nuovo puritanesimo che porta alla massificazione, al pensiero unico, culto della forma avulsa dalla sostanza
questo è un grave errore, un po' schizofrenico; se vivi in una società che ti garantisce comunque delle cose, dalla pensione all'incolumità, il diritto di proprietà della tua casa, ecc... la forma della legge E' sostanza;
è curioso il discorso della pretesa "massificazione" in una società che davvero consente qualsiasi rappresentanza di pensiero, quando vistosamente fuori dall'Occidente questa facoltà è assolutamente impensabile; vai a creare l'equivalente di Forza Nuova in Russia, o a fare la manifestazione no-vax in Cina, e poi te ne rendi conto; pensa ad un equivalente di Orsini o altri orsacchiotti de noantri sulla tv russa e sai che nell'acqua minerale che quello beve tra una stronzata e l'altra c'è il polonio...

quando spesso i comportamenti più gravi vengono ignorati in virtù della pretesa protezione del "diverso" da noi (vedi la persecuzione della donna e degli omosessuali nei paesi islamici). Quello che pure viene ignorato dai cultori del "politically correct" è il conflitto di classe oggi più che mai presente a causa delle sempre più diffuse disparità sociali. Secondo me è proprio questo aspetto del discorso a rendere questa tendenza diffusa sospetta di essere funzionale al capitalismo.
Ed è proprio per questo che una VERA sinistra dovrebbe battersi contro l'atteggiamento politico-culturale oggi diffuso, invece di difenderlo.
questo che rappresenti è un residuo che un mio caro amico radicale definirebbe catto-comunista, di una cultura pauperista abituata a pensarsi classe sfruttata;

non ci vuole un genio dell'economia per chiedersi il perché un tuo collega cinese o indiano ha sempre guadagnato un decimo di quello che percepiamo tu o io; parafrasando il Lenno della donna negro del mondo, noi siamo i borghesi del mondo;

borghesi ora impauriti perché in effetti il capitalismo globalizzato sta includendo gli ex-servi della gleba e questo ci spaventa; per questo assistiamo al ritorno dei sovranismi, con quell'illusione di poter fare da soli e blindare le frontiere, isolandoci da quei poveri che vogliono la loro fetta;

gli occidentali che abboccano ai discorsi in voga in questi ultimi 15 anni, sono come scarsi atleti dopati che hanno giocato in serie A grazie al doping, e che si lagnano di chi glielo ha propinato nel momento in cui viene gradualmente meno;
parli di lotta di classe, ma se metti insieme il patrimonio privato consumabile, l'accumulo dei redditi in patrimonio - questo conta, non il titolo di proprietà - dei "ricchi" occidentali e lo suddividi per gli altri, ti vengono delle bricioline; cioè, un imprenditore può anche essere titolare di un'impresa che vale 500 milioni, e venderla; ma poi qualcuno la deve comprare e far funzionare allo stesso modo;

la ricchezza privata effettiva di quell'imprenditore, del politico, ecc... che può essere oggetto di quella "lotta di classe" è solo il differenziale tra il tuo tenore di vita e il suo, suddivisa per 60 milioni, su base nazionale; un'inezia;
il vero dato contabile scabroso, è la lotta - di classe, non tra poveri, ma tra meno ricchi - tra occidentali privilegiati e occidentali un po' meno privilegiati, che comunque stanno infinitamente meglio di qualsiasi altro non-occidentale, eccettuate ristrettissime élites;

quell'imbarazzo che vedi nella sinistra è solo l'effetto di lungo periodo di una "scoperta" perfettamente in linea con l'autentico metodo marxista di analisi strutturale della società, che Marx stesso non ha avuto il tempo di apprezzare, e cioè che il capitalismo maturo tende - pur restando tale nella forma - a redistribuire i redditi in modo "socialista", anziché produrre riforme radicali della forma sociale; e la globalizzazione è esattamente il meccanismo che produce questo effetto, suscitando i timori e le ire di noi "borghesi del mondo";

parli di "pensiero unico", ma in effetti è tale qualsiasi regola condivisa, per cui se abbiamo un dissidio stradale è pensiero quasi unico che io non dovrei prendere il cric e dartelo in testa; ci si lagna del cd pensiero unico in genere è chi vorrebbe ricorrere al cric, come chi si lagna della correttezza politica è sempre qualcuno che si percepisce come maggioranza e rivendica il "diritto" di bullizzare le minoranze;
esattamente come quelli che in qualche modo oggi solidarizzano con Putin e le sue "ragioni", ma non si proiettano nella condizione di vittima di una banda che gli espropri la casa e venga a chiedere un pizzo per esercitare il diritto di abitarla, che è quanto accade agli ucraini;

i vari Adinolfi, Pecchioli, Freccero, ecc... sono solo dei poveracci narcisisti in cerca di un ruolo, che sfruttano il desiderio di tantissimi di ascoltare tesi assolutorie e consolatorie, o altre illusioni e occasioni di porsi sul pulpito di una pretesa libertà che in effetti è intesa solo come licenza, esercizio privato di potere, come quegli stronzi - poco politicamente corretti - che in treno non hanno ceduto il "loro" posto, in realtà riservato ai disabili, cosa che dovrebbe essere spontanea, anche senza targhette.