Riascoltando il capolavoro dei Jefferson che segue, è tornato un lontano passato insieme ad alcune considerazioni.
Il clima che si viveva allora era certo completamente diverso da quello attuale, per quanto non di rado si vogliano proporre anche oggi alcuni ritorni per fini prevalentemente commerciali. C'era la contestazione giovanile, il Vietnam, le occupazioni delle Università, il consumo delle droghe ancora spesso con la scusa della "ricerca interiore". C'erano le Comuni, specialmente negli USA, sogno variopinto di un modo di vivere diverso e distinto, "peace and love", musica e sesso libero. Fallirono, anche se oggi rimane ancora qualche traccia qua e là. Fallirono perché all'utopia non arrivava il reale modo di vivere, di sentirsi e di atteggiarsi verso gli altri. Restavano vizi, condizionamenti, pregiudizi che la società aveva inculcato, non puoi pretendere di essere immune, incontaminato dalla pandemia comune. Eppure rimane, per i vecchi come me che quel clima lo hanno conosciuto, se non vissuto, un filo di nostalgia che oggi, come mi è capitato, ti fa definire da qualcuno "eterno adolescente". E non è che non ci sia del vero in questa definizione. Non la considero così negativa. Il perchè potete capirlo da soli...