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Risultati da 16 a 30 di 38

Discussione: asterisco

  1. #16
    Opinionista L'avatar di Breakthru
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    Per quel che mi riguarda, nella lingua parlata lo trovo piuttosto ostico, cacofonico, probabilmente anche per non averne l'orecchio,

    Nello scritto invece mi piace, più l'asterisco dello schwa:

    -alcun* intellettual* hanno firmato una petizione-

    é così terribile?

  2. #17
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    Per quel che mi riguarda, nella lingua parlata lo trovo piuttosto ostico, cacofonico, probabilmente anche per non averne l'orecchio,

    Nello scritto invece mi piace, più l'asterisco dello schwa:

    -alcun* intellettual* hanno firmato una petizione-

    é così terribile?
    Non trovo sia terribile, pure io non ritengo che questa sia la strada, e convengo con il cacofonico, ma mettere le mani avanti e fare una petizione contro qualcosa che probabilmente non ci sarà mai, perché la grammatica non si modifica per imposizione dall'alto, non funziona così e basta, chiedete a Noam Chomski, mi pare una prepotenza immotivata nei confronti di una minoranza.
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  3. #18
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    Io sono tradizionalista preferisco declinare al femminile, maschile, plurale sia scritto che parlato, almeno finchè sarà consentito.
    La vita è veramente molto semplice, ma noi insistiamo nel renderla complicata.
    Confucio

  4. #19
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    Per quel che mi riguarda, nella lingua parlata lo trovo piuttosto ostico, cacofonico, probabilmente anche per non averne l'orecchio,

    Nello scritto invece mi piace, più l'asterisco dello schwa:

    -alcun* intellettual* hanno firmato una petizione-

    é così terribile?
    il guaio è che queste cose fanno saltare la mosca al naso a chi è in stato di polemica permanente col radicalismo "chic", o comunque che a questi pare inutile o ipocrita; l'immaginario di questi è Vendola o Luxuria, privilegiati;
    ovviamente la capacità di comprendere è compromessa, perché manca un rapporto con la realtà delle persone normali che sono messe a disagio da uno standard dispensabile;
    io scommetto entrambe le palle - anzi, pure la terza che non ho - che anche il più reazionario, transofobo, omofobo, pillonizzato, e/o ostile al politicamente corretto del linguaggio, se gli nasce un figlio down al primo mongoloide che quello si becca capisce subito, si redime e cambia parrocchia in un fiat...

    spesso si gioca all'indifferenza o alla scorrettezza proprio per combattere il timore rimosso di essere vittime, e farsi forza in quel modo.
    c'� del lardo in Garfagnana

  5. #20
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    Mi sembrava che il termine"trans" costituisse la T di LGBT. Ma ormai siamo al talebanesimo del linguaggio. Alla fine questa neolingua da usare imporra' all'occorrenza il taglio della lingua stessa.
    “Siamo tutti uguali davanti alla legge, ma non davanti agli incaricati di applicarla.”
    (S. Lec)

  6. #21
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    Mi sembrava che il termine"trans" costituisse la T di LGBT. Ma ormai siamo al talebanesimo del linguaggio. Alla fine questa neolingua da usare imporra' all'occorrenza il taglio della lingua stessa.
    Esatto, non ti mettevo in discussione il termine, ma come lo declini, se uno nasce uomo e fa una transizione verso il genere femminile si sente sminuito ad essere chiamato "un trans", vuole vedere riconosciuta la sua transizione e essere chiamato "una trans", puoi biasimarla? Si sente donna e vuole essere identificata come tale.

    Usare il femminile a me non costa niente, e fa sentire meglio un altra persona, chiamarlo talebanismo a me sembra tanto vittimismo.
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  7. #22
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    Questioni di lana caprina. L' offesa non sta nel vocabolo usato ma nell'animo di chi lo usa. Fra amici si usa dire "brutto stron.." e lo si fa in modo affettuoso. Ci vuole un pizzico di intelligenza per capire realmente chi ti sta attaccando. Magari facendolo in modo ipocrita e subdolo.
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  8. #23
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    Ok allora vai a dare del negro a un negro, poi mi raccomando spiegagli che non volevi offendere (uno dei miei migliori amici è nero e tra di noi è una cosa, io lo chiamo negro se siamo in vena di prenderci in giro, ma qui non si parla di persone con cui c'è confidenza, si parla di educazione nei confronti di tutti), ma scusa se tu avessi sofferto per anni per essere qualcosa in cui riconoscerti non ti offenderebbe non essere riconosciuto, se da qui in poi ti chamassi "cara" ti piacerebbe... un po' di empatia non ti va proprio di metterla? Per noi che siamo tutto sommato abbastanza a posto con noi stessi e regolari per la scocietà possono sembrare questioni di lana caprina, ma non parlare per altri, soprattutto se si tratta di minoranze che hanno subito e continuano a subire violenza discriminazione e derisione, se nella vita hai vissuto qualcosa del genere prova a pensarci e poi dimmi se fa lo stesso il modo in cui si rivolgono a te.
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  9. #24
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    Ok allora vai a dare del negro a un negro, poi mi raccomando spiegagli che non volevi offendere (uno dei miei migliori amici è nero e tra di noi è una cosa, io lo chiamo negro se siamo in vena di prenderci in giro, ma qui non si parla di persone con cui c'è confidenza, si parla di educazione nei confronti di tutti), ma scusa se tu avessi sofferto per anni per essere qualcosa in cui riconoscerti non ti offenderebbe non essere riconosciuto, se da qui in poi ti chamassi "cara" ti piacerebbe... un po' di empatia non ti va proprio di metterla? Per noi che siamo tutto sommato abbastanza a posto con noi stessi e regolari per la scocietà possono sembrare questioni di lana caprina, ma non parlare per altri, soprattutto se si tratta di minoranze che hanno subito e continuano a subire violenza discriminazione e derisione, se nella vita hai vissuto qualcosa del genere prova a pensarci e poi dimmi se fa lo stesso il modo in cui si rivolgono a te.
    Personalmente da bambino sono stato pure bullizzato e ancora ne porto i segni, mi insultavano come "fro...". So cosa significa la discriminazione. Essa non risiede in un vocabolo ma in una serie di comportamenti e di atti aggressivi verso il supposto "inferiore". Se uno, per qualsiasi motivo, si sente offeso da me al di là di ogni mia volontà offensiva, sarà un problema suo, non mio. Oggi purtroppo si tende a badare molto alla forma e pochissimo alla sostanza. Il mio benaltrismo mi porta ad esempio a pensare spesso alle condizioni terribili delle donne in quasi tutti i paesi musulmani, condizioni assai poco denunciate dalle donne stesse per prime. Per non parlare di paesi come l'Iran, dove ancora si impiccano gli omosessuali. E noi ancora ci attacchiamo alla parolina? Ma andiamo!
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  10. #25
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    Ce lo possiamo permettere, c'è sempre chi sta peggio, non è che se impedisci a tua moglie di lavorare puoi attaccarti al fatto che deve solo ringraziare di non essere musulmana o non potrebbe nemmeno uscire se non accompagnata.

    Comunque ti do ragione, gli atti contano più delle parole: aprire un dialogo circa il linguaggio incluisivo sono parole, magari non parole particolarmente illuminate, ma sono nel campo delle proposte che vengono dal basso (perché dal basso vengono, sta storia del pensiero unico e del politicamente corretto a tutti i costi regge finché regge, non c'è un solo partito politico che si interessa di linguaggio inclusivo, si è provato nello scorso anno a fare qualcosa per l'inclusivita estendendo la legge mancino a minoranze per ora non riconosciute come tali ed è stato un fallimento, perciò evitiamo la narrazione della dittatura del politicamente corretto). Creare una raccolta di firme per chiudere il dialogo prima che abbia luogo è un atto, forse non violento, ma sicuramente prepotente, perché lo scopo è esattamente chiudere la bocca ai più deboli.
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  11. #26
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    Creare una raccolta di firme per chiudere il dialogo prima che abbia luogo è un atto, forse non violento, ma sicuramente prepotente, perché lo scopo è esattamente chiudere la bocca ai più deboli.

    Sono assolutamente certo, conoscendo il valore e l'intelligenza di intellettuali come Veneziani e Cacciari (ma ce ne sono tantissimi, di destra e di sinistra) che il loro scopo non è per nulla quello di chiudere la bocca ai più deboli, ci mancherebbe. La loro posizione verte semplicemente su una difesa della lingua italiana, che cambia e deve cambiare nel tempo a seconda dell'uso, certo, ma non all'improvviso e sulla base di qualche editto fatto a membro di segugio.
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  12. #27
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    La proposta della schwa viene da una minoranza, vorrebbe essere in difesa di una minoranza, la maggioranza degli italiani si dichiara contrario, la quasi totalità degli italiani non la usa, non esiste una forza politica che la appoggia, solo pochi attivisti giovanissimi, con ideali da giovanissimi, la maggior parte degli intellettuali sono contrari e sostengono (a ragione) che la grammatica non si riforma artificialmente (cioè che non è proprio possibile farlo), la maggior parte dei politici ha affossato l'unico tentativo di tutela nei confronti della minoranza che è interessata dal fenomeno. Magari non c'è la volontà di fare una prepotenza, ma è come portare un fucile ad una partita di bocce... quale che sia lo scopo (difendere qualcosa che non potrebbe essere midificato in questo modo?), l'azione è di fatto una mera manifestazione di forza nei confronti di chi è più debole.

    Mi pare assurdo che debba difendere il troncamento delle finali, a me servono le finali, ci faccio le rime, ma si si sta costuendo una narrazione che non esiste, chi esattamente starebbe cercando di imporre una riforma della lingua? Hanno dei nomi e dei cognomi? Hanno il potere di farlo? Ci multeranno o è prevista reclusione per chi osteggia l'inclusione?

    Per come la vedo questa è una prepotenza bella e buona, ma non da parte della maggioranza eteronormata nei confronti della minoranza LGBTQ+, direi che è più il vecchio che tenta di ostacolare il nuovo: i giovani hanno appena scoperto una parte di diritti civili negata a persone che si sono accorti essere tutto sommato persone normali e muovono i primi goffi (molto goffi) passi nell'attivismo, con l'idealismo della gioventù e a fare da muro trovano una massa di vecchi che hanno in mano tutto il potere (politico, economico, culturale, dell'informazione...) e non ne vogliono sapere nemmeno di usare un pronome femminile con una persona che ha sofferto qualcosa di difficile da immaginare per vedersi riconoscere come donna... addirittura si permettono di tirare fuori cose come il fatto che la schwa mette in difficoltà i dislessici, ora, io una lirieve dislessia (sul versante della disortografia) ce l'ho e mi piacerebbe sapere dove stava tutta questa premura nei confronti di quelli messi come e peggio di me quando io non ho mai e dico mai potuto copiare in bella un tema di italiano per tutta la durata della scuola (nemmeno alla maturità), perché mi servia tempo per scrivere e comunque tra lettere scambiate o travisate se riuscivo ad arrivare al 6 dipendeva solo dal fatto che pure in una forma imbarazzante ero in grado di difendermi con i contenuti.
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  13. #28
    Cosmo-Agonica L'avatar di Bauxite
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    Doppio, c'è gente che non sa manco dove stia di casa la differenza tra dislessia, nei suoi diversi aspetti, e brutta calligrafia.
    Per dire.
    un po' di possibile, sennò soffoco.
    G. Deleuze

  14. #29
    Opinionista L'avatar di Spirit
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    Ma insomma, non è che ci sia soltanto la flebile proposta di una minoranza oppressa...Ad esempio, c'è la recente legittimazione del nostro Ministero dell'Istruzione... https://www.provitaefamiglia.it/blog...ttima-la-schwa
    Condivido in pieno quanto esposto dall'articolo.
    “Siamo tutti uguali davanti alla legge, ma non davanti agli incaricati di applicarla.”
    (S. Lec)

  15. #30
    Superstite L'avatar di Doppio
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    Citazione Originariamente Scritto da Bauxite Visualizza Messaggio
    Doppio, c'è gente che non sa manco dove stia di casa la differenza tra dislessia, nei suoi diversi aspetti, e brutta calligrafia.
    Per dire.
    Lo so, lo so, la cosa non mi tange più, la scuola è finita da un pezzo e il correttore ortografico del pc fa il resto, però vedo un'amara ironia nel fatto che improvvisamente ci si sia ricordati dei dislessici (ma anche degli ipovedenti) solo quando potevano essere usati per tirare acqua al mulino, grazie, ma no grazie.

    Citazione Originariamente Scritto da Spirit Visualizza Messaggio
    Ma insomma, non è che ci sia soltanto la flebile proposta di una minoranza oppressa...Ad esempio, c'è la recente legittimazione del nostro Ministero dell'Istruzione... https://www.provitaefamiglia.it/blog...ttima-la-schwa
    Condivido in pieno quanto esposto dall'articolo.
    Hanno seriamente preso quello che è una scelta burocratica (si tratta di sostituire con la schwa l'asterisco impronunciabile dalla modulistica prestampata già in uso per una finalità meramente pratica) per sostenere che anche il ministero dell'istruzione sta avvallando il linguaggio inclusivo? Seriamente?

    Comunque parlando della proposta non mi riferivo alla minoranza oppressa, c'è nel testo della raccolta firme contro la schwa:

    I fautori dello schwa, proposta di una minoranza che pretende di imporre la sua legge a un'intera comunità di parlanti e di scriventi,

    C'è tanta retorica. questo articolo parla solo alla pancia, Non mi sorprene che tu sia stato intortato dal pentastellismo in passato se non te ne accorgi.
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    Moderatore droghe

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