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Risultati da 16 a 30 di 52

Discussione: Georgina e la sinistra

  1. #16
    Opinionista L'avatar di axeUgene
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    Forse (ma non sarà facile) si metteranno d'accordo su basi minime per poter andare al governo. Basi ad esempio che riguardino la riforma della giustizia, l'emigrazione, la ricerca di una maggiore equità in campo economico affrontando anche il problema della disoccupazione, la lotta all'evasione fiscale, il modo di affrontare la questione covid, e via dicendo. Anche la Meloni, caro Axe, dovrà patteggiare. Ma se Sparta piange Atene non ride, caro il mio Axe. Vedi un po' come stanno messi a sinistra di questi tempi...
    ma guarda che se ci fosse stato il terreno per patteggiare, è dal 1994 che le destre sarebbero tendenzialmente al governo;

    tutta la tirata anti-UE e anti-euro è l'espressione del muro che divide le due destre e impedisce quei margini di manovra che c'erano un tempo per governare quel consenso col trucco;
    la lotta all'evasione le destre non la vogliono; è chiarissimo, e forse è l'unico tema che le unisce - le unirebbe, in effetti - ma incontra il muro dei conti pubblici; questo per il semplice motivo che mantenere una fiscalità lasca ripropone il problema di chi paga l'ammanco;

    ho precisato unirebbe, proprio perché quando il nodo viene al pettine, vedi che il gettito fiscale determina la spesa pubblica: dove si fanno le grandi opere ? tutte al nord, perché il nord produce gettito; già a Roma la metro C si ferma; Giorgetta strilla: la capitale d'Italia è Romaaaa, Romaaaa... e Giorgetti le fa il gesto dell'ombrello, perché i soldi delle tasse si continuano a spendere a Milano e dintorni, dove è un continuo di cantieri; le olimpiadi bipartisan Lega-PD si fanno in Lombardia e Veneto, a Roma - e nella Torino pentastellata - nix, nicht, niet...

    l'immigrazione; il giorno dopo le elezioni del 16 tutta la fuffa della minaccia dei "negri" si è afflosciata come un soufflé quando apri il forno per sbaglio; Confindustria chiede centinaia di migliaia di operai, che non ci sono più; l'ambulante del mercato rionale ha l'aiutante marocchino, spesso irregolare, che si accontenta di due spicci e gli salva il banco; che gli dice Giorgetta ? no, cari, dobbiamo chiudere, perché il pensionato Mario della Bufalotta guarda Del Debbio e c'ha paura dell'africano...

    su covid, guerra e putinate varie, nonostante le opposizioni e affini abbiano il Copasir in mano - come è giusto in qualsiasi democrazia che si rispetti - ci sono vagonate di dossier su chi ha preso i soldi e fatto lobbying per il satrapo; come ti spieghi un Salvini e amichetti estremi che da mesi se ne stanno a cuccia, e la stessa Giorgetta che sulla questione guerra non dice niente, ma niente niente, eh..?

    le destre italiane e pure buona parte dei pentastellati si sono messe da sole sotto schiaffo, azzardando avventure e giocando con la collocazione internazionale dell'Italia;

    io non ce l'ho con loro per quello che dicono; per me, potrebbero pure dichiararsi nazi; il punto è che sono proprio stupidi, miopi; non hanno cultura politica, sono mediamente capre ignoranti; e con loro, buona parte della sinistra, tentata dalle stesse scorciatoie e trucchi.
    c'� del lardo in Garfagnana

  2. #17
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    Nel centro destra ormai non c'è più nessuno anti euro e anti UE. La lotta all'evasione implica tassazioni più eque e poi severi controlli a campione con pene adeguate. Il migrante che si accontenta di "due spicci" rappresenta il nuovo schiavismo e il tentativo di sfruttamento per l'intera popolazione. Il giovane italiano, magari laureato, si rifiuta giustamente di essere sfruttato e precarizzato, ridotto senza un futuro. Ma di questo si sa e si è parlato fin troppe volte.
    “Siamo tutti uguali davanti alla legge, ma non davanti agli incaricati di applicarla.”
    (S. Lec)

  3. #18
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    Nel centro destra ormai non c'è più nessuno anti euro e anti UE.
    insomma... i vincoli UE ed euro sono un gran problema per il bacino elettorale della destra; pensa alla Bolkenstein;
    La lotta all'evasione implica tassazioni più eque e poi severi controlli a campione con pene adeguate.
    seeee.... lalléro manco la rivalutazione catastale dei centri storici riescono ad accettare, come destra...
    Il migrante che si accontenta di "due spicci" rappresenta il nuovo schiavismo e il tentativo di sfruttamento per l'intera popolazione. Il giovane italiano, magari laureato, si rifiuta giustamente di essere sfruttato e precarizzato, ridotto senza un futuro. Ma di questo si sa e si è parlato fin troppe volte.
    vallo a dire all'ambulante che campa appena potendo contare su quella manodopera, o ad altre attività;

    non che non sia giusto il principio, eh... ma il motivo che davvero ispira una destra di massa in Italia è proprio la paura di quelle riforme fiscali e sociali a causa dell'estrema fragilità di tante economie marginali, o che campano di troppi cumuli di prassi irregolari; l'ostilità all'UE a questo è dovuta;

    se una destra teoricamente maggioritaria non ha mai davvero governato in Italia, ci sono motivi profondi e strutturali di subalternità socio-economica dei rappresentati da quella destra, che è sempre minoritaria nelle aree e nei settori economici che fanno da traino a tutto il resto.
    c'� del lardo in Garfagnana

  4. #19
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    Nel centro destra ormai non c'è più nessuno anti euro e anti UE.
    Devo dire che questa affermazione mi ha alquanto sorpreso. Dico: possibile che quelli che solo quattro anni fa insistevano per nominare ministro dell’economia un esponente antieuro come Paolo Savona, siano diventati tutt’a un tratto favorevoli alla moneta unica? Così sono andato su wiki e ho verificato: Borghi Aquilini e Bagnai sono ancora parlamentari della Lega, e non mi risulta che abbiano cambiato idea sull’euro. Quindi nella destra abbiamo almeno due personaggi – e non di poco conto – anti-euro.
    E che dire di Fratelli d’Italia? Così si esprimeva la pescivendola nel 2014 al congresso di FdI: “Finora mi avete sempre sentito dire parole di prudenza, ma di fronte alla sorda Germania, penso sia arrivato il momento di dire all'Europa che l'Italia deve uscire dall'Euro. Ci diranno che siamo populisti? Chi se ne importa. Meglio populisti che servi “
    E Alé-Magno! ribadiva: “In questo congresso Fratelli d'Italia - Alleanza Nazionale ha scelto una linea chiara di destra e secondo il modello di Partito della Nazione. Il cuore di questa linea è la battaglia contro l'Euro, su cui va realizzata una vasta alleanza a livello nazionale ed europeo.”
    Ora io non ho ancora sentito nessuno dire: “Camerati, abbiamo sbagliato! L’Euro è importante e la permanenza dell’Italia nell’Euro è un obiettivo per noi irrinunciabile”. Adesso magari qualcuno vorrà spiegarmi dove e quando la pescivendola ha ammesso il suo errore e ha pubblicamente cambiato la sua linea politica.
    Resto sempre più convinto che questa volta la Boldrini abbia ragione da vendere e anche da regalare. La pescivendola è totalmente inaffidabile: magari avrà i voti per conseguire una maggioranza in Parlamento, ma per noi italiani sarà un disastro quasi peggio di Berlusconi.

  5. #20
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    Certo che a volte l'invidia gioca brutti scherzi. Non si può dire comunque che Giorgetta nostra non sia dovuta scendere a compromessi umilianti per restare in sella come primo partito, essendo candidata alla Presidenza del Consiglio. L'ultima capitolazione è il voto a favore delle armi per l'Ucraina, quando lo stesso Salvini è restio. Cari miei, comunque la pescivendola sa vendere bene il suo pesce. Dal 4 al 21%... Spero che, continuando di questo passo, non vada a reggere alla fine anche lei la coda ai partiti che ignobilmente ci stanno rappresentando...Voi che ne pensate, farà anche lei questa pessima fine? Nel caso, il pesce andrò a comprarlo da un'altra parte.
    Ultima modifica di Spirit; 08-05-2022 alle 19:46
    “Siamo tutti uguali davanti alla legge, ma non davanti agli incaricati di applicarla.”
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  6. #21
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    Citazione Originariamente Scritto da flying dutchman Visualizza Messaggio
    Resto sempre più convinto che questa volta la Boldrini abbia ragione da vendere e anche da regalare. La pescivendola è totalmente inaffidabile: magari avrà i voti per conseguire una maggioranza in Parlamento, ma per noi italiani sarà un disastro quasi peggio di Berlusconi.
    io sono più ottimista;

    nel senso che trovo comunque una cosa buona che i settori anti-sistema o radicali si confrontino con le circostanze concrete del potere; ogni fallimento concreto di istanze di quel tipo è un passo in avanti in processi di maturazione civica; in questo senso, il percorso di buona parte dei 5S testimonia quanto meno una comprensione dei limiti della politica;

    in Italia, ma un po' ovunque in Occidente, c'è sempre un fisiologico 8/10 % di opinione pubblica radicalmente anti-sistema e di destra, anche se ora c'è il fenomeno diffuso del rosso-brunismo, che sempre destra è, in effetti;
    prima era l'MSI, poi una frangia leghista; ancora i no-vax, e ora gli aperti sostenitori di Putin;

    poi arriva un leader più moderato che cerca di cooptarli, quasi ci riesce, ma alla fine l'operazione fallisce; fallisce perché quella è un'irriducibilità pre-politica, umorale, che non è assimilabile; anche perché spaventa i moderati; non tanto per un motivo realmente politico, ma perché cozza con le ambizioni estetiche di quell'opinione pubblica, che precedono e prevalgono sull'opinione politica; e questo è il limite di Meloni;

    lei può anche cercare di creare un blocco conservatore, confidando che effettivamente gli italiano sono degli anarco-individualisti ostili alla sinistra, più che davvero di una "destra" troppo disomogenea per essere efficiente;

    il punto è che poi quei discorsi "conservatori" d'acchiappo, sulla famiglia, l'immigrazione, la nazione, ecc... sono percepiti dai più come idee da buzzurri; e nessuno vuole far parte di quella risma, che ha le stimmate del marginale, del perdente;

    Meloni è genuina, almeno abbastanza genuina; ma proprio per questo non percepisce il meccanismo: il 50enne a cui si rivolge, o fa parte di quel 10% che la voterebbe comunque, orgoglioso del suo essere in quel modo, diciamo fascisteggiante, oppure guarda i giovani, compara, e si dice:

    ma io, voglio essere assimilato al vecchio pensionato brontolone e rincoglionito che ha paura del bangla, o come l'ultrà manesco e facinoroso di borgata, che al bangla je mena proprio[, o mi sento parte di un modo di vivere moderno, come quello dei 20/40enni ?


    più quella conservazione si popolarizza e strilla, peggiore è il suo marketing; i conservatori nel mondo mietono voti tra i ceti di massa solo dove incarnano un'estetica super borghese, un ambito aspirazionale di promozione sociale, come i tories in UK, ma anche il GOP americano, che odorano di soldi, università prestigiose, dinamismo e spregiudicatezza, almeno ai vertici;

    il problema del populismo è che si tratta di una postura politica che pesca i voti con un discorso implicitamente classista: voi siete degli zozzoni, peones co'le pezze al culo, la ggente, qualsiasi; noi siamo quelli che prendono la vostra parte, votateci;

    ora, il 10% di irriducibili si gasa; ma il restante 30% non ama pensarsi e vedersi pensato come zozzone, retrogrado, in ritardo; la psicologia dell'italiano qualsiasi è da secoli segnata dal complesso d'inferiorità nei confronti delle "nobiltà" moderne, nel bene e nel male;

    abbiamo partecipato a due guerre mondiali che il buon senso avrebbe caldamente sconsigliato, otre che ad imprese coloniali con mezzo secolo di ritardo proprio per scimmiottare le potenze vere; dopo la guerra il meccanismo ha lavorato nel senso modernizzatore;

    il conservtorismo è una cosa che ha un certo appeal nelle società anglo-sassoni e magari in Olanda; ma nel resto dell'Europa continentale è associato ad una cultura retrograda, la campagna ignorante e bigotta, il provincialismo, l'ignoranza, gli anziani che non viaggiano e non sanno le lingue; insomma, una cosa a cui una maggioranza di persone non ama essere assimilata.
    c'� del lardo in Garfagnana

  7. #22
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    Certo che a volte l'invidia gioca brutti scherzi. Non si può dire comunque che Giorgetta nostra non sia dovuta scendere a compromessi umilianti per restare in sella come primo partito, essendo candidata alla Presidenza del Consiglio. L'ultima capitolazione è il voto a favore delle armi per l'Ucraina, quando lo stesso Salvini è restio. Cari miei, comunque la pescivendola sa vendere bene il suo pesce. Dal 4 al 21%... Spero che, continuando di questo passo, non vada a reggere alla fine anche lei la coda ai partiti che ignobilmente ci stanno rappresentando...Voi che ne pensate, farà anche lei questa pessima fine? Nel caso, il pesce andrò a comprarlo da un'altra parte.
    ignobili o meno, i partiti rappresentano gli interessi diffusi; se esprimono un determinato equilibrio, vuol dire che quella è la domanda di rappresentanza;
    Meloni quel 17% in più dei sondaggi non lo ha preso su Marte; è gente in carne ed ossa che chiede determinate cose, le stesse che ha chiesto ad altri, e non necessariamente quelle che strilla Giorgia ai comizi; se avessimo il dato scorporato per regioni ed età, ci faremmo un'idea più precisa;

    metti da parte la questione politica "guerra", se tu aspiri al governo, fai discorsi "nazionali", e non sei padre Zanotelli o Gino Strada, ma ti rifai ad una tradizione di vicinanza alle FFAA e l'apparato militare, non puoi boicottare un processo che, per amore o per forza, coinvolge le punte di diamante dell'industria italiana, quelle con la maggior componente di tecnologia esportata, il gruppo Leonardo, la Galileo, Selenia, sistemi ottici e componentistica varia;
    questo lo può fare il professore di filosofia in tv, lo storico dell'arte che non conta un caxxo, la cantante...

    se lo fa una che ha in saccoccia il 20 % dei voti, in 3 nanosecondi arriva uno di quelli che le pagano la campagna elettorale permanente, la pija pe'na recchia e le dà un calcio nel culo;
    quando arrivi a quel livello, ci sei perché sei controllata da interessi, gente che paga, che fa pressioni sui giornali e le tv perché tu abbia spazio, che orienta il voto; questi interessi, anche se non necessariamente coincidono con quelli del governo, certamente non hanno interesse a fare la guerra al governo e a quelli che dal governo sono rappresentati.
    c'� del lardo in Garfagnana

  8. #23
    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    io sono più ottimista;

    nel senso che trovo comunque una cosa buona che i settori anti-sistema o radicali si confrontino con le circostanze concrete del potere; ogni fallimento concreto di istanze di quel tipo è un passo in avanti in processi di maturazione civica; in questo senso, il percorso di buona parte dei 5S testimonia quanto meno una comprensione dei limiti della politica;
    io sono molto meno ottimista di te, anche se un po' ti invidio.
    gli italiani sono stati capaci di votare per tre volte Berlusconi e per due i cinquestelle: questo vuol dire che in Italia non c'è una maggioranza di destra o di sinistra, in Italia c'è una maggioranza di persone che votano per il gatto e la volpe. quelli che ti promettono un nuovo miracolo italiano e un milione di posti di lavoro, quelli che ti regalano 80 euro al mese così ci fai la spesa al super per due settimane, quelli che aboliscono la povertà per decreto, chiudono l'Ilva e faranno rinascere Taranto con gli allevamenti di cozze.
    e quando questi personaggi devono misurarsi con la realtà, allora è sempre colpa di qualcun altro se le cose non sono andate come avevano promesso: la Germania, l'euro, i poteri forti, Soros, il complotto demoplutogiudaicomassonico, la costituzione che impedisce di governare, quelli che stanno al governo anche se perdono le elezioni.
    e il bello è che la gente più ci batte il naso, più ci crede.
    la Meloni genuina? ma se ha approvato prima tutte le leggi proposte dal governo Berlusconi, di cui era anche ministro, e poi tutte le leggi proposte dal governo Monti, quello che "ce lo chiede l'Europa" e "dobbiamo fare i compiti a casa", e poi d'improvviso si è scoperta anti-euro e anti-ue. ha fatto più giravolte lei della Bonino e di Scilipoti messi assieme.
    magari l'anno prossimo andrà finalmente al governo, e poi? Ciampi è morto, Monti ce lo siamo già giocato e onestamente non era gran che, Draghi ce lo siamo giocato pure, resta solo Cottarelli, ma saranno sangue, sudore e lacrime.
    Ultima modifica di flying dutchman; 09-05-2022 alle 14:30

  9. #24
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    io sono molto meno ottimista di te, anche se un po' ti invidio.
    gli italiani sono stati capaci di votare per tre volte Berlusconi e per due i cinquestelle: questo vuol dire che in Italia non c'è una maggioranza di destra o di sinistra, in Italia c'è una maggioranza di persone che votano per il gatto e la volpe.
    lo sapevano e volevano posticipare la sveglia di un quarto d'ora, con l'arrière pensée che comunque qualcuno avrebbe imposto sacrifici; lo sanno un po' tutti che il nostro è un sistema fondato su piccoli e grandi privilegi diffusi;


    la Meloni genuina? ma se ha approvato prima tutte le leggi proposte dal governo Berlusconi, di cui era anche ministro, e poi tutte le leggi proposte dal governo Monti, quello che "ce lo chiede l'Europa" e "dobbiamo fare i compiti a casa", e poi d'improvviso si è scoperta anti-euro e anti-ue.
    è genuinamente limitata dalla sua estetica di nascita;
    lei è "fascistella" non nel senso dell'autoritarismo e camicia nera, ma in quello di politicizzare l'estetica; lei parte genuinamente da slogan, immagini, parole d'ordine, che magari fanno presa;
    intimamente non accetta davvero i principi repubblicani, né l'estetica stessa della Repubblica; piace perché non fa parte della cultura borghese, ma questo è anche il suo limite, prima che politico, proprio di postura umorale;
    lo stesso tono e le faccette da maestrina del Ventennio, molto polemica e paternalista, alla vi do le tottò sulle manine, bambini furbacchiotti, vanno a costruire un personaggio fuori dalle righe;
    lei avrebbe avuto 20 anni per capire come si sta in quel mondo; un paragone con la prontezza con cui in qualche mese agli Esteri Di Maio si è trasformato in doroteo ponderato è impietoso;

    perché poi la questione è semplicemete di contenuti; Meloni non ne ha; ha slogan, sono italiana, sono una madre, sono cristiana.... sì, vabbè, ma quanno annamo a strigne, che vòi per la gente che ti vota ?
    gli slogan e le tiritere devono diventare linea politica, attribuzioni di spesa, alternative fiscali a modificare un quadro che è già di suo espressione di rapporti di forza;
    i 5S al potere, in buona misura hanno capito che gli slogan non bastano; lei ripercorre quella strada volendo ignorare determinati muri, non si sa bene illudendosi di cosa, perché ancora non ha capito come funziona il meccanismo, come una che guidi spericolata una Smart nel traffico e pensi di poter pilotare una F1 a Montecarlo, salvo scoprire che non riesce nemmeno a trovare una sincronia di cambio a quei regimi di motore e la macchina si spegne.
    c'� del lardo in Garfagnana

  10. #25
    E sono sempre più pessimista di te. Tu pensi che al potere i 5S abbiano capito, che agli Esteri Giggino o’ bibbitaro si sia trasformato in un fine doroteo. Io credo che Giggino abbia solo capito che a star zitto fa miglior figura e sembra anche che pensi, tanto poi la politica estera la fanno Draghi e l’AD dell’Eni. E lo stesso vale per gli altri 5S, non ci sono più le uscite di Tontinelli (un ponte con i giochi per i bambini) o della Castelli (i tassi dei mutui non dipendono dallo spread) o di qualche altro sprovveduto capitato per caso a fare il ministro o il vice di qualcosa. La differenza tra ieri e oggi è che oggi stanno zitti: meglio che niente, dirai tu; io mi preoccupo per quello che non c’è dietro ai silenzi.
    La Giorgia ha slogan e non contenuti: qui siamo d’accordo, ma io mi preoccupo. Te la ricordi Sarah Palin? Quella che conosceva la politica estera perché da casa sua si poteva vedere la Russia. Ecco: la Giorgia le assomiglia molto, e noi rischiamo seriamente di vederla un giorno chiedere e ottenere la fiducia in Parlamento.

  11. #26
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    La differenza tra ieri e oggi è che oggi stanno zitti: meglio che niente, dirai tu; io mi preoccupo per quello che non c’è dietro ai silenzi.
    però nella società quei silenzi sono spiegati e significativi, fanno rumore; io un po' di dirigenti intermedi 5S li conosco, e ho una certa frequentazione dei meccanismi di intermediazione della politica; nella scatoletta di tonno si impara a dare spiegazioni, per forza o per amore; le Cunal sono casi sporadici; persino la Taverna si è data una regolata, e quando il fenomeno è così massiccio il messaggio arriva anche agli elettori: non si poteva fare, fidatevi...

    La Giorgia ha slogan e non contenuti: qui siamo d’accordo, ma io mi preoccupo. Te la ricordi Sarah Palin? Quella che conosceva la politica estera perché da casa sua si poteva vedere la Russia. Ecco: la Giorgia le assomiglia molto, e noi rischiamo seriamente di vederla un giorno chiedere e ottenere la fiducia in Parlamento.
    mah... io guardo ai gruppi di potere che sono dietro i politici; quelli sono indicatori molto più affidabili delle facce e degli slogan;
    in Italia i problemi sono quelli, sempre i soliti:
    un nord integrato all'economia europea, e un sud caotico dove non arrivano investimenti e che raschia il fondo del barile di economie irregolari e assistite; in mezzo sta la fiscalità più incasinata d'Europa, a mediare, non si sa per quanto; per ora, dirottando le entrate in spesa a favore di chi dà gettito;

    che siano Salvini, Draghi, Meloni o Letta, le questioni sono queste; chi prenda voti al sud può trincerarsi dietro moduli di spesa precari, in nome della "nazione", ma prima o poi deve rendersi conto che gli investimenti possono arrivare solo dall'UE, e darsi una regolata;

    la vicenda delle olimpiadi romane è stata illuminante; il sottinteso era che il pack fosse guidato da Milano; i palazzinari romani si sono messi di traverso, convinti di spuntare la leadership, e Dumbo-Raggi li ha sostenuti; i milanesi hanno scoperto il bluff, e li hanno lasciati cuocere nel loro brodo; niente olimpiadi a Roma, ma a Milano e Veneto sì; niente metro a Roma, me a Milano una linea nuova all'anno; stanziato il prolungamento della rossa fino a Monza-centro; terzo valico per Genova; pedemontane varie, e altre opere...

    vedi che non riescono nemmeno a mettersi d'accordo su come spendere i soldi del RPlan, con tutto che c'è Draghi a fare da arbitro ?
    ora, poni che la Meloni prenda il 33% dei voti; bene, per farsene d'icché ? come diceva Montanelli dei voti a Berlusconi;

    io non vedo nemmeno un provvedimento di programma che quella potrebbe pacificamente presentare alle camere, una cosa concreta, un'idea; non si sa che vuole, gli interessi che vuole rappresentare, di chi...
    c'� del lardo in Garfagnana

  12. #27
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    Ecco: la Giorgia le assomiglia molto, e noi rischiamo seriamente di vederla un giorno chiedere e ottenere la fiducia in Parlamento. @Flying

    In un recente passato abbiamo rischiato e subito la presenza di un movimento di scappati di casa come primo partito del Paese. Il bello è che lo è tuttora, come numero di rappresentanti in Parlamento. Il primo partito, più che dimezzato nei fatti ma non nella realtà politica, visto che non si è voluto arrivare ad elezioni che rivelassero il nuovo quadro politico. Adesso la presunzione del nuovo fascismo rosso che agli ex nemici si appoggia per occupare le poltrone arriva al punto di negare che il centrodestra abbia diritto di governare se otterrà la maggioranza. E di governare col leader che sceglierà liberamente, fosse pure la Meloni che ne avrebbe diritto come rappresentante del primo partito della coalizione. A questo punto di abominio siamo arrivati. La mia speranza è che se ne accorgano in tanti, ma tutto sommato mi sembra che questo stia accadendo, per cui mantengo un cauto ottimismo.
    “Siamo tutti uguali davanti alla legge, ma non davanti agli incaricati di applicarla.”
    (S. Lec)

  13. #28
    Opinionista L'avatar di axeUgene
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    Ecco: la Giorgia le assomiglia molto, e noi rischiamo seriamente di vederla un giorno chiedere e ottenere la fiducia in Parlamento. @Flying

    In un recente passato abbiamo rischiato e subito la presenza di un movimento di scappati di casa come primo partito del Paese. Il bello è che lo è tuttora, come numero di rappresentanti in Parlamento. Il primo partito, più che dimezzato nei fatti ma non nella realtà politica, visto che non si è voluto arrivare ad elezioni che rivelassero il nuovo quadro politico.
    abbi pazienza eh...
    ma il "nuovo quadro politico" nella sostanza è che metà di quei 5S si è moderata con Conte; l'altra metà è irriducibilmente incompatibile con la Lega, e i travasi sono all'interno di schieramenti di loro già disomogenei; le elezioni possono solo regolare quei conti interni, non cambiare la sostanza d'insieme;

    Adesso la presunzione del nuovo fascismo rosso che agli ex nemici si appoggia per occupare le poltrone arriva al punto di negare che il centrodestra abbia diritto di governare se otterrà la maggioranza. E di governare col leader che sceglierà liberamente, fosse pure la Meloni che ne avrebbe diritto come rappresentante del primo partito della coalizione. A questo punto di abominio siamo arrivati. La mia speranza è che se ne accorgano in tanti, ma tutto sommato mi sembra che questo stia accadendo, per cui mantengo un cauto ottimismo.
    va vene; tu vorresti la Meloni al governo, e ci sta tutta;

    ma per fare che, di davvero rilevante, che non sia già stato tentato e fallito, oppure che abbia sostanziali e concrete possibilità, condivise dai corpi sociali ?

    il governo non è una medaglietta, o lo scudetto alla tua squadra del cuore; è una condizione sofferente, di servizio, una gran rottura di coglioni che presuppone capacità di mediazione, pazienza infinita e grandissime capacità e competenze;
    mo', la Meloni ha tutto il diritto di candidarsi e - ammesso che i forzaleghisti vogliano far coalizione, cosa di cui dubito - chiedere il mandato esplorativo, nel caso;

    poi devi rispondere a quei tuoi elettori, bene che ti vada - fatti i conti con l'astensione - se sei il partito di maggioranza relativa rappresenti il 12/15 % del corpo elettorale; se prendi i tuoi voti dove non si pagano le tasse e si chiede il RdC - per me, in via di principio, una misura che ha un senso, beninteso - che minchia vuoi comandare ???
    la politica non è il campionato di calcio, che vinci e per un po' sfotti i rivali; è come pilotare un aereo di linea; devi essere capace, perché in caso contrario chi ti ha finanziato la corsa e ti vede fare cose strane ti dà un calcio nel culo, come quelli che a suo tempo hanno preso i 5S e i legaioli anti-UE.
    c'� del lardo in Garfagnana

  14. #29
    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    però nella società quei silenzi sono spiegati e significativi, fanno rumore; io un po' di dirigenti intermedi 5S li conosco, e ho una certa frequentazione dei meccanismi di intermediazione della politica; nella scatoletta di tonno si impara a dare spiegazioni, per forza o per amore; le Cunal sono casi sporadici; persino la Taverna si è data una regolata, e quando il fenomeno è così massiccio il messaggio arriva anche agli elettori: non si poteva fare, fidatevi...


    mah... io guardo ai gruppi di potere che sono dietro i politici; quelli sono indicatori molto più affidabili delle facce e degli slogan;
    in Italia i problemi sono quelli, sempre i soliti:
    un nord integrato all'economia europea, e un sud caotico dove non arrivano investimenti e che raschia il fondo del barile di economie irregolari e assistite; in mezzo sta la fiscalità più incasinata d'Europa, a mediare, non si sa per quanto; per ora, dirottando le entrate in spesa a favore di chi dà gettito;

    che siano Salvini, Draghi, Meloni o Letta, le questioni sono queste; chi prenda voti al sud può trincerarsi dietro moduli di spesa precari, in nome della "nazione", ma prima o poi deve rendersi conto che gli investimenti possono arrivare solo dall'UE, e darsi una regolata;

    la vicenda delle olimpiadi romane è stata illuminante; il sottinteso era che il pack fosse guidato da Milano; i palazzinari romani si sono messi di traverso, convinti di spuntare la leadership, e Dumbo-Raggi li ha sostenuti; i milanesi hanno scoperto il bluff, e li hanno lasciati cuocere nel loro brodo; niente olimpiadi a Roma, ma a Milano e Veneto sì; niente metro a Roma, me a Milano una linea nuova all'anno; stanziato il prolungamento della rossa fino a Monza-centro; terzo valico per Genova; pedemontane varie, e altre opere...

    vedi che non riescono nemmeno a mettersi d'accordo su come spendere i soldi del RPlan, con tutto che c'è Draghi a fare da arbitro ?
    ora, poni che la Meloni prenda il 33% dei voti; bene, per farsene d'icché ? come diceva Montanelli dei voti a Berlusconi;

    io non vedo nemmeno un provvedimento di programma che quella potrebbe pacificamente presentare alle camere, una cosa concreta, un'idea; non si sa che vuole, gli interessi che vuole rappresentare, di chi...
    sì, ma non è che mi dai molti motivi per essere ottimista.
    permettimi di correggere una piccola imprecisione: non si prevede a Milano una nuova linea di metro all'anno. la lilla è stata ultimata nel 2015, le prime fermate della blu saranno inaugurate a breve e la linea sarà completata entro l'anno prossimo; al momento altre linee sono in fase di studio. quanto al prolungamento della rossa verso Monza, non è che mi faccia fare salti di gioia: io sono per "prima i milanesi", quindi la rossa la vedrei meglio prolungata dalla parte opposta, verso Baggio. se poi bisogna proprio prolungare la metro verso Monza, meglio la lilla: il percorso sarà più lungo (ma non poi di molto), ma il costo è senz'altro inferiore.
    ritornando IT, magari i silenzi dei 5S sono visti con favore, ma la mia sensazione è che dietro i silenzi ci sia comunque il vuoto. e quanto alle Cunial, a me sembra che certi personaggi folkloristici siano fondamentali per il movimento, e non solo per i 5 stelle: finché rimangono personaggi folkoristici tollerati ma con poco peso, va bene così. il guaio, a mio parere, è che non c'è altro: se alla Taverna e a Tontinelli togli le sparate, cosa rimane?
    quanto alla pescivendola, Montanelli diceva anche, se la memoria non mi inganna, che un governo Berlusconi sarebbe stato come un vaccino per gli italiani. purtroppo aveva torto.

  15. #30
    Citazione Originariamente Scritto da Spirit Visualizza Messaggio
    Ecco: la Giorgia le assomiglia molto, e noi rischiamo seriamente di vederla un giorno chiedere e ottenere la fiducia in Parlamento. @Flying

    In un recente passato abbiamo rischiato e subito la presenza di un movimento di scappati di casa come primo partito del Paese. Il bello è che lo è tuttora, come numero di rappresentanti in Parlamento. Il primo partito, più che dimezzato nei fatti ma non nella realtà politica, visto che non si è voluto arrivare ad elezioni che rivelassero il nuovo quadro politico. Adesso la presunzione del nuovo fascismo rosso che agli ex nemici si appoggia per occupare le poltrone arriva al punto di negare che il centrodestra abbia diritto di governare se otterrà la maggioranza. E di governare col leader che sceglierà liberamente, fosse pure la Meloni che ne avrebbe diritto come rappresentante del primo partito della coalizione. A questo punto di abominio siamo arrivati. La mia speranza è che se ne accorgano in tanti, ma tutto sommato mi sembra che questo stia accadendo, per cui mantengo un cauto ottimismo.
    chiariamo subito un concetto, caro Spirit: chi ha la maggioranza in Parlamento governa, punto e basta, non importa se si chiama Letta, Salvini o Meloni.
    ti dirò di più: se un giorno, costretto con le spalle al muro, dovessi indicare il presidente del consiglio fra la pescivendola e capitan mojito, non avrei nessun dubbio. molto meglio la pescivendola.
    ciò non toglie che io possa considerare deleterio un eventuale governo presieduto da una di queste persone, e che le mie considerazioni valevano per quello e non per impedire a chicchessia di governare il Paese, una volta raggiunta la maggioranza alle Camere.

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