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Risultati da 31 a 45 di 52

Discussione: Georgina e la sinistra

  1. #31
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    ammesso che i forzaleghisti vogliano far coalizione, cosa di cui dubito @Axe

    Sì, ma chi glielo fa fare? Se non fanno coalizione si condannano all'opposizione in eterno. In quanto all'astensione, ricordo che un tempo l'Italia sorprendeva per l'alto tasso di affluenza alle urne. Oggi sorprende per il motivo opposto. In realtà c'è poco da sorprendersi. Tempo fa scrissi che, nel caso di un'affluenza INFERIORE al 50% degli aventi diritto al voto (comprese le schede bianche o annullate) le elezioni stesse dovrebbero essere invalidate. Come si fa per i referendum.
    “Siamo tutti uguali davanti alla legge, ma non davanti agli incaricati di applicarla.”
    (S. Lec)

  2. #32
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    ammesso che i forzaleghisti vogliano far coalizione, cosa di cui dubito @Axe

    Sì, ma chi glielo fa fare? Se non fanno coalizione si condannano all'opposizione in eterno.
    veramente, ora sono al governo e Giorgetta all'opposizione, mica per caso, eh...

    se ragioni per bandierine e maglie di calcio, ti sfugge il dato concreto di convergenza di interessi, non delle capoccette dei partiti, ma degli interessi degli elettori che li votano; la gente che vota Lega o FI da Siena in su, vede Meloni, Paragone o Di Battista come i "capi dell'Italia assistita", la zavorra, la burocrazia, quelli che si mangiano i soldi delle loro tasse;
    è per questo che in Italia hai due destre molto diverse, che si sono potute brevemente alleare in condizioni di spesa facile, ma in sostanziale conflitto tra loro;
    il momento di gloria, quella combinazione spuria l'ha avuto nel 2001; anche con una solida maggioranza, dopo un po' Fini se n'è andato: che fai, mi cacci ? disse a Berlusconi...
    cosa è rimasto alla storia di quel governo ? la macelleria messicana della Diaz; già quando si parlava di Giustizia, riemergeva l'originaria frattura, della destra giustizialista - Davigo - contro i berluscones garantisti, quelli del filone liberal-craxo-radicali, à la Capezzone, Lagostena-Bassi, ecc...

    guarda che dietro quelle capoccette che vedi strillare c'è gente che paga le campagne elettorali e vuole cose concrete; se non vai a vedere quali sono queste cose - al 90% questioni di soldi - non ti torna più niente e non capisci perché alla fine la Lega governa col PD sotto Draghi;
    una cosa che io avevo previsto dai tempi di Renzi; e non perché ho la palla di vetro, ma solo perché è nell'ordine sostanziale delle cose, delle aspirazioni degli elettori di quei partiti;
    un elettore PD di Modena ha una cultura dei rapporti sociali molto più affine a quella di un leghista di Mantova, piuttosto che a quella di un elettore PD di Emiliano in Puglia, che magari si oppone al TAP; puntualmente, se senti parlare Bonaccini o Giani, i governatori PD di Emilia e Toscana, e non sapessi che sono PD, i discorsi che fanno quelli sulle cose concrete sul tavolo sarebbero quasi perfettamente interscambiabili con quelli di un leghista moderato, tipo Giorgetti o Maroni;

    In quanto all'astensione, ricordo che un tempo l'Italia sorprendeva per l'alto tasso di affluenza alle urne. Oggi sorprende per il motivo opposto. In realtà c'è poco da sorprendersi. Tempo fa scrissi che, nel caso di un'affluenza INFERIORE al 50% degli aventi diritto al voto (comprese le schede bianche o annullate) le elezioni stesse dovrebbero essere invalidate. Come si fa per i referendum.
    paragone improprio:
    il referendum mira a dirimere questioni puntuali; se non ottiene partecipazione, si desume l'apprezzamento dello statu quo;

    il voto alle politiche è un diritto, ma anche un dovere, perché l'esito non può essere un vuoto di rappresentanza;
    se l'elettore non va a votare vuol dire che delega l'esito nel complesso a chi vota, a suo eventuale rischio;

    nemmeno a dire che non trovi un'offerta sufficiente, perché nelle liste è ammesso tutto e il suo contrario; hai partiti dichiaratamente anti-sistema, come Forza Nuova, e le liste più bizzarre e mono-tematiche.
    c'� del lardo in Garfagnana

  3. #33
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    veramente, ora sono al governo e Giorgetta all'opposizione, mica per caso, eh... @ Axe

    Sì, ma allora Berlusca e Salvini trovino il coraggio di venirci a dire anche loro che preferiscono governare insieme ai nemici di sempre di sinistra, altro che baggianate. Nel caso della Lega comunque, visto che le profezie non le fai solo tu, ti dico che al governo ci resterà ancora per poco.

    se l'elettore non va a votare vuol dire che delega l'esito nel complesso a chi vota, a suo eventuale rischio;

    Non delega un bel nulla. Semplicemente non trova nessuno adatto a rappresentarlo. Se a te sembra una cosa normale che la metà dell'elettorato non trovi validi rappresentanti... Ignoranza, sfiducia o realismo?
    “Siamo tutti uguali davanti alla legge, ma non davanti agli incaricati di applicarla.”
    (S. Lec)

  4. #34
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    veramente, ora sono al governo e Giorgetta all'opposizione, mica per caso, eh... @ Axe

    Sì, ma allora Berlusca e Salvini trovino il coraggio di venirci a dire anche loro che preferiscono governare insieme ai nemici di sempre di sinistra, altro che baggianate. Nel caso della Lega comunque, visto che le profezie non le fai solo tu, ti dico che al governo ci resterà ancora per poco.
    seee... lalléro...
    ma tu la conosci l'Italia a nord di Bologna, la gente in carne ed ossa, gli imprenditori che finanziano la Lega, dal grande industriale al barista di Trescore Balneario ?
    quelli mica spendono soldi per stare all'opposizione e applaudire gli strilli di Giorgetta; i politologi dicono che la Lega è un partito avocazione di governo, ed è evidente se guardi agli interessi che rappresenta, tutti collocati nell'area che produce l'80% del PIL; quelli non sono mica Masaniello...

    Non delega un bel nulla. Semplicemente non trova nessuno adatto a rappresentarlo. Se a te sembra una cosa normale che la metà dell'elettorato non trovi validi rappresentanti... Ignoranza, sfiducia o realismo?
    ma come non trova ? hai di tutto, dal partito dei pensionati, a quello dichiaratamente neofascista, fino alla lista vegana o per la tutela dell'orso polare;

    la democrazia elettorale non è lo studio di uno psicanalista, dove si ricercano motivi di sintonia fine della propria identità; lì devi fa' er conto daa serva: chi sono io ? chi è che tutela meglio - o alla meno peggio - il mio interesse di pensionato, commerciante ambulante, professionista, impiegato statale, disoccupato, ecc...

    se la gente non vota è perché non ritiene abbastanza rilevante il voto a fronte di un minimo sforzo di compromesso che garantisca di far pesare il proprio voto.
    c'� del lardo in Garfagnana

  5. #35
    a dire la verità Bonaccini non mi sembra tanto simile a Maroni, basta vedere la politica della sanità in Lombardia e quella in Emilia Romagna. e a Mantova non è che la Lega abbia tutto questo seguito: alle Comunali la destra ha vinto una volta sola negli ultimi trent'anni, era il 2010.
    e quanto a Siena, beh: lì la popolazione non era assistita dallo Stato, ma dal Babbo Monte, come lo chiamavano i senesi.
    e anche a Milano, che rappresenta una bella fetta di Pil, la Lega non è che abbia tutto questo seguito. semmai lo aveva Forza Italia.
    Ultima modifica di flying dutchman; 10-05-2022 alle 10:56

  6. #36
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    Axe, la gente non vota semplicemente perché si è rotta il ca... di tutta la situazione. E' tanto difficile da dire? Per quanto riguarda la Lega ripeto che il futuro smentirà le tue parole. Magari perché Giorgetta si sarà fatta più ragionevole, questo forse sì. Ha già votato a favore delle armi per l'Ucraina, la possino...
    “Siamo tutti uguali davanti alla legge, ma non davanti agli incaricati di applicarla.”
    (S. Lec)

  7. #37
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    Citazione Originariamente Scritto da flying dutchman Visualizza Messaggio
    a dire la verità Bonaccini non mi sembra tanto simile a Maroni, basta vedere la politica della sanità in Lombardia e quella in Emilia Romagna. e a Mantova non è che la Lega abbia tutto questo seguito: alle Comunali la destra ha vinto una volta sola negli ultimi trent'anni, era il 2010.
    e quanto a Siena, beh: lì la popolazione non era assistita dallo Stato, ma dal Babbo Monte, come lo chiamavano i senesi.
    e anche a Milano, che rappresenta una bella fetta di Pil, la Lega non è che abbia tutto questo seguito. semmai lo aveva Forza Italia.
    il punto che evidenziavo è che la sostanza socio-culturale degli elettorati e delle relative domande di politica vede coaguli molto diversi da quelli delle bandierine di partito che vede spirit:

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    Axe, la gente non vota semplicemente perché si è rotta il ca... di tutta la situazione. E' tanto difficile da dire? Per quanto riguarda la Lega ripeto che il futuro smentirà le tue parole.
    penso tu ti faccia parecchie illusioni;

    Magari perché Giorgetta si sarà fatta più ragionevole, questo forse sì. Ha già votato a favore delle armi per l'Ucraina, la possino...
    magari perché hanno preso soldi da Putin, e ora stanno bene attenti a non soffiare merda nel ventilatore, perché sono loro sotto-vento;

    homo sapiens non urinat in ventum
    c'� del lardo in Garfagnana

  8. #38
    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    seee... lalléro...
    ma tu la conosci l'Italia a nord di Bologna, la gente in carne ed ossa, gli imprenditori che finanziano la Lega, dal grande industriale al barista di Trescore Balneario ?
    quelli mica spendono soldi per stare all'opposizione e applaudire gli strilli di Giorgetta; i politologi dicono che la Lega è un partito avocazione di governo, ed è evidente se guardi agli interessi che rappresenta, tutti collocati nell'area che produce l'80% del PIL; quelli non sono mica Masaniello...


    ma come non trova ? hai di tutto, dal partito dei pensionati, a quello dichiaratamente neofascista, fino alla lista vegana o per la tutela dell'orso polare;

    la democrazia elettorale non è lo studio di uno psicanalista, dove si ricercano motivi di sintonia fine della propria identità; lì devi fa' er conto daa serva: chi sono io ? chi è che tutela meglio - o alla meno peggio - il mio interesse di pensionato, commerciante ambulante, professionista, impiegato statale, disoccupato, ecc...

    se la gente non vota è perché non ritiene abbastanza rilevante il voto a fronte di un minimo sforzo di compromesso che garantisca di far pesare il proprio voto.
    mah, in fondo gli imprenditori che finanziano la lega sono quelli che assumono i collaboratori con contratti part time, anche se li fanno lavorare le classiche otto ore, perché altrimenti "non ci stanno con le spese", quelli che fino all'altro giorno portavano i soldi in Svizzera, quelli che si aspettano i finanziamenti pubblici che sia per le piste ciclabili del varesotto o per le scuole private o per la sanità. la base elettorale della lega è fatta dei baristi, degli ambulanti, degli ortolani e anche degli artigiani che hanno una paura fottuta del bancomat perché gli tocca registrare gli incassi. poi certo, c'è il folklore del cristianesimo per le vecchiette e della sicurezza per i ragazzotti che hanno voglia di menare le mani. ma la lega è quello, non la grande finanza o la grande imprenditoria.

    sull'astensione dici una cosa giusta e sacrosanta: gli interessi sono sempre rappresentati, o per lo meno quasi sempre. il fatto è che le idee non lo sono e magari al mondo e in Italia esiste ancora qualcuno che vorrebbe dare il voto sulla base delle proprie idee. oddìo, non è che siano poi così tanti, però qualcuno c'è e anche quello contribuisce all'astensionismo.

  9. #39
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    mah, in fondo gli imprenditori che finanziano la lega sono quelli che assumono i collaboratori con contratti part time, anche se li fanno lavorare le classiche otto ore, perché altrimenti "non ci stanno con le spese", quelli che fino all'altro giorno portavano i soldi in Svizzera, quelli che si aspettano i finanziamenti pubblici che sia per le piste ciclabili del varesotto o per le scuole private o per la sanità. la base elettorale della lega è fatta dei baristi, degli ambulanti, degli ortolani e anche degli artigiani che hanno una paura fottuta del bancomat perché gli tocca registrare gli incassi. poi certo, c'è il folklore del cristianesimo per le vecchiette e della sicurezza per i ragazzotti che hanno voglia di menare le mani. ma la lega è quello, non la grande finanza o la grande imprenditoria.
    però quegli ambienti non sono avulsi dal loro contesto urbano, quello che vede il PD in testa in tutti i capoluoghi lombardi;

    in realtà, per capire bene quell'antropologia culturale ti dovresti rifare ad una frattura storica molto antica, quella dell'era comunale; gli italiani si dividono fondamentalmente in due:
    da una certa latitudine in su ci sono gli eredi dei borghi, delle cittadine, che sono tendenzialmente autonomisti, repubblicani, moderni e litigiosi; quelli già nell'alto medioevo hanno cacciato gli aristocratici nelle campagne, nel contado, abitato da gente che entro le mura, nel libero comune, è tradizione disprezzare: i "contadini";

    nel sud, al contrario, c'è osservanza monarchica e obbedienza gerarchica del "suddito", culto dello stato e del notabilato, delle baronie, ecc... al sud votano Masaniello, oppure un monarca, tipo Berlusconi, anche se dovrebbe essere inviso;
    tu pensa solo al voto referendario: nel 46 era ancora viva gente che aveva ascoltato di persona i racconti dell'annessione e della guerra al brigantaggio; erano passati appena 80 anni; eppure, i perfidi Savoia presero un sacco di voti da Roma in giù;

    gli italiani dei borghi sono tutti leghisti, di destra o sinistra; è brutto da dire, ma sono razzisti; entro le mura di Lucca, di Mirandola, Treviso o Palmanova, gli abitanti si credono superiori ai "terroni" o "romani", gli statali, i burocrati, percepiti come parassiti e zavorra retrograda;

    l'idea di mischiarsi con quell'antro-tipo, che Meloni rappresenta perfettamente, è proprio una cosa che li urta a livello epidermico, come la stessa parola "nazione", che quella ripete ogni due per tre.


    sull'astensione dici una cosa giusta e sacrosanta: gli interessi sono sempre rappresentati, o per lo meno quasi sempre. il fatto è che le idee non lo sono e magari al mondo e in Italia esiste ancora qualcuno che vorrebbe dare il voto sulla base delle proprie idee. oddìo, non è che siano poi così tanti, però qualcuno c'è e anche quello contribuisce all'astensionismo.[/QUOTE]
    c'� del lardo in Garfagnana

  10. #40
    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    però quegli ambienti non sono avulsi dal loro contesto urbano, quello che vede il PD in testa in tutti i capoluoghi lombardi;

    in realtà, per capire bene quell'antropologia culturale ti dovresti rifare ad una frattura storica molto antica, quella dell'era comunale; gli italiani si dividono fondamentalmente in due:
    da una certa latitudine in su ci sono gli eredi dei borghi, delle cittadine, che sono tendenzialmente autonomisti, repubblicani, moderni e litigiosi; quelli già nell'alto medioevo hanno cacciato gli aristocratici nelle campagne, nel contado, abitato da gente che entro le mura, nel libero comune, è tradizione disprezzare: i "contadini";

    nel sud, al contrario, c'è osservanza monarchica e obbedienza gerarchica del "suddito", culto dello stato e del notabilato, delle baronie, ecc... al sud votano Masaniello, oppure un monarca, tipo Berlusconi, anche se dovrebbe essere inviso;
    tu pensa solo al voto referendario: nel 46 era ancora viva gente che aveva ascoltato di persona i racconti dell'annessione e della guerra al brigantaggio; erano passati appena 80 anni; eppure, i perfidi Savoia presero un sacco di voti da Roma in giù;

    gli italiani dei borghi sono tutti leghisti, di destra o sinistra; è brutto da dire, ma sono razzisti; entro le mura di Lucca, di Mirandola, Treviso o Palmanova, gli abitanti si credono superiori ai "terroni" o "romani", gli statali, i burocrati, percepiti come parassiti e zavorra retrograda;

    l'idea di mischiarsi con quell'antro-tipo, che Meloni rappresenta perfettamente, è proprio una cosa che li urta a livello epidermico, come la stessa parola "nazione", che quella ripete ogni due per tre.
    sì, ma solo se tu identifichi la lega con il razzismo o con il campanile, ma la lega non è solo razzismo. razzisti sono sempre stati sia i brianzoli e i varesotti che votavano dc, sia i lombardi della bassa, che votavano in massa per il partito comunista. la lega nasce ad emulazione della SVP, cercando di esibire un'improbabile differenza etnica e inventandosi la balla dell'origine celtica degli abitanti della pianura padano-veneta. ma l'obiettivo è sempre stato quello di trattenere le risorse sul territorio come in Alto Adige. a mio parere il razzismo iniziale della lega, quello nei confronti dei terroni, era strumentale per venire incontro alla pancia dell'elettorato che era fatto anche di dipendenti privati e pubblici. io ricordo i primi manifesti di propaganda con la gallina-Lombardia che deponeva uova d'oro che finivano sempre nelle grinfie di Roma-ladrona.
    ma non necessariamente il razzista è anche leghista, e ormai anche i leghisti hanno di molto abbassato i toni della propaganda anti-terrona: se vuoi essere un partito di rilevanza nazionale, non puoi confinarti ad una parte minoritaria del paese, tenuto anche conto del fatto che ormai in tutte le grandi città del Nord la percentuale degli abitanti di origine meridionale è parecchio elevata.

  11. #41
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    Citazione Originariamente Scritto da flying dutchman Visualizza Messaggio
    ormai anche i leghisti hanno di molto abbassato i toni della propaganda anti-terrona: se vuoi essere un partito di rilevanza nazionale, non puoi confinarti ad una parte minoritaria del paese, tenuto anche conto del fatto che ormai in tutte le grandi città del Nord la percentuale degli abitanti di origine meridionale è parecchio elevata.
    io ne conosco diversi di origine meridionale; non è questione di individui, ma di appartenenza al gruppo sociale;

    il fine concreto resta quel federalismo fiscale che, data la geografia del gettito, diventa più facile con la semplice riduzione delle aliquote; ti pare che Meloni possa accettarla, se prende una barca di voti al sud ?
    i 5S hanno fatto cadere il governo con Salvini proprio dopo che lo Svimez ha spiegato loro il trucco: invece di una riforma faticosissima e difficile, si abbassa radicalmente l'aliquota: nelle regioni ricche, che pagano, si recupera a livello regionale e si mantengono i servizi;
    dove la media è nella no-tax-area si attaccano al tram, perché in media non c'è riduzione, ma il fisco centrale redistribuisce molto di meno; hai fatto federalismo fiscale senza scomodare la Corte, il PdR, ecc...

    resta che una come Meloni da una certa latitudine in su non acchiappa, perché è naturalmente il prodotto di una società che si guarda in modo estremamente diffidente, da alieni;
    paradossalmente, è più facile il contrario, che al sud si voti Lega, perché in qualche modo quello può essere un marchio appetibile come feticcio di una condizione ambita, almeno in qualche anfratto sperduto; certo, se stai a Salerno, Lecce o Siracusa complessi di inferiorità per uno di Trebaseleghe ne hai difficilmente.
    c'� del lardo in Garfagnana

  12. #42
    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    io ne conosco diversi di origine meridionale; non è questione di individui, ma di appartenenza al gruppo sociale;
    certo, ma bisogna sempre passare dall'integrazione.
    ai tempi della giunta Albertini la destra più becera aveva voluto bloccare il traffico in via Paolo Sarpi per ostacolare i commercianti cinesi che avevano comprato tutti i negozi della strada. tra parentesi: dimenticando che quei negozi erano stati venduti molto volentieri da commercianti milanesi ai quali i cinesi si erano presentati con una valigia di soldi. poi qualcuno si è accorto che bloccare il traffico in quella strada voleva dire anche impedire che gli abitanti chiamassero un taxi per andare magari in stazione o in aeroporto con i bagagli. e che magari gli abitanti erano anche milanesi. oggi i bambini cinesi che frequentano la scuola elementare Rinnovata, a Natale cantano, insieme a tutti gli altri bambini, "milanes milanes milanes num semm" sulle note della marcia di Radetzky. e con perfetto accento milanese.
    un percorso che i "terroni" avevano già completato parecchi anni fa: una quindicina di anni fa molti compagni di scuola di mia figlia erano nipoti di immigrati, avevano l'accento milanese e non si distinguevano in nessun modo da chi era milanese da sette generazioni, che non erano di più solo perché la bis-bis-bis-bisnonna veniva da Magenta.
    oggi il leghista parla più volentieri di residuo fiscale, altra cosa che per me è incomprensibile. dicono che bisogna che la ricchezza resti dove è stata prodotta e non vada distribuita altrove. benissimo, rispondo io. allora però domando perché la ricchezza prodotta a Milano dovrebbe essere distribuita in provincia di Mantova o di Sondrio: che resti a Milano! o no?

  13. #43
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    Citazione Originariamente Scritto da flying dutchman Visualizza Messaggio
    certo, ma bisogna sempre passare dall'integrazione.
    ... magari gli abitanti erano anche milanesi. oggi i bambini cinesi che frequentano la scuola elementare Rinnovata, a Natale cantano, insieme a tutti gli altri bambini, "milanes milanes milanes num semm" sulle note della marcia di Radetzky. e con perfetto accento milanese.
    al bar cinese di piazza Amati (S. Siro, lo slargo alla fine di via Rembrandt) ci sono sempre i vecchini calabresi che giocano a carte

    oggi il leghista parla più volentieri di residuo fiscale, altra cosa che per me è incomprensibile. dicono che bisogna che la ricchezza resti dove è stata prodotta e non vada distribuita altrove. benissimo, rispondo io. allora però domando perché la ricchezza prodotta a Milano dovrebbe essere distribuita in provincia di Mantova o di Sondrio: che resti a Milano! o no?
    è una questione di affinità e sentimenti, anche "estetica"; ci sono tratti di incomunicabilità che presiedono a questo processo, pure posta l'integrazione;
    la ragazza di origini salentine che la mattina parte da Rho per fare l'assistente al dentista a via Porpora, magari l'estate va in vacanza al paese;

    però lei e i suoi vivono attraversando una metropoli di non-luoghi, percorsi di capannoni e centri commerciali; se ogni giorno fai il viale Testi o la Valassina e poi senti che quelli "giù" non vogliono il TAP, matura in sottofondo un sentimento di estraneità, che è lo stesso per altre realtà poco affini; una cosa che non succede con la gente che magari scende da Sondrio ogni giorno;
    per come parlo io con le persone, spesso non c'è nemmeno quel tratto gretto ed egoista del teniamoci i soldi, ma una sorta di rassegnazione, che poi però trova casa o comprensione in quelle parole d'ordine da secessione fiscale;

    ogni tanto mi capita di rientrare dal Brennero la mattina presto, e fare il tratto verso Modena: due corsie trafficatissime, fino a Carpi un incubo; la tratta-merci più trafficata d'Italia; due corsie, si va a 80 kmh, se va bene, tutti attaccati; magari stanchi per la nottata, col furgone carico a cui devi dare spazio di frenata;

    4 ore prima eri in A3 Baviera, a 5 corsie, gratis; e pensi: ma perché non possiamo avere strade così ? se arriva uno e ti dice: tu, tua moglie e i tuoi figli pagate 5mila e passa euro ognuno ogni anno di residuo fiscale su base regionale, ma i soldi al sud non producono nulla, se non fai l'economista o il sociologo, è probabile che un pensierino sulla questione del federalismo fiscale tu lo faccia;

    quando senti quella che strilla: la capitale è Roma, Romaaaaa... il riflesso istintivo è che quella è il capo degli alieni, e che sta lì per buttarla in caciara, e se le dai retta tra 20 anni starai ancora a due corsie, come 20 anni fa.
    c'� del lardo in Garfagnana

  14. #44
    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    al bar cinese di piazza Amati (S. Siro, lo slargo alla fine di via Rembrandt) ci sono sempre i vecchini calabresi che giocano a carte


    è una questione di affinità e sentimenti, anche "estetica"; ci sono tratti di incomunicabilità che presiedono a questo processo, pure posta l'integrazione;
    la ragazza di origini salentine che la mattina parte da Rho per fare l'assistente al dentista a via Porpora, magari l'estate va in vacanza al paese;

    però lei e i suoi vivono attraversando una metropoli di non-luoghi, percorsi di capannoni e centri commerciali; se ogni giorno fai il viale Testi o la Valassina e poi senti che quelli "giù" non vogliono il TAP, matura in sottofondo un sentimento di estraneità, che è lo stesso per altre realtà poco affini; una cosa che non succede con la gente che magari scende da Sondrio ogni giorno;
    per come parlo io con le persone, spesso non c'è nemmeno quel tratto gretto ed egoista del teniamoci i soldi, ma una sorta di rassegnazione, che poi però trova casa o comprensione in quelle parole d'ordine da secessione fiscale;

    ogni tanto mi capita di rientrare dal Brennero la mattina presto, e fare il tratto verso Modena: due corsie trafficatissime, fino a Carpi un incubo; la tratta-merci più trafficata d'Italia; due corsie, si va a 80 kmh, se va bene, tutti attaccati; magari stanchi per la nottata, col furgone carico a cui devi dare spazio di frenata;

    4 ore prima eri in A3 Baviera, a 5 corsie, gratis; e pensi: ma perché non possiamo avere strade così ? se arriva uno e ti dice: tu, tua moglie e i tuoi figli pagate 5mila e passa euro ognuno ogni anno di residuo fiscale su base regionale, ma i soldi al sud non producono nulla, se non fai l'economista o il sociologo, è probabile che un pensierino sulla questione del federalismo fiscale tu lo faccia;

    quando senti quella che strilla: la capitale è Roma, Romaaaaa... il riflesso istintivo è che quella è il capo degli alieni, e che sta lì per buttarla in caciara, e se le dai retta tra 20 anni starai ancora a due corsie, come 20 anni fa.
    ma perché io e te finiamo sempre ot? Prima o poi ci bannano, te lo dico io.
    Certamente chi abita a Milano e fa la vita che dici tu ha delle prospettive differenti da chi abita in Salento, però magari al salentino la TAP andrebbe anche bene, solo che si domanda perché diavolo la fanno arrivare a Melendugno quando potevano proseguire fino a Brindisi.
    E quando parli della Brennero-Modena sfondi anche una porta aperta, però magari pure noi lumbard dovremmo fare un pensiero alla Bre-Be-Mi e alla Teem sempre deserte, e chiederci se per caso non sia una questione di priorità di investimenti, piuttosto che di dove vengono impiegate le risorse. A parte che mi sembra di ricordare che tempo fa ad opporsi ad un ampliamento della A22 erano stati gli abitanti del Trentino-Alto Adige.
    Intendiamoci: capisco benissimo il senso del tuo discorso e concordo con te sulle conclusioni; quello che voglio fare osservare è che esistono più alternative, che comunque dovrebbero essere prese in considerazione, e che non sempre le soluzioni che abbiamo adottato sono quelle giuste per risolvere i problemi.
    Tutto questo discorso mi ha fatto venire in mente quel deputato del Pidì che scrisse “Ciaone!” ai promotori del referendum sulle trivellazioni. Personaggio che non aveva capito niente: anche se era positivo il fatto di avere vinto, non si deridono gli sconfitti, soprattutto quando gli sconfitti sono quelli che domani dovrebbero votare per te.

  15. #45
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    La sinistra senza più argomenti, impaurita, attacca alla cieca. Con paragoni folli, senza neppure accorgersi che la Giorgina ha votato per l'invio di armi pesanti contro la Russia. Altro che putiniana... Ed ecco come se ne esce questa filosofa del menga... https://www.msn.com/it-it/notizie/it...878ecebbe3a2ff
    “Siamo tutti uguali davanti alla legge, ma non davanti agli incaricati di applicarla.”
    (S. Lec)

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