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Discussione: La finanza

  1. #1
    Opinionista L'avatar di axeUgene
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    La finanza

    non la GDF, ovviamente

    negli ultimi 15 anni di commenti web, il soggetto più chiamato in causa come scrigno misterioso di poteri occulti è il mondo della finanza;
    l'idea è vecchia, ma oggi è ancora più appetibile per far tornare qualsiasi conto bislacco che dovrebbe dimostrare una tesi improbabile;

    può essere utile una cornice in cui collocare qualche idea sensata su quello che storicamente significa quella finanza di cui tutti parlano, ma di cui pochi capiscono il senso:

    l'economia mondiale, tra il 1940 e il 1980 circa, è stata trainata dalla produzione bellica americana; una capacità enorme, che si è sovradimensionata durante la guerra; finita la guerra, col Piano Marshall e la Guerra fredda, quella capacità ha continuato a produrre a pieno regime, arricchendo gli USA;

    i sovietici erano competitors sul piano strettamente militare, e anche molto forti, fino agli anni 70; l'asimmetria, però, è che nel capitalismo americano e occidentale le produzioni belliche avevano infinite ricadute civili, prodotti di ogni tipo, gps, simulatori, internet... mentre per i sovietici si trattava quasi di spesa a fondo perduto; perciò quel modello è imploso; costava troppo, era insostenibile;

    tuttavia, con la fine graduale della Guerra fredda, il mercato degli armamenti era sempre meno remunerativo anche per gli stessi USA, e questo avrebbe dovuto implicare un drammatico rallentamento dell'economia; cioè, impoverimento dei produttori occidentali; siamo all'elezione di Reagan, 1980; e qui entra in gioco la cd finanziarizzazione dell'economia; di che si tratta ?

    la finanza ha un sottostante economico: io compro un titolo, azione, obbligazione, titolo di stato; questo titolo dovrebbe rappresentare fedelmente il valore dell'economia che rappresenta; se compro il titolo "Ford", compro il valore pro-quota di quell'impresa, della capacità di produrre buone automobili, che venderanno, rendendomi partecipe degli utili;

    nei primi 80, la prospettiva di un rapido rallentamento della 40ennale economia di guerra, ha indotto alla deregulation finanziaria; cioè, si è iniziato a consentire che la finanza gonfiasse il valore del sottostante economico pur di mantenere la remunerazione delle attività;
    cioè laddove prima il mercato degli armamenti consentiva di pagare stipendi e distribuire profitti, in quel periodo si è chiesto ai risparmiatori e investitori - occidentali e no - di puntare i loro risparmi su quelle valutazioni gonfiate; da qui le bolle;

    questo ha arricchito i vertici della finanza, ma ha distribuito dividendi diretti e indiretti anche agli occidentali qualunque; diretti nel senso di veri e propri dividendi, sempre più rischiosi; indiretti nel senso che comunque una quota del risparmio prudenziale - i soldi alle poste della nonnina - confluiva comunque in quel sistema, per poter essere remunerativo;

    soprattutto, consentiva di pagare il lavoro occidentale a salari altrimenti irrealistici, sulla base del reale valore di quei prodotti; cioè, l'operaio Fiat tra il 1975 e il 1995 poteva vedersi garantito posto e salario solo perché il generale mercato dell'auto era gonfiato in termini di fiducia; gonfiato dalla terribile finanza; a cascata, tutte le remunerazioni del lavoro occidentale erano sostenibili sulla base di quel livello retributivo delle produzioni primarie private, quelle che garantiscono il gettito con cui si pagano insegnanti, infermieri, le strade e tutta la spesa pubblica;

    cosa spiega, oggi, il fatto che un operaio tedesco guadagni dieci volte o più di uno cinese ? è dieci volte più bravo ed efficiente ? certo che no; lavora dieci volte tanto ? proprio no; il suo prodotto vale dieci volte quello cinese ? solo in parte, e in grande misura non per un valore d'uso, ma per input di marketing;
    tra un Iphone prodotto in Cina su brevetto americano e un Huawei prodotto dagli stessi operai su brevetto cinese non c'è troppa differenza che giustifichi una differenza del 100% di prezzo;
    la differenza la fa esattamente quella mostruosa finanza, che garantisce retribuzioni e stile di vita all'Occidente, profitti e stipendi medi;

    l'occidentale bene informato dal net che puti il dito sulla finanza, ha anche buone ragioni per essere diffidente, visto che si tratta di attività rischiose e speculative, gestite da poteri disinvolti;

    ma dovrebbe essere anche consapevole che si tratta in effetti di un paracadute, o dell'insulina che tiene in vita il grande diabetico Occidente di cui pure lui fa parte a pieno titolo;
    senza quella finanza, il professore di liceo di Olgiate Olona, il fruttivendolo di Ferrara o il pensionato di Macerata si sposterebbero esclusivamente in bicicletta, come i cinesi; non avrebbero case ben riscaldate e non potrebbero permettersi l'aria condizionata, e un PC o uno smartphone costerebbero loro quanto due stipendi, non un terzo di mensilità, e a caduta la lavatrice, le magliettine della bancarella e tutto il resto...

    e questo per il semplice ed intuibile motivo - volendo vedere la realtà sotto il naso di tutti - che la ricchezza che quelle persone producono o hanno prodotto non è mediamente diversa da quella prodotta da un cinese o un indiano che guadagnano un decimo di loro e vivono in condizioni conseguenti.
    c'� del lardo in Garfagnana

  2. #2
    oddio, ci sarebbe anche un'altra cosa: che l'operaio cinese lavora a calci nel culo, l'operaio tedesco no.

  3. #3
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    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio

    l'economia mondiale, tra il 1940 e il 1980 circa, è stata trainata dalla produzione bellica americana; una capacità enorme, che si è sovradimensionata durante la guerra; finita la guerra, col Piano Marshall e la Guerra fredda, quella capacità ha continuato a produrre a pieno regime, arricchendo gli USA;
    ovviamente sento l'impellente bisogno di rispondere. l'impegno militare non c'entra una mazza con la finanza, almeno non nel senso che meno armi si producono più si sollecitano investimenti nel civile. gli usa sono ancora ad oggi presenti in quasi tutti gli scenari di guerra del mondo a cominciare dall'afghanistan. quando cominciarono le ostilità contro iraq e per l'appunto afghanistan, bush dichiarò, se ricordi bene, che di quella guerra si sarebbe saputo molto poco, almeno a livello di opinione pubblica. l'economia usa non dipende dalla guerra. la guerra serve a mandare via frotte di: afroamericani non integrati, latinos, a cominciare dai messicani, e così via, perché costituisce una alternativa economicamente più valida dell'impiegarli magari a mezzo dollaro l'ora nelle cucine dei ristoranti per famiglie. insomma la spazzatura umana che anche un santo come escrivà de balaguerre considerava e dichiarava tale.

    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    i sovietici erano competitors sul piano strettamente militare, e anche molto forti, fino agli anni 70; l'asimmetria, però, è che nel capitalismo americano e occidentale le produzioni belliche avevano infinite ricadute civili, prodotti di ogni tipo, gps, simulatori, internet... mentre per i sovietici si trattava quasi di spesa a fondo perduto; perciò quel modello è imploso; costava troppo, era insostenibile;
    ti posso fare una domanda? a che cazzo servono le migliaia di satelliti lanciati ai limiti dell'atmosfera se non a facilitare operazioni di guerra che diventano un qualcosa di pilotato, di governato dall'alto; se non a controllare capillarmente gli scenari di guerra? ecco. i satelliti ci sono dal 1952 almeno, sputnik o come si dice. se poi vuoi dire che sulla base delle guerre "satellitari" si alimenta la ricerca per produrre beni di largo consumo allora ti do ragione. ma non le due cose insieme. la guerra in afghanistan mi dici quali introiti ha portato agli usa? ma anche le guerre precedenti come quella in vietnam. senza contare la corea 5 anni dopo la fine del II conflitto mondiale. guerra e sviluppo economico potevano funzionare ai tempi dell' "Imperialismo fase suprema del capitalismo", che ti consiglierei di rileggere se non l'hai già fatto. non in epoca post/moderna dove per lo più la guerra serve a "mettere a posto" qualche competitor commerciale che sfora nelle trattative ma soprattutto ti ripeto, a liberare la terra da gente indesiderata. su questo mi piace, ti dirò, più la russia di putin, che ha ancora un orgoglio nazionale che la porta a non tollerare alzate di testa sempre poi da parte dei soliti, come l'ucraina oggi, la repubblica ceca e l'ungheria in tempi andati. poi spiegami per favore come le produzioni belliche tipo carri armati possano avere delle ricadute positive sull'economia. grazie.

    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    tuttavia, con la fine graduale della Guerra fredda, il mercato degli armamenti era sempre meno remunerativo anche per gli stessi USA, e questo avrebbe dovuto implicare un drammatico rallentamento dell'economia; cioè, impoverimento dei produttori occidentali; siamo all'elezione di Reagan, 1980; e qui entra in gioco la cd finanziarizzazione dell'economia; di che si tratta ?
    axe. le guerre si creano ad arte e non c'è modo migliore per ottenere profitti. è un meccanismo primordiale, come quello dell'assassino che per impossessarsi del'orologio d'oro uccide il portatore. se estendi questo concetto agli stati, allora hai qualcosa di molto remunerativo ma non illegale come il singolo omicidio. poi la finanziarizzazione c'è sempre stata. se leggi il romanzo "il denaro" di zola, ti accorgi che mondo era ai primi del XX secolo e mondo è oggi. i metodi per fare quattrini sono sempre gli stessi. se l'economia va a puttane per una crisi ciclica di produzione sovradimensionata di beni "reali", mi dici come risollevarla se non ridimesionando la popolazione inutile e aumentando il reddito dei "lavorativamente attivi"? un modo è la guerra. poi la finanza è quella dei subprime, che non è l'eccezione in usa, ma la regola.

    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    la finanza ha un sottostante economico: io compro un titolo, azione, obbligazione, titolo di stato; questo titolo dovrebbe rappresentare fedelmente il valore dell'economia che rappresenta; se compro il titolo "Ford", compro il valore pro-quota di quell'impresa, della capacità di produrre buone automobili, che venderanno, rendendomi partecipe degli utili;
    si. questa è cosa nota. si parla di titoli di credito. ma finché firmi la cambiale o l'assegno o compri uno o più titoli di stato non c'è problema. il problema c'è quando si comincia a speculare su crediti che ad esempio incorporano altri crediti. e così ci sono le bolle tipo tulipani in olanda nel seicento. questi sono i problemi con la finanza post moderna. se ci aggiungi la digitalizzazione dei pagamenti hai il quadro completo.

    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    nei primi 80, la prospettiva di un rapido rallentamento della 40ennale economia di guerra, ha indotto alla deregulation finanziaria; cioè, si è iniziato a consentire che la finanza gonfiasse il valore del sottostante economico pur di mantenere la remunerazione delle attività;
    cioè laddove prima il mercato degli armamenti consentiva di pagare stipendi e distribuire profitti, in quel periodo si è chiesto ai risparmiatori e investitori - occidentali e no - di puntare i loro risparmi su quelle valutazioni gonfiate; da qui le bolle;
    eeee...axe. allora se tu fai false fatture vai in galera. se gonfi ad arte il valore delle tue azioni, tu ford mettiamo vai in galera oppure in default perché prima o poi il trucchetto si scopre e ti riempiono di debiti che ovviamente non puoi pagare. se ricordi accadde con la enron.

    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    questo ha arricchito i vertici della finanza, ma ha distribuito dividendi diretti e indiretti anche agli occidentali qualunque; diretti nel senso di veri e propri dividendi, sempre più rischiosi; indiretti nel senso che comunque una quota del risparmio prudenziale - i soldi alle poste della nonnina - confluiva comunque in quel sistema, per poter essere remunerativo;
    sui soldi della nonnina. io uso postepay legata a mastercard e a poste italiane, che mi fa da carta di debito, di credito, e da conto corrente. questa è la finanza sicura. il resto sono cavolate.

    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    soprattutto, consentiva di pagare il lavoro occidentale a salari altrimenti irrealistici, sulla base del reale valore di quei prodotti; cioè, l'operaio Fiat tra il 1975 e il 1995 poteva vedersi garantito posto e salario solo perché il generale mercato dell'auto era gonfiato in termini di fiducia; gonfiato dalla terribile finanza; a cascata, tutte le remunerazioni del lavoro occidentale erano sostenibili sulla base di quel livello retributivo delle produzioni primarie private, quelle che garantiscono il gettito con cui si pagano insegnanti, infermieri, le strade e tutta la spesa pubblica;
    l'operaio fiat aveva alle spalle un partito comunista che era il più forte dell'occidente. il motivo è questo. da cui le rivendicazioni operaie e gli aiuti di stato, con conseguente crescita economica. ma parlo di italia. altrove non so, ma credo non vi siano molte differenze. che poi le speculazioni in borsa diano o abbiano dato da mangiare al pescivendolo, beh, questo vallo a raccontare a qualcun altro.

    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    cosa spiega, oggi, il fatto che un operaio tedesco guadagni dieci volte o più di uno cinese ? è dieci volte più bravo ed efficiente ? certo che no; lavora dieci volte tanto ? proprio no; il suo prodotto vale dieci volte quello cinese ? solo in parte, e in grande misura non per un valore d'uso, ma per input di marketing;
    tra un Iphone prodotto in Cina su brevetto americano e un Huawei prodotto dagli stessi operai su brevetto cinese non c'è troppa differenza che giustifichi una differenza del 100% di prezzo;
    la differenza la fa esattamente quella mostruosa finanza, che garantisce retribuzioni e stile di vita all'Occidente, profitti e stipendi medi;
    la bmw è comparabile al risciò o alla bicicletta cinese? ad oggi non conosco società produttrici di auto in cina. mi risulta sia un mercato prevalentemente colonizzato da marchi esterni, che vendono molto perché la bmw che compri in cina è adeguata alle esigenze e alla disponibilità di un cinese, e non di un tedesco. e questa attenzione deriva dalle forti motivazioni che un salario alto determina nell'operaio tedesco. non sono cose che si imparano in dieci o vent'anni e infatti macchine di marca cinese non ce ne sono. ti ripeto che la finanza è una balla colossale. almeno per come la intendi tu.


    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    l'occidentale bene informato dal net che puti il dito sulla finanza, ha anche buone ragioni per essere diffidente, visto che si tratta di attività rischiose e speculative, gestite da poteri disinvolti;
    oh. grazie a dio una frase sensata.


    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    ma dovrebbe essere anche consapevole che si tratta in effetti di un paracadute, o dell'insulina che tiene in vita il grande diabetico Occidente di cui pure lui fa parte a pieno titolo;
    senza quella finanza, il professore di liceo di Olgiate Olona, il fruttivendolo di Ferrara o il pensionato di Macerata si sposterebbero esclusivamente in bicicletta, come i cinesi; non avrebbero case ben riscaldate e non potrebbero permettersi l'aria condizionata, e un PC o uno smartphone costerebbero loro quanto due stipendi, non un terzo di mensilità, e a caduta la lavatrice, le magliettine della bancarella e tutto il resto...
    ma si. guarda appena torno a roma vado a comprare qualche titolo di stato a porta portese.


    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    e questo per il semplice ed intuibile motivo - volendo vedere la realtà sotto il naso di tutti - che la ricchezza che quelle persone producono o hanno prodotto non è mediamente diversa da quella prodotta da un cinese o un indiano che guadagnano un decimo di loro e vivono in condizioni conseguenti.
    ti ho già detto che i cinesi non producono macchine. quanto agli indiani, a quelli non gliene frega un cazzo dei soldi, vivono di agricoltura e pastorizia e ti assicuro che gli basta. almeno da dopo la "partenza" degli inglesi.
    Ultima modifica di sandor; 14-04-2022 alle 23:09

  4. #4
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    Penso sia utile una definizione di finanza:


    finanza è la disciplina che studia processi con cui gli individui, le imprese, gli enti, le organizzazioni o gli stati gestiscono nel tempo i flussi di raccolta, collocazione e utilizzo del denaro. Essa si occupa quindi degli strumenti finanziari, attraverso i quali avvengono gli scambi di flussi di denaro tra individui, imprese e Stati, nonché nei mercati. Si possono distingue diverse tipologie di finanza:

    – finanza personale, riguarda i debiti e i crediti dei singoli individui;

    – finanza aziendale, si occupa della ricerca e dell’impiego delle risorse finanziarie da parte delle varie imprese;

    – finanza pubblica, riguarda le tematiche della ricerca e dell’impiego di risorse finanziarie da parte della pubblica amministrazione e dello Stato;

    – finanza internazionale, si occupa degli scambi di denaro tra diversi paesi (tra individui, imprese e pubblica amministrazioni internazionali).

    dal sito:
    https://www.google.com/amp/s/www.dif...mia-e-finanza/

    Il problema vero del mondo finanziario è la "bolla" che vi si forma:

    https://www.google.com/url?sa=t&sour...y8N9r-mXATmH10

    Altri problemi:

    https://www.google.com/amp/s/www.huf...a-5217464/amp/

    e questo è emblematico e non unico:la Terra è piena di virus,batteri ma anche di input "energetici" ad hoc!

  5. #5
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    Citazione Originariamente Scritto da sandor Visualizza Messaggio
    ovviamente sento l'impellente bisogno di rispondere. l'impegno militare non c'entra una mazza con la finanza
    studia la storia e lo vedi;
    nel 1940 gli USA hanno iniziato a sovradimensionare la loro industria per costruire armi da dare agli inglesi, Lend & Lease Act 1940; finita la guerra, avevano quel potenziale da far lavorare; finita la Guerra fredda, quell'economia è stata "gonfiata" dalla finanza come una coppetta gelato industriale è gonfiata d'aria rispetto al gelato artigianale;

    ti posso fare una domanda? a che cazzo servono le migliaia di satelliti lanciati ai limiti dell'atmosfera se non a facilitare operazioni di guerra
    a farti trovare il paese di Monculi di sopra o via Quagliarulo in una città che non conosci quando sei in auto, magari senza imboccare preferenziali e con l'aggiornamento delle rotonde e sottopassi;
    eeee...axe. allora se tu fai false fatture vai in galera. se gonfi ad arte il valore delle tue azioni, tu ford mettiamo vai in galera oppure in default perché prima o poi il trucchetto si scopre e ti riempiono di debiti che ovviamente non puoi pagare. se ricordi accadde con la enron.
    non si tratta solo di trucchi illeciti o insiding; bastano leggi a promuovere o penalizzare determinati settori; uno sgravio fiscale sulle start-up tecnologiche fa volare l'indice di quel comparto; quello sull'edilizia idem...

    sui soldi della nonnina. io uso postepay legata a mastercard e a poste italiane, che mi fa da carta di debito, di credito, e da conto corrente. questa è la finanza sicura. il resto sono cavolate.
    i tuoi soldi sono garantiti finché regge il sistema; tu non te ne accorgi, ma quando vanno in default pezzi del sistema creditizio e lo stato ci mette una toppa, lo fa coi soldi tuoi, magari tagliandoti l'ospedale o la scuola di prossimità; se salta per aria tutto, invece, perdi anche i tuoi soldi "sicuri";

    l'operaio fiat aveva alle spalle un partito comunista che era il più forte dell'occidente. il motivo è questo. da cui le rivendicazioni operaie e gli aiuti di stato
    sempre nel sistema amerikano stava; te ne accorgi ora, quando chiudono le fabbriche perché produrre altrove costa meno; paghi la lavatrice un quarto dello stipendio perché è fatta in Cina e non in Friuli; l'operaio friulano l'ha presa in tasca perché la finanza è in grado ancora di proteggere il valore aggiunto di Sandor, ma non quello dell'operaio, al quale magari paghi la cassa integrazione;

    ti ripeto che la finanza è una balla colossale. almeno per come la intendi tu.
    è la finzione che ti consente di avere più soldi di un egiziano quando c'è da comprare la farina; se il patrimonio "italiano" è sopravvalutato, il sistema eroga soldi per importare il grano, soldi che gli egiziani non hanno; tu pagherai di più il pane, mentre quelli si puzzeranno di fame; la casa di campagna di tuo nonno il sistema della finanza la sopravvaluta come garanzia, anche se non ha alcun mercato, perché l'Occidente ha ancora un potere di imporre questi valori, con la finanza e con le armi.
    c'� del lardo in Garfagnana

  6. #6
    Citazione Originariamente Scritto da sandor Visualizza Messaggio

    ti ho già detto che i cinesi non producono macchine. quanto agli indiani, a quelli non gliene frega un cazzo dei soldi, vivono di agricoltura e pastorizia e ti assicuro che gli basta. almeno da dopo la "partenza" degli inglesi.
    quanto gli basti lo ha potuto verificare con mano madre Teresa di Calcutta e quanto a vivere di agricoltura e pastorizia, non è che ti sei dimenticato di qualcosa, tipo la Tata e il software?

  7. #7
    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio


    a farti trovare il paese di Monculi di sopra o via Quagliarulo in una città che non conosci quando sei in auto, magari senza imboccare preferenziali e con l'aggiornamento delle rotonde e sottopassi;
    intendiamoci bene, però. nessuno avrebbe messo in orbita 24 satelliti e creato un sistema di trasmissione ed elaborazione dati solo per permettere a te e a me di trovare la pizzeria Bella Napoli a Puttenburgo nella Sassonia-Anhalt. quella è un'applicazione che è venuta dopo.

  8. #8
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    Citazione Originariamente Scritto da flying dutchman Visualizza Messaggio
    intendiamoci bene, però. nessuno avrebbe messo in orbita 24 satelliti e creato un sistema di trasmissione ed elaborazione dati solo per permettere a te e a me di trovare la pizzeria Bella Napoli a Puttenburgo nella Sassonia-Anhalt. quella è un'applicazione che è venuta dopo.
    quel "dopo" fa parte della mentalità europea, molto meno americana; i tedeschi hanno perso la guerra anche perché i militari hanno sostituito i manager e prodotto armi in modo sconsiderato e ingestibile; negli anni 20 avevano la nozione che se produci carri armati puoi fare anche i trattori, come Magirus-Deutz, ecc... ma quel tipo di società ha scelto un modello militar-centrico anche nella produzione, gestendo male le risorse;

    per gli yankees la conversione delle tecnologie e le ricadute nel civile fa parte integrante della pianificazione degli investimenti in ricerca, come proiezione statistica di metodo, anche in assenza di applicazioni nel breve; qui sta proprio il senso efficiente della leva finanziaria:
    io chiedo prestiti per investire in un range 100 di ricerca, sapendo che statisticamente prima o poi quote di quell'investimento mi offriranno applicazioni che generano profitto, e posso fare ciò che ai sovietici o altri costa un bagno di sangue e fame;

    in effetti, la volatilità di certi comparti tecnologici induce in errore, perché quelli elettivamente sarebbero proprio il pane dei cassettisti, che investono nel medio-lungo;
    i cinesi non potrebbero fare finanza analoga non perché non abbiano potenzialità, ma perché il loro sistema non premia l'iniziativa e nel lungo non garantirebbe remuneratività;
    se il commentatore da bar dello sport non fosse distratto dalla propaganda, dalle degenerazioni speculative o dalla narrativa complottarola, potrebbe capire la funzione essenziale di trasmissione dei valori prospetti che la finanza esercita, che è il meccanismo fiduciario su cui si basa tutta l'economia del credito:

    io ti presto soldi, nella quantità e al tasso che, da investitore neutrale, ritengo che la tua attività meriti: a livello di sistemi politici, si tratta di una leva che premia le democrazie, garantendo loro maggior ricchezza e remunerazione del lavoro; perché ?
    semplicemente perché le democrazie mobilitano la forza lavoro in modi più efficienti, grazie alla libertà individuale come dato strutturale;

    al contrario, il sistema cinese, col suo controllo e limitazione delle libertà individuali, sceglie di limitare la propria capacità di produrre valore aggiunto, oltre che presentare altri aspetti di inefficienza determinati da quella politica, ed è costretta a competere coi calci in culo agli operai che rammentavi; il sistema russo, se possibile, è ancora più fallimentare, perché spende le sue risorse per "comprare" il bene effimero della potenza imperiale, senza dividendi apprezzabili per la popolazione;
    la scommessa americana sul fronte esportazione della democrazia, si fonda esattamente su questa sfida aperta, e sulla convinzione della bontà del loro modello:
    i popoli amano la democrazia e la libertà, perché spazi di agibilità del desiderio; le élites possono apprezzare la leva di ricchezza che in prospettiva la libertà consente in termini di mobilitazione delle risorse umane e delle capacità creative;
    solo che i vertici possono valutare che nel loro orizzonte temporale resistono bene anche in assetti a valore aggiunto più basso - Cina - o grazie alle rendite - Russia; il lavoro di transizione lo dovrebbero fare i corpi intermedi, e cioè qualcosa che progressivamente dovrebbe configurarsi come "borghesia", un'élite che si vede come avanguardia dei processi inclusivi e liberali, come nelle rivoluzioni inglese, americana e francese del XVII° e XVIII° secolo.
    c'� del lardo in Garfagnana

  9. #9
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    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    studia la storia e lo vedi;
    nel 1940 gli USA hanno iniziato a sovradimensionare la loro industria per costruire armi da dare agli inglesi, Lend & Lease Act 1940; finita la guerra, avevano quel potenziale da far lavorare; finita la Guerra fredda, quell'economia è stata "gonfiata" dalla finanza come una coppetta gelato industriale è gonfiata d'aria rispetto al gelato artigianale;
    continui a dire cose che non stanno né in cielo né in terra. nessuno nega che le armi siano un "mercato" cioè un luogo virtuale di incontro tra domanda e offerta per l'appunto di armi. ma da ciò a fondare un sistema economico su quel mercato mi pare che il salto sia abbastanza lungo, anche perché non considera gli altri mercati, come quello delle auto e dei prodotti alimentari grezzi, ad esempio del grano, di cui peraltro per restare alla russia mi pare che quest'ultima sia una grande produttrice, soprattutto grazie ai rapporti di favore/sudditanza proprio con l'ucraina, che è come una riserva perenne sempre di prodotti agricoli come il grano. poi sta benedetta finanza non va confusa con l'economia reale. questo è un errore che neanche un iscritto al primo anno di economia farebbe. non so cosa ti sia saltato in mente.

    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    a farti trovare il paese di Monculi di sopra o via Quagliarulo in una città che non conosci quando sei in auto, magari senza imboccare preferenziali e con l'aggiornamento delle rotonde e sottopassi;
    e questo è già qualcosa che è "per pochi". quelli che utilizzano il navigatore su smartphone sono davvero pochi. questo perché occorre una manualità e un "occhio" che non tutti, anzi la maggioranza, hanno. siamo ancora al punto in cui è di là da venire anche la comprensione delle funzioni fondamentali di un pc. io ce l'ho da vent'anni e quindi mi pare di usarlo abbastanza bene perché ne ho studiato anche in uni la struttura. ma l'acquisto di personal computer in italia è ancora fermo al 25% della popolazione e serve per lavorare. l'utilità di avere un pc non viene capita. la gente preferisce ancora vegetare davanti alla tv.

    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    non si tratta solo di trucchi illeciti o insiding; bastano leggi a promuovere o penalizzare determinati settori; uno sgravio fiscale sulle start-up tecnologiche fa volare l'indice di quel comparto; quello sull'edilizia idem...
    questo vale per qualche migliaio di persone al mondo che conoscono a mena dito il funzionamento della borsa con annessi e connessi. non vale per tutti gli altri. ecco perché si hanno poi concentrazioni di capitali magari in un unico individuo tipo bill gates o zuckerberg. insomma è roba per pochi e sicuramente differente dal settore dell'economia reale di cui fa parte anche il benedetto fruttaiolo e che non c'entra un cazzo con le azioni gli indici di borsa o simili amenità.


    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    i tuoi soldi sono garantiti finché regge il sistema; tu non te ne accorgi, ma quando vanno in default pezzi del sistema creditizio e lo stato ci mette una toppa, lo fa coi soldi tuoi, magari tagliandoti l'ospedale o la scuola di prossimità; se salta per aria tutto, invece, perdi anche i tuoi soldi "sicuri";
    questa dovrebbe essere la regola ma se fosse sempre così allora ci sarebbe uno stato che funziona come un auto o un supercomputer, cioè senza sentimenti. ad esempio dove sto io ci sono due ospedali che dovrebbero secondo i tuoi parametri aver chiuso da anni anzi decenni. invece sono ancora lì perché danno lavoro a tanta gente, magari scarsamente qualificata ma magari c'è il vecchino che ha problemi alla prostata e dovrebbe arrivare a battipaglia e chi ce lo porta? insomma quelli che tu chiami sprechi sono dovuti anche ad un senso di umanità che non può mancare perché è parte dell'essere umano per l'appunto. ma parlo di italia. forse il tuo discorso può essere vero in usa, ma anche lì ci sono le scuole per orfanelli e le opere di bene. poi fai tu.


    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    sempre nel sistema amerikano stava; te ne accorgi ora, quando chiudono le fabbriche perché produrre altrove costa meno; paghi la lavatrice un quarto dello stipendio perché è fatta in Cina e non in Friuli; l'operaio friulano l'ha presa in tasca perché la finanza è in grado ancora di proteggere il valore aggiunto di Sandor, ma non quello dell'operaio, al quale magari paghi la cassa integrazione;
    guarda, il cinese non è sfruttato. lavora così tanto perché sostituisce col lavoro l'andare in bicicletta o sul risciò. non c'è problema, cioè non è che gli investitori stranieri in cina che utilizzano manodopera a buon mercato in qualche modo "schiavizzino" il povero cinese. i cinesi soldi non ne usano. se gli dai sei euro al giorno si sentono dei nababbi. questione di mentalità.

    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    è la finzione che ti consente di avere più soldi di un egiziano quando c'è da comprare la farina; se il patrimonio "italiano" è sopravvalutato, il sistema eroga soldi per importare il grano, soldi che gli egiziani non hanno; tu pagherai di più il pane, mentre quelli si puzzeranno di fame; la casa di campagna di tuo nonno il sistema della finanza la sopravvaluta come garanzia, anche se non ha alcun mercato, perché l'Occidente ha ancora un potere di imporre questi valori, con la finanza e con le armi.
    allora conta che i musulmani già di loro mangiano poco. poi questo tuo analizzare con categorie occidentali il comportamento economico di gente che ha tutto un altro tipo di approccio sistematico a quelle che sono le nostre categorie ad esempio economiche, è sbagliato. l'egiziano dice: c'è farina? va bene, facciamo il pane. non ce n'è? usiamo la crusca. non c'è problema. non si vive per mangiare o lavorare ma si lavora e si mangia per vivere. poi quello che in termini di informazioni su civiltà lontane arriva in occidente è in qualche modo anche esso presentato alla maniera occidentale. ma non tutto il mondo è usa o italia.
    Ultima modifica di sandor; 15-04-2022 alle 11:40

  10. #10
    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    quel "dopo" fa parte della mentalità europea, molto meno americana; i tedeschi hanno perso la guerra anche perché i militari hanno sostituito i manager e prodotto armi in modo sconsiderato e ingestibile; negli anni 20 avevano la nozione che se produci carri armati puoi fare anche i trattori, come Magirus-Deutz, ecc... ma quel tipo di società ha scelto un modello militar-centrico anche nella produzione, gestendo male le risorse;

    per gli yankees la conversione delle tecnologie e le ricadute nel civile fa parte integrante della pianificazione degli investimenti in ricerca, come proiezione statistica di metodo, anche in assenza di applicazioni nel breve; qui sta proprio il senso efficiente della leva finanziaria:
    io chiedo prestiti per investire in un range 100 di ricerca, sapendo che statisticamente prima o poi quote di quell'investimento mi offriranno applicazioni che generano profitto, e posso fare ciò che ai sovietici o altri costa un bagno di sangue e fame;

    in effetti, la volatilità di certi comparti tecnologici induce in errore, perché quelli elettivamente sarebbero proprio il pane dei cassettisti, che investono nel medio-lungo;
    i cinesi non potrebbero fare finanza analoga non perché non abbiano potenzialità, ma perché il loro sistema non premia l'iniziativa e nel lungo non garantirebbe remuneratività;
    se il commentatore da bar dello sport non fosse distratto dalla propaganda, dalle degenerazioni speculative o dalla narrativa complottarola, potrebbe capire la funzione essenziale di trasmissione dei valori prospetti che la finanza esercita, che è il meccanismo fiduciario su cui si basa tutta l'economia del credito:

    io ti presto soldi, nella quantità e al tasso che, da investitore neutrale, ritengo che la tua attività meriti: a livello di sistemi politici, si tratta di una leva che premia le democrazie, garantendo loro maggior ricchezza e remunerazione del lavoro; perché ?
    semplicemente perché le democrazie mobilitano la forza lavoro in modi più efficienti, grazie alla libertà individuale come dato strutturale;

    al contrario, il sistema cinese, col suo controllo e limitazione delle libertà individuali, sceglie di limitare la propria capacità di produrre valore aggiunto, oltre che presentare altri aspetti di inefficienza determinati da quella politica, ed è costretta a competere coi calci in culo agli operai che rammentavi; il sistema russo, se possibile, è ancora più fallimentare, perché spende le sue risorse per "comprare" il bene effimero della potenza imperiale, senza dividendi apprezzabili per la popolazione;
    la scommessa americana sul fronte esportazione della democrazia, si fonda esattamente su questa sfida aperta, e sulla convinzione della bontà del loro modello:
    i popoli amano la democrazia e la libertà, perché spazi di agibilità del desiderio; le élites possono apprezzare la leva di ricchezza che in prospettiva la libertà consente in termini di mobilitazione delle risorse umane e delle capacità creative;
    solo che i vertici possono valutare che nel loro orizzonte temporale resistono bene anche in assetti a valore aggiunto più basso - Cina - o grazie alle rendite - Russia; il lavoro di transizione lo dovrebbero fare i corpi intermedi, e cioè qualcosa che progressivamente dovrebbe configurarsi come "borghesia", un'élite che si vede come avanguardia dei processi inclusivi e liberali, come nelle rivoluzioni inglese, americana e francese del XVII° e XVIII° secolo.
    qui non mi ritrovo molto, non tanto per il fatto che un investimento in tecnologia militare possa – anzi debba – avere delle ricadute commercialmente interessanti, quanto per il fatto che queste ricadute non sempre sono coerenti con l’entità dell’investimento effettuato e in diversi casi (tra cui questo) difficilmente prevedibili in fase di progettazione iniziale. Per quel che mi ricordo, l’investimento è stato fatto dal Pentagono con fondi della Difesa a partire dal 1973. I primi satelliti sono stati messi in orbita nel 1978, ma nessuno di essi è stato mai operativo; i primi satelliti operativi sono quelli lanciati a partire dal 1989 e dall’anno successivo sono stati lanciati i primi satelliti in grado di operare anche per uso civile. Fino ad oggi sono stati lanciati 64 satelliti, di cui 31 ancora operativi e un numero imprecisato “dormienti”, cioè non utilizzati ma riattivabili in caso di necessità.
    E ho parlato esclusivamente dei satelliti; esiste un sistema di controllo estremamente sofisticato ed esistono i sistemi di ricezione, militari e civili.
    Nel 1973 era senz’altro possibile vedere le applicazioni di tipo militare connesse con il sistema GPS, molto più difficile immaginare la tipologia di utilizzo civile, perfino quotidiano: i primi computer con interfaccia grafica escono nel 1984.
    Si parla quindi di investimenti importanti senza nessun ritorno per una durata di sedici anni, cosa che può reggere soltanto una struttura come lo Stato, e di un utilizzo che nella sua facilità d’uso e nell’ampiezza del mercato di destinazione non poteva essere in alcun modo previsto nella fase iniziale del progetto.

  11. #11
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    Citazione Originariamente Scritto da sandor Visualizza Messaggio
    continui a dire cose che non stanno né in cielo né in terra. nessuno nega che le armi siano un "mercato" cioè un luogo virtuale di incontro tra domanda e offerta per l'appunto di armi. ma da ciò a fondare un sistema economico su quel mercato mi pare che il salto sia abbastanza lungo
    ripeto: leggiti manuali di storia economica recente;
    le "armi" sono un condensato di tecnologie avanzate, che sono poi quelle che fanno mercato per prodotti civili; qui discutiamo in tempo reale perché si è elaborata una rete che in origine era comunicazione militare esclusiva; ora la rete veicola commerci, contenuti, pubblicità; è il più grande business del mondo, e le aziende di software e hardware o derivate che vi operano sono quelle più quotate;

    poi sta benedetta finanza non va confusa con l'economia reale. questo è un errore che neanche un iscritto al primo anno di economia farebbe. non so cosa ti sia saltato in mente.
    la finanza, istituzionalmente, rappresenta l'economia reale sottostante, esattamente come i 50 euro con cui vai al super rappresentano i beni che ci puoi comprare; la finanza, così come la moneta, è il metro della fiducia in un determinato sistema;

    questo vale per qualche migliaio di persone al mondo che conoscono a mena dito il funzionamento della borsa con annessi e connessi.
    ...
    insomma è roba per pochi e sicuramente differente dal settore dell'economia reale di cui fa parte anche il benedetto fruttaiolo e che non c'entra un cazzo con le azioni gli indici di borsa o simili amenità.
    no, perché i soldi in banca del fruttarolo sono investiti da tecnici, e su per la piramide sono sempre tecnici che li garantiscono;

    questa dovrebbe essere la regola ma se fosse sempre così allora ci sarebbe uno stato che funziona come un auto o un supercomputer, cioè senza sentimenti. ad esempio dove sto io ci sono due ospedali che dovrebbero secondo i tuoi parametri aver chiuso da anni anzi decenni. invece sono ancora lì perché danno lavoro a tanta gente, magari scarsamente qualificata ma magari c'è il vecchino che ha problemi alla prostata e dovrebbe arrivare a battipaglia e chi ce lo porta? insomma quelli che tu chiami sprechi...
    non li chiamo sprechi; ti stavo solo facendo presente che anche quando pensi che i tuoi soldi siano al sicuro, i pezzi di finanza deviata pesano lo stesso sul tuo portafogli quando lo stato deve metterci una pezza.
    c'� del lardo in Garfagnana

  12. #12
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    Citazione Originariamente Scritto da flying dutchman Visualizza Messaggio
    qui non mi ritrovo molto, non tanto per il fatto che un investimento in tecnologia militare possa – anzi debba – avere delle ricadute commercialmente interessanti, quanto per il fatto che queste ricadute non sempre sono coerenti con l’entità dell’investimento effettuato e in diversi casi (tra cui questo) difficilmente prevedibili in fase di progettazione iniziale.
    è quello che ho scritto;
    il punto è che gli americani ragionano da investment manager e anche un po' gamblers; loro partono da grandi concentrazioni di capitale, in cui sono coinvolti anche i privati, via sgravi fiscali; da dopo la guerra finanziano di tutto in partenza, per un criterio meramente statistico di utilità attese; sanno che un certo numero di progetti sarà fallimentare, ma altri compenseranno la spesa; la stessa mentalità che negli anni 60 ci ha consentito di avere migliaia di musicisti pubblicati su disco che non vendevano nulla, trainati dai pochi che emergevano, che c'erano sempre; Battiato ha potuto far uscire "Clic" perché Mina e Battisti vendevano milioni di copie; ma lo stesso Battisti è stato trainato a sua volta, magari da Villa - non mi ricordo se era RCA, però - perché sentendolo cantare "Per una lira" nessun produttore avrebbe scommesso nemmeno quella

    Nel 1973 era senz’altro possibile vedere le applicazioni di tipo militare connesse con il sistema GPS, molto più difficile immaginare la tipologia di utilizzo civile, perfino quotidiano: i primi computer con interfaccia grafica escono nel 1984.
    Si parla quindi di investimenti importanti senza nessun ritorno per una durata di sedici anni, cosa che può reggere soltanto una struttura come lo Stato, e di un utilizzo che nella sua facilità d’uso e nell’ampiezza del mercato di destinazione non poteva essere in alcun modo previsto nella fase iniziale del progetto.
    eh, questa è la mentalità europea, tipica della sottocapitalizzazione delle medie potenze e della loro burocrazia post-imperiale;

    gli americani ragionano da investitori, in base a calcoli di potenziale spontaneo, in cui il dirigismo è considerato un costo, anziché una razionalizzazione; questo è proprio un modello gerarchico diffuso capillarmente, con la tipica squadra di 6 persone del modello militare, il top dell'efficienza di gruppo, con un leader e 5 collaboratori, che opera come un frattale;
    a partire dalle dottrine economiche della prima metà del XX° secolo, quelli hanno elaborato proprio una teoria di ottimizzazione del potenziale, perché avevano proprio il problema concreto di quell'industria sovradimensionata rispetto alle loro esigenze interne; perciò, il loro approccio al credito è una specie di keynesismo finanziario che consente di concepire un range amplissimo di applicazioni a fondo perduto; tanto, prima o poi, qualche uso commercialmente utile emerge, ed è solo questione di tempi, distribuzione e scala.
    c'� del lardo in Garfagnana

  13. #13
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    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    ripeto: leggiti manuali di storia economica recente;
    le "armi" sono un condensato di tecnologie avanzate, che sono poi quelle che fanno mercato per prodotti civili;
    un esempio?

    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    qui discutiamo in tempo reale perché si è elaborata una rete che in origine era comunicazione militare esclusiva; ora la rete veicola commerci, contenuti, pubblicità; è il più grande business del mondo, e le aziende di software e hardware o derivate che vi operano sono quelle più quotate;
    internet come certo saprai è, come facebook ad esempio, frutto della ricerca di idee originali che abbiano anche un ritorno economico. i militari mi pare c'entrino poco. ma poi internet, pur essendo sicuramente uno strumento eccezionale per comunicare col resto del mondo se non altro, è davvero un bene di largo consumo? altro esempio: youtube. quante persone pensi che ne facciano uso? cioè se per trovare la musica che mi piace devo digitare gli estremi del file, quindi almeno il titolo della canzone che voglio ascoltare, tu capisci che per chi, e sono, almeno in italia la grande maggioranza, non sa neanche un pc come si accende, sempre youtube potrebbe essere un qualcosa che migliora la vita perché gratuito e capace di fornire all'ascoltatore tutta la musica possibile? a me pare di no. e così tante altre applicazioni e invenzioni derivate dalla ricerca, magari anche militare, ma soprattutto civile. se poi mi parli di superconduttori che rendono la trasmissione dell'energia più veloce di un batter d'occhio, allora ci posso stare. ma non è un derivato della ricerca militare.


    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    la finanza, istituzionalmente, rappresenta l'economia reale sottostante, esattamente come i 50 euro con cui vai al super rappresentano i beni che ci puoi comprare; la finanza, così come la moneta, è il metro della fiducia in un determinato sistema;
    la finanza rappresenta l'economia sottostante finché il titolo di credito "azione" o "obbligazione" ha un valore riscattabile, anche magari dopo un certo tempo. non rappresenta più l'economia sottostante se la società gonfia ad arte i redditi e quindi le percentuali di guadagno dei detentori di quegli stessi titoli sperando in un ciclo economico favorevole che poi non si verifica. ad esempio parmalat, per dirtene una, gonfiava ad arte le fatture per dire che la azienda andava bene. ma i capitali e gli incrementi di capitale dichiarati non coprivano il costo delle azioni, è questo è reato. quando poi il trucco venne scoperto e tanti risparmiatori persero anche notevoli quantità di denaro, allora la società entrò in liquidazione "necessariamente" con tutti gli strascichi penali del caso se una cordata di imprenditori del settore non avesse ripianato il default. questo per dire parmalat. ecco, in italia succede abbastanza di rado. in america è la regola. con tutto profitto netto sempre per i soliti.


    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    no, perché i soldi in banca del fruttarolo sono investiti da tecnici, e su per la piramide sono sempre tecnici che li garantiscono;
    il fruttarolo carissimo, soldi in banca non ne ha. non siamo a new york, almeno dove vivo io. e neanche "vuole" soldi. se non quadrano i conti si mangia la frutta fino a che i tempi migliorino. e vale per tante altre piccole attività economiche, ad esempio il pizzettaro, il quale dato che la farina costa zero perché bene di prima necessità in caso di difficoltà si fa la pizza e se la mangia. no problem.

    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    non li chiamo sprechi; ti stavo solo facendo presente che anche quando pensi che i tuoi soldi siano al sicuro, i pezzi di finanza deviata pesano lo stesso sul tuo portafogli quando lo stato deve metterci una pezza.
    ripeto. non siamo in america. il nostro sistema bancario è più che solido perché ancora fortemente legato allo stato. la politica che lo sorregge è quella del volo "a bassa quota" sia nei confronti dei risparmiatori che nei confronti degli investitori. ecco perché la nostra economia è relativamente solida. e di rado, finanche durante la crisi del 2008, lo stato deve "salvare" una banca.

  14. #14
    su Battisti ti perdono solo per la tua giovane età, perché di cavolate ne hai scritte tante
    1) il traino. tra Claudio Villa e Lucio Battisti passano almeno tre "generazioni" (passami il termine, lo so che non è preciso) di cantanti e autori. la prima è quella di Modugno, Tony Renis e Donaggio, gente che, a partire dalla fine anni 50, di dischi in giro per il mondo ne ha venduto qualcuno. poi arrivano gli urlatori: Mina, Celentano, Little Tony, Milva, e scusa se è poco. poi c'è la generazione che da una parte vede Pavone e Morandi, e dall'altra cantautori e affini, Paoli, Tenco, Gaber, Vanoni eccetera.
    2) su "Per una lira" ci hanno scommesso, eccome. e mica uno stupido qualsiasi: Adriano Celentano che aveva già la sua etichetta "Clan", e l'ha fatta incidere ai Ribelli nel 66; non so se la voce solista fosse già quella di Demetrio Stratos, che è entrato proprio in quell'anno lì, ma questo ti può far capire l'importanza del gruppo per il vecchio Adriano
    3) il vero traino. sicuramente le case discografiche avevano disponibilità economiche, ma il vero traino per Battisti è stata l'Equipe 84, con 29 settembre e nel cuore nell'anima.

    per il resto, credo che non ci stiamo capendo. nessuno nega che le potenzialità di un sistema come il GPS potessero essere viste già negli anni settanta; quello che sto dicendo è che l'applicazione ai navigatori satellitari non poteva essere prevista a quell'epoca, quando il massimo tecnologico delle automobili era il baracchino cb, per altro utilizzato principalmente dagli autisti dei tir, come quelli della mia generazione sanno bene, avendo visto Convoy, particolarmente amato dalle ragazze di allora, per la presenza di un Kris Kristofferson ancora non imbolsito dall'alcol.
    tu hai fatto l'esempio di carri armati e trattori negli anni 20: ecco, negli anni 20 il concetto di trattore era chiaro a tutti, negli anni 70 nessuno poteva prevedere il navigatore satellitare. tutto lì: quello che volevo mettere in evidenza era l'oggetto, e non la potenzialità.

  15. #15
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    Citazione Originariamente Scritto da flying dutchman Visualizza Messaggio
    su Battisti ti perdono solo per la tua giovane età, perché di cavolate ne hai scritte tante
    1) il traino. tra Claudio Villa e Lucio Battisti passano almeno tre "generazioni" (passami il termine, lo so che non è preciso) di cantanti e autori. la prima è quella di Modugno, Tony Renis e Donaggio, gente che, a partire dalla fine anni 50, di dischi in giro per il mondo ne ha venduto qualcuno. poi arrivano gli urlatori: Mina, Celentano, Little Tony, Milva, e scusa se è poco. poi c'è la generazione che da una parte vede Pavone e Morandi, e dall'altra cantautori e affini, Paoli, Tenco, Gaber, Vanoni eccetera.
    2) su "Per una lira" ci hanno scommesso, eccome. e mica uno stupido qualsiasi: Adriano Celentano che aveva già la sua etichetta "Clan", e l'ha fatta incidere ai Ribelli nel 66; non so se la voce solista fosse già quella di Demetrio Stratos, che è entrato proprio in quell'anno lì, ma questo ti può far capire l'importanza del gruppo per il vecchio Adriano
    3) il vero traino. sicuramente le case discografiche avevano disponibilità economiche, ma il vero traino per Battisti è stata l'Equipe 84, con 29 settembre e nel cuore nell'anima.
    giovane età...
    ho citato Villa perché è il primo che mi è venuto in mente;
    i discografici dei 60 e 70 pubblicavano tanti esordienti come pesca a strascico garantita dai best sellers, in un modo che oggi sarebbe impossibile, ai regimi produttivi di allora; per dire, una canzone come Pensieri e parole con i criteri di oggi - gli ultimi 40 anni - non la manderebbero nemmeno in radio; troppo lunga e complessa;
    Battisti poteva essere preso come autore, nonostante non avesse il background accademico che era ancora l'aspettativa del produttore medio, che però non lo considerava un cantante; l'etichetta di Celentano non cacciava mica i soldi per lo studio e per stampare, promuovere, ecc... faceva produzione artistica delegata; e lo poteva fare perché la casa madre vendeva Villa, Modugno, ecc... e gli garantiva i Ribelli, anche a fondo perduto;
    te ne accorgi ancora se cerchi i dischi: "Per una lira" ce l'hanno alcuni giornalisti negli scaffali, e ti costa, se lo trovi in vendita, qualche migliaio di euro; mentre di un singolo coevo di Mina o Modugno, anche il più strano e underground, ne trovi a bizzeffe a pochi euro; gli lp in Italia erano rari di loro;

    per il resto, credo che non ci stiamo capendo. nessuno nega che le potenzialità di un sistema come il GPS potessero essere viste già negli anni settanta; quello che sto dicendo è che l'applicazione ai navigatori satellitari non poteva essere prevista a quell'epoca, quando il massimo tecnologico delle automobili era il baracchino cb, per altro utilizzato principalmente dagli autisti dei tir, come quelli della mia generazione sanno bene, avendo visto Convoy, particolarmente amato dalle ragazze di allora, per la presenza di un Kris Kristofferson ancora non imbolsito dall'alcol.
    tu hai fatto l'esempio di carri armati e trattori negli anni 20: ecco, negli anni 20 il concetto di trattore era chiaro a tutti, negli anni 70 nessuno poteva prevedere il navigatore satellitare. tutto lì: quello che volevo mettere in evidenza era l'oggetto, e non la potenzialità.
    esatto; i tedeschi si fermavano al trattore, e al fine: cosa ci serve ?
    gli americani erano già negli anni 40 guidati dalla teste d'uovo dell'industria che ragionavano per modelli di ottimizzazione marginalistica, senza un fine; abbiamo questa potenzialità e la dobbiamo far produrre, anche se non sappiamo esattamente cosa ci darà, ma sarà qualcosa che spesso potremo utilizzare prima o poi;

    per questo la finanza americana è propensa al rischio e a gonfiare; non è solo speculazione d'azzardo fine all'arricchimento di pochi scaltri, ma un modello consolidato di pensiero, proiezione delle opportunità fondato sulla fiducia nel sistema di mobilitazione degli ingegni autonomi; loro queste cose le elaborano nelle università, come metodo; per noi Forrest Gump è un simpatico cretino; per loro è il motore della creatività che si può trovare, appunto, in qualsiasi cretino e a cui dare soldi per tentare quello che ha in mente.
    c'� del lardo in Garfagnana

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