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Discussione: I quotidiani da scegliere per informarsi bene

  1. #16
    Opinionista L'avatar di Spirit
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    Citazione Originariamente Scritto da Kanyu Visualizza Messaggio
    Certo che, cazzo, tu sei un personaggino mica da scherzi... per la Madonna! Ma c'è una cosa, dico UNA cosa che secondo te funziona? Qualcosa che al mondo gira per il verso giusto?
    E sei stato pure insegnante, ma che insegnavi ai tuoi ragazzi, il metodo migliore per suicidarsi???
    No, il metodo migliore per essere LIBERI.
    “Siamo tutti uguali davanti alla legge, ma non davanti agli incaricati di applicarla.”
    (S. Lec)

  2. #17
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    Citazione Originariamente Scritto da follemente Visualizza Messaggio
    Non mi sogno neppure di discutere i tuoi pregiudizi catastrofici, privi di dati di supporto.

    Ti chiedo soltanto: posto che quanto hai scritto sia vero, tu come fai ad informarti e poi discutere con gli altri?
    Naturalmente leggo il giornale che sta DALLA PARTE MIA, come fanno tutti. Solo che sono troppo ipocriti per poter confessarlo. Per cui è assurdo solo il proporre "quale giornale scegliere", perché la scelta c'è già e dipende dalle opinioni personali che ha ognuno di noi. Poi uno può pure scegliere di leggere ANCHE giornali della parte avversa, ad esempio "Il Secolo" se è di sinistra. Il fatto di voler informarsi su cosa dice l'altra parte è segno di intelligenza.
    Ultima modifica di Spirit; 26-04-2022 alle 08:32
    “Siamo tutti uguali davanti alla legge, ma non davanti agli incaricati di applicarla.”
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  3. #18
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    Citazione Originariamente Scritto da Kanyu Visualizza Messaggio
    E sei stato pure insegnante, ma che insegnavi ai tuoi ragazzi, il metodo migliore per suicidarsi???
    poveretto, non è colpa sua...

    in Italia quasi tutti oramai hanno un diploma delle superiori; le persone fino ai 60, mediamente sono in grado di viaggiare per Internet, informarsi, ecc...

    ora, negli ultimi 20 anni, si sono osservati fenomeni di massa di incomprensione di fondamentali che riguardano la vita di tutti; senza arrivare ai terrapiattisti o a quelli che non credono allo sbarco sulla luna, né a nozioni particolarmente complesse di politica o economia, abbiamo visto, tanto per citare le prime cose che mi vengono in mente:
    a) gente che - in massa - ancora non ha capito il senso del Trattato di Maastricht, 1992, 30 anni fa; e continua a ragionare di politiche "nazionali" come se non fosse successo niente, per contrapposizioni che non esistono, e su questioni di importanza capitale per la propria stessa esistenza;

    b) gente che in massa non capisce il vincolo tra moneta e ricchezza, e crede di poter risolvere problemi stampando i soldi del Monopoli, pensando allo stato come una specie di bancomat; guardate che è grossa, eh... questi magari sono laureati, o fanno i commercianti...

    c) gente che - conseguentemente - in massa non capisce, o fa finta di non capire, la relazione tra evasione fiscale e taglio dei servizi, di cui si lamenta;

    d) gente che in massa non capisce gli ordini di grandezza, e pensa che la povertà di molti dipenda dall'ingordigia di pochissimi, magari dai vitalizi ai parlamentari; una cosa antipatica, ma sono bruscolini a fronte di tanti privilegi molto diffusi e accumulati in decenni;

    e) per passare a idee appena più sofisticate, del tipo: l'UE "liberista", ignorando che in UE si spende oltre il 50 per cento del welfare mondiale per una popolazione che rappresenta meno del 7% del totale, e il 27% del PIL; tralascio altre questioni più politiche e complesse, per cui servono griglie interpretative appena più sofisticate, tipo capire le differenze tra una guerra per un territorio conteso dove vivono etnie in conflitto, e l'annessione di uno stato dove vive una una nazione integralmente ostile, che proprio non ne vuol sapere...

    ora, ditemi voi: a gente incapace in massa di "leggere" correttamente macro-dati di questo tipo, essenziali, come la centralina elettrica per il funzionamento di un'auto di oggi, informazioni disponibili a chiunque, a cosa serve l'informazione, che questi lamentano come "di parte" ?

    tu gli dici, se gli si blocca l'auto: vai dall'elettrauto, e quelli ti rispondono: eh, no... quello mi vuol fregare - che in parte può anche essere vero - datemi la manovella che la faccio ripartire subito con qualche giro...
    c'� del lardo in Garfagnana

  4. #19
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    Citazione Originariamente Scritto da Spirit Visualizza Messaggio
    Naturalmente leggo il giornale che sta DALLA PARTE MIA, come fanno tutti. Solo che sono troppo ipocriti per poter confessarlo. Per cui è assurdo solo il proporre "quale giornale scegliere", perché la scelta c'è già e dipende dalle opinioni personali che ha ognuno di noi. Poi uno può pure scegliere di leggere ANCHE giornali della parte avversa, ad esempio "Il Secolo" se è di sinistra. Il fatto di voler informarsi su cosa dice l'altra parte è segno di intelligenza.
    il punto è quello che si rimuove:
    se io ti suggerisco di spiegare il perché un tuo omologo cinese ha un tenore di vita a malapena un quinto del tuo - ma più frequentemente un decimo - che è un FATTO, non un'opinione di parte, e tu non sei in grado di farlo, sei il primo responsabile della tua condizione di prigionia, perché gli strumenti per capire li avresti;

    l'assurdo è che sbraiti proprio contro quegli americani che in concreto sono - sono stati, ora sempre meno, in effetti - i garanti di quella sperequazione di reddito, senza la quale la tua pensione sarebbe di duecento euro, e a seguire il tuo tenore di vita;

    ora, non dico che non si possa essere contrari agli USA e alla loro politica, beninteso; ma si dovrebbe farlo ben consapevoli che il prezzo da pagare è quello; altrimenti, non c'è nessun ragionevole motivo per cui il lavoro dell'insegnante di matematica cinese vale 200 euro al mese, e quello italiano mille; le equazioni e i teoremi che i ragazzi imparano sono gli stessi;

    se non ti domandi il perché, e non prendi atto di un privilegio o di un merito, e non capisci, non sei certo uno che cerca l'informazione, e tanto meno la "verità", quindi è inutile sbraitare che "non ce lo dicono".
    c'� del lardo in Garfagnana

  5. #20
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    d) gente che in massa non capisce gli ordini di grandezza, e pensa che la povertà di molti dipenda dall'ingordigia di pochissimi, magari dai vitalizi ai parlamentari; @Axe

    E questa è l'unica cosa in cui ti do volentieri ragione, in questo ha funzionato parecchio la retorica populista. Fa schifo il reddito di molti parlamentari fancazzisti, ma qui si tratta di una questione di principio, non è che risolvi il deficit dello stato dimezzando gli stipendi dei parlamentari.
    “Siamo tutti uguali davanti alla legge, ma non davanti agli incaricati di applicarla.”
    (S. Lec)

  6. #21
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    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    il punto è quello che si rimuove:
    se io ti suggerisco di spiegare il perché un tuo omologo cinese ha un tenore di vita a malapena un quinto del tuo - ma più frequentemente un decimo - che è un FATTO, non un'opinione di parte, e tu non sei in grado di farlo, sei il primo responsabile della tua condizione di prigionia, perché gli strumenti per capire li avresti;

    l'assurdo è che sbraiti proprio contro quegli americani che in concreto sono - sono stati, ora sempre meno, in effetti - i garanti di quella sperequazione di reddito, senza la quale la tua pensione sarebbe di duecento euro, e a seguire il tuo tenore di vita;

    ora, non dico che non si possa essere contrari agli USA e alla loro politica, beninteso; ma si dovrebbe farlo ben consapevoli che il prezzo da pagare è quello; altrimenti, non c'è nessun ragionevole motivo per cui il lavoro dell'insegnante di matematica cinese vale 200 euro al mese, e quello italiano mille; le equazioni e i teoremi che i ragazzi imparano sono gli stessi;

    se non ti domandi il perché, e non prendi atto di un privilegio o di un merito, e non capisci, non sei certo uno che cerca l'informazione, e tanto meno la "verità", quindi è inutile sbraitare che "non ce lo dicono".
    E ci risiamo. Ho già detto che non vivrei mai in Russia e tanto meno in Cina, ma allora non debbo preoccuparmi per le ingiustizie e sperequazioni che si vedono qui in Italia? Per il nostro assoluto, pietoso stato di dipendenza? Non c'è peggior sordo di chi...
    Quello che è incredibile e testimonia assai dello stato in cui ci siamo ridotti, tornando in tema, è che esista ancora qualcuno che cerca giornali NON di parte...Forse vive su Marte. O è un terrapiattista.
    Ultima modifica di Spirit; 26-04-2022 alle 09:23
    “Siamo tutti uguali davanti alla legge, ma non davanti agli incaricati di applicarla.”
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  7. #22
    Citazione Originariamente Scritto da axeUgene Visualizza Messaggio
    poveretto, non è colpa sua...

    in Italia quasi tutti oramai hanno un diploma delle superiori; le persone fino ai 60, mediamente sono in grado di viaggiare per Internet, informarsi, ecc...

    ora, negli ultimi 20 anni, si sono osservati fenomeni di massa di incomprensione di fondamentali che riguardano la vita di tutti; senza arrivare ai terrapiattisti o a quelli che non credono allo sbarco sulla luna, né a nozioni particolarmente complesse di politica o economia
    … …
    tu gli dici, se gli si blocca l'auto: vai dall'elettrauto, e quelli ti rispondono: eh, no... quello mi vuol fregare - che in parte può anche essere vero - datemi la manovella che la faccio ripartire subito con qualche giro...
    tutto giusto: solo qualche ulteriore considerazione.

    A me è venuta in mente la storia dell’Euro. Quante persone oggi sono in qualche misura convinte che l’Euro sia una gabbia di ferro per la produzione italiana, che ci impone una moneta “tedesca”, anzi un “marco sottovalutato” per favorire la Germania a nostro danno! E queste stesse persone non fanno che sognare un ritorno alla lira, quando si poteva svalutare e così metterlo in tasca agli odiati alemanni. Bene: la parte politica che propugna queste analisi e queste ricette è esattamente la stessa che nei primi anni 2000 accusava Prodi e la sinistra di avere accettato una sottovalutazione della lira al momento in cui è stata fissata la parità lira/euro. O non ve li ricordate i nostri amici di destra che continuavano a ripetere che la parità avrebbe dovuto essere 1 euro = 1000 lire, e non quasi 2000, e che in questo modo avevamo favorito i tedeschi.
    Non so se sia stato più idiota chi ha creduto allora a questa favoletta o se lo sia oggi chi crede alle favolette di Borghi e Bagnai.
    Ma questa non è mica colpa né dei giornali né delle televisioni: giornali a televisioni riportano delle notizie. Se Berlusconi dice che la parità lira/euro è sbagliata, questa è una notizia e va riportata. Se Bagnai dice che l’economia funziona meglio se si svaluta la moneta, questa è una notizia e va riportata.
    Poi c’è la capacità di analisi, e questa è una cosa che ognuno di noi deve acquisire personalmente; mica gliela può dare una rete televisiva, ma difficilmente gliela può dare anche un’istituzione come la scuola. Voglio dire: uno che verso la fine degli anni 80 aveva sottoscritto un mutuo in ecu per risparmiare sugli interessi, se gli vai a parlare degli effetti positivi della svalutazione del 1992, mette mano al bazooka e fa una strage.
    E ve la ricordate la storiella della sospensione dei mutui? Io sì, e mi ricordo anche le facce degli amici berlusconiani quando ritornavano dall’appuntamento con il direttore della banca, preso proprio per sospendere il mutuo per un anno. Non lo ha fatto nessuno.
    Tralascio poi altre fregnacce come la Tremontata del doppio mutuo sulla casa per aumentare la liquidità dei cittadini, e così via.
    Ma non è che questi imbrogli li vai a capire leggendo il Guardian, con tutto il rispetto per il quotidiano, che pure mi capita di leggere e che sicuramente ti offre una visione del mondo un po’ più ampia di quella provincial-nostrana.
    Il resto è cultura che devi avere acquisito, anche prendendo delle musate (meglio evitare, però a volte le musate sono necessarie)

  8. #23
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    No, il metodo migliore per essere LIBERI.
    Spiegami, come fai ad insegnarglielo?
    Nel modo seguente?:

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    Naturalmente leggo il giornale che sta DALLA PARTE MIA, come fanno tutti. Solo che sono troppo ipocriti per poter confessarlo. Per cui è assurdo solo il proporre "quale giornale scegliere", perché la scelta c'è già e dipende dalle opinioni personali che ha ognuno di noi. Poi uno può pure scegliere di leggere ANCHE giornali della parte avversa, ad esempio "Il Secolo" se è di sinistra. Il fatto di voler informarsi su cosa dice l'altra parte è segno di intelligenza.
    Cioè leggendo UN SOLO giornale? Dalla tua parte? E quale giornale leggi tu?

  9. #24
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    poveretto, non è colpa sua...

    in Italia quasi tutti oramai hanno un diploma delle superiori; le persone fino ai 60, mediamente sono in grado di viaggiare per Internet, informarsi, ecc...

    ora, negli ultimi 20 anni, si sono osservati fenomeni di massa di incomprensione di fondamentali che riguardano la vita di tutti; senza arrivare ai terrapiattisti o a quelli che non credono allo sbarco sulla luna, né a nozioni particolarmente complesse di politica o economia, abbiamo visto, tanto per citare le prime cose che mi vengono in mente:
    a) gente che - in massa - ancora non ha capito il senso del Trattato di Maastricht, 1992, 30 anni fa; e continua a ragionare di politiche "nazionali" come se non fosse successo niente, per contrapposizioni che non esistono, e su questioni di importanza capitale per la propria stessa esistenza;

    b) gente che in massa non capisce il vincolo tra moneta e ricchezza, e crede di poter risolvere problemi stampando i soldi del Monopoli, pensando allo stato come una specie di bancomat; guardate che è grossa, eh... questi magari sono laureati, o fanno i commercianti...

    c) gente che - conseguentemente - in massa non capisce, o fa finta di non capire, la relazione tra evasione fiscale e taglio dei servizi, di cui si lamenta;

    d) gente che in massa non capisce gli ordini di grandezza, e pensa che la povertà di molti dipenda dall'ingordigia di pochissimi, magari dai vitalizi ai parlamentari; una cosa antipatica, ma sono bruscolini a fronte di tanti privilegi molto diffusi e accumulati in decenni;

    e) per passare a idee appena più sofisticate, del tipo: l'UE "liberista", ignorando che in UE si spende oltre il 50 per cento del welfare mondiale per una popolazione che rappresenta meno del 7% del totale, e il 27% del PIL; tralascio altre questioni più politiche e complesse, per cui servono griglie interpretative appena più sofisticate, tipo capire le differenze tra una guerra per un territorio conteso dove vivono etnie in conflitto, e l'annessione di uno stato dove vive una una nazione integralmente ostile, che proprio non ne vuol sapere...

    ora, ditemi voi: a gente incapace in massa di "leggere" correttamente macro-dati di questo tipo, essenziali, come la centralina elettrica per il funzionamento di un'auto di oggi, informazioni disponibili a chiunque, a cosa serve l'informazione, che questi lamentano come "di parte" ?

    tu gli dici, se gli si blocca l'auto: vai dall'elettrauto, e quelli ti rispondono: eh, no... quello mi vuol fregare - che in parte può anche essere vero - datemi la manovella che la faccio ripartire subito con qualche giro...
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  10. #25
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    Ma non è che questi imbrogli li vai a capire leggendo il Guardian, con tutto il rispetto per il quotidiano, che pure mi capita di leggere e che sicuramente ti offre una visione del mondo un po’ più ampia di quella provincial-nostrana.
    Il resto è cultura che devi avere acquisito, anche prendendo delle musate (meglio evitare, però a volte le musate sono necessarie)
    Mi sembra ovvio che sia necessario leggere - e capire ed interpretare- più giornali, da quello locale, a quello nazionale, sino a quello internazionale.

  11. #26
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    E ci risiamo. Ho già detto che non vivrei mai in Russia e tanto meno in Cina, ma allora non debbo preoccuparmi per le ingiustizie e sperequazioni che si vedono qui in Italia? Per il nostro assoluto, pietoso stato di dipendenza? Non c'è peggior sordo di chi...
    vedi ? tu parli di "dipendenza" - suppongo dagli USA, col che si dovrebbe evincere che senza quella che tu definisci dipendenza, staremmo meglio;

    e non capisci che il sistema amerikano è quello che in buona sostanza ti consente ancora di essere remunerato cinque o dieci volte di più di un tuo omologo cinese;

    poi, certo che ti puoi preoccupare per le sperequazioni italiane; ma guarda che se andiamo a scoperchiare la pentola del nostro cluster italietto, tu sei un sergente dell'esercito usurpatore, mica uno sfruttato, eh...
    già la gente che 15 anni meno di te la pensione tua se la sogna e, quando la avrà, i criteri per ottenerla sono due volte più restrittivi; non è mica colpa tua, eh... tu sei certamente una brava e onesta persona;
    ma stai in mezzo alla battaglia come Fabrizio Del Dongo a Waterloo, senza capire chi sono i tuoi e chi sta per tirarti una schioppettata o un fendente di sciabola;

    Quello che è incredibile e testimonia assai dello stato in cui ci siamo ridotti, tornando in tema, è che esista ancora qualcuno che cerca giornali NON di parte...Forse vive su Marte. O è un terrapiattista.
    dove avrei scritto questo ?
    ho scritto che in linea di massima l'informazione imparziale è quella destinata alla lettura tecnica di gente che deve prendere decisioni sulla base di quelle informazioni, e paga per averle; e poi ho scritto che se uno volesse usare quelle informazioni nel modo migliore, per prima cosa dovrebbe recuperare il metodo critico che dovrebbe aver appreso a scuola; tipo domandarsi: perché io faccio il professore e guadagno 5 o 7 volte quello che guadagna un professore cinese ? perché quelli 50 anni fa morivano di fame a decine di milioni, e ora che siamo più del doppio sulla Terra non succede più ? che è successo ? cose del genere...
    se non lo fai, è come lamentarsi che non si trovano prodotti per le pulizie efficaci, quando hai la monnezza sparsa per tutta casa.
    c'� del lardo in Garfagnana

  12. #27
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    Spiegami, come fai ad insegnarglielo?
    Nel modo seguente?:



    Cioè leggendo UN SOLO giornale? Dalla tua parte? E quale giornale leggi tu?
    E tu quale leggi? Qualsiasi sia ti illudi della sua, per così dire, "obiettività"? Avrai anche tu come tutti le tue idee soggettive sugli avvenimenti. Io pure. L' importante è essere pronti a cambiarle, all'occorrenza. Come nella mia vita ho fatto più di una volta. Altrimenti si rimane fissi...e fessi.
    “Siamo tutti uguali davanti alla legge, ma non davanti agli incaricati di applicarla.”
    (S. Lec)

  13. #28
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    E tu quale leggi? Qualsiasi sia ti illudi della sua, per così dire, "obiettività"?
    Io leggo, tra i giornali locali, il Primorski Dnevnik, della minoranza slovena, il Piccolo, triestino, Il Corriere della Sera (come dicevo nel post di apertura. Per la cronaca, oggi ha dedicato un editoriale, poco informativo, alle elezioni slovene di domenica) e il NewYorkTimes.

    Certo che non mi illudo: so benissimo di cosa siano portavoce, ma comparo le informazioni e i commenti.

    Ed allora tu, si può sapere, di grazia, cosa leggi?
    Ultima modifica di follemente; 26-04-2022 alle 12:36

  14. #29
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    Come ho già scritto leggo un giornale schifosamente di parte, carta da cesso, che ha il coraggio di chiamarsi "La Verità". E faccio il tifo per Belpietro, Giordano, Veneziani, Borgonovo...
    “Siamo tutti uguali davanti alla legge, ma non davanti agli incaricati di applicarla.”
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  15. #30
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    tutto giusto: solo qualche ulteriore considerazione.

    A me è venuta in mente la storia dell’Euro. Quante persone oggi sono in qualche misura convinte che l’Euro sia una gabbia di ferro per la produzione italiana, che ci impone una moneta “tedesca”, anzi un “marco sottovalutato” per favorire la Germania a nostro danno! E queste stesse persone non fanno che sognare un ritorno alla lira, quando si poteva svalutare e così metterlo in tasca agli odiati alemanni. Bene: la parte politica che propugna queste analisi e queste ricette è esattamente la stessa che nei primi anni 2000 accusava Prodi e la sinistra di avere accettato una sottovalutazione della lira al momento in cui è stata fissata la parità lira/euro. O non ve li ricordate i nostri amici di destra che continuavano a ripetere che la parità avrebbe dovuto essere 1 euro = 1000 lire, e non quasi 2000, e che in questo modo avevamo favorito i tedeschi.
    Non so se sia stato più idiota chi ha creduto allora a questa favoletta o se lo sia oggi chi crede alle favolette di Borghi e Bagnai.
    Ma questa non è mica colpa né dei giornali né delle televisioni: giornali a televisioni riportano delle notizie. Se Berlusconi dice che la parità lira/euro è sbagliata, questa è una notizia e va riportata. Se Bagnai dice che l’economia funziona meglio se si svaluta la moneta, questa è una notizia e va riportata.
    Poi c’è la capacità di analisi, e questa è una cosa che ognuno di noi deve acquisire personalmente; mica gliela può dare una rete televisiva, ma difficilmente gliela può dare anche un’istituzione come la scuola.
    beh, insomma...
    una persona che faccia funzionare il proprio buon senso, non pensa ordinariamente che tutti gli altri non capiscono un caxxo, e si va a cercare spiegazioni plausibili; l'informazione può fornirgliele, se quella persona non è obnubilata dalla propaganda; ma deve anche conoscere i fondamentali; esempio:

    se fai confluire la tua lira in una moneta paniere col marco, da un lato hai uno svantaggio competitivo per quella perequazione - esporti meno e i "tedeschi" esportano di più; ma, nel momento in cui un terzo di una BMW che si esporta di più è prodotto in Italia, già viene a cadere un pezzo di quella narrazione nazionale; soprattutto se poi puoi a tua volta investire senza limiti in "Germania", come fosse il tuo paese, ed è quello che fa, senza saperlo, il pensionato che affida i risparmi al funzionario di banca; che vuol dire un vantaggio nazionale "tedesco" nel momento in cui di quella dimensione può far parte chiunque ? sarebbe come parlare di piemontesi e duosiciliani nell'Italia del 1920; un'idiozia;

    poi, una persona di buon senso capisce pure che avere la stessa moneta dei tedeschi significa avere anche i tassi di interesse più o meno allineati; cioè che lo stato paga meno per i soldi che chiede in prestito per poter pagare pensioni e servizi, che le imprese pagano meno i soldi che chiedono in prestito per la loro attività, e che le famiglie pagano meno il mutuo per la casa; se io prendo a prestito al 2%, fatto 100 le mie necessità, dovrò incassare 102; se non fossimo nella moneta forte, e il tasso di interesse del sistema-Italia fosse quello naturale, io pagherei il 12/15 di interessi, e dovrei incassare 112/115, per garantirmi il mio 100; ma nessuno mi garantisce che la domanda del mio lavoro/prodotto sia così elastica; soprattutto in considerazione dell'ultimo punto:

    siamo un paese privo di materie prime ed energia, che quindi deve importarle e importare semi-lavorati; con la moneta debole e manovrabile, potremmo fare concorrenza sul prezzo - che comunque comporta un rischio di contrazione del reddito delle maestranze e dei profitti - ma poi ci troveremmo a pagare di più le importazioni, e la stima delle elasticità, nel mondo globalizzato, è a nostro sfavore; nel senso che difficilmente puoi competere sulle lavatrici, quando gli operai cinesi prendono un settimo di quelli italiani;

    Voglio dire: uno che verso la fine degli anni 80 aveva sottoscritto un mutuo in ecu per risparmiare sugli interessi, se gli vai a parlare degli effetti positivi della svalutazione del 1992, mette mano al bazooka e fa una strage.
    E ve la ricordate la storiella della sospensione dei mutui? Io sì, e mi ricordo anche le facce degli amici berlusconiani quando ritornavano dall’appuntamento con il direttore della banca, preso proprio per sospendere il mutuo per un anno. Non lo ha fatto nessuno.
    Tralascio poi altre fregnacce come la Tremontata del doppio mutuo sulla casa per aumentare la liquidità dei cittadini, e così via.
    Ma non è che questi imbrogli li vai a capire leggendo il Guardian, con tutto il rispetto per il quotidiano, che pure mi capita di leggere e che sicuramente ti offre una visione del mondo un po’ più ampia di quella provincial-nostrana.
    Il resto è cultura che devi avere acquisito, anche prendendo delle musate (meglio evitare, però a volte le musate sono necessarie)
    appunto; anche le musate le eviti in grande misura se non ti fidi dei "trucchi" e delle spiegazioni confortevoli o delle promesse di Lucignolo;

    si dice: se non paghi, il prodotto sei tu, oppure non esistono pasti gratis... se l'informazione, il leader ti dicono che è colpa degli altri, e che quello è in grado di risolvere tutto, senza dirti quanto ti costerà, chi paga e come, sei nella condizione di Pinocchio che sotterra gli zecchini d'oro sotto l'albero della cuccagna, e finisce impiccato dai ladroni;

    ora, se un adulto non è capace nemmeno di intuire che c'è attorno a lui una società - i corpi intermedi - che elabora e negozia queste cose a tutela di interessi diffusi, e si nutre dei maghi Otelma del web, che comiziano senza contraddittorio, vuol dire che si candida ad essere truffato, come quello che si crede furbo e si accatta il "pacco" in autogrill, convinto di aver fatto l'affare.
    c'� del lardo in Garfagnana

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