Citazione Originariamente Scritto da crepuscolo Visualizza Messaggio
Non è il vangelo ad essere una gerarchia di valori ma sono io a simpatizzare per quei valori, portandoli a compimento, che interloquiscono con il mio carattere, cioè di chi legge.
E' logico che persone differenti vedono il Vangelo in maniera differente dando più o meno importanza a ciò che è più vicino alla nostra coscienza, ....se ne abbiamo una.
no, no...
alcune cose sono sfumate o paradossali;
ma amate i vostri nemici non può diventare odiate i vostri nemici;

ovviamente, per me tu puoi interpretare come meglio credi e sostenere che ciò sia perfettamente normale, e io trovo la cosa legittima;

ti sto solo facendo presente che in questo modo il tutto si de-sacralizza, che è tecnicamente una specie di sacrilegio, una bestemmia, o addirittura la negazione di Dio;

credere significa postulare una creazione moralmente intelligente; un dio morale che richiede determinati comportamenti agli esseri umani, confacenti a quel Suo ordine;
e lo fa mediante determinati testi, che devono essere intellegibili in modo più o meno univoco: questo si deve fare, quello non si deve fare;

se interrompi il legame dialettico tra il dio rivelato nei testi e il credente valuta sulla base della sua pura soggettività, Dio non esiste più, non vincola più a niente, a nessun comune denominatore; ognuno papa di sé stesso e arbitro assoluto;
per carità, questo è perfettamente legittimo, ma azzera qualsiasi valore del testo, nel caso il Vangelo;
Citazione Originariamente Scritto da Rachele Giacobi Visualizza Messaggio
Anch'io sono indignata per il comportamento di Kirill!
Purtroppo la storia si ripete:nessuno ha fermato Hitler nei suoi crimini,nessuno ferma Putin e Kirill;si parla tanto ma poi nessuno fa niente!!
come sopra;

io credo assolutamente nella tua buona fede;

nessuno è costretto a professare pubblicamente la fede in Gesù Cristo; e ognuno può pensare ciò che crede su tantissimi temi di rilievo pubblico, dall'opportunità che due donne si sposino e allevino figli, all'atteggiamento da tenere riguardo ai migranti sui barconi;

ma se si agglomera un corpo dei credenti, i quali agiscono nella società per promuovere valori pubblici, cioè intesi come vincolanti per il Bene comune sulla base del dettato evangelico, si determina la responsabilità di argomentare la moralità di quei precetti, e non la semplice conformità per il credente;

questo perché o una certa cosa è evangelicamente "giusta" e motivabile, e allora va imposta, esattamente come si impone di non rubare o non passare col rosso;

oppure il principio di giustizia manca, e allora di ingiustizia si tratta, e se credi devi denunciare, non puoi lavartene le mani;

se la Chiesa sostiene che le unioni civili attentano alla famiglia del credente, e alla società tutta, va bene; ma mi spieghi come e perché; se non lo fa, sono la Chiesa e i suoi aderenti ad attentare alla libertà di chi non crede, senza un valido motivo realmente morale;

e Kirill può dire quelle cose per cui ti indigni esattamente perché da queste parti si resta nell'ambiguità, e in effetti i credenti si mobilitano per quell'idea, e in generale si constata che le istituzioni religiose intervengono in politica a puntellare assetti sociali di tipo conservatore, la cui conformità al sistema morale evangelico è piuttosto dubbia, per essere molto prudenti;

sia chiaro: per me è assolutamente lecito avere dubbi e opinioni sfumate e rimandare il giudizio o l'opinione; ma allora forse sarebbe il caso di maneggiare con maggior prudenza una fede e un vessillo evangelico che richiede un notevole impegno a dire un sì che sia un sì, e un no che sia un no.