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Discussione: Gli effetti della preghiera

  1. #286
    Opinionista L'avatar di Vega
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    Citazione Originariamente Scritto da conogelato Visualizza Messaggio
    Beh, un fatto irrazionale che solca la Storia, la Letteratura, l'Arte, la Filosofia, l'Antropologia e la Sociologia.... praticamente da sempre: come mai? E in ogni contesto culturale, ragazzi. In ogni continente e nazione. Coinvolgendo fra l'altro non solo credenti e religiosi, ma anche illustri scienziati e pensatori...

    Sarà anche irrazionale. Ma ne troviamo traccia ovunque!
    Cono perché cavalcioni ancora il cavallo di battaglia dal quale sei stato disarcionato tutte le volte?
    Ci sono le statue di Zeus/Giove? Sì e allora esiste anche questo dio!
    Questo è il metodo che usi e non si capisce perché dovrebbe andare bene solo per il tuo dio e non per Zeus.
    Ci spieghi il mistero di tanta assurda insistenza e contraddizione?

    Poi il fenomeno religioso lo puoi studiare trasversalmente attraverso varie discipline, psicologia e psichiatria comprese e non c'entra nulla il fatto che una divinità esista, è irrilevante.
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  2. #287
    Opinionista L'avatar di Vega
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    Citazione Originariamente Scritto da conogelato Visualizza Messaggio
    Cito semplicemente le Scritture: alla fine rimarrà solo Gesù Cristo. Unico Salvatore del mondo, riconosciuto da tutti i popoli. Poi, come dicevo a Doppio, uno può credere invece che l'unico sarà Manitù o Shiva o Krishna: no problem.
    Puoi anche continuare a renderti ridicola, se vuoi, negando Dio tutti i giorni e nel contempo accusandolo delle peggio cose. Continua pure, se ti fa piacere. Illustri scienziati e premi Nobel parlano di Dio, di Religione e dei credenti con rispetto. Te, che non sei neppure laureata, pretendi di saperne più di loro, al riguardo! Roba da sbellicarsi dal ridere ma....vai, continua pure. Figurati.
    Se mi citavi Highlander facevi più bella figura e simpatia.

    Ridicolo è chi viene a spacciare storie antiche per realtà, esseri fantastici ed invisibili in storie piene di contraddizioni e crudeltà.
    Non sono io che ho scritto la Bibbia ed il catechismo o descrive chi è dio e tutti gli altri. Anche qui è irrilevante che la divinità esista o no, viene contestata la figura in base alla descrizione fornita, le caratteristiche e la narrazione di cui fa parte. Se c'è chi pretende di vendere verità, qualcosa va pur detto, va contestato no, soprattutto se ne derivano giudizi, influenze nella vita degli altri, giri di denaro e potere.
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  3. #288
    Superstite L'avatar di Doppio
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    Beh, un fatto irrazionale che solca la Storia, la Letteratura, l'Arte, la Filosofia, l'Antropologia e la Sociologia.... praticamente da sempre: come mai? E in ogni contesto culturale, ragazzi. In ogni continente e nazione. Coinvolgendo fra l'altro non solo credenti e religiosi, ma anche illustri scienziati e pensatori...

    Sarà anche irrazionale. Ma ne troviamo traccia ovunque!
    Mi viene in mente la parola archetipi.
    Inoltre gli esperimenti dello psicologo comportamentista Burrhus Skinner hanno evidenziato la tendenza degli animali (e l'uomo con loro) a cercare rapporti di causalità anche dove non ci sono. C'è in particolare l'esperimento che è rimasto noto alla letteratura scientifica come quello del "piccione superstizioso" in cui dando del cibo ad un piccione come si fa in rafforzo positivo per indurre certi comportamenti, ma in maniera casuale, il piccione comincerà a ripetere ossessivamente l'ultimo movimento compiuto prima di ricevere cibo. Di fatto non si discosta dal tuo chiederti sempre "come mai", esattamente come hai fatto adesso e scegliere arbitrariamente la risposta "non lo so, ma Dio ci si incastra", non solo facendo un salto logico ingiustificato (perché se non lo sai non lo sai), ma anche ignorando deliberatamente che non è scontato che esista una ragione per qualcosa.
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  4. #289
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    Non esiste solo ciò che si vede, amici! Solo ciò che è "dimostrabile" scientificamente o che possiamo racchiudere dentro una formula o un algoritmo....
    Non possiamo certo dire che Dante (solo per fare un esempio) fosse un irrazionale scrivendo la Divina Commedia, no? Ha scritto di cose sublimi, che superano e trascendono la nostra razionalità....

    Come mai ci interessano, ci appassionano e ci coinvolgono così tanto le tematiche morali, etiche, religiose e spirituali? Proprio perché fanno parte, a tutti gli effetti, del nostro background esistenziale. Oltre alla conoscenza mentale, ciascuno di noi ha bisogno di dare valore, senso e significato alla Vita.
    amate i vostri nemici

  5. #290
    Superstite L'avatar di Doppio
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    Non esiste solo ciò che si vede, amici! Solo ciò che è "dimostrabile" scientificamente o che possiamo racchiudere dentro una formula o un algoritmo....
    Non possiamo certo dire che Dante (solo per fare un esempio) fosse un irrazionale scrivendo la Divina Commedia, no? Ha scritto di cose sublimi, che superano e trascendono la nostra razionalità....
    Ti è sfuggito che ho scritto che non sminuisco l'irrazionalità vedo, però analizzarla con criteri razionali non ha semplicemente senso, non analizzi un dipinto mettendolo su una bilancia.

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    Come mai ci interessano, ci appassionano e ci coinvolgono così tanto le tematiche morali, etiche, religiose e spirituali? Proprio perché fanno parte, a tutti gli effetti, del nostro background esistenziale. Oltre alla conoscenza mentale, ciascuno di noi ha bisogno di dare valore, senso e significato alla Vita.
    Sulla fascinazione ti posso dare ragione, sul bisogno di significato no (io campo benissimo pensando che l'esistenza in se e per se sia del tutto priva di significato, e siano al limite le mie azioni in essa a fornirgliene uno transitorio che ha un valore in funzione di qualcosa di concreto, o almeno di concreto per me, ma a volte posso agire in un certo modo anche senza una ragione), l'esperimento di cui sopra dimostra che non si tratta di un bisogno, ma di un bias cognitivo, una scorciatoia del cervello che ha e ha avuto un ruolo nel nostro sviluppo cognitivo, ma che può benissimo portare ad una conclusione falsa, il fatto che le nostre funzioni cognitive mettano arbitrariamente in significato alle cose non garantisce in alcun modo che quel significato esista.

    Sei un vero acrobata del salto logico: subiamo il fascino del metafisico e dunque ne abbiamo bisogno e dunque esiste e dunque è Dio.
    Nessuno di questi è un passaggio logico. Posso subire il fascino del metafisico, ma vivere nella concretezza della realtà materiale (e mi dirai, "che vita vuota", ma non decidi tu come gli altri devono vivere); posso sentire bisogno del metafisico, ma questo può non esistere; infine, e questo è il salto logico più ingiustificabile, ammesso che esista il metafisico, non c'è una ragione al mondo per cui si configuri in una qualsivoglia divinità.

    In pratica tu credi perché te lo senti, e va benissimo, ma continui a pretenderlo dagli altri, e non si può fare.
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    Moderatore droghe

  6. #291
    Opinionista L'avatar di Vega
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    Non esiste solo ciò che si vede, amici! Solo ciò che è "dimostrabile" scientificamente o che possiamo racchiudere dentro una formula o un algoritmo....
    Non possiamo certo dire che Dante (solo per fare un esempio) fosse un irrazionale scrivendo la Divina Commedia, no? Ha scritto di cose sublimi, che superano e trascendono la nostra razionalità....

    Come mai ci interessano, ci appassionano e ci coinvolgono così tanto le tematiche morali, etiche, religiose e spirituali? Proprio perché fanno parte, a tutti gli effetti, del nostro background esistenziale. Oltre alla conoscenza mentale, ciascuno di noi ha bisogno di dare valore, senso e significato alla Vita.
    Ti ha risposto in buona parte Dioppio.

    Non puoi pretendere di essere creduto e di essere convincente nel dire che esiste ciò che è invisibile, soprattutto se questo invisibile, per le sue caratteristiche e perché sovrannaturale, non può essere dimostrato in alcun modo. Inutile insistere Cono.
    Su questi mondi immateriali in tanti dite la vostra è la fantasia si spreca, sia su come sono che sui fenomeni che li riguardano e connessi con il mondo materiale.
    Figurati che affidabilità e credibilità puoi e potete avere.
    Esempio fatto e rifatto, pensa se per una stessa molecola, nel mondo ci fossero gruppi di chimici che dicono ognuno la sua sulle caratteristiche chimico-fisiche. A chi daresti ragione? Ancora peggio un principio attivo di un farmaco.
    Così siete voi che venite a cianciare ogni volta di verità sul trascendente, il sovrannaturale. Non avete nemmeno in mano la molecola dei chimici.

    E poi se parli associando vita a bisogno di senso e valore, stai ammettendo, fra le righe come sempre, che il processo è quello che tante volte è stato ribadito, dell'invenzione delle entità delle religioni e religioni stesse per tappare il vuoto esistenziale. Il processo, dicendo in quel modo, sarebbe quello di inventare il senso e non il contrario di quello che dovrebbe essere se davvero una divinità esistesse.
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  7. #292
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    Ti è sfuggito che ho scritto che non sminuisco l'irrazionalità vedo, però analizzarla con criteri razionali non ha semplicemente senso, non analizzi un dipinto mettendolo su una bilancia.



    Sulla fascinazione ti posso dare ragione, sul bisogno di significato no (io campo benissimo pensando che l'esistenza in se e per se sia del tutto priva di significato, e siano al limite le mie azioni in essa a fornirgliene uno transitorio che ha un valore in funzione di qualcosa di concreto, o almeno di concreto per me, ma a volte posso agire in un certo modo anche senza una ragione), l'esperimento di cui sopra dimostra che non si tratta di un bisogno, ma di un bias cognitivo, una scorciatoia del cervello che ha e ha avuto un ruolo nel nostro sviluppo cognitivo, ma che può benissimo portare ad una conclusione falsa, il fatto che le nostre funzioni cognitive mettano arbitrariamente in significato alle cose non garantisce in alcun modo che quel significato esista.

    Sei un vero acrobata del salto logico: subiamo il fascino del metafisico e dunque ne abbiamo bisogno e dunque esiste e dunque è Dio.
    Nessuno di questi è un passaggio logico. Posso subire il fascino del metafisico, ma vivere nella concretezza della realtà materiale (e mi dirai, "che vita vuota", ma non decidi tu come gli altri devono vivere); posso sentire bisogno del metafisico, ma questo può non esistere; infine, e questo è il salto logico più ingiustificabile, ammesso che esista il metafisico, non c'è una ragione al mondo per cui si configuri in una qualsivoglia divinità.

    In pratica tu credi perché te lo senti, e va benissimo, ma continui a pretenderlo dagli altri, e non si può fare.
    Ma no caro! Si parte sempre dal presupposto che la Fede è un Dono. Io mica sono migliore di nessuno solo perché credo, voglio dire. Eppure una cosa è certa: anche chi nega Dio in realtà lo sta cercando. Non esiste Uomo o Donna, per quanto miscredente, per quanto polemico, per quanto sicuro delle sue certezze logiche, che non si faccia domande sul senso della Vita, sulla Morte, su una eventuale nostra sussistenza oltre la bara....
    Discutiamo, dibattiamo, ci confrontiamo....attendendo (più o meno consapevolmente) qualche risposta, Doppio. Qualche riscattante significato al nostro vivere, gioire, lottare e soffrire quaggiù, sotto le stelle.
    amate i vostri nemici

  8. #293
    Superstite L'avatar di Doppio
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    Ma no caro! Si parte sempre dal presupposto che la Fede è un Dono. Io mica sono migliore di nessuno solo perché credo, voglio dire. Eppure una cosa è certa: anche chi nega Dio in realtà lo sta cercando. Non esiste Uomo o Donna, per quanto miscredente, per quanto polemico, per quanto sicuro delle sue certezze logiche, che non si faccia domande sul senso della Vita, sulla Morte, su una eventuale nostra sussistenza oltre la bara....
    Discutiamo, dibattiamo, ci confrontiamo....attendendo (più o meno consapevolmente) qualche risposta, Doppio. Qualche riscattante significato al nostro vivere, gioire, lottare e soffrire quaggiù, sotto le stelle.
    Senso della vita != Dio
    Immortalità dell'anima != Dio

    Continui a fare lo stesso salto logico, così operi una fondamentale identità tra la religiosità e la ricerca spirituale e persino con il semplice interrogarsi filosofico in temi metafisici. Non è così: Dio ci entra, se ci entra, solo molto dopo, ti conosco e so che non sei in malafede, perciò ritengo che tu non riesca a vederlo perché parti dal tuo stesso punto di arrivo. Presupponi l'esistenza di Dio e di conseguenza ogni questione metafisica non riesci a vederla disconnessa dal suo concetto.
    Non avete ancora visto niente

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  9. #294
    Opinionista L'avatar di Vega
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    Ma sai quante volte gli è stato detto di non fare di tutta un'erba un fascio. Ormai il suo pallino è che tutti in realtà cercano dio mentre il fattore morte, senso dell'esistenza possono non avere a che fare con una divinità e la sua religione.
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  10. #295
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    Senso della vita != Dio
    Immortalità dell'anima != Dio

    Continui a fare lo stesso salto logico, così operi una fondamentale identità tra la religiosità e la ricerca spirituale e persino con il semplice interrogarsi filosofico in temi metafisici. Non è così: Dio ci entra, se ci entra, solo molto dopo, ti conosco e so che non sei in malafede, perciò ritengo che tu non riesca a vederlo perché parti dal tuo stesso punto di arrivo. Presupponi l'esistenza di Dio e di conseguenza ogni questione metafisica non riesci a vederla disconnessa dal suo concetto.
    Ci vorrebbe Rachele, che ha il dono della sintesi ma...vediamo se riesco a spiegarlo meglio:
    Siamo in "Spiritualità" ok? Trattiamo cioè su una pagina tecnica, di cose spirituali, immanenti, che riguardano Dio o ciò che non si vede eppure esiste. Ok?
    Siccome l'Anima (o lo Spirito) sono parte del nostro retaggio...del nostro ESSERE persone, è chiaro che in questo senso abbiamo tutti un anelito religioso. Anche il più incallito degli atei, voglio dire.
    all'Uomo non è sufficiente sapere com'è fatto il suo corpo o com'è fatto l'universo. Brama sapere (più o meno consapevolmente) se c'è qualcosa o Qualcuno a monte. Se è tutto un caso...un caos...o (come dice Dante) esiste un "Amor che move il sole e l'altre stelle"
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  11. #296
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    Ci vorrebbe Rachele, che ha il dono della sintesi ma...vediamo se riesco a spiegarlo meglio:
    Siamo in "Spiritualità" ok? Trattiamo cioè su una pagina tecnica, di cose spirituali, immanenti, che riguardano Dio o ciò che non si vede eppure esiste. Ok?
    Siccome l'Anima (o lo Spirito) sono parte del nostro retaggio...del nostro ESSERE persone, è chiaro che in questo senso abbiamo tutti un anelito religioso. Anche il più incallito degli atei, voglio dire.
    all'Uomo non è sufficiente sapere com'è fatto il suo corpo o com'è fatto l'universo. Brama sapere (più o meno consapevolmente) se c'è qualcosa o Qualcuno a monte. Se è tutto un caso...un caos...o (come dice Dante) esiste un "Amor che move il sole e l'altre stelle"
    E io cerco di spiegarti esattamente che religioso e spirituale non sono sono sinonimi, che interrogarsi o interessarsi al tema spirituale non corrisponde automaticamente a includerlo nella propria concezione del mondo.

    Tu dai per scontato che questi temi siano ridondanti nel pensiero umano perché inscritti nella nostra "matrice spirituale", ma un pensatore intellettualmente onesto deve guardare senza pregiudizio a quelli che sono le varie branche del sapere, tra queste la metafisica, ma una volta sondate può esprimere un giudizio e questo può essere negativo.

    Il più incallito degli atei non sonda il tema metafisico perché in fondo ci crede, o non necessariamente (anche se come ho detto di atei spiritualoidi ce ne sono eccome, e anche che credono nell'immortalità dell'anima, nella reincarnazione ecc., questo proprio perché credere nello spirito e/o nell'anima non presuppone credere in Dio o negli Dei), se diventa ateo e magari materialista dopo aver stabilito l'inconsistenza di ogni metafisica, stacce, è ateo, non è segretamente religioso perchè si è fatto domande sul tema.; altrimenti visto che ogni credente ha con ogni probabilità nel corso della sua vita messo in dubbio l'esistenza di Dio, dovrei presupporre che è chiaro che in questo senso abbiamo tutti un anelito ateo (ti conosco e so che prendi sempre la cosa paradossale che scrivo e rispondi a quella... ecco non rispondere a questa frase, è un paradosso per mostrarti la fallacia del tuo ragionamento, non sono convinto che abbiamo tutti un anelito religioso o ateo, credo che ci interroghiamo sulle cose, ci diamo delle risposte, e che queste risposte definiscono cosa siamo, se fossero le domande a determinarci io probabilmente sarei praticamente qualsiasi cosa, pure un gatto).


    per inciso
    anima != spirito
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  12. #297
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    Trattiamo cioè su una pagina tecnica, di cose spirituali, immanenti, che riguardano Dio o ciò che non si vede eppure esiste.
    "Eppure esiste" direi proprio di no. Ritenta.
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  13. #298
    L’uomo non è solo un animale sociale ma anche religioso;da sempre ha cercato la vita in gruppo e di fronte ai fenomeni naturali e alla morte ha pensato a potenze superiori autrici e padrone degli stessi .Il senso di religiosità dell’uomo ha avuto un percorso evolutivo ma non è passato e lo dimostra il fatto che se nessuna religione va bene all’uomo ne inventa una, ne stabilisce le regole e vi si adegua(basti pensare alle sette o alle superstizioni).Come l’animale sociale rispetta le leggi sociali del suo gruppo così l’animale religioso segue le indicazioni del suo gruppo e lo fa addirittura con maggiore convinzione ed adesione rispetto alle leggi civili. A volte le religioni riescono a far rispettare leggi che altri non riescono a far rispettare(pensiamo a quanti alcolisti in meno per chi è musulmano e al fallimento del proibizionismo in America,al mancato consumo di carne di maiale nei Paesi caldi ecc)Della religiosità dell’uomo hanno approfittato tutti coloro che l’hanno inquinata con le loro idee approfittando di situazioni di ignoranza o di debolezza .Il tipico precetto di non mangiare la carne al venerdì nato come un segno di penitenza è stato seguito per anni dai fedeli anche quando il pesce( e forse presto anche la frutta) è diventato un alimento più dispendioso della carne! Se in qualche testo sacro si fosse trovato il divieto di fumare si sarebbero risparmiati molti morti per fumo. Non so in quale parte del cervello risieda il bisogno di religiosità umana ma la ragione non c’entra sempre perché alcune credenze sono del tutto irrazionali .Un credente può affermare che la scienza è una possibilità che Dio offre per avvicinarsi alle leggi meravigliose del Creato in cui la morte è la fine della materia,le malattie e gli eventi naturali hanno delle leggi precise che spesso vorremmo derogabili ma anche togliendo dio e tutto ciò che gli riguarda l’istinto religioso umano rimane ecco perché anche chi è tutto materia,scienza e razionalità partecipa a discussioni in cui si parla di spirito e religione. Capisco che per chi non crede in una Divinità diano fastidio le asserzioni di chi crede e vorrebbe dimostrarne l’inconsistenza ma è difficile perché si entra nella spiritualità. Forse un domani la scienza potrà entrare nei meandri della mente umana e determinare una nuovo essere tutto atomi e molecole sperando che funzionino meglio di adesso.

  14. #299
    Opinionista L'avatar di Vega
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    Bene, ti sei risposta da sola, l'uomo si inventa certe spiegazioni, inventa le credenze. Fino ad ora te ne sei uscita con dio quì e dio là, e che fai, parli di invenzione umana?

    Se uno partecipa ad una discussione a tema religioso non è detto voglia credere e lo faccia per istinto religioso. Magari proprio per dire se abbia senso in mezzo al progresso a cui siamo giunti credere ancora a figure fantastiche, racconti fantastici a mò di fiaba, con personaggi buoni buoni, quelli tutti cattivi, le prove, i premi, eroi ed antagonisti.

    Non ti preoccupare, nei meandri della mente già ci sono entrati e entrano sempre un poco di più. Siamo già molecole e con quelle funzioniamo.
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  15. #300
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    Citazione Originariamente Scritto da Rachele Giacobi Visualizza Messaggio
    L’uomo non è solo un animale sociale ma anche religioso;da sempre ha cercato la vita in gruppo e di fronte ai fenomeni naturali e alla morte ha pensato a potenze superiori autrici e padrone degli stessi .Il senso di religiosità dell’uomo ha avuto un percorso evolutivo ma non è passato e lo dimostra il fatto che se nessuna religione va bene all’uomo ne inventa una, ne stabilisce le regole e vi si adegua(basti pensare alle sette o alle superstizioni).Come l’animale sociale rispetta le leggi sociali del suo gruppo così l’animale religioso segue le indicazioni del suo gruppo e lo fa addirittura con maggiore convinzione ed adesione rispetto alle leggi civili. A volte le religioni riescono a far rispettare leggi che altri non riescono a far rispettare
    sono d'accordo;
    ma questo avviene anche per altre morali, non strettamente legate a referenti trascendenti, come l'animalismo, l'anti-specismo, il veganismo, molto popolari, al punto da essere contestati persino dal papa;
    peraltro, i vertici ecclesiastici denunciano che l'Occidente sarebbe apostata, cioè che avrebbe espunto Dio e la religione dalla società;

    Non so in quale parte del cervello risieda il bisogno di religiosità umana ma la ragione non c’entra sempre perché alcune credenze sono del tutto irrazionali
    non alcune, tutte; per definizione, altrimenti non si tratterebbe di "fede", bensì di "ragione"; la religione si fonda sulla fede, che è il termine per il quale ogni equazione si moltiplica; se quello manca, tutto viene meno, per quanto ben articolato;

    ora, volendo trovare un fondamento sociale di tipo "naturale", nel senso di naturalmente culturale - che è la natura umana - si può dire che la società umana ha necessità di fare affidamento su individui disposti a sacralizzare determinati valori, anche di fronte a sacrifici superiori alla convenienza razionale:
    se io affido il mio gatto ad un animalista, so che quella persona avrà più cura di chi sia motivato semplicemente dalla convenienza economica di gestire uno stallo temporaneo; fede = affidamento; ma non per questo il tutto si limita alle religioni istituzionali;

    .Un credente può affermare che la scienza è una possibilità che Dio offre per avvicinarsi alle leggi meravigliose del Creato
    questo è poco "efficiente"; da secoli è dimostrato che nessuna evidenza naturale conferma la probabilità di una creazione intelligente; nemmeno la esclude, beninteso; male probabilità - volendo cercare spiegazioni di quel tipo - propendono per il caso;

    in termini scientifico-probabilistici, l'universo è talmente vasto che è relativamente certo che esistano altre forme di vita intelligente paragonabili alla nostra pet il semplice caso;
    l'ordine di grandezze delle possibilità è tale da rendere statisticamente certa la cosa, al pari della probabilità che uno scimpanzé, digitando a caso su una macchina da scrivere, scriva la Divina commedia di Dante, per il numero di tentativi che la "natura" compie;

    Capisco che per chi non crede in una Divinità diano fastidio le asserzioni di chi crede e vorrebbe dimostrarne l’inconsistenza
    oddio, fosse questo il problema, l'astrologia o tante altre credenze di tipo animistico o deista dovrebbero essere oggetto delle stesse attenzioni, ma non è così;

    il punto che sembri rimuovere è che le religioni testamentarie in effetti sono alla radice di una violenza immane che ha attraversato la storia umana; fedeli che massacrano altri fedeli, diversi e addirittura confratelli eretici, per secoli e secoli;

    chi crede diversamente o non crede, sa per esperienza che quando qualcuno invoca "Dio", nel giro di pochi o molti passaggi logici tende ad imporgli la propria morale su quella base irrazionale, perché questa è la natura di quelle fedi:

    per mostrare ciò che abbiamo sotto gli occhi, il cattolico sarà contro il divorzio, non il suo, che sarebbe comprensibile, ma anche quello di chi cattolico non è; e indice un referendum; è contro le unioni civili, e contro la disponibilità del fine-vita, dove cerca di imporre la sua visione a chi non la condivide;

    A volte le religioni riescono a far rispettare leggi che altri non riescono a far rispettare(pensiamo a quanti alcolisti in meno per chi è musulmano...
    così ti ritrovi una patria potestà maschile, e la famiglia, padre, fratelli, che impone il matrimonio alla figlia, in base allo stesso principio;

    in Occidente, abbiamo una bussola, un riferimento certo, che è il principio di auto-determinazione individuale del soggetto capace:

    puoi decidere quel che ti pare di te, purché le tue azioni non arrechino danno o limitino la capacità altrui di fare altrettanto; puoi bere, ma non guidare in stato di alterazione;
    le dottrine religiose, per loro natura intrinseca, tendono all'integralismo e ad imporsi come legge su chi non le condivide; perciò sono fonte di conflitto guerra, e questo spiega la diffidenza.
    c'� del lardo in Garfagnana

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