Originariamente Scritto da
axeUgene
perché rottura teologica ?
hai presente quella cosa del dio che si incarna in uomo, muore e risorge, e poi la Trinità, ecc... ?
non è me che devi convincere, ma tutti i fedeli che restano fedeli della loro religione e negano quelle altrui;
tu sembri avere un problema con la realtà, e la stizza per chi te la notifica; vorresti andare in Sardegna in auto e ti scandalizzi se uno ti fa presente che, almeno per ora, ad un certo punto dovrai prendere un traghetto;
non capisco questa attenzione su di me;
il punto che facevo presente a Rachele è che se è ipotizzabile un Gesù che facesse esegesi della Legge, restando ebreo a pieno titolo - la Chiesa, non io, dice: Gesù ebreo per sempre - la creazione - mediante Rivelazione - di una nuova religione, con dogmi diversi e divisivi, ha innescato una reazione a catena che porta persino te a parlare di rivelazioni successive;
ora, io non ho nulla in contrario alle tue rivelazioni successive; ma il dato di realtà che sembri voler ignorare è che, come gli ebrei sono voluti restare fedeli al loro, così hanno fatto anche i cristiani, poi i musulmani;
poi i cristiani si sono divisi in macro-confessioni, persino sull'esegesi, che è senso;
per dire, quella storia del libero arbitrio che ti scandalizza tanto, anche se ha inequivocabili basi scritturali, divide i credenti in due: quelli che sostengono che Dio abbia dato un Magistero ai preti, e quelli che sostengono che Dio abbia impartito direttamente un comando alle coscienze; col risultato che i primi, che sostengono il libero arbitrio, producono società di obbedienza, e i secondi, che lo negano, producono società di libertà;
e col paradosso che tu sei tra i primi, ma rivendichi proprio quella libertà che postulano i secondi; infatti ti fai promotore di una tua religione sincretica; in effetti, citi testi maturati e scritti in un ambiente riformato; Smith e la White in Italia o Spagna avrebbero fatto una brutta fine col S. Uffizio;
ma la questione concettuale che esponevo a Rachele è che in questo modo si delegittima a più riprese quel dio originario di Israele, a cui tutti dicono di rivolgersi, però modificandone la Legge a proprio piacimento, eleggendo testi che più conviene;
alla fine perde di autorevolezza la stessa nozione di Dio, come in un pollaio dove ci siano troppi galli;
è per questo che Lutero torna prepotentemente all'AT, e Ratzinger scrive quello che scrive, 5 secoli dopo;
quelli hanno capito che la discontinuità teologica che si è determinata, oltre ad essere difficile da argomentare - non si possono leggere le Scritture come un teorema, dice il papa emerito - sega il ramo su cui sono seduti tutti quanti;
il che pone anche il problema teologico per il cristiano di mantenere la centralità di Gesù, ma senza generare l'obiezione di un Gesù-condono, come se la Legge precedente fosse inadeguata a distinguere i giusti dagli empi, così squalificando il dio che l'ha dettata a Mosè;
e questa non è una cosa che si possa fare con discorsi sofisti, buoni per ragazzini catechizzandi, soprattutto dopo secoli di travaglio teologico;
io, tipo Bignami, mi sono limitato a segnalare che i riformati hanno risolto con predestinazione e servo arbitro e con un certo successo in termini di tenuta concreta delle rispettive chiese, molto maggiore di quella cattolica;
ma non è che è un'idea mia, o che faccio propaganda o proselitismo; segnalo e basta; se uno è interessato, studia, si documenta; altrimenti faccia e scriva quel che gli pare; a me cosa importa ?
poi, però, quando vi confrontate tra credenti qui, 4 o 5, vengono fuori 6 o 7 posizioni diverse, visto che qualcuno non è d'accordo nemmeno con se stesso;
Cono aderisce al Magistero degli obbedienti e bacchetta crep che si separa; crep, in perfetta buona coscienza, aderisce alla libertà di coscienza e gli fa un pernacchione; tu ti rammarichi che Cono si mantenga fedele al suo voto di buon cattolico, e bacchetti Rachele per la sua opinione sui castighi, come non-scritturale; e nessuno si converte alla tua religione sincretica e crede alle tue rivelazioni successive; dunque ?
siete tutti credenti; dovreste essere chiesa, ma non esprimete alcun vero comando divino comune su cui siete d'accordo; almeno un vegano è chiaro; dice: non uccidete gli animali, perché soffrono e potreste nutrirvi d'altro ! giusto ? sbagliato ?
ognuno pensi quel che vuole, ma almeno è un precetto forte e chiaro, a fronte di chi nomina Dio ogni due per tre, senza dire nulla; direi che nomina invano, per chi intende; cioè, invece di parlare di Dio, a ragion veduta, parla molto di "Io".