Da “Primi scritti”, parte 3 – Doni spirituali – vol. 1:

La grande apostasia.

Mi fu mostrato il tempo in cui i pagani idolatri avevano perseguitato e ucciso i cristiani. Il sangue scorreva a fiumi. I nobili, gli intellettuali e le persone comuni venivano uccisi allo stesso modo, senza nessuna pietà. Famiglie benestanti si ritrovarono in povertà, perché non avevano abiurato alla propria religione. Nonostante le persecuzioni e le prove, questi cristiani non rinunciarono al loro ideale e preservarono la purezza della loro fede. Vidi che Satana esultava per le loro sofferenze e trionfava, ma Dio approvava i suoi martiri fedeli. I cristiani che vivevano in quel periodo terribile gli erano molto cari, perché erano disposti a soffrire per lui. Ogni prova sopportata aumentava la loro ricompensa nei cieli. {PS 192,1}
Satana gioiva del tormento dei giusti, ma non era soddisfatto. Voleva dominare sulla loro mente e sul loro corpo. Le sofferenze che sopportavano li aiutavano a sentirsi più vicini a Dio, a nutrire un profondo amore gli uni per gli altri e a vegliare per non ferire il Signore. Satana voleva indurli ad allontanarsi da Dio, perché così avrebbero perso la loro forza d'animo, il loro coraggio e la loro fermezza. Nonostante migliaia di cristiani venissero uccisi, altri prendevano il loro posto. Satana si rendeva conto che stava perdendo uomini preziosi, infatti nonostante fossero perseguitati e uccisi, restavano fedeli a Gesù Cristo e alla prospettiva di entrare nel suo regno. L'avversario allora cercò nuove strade per ostacolare con maggiore efficacia il governo di Dio e distruggere così la chiesa. Indusse gli idolatri pagani ad accettare una parte della fede cristiana. Professando di credere alla crocifissione e alla risurrezione di Cristo, decisero di unirsi ai discepoli di Gesù, senza che il loro cuore fosse veramente cambiato; si prospettava un terribile pericolo per la chiesa, un periodo di profonda angoscia. Alcuni pensavano che avrebbero ottenuto una conversione completa, se si fossero uniti a quegli idolatri, che avevano accettato una parte della fede cristiana. Satana cercava di corrompere le dottrine bibliche. {PS 192,2}
Vidi che tutto questo portava a una perdita di ideali e i pagani si univano ai veri cristiani. Nonostante questi adoratori di idoli professassero di essersi convertiti, l'idolatria si infiltrava nella chiesa, quando scambiavano gli oggetti del loro culto con le immagini dei santi e addirittura di Cristo e di Maria sua madre. Nella misura in cui i discepoli di Cristo si univano a loro, la religione cristiana si corrompeva e la chiesa perdeva la sua identità e la sua forza. Alcuni rifiutarono di unirsi a loro per preservare la loro purezza e adorare solo Dio. Non si sarebbero inchinati davanti a nessuna immagine, che rappresentava qualcosa che è in cielo o in terra. {PS 192,3}
Satana esultava per la capitolazione di così tanti cristiani. Riuscì a istigare la chiesa apostata e a obbligare, sotto pena di morte, anche coloro che volevano preservare la propria fede, costringendoli ad accettare le cerimonie e l'adorazione delle immagini. Il fuoco della persecuzione si riaccese contro la vera chiesa di Cristo e milioni di persone vennero uccise senza pietà. {PS 193,1}
Ecco che cosa vidi: un folto gruppo di pagani idolatri sfilava, portando uno stendardo nero, sul quale erano dipinti il sole, la luna e le stelle. Questo gruppo sembrava animato da intenti distruttivi. Poi vidi un altro gruppo, che aveva uno stendardo bianco, sul quale c'era scritto: "Purezza e santità al Signore". I loro volti esprimevano una fermezza e una rassegnazione ispirate da Dio. A un certo punto vidi i pagani idolatri avvicinarsi a loro e ci fu un vero massacro. I cristiani davanti a loro erano completamente indifesi, ma ciononostante si stringevano sempre di più l'uno all'altro e tenevano lo stendardo con maggiore forza. Mentre alcuni cadevano, altri circondavano lo stendardo e prendevano il loro posto. {PS 193,2}
Vidi il gruppo degli idolatri confabulare tra loro. Considerando che il tentativo di far cedere i cristiani stava fallendo, concordarono un altro piano; li vidi abbassare il loro stendardo e avvicinarsi al gruppo dei cristiani, facendo loro delle proposte. All'inizio le loro offerte vennero rifiutate. Poi vidi i cristiani consultarsi. Alcuni dicevano che avrebbero abbassato lo stendardo e accettato le proposte, salvando così la propria vita, e inoltre avrebbero recuperato le forze per rialzare lo stendardo tra i pagani. Solo alcuni cristiani decisero di non aderire al compromesso, accettando di morire, piuttosto che abbassare il proprio stendardo. A questo punto vidi molti abbassarlo e unirsi ai pagani, ma coloro che erano rimasti fedeli alle proprie convinzioni lo presero e lo alzarono in alto. Vidi che c'erano continuamente persone che lasciavano il gruppo di coloro che tenevano lo stendardo bianco, per unirsi agli idolatri sotto lo stendardo nero e perseguitare coloro che avevano lo stendardo bianco. Molti furono uccisi, ma lo stendardo fu tenuto alto e i credenti continuarono a radunarsi intorno a esso. {PS 193,3}
I capi dei giudei, che per primi avevano suscitato l'odio dei pagani nei confronti di Gesù, non sarebbero rimasti impuniti. In occasione del processo, mentre Pilato esitava a condannare Gesù, alcuni giudei infuriati gridarono: "Il suo sangue ricada su di noi e sui nostri figli". La nazione ebraica visse l'adempimento di questa terribile maledizione, che alcuni giudei di allora avevano deciso di accollarsi. I pagani e i sedicenti cristiani diventarono i loro nemici. Coloro che si dichiaravano cristiani, credendo di mostrare zelo per quel Cristo che i giudei avevano fatto crocifiggere, si convinsero che più avrebbero fatto soffrire i giudei, più Dio ne sarebbe stato compiaciuto. Molti dei giudei non credenti furono quindi uccisi e tanti furono espulsi da un luogo all'altro, subendo ogni sorta di persecuzioni. {PS 193,4}
Il sangue di Cristo e dei discepoli, che avevano messo a morte, ricadeva su di loro e subirono terribili condanne. La maledizione di Dio li seguiva; divennero uno zimbello per i pagani e per i cosiddetti cristiani. Furono umiliati, evitati e detestati, come se il segno di Caino fosse su di loro. Tuttavia, vidi che Dio aveva preservato miracolosamente questo popolo e l'aveva disperso nel mondo, perché tutti vedessero quali sono le conseguenze della deviazione dal piano di Dio. Ho visto che Dio ha rinunciato agli ebrei, in quanto nazione, ma che dei singoli individui si sarebbero convertiti e sarebbero stati in grado di strappare il velo, che ricopriva i loro cuori, e comprendere che la profezia a loro riferita si era adempiuta. Essi avrebbero accettato Cristo come Salvatore del mondo e si sarebbero resi conto del grande peccato commesso dalla loro nazione, nell'averlo rifiutato e crocifisso. {PS 194,1}