CRONACHE DI UNA NEMESI MARZIANA


Davanti e sopra di noi il celeste cielo marziano, al di sotto, la superficie rosea del pianeta: siamo sulla vetta del monte Olimpo, il vulcano più alto e massiccio del sistema solare!
Da qui si gode una vista meravigliosa, imprendibile e una sorpresa: sulla cima della montagna permane una grande sacca di ossigeno libero, vapore acqueo e un minimo di anidride carbonica.
Quindi, noi siamo qui e respiriamo a pieni polmoni e senza respiratore un' aria abbastanza fresca e pulita!
Il vulcano è alto 27 km, 27000 metri, una montagna che non esiste su nessun altro pianeta o luna del sistema solare!
Come mai è riuscito a crescere solido e compatto fino a quell' altezza?
Osservandolo bene, potete notare che esso si è sviluppato da una base larghissima sommando strati e strati di lava sempre più ristretti fino alla sommità.
Un' impresa facilitata dalla debole gravità di Marte e dalla enorme effusione di lava del passato!
Adesso noi stiamo in cima al sistema solare e, cosa strana, vi posso dire che non vi fa neppure freddo!
Scansioni e ricerche fatte fino ad ora, hanno evidenziato un fenomeno interessante e quasi incredibile: il vulcano presenta una superficie leggermente calda in vetta.
Inoltre, dal suo originale camino, esce vapore acqueo in quantità tale da formare una grande sacca umida sollecitata da deboli scariche elettriche di cui non abbiamo capito l' origine. Questo fenomeno origina idrogeno e ossigeno libero, per questo noi possiamo respirare senza respiratori, anche se l'aria non è propriamente… pura!
Come siamo arrivati in vetta?
In parte, come facevano Reinhold Messner e compagni scalando i massicci Hymalayani nel lontano novecento: respiratori, tute termiche e nessuna fretta.
In seguito, vista l' altezza della montagna, abbiamo scelto la via più logica, tecnologica: siamo arrivati qui con tre navette e abbiamo posto un modulo-base provvisorio su un piccolo altopiano della sommità.
Ora sta scendendo la notte, il sole, piccolo e pallido, sta tramontando spandendo riverberi e colori particolari. L'anidride carbonica ha uno strano potere rifrattivo
su questo pianeta e adesso ne vediamo gli interessanti effetti!
Appaiono le prime stelle, timide e rare: il cielo non è molto diverso da quello terrestre! Se non sapessimo di essere su Marte, potremmo dire con sicurezza di stare sulla vetta di una montagna terrestre.
Il buio si avvicina, comincia a fare molto freddo e l' aria non ci convince più! Quindi, entriamo nel modulo di base, ne accendiamo i sistemi e ci preparariamo per la notte, una notte che sembra promettere bene. Dopo una cena frugale e quattro chiacchiere amichevoli, mi sono sdraiato comodamente sulla branda per ammirare il cielo stellato marziano!
Venere, meno luminosa ma sempre bella, splendente e Giove, più grande e brillante: la maggior distanza dal sole gioca vantaggi e svantaggi all' osservazione! Oltre a questi due pianeti, cerco altri astri che conosco bene: ecco là Sirio, più splendente che mai, quindi… ma che succede?
Improvvisamente appare un globo luminescente di color verdastro che, saettando e zizagando come un serpente, sembra venirci addosso!
Accendo il comunicatore e chiamo i compagni che erano rimasti nella saletta di svago avvertendoli del pericolo, quindi mi alzo e corro da loro.
Abbassiamo lo schermo della cupola per osservare attentamente l'evento: lo strano globo è ora sopra di noi ad un' altezza di circa 500 metri. Lo vediamo pulsare ed emettere fasci di luce diffusa di vario colore, muoversi e roteare leggermente.
Poi, di colpo, sparisce come per magia dal cielo notturno!
"Dove diavolo è finito?" si chiede Slim, il nostro medico
"Mah… sembra svanito nel nulla!" esclama Lee, la nostra sagace e abile geologa.
Io non so che dire… restiamo per un po' a guardare il cielo ma non vediamo neppure un residuo di quella stranezza!
Ci accingiamo a chiudere lo schermo quando qualcosa ci sorprende non poco: sentiamo un parlottìo dietro di noi, ci voltiamo sorpresi…
In fondo al locale, ci sono tre sfere pulsanti sospese a mezz'aria: sembrano osservarci incuriosite tanto lo siamo noi, poi cominciano a muoversi galleggiando nell'aria come fosse acqua!
Si avvicinano lentamente poi, una volta arrivate vicino, si uniscono in una sola grande sfera.
"Salve terrestri" una voce echeggia nel locale rimbalzando sulle pareti
"Chi parla?" esclama Lee
"Chiediglielo..."consiglia Red, il tecnico delle navette
"Non ce n'è bisogno" sembra dire la sfera, mutando di forma: ora abbiamo davanti a noi una sorprendente figura femminile sorridente e sicura di sè!
"Chi sei?" chiede Lee con un' aria di sfida tipica delle donne competitive
"Io sono l' Anima di Marte!"
La risposta ci lascia interdetti , restiamo per un po' senza parlare, quindi io tento un approccio:" Che cosa significa...Anima di Marte?"
La donna mi guarda perplessa, quindi risponde sorridendo: "Io sono l' essenza del pianeta, la sua autocoscienza animica"
"Autocoscienza animica? Che significa?" le chiedo gentilmente
"Ogni pianeta ha la sua Anima, non ne avete una sulla terra?"
Adesso siamo nei guai, non tanto per il fatto di essere più o meno atei o credenti, ma per la nostra impossibilità nel rispondere!
Evidentemente non sappiamo di che cosa lei stia parlando e questo ci pare molto grave ma non sappiamo il perchè!
La donna scuote la testa, si riavvia i capelli e poi, con una strana espressione sul viso ci apostrofa:"Già lo sapevo ma volevo esserne certa! Per questo ho seguito i vostri movimenti sul mio pianeta per anni, anzi, per decenni. Ho aspettato di vedere qualche gesto di rispetto vero, amore per il mio mondo, invece niente! Ora, finalmente, ve lo posso dire direttamente e chiaramente: abbiamo deciso di cambiare le carte in tavola rovesciando la situazione. Marte è diventato un deserto per colpa di quelli che hanno poi fatto della terra un regno del Nulla.
Ora cambieremo le cose!"
Noi siamo esterefatti, non sappiamo cosa dire ma
non abbiamo neanche il tempo per parlare: veniamo presi da un vortice improvviso e violento che ci proietta nello spazio; dietro di noi vediamo il pianeta rosso seguirci a distanza, deformandosi e stirandosi come un lungo ed enorme elastico…
In questo strano e irresistibile viaggiare, rischiamo di scontrarci con un altro velocissimo e grande elastico che viaggia in senso contrario!

***

"Mamma, perchè la nostra terra è diventata un deserto?" chiede il bambino piangendo.
La madre non dice niente, non lo sa neanche lei!
"Mamma" chiede ancora il bambino asciugandosi le lacrime"che cos' è quel bel puntino verde che si vede nel cielo?"
"Ah… quello… quel puntino si chiama Marte figlio mio… Marte!"
"E perchè è verde?"
"Perchè… perchè è ricco di vegetazione… è un bel pianeta vivo!"
Il bambino sembra sorpreso, pensa, riflette… quindi
esclama:"Com' era la nostra Terra, mamma?"