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Discussione: Cattolicesimo, domani

  1. #1
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    Cattolicesimo, domani

    Cliccare sul link per leggere il lungo articolo riguardante il futuro della Chiesa cattolica

    https://www.c3dem.it/wp-content/uplo...r-le-monde.pdf

  2. #2
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    cliccare anche su questo link per leggere un altro lungo articolo

    https://www.c3dem.it/wp-content/uplo...k-sac-ceco.pdf

  3. #3
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    Funzionamento della Chiesa cattolica: i fedeli scuotono il clero
    di Cécile Chambraud, in “Le Monde” del 17 giugno 2022

    "Dall’ottobre 2021, le diocesi hanno raccolto i desideri e le osservazioni dei loro parrocchiani per preparare un sinodo mondiale voluto da papa Francesco e che avrà luogo nel 2023: posto delle donne nella Chiesa, relazione tra preti e laici..., le critiche sono numerose.

    La Chiesa cattolica si è impegnata in una vasta introspezione della durata di due anni e la sua prima tappa ha evidenziato la volontà dei fedeli francesi di scuotere il loro clero.

    Posto delle donne nella Chiesa, relazione tra preti e laici, crisi del modello parrocchiale: le loro attese, le loro critiche, le loro proposte, espresse dall’autunno, sono state riprese in una sintesi di cui i vescovi, riuniti a Lione martedì 14 e mercoledì 15 giugno 2022, hanno preso conoscenza e che sarà ora inviata a Roma.

    Su richiesta di papa Francesco, i cattolici del mondo intero sono stati chiamati a dare il loro parere sul funzionamento della Chiesa.

    La prima fase di questo processo, a livello nazionale, è iniziata nell’ottobre 2021. A piccoli gruppi, nelle parrocchie o nei movimenti, dei fedeli si sono riuniti per
    discuterne. Poi ogni diocesi (un centinaio in Francia) ha redatto un riassunto dei loro contributi, lo ha trasmesso alla Conferenza episcopale francese (CEF), che, a sua volta, ne ha fatto una sintesi di una dozzina di pagine. In totale, secondo la CEF, circa 150 000 cattolici hanno preso parte a questo esercizio. Tra loro, tuttavia, mancava ampiamente “la generazione dei 20-45 anni”.

    Questo testo segna la fine della fase nazionale di preparazione di un evento considerato importante dal papa argentino: il sinodo (riunione di vescovi) sulla sinodalità, in altre parole sul governo della Chiesa cattolica, la cui tappa mondiale è prevista nell’ottobre 2023, a Roma. Dopo di che, spetterà a Jorge Mario Bergoglio, 85 anni, redigere le proprie conclusioni in una esortazione apostolica, attesa come un coronamento delle riforme che ha tentato di inserire nella Chiesa cattolica a partire dalla
    sua elezione nel marzo 2013.

    La sintesi francese redatta sotto la direzione del vescovo di Troyes, Alexandre Jolly, ha deciso di non edulcorare ciò che è salito dalla base, come ha confermato il prelato mercoledì in una conferenza stampa. E i cattolici hanno espresso critiche decise, in alcuni contributi diocesani si parlava addirittura di “collera”.

    Il primo punto sollevato abbastanza sistematicamente riguarda il tipo di governance. Troppo “clericalismo”, non sufficiente “orizzontalità”: i contributi diocesani se la prendono con l’ “aspetto piramidale della governance” nella Chiesa, con la mancanza di collegialità.

    Con un tono talvolta molto vivace, i cattolici chiedono che ci siano più consigli eletti, più collettivo, “relazioni meno gerarchiche tra clero e laici” e un “riequilibrio delle responsabilità” tra di loro.

    La figura del prete, al cuore del dispositivo ecclesiale, viene messa in discussione. La sintesi parla di attese “plurali e contraddittorie” verso i preti, ma le critiche dominano. I parroci sono giudicati troppo lontani, accaparrati dalla gestione di parrocchie sempre più estese, inclini “all’autoritarismo”, con “difficoltà nelle relazioni con le donne” e con “un atteggiamento di chi guarda dall’alto in basso”. Si esprimono interrogativi sull’isolamento e sulla formazione dei preti.

    Spesso viene proposto di rendere opzionale il celibato. Alcuni chiedono che i laici possano partecipare alla scelta dei vescovi e dei preti.

    Simmetricamente, la sintesi nazionale rileva “la difficoltà per molti preti a riconoscere l’interesse di questo sinodo”.

    Lo spazio concesso alle donne è considerato da tutti inaccettabile. “La loro voce appare ignorata”, rileva la sintesi, che parla della “palese sproporzione tra il numero di donne impegnate nella Chiesa e quello di donne in posti decisionali”. Riconosce una “urgenza” al cambiamento, “in un’epoca in cui l’uguaglianza tra uomini e donne è diventata una ovvietà riconosciuta”.

    Ci sono “molte richieste” perché le donne possano essere ordinate diacone, perché possano predicare, e una richiesta “ricorrente” perché possano anch’esse essere ordinate preti. Si chiede che sia loro aperta la predicazione.

    Molti cattolici vorrebbero poter partecipare più attivamente e aver accesso, oltre alla messa, ad altri tipi di celebrazioni, in particolare centrati sulle Scritture. Inoltre sono espresse critiche sulla qualità delle omelie, considerate a volte non in sintonia con le preoccupazioni dei fedeli. Si chiede uno sforzo di formazione, per i preti e per i laici, per permettere anche a loro di prender parte alla predicazione, anche nelle messe. E questa è “una richiesta ricorrente”.

    Infine, molti partecipanti chiedono all’istituzione ecclesiale di uscire dal “circolo chiuso”. Chiedono una Chiesa più aperta e calorosa, mentre il modello parrocchiale tradizionale soccombe per la mancanza di preti.

    Chiedono con forza i gruppi di prossimità e di fare spazio adeguato a tutti coloro che ancora oggi non si sentono accolti, come i divorziati risposati o le persone omosessuali.

    Deplorano che la Chiesa fatichi a dialogare con il resto della società, che il suo linguaggio “sia ampiamente difficile da comprendere tanto sembra disconnesso dall’esperienza quotidiana”.

  4. #4
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    Sarebbe sufficiente la piena attuazione del Concilio Vaticano II.
    Tutti i suggerimenti, tutte le richieste, tutte le speranze sono bene accette. Soprattutto adesso, con Papa Francesco che desidera un salto di qualità fra centro e periferia dei credenti.
    amate i vostri nemici

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