Il vero fedele non agisce certo per interesse né per avere premi futuri; non mercanteggia con Dio. Per lui una vita nuova è auspicabile solo per godere la presenza divina(Non certo per dei paradisi di benessere). E' evidente che chi non sente la Divinità è indifferente ad una vita futura(a meno che non sia una vita di godimenti e allora c'è l'interesse):gli è bastata questa vita in cui ha cercato il meglio del benessere.Senza Dio sarebbe un'altra vita di sofferenza,a che scopo?Amare il prossimo come se stessi significa cercare di immedesimarsi con l'altro non creandogli delle sofferenze che a noi farebbero male e procurandogli delle gioie e delle soddisfazioni che a noi piacerebbero.Ciò non è una sudditanza al volere dell'altro ma un misurare l'altro su noi stessi al momento di interagire.A volte è meglio non agire per niente perché gusti ed opinioni sono individuali e liberi di espressione e di esecuzione.Per amare gli altri è necessario amare se stessi,rispettare se stessi nel corpo e nello spirito perché un cieco può guidare un altro cieco solo se lo comprende e lo ama.