Risultati da 1 a 8 di 8

Discussione: Edda Ciano

  1. #1

    Edda Ciano

    Domanda semplice

    Che idea vi siete fatti di questa donna?

    E' vittima del suo tempo o se l'è cercata, in qualche modo, la sua tragedia?

    A fatto bene a ripudiare il padre, quando questi non fece nulla per suo marito?

    In qualche modo la sua tragedia è stata il prezzo giusto da pagare, per essere ciò che è stata?
    Bambol utente of the decade

  2. #2
    Opinionista L'avatar di axeUgene
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    oddio...
    a me sembra una vicenda esclusivamente privata, su cui ci sarebbe poco da discutere;

    nel senso che il percorso di quell'esistenza - poste le premesse, la condizione di appartenenza ad una famiglia di potere - è stato "ordinario", più o meno in tutte le fasi, nella circostanza tragica generale, che alla fine ha riguardato quasi tutte le famiglie;

    peraltro, oltre ad altre guerre in famiglia e caduti, ho anche pochi gradi di separazione dal Furlotti, che comandava il plotone d'esecuzione di Verona

    se proprio si vuole cercare qualcosa di "romanzabile" in quella vicenda, magari è il fatto che la Edda, per sposare Ciano, ha piantato il fidanzato, o forse l'hanno costretta; allora si può farne il romanzo della Nemesi, ecc...

    Benito non poteva fare altrimenti, vista la sua debolezza e a maggior ragione perché quello era il genero.
    c'� del lardo in Garfagnana

  3. #3
    ????? ???????????? L'avatar di Pazza_di_Acerra
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    Beh, si potrebbe fare un po' di gossip sulla sua storia d'amore e di sesso col comunista e ex partigiano Leonida Bongiorno. Edda mi è sempre piaciuta, aveva più palle del padre e, di solito, lo faceva filare quasi quanto donna Rachele. Tra le quattro mura di casa il povero Benito era angariato dalle donne!
    semel in anno licet insanire, cotidie melius

  4. #4
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    .

    Citazione Originariamente Scritto da Pazza_di_Acerra Visualizza Messaggio
    Beh, si potrebbe fare un po' di gossip sulla sua storia d'amore e di sesso col comunista e ex partigiano Leonida Bongiorno. Edda mi è sempre piaciuta, aveva più palle del padre e, di solito, lo faceva filare quasi quanto donna Rachele. Tra le quattro mura di casa il povero Benito era angariato dalle donne!
    Io vidi in TV questa fiction, poi amore a Lipari, capita che un partigiano si innamori di una contessa.

    Da quanto era contessa?Il Duce diede il titolo di conte al padre di Galeazzo? Poteva farlo? Mica era un

    reale. Cmq a me di questa fotografata ai giardinetti dei Parioli, vecchissima che dava da mangiare ai gatti

    non me ne frega niente.

  5. #5
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    bellissima, ma con donna rachele non c'è storia...

  6. #6
    Io la considero una donna fiera e devota al marito, che ha cercato di salvare a tutti i costi. Probabilmente vittima del suo tempo e delle vicissitudini di quegli anni ruggenti.
    Alla fine la tragedia nella tragedia è stata quella di ripudiare quel padre che ai suoi occhi era diventato un aguzzino e allo stesso tempo un uomo debole nelle mani di quei
    fanatici fascisti di cui era circondato. Anche Hitler ci ha messo del suo, condannando a morte quel "Gallo" cedrone di Ciano, il quale, ha preso tutto quello che c'era da prendere
    ed è saltato giù dal carro quando ha visto che le cose precipitavano.

    A mio modesto parere, senza nessuna compassione oltre misura, Edda è stata a suo modo, una vittima del fascismo come lo sono stati tanti, solo che non si è resa conto di
    esserlo, almeno fino all'ultimo, perché divorata dall'interno del sistema... che gli si è rivoltato contro, all'improvviso, in un precipitarsi di eventi, non più controllabili.
    Bambol utente of the decade

  7. #7
    Opinionista L'avatar di axeUgene
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    Citazione Originariamente Scritto da bumble-bee Visualizza Messaggio
    Io la considero una donna fiera e devota al marito, che ha cercato di salvare a tutti i costi. Probabilmente vittima del suo tempo e delle vicissitudini di quegli anni ruggenti.
    io direi più della cultura politica provinciale e arretrata di tutto l'insieme;

    un parallelo si potrebbe fare con Magda Goebbels, che avvelena col cianuro i cinque figli piccoli; i nazi, in corso d'opera, si sono resi conto di quanto la stavano facendo grossa rispetto al loro stesso sistema di valori consolidati;

    mentre i fascisti erano il prodotto - incoerente e confuso - di una società in ritardo culturale di almeno mezzo secolo, provinciale e con appetiti improbabili da maestrini elementari di Strapaese che si avventurano in cose più grandi delle loro capacità;

    non era un limite dei capi fascisti, ma proprio di una stragrande maggioranza, e questo a causa del mancato filtro di una borghesia vera, forte e critica, che corregge pragmaticamente il tiro;
    in soldoni, manager e industriali che spiegano ai governanti quello che succede nel mondo intorno, e quanto costa sbagliare la valutazione delle circostanze, l'imprudenza, l'azzardo, i costi; un po' siamo ancora a quel punto, se facciamo tranquillamente a meno di Draghi;

    la leggenda narra che il 10 giugno 40, quando Ciano consegnò la dichiarazione di guerra ad una Francia già in ginocchio, l'ambasciatore H. Francois-Poncet abbia detto: non vorrei essere al suo posto... (quando alla fine dei giochi vi faremo un culo come un paiolo);
    Ciano non era uno stupido, viaggiava e capiva, come pure Grandi;

    ma il sentimento medio degli italiani su tutta quella storia è rimasto molto ignaro; cioè, è mancata quella quota di popolazione presa di forza dai GI americani e portata nei campi a gettare quegli scheletri nelle fosse comuni, dicendo: questa è opera vostra !

    col che, tutte le private sofferenze di una classe dirigente, avrebbe fatto chiedere a quelli: vabbè, fucilateci e dimenticateci, per favore...

    no, nell'Italietta dell'Armir decimata, dei bombardamenti, della fuga del re e dei raid nazisti nei paesi a sterminare civili, c'era ancora spazio per il sentimento privato e di famiglia, del salva mio marito, in fondo del fotoromanzo, per quanto tragico, la trama di un film da telefoni bianchi.
    c'� del lardo in Garfagnana

  8. #8
    quante parole per una donnetta.

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