Mi aspetterei che, di passaggio o no, contasse lo stesso in senso positivo questa vita e che un dio venduto per buono e d'amore avesse a cuore questa esistenza, senza chiedere, come moneta, sofferenze in cambio della vita eterna. Messa in questi termini è veramente triste e schifosa la faccenda.
La sofferenza, per quanto facciate finta che sia misteriosa l'origine o cerchiate di camuffarla con varie supercazzole ed i rimandi a Gesù per sopportare e dare un senso, mi sembra chiaro che derivi dall'amico invisibile, che tutto crea e tutto dispone. D'altronde un famigerato versetto iniziale parla di lavorare con sudore e partorire con dolore, per cui mi pare evidente che sia dio che abbia concepito il dolore nelle sue varie forme e pure come punizione.

Perché negare così infantilmente l'evidenza?