Originariamente Scritto da
crepuscolo
L'aspetto negativo a lungo termine, che ormai interessa anche il medio, e fra non molto il breve, della tecnologia non è una mia visuale negative ma riguarda leggi economiche ben determinate. E' ovvio che chi ne attraversa il momento può trarre dei vantaggi come quello di poter comunicare con chi si trova nel lato opposto del globo, oppure guardarsi un bel film in poltrona ed in pantofole a casa propria, oppure non avere la schiavitù di doversi lavare i panni a mano, e tanti altri, ma se ci fai caso sono aspetti voluttuari che prima o poi dovremo pagare o stiamo già pagando. Anche l'uso del Pc è una bella cosa , ma il passo dall'uso all'abuso è molto lieve e breve, specialmente se si inizia da piccoli.
Ma a parte questi aspetti ce ne sono altri di cui posso testimoniare perché li ho vissuti; ad esempio quando ero piccolo non serviva molto per essere felici, bastava una famiglia unita, perché ci si voleva bene, e pochi soldi, giusto quelli per tirare a campare; mia madre stava in casa perché era ricamatrice e sarta e ha tirato su accudendoci ed insegnandoci mio fratello, mia sorella e me, mio padre lavorava e dava a mia madre i soldi per le spese correnti; ma le bellezza era che non c'erano cose da rimpiangere perché la vita offriva quello, le cose essenziali. Mi ricordo ancora quando mio padre acquistò a rate una radio, bellissima, a valvole
, tutta illuminata davanti alla quale ui rimanevo incantato. Cioè anche i bambini si accontentavano. Le sere d'estate stavamo in cortile a guardare le stelle. Ora dove sono andate?
Ho notato che tra la mia generazione e quella di mio figlio c'è stata una gran differenza, ma verso in consumismo, non so quanti giochi aveva e più ne aveva e più ne voleva perché gli amici suoi ce l'avevano.
Insomma mi sembra che ad ogne generazione i bambini diventino più esigenti ed anche ruffiani
. Se mio padre diceva di no era no, ma non perché non avrebbe voluto, forse anche quello per non viziarci, ma perché la vita era quella. Non ci si sentiva diversi.
La finisco qui perché altrimenti la storia sarebbe lunga, ma quello che volevo dire è che queste differenze generazionali non hanno portato un progresso ma ad un continuo adeguamento alla società di cui ognuno diventa un numero uguale ad un altro numero che sia maschile o femminile, che sia una famiglia od una stalla
, perché vuole imporre le sue regole, che non sono certamente quelle di considerare ogni famiglia come cellula costituente della società stessa, ma come come numeri da giocare al siperenalotto
.
Così strada facendo si perde il senso dell'onestà, della serietà. Se un fruttivendolo avesse venduto a mia madre lo schifo che mi hanno appioppato al supermercato gliele avrebbe di sicuro tirate nella schiena
.
Se vogliamo esaminare il mondo dai dai trogloditi in poi, forse ci vorrebbe una settimana.