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Risultati da 46 a 60 di 309

Discussione: La nostra croce

  1. #46
    Opinionista L'avatar di axeUgene
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    Citazione Originariamente Scritto da Arcobaleno Visualizza Messaggio
    Di seguito Cono ha spiegato cosa sia una croce, una grande sofferenza, con alcuni esempi.
    ma sono esempi del tutto astratti;
    infatti, tu stesso, che pure aderisci a quell'idea esposta da Cono, quando devi raccontare la tua realtà:

    Io stesso posso dire di aver subito le sofferenze, più che accettarle. Ho preso atto delle situazioni createsi. Dovendo scegliere tra fare cose sbagliate e cose giuste, subendone conseguenze negative, ho scelto spesso di fare le cose giuste.
    Su molti guai subiti, comunque, non avevo potere di far nulla. Non avevo scelte a disposizione. Se abbiamo un figlio disabile o un genitore con l'Alzheimer, possiamo scegliere se accudirlo noi o metterlo in qualche istituto, ma se subiamo un licenziamento ingiusto o ci capitano amori non corrisposti, non possiamo fare scelte. Allo stesso modo se ci capita qualche grave malattia.
    perché la realtà delle persone non è ordinariamente il menefreghismo, ma la scelta tra sofferenze diverse e sotto pressioni diverse, più spesso legittime o comprensibili, di fronte alla quali, qualunque scelta ti può far sentire in difetto;
    un partigiano viene fucilato alla cattura; un altro, dopo 10 giorni di torture, non ce la fa più e parla; il primo sarà ricordato come un eroe; il secondo più come un traditore, o comunque uno che ha ceduto;

    magari il tuo comportamento, visto dall'esterno, può sembrare menefreghista o superficiale e tu finisci con l'incarnare quella maschera caricaturale di peccatore agli occhi di chi ti giudica e si sente migliore; ma solo tu - e Dio, per chi crede - conosci la verità;

    alla fine, e ripeto quello che ho risposto a dietrologo, a me importa poco delle parole alate e delle teologie, a meno che non si voglia discutere quelle nello specifico;

    se arriva uno e parla della sua fede, io gli chiedo: che mi dici di bello e morale, in concreto ? perché dovrei comportarmi come dici tu ? sei felice o, almeno, più sereno di me, per qualche ragionevole ed evidente motivo ?


    ora, a prescindere da ciò che uno enuncia, quello che leggo io, nelle righe e tra le righe, è il suo sentimento e umore di fondo: per restare nella metafora che ho usato con dietrologo, se al ristorante vedo uno che guarda e giudica i piatti ordinati dagli altri, devo per forza immaginare che quello che ha ordinato lui non deve essere tanto buono e quello poco convinto della sua scelta;

    quante volte il bambino non esplora il mondo per paura, ma si racconta quell'inibizione come obbedienza ai genitori e la vitalità dei coetanei come disobbedienza, che prima o poi verrà punita ? hai visto ? quel bambino è annegato ! ma altri 100mila hanno imparato a nuotare, superando la paura di mettere la testa sott'acqua e il fastidio del sale negli occhi...

    puoi anche raccontarti quell'obbedienza come una croce, che hai portato virtuosamente; ma magari hai solo assecondato una paura; niente di colpevole;
    però quando punti il dito sui compagni che hanno superato la paura e felici di esplorare i fondali, qualche riflessione la faccio sul senso della tua "croce".
    c'� del lardo in Garfagnana

  2. #47
    Opinionista L'avatar di Vega
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    Citazione Originariamente Scritto da conogelato Visualizza Messaggio
    La Fede in Dio e nella Croce redentrice di Cristo non "risolve" i problemi: ce li illumina, Laura! Ce ne fa scorgere il senso e il significato. Come ha detto Crepuscolo, dopo la Croce c'è la Resurrezione! Ciò che apparentemente può apparirci assurdo (una malattia, un lutto, una perdita, un'ingiustizia ecc.) in realtà può farci crescere e maturare.
    Fino a quando nella Vita tutto ci va bene, pensiamo di essere invincibili, autonomi, forti e potenti. Quando arrivano le prove, le sofferenze e gli ostacoli.... torniamo sulla terra. Si rivela pienamente la nostra fragilità.
    Non sto certo dicendo che la fede risolva un licenziamento, magari ti tampona un pò psicologicamente, ma direi che poi uno si metta a cercare un nuovo lavoro no?
    Quello che volevo dire, in sostanza, è se uno con questa storia della croce da portare, finisca per restare nei problemi perché vuole fare Gesù o cerca di stare bene, di trovare una soluzione, per sé e per gli altri.
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  3. #48
    Opinionista L'avatar di Spirit
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    Le sofferenze nella vita prima o poi arrivano per tutti. Non è certamente che uno se le vada a cercare. A parte la visione estrema di Jacopone da Todi, che accludo qui se riesco a ritrovarla. Fa parte dei ricordi di liceo. Dovrebbe piacere a Cono, gli chiedo se la conosceva, c'è pure la traduzione dall'Italiano antico. L'illusione di una fede può certo aiutare a sopportare i dolori della vita. Non coltivo questa illusione. Cerco piuttosto delle risposte che possano arrivare dalla mia interiorità...

    O Signor, per cortesia,
    manname la malsanìa!

    A mme la freve quartana,
    la contina e la terzana,
    la doppla cotidïana
    co la granne ydropesia.

    A mme venga mal de dente,
    mal de capo e mal de ventre;
    a lo stomaco dolur’ pognenti
    e ’n canna la squinanzia.

    Mal dell’occhi e doglia de flanco
    e la postema al canto manco;
    tiseco me ionga enn alto
    e d’onne tempo fernosìa.
    ...

    https://letteritaliana.weebly.com/o-...-cortesia.html
    Ultima modifica di Spirit; 30-08-2022 alle 08:54
    “Siamo tutti uguali davanti alla legge, ma non davanti agli incaricati di applicarla.”
    (S. Lec)

  4. #49
    Opinionista L'avatar di crepuscolo
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    Citazione Originariamente Scritto da conogelato Visualizza Messaggio
    Bravissimo, Crep!

    "Per questo mi compiaccio in debolezze, in ingiurie, in necessità, in persecuzioni, in angustie per amore di Cristo; perché quando sono debole, allora sono forte."
    2 Corinzi 12:10 -
    Non credo sia un dato scontato, valido per tutti.
    Se sono bravissimo oggi probabilmente lo ero anche ieri, visto che sono sempre io, comunque grazie dell'apprezzamento..
    Ultima modifica di crepuscolo; 30-08-2022 alle 09:38

  5. #50
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    Quando ci dissero che nostra figlia era cardiopatica e che sarebbe stato possibile abortirla nel seno materno, potevamo rifiutare la Croce. Fare come il cattivo ladrone e maledire Dio e la Croce.
    In queste situazioni direi che ci sia qualcosa di più da valutare che la sola croce, no?
    Io capisco il riflesso personale di certe decisioni, il senso di colpa, la paura di fare la scelta sbagliata, i possibili rimorsi, ma c'è da valutare anche la condizione ed il futuro di chi viene al mondo.
    Questa storia dell'accettazione della croce sa di qualcosa di centripeto, che si riferisce più al singolo ed alle conseguenze negative verso sé stessi, ventilate da dio, che alla totalità del problema e all'altro, verso cui occorre prendere una decisione.
    Pienamente funzionante e programmata in tecniche multiple

  6. #51
    Opinionista L'avatar di Breakthru
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    Citazione Originariamente Scritto da conogelato Visualizza Messaggio
    Quando ci dissero che nostra figlia era cardiopatica e che sarebbe stato possibile abortirla (omissis), potevamo rifiutare la Croce.

    Chiaramente i figli sani o malati subiscono la scelta di essere messi al mondo

    Vorrei commentare la tua frase qui sopra ma non ho il lessico adatto per esprimere il mio pensiero senza sembrare una stronza insensibile

  7. #52
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    Citazione Originariamente Scritto da Breakthru Visualizza Messaggio
    Chiaramente i figli sani o malati subiscono la scelta di essere messi al mondo
    E in particolare quei bambini che nascono con gravi disabilità, a volte con scarse speranze di vita, non possono scegliere di accettare o rifiutare la loro croce.
    La vita è veramente molto semplice, ma noi insistiamo nel renderla complicata.
    Confucio

  8. #53
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    Citazione Originariamente Scritto da restodelcarlino Visualizza Messaggio
    - Questa "Entità Totale, Onnipotente Onnisciente e Benevola" che ha bisogno di sottoporre ad esami, per vedere come reagisce l'uomo, non é un concetto che sa di blasfemia?" -


    DAL Libro di Giobbe _ non sembrerebbe.

    Semmai mette fortemente in dubbio.. quello che tu hai postato ! Ovvero quelle "qualita' umane che vorrebbero identificarlo (ed esaltarlo) come:

    - ONNI-potente / ONNI-sciente / ONNI-veggente

    Perchè detto iddioVasaio ricorre alla scommessa con er-Satan.. artefice delle indicibili sofferenze patite dal fedele credente ?
    Possibile che dal suo trono celeste non sapesse la fine di questa storiella ?

    Quindi nessuna blasfemia _ semmai si evidenza che l' osannato abbà/Celeste Non è ONNI.....

    Ma soprattutto questo primo Libro Sapienziale ha clamorosamente sbugiardato/sconfessato la celeberrima dottrina mosaica delle 2 vie !!!

    Un' altra botta che ha screditato definitivamente la citata dottrina mosaica è il quinto Sapienziale..... Qoelet (e/o Ecclesiaste)

    -

  9. #54
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    Citazione Originariamente Scritto da Vega Visualizza Messaggio
    - che la divinità possa promettere che ci sarà una condizione migliore, ma arrivare ad esaltare le sofferenze per ottenere un premio mi sembra francamente aberrante -



    Ma questa strampalata idea... parte proprio dal testo 2 Maccabei.

    Dovresti sapere gent.le Vega..

    I fatti di Antioco IV diedero avvio alla rivolta dei Maccabei. Da quel contesto storico - per la prima volta - l' ebraismo (meglio.. il giudaismo) elaboro' la dottrina post-mortem !

    Perchè si dovette ricorrerre a cio' ? Quale la motivazione di questo fantastico "NUOVO Jolly"
    per l' ormai decadente clero, scornato per la sbugiardata dottrina mosaica delle 2 vie (soprattutto ad opera dei testi Giobbe + Qoelet).

    Bisognava dare una ragione ai combattenti-credenti giudei che difendevano la loro fede nei confronti del despota Antioco !
    Da qui la brillante idea della "ricompensa celeste" -
    Ma ma ma questa stessa sarebbe stata ottenuta Solo dopo la mitica fine dei tempi !

    Da qui la nuova verita' rivelata (sic !).. AI martiri che subivano le torture e la successiva morte _ il divinAbba' provvedeva loro non solo la vita "eterna" ma addirittura il RI-torno in vita corporeo !

    Quanto postato non è farina del mio sacco... ma dei seguenti "specialisti" commentatori (per il famoso missionario del web _ altro non sono che dei miserandi satanici-miscredenti).


    - W.Brown _ Qoelet / editor Claudiana
    - E. Tamez _ Qoelet, il dubbio radicale / editor Claudiana
    - card. eminentissimo G.Ravasi / Qoelet - editor Paoline
    - A. Bonora _ Qoelet, la gioia e il dolore di vivere / editor Queriniana

    Almeno questi ho letto.


    Questa storiella salvifica e confortante dei figli prediletti dell' Abba' fu quindi ereditata dalla nascente religione della croce.. a cominciare dal suo primissimo illuminato autore _ il "paziente" di Tarso.

    In seguito il clero nostrano ha "ricamato alla grande" su quel fatidico premio Post-mortem..

    Dunque hai ben ragione di meravigliarti.....

    --

  10. #55
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    Citazione Originariamente Scritto da doxa Visualizza Messaggio
    Si Arcobaleno, i testi che tu consideri sacri sono "in realtà opera al 100% umana". Attenendosi alla storia e alla loro elaborazione. -




    Non si puo' che concordare con il tuo post al 100% !

    -

  11. #56
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    Citazione Originariamente Scritto da Breakthru Visualizza Messaggio
    - Chiaramente i figli sani o malati subiscono la scelta di essere messi al mondo -



    Il post (in questa appropriata sezione "religione") rimanda alle terrificanti domande di Giobbe/Geremia/Qoelet:

    Il primo rivolge terrificante domande a colui che siederebbe sul trono celeste:

    - Perchè "egli" (l' Abba') da' all' Infelice la luce ?

    l' autore quindi prosegue:

    - Perchè dare la vita a chi ne trarra' sofferenza ?

    E che potrebbe riferirsi al citato post.. ovvero coloro che nascono subiscono quella fatidica Scelta..ecc..eccc..eccc....


    Quando ormai la sofferenza diventa insopportabile il credente-immaginario Giobbe si domanda sdegnato perchè non morì (!) quando era nell' utero materno ?

    E "in extremis".. (in zona Cesarini) lo stesso credente si lamenta ancora perchè mai non morì "mentre usciva" dal ventre materno..

    Ma peggio quando l' anonimo autore di detto Libro mette in bocca al protagonista di questo Primo Sapienziale .. rivolge una pesantissima accusa all' Abba' ovvero:

    - perchè mai "lui" nulla fece per bloccare-tappare il varco del grembo materno ?

    L' assoluta inerzia (menefreghismo ?) di detto dio-monoteista, quello che sarebbe Onni! _ ha impedito al sofferente di continuare - Ancora - a godersi la vera pace del Sacro Nulla

    Da qui ecco i successivi inquietanti passi:

    - il "non-nato" Giobbe.. avrebbe sicuramente continuato (!) a giacere tranquillo, dormire beatamente.. e godersi l' eterno riposo !
    Come dire perchè... Perchè è stato scaraventato di brutto quaggiu' PER soffrire ???


    E cosa riporta il fantastico Qoelet ?
    Egli considera gli estinti come "felici" _ perchè hanno finito di patire le ingiustizie e le oppressioni di questo mondo MA soprattutto, il Predicatore esalta come il PIU' felice in assoluto colui che NON nascera'..

    Infatti egli sara' tale rispetto agli sfortunati viventi perchè.. questi continuano a soffrire mentre il Piu' Felice mai sperimentera' le sozzure (tradotto: le nefaste sofferenze e/o le vergogne) di questo mondo !


    Geremia, seppur molto piu' sintetico, dell' autore dell' inventato personaggio Giobbe, pur seguendo le sue stesse angosciose domande (ovvero perchè non morì durante la sua gestazione nel grembo materno..)

    è l' unico autore che si pone la domande delle domande delle domande.. quelle stesse che da secoli e secoli tormentano, sin dall' inizio della storia l' animale umanoide si pone:

    - Perchè sono venuto al mondo / Per quale motivo sono uscito DAL ventre materno ?
    - Per Cosa ?

    Tremenda quanto veritiera la sua risposta (vedi Qoelet..):
    - per sperimentare SOLO dolori, tormenti, drammi _ e finire questa nostra miseranda esistenza nella "vergogna" !

    Ma ne vale la pena ???

    Argomento questo che tocca la sensibilita' e ovviamente le coscienze.. eccc.. eccc.. ecc..

    E pensare che il nostrano clero (che NON ha famiglia MA pretende la sua dottrina DEVE essere osservata da TUTTI) ci ha inculcato che la vita di ogni individuo è un amorevole "Dono" del divin-trinitario...eccc...eccc...

  12. #57
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    Citazione Originariamente Scritto da Vega Visualizza Messaggio
    Qui si ci sono due aspetti diversi da considerare. Uno che sarebbe quello di trovare una via per reagire e sopportare quello che succede, sia che possa essere risolvibile il problema sia che non ci siano possibilità, l'altra mi pare sia più una questione di vanità ed opportunismo in visione di un premio, come il versetto dei Corinzi.
    Di cosa si sta parlando? Parliamo di come vivere al meglio le situazioni problematiche della vita, magari senza inasprirsi, senza inveire contro il mondo, rinchiudersi in sè stessi ecc... o di come guadagnarsi il paradiso e farsi belli agli occhi di dio? Perché mi par di capire che qui più che prendere la croce nel senso di non lasciarsi sprofondare, ci sia un'esaltazione delle sofferenze come conditio sine qua non, sofferenza con la quale si ha, come dire, diritto o più diritto ad entrare in Paradiso, come se fosse un percorso obbligato per essere meritevoli di salvezza.
    Ora io capisco che la speranza sia quella di stare meglio di là che di qua, che la divinità possa promettere che ci sarà una condizione migliore, ma arrivare ad esaltare le sofferenze per ottenere un premio mi sembra francamente aberrante.
    Eppure è la Croce, che salva il mondo: non altro. Con codesto discorso stai di fatto rispondendo al quesito iniziale: Gesù Cristo ci chiede una cosa impossibile e aberrante.
    Il credente, invece, accoglie la Sua Parola e abbraccia la Croce. Come ha fatto Lui.

    'Abbiate in voi gli stessi sentimenti che furono in Cristo Gesù, il quale, pur essendo di natura divina, non considerò un tesoro geloso la sua uguaglianza con Dio; ma spogliò se stesso, assumendo la condizione di servo e divenendo simile agli uomini; apparso in forma umana, umiliò se stesso facendosi obbediente fino alla morte e alla morte di croce. Per questo Dio l'ha esaltato e gli ha dato il nome che è al di sopra di ogni altro nome; perché nel nome di Gesù ogni ginocchio si pieghi nei cieli, sulla terra e sotto terra; e ogni lingua proclami che Gesù Cristo è il Signore, a gloria di Dio Padre."

    Filippesi 2
    amate i vostri nemici

  13. #58
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    Citazione Originariamente Scritto da Spirit Visualizza Messaggio
    Le sofferenze nella vita prima o poi arrivano per tutti. Non è certamente che uno se le vada a cercare. A parte la visione estrema di Jacopone da Todi, che accludo qui se riesco a ritrovarla. Fa parte dei ricordi di liceo. Dovrebbe piacere a Cono, gli chiedo se la conosceva, c'è pure la traduzione dall'Italiano antico. L'illusione di una fede può certo aiutare a sopportare i dolori della vita. Non coltivo questa illusione. Cerco piuttosto delle risposte che possano arrivare dalla mia interiorità...

    O Signor, per cortesia,
    manname la malsanìa!

    A mme la freve quartana,
    la contina e la terzana,
    la doppla cotidïana
    co la granne ydropesia.

    A mme venga mal de dente,
    mal de capo e mal de ventre;
    a lo stomaco dolur’ pognenti
    e ’n canna la squinanzia.

    Mal dell’occhi e doglia de flanco
    e la postema al canto manco;
    tiseco me ionga enn alto
    e d’onne tempo fernosìa.
    ...

    https://letteritaliana.weebly.com/o-...-cortesia.html
    Si, la conoscevo. Ti ringrazio!
    Come dicevo ieri, la fede non è una panacea che aiuta a sopportare i dolori e le prove, ma molto molto di più. Se vissuta pienamente, diventa STILE DI VITA:

    Se hai un matrimonio in crisi, combatti. Non fuggi dalla Croce.
    Se hai un genitore anziano e malato, lo accudisci in casa. Non lo parcheggi in una RSA, evitando la Croce.
    Se aspetti il terzo figlio lo accogli, non lo abortisci, non scendi dalla Croce.
    Se subisci un torto, preghi per chi te lo ha fatto, non ti fai giustizia da solo e non ti vendichi, rifiutando la Croce eccetera. Capisci cosa voglio dire? Sai che Cristo è con te, Spirit! Che non sei mai da solo. Che Lui l'ha abbracciata per Amore, la Croce. E ti invita (e ci invita) a fare altrettanto.
    amate i vostri nemici

  14. #59
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    Citazione Originariamente Scritto da Breakthru Visualizza Messaggio
    Chiaramente i figli sani o malati subiscono la scelta di essere messi al mondo

    Vorrei commentare la tua frase qui sopra ma non ho il lessico adatto per esprimere il mio pensiero senza sembrare una stronza insensibile
    Te non sei contenta di essere nata? La Vita è sempre un Dono immenso, amica Breakthru. Solo Hitler teorizzava una razza umana perfetta, senza difetti e senza malattie...
    amate i vostri nemici

  15. #60
    Candle in the wind L'avatar di conogelato
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    Citazione Originariamente Scritto da esterno Visualizza Messaggio
    Il post (in questa appropriata sezione "religione") rimanda alle terrificanti domande di Giobbe/Geremia/Qoelet:

    Il primo rivolge terrificante domande a colui che siederebbe sul trono celeste:

    - Perchè "egli" (l' Abba') da' all' Infelice la luce ?

    l' autore quindi prosegue:

    - Perchè dare la vita a chi ne trarra' sofferenza ?

    E che potrebbe riferirsi al citato post.. ovvero coloro che nascono subiscono quella fatidica Scelta..ecc..eccc..eccc....


    Quando ormai la sofferenza diventa insopportabile il credente-immaginario Giobbe si domanda sdegnato perchè non morì (!) quando era nell' utero materno ?

    E "in extremis".. (in zona Cesarini) lo stesso credente si lamenta ancora perchè mai non morì "mentre usciva" dal ventre materno..

    Ma peggio quando l' anonimo autore di detto Libro mette in bocca al protagonista di questo Primo Sapienziale .. rivolge una pesantissima accusa all' Abba' ovvero:

    - perchè mai "lui" nulla fece per bloccare-tappare il varco del grembo materno ?

    L' assoluta inerzia (menefreghismo ?) di detto dio-monoteista, quello che sarebbe Onni! _ ha impedito al sofferente di continuare - Ancora - a godersi la vera pace del Sacro Nulla

    Da qui ecco i successivi inquietanti passi:

    - il "non-nato" Giobbe.. avrebbe sicuramente continuato (!) a giacere tranquillo, dormire beatamente.. e godersi l' eterno riposo !
    Come dire perchè... Perchè è stato scaraventato di brutto quaggiu' PER soffrire ???


    E cosa riporta il fantastico Qoelet ?
    Egli considera gli estinti come "felici" _ perchè hanno finito di patire le ingiustizie e le oppressioni di questo mondo MA soprattutto, il Predicatore esalta come il PIU' felice in assoluto colui che NON nascera'..

    Infatti egli sara' tale rispetto agli sfortunati viventi perchè.. questi continuano a soffrire mentre il Piu' Felice mai sperimentera' le sozzure (tradotto: le nefaste sofferenze e/o le vergogne) di questo mondo !


    Geremia, seppur molto piu' sintetico, dell' autore dell' inventato personaggio Giobbe, pur seguendo le sue stesse angosciose domande (ovvero perchè non morì durante la sua gestazione nel grembo materno..)

    è l' unico autore che si pone la domande delle domande delle domande.. quelle stesse che da secoli e secoli tormentano, sin dall' inizio della storia l' animale umanoide si pone:

    - Perchè sono venuto al mondo / Per quale motivo sono uscito DAL ventre materno ?
    - Per Cosa ?

    Tremenda quanto veritiera la sua risposta (vedi Qoelet..):
    - per sperimentare SOLO dolori, tormenti, drammi _ e finire questa nostra miseranda esistenza nella "vergogna" !

    Ma ne vale la pena ???

    Argomento questo che tocca la sensibilita' e ovviamente le coscienze.. eccc.. eccc.. ecc..

    E pensare che il nostrano clero (che NON ha famiglia MA pretende la sua dottrina DEVE essere osservata da TUTTI) ci ha inculcato che la vita di ogni individuo è un amorevole "Dono" del divin-trinitario...eccc...eccc...
    Qoelet non conosceva Gesù Cristo....
    Dolori, tormenti e drammi della Vita non sono fini a sé stessi, amico Esterno. Non sono accidenti o maledizioni: ma strumenti di Salvezza! Dopo la Croce c'è la Resurrezione.
    E come si conclude il libro di Giobbe? Perché non lo hai riportato? Dopo le sue angosciose domande egli afferma:
    "Prima ti conoscevo per sentito dire, ma adesso i miei occhi ti vedono, o Signore!"
    amate i vostri nemici

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